Alternative Accanto, Eleonora Abbagnato nella Carmen «di» Amedeo Amodio al Festival di Spoleto. In basso, «Carmen, la cubana», il musical in scena a Parigi, ambientato al crepuscolo del regime di Fulgencio Batista, il dittatore rovesciato da Fidel Castro Carmen, quante storie! Icone Opera, teatro, danza, musical: i mille volti dell'eroina di Bizet. Con una doppia rilettura di Eleonora Abbagnato. Tra Spoleto e Roma di Valerio Cappelli armen canta, balla, recita. Una donna matta e feroce, stregonesca, guidata dall'ossessione della morte come liberazione. 0 ancora Carmen e la sua natura africana, e l'accettazione della morte come proprio destino di cui scrisse Nietzsche. Immaginatevi lo scandalo all'epoca, l'argomento scabroso, l'eroina e la cattiva che per una volta C coincidono...Si può manipolare infinite volte, all'opera, in un balletto, in una pièce teatrale. Spettacolkliberamente ispirati», Carmen accecata, la parodia in chiave jazz di Jerome Savary, Carmen zingarella scombinata, ciò che è stato fatto su di lei, non si è mai fatto su Violetta Valéry, su Mimi, su Aida, su Brunhilde. Ma in ogni sua declinazione, Carmen resta il simbolo di una femminilità moderna, una donna passionale e indipendente. Eleonora Abbagnato (che ha portato al Festival di Spoleto la Carmen «di» Amedeo Amodio, «interiorizzata, quasi una visione psicoanalitica del personaggio») a settembre all'Opera di Roma in un omaggio a Petit rifarà vivere Carmen. In un musical a Parigi c'è Carmen la cubana, ambientata al crepuscolo del regime di Fulgencio Batista, il dittatore MEDIA rovesciato da Fidel Castro. La regìa è di Christopher Renshaw, star di Broadway. In fondo, la sigaraia di Bizet e Mérimée, all'Avana si sarà sentita a proprio agio, attorniata dalla nuova musica scritta dal cubano-americano Alex Lacamoire, dove l'Habanera e i duetti della versione originale convivono con salsa e merengue. «Carmen, così libera e spregiudicata, è sempre stata una cubana», dice la protagonista dello spettacolo Luna Manzanares. Dall'edizione caraibica a quella napoletana su testi di Enzo Moscato, vista al Teatro Argentina con l'Orchestra di Piazza Vittorio, Iaia Forte e Mario Martone che curò adattamento e regìa. Martone applicò i modelli del teatro musicale popolare, che vanno da Raffaele VMani alla sceneggiata. «Ciò che mi ha sempre affascinato della novella - dice Marta- ne - è che Mérimée immagina che Don José gliela racconti in prigione, la sera prima che venga impiccato. Moscato colse al volo questo rapporto tra passato e presente e ha scritto un testo bellissimo che si chiama Lacarmén in cui i tempi sono quelli della Napoli del dopoguerra e quelli del dopoterremoto degli Anni 80». La musica di Bizet viene trasfigurata dall'arrangiamento di Mario Tronco e Leandro Piccioni, in una contaminazione in cui Napoli si pone al centro di un mondo latino fatto di nomadismo, dalla Spagna alla Francia. E Carmen, in questa edizione, non muore, diventa una sorta di Medea ammaliatrice, carnefice e vittima. Come non ricordare la Carmen di due estati fa a Caracalla, ancora con il regista Tronco e l'ensemble multietnico di Piazza Vittorio? La protagonista, Cristina Zavalloni, fisico longilineo e nervoso, lontana dal fuoco di sensualità che ci si aspetta da quel ruolo, si presentò incinta di otto mesi. «Una Carmen più provocatoria, ma anche più dolce, una donna che mi fa tenerezza perché la sento sola». Anita Rachvelishvili divenne famosa con la Carmen alla Scala: «C'è molto di lei nel mio carattere, per questo non mi costa fatica interpretarla». Mentre al Comunale di Bologna è andata in scena Carmen K, danza, dj e musica Origine «Carmen» di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhace Ludovic Halévy. liberamente tratta dalla omonima novella di Prosper Mérimée, del 1845. Al libretto collaborò lo stesso Bizet che scrisse anche le parole della celebre «L'amour est un oiseau rebelle». «Carmen» fu rappresentata per la prima volta all'OpéraComiquedi Parigi il 3 marzo 1875 MEDIA elettronica, l'Arena di Verona ha aperto con la ripresa della Carmen di Zeffirelli, bambini, preti, mendicanti e naturalmente il drappello di soldati immersi in colori giallo ocra, schegge dorate dela città moresca. Zeffirelli immagina che la sigaraia non abbia mai conosciuto la madre, e che da bambina sarà stata stuprata dai gitani. Una pantera indipendente e libera: «Il cielo aperto, la vita errante», dice a Don José. L'attualità di Carmen «è» il femminicidio, una volta si chiamava delitto passionale. Carmen è la donna più amata, ma lei non vuol conoscere l'amore perché sa che un sentimento incontrollabile le impedirebbe di essere se stessa. Corriere della Sera Giovedì 30 Giugno 2016 Cultura 6fTempo libero Letterature ManookeLodoli scrìtti sulla Memoria Alla Basilica di Massenzio è in programma alle 21 la sesta serata di «Letterature Festival Internazionale di Roma» Sul tema del Festival, «memorie», declinato in questa serata dal titolo «Costruzioni di Memoria» si ascolteranno I testi inediti scritti appositamente per il Festival dall'autore italiano Marco Lodoli — intitolato «Memoria» — e dall'autore francese lan Manook (foto), «L'uccello blu di Erzurum», introdotto dall'attore Michele di Mauro. Letture dell'attore Massimo Popollzio e accompagnamento musicale de La batteria con Emanuele Bultrini (chitarre), David Nerattini (batteria). Paolo Pecorellì (basso). Stefano Vlcarelli (tastiere). In caso di pioggia la serata si svolgerà al Palladium. Icone Opera, teatro, danza, musical: i mille volti dell'eroina di Bizet. C< >n una doppia rilettura di Eleonora Abbagnato. Tra Spoleto e Roma di Valerio Cappelli Origine «Carmen» di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhace Ludovic Halévy, liberamente tratta dalla novella di Prosper Mérimée. del 1845. Al libretto collaborò lo stesso Bizet che scrisse anche le parole della celebre «L'amourest un oiseau rebelle» «Carmen» fu rappresentata perla prima volta all'OpéraComiquedi Parigi il 3 marzo 1875 C armen canta, balla, recita. Dna donna matta e feroce, stregonesca, guidata dall'ossessione della morte come liberazione. 0 ancora Carmen e la sua natura africana, e l'accettazione della morte come proprio destino di cui scrisse Nietzsche. Immaginatevi lo scandalo all'epoca, l'argonienlo scabroso, l'eroina e la cattiva che per una voi La coincidono...Si può manipolare infinite volte, all'opera, in un balletto, in una pièce teatrale. SpeLlacolI-dlberamenle Ispirali». Carmen accecata, la parodia in chiave [azz di Jerome Savary, Carmen zingarella scombinata, ciò che è stato fatto su di lei, non si è mai fatto su Violetta Valéry, su Mimi, su Alda, su Brunliilde. Ma in ogni sua declinazione, Carmen resta il simbolo di una femminilità moderna, una donna passionale e indipendente. Eleonora Abbagnato {che ha portato al Festival di Spoleto la Carmen «di» Amedeo Amodio, «interiorizzata, quasi una visione psicoanalitica del personaggio») a settembre all'Opera di Roma in un omaggio a Pelli rifarà vivere Carmen. Carmen, quante storie! Dall'edizione caraibica a quella napoletana su testi di Enzo Moscato, vista al Teatro Argentina con l'OrchesLra di Piazza ViLlorìo, Iaia Forte e Mario Martone che curò adattamento e regìa. Martone applicò i modelli del teatro musicale popolare, che vanno da Raffaele Vivìani alla sceneggiata. In un musical a Parigi c'è «Ciò che mi ha sempre affasciCarmen Io cubana, ambientala na Lo della novella - dice Martoal crepuscolo del regime di ne - è che Mérimée immagina Fulgencio Batista, il dittatore che Don |osé gliela racconti in rovesciato da Fidel Castro. La prigione, la sera prima che regia è di Christopher Ren- venga ImpiccaLo. Moscato colshavv, star di Broadvvay. In fon- se al volo questo rapporto tea do, la sigaraia di Bizei e Méri- passato e presente e ha scritto mée, all'Avana si sarà senLifa a un fesLo bellissimo che si chiaproprio agio, attorniata dalla ma Lacarmcn in cui i tempi sonuova musica scritta dal cuba- no quelli della Napoli del dono-americano Alex Lacamoire, poguerra e quelli del dopolerdove l'Habanera e I duetti della remoto degli Anni 8o». versione originale convivono La musica di Blzel viene tracon salsa e merengue. «Car- sfigurata dal l'arrangia mento men, così libera e spregiudica- di Mario 'tronco e Leandro Picta, è sempre stata una cuba- cioni, in una contaminazione na», dice la protagonista dello In cui Napoli si pone al centro spelLacoloLunaManzanares. di un mondo Ialino fallo di no- madismo, dalla Spagna alla Francia. E Carmen, in questa edizione, non muore, diventa una sorta dì Medea ammaliatrice, carnefice e vittima. Come non ricordare la Carmen di due estati fa a Caracalla, ancora con il regista Tronco e l'ensemble multiemico diPIazza Vittorio? La protagonista, CrlsLlna Zavallonl, fisico longl- MEDIA lineo e nervoso, lontana dal fuoco di sensualità che ci si aspetta da quel ruolo, si presentò incìnta di orto mesi. «Una Carmen più provocatoria, ma anche più dolce, una donna che mi fa tenerezza perché la sento sola». Anita Rachvelishvili diverme famosa con la Carmen alla Scala: «C'è molLo di lei nel mio carattere. per questo non mi costa fatica interpretarla». Mentre al Comunale di Bologna è andaLa In scena Carmen K, danza, dj e musica elettronica, l'Arena di Verona ha aperto con la ripresa della Carmen di Zeffirelli, bambini, preLi. mendicami e naturalmente il drappello di soldati immersi In colori giallo ocra, schegge dorate dela cillà moresca. Zeffirelli immagina che la sigaraia non abbia mai conosciuto la madre, e che da bambina sarà siala stuprala dal gitani. Una pantera indipendente e libera: «li cielo aperto, la viLa errante», dice a Don José. L'attualità di Carmen «è» il femminicidio, una volta sì chiamava dellllo passionale. Carmen è la donna più amata, ma lei non vuol conoscere l'amore perché sa che un sentimento incontrollabile le impedirebbe di essere se