COMPITO 1 (25/06/09) Soluzioni degli esercizi ★ Solo per esame da 9CFU. Una molla di costante elastica k = 15 N/m è posta su un piano orizzontale senza attrito ed è mantenuta compressa per un tratto Δl = 20 cm. Lasciata libera, la molla spinge una massa m = 0.2 kg che si stacca quando la molla raggiunge elongazione nulla. Qualʼè la velocità della massa dopo che ha ricevuto la spinta dalla molla? Dopo aver ricevuto la spinta, la massa m comincia a salire lungo un piano inclinato di 30° rispetto allʼorizzontale. Qualʼè la lunghezza percorsa dalla massa prima di fermarsi e quanto tempo impiega? Come cambia il risultato se sul piano inclinato è presente una forza di attrito costante FA = 1 N? La velocità della massa m dopo la spinta si ottiene applicando la conservazione dellʼenergia: 1/2 k Δl 2 = 1/2 m V2 da cui V = 1.73 m/s Allʼinizio del piano inclinato la massa m ha velocità V, si applica la conservazione dellʼenergia: 1/2 m V2 = mgh dove h è la quota massima che corrisponde alla lunghezza L percorsa lungo il piano inclinato prima di fermarsi, quindi h = L sinθ (θ = 30°). Si ottiene L = 0.31 m. Il moto lungo il piano inclinato è uniformemente decelerato con a = g sinθ e velocità iniziale V, per cui v(t) = V - g sinθ t imponento v(t) = 0 si ottiene il tempo t richiesto, ovvero t = 0.35 s. Nel caso in cui sia presente una forza dʼattrito costante lʼenergia cinetica iniziale sarà pari allʼenergia potenziale finale più il lavoro compiuto dalla forza dʼattrito ovvero 1/2 m V2 = mg L sinθ + FA L da cui si ricava L = 0.15 m. Per il tempo impiegato, la decelerazione è adesso pari a a = g sinθ+FA/m da cui t = V / (g sinθ+FA/m) = 0.17 s. ★ Solo per esame da 6CFU. Ad una molla di costante elastica k = 9 N/m, posta su un piano orizzontale, è attaccata una massa m pari a 500 g. La molla viene lasciata oscillare liberamente dopo essere stata allungata di un tratto Δl =15 cm e dopo che alla massa è stata impressa una velocità v = 1 m/s nella direzione della compressione della molla. Si determinino la frequenza e lʼequazione oraria del moto. Il moto della molla è armonico con frequenza angolare ω = (k/m)1/2 = 4.24 rad/s ovvero ν = ω/2π = 0.68 Hz. La generica soluzione del moto armonico è x(t) = A cos ωt + B sin ωt v(t) = -A ω sin ωt + B ω cos ωt (x=0 corrisponde alla molla a riposo, x>0 molla allungata) con le condizioni iniziali x(0) = 15 cm v(0) = -1 m/s ovvero x(0) = A = 15 cm v(0) = B ω = - 1 m/s da cui B = -0.24 m per cui lʼequazione di moto è x(t) = A cos ωt + B sin ωt con A = 0.15m, B = -0.24 m, ω = 4.24 rad/s ★ In una macchina termica ideale, due moli di gas perfetto biatomico eseguono un ciclo costituito da una espansione isobara (da A a B, vedi figura), una trasformazione isocora (da B a C) ed una compressione isoterma (da C ad A). Lo stato A si trova alla temperatura T1 = 10 °C, mentre lo stato B si trova alla temperatura T2 > T1 ed ha volume doppio rispetto a quello di A. Qualʼè il lavoro netto compiuto durante il ciclo? Si calcoli il rendimento della macchina termica (= lavoro compiuto / calore assorbito) e si confronti con quello di una macchina ideale di Carnot che lavora tra le temperature T1 e T2. Infine, si calcoli la variazioni di entropia del gas durante la trasformazione A→B→C. P A B C A = (P1, T1, V1), B = (P1, T2, 2V1), C = (P2, T1, 2V1) Dallʼequazione di stato dei gas perfetti, applicata in A e B si ottiene VB/VA = TB/TA ovvero T2 = 2T1. Se invece confronto C con A ottengo PAVA=PCVC ovvero P2 = P1/2, da cui A = (P1, T1, V1), B = (P1, 2T1, 2V1), C = (P1/2, T1, 2V1) Il lavoro compiuto nel ciclo è pari a L = LAB+LBC+LCA, LBC = 0 (isocora); LAB = PA(VB-VA) = P1V1 = nRT1 ; LCA = -nRT1 ln(2) L = nRT1(1-ln(2)) = 1444 J Applico il primo principio alla trasformazione AB per cui QAB(assorb.) = ΔEAB + LAB(eseg.) ΔEAB = nCV(TB-TA) = n 5/2 R T1 = 1.18 104 J ovvero QAB(assorb.) = 1.65 104 J [stesso risultato da oppure QAB(assorb.) = nCP(TB-TA)] Nelle trasformazioni BC e CA il calore viene ceduto per cui il rendimento è η = L/QAB = (1-ln(2))/(7/2) = 0.09 = 9% Il rendimento di una macchina di Carnot che lavora tra T1 è T2=2T1 è η = 1-T1/T2 = 0.5 = 50% (attenzione: qui T1 e T2 sono invertiti rispetto a come indicato di solito sul libro) Il modo più semplice è considerare che la variazione di entropia nel ciclo è nulla per cui ΔSciclo = 0 = ΔSABC+ΔSCA ovvero ΔSABC = -ΔSCA = -nR ln(VA/VC) = = nR ln(2) = 11.5 J/K V ★ In un calorimetro ideale contenente 1 litro di acqua alla temperatura Ta = 20 °C, viene posto una massa di ghiaccio mg di 2 kg alla temperatura T= -20 °C. Qualʼè la temperatura finale del sistema? Quanto ghiaccio si scioglie? Se nel calorimetro viene inserita una resistenza R = 250 Ω attaccata ad una differenza di potenziale di 200 V, quanto tempo è necessario per innalzare la temperatura del contenuto del calorimetro di 10 °C? Il calore necessario a portare il ghiaccio alla temperatura di 0 °C è Q1 = 20 kcal. Il calore che lʼacqua del calorimetro può cedere passando alla temperatura di 0 °C è Q2 = 20 kcal (1 litro = 1 dm3 ovvero ma = 1 kg). Poichè Q1 = Q2 la temperatura finale di equlibrio è direttamente 0 °C, il ghiaccio non si scioglie e lʼacqua del calorimetro non congela. La resistenza dissipa una potenza pari a P = ΔV2/R = 160 W. Per sciolgliere il ghiaccio è necessario Qa = qfusmg = 160 kcal, poi per far aumentare la temperatura di ΔT =10 °C occorre Qb=(ma+mg)ca*ΔT = 30 kcal. Ovvero la resistenza deve cedere una quantità di calore pari a Q = Qa+Qb = 190 kcal = 7.95 105 J. Il tempo necessario è pertanto dato da t = Q/P = 4949 s = 1.38 h