Stagioni invernali 2013/2014 e 2014/2015: similitudini e differenze. La stagione invernale appena conclusa pur non essendo una fotocopia di quella 2013/14 mostra delle significative similitudini con essa. Partiamo dalla disposizione barica a livello di nord emisfero 2013/14 Tutto è governato dalla gigantesca alta pressione a ridosso della west coast americana che provoca intense discese di aria artica su tutta la parte centro-orientale di Canada e USA, la conseguenza di ciò è un’uscita dal comparto nordamericano di un jet-stream molto forte che porta una circolazione mite e oceanica su tutta l’Europa Nel 2013/14 l’alta pressione è meno addossata alle montagne rocciose di quest’anno ma essa è congiunta con un’alta polare e con un’altra sull’est europeo formando una gigantesca tenaglia alto pressoria che ha costretto il VP ad un’unica intensissima attività sul Europa centro-occidentale generando uno degli inverni più caldi di sempre sul vecchio continente Italia compresa. Anomalie Termiche in Italia 2013/14 Come si evince sull’Italia abbiamo avuto un’anomalia di circa 1.8/2.2 C° con punte di 2.7 C° al Nordest. 2014/15 Anche nell’inverno appena trascorso l’impianto è pressoché lo stesso con l’alta pressione sulla west coast a fare da “Deus ex machina” del clima invernale del nord emisfero ma con alcune differenze: non c’è il gigantesco ponte alto pressorio che creava l’effetto tenaglia. Di conseguenza il Vp ha spaziato in maniera più ampia riducendo di molto la velocità del getto in uscita dal comparto nordamericano e permettendo una maggiore ingerenza verso nord dell’alta pressione azzorriana che invece era stata continuamente “piallata” durante l’inverno 2013/14. Tale ingerenza ha pilotato diverse discese artiche sull’Europa centro-occidentale soprattutto nel mese di febbraio facendo diminuire le anomali positive, che comunque restano, rispetto allo scorso anno. Anomalie termiche in Italia nel l’inverno 2014/15 Le anomalie sono comprese tra +0.5C° dell’Italia meridionale e del Nordovest ai +1.2 delle nostre zone e del Nordest. In entrambe le stagione non è stata possibile la formazione dell’alta pressione russo siberiana per cause differenti, nel 2013/14 il gigantesco hp dinamico sull’est Europa non ha permesso alcun raffreddamento del comparto russo che al contrario è stato quello con le anomalie positive maggiori. Nel 2014/15 una insistente attività depressionaria sul comparto siberiano centro-occidentale ha inibito la formazione dell’alta-pressione. Se si considera che l’alta russo-siberiana è una dei più importanti protagonisti di ogni inverno freddo in Europa si comprende bene il perchè gli ultimi due inverni siano stati molto caldi nel vecchio continente. A livello Italiano va detto che il caldo è stato maggiore nella sua zona orientale poiché, nonostante le diverse elevazioni azzorriane esse sono state quasi tutte troppo occidentali relegando la maggior parte del freddo sulla Spagna e Nord Africa. Anomalie bariche europee 2014/15 Anomalie termiche europee 2014/15 Differenze termiche nei singoli mesi DICEMBRE Il mese di dicembre ha avuto temperature più alte della media nel primo mese dell’inverno appena trascorso rispetto a quello precedente che ha avuto temperature in media tranne nel nordest. GENNAIO Il mese di gennaio è stato leggermente più caldo nel inverno del 2013/14 mentre quest’anno pur presentando anomalie positive esse sono state meno marcate ed hanno risparmiato il sud. FEBBRAIO Febbraio è il mese che mostra le differenze maggiori ed è quello che poi ha pesato di più sulle anomalie complessive, caldissimo nel 2013/14 con punte di +4C° dalla media su tutta l’Italia tranne l’estremo Nordovest, sostanzialmente in media quest’anno, da notare il freddo molto marcato sulla Spagna e NordAfrica. In conclusione possiamo dire che gli inverni 2013/14 e 2014/2015 se non sono gemelli possono senz’altro essere fratelli. PASQUALE CONTENTO