sociologia della religione

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ISSR EUROMEDITERRANEO - TEMPIO-OLBIA
SOCIOLOGIA
DELLA RELIGIONE
Prof. Massimo Pisani
A.A. 2009/2010
Parte prima: L’ APPROCCIO SOCIOLOGICO
Ad uso esclusivo degli studenti del corso
1
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima: L’approccio sociologico
INTRODUZIONE
Problema per lo studio della disciplina:
INDIVIDUAZIONE DI OGGETTO SPECIFICO
E METODO PARTICOLARE
Problema della scienza:
per la validità statuto epistemologico
occorre delimitare contenuto e metodologia
Molte scienze studiano lo stesso oggetto MA con diversa metodologia
P.D.V. Sociologico: FENOMENO RELIGIOSO
STUDIATO CON STRUMENTI RICERCA EMPIRICA
Manifestazioni di natura
attitudinale, comportamentale,
strutturale e dinamica
(natura sociale dell’uomo)
Attenzione
Studio dei contenuti dogmatici , valoriali,
realtà meta-storiche e meta-empiriche in
quanto tali?
NO !!!
MA
Studio metodologico secondo cui essi
sono
PRESENTI e VISSUTI in una CULTURA
(segue)
2
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima: L’approccio sociologico (Segue da INTRODUZIONE)
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE
•ASPETTI QUANTIFICABILI ed OSSERVABILI di MANIFESTAZIONI RELIGIOSE INDIVIDUALI E
COLLETTIVE
•UTILIZZO della
METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE,
METODO delle SCIENZE dell’ OSSERVAZIONE, di TIPO
INDUTTIVO
. Utilizzo di TECNICHE di RILEVAZIONE (analisi del contenuto, osservazione diretta, sondaggio, analisi,
elaborazione ed interpretazioni dei dati)
3
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (Segue da PRECISAZIONI)
I) PRECISAZIONI: Difficoltà contenutistiche e metodologiche
A) PRECISAZIONI CONTENUTISTICHE
IMPERIZIA
STRUTTURA
AMBIVALENZA delle MANIFESTAZIONI
CONTENUTO META-EMPIRICO
4
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
I) PRECISAZIONI: Difficoltà contenutistiche e metodologiche
A)
PRECISAZIONI CONTENUTISTICHE
1)
IMPERIZIA della SDR (scienza relativamente giovane [= in senso quantitativo e non cronologico])
-
2)
Deve meglio mettere a fuoco OGGETTO di STUDIO e METODOLOGIA di RICERCA,
Difficoltà di DEFINIZIONE OPERATIVA CONTENUTISTICA (= cosa è o non è religioso?)
Problema dell’ EFFICACIA EFFETTIVA APPLICATIVA di certe TECNICHE ai diversi TEMI della VITA.
STRUTTURA
Differente consistenza strutturale delle religioni in base al processo di ISTITUZIONALIZZAZIONE :
Distinzione tra religione istituzionalizzata e non istituzionalizzata (Problema della identificazione dell’oggetto nelle NR)
3)
AMBIVALENZA delle MANIFESTAZIONI
- Casi di espressioni di religione non autentica (usata come “metro di valutazione di prestigio, accettabilità e importanza delle
persone” . Si fa apparire ciò che in realtà non si ha … partecipazione “culturale” agli atti di culto …
- fenomeno religioso riguarda le componenti la personalità dei soggetti (aspetti comportamentali … problema di estraneità)
4)
CONTENUTO META-EMPIRICO
(Nella RELIGIONE: il centrale RAPPORTO tra ENTITA’ e REALTA’ NON E’ RAGGIUNGIBILE con l’analisi empirica)
NON riguarda in modo diretto lo studio della SdR
(segue)
5
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (Segue da PRECISAZIONI)
Quindi
CONTENUTO DIRETTO DELLA SdR
Complesso di manifestazioni religiose, mediate dalla coscienza delle persone e delle
collettività umane.
•
Argomenti numerosi, organici e sistematici
RISPONDONO alle ISTANZE EPISTEMOLOGICHE proprie della SCIENZA
Applicazione della SdR a mediazioni psicologiche e socioculturali derivanti da
realtà meta-storiche e meta-empiriche che sono aspetti quantificabili e misurabili
(segue)
6
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (Segue da PRECISAZIONI)
I) PRECISAZIONI: Difficoltà contenutistiche e metodologiche
B) CHIARIMENTI METODOLOGICI
Problemi metodologici condizionanti la corretta impostazione scientifica dell’approccio sociologico alla religione
Necessità di allontanamento di orientamenti pregiudicativi dell’AUTONOMIA e della VALIDITA’ dell’ APPROCCIO SOCIOLOGICO
PROSPETTIVA APOLOGETICA
CONCEZIONE POSITIVISTA
APPROCCIO STORICISTA
IMPOSTAZIONE IDEOLOGICA
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (Segue da PRECISAZIONI)
1) PROSPETTIVA APOLOGETICA
Riguarda il fenomeno religioso studiato subordinatamente alle esigenze di una religione allo scopo di individuare le sue
predisposizioni (= TEOLOGIA FONDAMENTALE e non SdR)
Mostrava la rispondenza della religione alle attese personali e collettive per giungere alla credibilità della religione (DE BONALD,
GIOBERTI)
PUNTUALIZZAZIONE
I PROBLEMI DI VERITA’ O FALSITA’ DELLE RELIGIONI NON RIGUARDANO LA SdR
CHE HA COME PROSPETTIVA L’ AVALUTATIVITA’ DEL RICERCATORE SOCIOLOGICO
QUINDI:
PROSPETTIVA APOLOGETICA : PRESUPPOSTO NON SCIENTIFICO (dal pdv sociologico)
2) CONCEZIONE POSITIVISTA
Accettazione fenomeni ESCLUSIVAMENTE OSSERVABILI. Il resto non conta.
IMPOSTAZIONE ANTIMETAFISICA ED ANTITEOLOGICA .
Nega PREGIUDIZIALMENTE il contenuto fondamentale del fenomeno religioso,
Considera IRRAZIONALI e PRIVE di FONDAMENTO le MANIFESTAZIONE del fenomeno religioso,
RELIGIONE: è NEGATIVA e DISFUNZIONALE per lo sviluppo dell’uomo e della società.
1)
2)
Per i POSITIVISTI il fenomeno religioso…
VA COMBATTUTO poiché legato a periodi antichi dell’evoluzione storica (COMTE, MARX)
E’ un FATTORE IMMANENTE (importante per nascita e sviluppo della vita sociale) e non TRASCENDENTE (DURKHEIM)
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima: L’approccio sociologico
3)
(Segue da PRECISAZIONI)
APPROCCIO STORICISTA
Studio storico-comparato delle religioni
(da alcuni presupposti vuole giungere ad OBIETTIVI di comprensione del fenomeno religioso dal pdv storico)
ANCHE se SONO PRESENTI ELEMENTI di CONTATTO CON L’APPROCCIO SOCIOLOGICO
NON UTILIZZA TEORIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE
Tra SdR e Storia
(stesse convergenze e divergenze in termini di CONTENUTO E METODO)
STORIA:
SOCIOLOGIA:
4)
STUDIO DEI FATTI UNICI E GLOBALI
STUDIO DI REGOLARITA’ E COSTANTI ESPLICANTI IL COMPORTAMENTO ALL’INTERNO DI SINGOLE
CULTURE
IMPOSTAZIONE IDEOLOGICA
Ottica critica e negativa in relazione allo studio empirico del fenomeno religioso, soprattutto in relazione alle difficoltà di
natura epistemologica delle scienze empiriche (impedisce l’ osservazione concreta dei fenomeni da studiare).
Nessuna OPERATIVIZZAZIONE DEI CONCETTI
INADEGUATEZZA di TECNICHE e STRUMENTI INDUTTIVI
DIFFICOLTA’ di :
INDIVIDUARE LE VARIABILI, RACCOGLIERE I DATI , ELABORARLI ed
INTERPRETARLI
Osservazione:
1)questi limiti non sono propri della sociologia ma di scienze comportamentali
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
Osservazione generale: ATTEGGIAMENTI PREGIUDIZIALI … ANTISCIENTIFICI.
•
NECESSITA’ DI STUDIARE IL FENOMENO RELIGIOSO NELLA SUA STORICITA’ ED
ATTUALITA’ RIMANDANDO AD ALTRE SCIENZE
GIUDIZI GLOBALI di NATURA TEOLOGICO-METAFISICA
CHE FARE?
STUDIARE LA RELIGIONE dal pdv SOCIOLOGICO in MODO SCIENTIFICO
TEORICAMENTE VALIDO ed EMPIRICAMENTE CORRETTO
(CONTENUTO E METODO)
“Così la SdR … si presenta come una vera scienza che, partendo da propri assunti e ipotesi, tende ad
offrire un’adeguata comprensione del proprio oggetto di studio cogliendone costanti e regolarità, di cui
interpreta la genesi, i rapporti, le dinamiche… nella loro presenza e consistenza, nella rispettiva direzione
e intensità,per arrivare a generalizzazioni o teorie e modelli esplicativi della realtà religiosa in questione”
(SCARVAGLIERI, 2005)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
II) Problema fondamentale della definizione della SdR
Dibattito tra gli autori
tra cui
•WEBER (1864-1920)
IMPOSSIBILITA’ iniziale di definizione della religione.
Può essere azzardata una definizione nel senso di tentativo di
concettualizzazione nell’opera “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo”
(1904).
•DURKEIM (1858-1917)
Definire la religione è utile e necessario anche relativamente alla genesi della
religione come FENOMENO CREATO DALLA SOCIETA’.
RELIGIONI quali “Forme simboliche degli interessi sociali e morali”
“Le forme elementari di vita religiosa”(1912)
….
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima: L’approccio sociologico
PROBLEMA:
QUALE METODO CORRETTO per intendere il concetto sociologico di Religione?
A) Risposte (DISCUTIBILI)
a) - Ricorso all’ ETIMOLOGIA del termine RELIGIONE (dal lat. Re-legere = 1) scegliere, cercare o guardare con attenzione,
aver cura; 2) da Re-ligare (= unire insieme: legame che unisce gli uomini nella comunità civile sotto le leggi e nello stesso
culto)
OSSERVAZIONE: Tale prospettiva non è sufficiente per chiarire la valenza scientifica della SdR
1)CONCEZIONE SOSTANTIVA
Coglie l’essenza della religione in sé ponendola come postulato per successivo approfondimento.
Tra queste concezioni:
a) Definizioni essenzialistiche (CAMPO filosofico-teologico [DIO TRASCENDENTE]) ,
b) Rapporti primordiali con realtà spirituali (anime, spiriti),
c) Autori che considerano la RELIGIONE a PARTIRE DALL’ESPERIENZA, come sentimento di CREATURALITA’.
es. “La religione è un sistema solidale di credenze, di pratiche relative a cose sacre le quali uniscono in unica comunità morale
chiamata Chiesa tutti quelli che vi aderiscono” (DURKHEIM, 1950),
“La religione è l’esperienza del sacro” (Il sacro, OTTO, 1973)
OSSERVAZIONE:
Concezione di NATURA ESCLUSIVISTA ( considera fenomeni religiosi solo quali che rientrano nella definizione)
comportamento aprioristico (CONDIZIONAMENTO INTELLETTUALE e di FEDE del ricercatore).
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
2) CONCEZIONE FUNZIONALISTA
concezione della religione comprensiva dei fenomeni riguardanti i bisogni umani fondamentali (individuali e collettivi)
(due modalità di approccio)
1°) Contesti e situazioni in cui l’uomo non si dà una giustificazione SODDISFACENTE di alcuni problemi (RISPOSTA: COSMO
SACRO, complesso di elementi, valori e contenuti totalizzanti percepiti come “sacro” e “realtà ultime”)
Es: La religione “è una parte importante o addirittura essenziale del meccanismo sociale … che consente agli esseri umani di
vivere insieme in un sistema ordinato di rapporti sociali” (RADCLIFFE-BROWN,)
2°) E’ fenomeno religioso qualsiasi esperienza di trascendimento della propria componente bio-cosmologica
Es. Ne La religione invisibile (1962) LUKMANN(1927-1998) definisce religiosi i fenomeni di trascendimento biologico e psichico
quali Amore, famiglia, potere, scienza, droga
OSSERVAZIONE:
Concezione di NATURA INCLUSIVISTA :
fenomeni religiosi
fenomeni “pseudoreligiosi” (“sostituti funzionali” della religione e fenomeni magici)
PROBLEMA:
Chiamiamo impegno religioso anche i SISTEMI IDEOLOGICI ?
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
3) ITINERARIO CONCRETO
La via induttiva
-SCELTA INTERMEDIA CONCILIATRICE TRA
la CONCEZIONE SOSTANTIVA E LA PROSPETTIVA FUNZIONALISTA
(combinazione di aspetti positivi delle due prospettive con una specifica procedura):
1. Osservazione concreta dei fenomeni
•Momento empirico
2. Scelta critica tra i fenomeni
•Momento critico
3. Individuazione componenti BASILARI del fen. rel.
•Momento contenutistico e funzionale
4. Pervenire ad una delimitazione valida del concetto
di religione
•Delimitazione “contenutistica mente ricca e
metodologicamente operativa” (Scarviglieri)
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
1. Osservazione (CONCRETA) della realtà
Accettazione come FENOMENI RELIGIOSI: tutti quei contenuti che trovano consenso nella comunità
scientifica (studiosi)
o che sono considerati tali dalla gente
accostamento intuitivo e generale
(ruolo delle TRADIZIONI STORICHE [AUTORI di SOCIOLOGIA])
Livello storico
(padri fondatori della sociologia)
Livello empirico
Campi attuali d’indagine, di applicazione e
contenutistici trattati nei diversi manuali
CARATTERE COMUNE DEI FENOMENI RELIGIOSI
Rapporto con realtà meta-empiriche come fatto o come esigenza di visione del mondo (storia, società, esistenza umana):
Sono RISPOSTE A PROBLEMI FONDAMENTALI DELL’UOMO: “SIGNIFICATO”, “TRASCENDIMENTO DI SE’”
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
2. Scelta critica dei fenomeni
Valutazione del complesso dei fen. Raccolti allo scopo di verificare la presenza di ELEMENTI FONDAMENTALI inquadrati entro un
fenomeno religioso.
TRE CRITERI FONDAMENTALI DA UTILIZZARE NELLA SCELTA CRITICA
I.Presenza del concetto di “SACRO”, “ASSOLUTAMENTE SACRO”, FORZE META-EMPIRICHE E
META-STORICHE (con cui l’uomo si pone in contatto);
QUI NON RILEVA IL CONTENUTO METAFISICO ma
IL POSSESSO DI RAPPRESENTAZIONI MENTALI E
DI ATTEGGIAMENTI O CONDOTTE VISSUTE COME FATTI SOCIALI
•Oggetto della SOCIOLOGIA per i
fenomeni che ammettono tale
rapporto con realtà meta-storiche.
•Gli altri vengono esclusi da questa
qualificazione
II. OSSERVARE IN QUALE SENSO E IN CHE MISURA I FENOMENI
(CHIAMATI) RELIGIOSI vengono incontro alle esigenze ultime della vita dell’uomo
•
Le religioni offrono risposte agli interrogativi di fondo della vita
(genesi iniziale, finalità ultima dell’uomo e del cosmo)
Punto di contatto con
l’approccio sostantivista
•
Funzione di persistenza e trasformazione sociale (istanze fondamentali della
produzione e riproduzione socio-culturale ) (=costante azione della religione in relazione ad esse).
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
III. Impostazioni teologiche delle religioni
Poiché e’ difficile trovare all’esterno le ragioni per una tale qualificazione.
•Permette di valutare preliminarmente la NATURA dei singoli fenomeni e di distinguerli in base a considerazioni
specifiche e nel quadro contestuale di riferimento.
NOTA. “I teologi sono degli specialisti della propria religione e più facilmente colgono ciò che è accettabile e
rientrante
Nel sistema della rispettiva religione”. (Scarviglieri)
TALE CRITERIO VA USATO CONTEMPORANEAMENTE AD ALTRI.
I FENOMENI CHE RIENTRANO NEI LIMITI DI UNA CERTA TRADIZIONE E CONTESTO
CULTURALE, SONO INCLUSI SE ACCETTATI DAGLI ESPERTI TEOLOGI (RELIGIONI STORICHE
E NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI).
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
3. INDIVIDUAZIONE COMPONENTI BASILARI del Fen. Rel.
•
•
I fen. rel. hanno TRATTI COSTANTE DI NATURA STRUTTURALE E RELAZIONALE,
Hanno caratteristiche importanti che riproducono i parametri fondamentali della personalità
sociale.
PIANO COGNITIVO- INTUITIVO
(credenza e/o dottrine su realtà meta-empiriche (essere
o esseri)
•Concetto di sacro come realtà (cosa, persona,
avvenimento, tempo) che contiene e comunica le realtà
meta-empiriche;
•Concezione rapp. uomo-Realtà meta –empiriche
•Modalità di presentazione (proposta ufficiale e
dottrinale; interiorizzazione effettiva da parte dei
fedeli; permeazione e incidenza sul comportamento)
PIANO ORGANIZZATIVO -RELAZIONALE
(regolarità , costanza di fenomeni associativi , forme
strutturali, funzionali, gerarchizzazioni, divisione di ruoli
e competenza)
DUE DIMENSIONI
•MACRO-SOCIALE (com.tà rel. Globali e loro
strutturazione territoriale)
•MICRO-SOCIALE (organizzazione interna e rapporti
interpersonali; problema dell’appartenenza con diverse
modalità di identificazione e corresponsabilità e
partecipazione, coinvolgimento nei ruoli, collaborazione
parziale)
•PIANO SIMBOLICO-RITUALE
•(azioni e condotte in rapporto con il sacro)
•Azioni rituali di passaggio da una fase ad un’altra dell’esistenza
o di assunzione di nuovi impegni nella vita (es: riti di iniziazione e
di passaggio)
•Nel comportamento concreto: STUDIO di:
A) DIVERSITA’ DI AUTENTICITA? (impostazione religiosa o magicosacrale);
•B) IMPEGNO NELLA FREQUENZA (regolarità della partecipazione)
•C) COMPRENSIONE TEOLOGICA (validità o invalidità delle
motivazioni)
•PIANO ETICO-VALORIALE
• Connessione tra una data religione e suo progetto di uomo
e di società
•Modalità diverse
•(Impostazione precettistica formale o visione profetica;
Differente rapporto con il mondo inteso come impegno verso
la realtà sociale ( concezione “mondana”) o come
disinteresse (concezione extra-mondana)
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
4. PRIMA DESCRIZIONE di RELIGIONE
La religione si configura come un complesso di
realtà (credenze, valori, azioni, ruoli, gruppi,
organizzazioni)
che hanno come loro
presupposto o ragion d’essere l’accettazione di
entità meta-empiriche concepite come
realmente esistenti, nei confronti delle quali
l’uomo percepisce in un modo o nell’altro la sua
dipendenza; tali manifestazioni hanno quindi
espressioni
comunitarie,
e
sono
in
corrispondenza ai bisogni fondamentali
dell’uomo e della società. (SCARVIGLIERI)
(segue)
19
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
III . OGGETTO DI STUDIO
CONCETTO SOCIOLOGICO DI RELIGIONE
•Individuazione e denominazione del fen. Rel.
(identità specifica)
OGGETTO DELLA SOCIOLOGIA COME SCIENZA
•Descrizione dell’oggetto
(contenuto, implicazioni e rapporti con la
realtà sociale)
Include …
Per lo studio del fen. Rel.
Occorre distinguere tra
2 ambiti dell’ oggetto
a) CONFIGURAZIONE COSTITUTIVA
•Dimensione
strutturale
•Significato
culturale
b) DINAMICA RELAZIONALE
•Configurazione
globale
•Connessione
per aspetti parziali
(segue)
20
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
a)CONFIGURAZIONE COSTITUTIVA .
Premessa
Per l’identificazione è necessario focalizzare sostanzialmente il fenomeno (utilizzando le istanze di fondo della sociologia e il suo linguaggio):
1) STRUTTURA
Implicazioni aggregative e organizzative interne e relazionali ( varie nel tempo e nei luoghi; ma anche con elementi perenni[v. tradizione]).
2) CULTURA
Concetti e valori esistenti nella/e cultura/e in cui è presente la Religione
Componenti costitutive del fen. Rel.
in relazione alla STRUTTURA SOCIALE e
ai RAPPORTI tra esse
1. DIMENSIONE STRUTTURALE
L’uomo, nella sua vita sociale:
Relazioni interpersonali, assimilazione e
interiorizzazione dei contenuti culturali religiosi
Possono presentarsi in forma inter-individuali
(di dimensioni collettive e massive)
micro-aggregativi (gruppi piccoli o piccolissimi [maestro e discepolo])
Fenomeni relazionali
Convergenza in …
………………
macro-aggregativi (Chiese)
SOCIALITA’ quale CARATTERE FONDAMENTALE presente in TUTTE LE ESPRESSIONI
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
Conseguenze derivanti dall’ aggregazione
Divisione di ruoli e funzioni
Modalità di sovraordinamento o subordinazione
all’interno del gruppo
all’interno dell’unità territoriale
negli aspetti connessi alla religione come
sistema sociale
•Mantenimento della coesione
Dinamiche aggregative:
•Attuazione compiti e scopi della comunità
• per durare nel tempo
(nuove adesioni [nascita o conversione]);
•Individuazione mezzi per garantire e potenziare la vitalità
della comunità e dei singoli membri
(aspetto operativo e pastorale)
•Mantenimento della coerenza dottrinale
(aspetto della trasmissione della fede e ortodossia)
•Controllo e spinta alla conformità
(controllo sociale o disciplina)
• per mantenersi come realtà strutturata
ed organizzata (problema del governo e
del coordinamento)
• per svilupparsi (formazione nuovi
aderenti e sviluppo della loro
identificazione con la comunità)
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
Studio
1) singolare dei problemi ai fini di
Individuare componenti, gerarchizzazione concettuale ed operativa;
2) Interconnessione dei problemi (influenza e dipendenza dell’ uno sull’altro)
Relazione con le attinenti implicazioni comunionali;
(due tendenze)
Territorializzazione e forme aggregative settoriali (circoscrizioni conferenze, province, diocesi)
Inoltre
Nascita di forme aggregative di specialisti richieste dal sistema
(governo generale e locale, persone dedite a sviluppo dottrinale, cura pastorale …)
Quindi:
PLURALITA’ DI FENOMENI AGGREGATIVI E STRATIFICATIVI
RELIGIONE ampia e diffusa------------------------ MICRO-COSMO SOCIALE
(segue)
23
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
2. SIGNIFICATO CULTURALE (nell’approccio sociologico)
•Analogo e collegato con la cultura generale
•Opera su due piani
Soggettivo:
•Percezione o constatazione di
UGUALE SITUAZIONE ESISTENZIALE E DI
RAPPORTO CON LE REALTA’ META-STORICHE E
META-EMPIRICHE;
•Presenza di bisogni religiosi;
•Motivazioni relative per l’azione
Oggettivo:
Presenza in sé di suoi contenuti, concezioni e
caratteristiche.
(dimensione macro)
Caratteristiche delle componenti religiose aventi
caratteristiche culturali tra cui:
•Natura e significato di religione;
•Concetto di trascendenza e di sacro (nel contesto storico Y)
Fenomeno importante:
MEDIAZIONE tra i due piani
Questi significati vengono non solo
INTERIORIZZATI e VISSUTI come FATTORI DI
AUTENTICITA’, DI CRESCITA (dimensione interna)
ma anche SOCIALIZZATI entro la cultura di una
religione X .
(tra modalità concrete di trasmissione socializzante di contenuti e strutture
religiose [quali fonti di obblighi morali])
(segue)
24
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
B) DINAMICA RELAZIONALE (dr)
Serie di relazioni che caratterizzano la religione in rapporto alla società
D: Perché la dr rileva dal pdv della spiegazione sociologica della religione?
R:
•Dimensione conoscitiva del rapporto (dimensione storica, forme e modalità)
RIFERIMENTO DINAMICO
(PROBLEMI LEGATI AL CAMBIAMENTO SOCIALE)
•PROCESSI DI SVILUPPO E DI ISTITUZIONALIZZAZIONE
•INCIDENZA E PORTATA DEL SIGNIFICATO CULTURALE
DIVERSE MODALITA’ E FORME DI PRESENZA DEL FATTO RELIGIOSO NELLA VITA SOCIALE
Problematiche importantissime dal pdv sociologico
Motivo:
“La socialità del fatto religioso è nel costante contatto e la continua interdipendenza tra religione e società, per
cui si configura come RELAZIONE DI ALTERITA’ (partnership complessa)” (Scarviglieri, 2005)
La relazionalità può essere
GLOBALE (tra le due totalità)
Per ASPETTI PARZIALI (Tra tutto e parti
e delle parti tra loro)
(segue)
25
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
1. CONFIGURAZIONE GLOBALE dei rapporti tra Società (S) e Religione (R)
SIMBIOSI e FUSIONE
a)
DIVERSO GRADO
di ARTICOLAZIONE
INSERIMENTO e
A cui
corrispondono
sul piano dinamico
PROCESSI di
AUTONOMIA e DISTINZIONE
DISTANZIAMENTO e SEPARAZIONE
INCULTURAZIONE
DISSOCIAZIONE E SEPARAZIONE
QUINDI:
tra CULTURA GENERALE e STRUTTURA SOCIALE (S) e
INFLUENZE RECIPROCHE ed INCROCIATE
ASPETTI CULTURALE e SOCIALI del fen. Religioso (R)
Approccio
MICRO SOCIALE
b) DIVERSO GRADO
di AMPIEZZA del rapporto S-R
Nell’approccio MACRO SOCIALE sono importanti i DIVERSI RUOLI
Approccio MACRO SOCIALE
•Riflessioni tra R (nella sua globalità e
concretizzazione storiche) e contesto socioculturale [strutturale e dinamico]
(NB: R e S sono considerati GLOBALI)
1) Comprensione della VITALITA’ RELIGIOSA;
2) Necessaria entro una teoria completa e
soddisfacente della R dal pdv sociologico
a)
b)
di S ed R
Teoria della R. quale Variabile DIPENDENTE (da S)
in cui S. è fattore dinamico autonomo ed R. è una realtà destinataria;
Teoria della R. quale Variabile INDIPENDENTE
in cui R. è fattore di innovazione e trasformazione ed S. recepisce tali
influenze;
c)
Teoria della R. quale Variabile AUTONOMA
in cui S ed R sono alternativamente e/o contemporaneamente “poli di
riferimento e sorgenti di influenza o destinatari di rapporti o influssi
26
reciproci
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
2. Connessione per aspetti parziali
Rapporti di natura incrociata e ampiezza più limitata rispetto a quelli globali di R ed S
a) Rapp. S. o R. con le ISTITUZIONI SPECIFICHE dell’altro partner (R. o S.)
b)
Rapp. Di INTERDIPENDENZA delle ISTITUZIONI sociali e religiose
Esempi
a)
Relaz. contesto Sociale –realtà parziali dell’articolazione territoriale di R
( S e Diocesi o parrocchie; società e forme aggregative religiose [istituti, gruppi, movimenti
rel.]);
b)
Relaz. R (in senso globale) e singole realtà Sociali
(interaz. tra R. e, famiglia, istituzioni, politica, economia, finanza, legislazione…
in cui si notano elementi di influenza del fen. Rel. su natura, struttura, dinamica e
funzionamento di tali aspetti)
(segue)
27
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
3. TRATTI FONDAMENTALI
Oggetto diretto della SdR (contenuto fondamentale immediato e specifico):
CARATTERIZZAZIONE dei FENOMENI RELIGIOSI come FATTI SOCIO-CULTURALI (STATICI o DINAMICI)
Giustificazione e Fondamento
dell’APPROCCIO SOCIOLOGICO
Analisi concreta:
• Dimensione STRUTTURALE (elementi del fenomeno religioso in sé)
•Componente CULTURALE (significato e rilevanza individuale-collettiva)
•Caratterizzazione RELAZIONALE (rapporti tra fen. Rel. e Società)
Inoltre
•Dimensione statica e dinamica del fen. Rel. (Modalità di essere , forme e
tappe di evoluzione e
cambiamento)
Oggetto indiretto della SdR: aspetti che, in modo secondario, vanno considerati per l’approccio sociologico
Va colto anche il Rapp. OGGETTO DIRETTO-OGGETTO INDIRETTO della SdR
(segue)
28
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
Nuovo modalità di impostazione dell’oggetto della SdR
(descrizione circostanziata di SdR)
Scienza empirica ed autonoma che ha per oggetto le
realtà sociali e culturali con caratteristiche religiose e
le altre realtà religiose con caratteristiche sociali e
culturali, di cui studia, analizza e interpreta la
presenza, il significato, la dinamica e la funzione, sia
considerati nella loro dimensione o configurazione
statica e sistematica che nel loro evolversi evolutivo e
storico. (SCARVIGLIERI)
(segue)
29
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
a) SOCIALITA’
La SdR seleziona componenti sociali e culturali con elementi qualificanti derivanti dal rapporto col sacro e
con il religioso.
Entro i fenomeni religiosi considera propri quelli dotati di caratteristiche sociali e culturali.
SOGGETTO è la persona umana nella sua concretezza esistenziale e quindi storica e socioculturale.
SdR: studia gli ASPETTI RELIGIOSI della VITA dell’ UOMO nel contesto delle sue INTERCONNESSIONI con
gli altri aspetti della sua vita, quale componente di una COMUNITA’.
b) STORICITA’
La SdR descrive il proprio contenuto in modo non astratto e a-temporale ma in modo REALE e
CONCRETO.
•Capacità di cogliere sul piano orizzontale il proprio oggetto (componente strutturale);
•Studio ed osservazione dell’evoluzione nel tempo e nel variare delle culture (componente dinamica);
La storicità comporta di vedere lo stesso oggetto anche nella dimensione vitale dinamica e relazionale
•CORRELAZIONE COSTANTE con i DIVERSI CONTESTI SOCIO-CULTURALI e le loro EVOLUZIONI.
SdR: APPROCCIO all’ESISTENZIALE delle RELIGIONI (e non all’essenziale):
PRESENZA
STUDIO DEI FATTI RELIGIOSI in relaz. A
SIGNIFICATO
Con richiamo alla teoria
DINAMICA
sociologica generale e alla
FUNZIONE
dinamica storica
(segue)
Complesso dottrinale
e valoriale delle
religioni i cui
contenuti sono fuori
dall’analisi
sociologica.
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue Oggetto di studio)
a) PROSPETTIVA dell’ ERMENEUTICA della SdR
•
•
Fatto conoscitivo intellettuale sistematico ed organico (che si distingue dalle forme esistenziali
non organiche e sistematiche che possono dare possibilità di analisi e di studio)
SdR quale SCIENZA EMPIRICA basata sostanzialmente sul metodo INDUTTIVO per la
spiegazione del proprio contenuto
SdR: NON SI LIMITA ALLA MERA DESCRIZIONE DEI FENOMENI (= v. Sociografia)
ma …
ANALIZZA ED INTERPRETA I FENOMENI NEL QUADRO DI UNA SPIEGAZIONE DI UNA PARTE
DELL’ESISTENZA UMANA.
Quindi:
SdR quale SCIENZA AUTONOMA RISPETTO ALLE ALTRE SCIENZE
con VALIDITA’del PROPRIO OGGETTO e del PROPRIO METODO
Non si esclude un coordinamento interdisciplinare
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
Note a margine dello studio della SdR
1)
Distinzione dei fenomeni religiosi dai fenomeni pseudo-religiosi
•SOSTITUTI FUNZIONALI (SF)
•FENOMENI MAGICI (FM)
SOSTITUTI FUNZIONALI
1 A)
•
offrono: di trascendere il limite della condizione (umana) bio-cosmologica e storica al fine di giungere ad ESTASI personale e
sociale;
•
si pongono come ALTERNATIVA AL SODDISFACIMENTO DI BISOGNI (che non sono loro propri)
Due significati:
a)
b) Altra accezione
non pienamente
condivisa.
(vedi pagg.segg.)
(piano ideologico-politico) IDEOLOGIE (es. L-N-C-…)
- aspetto comune: risposta di salvezza completa risolutiva della totalità dei problemi…
•GIUSTIZIA E PERFEZIONE DELLA RAZZA (NAZISMO)
•LIBERAZIONE TOTALE (LIBERALISMO)
•UGUAGLIANZA COMPLETA (MARXISMO)
• GRATIFICAZIONE COMPLETA (NAZIONALISMO)
- SISTEMI TOTALIZZANTI DI SIGNIFICATO: offrono risposte all’uomo su tutto, anche sul piano dottrinale ed
esistenziale (valori regolativi, coscienza); VISIONE DELL’UOMO e DEL MONDO: al di fuori di spiegazioni razionali;
- richiedono: ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA della loro CONCEZIONE del MONDO, DEDIZIONE TOTALE;
- propongono OBIETTIVI UTOPICI, non oggetto di spiegazioni razionali, comunque da CONDIVIDERE in toto;
- hanno FORME ORGANIZZATIVE COMPLESSE ed ARTICOLATE analoghe alle Chiese col Funzione di rinforzo,
sostegno e di centri di propulsione di socializzazione ideologica;
-Problema dell’acquisizione e del mantenimento del consenso (creazione di nuove unità, riti, miti, calendari,
nuova scansione del tempo, nuovi eroi);
- danno indicazioni operative per il COMPORTAMENTO INDIVIDUALE e COLLETTIVO;
(Gerarchia di valori basati su una visione globale di uomo, società e storia);
(segue)
- impongono precetti ed obblighi. Sanzioni .
- prevedono nuovo ordine sociale di:
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue SOSTITUTI FUNZIONALI)
I SF negano di essere ( e non sono) religiosi: non accettano l’esistenza di realtà meta-empiriche ( e quindi il
rapporto)
ma presentano una
CONCEZIONE di TIPO “SACRALE” dei contenuti ideologici : Fungono da SF della R
b) Altri fenomeni (accezione non totalmente condivisa)
Argomenti:
DROGA, AMORE, IMMERSIONE NELLA NATURA, CREAZIONE ARTISTICHE, USO MASS-MEDIA, PREFERENZA DI ROMANZI GIALLI
(COME FORMA DI CATARSI), FORME DI TIFO SPORTIVO, GRANDI CONCERTI MUSICA ROCK … (LUCKMANN, La religione invisibile,
1968)
Provocano:
-Rottura della quotidianità
-riportano in uno stato di “trance”( momentaneo)
danno una sorta di “ABOLIZIONE del senso del dolore, della sofferenza, della monotonia della vita” (ELIADE in Mito e realtà, 1966)
-Partecipazione a movimenti estatici : huppies and punks
“Ebbrezza momentanea (impressione) di realizzazione di valori condivisi, personalmente securizzanti e altruisticamente stimolanti
(ELIADE in Sacro e profano, 1967)
SONO FUNZIONALI SOSTITUTIVI perché ritenuti e vissuti come alternativa all’esperienza religiosa (ANCHE SE NON LO SONO!)
Offrono VISIONE di UOMO, MONDO e STORIA analoga a quella religiosa, senza l’elemento della TRASCENDENZA
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico (segue SOSTITUTI FUNZIONALI)
1 B)
FENOMENI MAGICI (FM) E SUPERSTIZIOSI
FM: Modi di mettersi in rapporto con la realtà sovra-empirica per (tentare di) dominarla, manipolarla ed
imporre ad esse le proprie aspettative.
R: TOTALE DIPENDENZA dalla Realtà sovra-empirica
Differenze tra
temi
1) FINI
MAGIA
e
•Specifici, concreti e personalistici ( utilizzazione
individualistica degli atti che pone il soggetto)
RELIGIONE
•Generali e globali (Gloria Dei) (aspetto
comunitario)
2) ATTEGGIAMENTI
•Esistenza di forze impersonali, fataliste, misteriose e
manipolabili
•Realtà personali e dotate di progetto per
gli uomini. Suggerisce atteggiamenti di supplica
3) EFFICACIA
•(Suppone azione meccanica e ripetitiva)
effetto: la sola posizione degli atti
•(distingue l’azione dal conseguimento)
Dono richiesto nella preghiera dipende
dalla volontà di Dio
4) RITI
•Fissazione di gesti, simboli, parole e tendenza a
ripetersi
•Tende a svilupparsi. Cambiano anche le
modalità cerimoniali
5) SENTIMENTI
•TIMORE dipendente da una CONCEZIONE FATALISTA
dell’EVOLUZIONE del MONDO
•AMORE e FIDUCIA nel piano
provvidenziale divino
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
3) DISTINZIONE dalle SCIENZE AFFINI
PRECISAZIONE TEMINOLOGICA
SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE (SdR) E SOCIOLOGIA RELIGIOSA (Sr):
1) (alcuni autori) sul piano linguistico indicano la stessa realtà
2) (altri autori) contenuti leggermente diversi dal pdv storico.
SdR:
Sr:
Studio empirico dei fenomeni religiosi…
nei loro aspetti, presupposti, prospettive e
manifestazioni concrete (individuali e collettive)
attuato con metodologia propria delle scienze
empiriche:
cioè: LA RELIGIONE COME FENOMENO SOCIALE
E CULTURALE
Approccio che utilizzeremo
Ispirato dalla fede determinata (normalmente
cristiana) per una migliore intellegibilità del
mistero divino e dell’azione di Dio nell’uomo e
come strumento della pastorale
Riferimento ad una specifica fase dello sviluppo
storico della disciplina
(segue)
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SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE- Parte prima : L’approccio sociologico
3) DISTINZIONE da …
a) PASTORALE (P)
•Deriva dalla teologia e partecipa del METODO DEDUTTIVO
•Attinge, organizza le conoscenze circa FINI, MEZZI,OBIETTIVI dell’azione P. (
•PRASSI, componente tecnico-operativa di P come azione concreta.
Santificazione e potenziamento vita spirituale fedeli);
b) DOTTRINA SOCIALE della CHIESA (DSC)
•Enucleata dai documenti magisteriali in materia sociale, basandosi su fatti storici, arrriva ad una SINTESI TEOLOGICA;
•Finalità: conseguimento dei valori cristiani e soprannaturali;
•Attenzione ai problemi connessi con l’aspetto economico;
•E’ normativa (forme di obbligatorietà di coscienza) e teologica (derivazione dalle ispirazioni della Rivelazione)
c) ANTOPOLOGIA RELIGIOSA (Ar)
(= studio del fen. Rel. In relazione ad aspetti, dinamiche relazioni col contesto quali esternazione o conseguenza della configurazione della natura fondamentale
dell’uomo)
•Ambito di applicazione (limitato a popoli primitivi)
•Preferenza per contenuti studiati (aspetti tradizionali, folcloristici, popolareggianti in relazione a aspetti simbolici , tradizioni collegate con aspetti magici …)
•Differenza di metodo: OSSERVAZIONE PARTECIPANTE;
•Differenza di prospettiva: tende alla RICOSTRUZIONE GLOBALE del FEN. in piccole popolazioni
(e non all’evidenziazione di costanti e regolarità *ricerca sociale+)
D) FENOMENOLOGIA RELIGIOSA (Fr)
(= studio empirico delle diverse manifestazioni religiose colte nello loro strutture fondamentali e nel loro significato oggettivo e soggettivo, ripercorrendo modalità,
tappe della formazione del fen. partendo dalla prima apparizione di esso.)
•Differenza di metodo: STORICO (si basa su risultati oggettivi che analizza ed accerta); COMPARATIVO (evidenzia somiglianze di fen presenti e/o condivisi
da diverse religioni); CLASSIFICATORIO (ordinazione e organizzazione sistematica dei fen distinguendoli da altri); COMPRENDENTE (avere esperienza
dall’interno del fen nell’ “essenza empirica”).
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