gen 05 int - Sezione di Microbiologia

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Antibiotici
Antibiotico è un composto ad uso
terapeutico che esercita
un’azione letale nei confronti dei
microorganismi patogeni, ma
spesso presenta un notevole
impatto ecologico
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Usato per infezioni della pelle
Coniò il termine
“chemioterapia
Il grande merito di Herlich fu quello di adottare un metodo sistematico di ricerca che
consisteva nell’analizzare uno per uno i derivati di uno stesso composto di riferimento.
sulfamidocrisoidina
con questa scoperta fu dato il via ad un
programma di sintesi di composti basati
sulla struttura della sulfanilamide
sulfanilamide,, che
produsse numerosi composti attivi,
alcuni dei quali sono usati ancora oggi.
Nel 1941 comparve il primo articolo sulla rivista “The Lancet”
Lancet” che descriveva le proprietà dell’antibiotico.
1943 la Pfizer riusciva a produrre grandi quantitativi di penicillina G da ceppi di Penicillium crhysogenum,
crhysogenum, che
vennero largamente utilizzati durante la guerra per curare i soldati feriti.
Introduzione agli agenti antibatterici
Prospetto storico
prima del 1935: trattamento delle infezioni senza speranza
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1900 P.Ehrlich concetto di tossicità selettiva
1929 Fleming penicillina (P.notatum) G+ (beta-lattamici)
1935 Domagk dimostra attività antibatterica di prontosil
1936 Trofouel il principio attivo di prontosil è la sulfanilamide
1940 Florey primo uso terapeutico della penicillina
1944 Waksman Streptomicina G- (aminoglicosidi)
1947 Cloramfenicolo ampio spettro
1948 Clorotetraciclina ampio spettro
1952 Eritromicina G+ (macrolidi)
1956 introduzione della vancomicina per pen-R SA
1962 Acido nalidixico G- (chinoloni)
1970 oxazolidinoni
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Origine degli agenti antibatterici
• Miceti
Penicillium spp.,
• Streptomiceti
Streptomyces spp.
• Altri batteri
Bacillus spp.
• sintetici o semisintetici
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Classificazione chimica
degli agenti antibatterici
• Βeta-lattamici
o Penicilline: derivati dell’acido 6-aminopenicillanico
o Cefalosporine: derivati dell’acido 7-aminocefalosporanico
• Macrolidi nucleo lattonico macrociclico
•
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Aminoglicosidi aminozuccheri uniti da legami glicosilici a diverse basi
Tetracicline composte da 4 annelli benzenici fusi
Polipeptidi aminoacidi legati da legami peptidici
Chinoloni/Fluochinoloni anelli chinonici
Sulfamidici analoghi di acido p-aminobenzoico
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Sebbene gli antibiotici siano
in uso da decenni, solo
recentemente sono disponibili dati
che consentono di selezionare
un regime di somministrazione e dosaggio
ottimale sulla base della
farmacodinamica delle varie classi
di farmaci
Nightingale et al., 1994
SENSIBILITA’
SIGNIFICATO MICROBIOLOGICO
In vitro il farmaco a una concentrazione fissa interferisce
con la proliferazione del germe
(ceppo sensibile)
In vitro il farmaco a una concentrazione fissa non
interferisce con la proliferazione del germe
(ceppo resistente)
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In vitro
dati ottenuti in condizioni statiche
In vivo
condizioni dinamiche
(concentrazioni variabili di farmaco,
densità variabile dei batteri)
In vitro
La concentrazione può essere variata
In vivo
La concentrazione non supera il livello di
antibiotico
Ottenuto nel sangue e nei
tessuti tenendo conto del dosaggio
e della via di somministrazione
Microbiologia Clinica
Definire il patogeno
in causa
sensibile
o
Resistente
(in vivo)
La sensibilità e la resistenza
sono stabilite sulla base di
concentrazioni di antibiotico
definite
“breakpoint”
BREAKPOINT
I microorganismi sensibili
in vitro sulla base del
breakpoint devono
essere eradicati
dall’antibiotico in vivo
BREAKPOINT
La concentrazione deve essere
compatibile con quella ottenuta
con microorganismi della stessa
specie o con microorganismi di
pari sensibilità
In vivo
Il tasso di crescita
dei batteri è
fortemente rallentato
Fattori che influenzano il tasso di crescita
dei batteri in vivo
• pH
• Tensione di ossigeno
• Carica batterica
Fattori che influenzano l’attività
di un antibiotico in vivo
Tasso di crescita è critico per tutti gli antibiotici più
è lento meno sono efficaci gli antibiotici (βlattamici, fluorochinoloni + sensibili)
pH (aminoglicosidi, macrolidi)
Assenza di ossigeno (aminoglicosidi, e in minor
misura, fluorochinoloni)
Discordanze tra dati in vivo e in vitro
Presenza nel sito di infezione di
popolazione microbica normale che
produce enzimi inattivanti
Sviluppo in vivo di microorganismi
resistenti (alta densità batterica)
Discordanze tra dati in vivo e in vitro
•L’antibiotico non raggiunge il sito di
infezione in concentrazione utile (siti
anatomici)
•L’antibiotico è sequestrato dalle proteine
del siero o da altre presenti nel sito di
infezione (pus)
•Età dell’infezione
Concordanze tra dati in vivo e in vitro
SENSIBILITA’
I dati in vitro hanno solo una finita
probabilità di predire un successo
terapeutico nel caso dell’interazione
tra un patogeno sensibile e
antibiotico attivo in vitro
SENSIBILITA’ in vitro
SIGNIFICATO CLINICO
NON E’ SICURAMENTE
PREDITTIVA
DI ERADICAZIONE DEL PATOGENO
E DI GUARIGIONE
Significatività dei test in vitro
Modesta predittività per le
possibilità di SUCCESSO nella
combinazione germe SENSIBILE-farmaco
attivo in vitro
Accurata predittività per le
possibilità di FALLIMENTO TERAPEUTICO
nella combinazione germe RESISTENTEfarmaco inattivo in vitro
I test in vitro devono VALUTARE
CORRETTAMENTE LE RESISTENZE
Serum or tissue drug concentration
B
Cmax
Time post-administration
MIC
MIC
PER OGNI COMBINAZIONE
tipo di antibiotico/ceppo batterico
La più bassa concentrazione di farmaco
in grado di bloccare la crescita è detta
MIC
(Minima concentrazione inibente)
La concentrazione che uccide il 99,9%
dell’inoculo originale è detta
MBC
(Minima concentrazione battericida)
MIC
MBC
MIC - Micrometodo: si basa sull’utilizzo di
micropiastre a fondo curvo di 96 pozzetti (12x8)
Questo metodo è il più diffuso, sia per l’economicità sia perché
consente di saggiare un singolo farmaco verso 8 diversi ceppi
in ogni micropiastra
Minima Concentrazione Inibente
La MIC rappresenta la concentrazione alla
quale un composto arresta la crescita di un
patogeno sensibile
Questo valore NON è correlato e NON predice
la
selezione di ceppi resistenti
MBC possiede le stesse limitazioni
PERCHE’?
I valori di MIC/MBC derivano da saggi condotti
su un numero limitato di patogeni
Complessivamente circa 100.000 cellule batteriche
Il tasso di mutazione spontanea verso la resistenza è
1/10.000.000/generazione
MIC/MBC NON INDIVIDUANO la presenza di
mutanti, indipendentemente dalla potenza
dell’antibiotico saggiato
AL CONTRARIO, i patogeni sono notevolmente
più numerosi in sede di infezione
La concentratione TOTALE dei germi può superare
facilmente 1010 CFU nelle setticemie, polmoniti,
meningiti, ascessi, etc.
Questa vasta e eterogenea popolazione contiene un
numero di mutanti pari ad almeno 1000
DIFFERENTI stipiti resistenti
Questi non sono individuabili con la MIC
L’uso di antibiotici su basi MIC avrà conseguenze
SOLO sulla quota sensibile dei germi
I cloni resistenti selezionati diverranno prevalenti
SENSIBILITA’ in vivo
SIGNIFICATO MICROBIOLOGICO
Il farmaco interferisce con la proliferazione del germe
(una data concentrazione)
Il farmaco è BATTERICIDA: tutti i germi
muoiono con o senza lisi
Il farmaco è BATTERIOSTATICO: tutti
i germi NON SI DIVIDONO, NON CRESCONO
il numero, (inoculo), resta costante
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Attività antibatterica
• Battericidi (AG, β-latt.,Q/FQ, bacitracina,
isoniazide, metronidazolo,RIF, Vanco)
• Batteriostatici (macrolidi, sulfa, trim, tet,
clinda., Chloram, entambutolo, novobiocina,
nitrofur)
Divisione importante ma non assoluta:
Ch batteriostatico vs. bastoncini GCh battericida vs. pneumococchi
Fq battericidi in aerobiosi
Batteriostatici in anaerobiosi
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Bacteriostatic and bacteriocidal time-kill
curves for 3 antibiotics added to a liquid
culture of E. coli, maintained shaken for 24 h
12,00
10,00
log CFU
8,00
Control
Cipro
6,00
Cloramphenicol
Rifaximin
4,00
2,00
0,00
T0
T2
T4
Time in hours
T6
T24
Farmacodinamica di un antibiotico
L’attività di un farmaco può manifestare
effetto batteriostatico o battericida su una
popolazione batterica in modo:
• dipendente dalla concentrazione
• dipendente dal tempo di esposizione
Nightingale et al., 1994; Drusano, 1995
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Farmacodinamica di un antibiotico
• Attività antibatterica dipendente dalla
concentrazione: aminoglicosidi, fluorochinoloni
• Attività antibatterica dipendente dal tempo di
esposizione: β-lattamici, macrolidi, glicopeptidi e
tetracicline
Nightingale et al., 1994; Drusano, 1995
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Batteriocidia di amikacina nei confronti di E.coli
9
9
8
8
7
7
Log C FU /ml
Log C FU /ml
Batteriocidia di cefixime nei confronti di E.coli
6
5
5
4
4
3
3
2
2
0
2
Tempo (ore)
Controllo
cefixime 10XMC
db
qp
6
6
cefixime 1XMIC
24
0
2
6
24
Tempo (ore)
Controllo
amikacina 10XMIC
amikacina 1XMIC
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/debbia.htm
Dinamica delle Popolazioni Batteriche
Effetto letale degli antibiotici
•Antibiotici tempo dipendenti
•penicilline
•cefalosporine
•macrolidi*
•glicopeptidi
•sulfamidici
•Lincosamidi
•Antibiotici concentrazione
dipendenti
•chinoloni
•aminoglicosidi
•* alcuni possono avere anche azione concentrazione
dipendente
E’ essenziale mantenere per periodi
lunghi concentrazioni di antibiotico
superiori alla MIC (lungo tempo di
contatto
db
qp
E’ essenziale che l’antibiotico
raggiunga elevate concentrazioni nel
sito di infezione per eradicare il
patogeno (>10XMIC).
Craig, 1998; Scaglione 2000.
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/debbia.htm
Dinamica delle Popolazioni Batteriche
Attività antibatterica
Battericidi
► preferiti nei pz. Immunocompromessi
► per infezioni gravi
Concentrazione-dipendenti: il tasso di killing
aumenta aumentando la concentrazione. Es.
fluorochinoloni e aminoglicosidi
Tempo-dipendenti: aumentando la conc. non
aumenta il killing, ma devo mantenere conc.>MIC
per tempo + prolungato. Es. beta-lattamici,
vancomicina
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Antibiogramma
Test per la determinazione della sensibilità batterica
ai farmaci antibatterici
Le varie tecniche per eseguire questo tipo di test
sono sostanzialmente riconducibili a due metodi
principali:
• Metodo dei dischetti di diffusione
• Test di diluizione in agar o brodo
ANTIBIOGRAMMA
Si allestiscono piastre con idoneo terreno solido
inoculate con una quantità di batteri sufficiente
a dare uno sviluppo confluente che provochi una
patina uniforme sul terreno
Antibiogramma. Diffusione da dischetto (Kirby-Bauer)
E-test: la strip crea un gradiente di
concentrazione di antibiotico quando viene posta
sulla piastra: la MIC viene letta nel punto in cui
la crescita batterica interseca il numero sulla
striscia
Si considerano equivalenti quegli
antibiotici che posseggono lo stesso
meccanismo d’azione molecolare e
che mostrano totale o prevalente
resistenza crociata.
VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ IN VITRO DI UN ANTIBIOTICO
MIC in varie condizioni sperimentali
MBC
CURVE DI BATTERIOCIDIA
INTERAZIONI CON ALTRI ANTIBIOTICI
EFFETTO POST-ANTIBIOTICO
MPC
Minima concentrazione inibente (MIC)
La più bassa concentrazione di antibiotico capace di inibire la
crescita di un microorganismo
Fattori che possono influenzare il valore della MIC
Terreno di coltura
pH
Presenza di siero o altre proteine
Urine
Inoculo
Metodo utilizzato
Tensione di ossigeno (aerobiosi-anaerobiosi)
INTERAZIONI TRA ANTIBIOTICI
Si valuta l’attività di un farmaco in presenza di un altro nei confronti di
un microorganismo. Si esegue con tecniche diverse, Dischetto,
checkerboard o diluizioni crociate, time-kill o curve di batteriocidia. Si
possono ottenere tre risposte:
Sinergismo, l’attività di un antibiotico è potenziata
dalla presenza dell’altro.
Indifferenza, l’attività di un antibiotico non è
influenzata dalla presenza dell’altro.
Antagonismo, l’attività di un antibiotico è
compromessa dalla presenza dell’altro.
db
qp
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/debbia.htm
Dinamica delle Popolazioni Batteriche
INTERAZIONI TRA ANTIBIOTICI
Motivi di impiego.
Estendere lo spettro d’azione di un antibiotico
Limitare la tossicità di antibiotico
Prevenire l’insorgenza di microorganismi
resistenti
Conseguire un effetto sinergico
Valutare nuove molecole.
db
qp
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/debbia.htm
Dinamica delle Popolazioni Batteriche
INTERAZIONI TRA ANTIBIOTICI
Esempi di combinazioni:
Agente attivo sulla sintesi di parete associato ad un
aminoglicoside (resistenze intrinseche o plasmidi che
codificano per enzimi inattivanti possono annullare
l’effetto sinergico).
Inibitori enzimatici, l’associazione più diffusa è quella tra
un β-lattamico ed un inibitore suicida di β-lattamasi,
esistono anche inibitori delle adenilasi, che inattivano gli
aminoglicosidi.
Inibitori delle vie metaboliche come il trimetoprim e il
sulfametossazolo, anche se si prevede in tempi brevi, per
effetti collaterali indesiderabili, il ritiro dal commercio.
db
qp
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/debbia.htm
Dinamica delle Popolazioni Batteriche
db
qp
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/debbia.htm
Dinamica delle Popolazioni Batteriche
EFFETTO POSTANTIBIOTICO (PAE)
I batteri esposti ad un antibiotico subiscono effetti
letali o arrestano la crescita. Se la concentrazione del
farmaco scende livelli non più inibenti i ceppi
sopravvissuti non riprendono immediatamente la
crescita delle pre-esposizione all’antibiotico ma
hanno bisogno di tempo per la riparazione dei danni
subiti o per ricostruire tutte le proteine consumate
durante la fase di trattamento. Il tempo per ricuperare
la totale funzionalità sarò più o meno lungo in
funzione del tempo di esposizione e dei danni subiti
db
qp
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/debbia.htm
Dinamica delle Popolazioni Batteriche
VALUTAZIONE DELL’EFFETTO
POSTANTIBIOTICO (PAE)
L’effetto postantibiotico è definito come il tempo necessario
ai batteri per riprendere il normale tasso di crescita dopo
breve esposizione ad un farmaco.
Questo parametro può essere importante per stabilire i tempi
di somministrazione di un antibiotico. Più lungo è il tempo
che i batteri necessitano per recuperare i danni operati
dall’antibiotico, più lunghi saranno i tempi di intervallo tra
una somministrazione e l’altra. Il PAE è stato individuato con
tutti gli antibiotici nei confronti dei gram-positivi, mentre sui
gram-negativi non producono PAE i β-lattamici, con
l’eccezione dei carbapenemici.
db
qp
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/debbia.htm
Dinamica delle Popolazioni Batteriche
Agenti antibatterici
Effetti indesiderati
di natura:
►
►
►
allergica
biologica
tossica
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Effetti indesiderati di natura allergica
• Beta-lattamici: + comune con somministrazione parenterale
che orale
Effetti indesiderati di natura biologica
• Alterazioni della PMN
Cute
Mucose
Tratto GI
Tratto genitale
patogeni che prendono il sopravvento
Funghi
C.difficile
Superinfezioni
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Enterocolite pseudomembranosa da antibiotici
Effetti indesiderati di natura tossica
• Mortali (AG)
Paralisi respiratoria
Paralisi neuromuscolare
Gravi
Ototossicità (AG)
Nefrotossicità (cell. Tubulari AG)
Nefrotossicità (formazione di cristalli a livello dei tubuli, Sulfamidici)
Osso/denti (Tet)
Riduzione produzione anticorpi (amfB., Cefoxitina, doxy, rif, tax, Ch,
moxa, SXT)
Fastidiosi
dolore addominale
Vomito
Diarrea
vertigini
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Antibiotici
(Altri aspetti)
Diffondono passivamente in funzione della
concentrazione
Dipende: costante di dissociazione (pKa) e lipofilia
(solubilità nei lipidi) pH che circonda un tessuto
(molecole molto cariche hanno difficoltà ad
attraversare le membrane)
Tetracicline, eritromicina e chinoloni sono lipofilici
e attraversano più facilmente rispetto a composti
solubili in acqua come i β-lattamici,
aminoglicosidi e vancomicina
Antibiotici
La diffusione attraverso l’endotelio dei
capillari è più facile per cloramfenicolo,
metronidazolo e rifampicina
Più difficoltosa appare per i β-lattamici e
aminoglicosidi
Mentre chinoloni, tetracicline e trimetoprim
diffondono con facilità intermedia
Antibiotici
Penetrazione all’interno delle cellule
Del tutto trascurabile (scarsa penetrazione):
β-lattamici, Aminoglicosidi
Elevata concentrazione (alcuni tendono a raggiungere
concentrazioni 100 volte maggiori rispetto al plasma
Macrolidi (Clindamicina, azitromicina, claritromicina,
eritromicina)
Tetracicline:
Chinoloni: alcuni (rufloxacina) si concentrano a dosi elevate
In breve, per i patogeni intracellulari sono più adatti gli
antibiotici lipofilici
Caratteristiche degli Antibiotici
• Bersaglio-Meccanismo d’azione
• Spettro d’attività (gram+, gram-, aerobi
anaerobi)
• Diffusione nelle cellule
• Battericidi (tempo o concentrazione
dipendenti)
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
PROPRIETA’ DI UN ANTIBIOTICO
(Ideali)
•
•
•
•
•
Tossicità selettiva
Idrosolubile – Attivo al pH fisiologico
Non allergico
Scarsa propensione selezione R
Somministrabile alte dosi senza
effetti collaterali indesiderabili
• Battericida meglio di batteriostatico
• Livelli stabili e battericidi
• L’attività non compromessa da siero o pus
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Per un’efficace azione antibiotica e per ridurre l’incidenza
di gravi infezioni secondarie è opportuno attenersi alle
seguenti norme
1) Prescrizione di antibiotici solo quando i reperti clinici
ne indicano chiaramente l’impiego. L’uso profilattico
degli antibiotici va fortemente limitato.
2) Uso di antibiotici efficaci contro l’agente infettivo
aventi il più ristretto spettro di attività antibatterica.
3) Somministrazione e dosaggio appropriati, mai in
eccesso rispetto a quanto richiesto dalla situazione
clinica.
4) Cessazione della terapia non appena ciò sia
clinicamente consentito.
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
5) Esami colturali in corso di terapia per dimostrare il
possibile sviluppo di sovrainfezioni.
6) Impiego di un battericida piuttosto che che di un
batteriostatico quando ciò sia possibile.
7) Uso di un agente ben assorbibile, che raggiunga
rapidamente livelli ematici efficaci e resti a lungo
attivo.
8) Uso di un antibiotico che non induca rapidamente
ipersensibilità o consenta l’insorgenza di resistenza
batterica.
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Bersaglio degli antibiotici (in uso)
Sintesi di parete
Sintesi proteica
Traduzione
Traslocazione e/o allungamento peptide
Trascrizione
Sintesi acidi nucleici
Funzionalità di membrana
Metabolismo
Bersaglio non noto
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Nuovi bersagli
Sintesi acidi grassi(fab, fatty acid biosynthesis)
ATPasi for functional DNA gyrB
PDF, peptidil deformilasi
Sintesi acidi teicoici (WTA,wall teicoic acid)
Inibizione riboswitch
Sintesi lipopolisaccaride, LpxC
Subunita β DNA girasi (topoisomerasi II)
Ossidazione
Inibizione pompa efflusso
Cell division (Fts)
Metalli pesanti
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Sintesi di parete
β-lattamici
Penicilline, Cefalosporine,
Carbapenemici, Monobattamici,
(inibitori suicidi, incluso non β-lattamici)
Glicopeptidi
Vancomicina, Teicoplanina, Dalbavancin,
Oritavancin, Telavancin
Altri
Fosfomicina, Cicloserina, Bacitracina (topico)
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Sintesi proteica
Traduzione
Aminoglicosidi
Traslocazione e/o allungamento peptide
macrolidi, ketolidi, oxazolidinoni,
lincosamidi, streptogramine
tetracicline, cloramfenicolo,
ac. fusidico, pleuromutiline
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Sintesi acidi nucleici
Trascrizione
sintesi RNA: rifampicina, rifapentina,
rifabutina, rifaximina (topico)
tiacumicine
sintesi tRNA, Mupirocina:
Metabolismo del cromosoma
sintesi DNA
Chinoloni
Fluorochioloni
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Altri bersagli
Funzionalità di membrana
Polimixine
Lipopeptidi
Metabolismo
Sulfamidici-Trimetoprim
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Bersaglio intracellulare non
totalmente noto
Antibiotici peptidici (bersaglio variabile)
Nitrofurani*, furadantin
Imidazoli*, nitroimidazolo
*Il composto è metabolizzato e il prodotto
interferisce con sintesi essenziali
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
Antibiotici ad uso specifico
• Mycobacterium tuberculosis
• Clostridium difficile
http://www.microbiologia.unige.it/dpb/indexxx.htm
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