IPOFISI È una ghiandola endocrina che si trova nel nostro cervello, alla base del cranio, importantissima in quanto il suo ruolo è quello di regolare le funzioni di altre ghiandole, come ad esempio la tiroide. Essa è collegata direttamente all’ipotalamo attraverso il peduncolo ipofisario ed è divisa in tre parti: 1. Lobo anteriore o adenoipofisi, le cui cellule ghiandolari producono diversi tipi di ormoni, tra cui quello tireotropo che stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei, e la prolattina che aiuta lo sviluppo della ghiandola mammaria e dopo la gravidanza promuove la produzione del latte materno; 2. Parte intermedia, le cui cellule producono l’ormone melanocito-stimolante capace di indurre i melanociti della cute a produrre il pigmento melanina; 3. Lobo posteriore o neuroipofisi, che rilascia due ormoni, prodotti da alcune cellule dell’ipotalamo: ossitocina, che stimola le contrazioni uterine durante il parto e l’espulsione del latte materno nel momento in cui sugge dal capezzolo; e vasopressina, che controlla il livello di acqua nell’organismo e la pressione sanguigna. Le patologie che possono colpire l’ipofisi sono molte, ma tutte ne causano una iperfunzione o una ipofunzione. Il primo caso è dovuto dalla presenza di piccoli tumori (adenomi) che producono una maggiore quantità di ormoni rispetto al normale e si possono distinguere: l’acromegalia, cioè l’aumento delle dimensioni di mani e piedi e la deformità del viso; la malattia di Cushing, cioè irregolarità mestruali, ipertensione arteriosa e l’obesità. Il secondo caso, invece, può essere la conseguenza di tumori e interventi chirurgici, ma la maggior parte delle volte l’origine è sconosciuta, e possiamo ricordare malattie come l’ipostaturismo (bassa statura), la malattia di Addison caratterizzata da ipotensione, ipoglicemia e stanchezza. Acromegalia Malattia di Cushing EPIFISI È una ghiandola endocrina situata anch’essa nell’encefalo e che in età adulta si calcifica, cioè diviene deposito di una parte dei Sali di calcio. Le cellule dell’epifisi producono melatonina, un’ormone che sembra avere degli effetti sul ritmo circadiano dell’organismo, cioè sul dormi-veglia. Quest’ipotesi ha avuto conferma con l’osservazione nei voli transcontinentali, in cui l’organismo ha bisogno di un periodo di tempo per adattarsi all’orario del nuovo paese (jet-lag), ma l’adattamento è ridotto grazie alla somministrazione orale di melatonina. PANCREAS ENDOCRINO È un organo che si trova nella cavità addominale ed è una ghiandola mista, cioè sia esocrina che endocrina: è esocrina perché produce il succo pancreatico contenente gli enzimi che servono alla digestione del cibo ed è endocrino perché è formata fa gruppi di cellule ghiandolari (isole di Langerhans) che produce tre ormoni: l’insulina (prodotta dalle cellule β, beta), il glucagone (prodotto dalle cellule α, alfa) e la somatostatina (prodotta dalle cellule δ, delta). I primi due ormoni agiscono in modo antagonista, in quanto la prima abbassa la glicemia e la seconda la alza, mentre il terzo ormone regola altri ormoni, come il GH (l’ormone della crescita), l’insulina e il glucagone. La carenza dell’insulina provoca il diabete mellito, di cui ci sono diverse forme: 1. Diabete di tipo 1 (diabete giovanile o insulino-dipendente) che appare in giovani al di sotto di 15 anni. Il pancreas del soggetto è incapace di produrre insulina, quindi l’individuo deve somministrarsi delle dosi di insulina prima di ingerire qualsiasi tipo di cibo; 2. Diabete di tipo 2 (diabete dell’adulto o insulino-indipendente) che compare dopo i 40 anni. il pancreas del soggetto è capace di produrre insulina, ma non è in grado di agire (difetto nel meccanismo di azione), infatti è causato dalla sedentarietà, l’alimentazione non corretta e altre malattie metaboliche.