Dopo aver scritto e dato conto di alcune situazioni ( strane) che

Dopo aver scritto e dato conto di alcune situazioni ( strane) che stanno
investendo il nostro settore, di alcuni personaggi e ditte ( se così le possiamo
definire), che credono di abusare della credulità altrui, solo per piccoli e
meschini interessi di bottega.
Agli altri, e sono i più, che pensano che basta semplicemente togliere le
vincite per essere a norma.
Infine a quelle associazioni, o ai loro responsabili, che continuano a predicare
a enfatizzare e non si presentano in prima persona ma si nascondono dietro
proclami.
A tutti gli uni e gli altri rivolgo questo mio breve pensiero.
Etica nel lavoro e nelle rappresentanze sociali
L'etica nel lavoro oggi va vista come etica relazionale, essa la troviamo in tanti campi:
nella politica, nell'amministrazione statale, nell’impresa e nell’associazionismo; essa si
esplica in molteplici forme, nel comando, nel rispetto della parola data, nelle
responsabilità e solidarietà verso gli altri.
La mia impressione è che ci sia una crisi dei valori tradizionali, un eccesso di
competitività e il diffondersi di pratiche di concorrenza disonesta.
Lo vedo frequentemente nelle dinamiche dei problemi, dei soprusi, delle stupidità dei
favoritismi, degli inganni, delle intimidazioni, che avvengono in ogni luogo sia esso
privato, pubblico che associativo.
Soprattutto in certi settori pubblici e anche associativi, le posizioni di potere e di
responsabilità non sono assegnate in base alle competenze, alle qualità umane e al
successo.
Giocano scelte dovute spesso a favoritismi anche sfacciati.
Un tempo chi si trovava nelle posizioni più umili e subiva i soprusi, aveva la solidarietà
dei suoi colleghi, oggi invece la competizione è più diffusa e manca la solidarietà di un
tempo.
Sono convinto che, nella formazione dei responsabili decisionali moderni, vi è una
carenza nel campo dei valori morali.
Si chiede competenza e grinta, ma non ci si preoccupa dei principi etici indispensabili
per far funzionare una comunità?
Abbiamo così persone di successo, piene di se, solo perché hanno raggiunto traguardi
economici, arrivisti aridi, ipocriti e violenti che se non promuovono, tollerano, nella
attività quotidiana, molta spregiudicatezza e cinismo.
Questo tipo di comportamento genera un profondo disagio e un grande bisogno di
pulizia morale, un vero e proprio grido che chiede un grande rinnovamento.
Cordialmente Eugenio Bernardi