Incontro 5 «Tra voi però non è così» - Logiche di potere, logiche di servizio: Mc 10,35-52 Invochiamo lo Spirito Santo (FRÊRE ROGER DI TAIZÉ) Spirito Santo, donaci di mettere pace dove ci sono conflitti e di rendere percepibile, attraverso la nostra vita, un riflesso della compassione di Dio. Sì donaci di amare e di dirlo con la nostra vita. DON LUIGI DI LIEGRO, Mi sarete testimoni, Caritas Italiana 2008, pp. 5, 11, 27 Se la solidarietà è in crisi, in un mondo cristianizzato, ci si può domandare se ciò non dipenda dal fatto che proprio questo mondo ha perduto il filo stesso dell’esperienza cristiana che consiste nell’incontrare Cristo nella debolezza, nella fragilità – esattamente cioè – dove Egli è venuto a cercare noi. I poveri bussano alla nostra porta affinché ci convertiamo. […] Anzi ci convocano per offrirci l’occasione di scoprire ciò che la civiltà tecnologica non potrà mai darci, per ricordarci cioè che noi siamo persone non riconducibili ad un progetto economico, che abbiamo bisogno degli altri. Ci ricordano il disegno di Dio, che è quello di volere l’umanità come una grande famiglia, come una comunità fondata sulla comunione fraterna e sulla interdipendenza. […] Viviamo lo spirito di povertà e, nello stesso tempo, combattiamo contro le povertà quando sono frutto di meccanismi che dividono l’umanità. Se la carità è il cuore dell’evangelizzazione, dobbiamo evitare che si esaurisca nell’organizzare l’armadio del povero o nella distribuzione di medicinali. Come Cristo si è incarnato nella storia umana, la Chiesa deve incarnarsi nella storia umana. E la carità non si fida dei poteri di questo mondo, rifiuta ambigue alleanze, fidandosi solo della forza dello Spirito che ci dice che dobbiamo parlare all’uomo che interroga. Alcune domande per approfondire 1. 2. 3. 4. 5. 6. Secondo quali logiche ci sembra che venga gestita la pubblica amministrazione, a livello sia locale che nazionale? Abbiamo presenti figure pubbliche la cui azione sia improntata allo spirito di servizio e alla ricerca del bene comune? Le nostre parrocchie sono realtà capaci di servizio disinteressato nei confronti delle necessità circostanti? In che misura il servizio reciproco contrassegna la nostra vita comunitaria? Come viviamo le dinamiche di competizione o prevaricazione presenti negli ambienti che frequentiamo? Nella comunità cristiana, nel mio cuore si annida la tentazione del potere? Fino a che punto è possibile fare scelte controcorrente rispetto ai modelli di successo e di potere imperanti nella nostra società? Che significato concreto possiamo dare al servizio, alla luce del cammino di Gesù verso la passione e la risurrezione? Perché Gesù insiste affinché Bartimeo esprima il proprio bisogno?