Organizzazione e struttura molecolare dei cromosomi

Capitolo 10 – Organizzazione e struttura molecolare
dei cromosomi
10.1
Il genoma aploide di Drosophila melanogaster contiene approssimativamente 1,8 ×
108 paia di nucleotidi. I cromosomi di un nucleo politenico contengono collettivamente 5000 bande. Assumendo che il 95% del DNA sia localizzato in queste bande e il
5% si trovi nelle regioni interbanda,
a. si determini il numero medio di paia di nucleotidi in ogni regione (banda e inter-
banda) e
b. si stimi il numero medio di geni nelle bande e nelle interbande se un gene media-
mente contiene 103 paia di nucleotidi.
10.2
L’aspetto vaporoso dei cromosomi politenici della Drosophila sembra variare in un
modo pre-vedibile durante lo sviluppo della larva.
a. È stato suggerito che le aree più espanse sia-no la sede della trascrizione genica.
Come si può verificare sperimentalmente questa ipotesi?
b. La sintesi di una particolare proteina coincide con l’apparizione di una specifica
espansione in uno dei cromosomi politenici. Cosa si può dedurre da questa osservazione?
R.J.Brooker, Principi di genetica – Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies S.r.l., Publishing Group Italia
Soluzioni
10.1
8
3
4
a. (1,8 × 10 paia di nucleotidi × 0,95)/(5 × 10 bande) = 3,4 × 10 paia di nucleotidi
per banda (1,8 × 108 paia di nucleotidi × 0,05)/(5 × 103 bande) = 1,8 × 103 paia di
nucleotidi per interbanda;
b. (3 × 104 paia di nucleotidi per banda)/(103 paia di nucleotidi per gene) = 30 geni
per banda (1 × 103 paia di nucleotidi per interbanda)/(103 paia di nucleotidi per
gene) = 1 gene per interbanda.
10.2
a. Si fissino le cellule contenenti i cromosomi politenici su vetrino e le si esponga a
uracile radioattivo. I geni attivi sintetizzeranno RNA contenenti uracile marcato.
Quindi si lavi il vetrino per rimuovere tutto il marcatore non incorporato e lo si ricopra con una pellicola fotografica sensibile alla radiazione (autoradiografia). Se,
una volta sviluppato il film, le macchie sono concentrate nelle aree espanse,
l’ipotesi è confermata.
b. Potrebbe essere intrigante suggerire che uno o più geni nelle regioni espanse stiano sintetizzando attivamente la proteina. Tuttavia, è ugualmente possibile che la
stessa proteina sia responsabile delle variazioni nella distribuzione delle espansioni o forse possono esserlo altre proteine sintetizzate allo stesso tempo. Quindi,
causa ed effetto non si possono definire sulla base di questa osservazione.
R.J.Brooker, Principi di genetica – Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies S.r.l., Publishing Group Italia