Cap. 3 Equilibrio dei corpi (saperi essenziali) 3.1 Equilibrio statico Un corpo fermo si dice in equilibrio statico se su di esso non agiscono forze o se il loro valore risultante è nullo. (fig. 1) 3.2 La reazione vincolare Fig. 1 Una massa m poggiata su un tavolo è ferma, se è ferma la risultante delle forze è zero, ; essa ha un peso perciò il tavolo deve generare una nuova forza R che annulla la forza peso (fig. 2). La forza R prende nome di reazione vincolare perché il tavolo rappresenta qualcosa che impedisce al corpo di continuare il suo Fig. 2 moto verso il basso. 3.3 Equilibrio statico Un corpo sottoposto solo alla sua forza peso e alla reazione vincolare è in equilibrio statico. Se noi appendiamo un quadro noi abbiamo una situazione di equilibrio statico perché il quadro è soggetto alla sua sola forza peso (P) e alla reazione vincolare (R) prodotta dal chiodo che impedisce al quadro di cadere verso il Fig. 3 basso (fig. 3) B 3.4 Baricentro Si definisce baricentro il punto in cui si applica la forza peso del corpo. Fig. 4 3.4.1 Baricentro come punto di equilibro Il baricentro è il punto di equilibrio della figura piana, in assenza di disturbi esterni, una volta individuato il baricentro, è possibile mantenere il corpo in equilibrio anche poggiandolo sulla punta di uno spillo (fig. 4). 3.5 Appendere un disegno Prendiamo il seguente disegno (fig. 5). trattandosi di un rettangolo è facile determinare il suo baricentro, coincide col Fig. 5 punto di intersezione delle sue diagonali, su quel punto è applicata la forza peso P del disegno. Quale sarà il punto migliore per appenderlo dritto? Traccio la perpendicolare passante per B, sopra la testa di Paperino posso mettere la puntina per appenderlo. 3.6 Equilibrio dei corpi sospesi Un corpo sospeso si trova in equilibrio se punto di sospensione e baricentro si trovano sulla stessa verticale. De il punto di sospensione si trova sopra il baricentro e do una piccola spinta il corpo ritorna nella posizione originale. Se il punto di sospensione coincide col baricentro come nel caso della girandola non esiste una posizione privilegiata e quando la girandola si ferma può farlo in una posizione qualsiasi. Supponiamo che il punto di sospensione scenda sotto il baricentro, e do una piccola spinta si ferma in una nuova posizione in cui il punto di sospensione è sopra il baricentro (fig. 6).Fig. 6 3.7 Tipi di equilibrio Equilibrio stabile: un corpo è in equilibrio stabile se, spostandolo di poco dalla sua posizione di equilibrio, tende naturalmente a ritornarvi. Equilibrio indifferente: corpo è in equilibrio indifferente quando Fig. 7 spostandolo rimane nella posizione in cui viene a trovarsi. Equilibrio Instabile: corpo è in equilibrio instabile quando il più piccolo spostamento tende ad allontanarlo definitivamente da quella posizione.(fig. 7) 3.8 Equilibrio dei corpi appoggiati Un corpo appoggiato è in equilibrio se la verticale passante per il suo baricentro cade all'interno della sua base di appoggio; questo equilibrio persiste fino a quando questa verticale tocca il Fig. 8 perimetro. Quando esce dalla base di appoggio il corpo cade (fig. 8) 3.9 Le forze nei fluidi Prendiamo un recipiente con dell’acqua, mettiamoci un S parallelepipedo di legno stagionato. Nonostante il suo peso P esso P non affonda ed è in equilibrio perciò deve esistere un spinta S Fig. 9 verso l’alto che equilibra il peso P. Questa spinta ha un nome e si chiama spinta idrostatica e agisce su tutti i corpi immersi i un fluido. (fig. 9) 3.10 Il principio di Archimede Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del volume di liquido spostato 3.13 Galleggia o affonda Il principio di Archimede ci dice che un corpo galleggia o affonda non solo in base al suo peso ma anche in base al suo volume. Se lo immegliamo e il peso di acqua spostata è maggiore del suo peso ritornerà a galla; se lo immegliamo e il peso di acqua spostata è uguale al suo peso rimarrà dove si trova; se lo immegliamo e il peso di acqua spostata è minore del suo peso andrà a fondo. Come si vede interviene peso e volume perciò occorre introdurre una grandezza che fa intervenire sia il peso che il volume; tale grandezza prende il nome di peso specifico ed è data dal rapporto fra peso e volume. 𝒑𝒔 = 𝑷 𝑽 S S psc psc P psf psf P psf S psc P Definiamo peso specifico il rapporto fra il peso di un Fig. 10 corpo e il suo volume. Per stabilire se un corpo galleggia o no basta prendere in considerazione il peso specifico del corpo e quello del fluido. Se Il peso specifico del corpo è minore di quello del fluido (psc < psf) il corpo galleggia; se Il peso specifico del corpo è uguale a quello del fluido (psc = psf) il corpo è in equilibrio idrostatico; Il peso specifico del corpo è maggiore di quello del fluido (psc > psf) il corpo affonda (fig. 10). 3.14 La spianta aerostatica L’aria è un fluido pertanto anch’essa è soggetta al principio di Archimede: un corpo immerso nell’aria riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso dell’aria spostata. Un corpo si solleva nell’aria se la spinta aerostatica è maggiore del suo peso cioè se il suo peso specifico è minore di quello dell’aria; se lo riempio di elio (gas molto più leggero dell’aria) esso si innalzerà Se lo riempio di aria esso andrà verso il basso.