Biologia βίος λόγος scienza a forte componente storica, non formula leggi assolute ma elabora teorie valide oggi, forse confutabili domani βίος = Vita = proprietà che un sistema chimico manifesta quando raggiunge/supera un determinato elevato livello di organizzazione Un vivente è formato da atomi organizzati in molecole … un insieme di molecole non è vivo La vita scaturisce dalle modalità di interazione delle molecole tra loro I viventi condividono le stesse caratteristiche: nascita, crescita, riproduzione, (e morte) sono le più evidenti manifestazioni della vita • L’evoluzione modifica gli organismi viventi • Nuove specie discendono da specie più antiche • La diversità dei viventi è enorme … quasi due milioni di specie popolano la Terra [email protected] NOVEMBRE 2014 Lunedì 10 Virus e Procarioti Lunedì 17 Nucleo e meccanismi di segnalazione cellulare (cap. 3, 10 e 13) Lunedì 24 Membrane biologiche (cap. 6 e 7) DICEMBRE 2014 Lunedì 1 Mitocondri e metabolismo (cap. 8) Lunedì 15 Ciclo cellulare e mitosi (cap. 12) GENNAIO 2015 Lunedì 12 Meiosi e riproduzione (cap. 12) Lunedì 19 Trasmissione dei caratteri ereditari (cap. 14) Lunedì 26 Mutazioni e variabilità del genoma (cap. 15) informazione RNA DNA metabolismo DH = DG - TDS FUNZIONI DELLE PROTEINE: • catalisi (enzimi) • regolazione • strutturale (es. citoscheletro) • contrattile (movimento) • trasferimento (pompe e canali) • comunicazione (ormoni e recettori) • difesa (anticorpi e tossine) • deposito (proteine del “vitello”) • trasporto (es. trasporto di lipidi) I virus sono i più numerosi e diversificati soggetti genetici presenti dappertutto sulla Terra, possono infettare organismi di tutti e tre i domini della vita e … persino altri virus Come e dove si può incontrare un virus? - nell’aria che respiriamo (raffreddore, influenza, vaiolo, …) - mediante scambi di liquidi organici (HIV) - mediante animali, ad esempio insetti (febbre gialla) - alimentazione (epatite A) - nel genoma degli eucarioti sono presenti miriadi di sequenze virali temporaneamente integrate, molte sono diventate endogene nel corso di milioni di anni VIRUS - un complesso macromolecolare formato da DNA o RNA (≥2000 nt) rinchiuso in un involucro proteico. Qualche volta è presente una membrana lipidica di rivestimento - non è un vero e proprio organismo vivente, ma piuttosto è un parassita genetico in quanto manca di metabolismo Virus dell’influenza Virus Ebola Batteriofago Virus del mosaico del tabacco SIMMETRIA DEI CAPSIDI strutture chiuse composte da subunità identiche che interagiscono attraverso interazioni specifiche possono avere 3 tipi di simmetria: tetraedrica cubica icosaedrica 4 facce triangolari (12 subunità) 6 facce quadrate (24 subunità) 20 facce triangolari (60 subunità) La simmetria icoasedrica è la più efficiente. Anche se prevede un numero maggiore di subunità, le subunità possono essere di piccole dimensioni necessità di minore informazione genetica I virus sono parassiti genetici obbligati, caratterizzati dalla presenza di un solo acido nucleico, DNA o RNA e dalla mancanza di metabolismo L’infezione virale dipende dall’interazione tra le proteine del virus e quelle dell’ospite I virus sono altamente specializzati e selettivi per gli ospiti Al di fuori dell’ospite il virus è estremamente labile Se il virus uccide tutti gli ospiti, elimina sé stesso per sempre ciclo litico ciclo lisogenico profago induzione I virus sono parassiti intracellulari obbligati che si possono riprodurre solo dentro una cellula ospite I virus non hanno enzimi per il metabolismo, non hanno ribosomi, non possono sintetizzare nè DNA, nè RNA, nè proteine Infezione acuta: comparsa rapida e breve durata Presenza di anticorpi. Es. Virus dell’epatite B, virus di Epstein-Barr herpes simplex ed herpes zoster Il Fago X174 genoma costituito da un piccolo DNA circolare a singolo filamento (poco più di 5000 nucleotidi), troppo poco per codificare le proteine che può esprimere. La soluzione è origini multiple di trascrizione e di traduzione che permettono di identificare ed esprimere in modo corretto ed al momento opportuno i geni sovrapposti A attivazione sintesi del DNA virale A* inibizione della sintesi del DNA dell’ospite E lisi della cellula ospite Schema di Retrovirus I virus ad RNA sono detti retrovirus in quanto necessitano di essere retrotrascritti in DNA all’interno dell’ospite Virus Ebola infezione VIRUS Nuovi VIRUS trasfezione RNA(+) o DNA(+) Nuovi VIRUS protozoi, funghi, piante, animali I Procarioti (Eubatteri ed Archea), i più antichi esseri viventi, presentano la maggiore diversità genetica e metabolica. Possono essere sia aerobi che anaerobi, autotrofi o eterotrofi, fotoautotrofi o fotoeterotrofi o chemiolitotrofi; possono ricavare energia dalla ossidazione anaerobica del metano oppure dalla ossidazione anaerobica dell’ammoniaca, … GLI ARCHEA SI SONO ADATTATI A VIVERE IN AMBIENTI ESTREMI CHE SONO SEMPRE MENO FREQUENTI IL LORO ADATTAMENTO CHIAMA IN CAUSA MODIFICAZIONI DEL DNA E QUINDI DEI GENI Gran Lago Salato (Utah) Octopus Spring (Yellowstone) Gli Archea sono perfettamente adattati ad ambienti estremi che oggi sono sempre meno frequenti Genoma dell’Archea Methanococcus Adattamento stabile da modificazione del DNA Gli Archea hanno introni nel loro DNA circolare organizzato in cromatina, nelle loro membrane sono presenti anche eteri ed isoprenoidi e la loro parete cellulare è priva di peptidoglicani Le loro proteine sono perfettamente specializzate a funzionare in condizioni ambientali estreme, mantenendosi stabili ed attive Eubatteri: hanno invece sviluppato meccanismi che consentono di adattarsi a tutti gli ambienti, adattabili ma non adattati Protein Adaptations in Archaeal Extremophiles – Archaea, 2013;2013:373275. Epub 2013 Sep 16 - Reed CJ, Lewis H, Trejo E, Winston V, Evilia C. EUBATTERI Sono aploidi Si dividono con grande rapidità originando cloni identici Possono essere suddivisi in oltre 10 diversi phyla Hanno un alto tasso di mutazioni Hanno una elevata velocità di crescita RIPRODUZIONE ASESSUATA BASTONCELLO FILAMENTI BATTERI Si conoscono tipi caratteristici di aggregazione batterica: diplococchi, batteri sferici associati a due a due, streptococchi, se sono disposti a formare una catena, stafilococchi, se formano un grappolo. SPIRILLI SFERICA VIBRIONI Alcuni Batteri sono rivestiti da una struttura detta «capsula» formata da polisaccaridi, che spesso è associata a patogenicità in quanto ostacola la fagocitosi da parte dei macrofagi e dei neutrofili) I ceppi di streptococcus pneumoniae che formano la capsula sono patogeni, mentre quelli senza capsula sono praticamente innocui (ceppi S ed R usati nell’esperimento di Griffith) I flagelli sono efficaci mezzi di locomozione, mossi da un motore molecolare a protoni (H+). Il movimento dei flagelli consente al Battere di spostarsi alla velocità di 0,00017 km/h (circa 60 lunghezze cellulari/sec); una velocità davvero notevole se si pensa che un ghepardo corre a 110km/h (circa a 25 lunghezze del corpo/sec) I batteri possono essere: • Saprofiti (es. “decompositori”) • Fotoautotrofi(es. alghe blu-verdi) • Anaerobi obbligati (es. “tetano”) • Anaerobi facoltativi (es. Escherichia coli) • Aerobi obbligati (es. “tubercolosi) • Termofili (tra loro anche batteri che entrano in simbiosi e nutrono animali che non potrebbero alimentarsi, nelle profondità degli oceani, vicino ad emissioni vulcaniche) Alcuni Batteri sono in grado di produrre ossigeno e glucosio mediante la fotosintesi (cianobatteri) Altri Batteri che si localizzano sulle radici di alcune piante sono in grado di trasformare l’azoto atmosferico in composti organici azotati (fissazione dell’azoto) Fortunatamente per noi abbiamo poche interazioni con i Batteri. Tra quelli che abbiamo modo di incontrare, molti ci sono addirittura «utili» e solo pochi sono patogeni… Ad esempio: - nei processi di fermentazione alcoolica (alcoolica: birra, vino, liquori; acida: aceto, alcuni tipi di yoghurt) - nella fornitura di vitamine (da parte della «flora batterica» intestinale - nella digestione della cellulosa (ad esempio nei ruminanti) - nelle varie applicazioni per migliorare la qualità dell’ambiente (biodegradabilità) Per spora si possono intendere due diversi prodotti dei viventi: - nei vegetali e nei funghi sono cellule riproduttrici che germinando producono un nuovo individuo; - nei batteri è una risorsa estrema per la sopravvivenza; - tutte le spore sono forme di vita latente, si disperdono nell'ambiente, sono programmate per resistere a condizioni avverse per ritornare a vivere non appena le condizioni dell’ambiente ritornano ottimali. Nei batteri le spore non sono un metodo di riproduzione, ma semplicemente una forma di vita sospesa e protetta per sopravvivere fino a condizioni ambientali più favorevoli: • possono resistere alla totale mancanza di acqua; • possono resistere a temperature estremamente basse; • le spore del tetano e l’antrace possono sopravvivere nel terreno per molti anni, possono sopravvivere per alcuni minuti alla bollitura. Biofilm Matrix and Its Regulation in Pseudomonas aeruginosa - Int J Mol Sci. 2013 Oct 18;14(10):209831005. doi: 10.3390/ijms141020983 - Wei Q, Ma LZ I biofilm sono comunità di microrganismi incorporati in una matrice di sostanze polimeriche extracellulari. La formazione di biofilm rappresenta una modalità di protezione della crescita che consente ai microrganismi di sopravvivere in ambienti ostili e di seminare cellule per colonizzare nuove nicchie in condizioni migliori. I biofilm si possono formare su una varietà di superfici e sono prevalenti in nicchie naturali, industriali e ospedaliere. Clinicamente, i biofilm sono responsabili di molte infezioni persistenti e croniche a causa della loro intrinseca resistenza agli agenti antimicrobici e alla selezione di varianti fenotipiche. I batteri nel biofilm mostrano caratteristiche distinte dalle loro controparti a vita libera, come diversa fisiologia ed elevata resistenza al sistema immunitario e agli antibiotici che rendono i biofilm una fonte di infezioni croniche e persistenti. I biofilm di Pseudomonas aeruginosa sono causa di infezioni croniche a causa del suo alto livello di resistenza ai farmaci. La matrice extracellulare dei biofilm è una miscela di polisaccaridi, DNA extracellulare (eDNA), e proteine che fungono da matrice o collante che tiene insieme le cellule microbiche. La matrice del biofilm contribuisce alla architettura complessiva ed al fenotipo di resistenza dei biofilm. Nel battere, il cromosoma circolare è organizzato in domini superavvolti: • alcuni accessibili per la trascrizione, altri • momentaneamente inaccessibili Circa il 98% del genoma circolare dei batteri è codificante I geni sono organizzati in sequenze lineari dette operon, ogni operon è sotto il controllo di un singolo promotore I geni che codificano per piccoli RNA si trovano insieme ad altri geni organizzati in operon Le dimensioni dei vari operon non sono molto diverse, per questo è sufficiente un unico tipo di RNA polimerasi per la trascrizione di qualsiasi operon La regolazione trascrizionale degli operon è affidata a poche proteine L’aumento di variabilità è affidato: -nei Procarioti a scambi “orizzontali” di DNA che aumentano le probabilità che convergano in una stessa cellula più mutazioni favorevoli e di disporre di nuove sequenze di DNA - negli Eucarioti a scambi “verticali” di DNA che viene rimescolato nel corso della meiosi e della riproduzione sessuale con i gameti Fattore di fertilità F Alcuni batteri saranno F+, altri F- Batteriofago (virus specifico per i batteri) Tra noi e loro c’è un abissale differenza nella velocità di evoluzione: Circa 350 generazioni ci separano da un uomo vissuto all’epoca delle Piramidi Per un battere 350 generazioni si hanno in una sola settimana Gut microbiota: Intestinal bacteria influence brain activity in healthy humans - Nature Reviews Gastroenterology & Hepatology – News & Views - Volume 10 Issue 6 - Published online: 07 May 2013 - p326 - doi:10.1038/nrgastro.2013.76 Stephen M. Collins and Premsyl Bercik Ci sono prove emergenti che indicano che il microbioma intestinale può influenzare la chimica e lo sviluppo del cervello ed il comportamento degli animali. Nel nostro organismo, le cellule batteriche sono più numerose delle cellule del nostro corpo con un rapporto di circa dieci a uno. Sorprendentemente, si scopre che dobbiamo gran parte della nostra biologia e della nostra individualità ai microbi che vivono sul e nel nostro corpo Il Consorzio Progetto Microbioma Umano ha pubblicato un ampio catalogo di geni ed organismi che costituiscono il nostro microbioma. Learning about who we are - David A. Relman Nature 486, 194–195 (14 June 2012) doi:10.1038/486194a numero di specie microbiche (rosso) e numero di geni microbici (blu) Nel nostro organismo, le cellule batteriche sono più numerose delle cellule del nostro corpo (rapporto circa dieci a uno). Questi ospiti residenti sono adesso diventati oggetto di un'intensa attività di ricerca, che sta cominciando a chiarire il loro ruolo nella salute e nella malattia. Sorprendentemente, si scopre che dobbiamo gran parte della nostra biologia e della nostra individualità ai microbi che vivono sul e nel nostro corpo - una informazione che promette di modificare radicalmente i principi e la pratica della medicina, della salute pubblica e delle scienze di base. Il Consorzio Progetto Microbioma Umano studia i costituenti del microbioma. Si dovrebbero indagare anche i virus del microbioma per trovare risposte alle domande sulle funzioni del microbioma. Ignoriamo quasi completamente molti dei servizi che i nostri ecosistemi microbici ci forniscono e dai quali dipende la nostra salute. Learning about who we are - David A. Relman - Nature 486, 194–195 (14 June 2012) doi:10.1038/486194a Ci sono prove emergenti che indicano che il microbiota intestinale può influenzare la chimica e lo sviluppo del cervello ed il comportamento degli animali. Alcuni autori mostrano che l'ingestione di probiotici selezionati può modificare la connettività cerebrale e le risposte alle sfide emotive in soggetti sani, aprendo la strada per lo sfruttamento terapeutico dell'asse microbioma-cervello sia per le funzionalità gastrointestinali che per disturbi primari del comportamento. Gut microbiota: Intestinal bacteria influence brain activity in healthy humans - Nature Reviews Gastroenterology & Hepatology – News & Views - Volume 10 Issue 6 - Published online: 07 May 2013 - p326 - doi:10.1038/nrgastro.2013.76 Stephen M. Collins and Premsyl Bercik 14 Gen 2014 Una dieta alimentare a lungo termine influenza la struttura e l'attività delle migliaia di miliardi di microrganismi che risiedono nell'intestino umano, ma non è ancora chiaro quanto rapidamente e in modo riproducibile il microbioma intestinale umano risponde al cambiamento macronutrienti breve termine. Qui mostriamo che il consumo a breve termine di diete composte interamente da prodotti animali o vegetali altera la struttura della comunità microbica. La dieta a base animale ha aumentato l'abbondanza di microrganismi bile-tolleranti (Alistipes, Bilophila e Bacteroides) ed ha fatto diminuire i livelli dei Firmicutes che metabolizzano polisaccaridi vegetali alimentari (Roseburia, Eubacterium rectale e Ruminococcus bromii). I microbi presenti riflettono le differenze tra mammiferi erbivori e carnivori. In concerto, questi risultati dimostrano che il microbioma intestinale può rispondere rapidamente alle modificazioni della dieta, favorendo potenzialmente la diversità degli stili di vita alimentari umani. With a little help from my phage friends - Nature Reviews Microbiology, published online 24 June 2013; doi:10.1038/nrmicro3070 Prove crescenti suggeriscono che il microbioma intestinale ha un notevole impatto sulla fisiologia dell’ospite, ma non è ancora chiaro come la capacità funzionale del microbioma si mantenga dopo l'esposizione a stress ambientali. Recentemente è stato trovato che la popolazione residente di fagi fornisce al microbioma una riserva di geni vantaggiosi preservando la robustezza funzionale della microflora nel corso dell’esposizione a stress ambientale. Nel complesso ecosistema dell'intestino, i fagi sembrano contribuire con geni benefici per consentire l’adattamento dei loro ospiti batterici a condizioni di stress. Dopo trattamento con antibiotico, i genomi dei fagici si erano arricchiti di geni di resistenza farmaco-specifica e di geni di resistenza multipla ai farmaci, indicando che il metagenoma fagico contribuisce all’insorgenza della multidrug resistance. Oltre ai geni della resistenza, sono risultati arricchiti anche altri geni che codificano per geni della riparazione del DNA. The last resort – Nature, 499, 394-395, 25 July 2013 – Maryn McKenna L‘ultima risorsa: gli operatori della sanità stanno guardando con orrore come i batteri diventano resistenti ai potenti nuovissimi antibiotici carbapenemici . Vaginal microbe yields novel antibiotic Sett 2014 Drug is one of thousands that may be produced by the human microbiome. Erika Check Hayden, 11 September 2014 I batteri che vivono dentro e su di noi possono sintetizzare un vasto numero di molecole con azione farmacologica, tra cui nuovi antibiotici Sorprende che ci siano migliaia di geni che consentono la sintesi di piccole molecole Lo studio del microbioma potrebbe portare all’identificazione di nuovi tipi di molecole il cui studio potrebbe aiutare i ricercatori a capire come il microbioma influenza la nostra suscettibilità alle malattie. Bacteria found in healthy placentas Katia Moskvitch, NEWS in Nature del 21 maggio 2014 - doi : 10.1038/nature.2014.15274 Mag 2014 Una flora microbica analoga a quella della bocca può svolgere un ruolo nella prevenzione delle nascite premature. Il sacco amniotico in cui il feto cresce è un ambiente sterile, ma la placenta - un organo che il feto ha in comune con la madre – ospita una comunità batterica. Oggi alcuni ricercatori riferiscono che la placenta, a lungo considerata sterile, è sede di una comunità batterica simile a quella presente nella bocca. I microbi sono generalmente non patogeni, ma secondo gli autori dello studio, variazioni nella loro composizione potrebbero essere alla base dei comuni ma poco conosciuti disturbi della gravidanza come la nascita pretermine, che si verifica in una gravidanza su dieci. Nel 2012, Kjersti Aagaard, un ostetrico presso il Baylor College of Medicine di Houston, in Texas, ed i suoi collaboratori hanno scoperto che i microbi più abbondanti nella vagina di una donna incinta erano diversi da quelli di una donna non incinta, e che non erano generalmente rappresentativi di quelli che erano più comuni nelle feci del bambino nella sua prima settimana di vita. Per studiare dove venissero questi microbi, il team ha deciso di esaminare la placenta. In un nuovo studio su campioni di placenta da 320 donne appena dopo il parto, è stato trovato hanno estratto il DNA dal tessuto e lo hanno sequenziato. Hanno trovato che la comunità batterica "era diversa tra le donne che avevano avuto un parto pretermine o che avevano avuto un'infezione molto prima, come ad esempio un’infezione delle vie urinarie - anche se che quella infezione era stata curata e guarita molti mesi o settimane prima". I ricercatori hanno anche confrontato i microbiomi placentari con quelli che si trovano nella vagina, nell’intestino, nella bocca e sulla pelle delle donne non gravide. Essi hanno scoperto che il microbioma placentare era più simile a quello della bocca. Gli autori ipotizzano che i microbi viaggiano dalla bocca alla placenta attraverso il sangue. I risultati rafforzano i dati che suggeriscono un legame tra la malattia parodontale nella madre ed il rischio di parto pretermine, dice Aagaard. Il team sta ora studiando come le comunità microbiche delle donne cambiano durante la gravidanza. L'obiettivo è identificare le donne a rischio di parto pretermine, e sviluppare modi per prevenire o trattare le sue complicanze nei neonati - eventualmente tramite cambiamenti nella dieta per aumentare i microbi sani nella placenta, nella vagina o nella bocca e nell’intestino. Il battere Deinococcus radiodurans resiste all'esposizione a 6000 Gy * di radiazioni ionizzanti, a 15000 Gy mantiene ancora un 40% di vitalità La sua estrema radioresistenza deriva dalla sua fenomenale abilità di riparazione del DNA Oltre che ai raggi g (gamma), Deinococcus radiodurans è tollerante anche ad altre condizioni che danneggiano il DNA come alte dosi di radiazioni UV, cicli di disidratazione/reidratazione e la mitomicina C **. Il suo genoma è di 3,28 Mb, composto da due cromosomi circolari (2.64 Mb e 0.41 Mb) e due plasmidi. Cellule geneticamente modificate di Deinococcus radiodurans presentano una elevatissima capacità di bioremediation, biorisanamento di rifiuti ad alto livello di tossicità. ___________________________________ * Gy = Gray, unità di radiazione assorbita. La dose letale per l’uomo è 4-6 Gy ** La mitomicina è un antibiotico ad ampio spettro che agisce su batteri Gram + e Gram -, sulle rickettsie e persino su alcuni virus. In clinica è impiegata come agente alchilante che inibisce la divisione delle cellule tumorali, legandone il DNA e provocandone la frammentazione. The PprA protein is required for accurate cell division of γ-irradiated Deinococcus radiodurans bacteria - DNA Repair (Amst). 2013 Apr 1;12(4):265-72. doi: 10.1016/j.dnarep.2013.01.004 - Devigne et al. Recombinant D. radiodurans cells for bioremediation of heavy metals from acidic/neutral aqueous wastes - Bioeng Bugs. 2012 Jan 1;3(1):44-8. doi: 10.4161/bbug.3.1.18878 - Misra CS, Appukuttan D, Kantamreddi VS, Rao AS, Apte SK. Ancora più resistente ma meno studiato è l’Archaea Thermococcus gammatolerans, isolato in un camino di sfiato idrotermale nelle profondità oceaniche del Golfo di California, che è il più resistente in assoluto in quanto sopravvive all’esposizione a 30000 Gy di irradiazione con raggi g (gamma). Il suo genoma è costituito da un solo cromosoma circolare di appena 2 Mb. Thermococcus gammatolerans sp. nov., a hyperthermophilic archaeon from a deep-sea hydrothermal vent that resists ionizing radiation - Int J Syst Evol Microbiol. 2003 May;53(Pt 3):847-51 - Jolivet et al. Complete genome sequence of Thermococcus sp. strain 4557, a hyperthermophilic archaeon isolated from a deep-sea hydrothermal vent area - J Bacteriol. 2011 Oct;193(19):5544-5. doi: 10.1128/JB.05851-11 - Wang X, Gao Z, Xu X, Ruan L. Solo raramente c’è trasferimento di geni tra batteri patogeno per l’uomo e batteri del suolo Mag 2014 I geni della resistenza non sono fiancheggiati da elementi per mobilizzazione