DIVERSITÀ METABOLICA i procarioti, nel loro insieme, possono utilizzare: quasi tutti i composti naturali Qualche composto xenobiotico Sono quindi importanti per i cicli biogeochimici Per il biorisanamento Per acquisire nutrienti e trasformarli in macromolecole organiche, i procarioti possono usare molte e diverse strategie zuccheri Proteine minerali vitamine oligoelementi Il metabolismo energetico è l’insieme delle reazioni biochimiche che si verificano in una cellula vivente L’energia liberata in una reazione, che diventa disponibile per svolgere un lavoro utile alla cellula batterica è “energia libera”: un fattore determinante nel metabolismo microbico ∆“G” substrato prodotto La variazione di energia libera (Δ G) in una reazione, dipende dalla concentrazione di substrato e prodotto e dal pH Una reazione, con Δ G negativo (che rilascia energia libera) è spontanea e si definisce ESOERGONICA ΔG- substrato prodotto se il ΔG di una reazione è positivo, la reazione non è spontanea (tenderà a verificarsi invece la reazione contraria) e si dice ENDOERGONICA ΔG+ substrato prodotto Gli enzimi accoppiano una reazione esoergonica e una reazione endoergonica abbassano l’energia di attivazione di una reazione e facilitano il metabolismo substrato prodotto substrato prodotto L’energia di attivazione è l’energia libera richiesta da una molecola per entrare in una determinata reazione La velocità della reazione è inversamente proporzionale all’energia di attivazione richiesta VELOCE LENTA L’uso dell’energia chimica coinvolge reazioni redox Si ossida Si riduce idrogeno - H H + ossigeno + H O H - Libera energia assorbe energia Esotermica (esoergonica) endotermica (endoergonica) Si ossida - Donatore di elettroni FONTE DI ENERGIA elettroni Si riduce + Accettore di elettroni La tendenza a cedere o acquisire eè il potenziale redox (E0) L’energia liberata in una reazione è proporzionale alla differenza di E0 tra i composti coinvolti nella reazione E0 positivo: ossidanti TENDONO A RIDURSI OSSIDANDO ALTRI COMPOSTI E0 negativo: riducenti TENDONO A OSSIDARSI E RIDURRE ALTRI COMPOSTIV Nei processi di produzione di energia intervengono i trasportatori intermedi di elettroni NAD NADP Coenzimi LIBERI e- FMN-FAD CITOCROMI CHINONI FISSATI CHE PERMETTONO IL TRASFERIMENTO DEGLI ELETTRONI DAL DONATORE PRIMARIO ALL’ACCETTORE TERMINALE Il metabolismo ha due facce anabolismo catabolismo Anabolismo Nutrienti Macromolecole e altri composti cellulari Energia per le biosintesi Energia (luminosa o chimica) Catabolismo Energia per Mobilità, trasporto nutrienti Prodotti di scarto Catabolismo Fermentazione (Anaerobia) Respirazione Aerobia-Anaerobia Nello studiare le strategie metaboliche microbiche si tiene conto della fonte di energia, del composto che cede gli elettroni e della fonte di carbonio Foto- energia : direttamente dalla luce chemo- energia : da reazioni chimiche, non direttamente dalla luce organo- donatore di elettroni: organico lito- donatore di elettroni: inorganico auto- Carbonio (fonte di) = CO2 etero- Carbonio (fonte di) composti organici Le categorie si combinano definendo gruppi microbici metabolicamente differenti Tutte le combinazioni possono esistere, ma le più comuni sono quattro I MICRORGANISMI Fonte di carbonio: CO2 inorganico AUTOTROFI Sintetizzano il proprio nutrimento riducendo CO2 CO2 Fonte di carbonio: molecole organiche ETEROTROFI Usano come nutrienti molecole organiche AUTOTROFI Fonte di energia: luce solare FOTOAUTOTROFI CO2 Fonte di energia: legami chimici CHEMOAUTOTROFI CO2 ETEROTROFI Fonte di energia: luce solare FOTOETEROTROFI Fonte di energia: legami chimici CHEMOETEROTROFI microrganismi che possono vivere in assenza di composti organici Fotoautotrofi Cianobatteri Chemoautotrofi. batteri che ossidano lo zolfo rossi sulfurei archaebatteri metanogeni verdi sulfurei Fotoeterotrofi Di questo gruppo fanno parte gli archibatteri alofili I batteri non sulfurei verdi rossi hanno bisogno di composti organici come fonte di carbonio cellulare ma non per l’energia FERMENTAZIONE NAD NADP reazione redox tra due molecole organiche con stato di ossidazione simile Composto organico (donatore) Composto organico ossidato (accettore) l’ossidazione del substrato è incompleta l’energia non si libera completamente Composto organico ridotto (prodotto) La resa energetica è bassa L’energia liberata viene immagazzinata come ATP prodotto durante il catabolismo dei composti organici fermentati Composto organico (donatore) Composto organico ossidato (accettore) energia ADP ATP Composto organico ridotto (prodotto) Con un processo di fosforilazione a livello del substrato ~P fermentazione del glucosio: due passi 1) il glucosio viene ossidato e si forma piruvato (glicolisi) Acido piruvico Glucosio elettroni NAD NADH e‐ Gli elettroni vengono accettati dal coenzima NAD, che si riduce I batteri impiegano vie diverse per svolgere questo processo Via di Embden-Meyerhoff (EM) (eucarioti e batteri enterici) Via dei pentoso-fosfati (tipica dei batteri acidolattici) Via di Entner-Douderoff (ED) (Pseudomonas; Archibatteri) fermentazione del glucosio: Glucosio GLICOLISI ossidazione del glucosio + riduzione coenzimi Acido piruvico (INTERMEDIO) NAD NADH elettroni piruvato Prodotti finali Acido piruvico (INTERMEDIO) FERMENTAZIONI riduzione del piruvato + ossidazione coenzimi PRODOTTI FINALI I° Glucosio II° G‐6P 3‐GADP PIRUVATO Omolattica Acido lattico III° Eterolattica: Acido lattico Etanolo CO2 Acidi misti: Acido acetico Acido succinico Etanolo CO2 , H2 alcolica: Alcol etilico + CO2 propionica: Acido propionico Acido acetico CO2 butanediolica: Butanolo CO2 Butirrico‐butilica: Butanolo Isopropanolo Acetone CO2 Fermentazione etanolica (Saccharomyces cerevisiae) Fermentazioni acidolattiche (Lactobacillus, Streptococcus, Lactococcus) Omolattica (produzione di formaggio, yoghurt..): ottiene acido lattico come unico prodotto Eterolattica (produzione dei crauti): ottiene acido lattico, etanolo e CO2 fermentazione propionica (substrato acido lattico) tipica di Propionobacterium, importante nella produzione di Emmenthal. fermentazione ad acidi misti caratteristica della famiglia delle Enterobacteriaceae, per la quale può avere valore diagnostico Il piruvato è convertito in molti prodotti, specialmente acido acetico, acido lattico ed etanolo (la composizione esatta dei vari prodotti è specie-specifica) Fermentazione butanolica (acido butirrico) alcune specie di Clostridium. I prodotti sono acido butirrico (odore di burro rancido), n-butanolo e acetone (importanti prodotti industriali) Fermentazione ad aminoacidi misti: vengono deaminati e decarbossilati (ridotti e ossidati simultaneamente) diversi aminoacidi. Molto importante per conferire aromi particolari ad alcuni vini e formaggi. A differenza di quanto accade nella fermentazione, il processo di respirazione può sfruttare un accettore di e- che non fa parte della catena (esterno) e- ACCETTORE ESTERNO DONATORE O2 (aerobia) Fe3-/NO3/SO4 (anaerobia) la presenza di un accettore di elettroni “esterno” comporta notevoli vantaggi ACCETTORE ESTERNO L’ossidazione è completa CorgÆCO2 La netta differenza redox tra donatore iniziale e accettore terminale permette la sintesi di un numero maggiore di molecole di ATP IL METABOLISMO RESPIRATORIO SI SVOLGE IN TRE FASI: GLICOLISI Attraverso le stesse vie usate dalla fermentazione CICLO DI KREBS FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA Ma con una resa energetica superiore Ciclo di Krebs o dell’acido tricarbossilico (TCA) Ottiene 3 molecole di CO2 attraverso l’ ossidazione completa dell’ acido piruvico Trasportatori di elettroni:NAD/FAD FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA generazione di ATP durante l’ossidazione dei coenzimi ridotti (NADH, FADH) attraverso una catena di trasporto di eIl trasporto genera un gradiente di protoni attraverso la membrana il gradiente di protoni permette la sintesi di ATP Ciclo di Krebs o dell’acido tricarbossilico (TCA) Ottiene 3 molecole di CO2 attraverso l’ ossidazione completa dell’ acido piruvico CO2 PIRUVATO Ac-CoA - citrato ossalacetato CO2 CO2 Trasportatori di elettroni:NAD/FAD FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA generazione di ATP durante l’ossidazione dei coenzimi ridotti (NADH, FADH) attraverso una catena di trasporto di e- Il trasporto genera un gradiente di protoni attraverso la membrana il gradiente di protoni permette la sintesi di ATP i trasportatori sono disposti secondo il potenziale redox NADH NAD NDH FP H2O FeS QH2 CITs CO Gli elettroni sono trasferiti fino all’accettore terminale, che si riduce ½O2 i trasportatori che trasferiscono anche protoni si alternano con quelli che trasferiscono solo elettroni Gli ioni ossidrile negativi restano all’interno 2H2O 2OH‐ 2H2O 2OH‐ 2H+ 2H+ 2H+ I protoni che non vengono trasferiti sono espulsi e restano all’esterno della cellula 2H2O ½ O2 La separazione delle cariche sui due versanti della membrana crea una forza protomotrice che guida la sintesi di ATP acido ‐ + ‐ alcalino ‐ + ‐ ‐ + ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ + + + + + + ‐‐ ‐ + ‐ + + ‐‐ + ‐ + + + ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ + ‐ + + + ‐ + + + + + + + + + + + + + + Il trasporto di elettroni, con il gradiente di protoni che si forma ENERGIZZA la membrana H+ H+ H+ H+ H+ energia I protoni vengono incanalati attraverso una proteina F1F0 sintasi (ATPasi di membrana) che ne usa l’energia per la sintesi di ATP ATP ADP ~P F0 è una proteina idrofoba che attraversa la membrana e porta gli ioni a F1, che aggetta sul versante citoplasmatico F1 catalizza due tipi di reazione ATPÆADP + Pi ADP + Pi Æ ATP [ATP] gradient e A seconda della [ATP] e dall’entità del gradiente attraverso la membrana Ingresso H+/ ADPÆATP [ATP] gradient e uscita H+/ ATPÆADP RESPIRAZIONE AEROBIA E ANAEROBIA HANNO IN COMUNE ALCUNI COMPONENTI DEL TRASPORTO e‐ e‐ NO3/SO4 Fe3MA ACCETTORI TERMINALI DIVERSI O2 La produzione di energia è maggiore nella respirazione La variazione di energia libera infatti è profondamente diversa Glucosio Æ CO2 - H2O , ΔG = -686 kcal/mole (respirazione) Glucosio Æ acido lattico, Δ G = -58 kcal/mole (fermentazione) R F Nella respirazione vengono prodotte 38 molecole di ATP per molecola di glucosio Nella fermentazione solo due LA FERMENTAZIONE PERO’ GARANTISCE LA VITA DI MOLTISSIMI MICRORGANISMI ? COME MAI ? La Risposta è nel concetto di efficienza quanta dell’energia rilasciata viene effettivamente immagazzinata? La respirazione ha un’efficienza del 40% circa; la fermentazione ha un’efficienza di oltre il 50% Chemoeterotrofi dipendono completamente dai composti organici. Saprofiti (Materia morta) e patogeni (Materia organica viva) si trovano in questo gruppo i microrganismi fotosintetici convertono l’energia luminosa in energia chimica ENERGIA luminosa Molecole complesse Anabolismo Energia chimica Utilizzata per le sintesi della cellula batterica batteri rossi sulfurei (Chromatiaceae) Cianobatteri batteri verdi non sulfurei (Chloroflexaceae) batteri verdi sulfurei (chlorobiaceae) batteri rossi non sulfurei (Rhodobiaceae) PER UTILIZZARE L’ENERGIA LUMINOSA SONO NECESSARIE LE CLOROFILLE I Cianobatteri Possiedono una Clorofilla a Come quella degli eucarioti I BATTERI ROSSI E VERDI R2 R1 R3 hanno Batterioclorofille R7 con picchi di assorbimento diversi R4 R5 R6 I PIGMENTI ACCESSORI carotenoidi, ficobiliproteine; ficoeritrina e ficocianina catturano la luce da 470 a 630 (giallo-verde) dove le clorofille non arrivano Trasferiscono l’energia alla clorofilla ampliano lo spettro utilizzabile e proteggono i batteri da una eccessiva intensita’ luminosa CLOROFILLE E PIGMENTI ACCESSORI SONO RIUNITI IN “ ANTENNE” antenna (circa 300 molecole di clorofilla) energia luminosa centro di reazione (trasporto fotosintetico di e-) I BATTERI VERDI E ROSSI SULFUREI (ANAEROBI) SVOLGONO UNA FOTOFOSFORILAZIONE ANOSSIGENICA E CICLICA Chromatiaceae Chlorobiaceae le loro batterioclorofille assorbono luce nell’intervallo 800-1100 nm Il donatore di elettroni, per la fissazione di CO2 è H2S (o altri composti ridotti dello zolfo) La clorofilla, colpita dalla luce, cambia stato Emette un elettrone ad alta energia (ECCITONE) l’eccitone genera una forza protomotrice passando per una catena di trasportatori ‐1 840* Fs 870* Fd Q 0 CIT CIT +0,5 870 CIT +0,25 840 E0CIT E torna alla batterioclorofilla che riprende lo stato originale Nelle Chromatiaceae, il potenziale dei chinoni (~0) è maggiore di quello dell’NAD+ (-0,32) che non può essere ridotto direttamente ‐1 Parte dell’energia ottenuta è quindi spesa per rigenerare il potere riducente indispensabile per fissare CO2 870* NADH 0 Q CIT +0,5 CIT Solfuri,tiosolfati Acido succinico (rossi non sulfurei) E0 > NADP+/NADPH Nelle Chlorobiaceae, P840* assume un valore di E0 più fortemente negativo; la ferro-zolfo proteina, attraverso la ferredossina, può ridurre direttamente NAD+. ‐1 L’energia si divide tra il pool di chinoni e la ferredossina Æ ATP + NADH 840* Fs Fd Q 0 +0,25 CIT E0CIT NADH Composti ridotti dello zolfo possono anche donare e- direttamente al citocromo C553 H2S / S2O32- TRASFERIMENTO DIRETTO H2 ha E0 tanto basso (-0,42 volt) da ridurre direttamente NADP (-0,32) le specie che possiedono idrogenasi (catalizza l’ossidazione di H2 ) Possono trasferire elettroni direttamente a NAD+ Idrogenasi ! Microrganismi fotoetrotrofi batteri rossi e verdi non sulfurei; archeobatteri alofili (Halobacteraceae) usano l’energia luminosa ma non fissano CO2 e necessitano di fonti di carbonio organiche O2 Luce Assenza di O2 buio Luce fotosintesi Respirazione aerobia buio respirazione anaerobia/ fermentazione nei batteri rossi non sulfurei (Rhodobiaceae) l’ossigeno inibisce la sintesi delle ICM In anaerobiosi è presente un sistema di membrane che si diramano dalla IM e supportano i pigmenti fotosintetici neoformati T0 LUCE + ANAEROBIOSI T4h La transizione da respirazione a fotosintesi è completa nel giro di circa quattro ore le Halobacteraceae non usano clorofille Sono archibatteri aerobi e ossidano il carbonio organico usando O2 come accettore Vivono in ambienti dove la concentrazione salina ostacola la respirazione ma la luce è forte L’energizzazione della membrana è operata dalla batteriorodopsina, connessa a un retinale che ne separa due emicanali interni Luce retinale cambia conformazione emicanali si uniscono la batteriorodopsina trasferisce H+ all’esterno Fotofosforilazione non ciclica: Cianobatteri, proclorofite due fotosistemi in tandem: acqua come donatore di elettroni e ossigeno come prodotto di scarto ‐1,2 0 PS-II con la clorofilla “A” P680 P700 p680 +1,2 PS-I con la clorofilla “A” (P700) ‐1,2 PS-I e PS-II producono energia e potere riducente usando acqua come donatore di elettroni formando ossigeno come prodotto di scarto 0 FNR 2NADP+ P700 p680 +1,2 PS-II genera ATP PS-I, riduce NADP+ a NADPH 2NADPH Entrambe le clorofille emettono un eccitone Quello emesso da P680 reintegra P700 ‐1,2 O2 + 4H+ 0 2H2O P680 (~1.3) può sottrarre elettroni all’acqua (+0,82) +1,2 P700 p680 TRASPORTO INVERSO DI ELETTRONI (Rossi sulfurei e non sulfurei) Termodinamicamente SFAVOREVOLE Attinge al potenziale di membrana batteriofeofitina NAD+ Q Cyt c2 Cyt bc1 e‐ Solfuri,tiosolfati Acido succinico (rossi non sulfurei) PQ P700 P870 E0 > NADP+/NADPH MODIFICAZIONE DELLA FOTOFOSFORILAZIONE CICLICA (verdi sulfurei) Fe-S Q Cyt c553 PQ Cyt bc1 ATP 2e‐ P700 P840 NAD+ e‐ H2S / S2O32‐ La presenza/assenza di OSSIGENO nella produzione di energia è il risultato di una lunga storia L’ossigeno è divenuto parte integrante dell’atmosfera nel paleo-medio proterozoico O2 O2 O2 La fotosintesi ossigenica dei cianobatteri produsse tanto O2 da causarne una presenza stabile nell’atmosfera La presenza di vaste stratificazioni di ossidi di ferro nei sedimenti fossili ha permesso di datare questo avvenimento Paleoproterozoico: O2 = 15% O2 in aumento Anossico Formazione microrganismi della Terra anaerobi 4,5 4,0 3,5 Fotosintesi ossigenica 3,0 2,5 Archeano: O2 = 1% Ricco di O2 Eucarioti 2,0 1,5 Animali 1,0 0,5 Presente la respirazione aerobia si sviluppò in risposta all’aumentata tensione di O2 nell’atmosfera rappresentando un vantaggio come meccanismo di detossificazione e di produzione di energia I microrganismi “aerobi” che hanno bisogno di ossigeno Hanno dovuto anche evolvere strategie di difesa nei confronti delle sue forme tossiche 3O 2 (ossigeno tripletto) è il normale stato di base dell’ossigeno Durante molte reazioni foto o bio-chimiche, può prodursi ossigeno singoletto (1O2 ) La forma singoletto ha una maggiore energia e una grande reattività Molto tossica (provoca reazioni incontrollate) 1O 2 1O 2 1O 2 L’ossigeno singoletto è prodotto spesso in ambienti fortemente illuminati I microrganismi che vivono in ambienti dove sono esposti alla presenza di ossigeno singoletto producono spesso pigmenti carotenoidi ALTRE FORME TOSSICHE Anione superossido Perossido di idrogeno (H2O2 ) Radicale idrossile O2- H2O2 OH . Queste forme tossiche sono prodotte durante la riduzione dell’ossigeno molecolare a H2O (respirazione) O2 + e- O2- + e- + H2O2 + e- . + e- OH O2- H2O2 2H+ + H+ + OH H+ . H2O H2O La detossicazione è affidata a enzimi che eliminano il perossido di idrogeno catalasi H2O2 H2O O2 H2O2 H2O2 H2O Le perossidasi hanno bisogno di cofattori riducenti perossidasi H2O2 H2O NADH H2O H+ H2O2 NAD+ NADH superossidodismutasi O2- O2- H2O2 H+ O2 H+ O2- Contro il prodotto più tossico, il radicale ossidrile (OH. ) non ci sono enzimi ma la rimozione di H2O2 ne previene la formazione