MAROCCO CONFINI E TERRITORIO u Confina con l’Algeria a est e a sud-est; con il Sahara Occidentale a sud-ovest; u Si affaccia a nord-est sul mar Mediterraneo; a nord-ovest e ad ovest sull’oceano Atlantico. u Il territorio è vario, comprende una fascia costiera e i rilievi del Rif, del Medio Atlante, dell’Alto Atlante e dell’Anti Atlante. u A sud-est si estendono le estreme propaggini del Tavolato Sahariano u Il Marocco è definito anche come Maghreb. CONFINI E TERRITORIO u Le sue coste sono bagnate dal Mar Mediterraneo nella parte settentrionale, e dall'Oceano Atlantico in tutto il tratto ad ovest dello stretto di Gibilterra. u Il Marocco è facilmente raggiungibile dall'Europa ed è una terra accogliente e stimolante. u Nella zona settentrionale il clima è temperato di tipo mediterraneo con estati calde ed inverni miti; nella zona centro-meridionale è desertico con precipitazione annue che superano di poco i 100mm. La piovosità diminuisce da nord a sud e da ovest ad est. TERRITORIO u Il territorio è in buona parte montuoso: lungo la costa mediterranea fino allo stretto di Gibilterra, s’innalza l’allineamento del Rif, culminante a 2456m; u A sud del Rif sorgono le dorsali del Medio Atlante (3354m) e dell’Alto Atlante (Gebel Toubkal, 4165m); u A sud-ovest di quest’ultima si trova l’Antiatlante (2531m). Al confine con l’Algeria si trova un arido altopiano e un altro altopiano, la Meseta, sorge tra la costa atlantica e l’Alto Atlante; u I rilievi sono intervallati da pianure tra cui sull’Atlantico vi è quella fertilissima di Rharb, compresa tra il Rif e il Medio Atlante; u Pianura Rharb. CURIOSITÀ GASTRONOMICHE u La cucina è un mix di tradizioni berbere, che ha portato ai marocchini l’utilizzo di ingredienti quali olive, olio d’oliva e noci e quella degli arabi, che hanno introdotto nella cucina marocchina le spezie. IDROGRAFIA u Le coste atlantiche sono basse e sabbiose, quelle mediterranee frastagliate e più alte; u I corsi d’acqua hanno scarsa portata e si perdono per lo più nel deserto; tra quelli che giungono al mare spiccano il Moulouya, che sfocia nel Mediterraneo e il Sebou che sfocia nell’Atlantico; u Questi fiumi, alimentati da precipitazioni di discreta entità, ma limitate ad alcuni periodi, sono a portata incostante. u FIUME SEBOU POPOLAZIONE u Il Marocco ha registrato un enorme aumento di popolazione nel secondo dopo guerra. I dati socio-sanitari pongono il paese tra quelli a sviluppo umano intermedio: speranza di vita a 69 anni, mortalità infantile al 45%, analfabetismo al 51%. u La popolazione, che all’inizio del secolo non raggiungeva i 5 milioni di abitanti, al momento dell’indipendenza e nel 2001 ammontava a 28.990.000 abitanti, escludendo la popolazione del Sahara Occidentale (306.000 ab). POPOLAZIONE u Le province costiere concentrano la maggior parte della popolazione. u Molti pastori soprattutto nel sud praticano ancora il nomadismo. u Rilevante è comunque anche in Marocco il fenomeno dell’urbanizzazione (nel 1926 la popolazione rurale superava oltre il 90%, oggi è oltre la metà), nonché dell’emigrazione: centinaia di migliaia di marocchini vivono oggi in Europa. CITTÀ u La città più popolosa è Casablanca sulla costa atlantica. u Particolare importanza storica hanno le quattro “città imperiali” così definite perché furono scelte come capitali in epoche diverse dalle differenti dinastie islamiche: Rabat, l’attuale capitale sulla costa atlantica e nell’interno Fès, Meknès e Marrakech. Altre importanti città sono Tangeri, sullo stretto di Gibilterra e Agadir sulla costa atlantica. LINGUA E RELIGIONE u La lingua ufficiale del paese è l’arabo, parlato dal 63% della popolazione, mentre il 24% parla il berbero; relativamente diffusi il francese e lo spagnolo. La religione predominante è quella musulmana sunnita. INDUSTRIA u Il settore secondario non è molto sviluppato. Il settore più importante è quello alimentare con oleifici, zuccherifici, conservifici. u Altri impianti lavorano a loro volta le materie prime locali: il cotonificio, l’industria del tabacco e quella del cemento; relativamente sviluppata è la produzione di fertilizzanti. u Abbastanza rilevante è l’attività industriale basata sull’artigianato tradizionale, soprattutto quella del cuoio (il famoso “marocchino”) e dei tappeti. Ancora limitati sono invece gli impianti metallurgici (acciaio, piombo, ghisa), chimici (acido solforico) e meccanici. u Il principale centro industriale è Casablanca. FORMA DI GOVERNO u Il Marocco è una Monarchia Costituzionale. La Costituzione del 1962 è stata modificata nel 1992 e nel 1996 con referendum. Il Re nomina il Primo Ministro, il quale sottopone al Re la lista dei suoi ministri e deve presentare al Parlamento il suo programma di governo. Il Re presiede il consiglio dei Ministri ed il Primo Ministro presiede il consiglio di Governo. Secondo la Costituzione, il Re è il Capo Supremo delle Forze Armate ed il Principe dei Credenti. FORMA DI GOVERNO u Costituzionalmente, il Marocco è diviso in 16 regioni: La regione del Doukkala – Abda (Safi) La regione di Tadla – Azilal (Béni Mellal) La regione di Meknès – Tafilalet (Meknès) La regione di Fès – Boulemane (Fès) La regione di Taza – Al Hoceima (Taza) la regione di Tanger – Tétouan (Tanger). STORIA Durante i sette secoli che precedono l'arrivo degli Arabi nel 681, il Nord del paese era abitato dai berberi che hanno diffuso il loro sistema di urbanizzazione, adottato il latino come lingua ed il Cristianesimo come religione, sotto l'influenza dei Romani e dei Bizantini. Gli Arabi hanno introdotto una nuova lingua, l'arabo, ed una nuova religione, l'Islam, entrambe accettate immediatamente da tutta la popolazione. STORIA La regione è stata governata da più dinastie che hanno esteso la loro autorità su grandi territori, compresa una parte della Spagna e del Portogallo, l'Africa Nera e tutta l'Africa del Nord. Alcune città costiere (Tanger, El Jadida, Mehdia, Safi, Essaouira, Tétouan, Casablanca) sono state occupate più volte e per parecchi anni dalle potenze europee tra cui il Portogallo, la Spagna e la Francia. Questi ultimi due paesi hanno imposto al Marocco il protettorato dal 1912 al 1956, data dell'indipendenza. RELIGIONE uL'Islam è la religione ufficiale del paese. La maggior parte dei marocchini è musulmana. Una piccola comunità ebrea è ancora presente nelle grandi città dove risiedono pure cristiani, tutti di nazionalità estera. uLE CHIESE RELIGIONE In Marocco vivono più di 25.000 cristiani, in un paese che ha più di 30 milioni di musulmani ci sono due chiese cattoliche (Rabat e Tangeri) amministrano più di 65 tra cattedrali, chiese e monasteri, distribuiti in più di 40 città del Marocco. Alcuni sono veri e propri monumenti architettonici che inneggiano alla convenienza interreligiosa . La chiesa del Marocco gestisce oltre 25 scuole cattoliche, dove il 90% degli alunni sono di fede islamica. Vi sono anche monasteri: le suore Clarisse di Casablanca, le suore del Monastero della Visitazione a Tazert. Ci sono poi più di venti chiese e cattedrali appartenenti alle comunità dei cristiani Ortodossi, Protestanti e degli Anglicani, in diverse città marocchine. Yousra ed Elisa 3ªC