NON È VERO… MA CI CREDO. TORINO E LA SUPERSTIZIONE DALL’ETÀ ANTICA AL NUOVO MILLENNIO. Nessuno è immune. In qualunque forma si manifesti, la superstizione fa capolino nella vita quotidiana anche del più razionale degli esseri, a volte scopertamente, a volte in modo più subdolo e sottile. Oroscopi, riti, scaramanzie, credenze popolari, forme di religiosità non ortodosse, leggende metropolitane... il tessuto sociale e persino quello urbano sono intrecciati dei mille fili riconducibili a questa matrice profonda e irrazionale. Scopriamo come nel corso dei secoli la città ha conservato e rielaborato le sue superstizioni, fino a farne addirittura un punto di forza. Il cuore della città è la quinta su cui si disegnano le figure e gli oggetti materiali che popolano il fitto sottobosco delle superstizioni torinesi. La fama di Torino come città magica per eccellenza mette spesso in ombra il fatto che non esistono solo complessi riti per iniziati e congreghe o sette organizzate. Il fantastico, l'irrazionale, la vasta gamma di esperienze e comportamenti che stanno ai margini del possibile fanno parte della quotidianità delle persone. Spesso però esse non se ne rendono conto, perché tutto questo fa talmente parte delle loro abitudini da passare inosservato o, al contrario, è accantonato come semplice credulità. Invece, dietro alle superstizioni che ignoriamo o irridiamo si nascondono storie affascinanti e a volte molto antiche. Perché allora non provare a percorrere le trafficate vie del centro di Torino, che magari abbiamo attraversato molte volte, prestando attenzione ai segnali che si annidano lungo il tragitto? Dalla Cattedrale (Piazza San Giovanni) al “Palazzo del Diavolo” (Via XX settembre) è possibile ripercorrere il reticolo di riti e leggende metropolitane che hanno accompagnato la crescita della città fino ai giorni nostri. Si prosegue poi davanti al Museo Egizio, analizzando come l'irruzione dei reperti archeologici con il loro corredo di misteriose maledizioni abbia influito sulle menti più impressionabili della città. In piazza San Carlo si tocca con mano (o, meglio, con il piede) il cuore dei riti scaramantici torinesi.. R.T.M. Ricerca Territorio e Memoria Tel.: 348/1725571 (Lun. - Gio.: 9.30-13.30 e 15-19) http://nuke.rtmonline.it/ [email protected] R.T.M. è un’associazione di volontariato culturale operativa dal 2005. I soci di R.T.M. sono per lo più giovani laureati e dottori di ricerca in materie umanistiche e in particolar modo Storia e Biblioteconomia con interesse verso il patrimonio storico-artistico-documentario piemontese. Principale finalità l’associazione è offrire un’occasione di interpretazione e incontro tra chi il territorio lo vive e chi lo studia, mettendo a frutto l’esperienza dei propri soci, che fanno della storia e di altre discipline, come l’Archeologia, l’Antropologia, la Sociologia, la Museologia, l’Archivistica, la Biblioteconomia, etc., una professionalità intellettuale da comunicare e rendere costruttiva. L’associazione ha collaborato in questi anni con il Comune di Torino e con la Regione Piemonte. Nel 2006 l’associazione ha aderito alla proposta dell’Archivio Storico della Città di Torino per collaborare durante il periodo olimpico alle visite presso l’Archivio insieme ad altre associazioni culturali torinesi. Nel 2007-2008 ha organizzato il Centro di Documentazione della Commissione per la realizzazione delle Pari Opportunità della Regione Piemonte (materiale documentario suddiviso tra monografie e periodici, creazione di un catalogo cartaceo a disposizione delle componenti della Commissione stessa e catalogazione delle monografie in Erasmonet). Si è fatta promotrice di una serie di eventi di sensibilizzazione e promozione culturale per la raccolta di fondi al fine di restaurare una cappella rurale presso il comune di Pino d’Asti (AT). Dal 2006 partecipa a Gran Tour. MODALITÀ DI ISCRIZIONE L’iscrizione all’associazione è aperta a tutti coloro che, concluso un percorso di studi o a seguito di particolari interessi attinenti alle finalità statutarie dell’associazione, dimostrino di poter contribuire alla crescita della medesima e prevede una quota associativa iniziale di 50 € e un rinnovo annuale di 15 €. 21