FOGLIO ILLUSTRATIVO FULCRO 200 mg capsule rigide FENOFIBRATO CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Sostanze ipolipemizzanti – Ipocolesterolemizzanti ed ipotrigliceridemizzanti. INDICAZIONI TERAPEUTICHE Fulcro fa parte di un gruppo di medicinali noti comunemente come fibrati. Questi medicinali vengono utilizzati per abbassare il livello di grassi (lipidi) nel sangue. Ad esempio, i grassi noti come trigliceridi. Fulcro è impiegato, insieme a una dieta a basso contenuto di grassi e ad altri trattamenti non medici, come esercizio fisico e perdita di peso, per ridurre i livelli di grassi nel sangue. Fulcro può essere usato in aggiunta ad altri medicinali [statine] in alcune circostanze in cui i livelli di grassi nel sangue non siano controllati solamente con una statina. CONTROINDICAZIONI - ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; - Insufficienza epatica (compresa la cirrosi biliare) e persistenti anormalità della funzionalità epatica di natura non chiara; - grave malattia renale; - fotoallergia nota o reazioni di fototossicità durante il trattamento con fibrati o ketoprofene; - nota malattia della colecisti; - pancreatite acuta o cronica (infiammazione del pancreas che causa dolore addominale) ad eccezione della pancreatite acuta dovuta a grave ipertrigliceridemia; - gravidanza e allattamento. Il prodotto non deve essere impiegato in età pediatrica, non essendo ancora disponibile un’esperienza sufficiente. PRECAUZIONI PER L’USO Cause secondarie di iperlipidemia Le cause secondarie di iperlipidemia, quali diabete mellito di tipo 2 non controllato, ipotiroidismo, sindrome nefrosica, disproteinemia, epatopatia ostruttiva, trattamento farmacologico, alcolismo, devono essere adeuguatamente trattate prima di considerare una terapia a base di fenofibrato. Prima di ricorrere all’impiego del prodotto è consigliabile saggiare l’efficacia di un trattamento dietetico ipolipemizzante. Funzionalità renale: il trattamento deve essere interrotto in caso di aumento dei livelli di creatinina maggiori del 50% rispetto al limite superiore di normalità (ULN). Si raccomanda di controllare la creatinina nei primi 3 mesi successivi all’inizio del trattamento, e dopo periodicamente. 1 Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016 Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC). Funzionalità epatica: come per altri farmaci ipolipemizzanti sono stati riportati in alcuni pazienti aumenti dei livelli delle transaminasi . Durante il trattamento devono essere effettuati periodici controlli delle prove di funzionalità epatica, dei tassi ematici, dei lipidi ed esami emocromocitometrici. Attenzione deve essere riservata ai pazienti che sviluppano un aumento dei livelli di transaminasi e il trattamento deve essere interrotto se i livelli di AST e ALT aumentano più di tre volte rispetto al limite superiore dei valori normali . Nel caso che la risposta al farmaco non sia soddisfacente o in presenza di persistente anormalità delle prove di funzionalità epatica, si consiglia di sospendere il trattamento. Da usare con cautela con un'anamnesi di epatopatia. Pancreatite: come per altri fibrati sono stati segnalati casi di pancreatite in pazienti che assumono fenofibrato (vedere 4.3 e 4.8). Ciò può rappresentare una mancata efficacia in pazienti con ipertrigliceridemia severa, un effetto diretto del farmaco o un fenomeno secondario a formazione di calcoli o depositi sabbiosi nel tratto biliare con ostruzione del dotto biliare. Sistema muscolare: a seguito di somministrazione di fibrati o di altri agenti ipolipemizzanti sono stati segnalati casi di tossicità muscolare, compresi rarissimi casi di rabdomiolisi con o senza insufficienza renale. L’incidenza di questi effetti aumenta in caso di ipoalbuminemia e pregressa insufficienza renale. La tossicità muscolare deve essere sospettata nei pazienti che presentano una mialgia diffusa, miosite, crampi muscolari e debolezza e/o un aumento marcato della creatinfosfochinasi (livelli superiori di 5 volte i valori normali). In questi casi il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto. Il rischio di tossicità muscolare può essere aumentato se il farmaco viene somministrato con un altro fibrato o una statina, particolarmente nei casi di preesistente malattia muscolare. Conseguentemente, la co-prescrizione di fenofibrato con un inibitore della HMG-CoA reduttasi (statine)deve essere riservata ai pazienti con dislipidemia combinata grave ed elevato rischio cardiovascolare, senza anamnesi di malattia muscolare. Questa terapia combinata deve essere impiegata con cautela ed i pazienti devono essere strettamente monitorati per quanto riguarda la potenziale tossicità muscolare. Da usare con cautela in soggetti con ulcera peptica poiché quest'ultima potrebbe riattivarsi. Nei pazienti iperlipidemici che assumono estrogeni o contraccettivi contenenti estrogeni deve essere accertato se l’iperlipidemia è di natura primaria o secondaria (possibile aumento dei valori lipidici causato dagli estrogeni assunti per via orale). INTERAZIONI Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica. Anticoagulanti orali: il fenofibrato aumenta l’effetto degli anticoagulanti orali e può aumentare il rischio di sanguinamento. Si raccomanda di ridurre la dose di anticoagulanti di circa un terzo all’inizio del trattamento e successivamente di aggiustarla gradualmente se necessario, in base all’INR (International Normalised Ratio). Ciclosporina: alcuni casi severi di alterazione reversibile della funzionalità renale sono stati riportati durante l’assunzione concomitante di fenofibrato e ciclosporina. La funzionalità renale in questi pazienti deve perciò essere strettamente monitorata e il trattamento con fenofibrato interrotto in caso di gravi alterazioni dei parametri di laboratorio. Inibitori della HMG-CoA reduttasi ed altri fibrati: vedere “Precauzioni per l’uso” . Enzimi del citocromo P450: studi in vitro con microsomi epatici umani indicano che il fenofibrato e l’acido fenofibrico non sono inibitori delle isoforme CYP3A4, CYP2D6, 2 Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016 Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC). CYP2E1, o CYP1A2 del citocromo (CYP) P450. Essi sono deboli inibitori del CYP2C19 e CYP2A6, e inibitori lievi-moderati del CYP2C9 alle concentrazioni terapeutiche. I pazienti che assumono fenofibrato e farmaci metabolizzati dal CYP2C19, CYP2A6 e specialmente dal CYP2C9 e che hanno un ristretto indice terapeutico, devono essere attentamente monitorati e, se necessario, si raccomanda di aggiustare la dose di questi farmaci. AVVERTENZE SPECIALI Funzionalità epatica Durante il trattamento con FULCRO si possono osservare degli aumenti moderati dei livelli sierici delle transaminasi e molto raramente, casi di epatite. Qualora si presentassero sintomi indicativi di un’epatite (ad es. ittero e prurito) devono essere condotti opportuni esami di laboratorio e, se opportuno, il trattamento deve essere interrotto. Apparato muscolare Come con altri agenti ipolipemizzanti, sono stati riportati casi di tossicità muscolare (diffusa mialgia, miosite, aumento della creatinfosfochinasi, crampi muscolari e debolezza) e casi molto rari di rabdomiolisi. Si raccomanda in tali casi di sospendere il trattamento al fine di favorire la regressione di tali sintomi. In caso di somministrazione concomitante con un altro fibrato o una statina, si veda il paragrafo “Precauzioni per l’uso”. Gravidanza e allattamento Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale. Gravidanza: l’innocuità del farmaco somministrato durante la gravidanza e l’allattamento non è stata accertata.. Pertanto, Fulcro 200 mg capsule rigide deve essere usato durante la gravidanza solamente dopo aver attentamente valutato il rapporto rischio/beneficio. Allattamento: non è noto se il fenofibrato e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte umano. Il rischio per i lattanti non può essere escluso. Pertanto il fenofibrato non deve essere usato durante l’allattamento. Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Non sono segnalati particolari effetti sulla capacità di guidare e sull'uso di macchinari. Informazioni importanti su alcuni eccipienti FULCRO contiene lattosio. Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza agli zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale. DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE La risposta alla terapia deve essere monitorata attraverso la determinazione dei valori dei lipidi sierici. Se dopo diversi mesi (ad esempio 3 mesi) non si ottiene una risposta adeguata, si dovranno considerare misure terapeutiche complementari o differenti. Posologia: Adulti La dose consigliata è di 1 capsula da 200 mg di FULCRO al giorno. Durante la terapia con FULCRO 200 mg capsule rigide vanno rispettate le necessarie misure dietetiche. 3 Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016 Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC). Popolazioni speciali Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di fenofibrato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Di conseguenza, non è raccomandato l’uso di fenofibrato in soggetti pediatrici di età inferiore ai 18 anni. Anziani Nei pazienti anziani, senza compromissione renale, è raccomandata la dose usuale degli adulti Danno renale Nei pazienti con danno renale è necessario ridurre la dose di fenofibrato, in base alla clearance della creatinina. Fenofibrato non è raccomandato in pazienti con grave malattia renale. Una riduzione di dose deve essere presa in considerazione in pazienti anziani con funzione renale compromessa. Compromissione epatica Fulcro 200 mg capsule rigide non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica a causa della mancanza di dati. Modo di somministrazione Le capsule devono essere deglutite intere durante il pasto SOVRADOSAGGIO Non è conosciuto uno specifico antidoto. Se si sospetta un sovradosaggio si deve ricorrere al trattamento sintomatico ed istituire appropriate misure di supporto. Il fenofibrato non può essere eliminato con l’emodialisi. In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di FULCRO avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale. Se si ha qualsiasi dubbio sull’uso di Fulcro, rivolgersi al medico o al farmacista. EFFETTI INDESIDERATI Come tutti i medicinali, FULCRO può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Alcuni pazienti hanno riportato i seguenti effetti indesiderati durante il trattamento con fenofibrato: Effetti indesiderati comuni (riportati in meno di 1 paziente su 10 e in più di 1 paziente su 100): - dolore addominale, nausea, vomito, diarrea e flatulenza - aumento dei livelli di vari enzimi epatici nel sangue Effetti indesiderati non comuni (riportati in meno di 1 paziente su 100 e in più di 1 paziente su 1000): - pancreatite (infiammazione del pancreas che causa dolore addominale)* - tromboembolia: embolia polmonare (coagulo di sangue nel polmone risultante in dolore al petto e mancanza di respiro), trombosi venosa profonda (coagulo di sangue nella gamba o nel braccio che causa dolore, arrossamento o gonfiore)* 4 Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016 Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC). - ipersensibilità della pelle (es. reazioni quali arrossamento, prurito, macchie rosse sulla pelle) - aumento del livello di creatinina (sostanza secreta dai reni) - calcoli biliari - aumento della CPK, dolore muscolare, infiammazione muscolare, crampi muscolari e debolezza - mal di testa - disfunzione sessuale Effetti indesiderati rari (riportati in meno di 1 paziente su 1000 e in più di 1 paziente su 10000): - epatite (infiammazione del fegato), i cui sintomi possono essere un leggero ittero (ingiallimento della pelle e della parte bianca dell’occhio), dolore allo stomaco e prurito - perdita di capelli - diminuzione dei livelli di emoglobina (pigmento che trasporta l’ossigeno nel sangue) e diminuzione dei globuli bianchi - aumentata sensibilità alla luce del sole, alle lampade e lettini solari - aumento dei livelli di urea (sostanza secreta dai reni) - fatica, vertigini - ipersensibilità Dopo la commercializzazione, alcuni pazienti hanno anche riportato (con frequenza non nota): malattia cronica del tessuto polmonare, rottura delle cellule muscolari, ittero, complicanze della colelitiasi (ad es. colecistite, colangite, colica biliare), gravi reazioni cutanee. Sono stati riportati anche i seguenti effetti indesiderati: varie forme di aritmie cardiache, segni di disfunzione renale quali: difficoltà nell’urinare, diminuita escrezione urinaria, presenza di sangue nelle urine, presenza di proteine nelle urine, necessità continua di mangiare e aumento di peso. *Nello studio FIELD, uno studio randomizzato controllato con placebo, eseguito su 9795 pazienti con diabete mellito di tipo 2, un aumento statisticamente significativo dei casi di pancreatite è stato osservato nei pazienti che ricevevano fenofibrato rispetto a coloro che ricevevano il placebo (0,8% contro 0,5 %; p=0,031). Nello stesso studio, è stato riportato un aumento statisticamente significativo dell’aumento di incidenza di embolia polmonare (0,7% nel gruppo trattato con placebo contro 1,1% nel gruppo trattato con fenofibrato; p=0,022) e un aumento non statisticamente significativo delle trombosi venose profonde (placebo: 1,0% [48/4900 pazienti] contro fenofibrato 1,4% [67/4895 pazienti]; p=0,074). Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. Segnalazione degli effetti indesiderati Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: “www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”. La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.” SCADENZA E CONSERVAZIONE SCADENZA: vedere la data di scadenza riportata sulla confezione. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. 5 Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016 Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC). ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese. Conservare a temperatura non superiore a 30°C e nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità. I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente. Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. COMPOSIZIONE Ogni capsula da 200 mg contiene: Principio attivo: fenofibrato 200 mg. Eccipienti: lattosio, magnesio stearato, amido pregelatinizzato, sodio laurilsolfato, povidone reticolato. Capsula contenitrice: titanio diossido (E171), ferro ossido giallo, eritrosina (E127), gelatina. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO Capsule rigide – Astuccio da 20 capsule TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Abbott S.r.l. – S.R. 148 Pontina km 52 snc, 04011 Campoverde di Aprilia (LT) PRODUTTORE RECIPHARM FONTAINE Rue des Près Potets - 21121 FONTAINE LES DIJON (Francia) REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO: 6 Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016 Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).