SCUOLA ESTIVA DI ARCEVIA (AN) XIV CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL CURRICOLO DELLE OPERAZIONI COGNITIVE E DELLE CONOSCENZE SIGNIFICATIVE IN STORIA Arcevia (AN), 28-29-30 AGOSTO 2008 Il luogo come coabitazione di saperi, educazioni, nuove tecnologie e linguaggi Il luogo e il suo Patrimonio: come oggetto e strumento di formazione storico-geografica e di educazione Abstract della relazione di Mario Calidoni Premessa ‘Quando Dio disse ad Adamo: “sarai un fuggitivo ed andrai vagando per la terra”, mise l’uomo di fronte al più essenziale dei problemi, attraversare la soglia e riguadagnare il luogo perduto. (N. Schulz, Genius loci, Electa Milano, 1986) Il primo grande geografo della storia comprese questa componente antropologica del luogo :[...] l'ampiezza del sapere, la sola in grado di render possibile l'intraprendere lo studio della geografia, è prerogativa di chi ha saputo speculare sulle cose sia umane che divine, la conoscenza delle quali si dice costituisca la filosofia. [...] l'utilità della geografia, intendo dire, presuppone che il geografo sia egli stesso un filosofo, un uomo che impegna se stesso nella ricerca dell'arte di vivere, o detto in altro modo, della felicità. » (Strabone, Geografia, i 1, 1) Queste citazioni, che intendono riportare la nostra attenzione all’essenzialità del “luogo”, tema oggi assai frequentato, rendono lo stesso tema culturale: • contenuto significativo della formazione, • tema curricolare da affrontare con la mediazione della didattica, • argomento transdisciplinare complesso e organizzatore concettuale. Il luogo, urgenza educativa della contemporaneità L’uomo vive pienamente quando riesce ad orientarsi in un ambiente, ad identificarsi con esso, quando ne esperisce il significato. Identità ed appartenenza sono i termini che indicano questa situazione perennemente in bilico tra esasperazione e assenza. Oggi l’esperienza del luogo è profondamente in crisi. • La condizione della globalizzazione rende sempre più frequente il fenomeno dello “spaesamento”. Tutti i luoghi sono uguali e si va sempre e solo alla ricerca dello stesso luogo. La spazialità della tradizione organizzata attraverso le capacità sensoriali è gradualmente sostituita dalla spazialità globale, “qui” e “là” non significa più nulla. Essere spaesati non significa essere altrove ma non saper accoppiare alla nostra località un luogo determinato. • Da tempo M. Augè ha teorizzato il concetto di non-luogo tipico della cultura della surmodernità. È un luogo antropologicamente anonimo creato senza alcun legame con la storia dello spazio circostante: aeroporti, svincoli autostradali, centri commerciali nel loro ripetersi di strutture indistinguibili sono tipici esempi di non-luoghi. Oggi alcuni criticano questa idea sostenendo che essere nell’aeroporto di Tunisi è ben diverso che essere al JFK. In realtà ciò che il sociologo ha introdotto nella riflessione è che la non-esistenza è un fenomeno pervasivo. Esiste davvero nell’outlet il senso del Scuola Estiva di Arcevia 2008, Corso 2°, Mario Calidoni, Il luogo e il suo patrimonio Pagina 1 luogo facendo spesa in un tempio egizio ricostruito? (Oulet Fidenza Village). L’imparare cercando solo su Internet le informazioni senza senso critico è “sapere” autentico? Si parla sempre più di luoghi dell’assenza. Il luogo di per sé educa Nella pedagogia certamente la necessità di usare il “luogo” come strumento di formazione e fonte di conoscenza è espressa nel senso più pieno da Rousseau. "I suoi primi due punti di partenza saranno la città dove abita e la casa di campagna di suo padre per i luoghi intermedi , poi i fiumi dei dintorni, infine l’aspetto del sole e il modo di orientarsi::: Disegni egli stesso la carta di tutto ciò , carta molto semplice e dapprima formata di due soli oggetti ai quali aggiungere a poco a poco gli altri….. …..( G.G. Rousseau, Emilio, Paravia, 1956, pag. 72). Si sottolinea che il tema del territorio, del luogo naturale e dell’impronta che in esso ha lasciato l’uomo, ben prima della espansione e dello sviluppo dell'educazione ambientale , è un tema che percorre tutta la memoria didattica della scuola dal secolo scorso e trova la sua massima espressione nella scuola attiva. Il territorio d’altra parte è il luogo della visibilità e della concretezza del Patrimonio culturale e nel territorio si combinano le riflessioni fondamentali del tempo, dello spazio e della relazione con gli uomini e con le cose. Come esiste una biografia dell’individuo esiste una biografia culturale del territorio che è l’interpretazione personale di tracce lasciate da qualcun altro. Il luogo esperito dapprima globalmente e spontaneamente appare alla fine come un mondo strutturato, illuminato dall’analisi degli aspetti di spazio e carattere: la teoria del “genius loci” di classica memoria ( lo spirito guardiano di ogni essere), ci offre molti elementi per capire il luogo oltre le categorie della geografia determinista. “Quando un uomo abita, è simultaneamente localizzato in uno spazio ed esposto ad un certo carattere ambientale. Le due funzioni nell’abitare possono essere così chiamate di orientamento e di identificazione” ( N. Schulz, Genius loci, Electa, 1986, pag. 19) Le due grandi categorie dei luoghi esperite dall’uomo sono il luogo naturale e il luogo artificiale. Nel primo l’uomo legge caratteri antropomorfi a partire dalla sua storia e legge nodi, percorsi, domini con una configurazione che ne determina il suo carattere mutevole nel tempo. Il luogo artificiale visualizza, completa e simbolizza la conoscenza dell’ambiente da parte dell’uomo e raduna numerosi significati; raduna e focalizza (es. il simbolismo dei luoghi medievali). Il curricolo locale per capire il luogo con il suo Patrimonio È stato il principio dell’autonomia didattica, organizzativa e gestionale (i riferimenti legislativi sono essenzialmente al DPR 275/99) che ha portato nel lessico scolastico il termine “curricolo locale –del luogo-“. Ma è nel momento in cui il concetto si fa progetto , esperienza , che si delineano i significati , gli ambiti, le opportunità e le difficoltà. “Fare mente locale” è depositare la propria mente su di un luogo, è una immagine dove non si vede solo il soggetto che si sforza di mettere a fuoco, stringendo gli occhi, ma dove il soggetto si esteriorizza , si guarda e mette le proprie doti di comprensione sopra ad un luogo e ad un contesto. La localizzazione del pensiero pare si conformi ad una superficie e, per rimanere nell’immaginario architettonico, basti pensare a come il pensiero segue le città e i borghi che si adagiano sulle colline . Non è una cosa nuova che l’attività del vivere e del conoscere uno spazio, un ambiente è un tipo speciale di attività cognitiva. La geografia percettiva e antropocentrica hanno da tempo sottolineato questi tipi di “lettura” dei segni del territorio, palinsesto della cultura del luogo . Scuola Estiva di Arcevia 2008, Corso 2°, Mario Calidoni, Il luogo e il suo patrimonio Pagina 2 Ci pare che in proposito circolino molti approcci parziali, prevalentemente organizzativi (ore e spazi) ed aggiuntivi (più materie e nuove materie). Curricolo locale non è la singolarità regionale, la semplice aggiunta di discipline, attività etc…. È anche questo ma con un “ pensiero situato e innovativo che caratterizza il curricolo di scuola. Il curricolo locale , nel senso più autentico che il termine “locale” veicola ( fare mente locale), mette in risalto il mondo concreto in cui avvengono i percorsi e i processi di conoscenza e di formazione che è costituito dal Territorio con il suo Patrimonio di natura, cultura ed arte per dirla con uno slogan abusato. Si scontra l’enciclopedismo che somma le discipline con l’approccio per problemi o per temi e senso degli oggetti culturali. I contenuti del Patrimonio culturale e territoriale hanno la bellezza della complessità, sono, non solo multidisciplinari, ma espressione della “ mente locale”. Il curricolo locale che, a nostro parere, è l’espressione contestualizzata della attenzione al Patrimonio naturale e culturale del luogo, è dunque lo sforzo di costruire un insieme di esperienze organiche e coerenti nel quale si riconoscono gli elementi della territorialità e della coerenza con il “qui ed ora” nel luogo di vita dove la scuola è essa stessa Patrimonio simbolico e concreto. Due esempi di “luogo” mediato didatticamente 1 Il Parco agro ambientale del Museo Cervi Nel podere di Casa Cervi (Gattatico di Reggio Emilia), si può fare esperienza del senso del luogo attraverso l’integrazione di diverse realtà: MUSEO storico che documenta l’eccidio nazi-fascista dei 7 fratelli Cervi e la storia locale della Resistenza MUSEO di Cultura demoetnoantropologica. La casa colonica dove la famiglia Cervi ha vissuto ed ha lavorato divenuta museo della cultura contadina MUSEO del paesaggio padano Il Parco Agroambientale annesso sviluppa un itinerario guidato nell’ambiente naturale e culturale della media pianura padana BIBLIOTECA Archivio Emilio Sereni e Centro Studi sulla storia dell’agricoltura e dei movimenti contadini aggiunge indispensabili strumenti di rielaborazione culturale per capire il luogo 2 …là dove i colli iniziano a digradare verso la palude… ( Virgilio) (archeologia, ambiente padano antico e luoghi virgiliani) Si tratta della cronaca didattica arricchita dalle impressioni e dai lavori degli alunni, di un percorso di scrittura e disegno alla scoperta di luoghi e della loro evoluzione, scandito come segue: • Viaggio a Parma e Velleia, con visita ai musei archeologici, raccolta di dati e cronaca della gita per avere idea del paesaggio romano nell’Italia Settentrionale ai tempi di Augusto • Lettura di Virgilio e di parti delle “Bucoliche” e delle “Georgiche”( Virgilio racconta la storia della confisca della sua terra) Vita di campagna • Lungo il Mincio esplorazione sui luoghi ed elementi del paesaggio virgiliano • La scrittura di paesaggio e Virgilio • Il racconto storico ambientale nel tempo • Scrittura di un testo espositivo su “la cultura latina” • Da un mondo all’altro: …foreste, paludi, brughiere avanzano sul teatro del paesaggio, inizia un nuovo viaggio ….con gita a….. Scuola Estiva di Arcevia 2008, Corso 2°, Mario Calidoni, Il luogo e il suo patrimonio Pagina 3 Bibliografia essenziale N. Schulz: Genius loci, Electa, Milano, 1986 Z. Bauman: Dentro la globalizzazione, Laterza, Bari, 2001 F. La Cecla: Mente locale, Eleutera, Milano, 1993 F. La Cecla: Surrogati di presenza, Mondatori, Milano, 2006 M. Augé : Non luoghi, Eleutera , Milano, 1993 M. Augè: Rovine e macerie, il senso del tempo: Bollati Boringhieri, Torino, 2004 A. Bortolotti, M. Calidoni, S. Mascheroni, I. Mattozzi: Per l’educazione al patrimonio culturale. 22 tesi (primo titolo della collana “Patrimonio culturale, formazione storica, altri saperi” a cura di “Clio ‘92”,) FrancoAngeli, Milano, 2008 Scuola Estiva di Arcevia 2008, Corso 2°, Mario Calidoni, Il luogo e il suo patrimonio Pagina 4