Close this window to return to IVIS www.ivis.org International Congress of the Italian Association of Companion Animal Veterinarians May 19 – 21 2006 Rimini, Italy Next Congress : 62nd SCIVAC International Congress & 25th Anniversary of the SCIVAC Foundation May 29-31, 2009 - Rimini, Italy Reprinted in IVIS with the permission of the Congress Organizers 172 53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC Prelievi bioptici nei piccoli mammiferi da compagnia Alessandro Melillo Med Vet, Roma Nonostante i continui progressi nella diagnostica di laboratorio e per immagini, in molti casi l’esame istopatologico di un campione di tessuto prelevato direttamente dall’organo sospetto ammalato resta l’unica via per raggiungere una diagnosi precisa e poter così impostare una terapia mirata e formulare una prognosi. Lo standard di cure richieste dai proprietari di piccoli mammiferi da compagnia per i propri animali è in costante aumento, per cui questa manualità diagnostica è sempre più comune anche per Furetti, Conigli, Cavie, Cincillà ed altri Roditori comunemente tenuti in casa. Il prelievo di campioni bioptici può avvenire in sede chirurgica durante una chirurgia esplorativa eseguita appositamente oppure in corso di altri interventi qualora si notino alterazioni macroscopicamente evidenti di uno o più organi. Meno invasivi sono il ricorso al prelievo ecoguidato, che consente anche di visualizzare i vasi all’interno dell’organo e quindi di evitarli e quello eseguito con l’ausilio di un endoscopio che permette di visualizzare bene l’organo e scegliere accuratamente la zona da campionare ma consente il prelievo solo di piccole quantità di tessuto. Il tessuto da analizzare può essere prelevato tramite ago sottile, ago da biopsia Tru-cut oppure diverse metodiche chirurgiche oltre naturalmente che attraverso la pinza da biopsia dell’endoscopio. La via di accesso e la metodica di prelievo devono essere scelte accuratamente per ogni caso, valutandola specie e le condizioni del paziente, le caratteristiche dell’organo da campionare nonché le capacità dell’operatore e la strumentazione disponibile. Nei piccoli Roditori la cute è uno degli organi più frequentemente oggetto di biopsia anche perché in caso di problemi dermatologici in queste specie eseguire direttamente una biopsia cutanea fornisce una diagnosi in tempi più brevi e a costi più contenuti che iniziare il consueto protocollo diagnostico. Per eseguire correttamente una biopsia cutanea la parte interessata va tricotomizzata accuratamente ma è controindicato ogni tipo di scrub che pregiudicherebbe una corretta valutazione del campione. La biopsia dei linfonodi risulta semplice, informativa e priva di controindicazioni. Frequentissima l’esecuzione di ago aspirato linfonodale ma in molti casi è più indicata una linfoadenectomia totale, o parziale a cuneo se l’asportazione completa del linfonodo è controindicata. Le biopsie degli organi addominali (fegato, milza, reni, vescica, tratto digerente) si eseguono frequentemente soprattutto nel furetto ad esempio per definire le cause di un’organomegalia o per raggiungere una diagnosi definitiva in caso di patologie intestinali croniche con malassorbimento (wasting diseases). Quando possibile è preferibile prelevare le biopsie tramite laparotomia che consente una visione complessiva degli organi e il prelievo di campioni a tutto spessore con il miglior controllo di eventuali emorragie; in casi particolari però può essere indicato effettuare delle biopsie ecoguidate, soprattutto se si ha già un sospetto diagnostico preciso o eventualmente se si evidenzia una lesione durante un’ecografia eseguita per altri motivi. I prelievi bioptici tramite accesso laparoscopico hanno il vantaggio della minima invasività, ma richiedono una preparazione e un’attrezzatura specialistiche; con un’attrezzatura endoscopica di base e una più modesta esperienza è possibile eseguire endoscopie tramite accessi naturali e prelevare biopsie di organi cavi: quella più comunemente praticata è la biopsia gastrica tramite gastroscopia ma quando la taglia dell’animale lo consente è possibile prelevare campioni bioptici tramite broncoscopia, coloscopia e cistoscopia. Sempre ecoguidata è la biopsia necessaria per una diagnosi definitiva delle masse mediastiniche che possono presentarsi in furetti conigli e roditori. Infine, soprattutto nel furetto è frequente la necessità di ottenere biopsie del midollo osseo per indagare la capacità rigenerativa in caso di anemia o per confermare e valutare una neoplasia del sistema ematopoietico. Anche in questo caso possiamo prelevare il campione per aspirazione tramite ago sottile per un esame citologico oppure per mezzo di un ago di calibro maggiore se ci serve una valutazione istopatologica. Fondamentalmente però le manualità di prelievo dei campioni bioptici nei Piccoli Mammiferi da compagnia sono simili a quelle in uso per le specie più convenzionali quali il cane o il gatto: molto più importante è scegliere bene cosa fare del campione raccolto e interpretare correttamente il referto dell’istopatologo. La scelta del professionista con cui collaborare è fondamentale: la maggior parte dei laboratori lavora principalmente con tessuti di cani e gatti oppure animali da reddito, mentre un’esperienza specifica con i tessuti e le patologie degli animali non convenzionali è necessaria per fornire un responso appropriato. Il lavoro del patologo necessita di aiuto da parte del clinico, cui spetta la responsabilità di fornire campioni significativi e prelevati correttamente. Quando si preleva un campione da una lesione visivamente delimitata, è molto utile prelevare tessuto dalla linea di confine fra il tessuto normale e quello patologico: questo consente al patologo di confrontare le alterazioni patologiche con la normalità dello stesso animale; inoltre il processo patologico ai margini di una lesione è più probabilmente in fase attiva e non contaminato da necrosi o infezioni secondarie come frequentemente è il caso delle zone centrali presenti da più tempo. I campioni bioptici vanno fissati quanto prima, meglio se immediatamente: soprattutto alcuni tessuti, come il tessuto 53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC nervoso, il pancreas e l’intestino, si decompongono molto rapidamente e bastano poche ore perché perdano di definizione al microscopio. La fissazione deve essere eseguita correttamente. La “regola aurea” impone 10 parti di formalina per 1 parte di campione, il che significa che un campione di 1 cm cubo ha bisogno di 10 ml di formalina per essere fissato correttamente. Un cm cubo è anche la massima dimensione che consente la penetrazione corretta della formalina all’interno del tessuto e quindi la fissazione ottimale del campione: campioni troppo grandi saranno soggetti ad autolisi all’interno e così anche campioni inseriti in contenitori troppo piccoli per cui vengono compressi contro le pareti impedendo la circolazione della formalina. D’altro canto, frammenti molto piccoli (ad es: insulinomi di furetto) devono essere messi in contenitori piccoli e separati da eventuali altri tessuti perché facilmente vengono persi in contenitori troppo grandi. Ogni qualvolta è possibile, eseguiamo dei vetrini da ago aspirato o per apposizione dal nostro campione: un esame citologico “in casa” ci può dare velocemente un’idea della 173 natura del problema mentre attendiamo i più lunghi tempi tecnici dell’istopatologia e può essere utile anche al patologo se gli spediamo i vetrini insieme al campione. Fondamentale è inserire nel pacco quante più informazioni possibili sul paziente, sulla sua storia clinica e sintomatologia nonché sulla sede e modalità di prelievo del campione: questo per massimizzare le probabilità del patologo di interpretare correttamente le alterazioni dei tessuti. Al clinico resta però poi da interpretare correttamente il referto dell’istopatologo e trasformarlo in informazioni utili per il suo paziente e ciò non è sempre semplice: un buon rapporto con l’istopatologo e la disponibilità al confronto sono i punti chiave per ottenere il massimo risultato dal non indifferente sforzo di convincere i clienti a sottoporre il loro animale al prelievo bioptico. Indirizzo per la corrispondenza: Alessandro Melillo Clinica veterinaria OMNIAVET Piazza Giovanni Omiccioli 5, 00125 Roma This manuscript is reproduced in the IVIS website with the permission of the Congress Organizing Committee