PROGRAMMA DI STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA
Prof. ssa Francesca Romana Passalacqua
Classe III sez. C
a.s. 2015/16
LA POESIA
Ripasso degli argomenti trattati:
-Il significato: il linguaggio della poesia. Le caratteristiche della poesia: parole della poesia, io
lirico; il linguaggio figurato: parole chiave; figure retoriche di significato e figure retoriche
dell'ordine delle parole.
-Il significante: la struttura del testo poetico. Versi e ritmo: il verso e le sue regole, la classificazione
dei versi, il computo delle sillabe e l'accento tonico, sinalefe e dialefe, sineresi e dieresi, ritmo e
ictus, effetti ritmici; suoni e composizioni poetiche: diversi tipi di rime, figure di suono, significato
dei suoni.
-Parafrasi.
STORIA DELLA LETTERATURA
L'età cortese:
- il contesto sociale
- l'amor cortese
- forme della letteratura nell'età cortese in lingua d'oc e d'oil: chansons de geste, romanzo cortese
cavalleresco, lais, fablieaux, lirica provenzale
- De amore di Andrea Cappellano
- generi letterari praticati in lingua latina.
L’età comunale in Italia:
- struttura politica del comune
- società ed economia
- mentalità
- la figura e la collocazione dell'intellettuale
- il pubblico e la circolazione della cultura.
La letteratura religiosa:
- la lauda
- San Francesco d’Assisi, Cantico di Frate Sole.
- Jacopone da Todi, Donna de Paradiso.
O segnor per cortesia.
La scuola siciliana:
Iacopo da Lentini, Amor è uno disio che ven da core, Meravigliosamente.
I poeti siculo- toscani:
Guittone d’Arezzo.
Cecco Angiolieri, Tre cose solamente m'enno en grado.
S'i fossi foco.
IL “DOLCE STIL NOVO”: caratteri generali.
- G. Guinizzelli, Al cor gentile rempaira sempre amore.
Io voglio del ver la mia donna laudare.
Lo vostro bel saluto e 'l gentil sguardo.
- G. Cavalcanti, Chi è questa che ven, ch’ogn’om la mira.
Voi che per li occhi mi passaste ‘l core.
DANTE ALIGHIERI: la vita; la Vita Nuova e le Rime giovanili; le Rime posteriori alla Vita Nuova;
il Convivio; il De Vulgari eloquentia; la Monarchia e le Epistole.
La Commedia: la genesi politico-religiosa del poema; gli antecedenti culturali; i fondamenti
filosofici; visione medievale e pre-umanesimo di Dante; allegoria e figura; il titolo e la concezione
dantesca degli stili; il plurilinguismo dantesco; la pluralità dei generi; la tecnica narrativa; lo spazio
e il tempo; la struttura simmetrica.
Da Vita Nuova: il libro della memoria.
La prima apparizione di Beatrice.
Donne ch’avete intelletto d’amor.e
Tanto gentile e tanto onesta pare.
Da Rime: Così del mio parlar voglio esser aspro.
Dal De vulgari eloquentia: caratteri del volgare illustre.
Dal De Monarchia, L’imperatore, il papa e i due fini della vita umana.
Epistola a Cangrande.
FRANCESCO PETRARCA: la vita; il pensiero e la poetica; le opere religiose e morali; le opere
"umanistiche"; Petrarca e il mondo classico.
Il Canzoniere: Petrarca e il volgare; la formazione del Canzoniere; l’amore per Laura; la figura di
Laura; il dissidio petrarchesco; il superamento dei conflitti nella forma; lingua e stile. I Trionfi e il
Secretum, l' Africa, le Epistole, il De viris illustribus.
Da Canzoniere: Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono.
Era il giorno ch'al sol si scoloraro.
Movesi il vecchierel canuto e bianco.
Quanto più m'avicino al giorno estremo.
Padre del ciel, dopo i perduti giorni.
Solo et pensoso i più deserti campi.
Chiare, fresche e dolci acque.
Da Familiares: L’ascesa al monte Ventoso.
Posteritati.
Dal Secretum, L’accidia.
l'amore per Laura.
GIOVANNI BOCCACCIO: la vita; il pensiero e la poetica; le opere del periodo napoletano; le
opere del periodo fiorentino.
Il Decameron: la struttura dell’opera; il proemio e le dichiarazioni di poetica; la peste e la cornice;
la realtà rappresentata: il mondo mercantile cittadino e la cortesia; la fortuna e l’amore; la
molteplicità del reale nel Decameron; molteplicità e tendenza all’unità; gli oggetti e l’azione umana;
le forme: il genere della novella; la lingua e lo stile.
Dopo il Decameron: l’attività erudita e umanistica, il culto dantesco.
Da Decameron: il proemio.
la brigata dei novellatori.
Ser Ciappelletto.
Andreuccio da Perugia.
l'autodifesa dalle critiche e la novella delle “papere”.
Tancredi e Ghismunda.
Lisabetta da Messina.
Nastagio degli Onesti.
Federigo degli Alberighi.
Frate Cipolla.
LA CIVILTA’ DELL’UMANESIMO E DEL RINASCIMENTO
Che cos’è l’Umanesimo?; Modi e luoghi della cultura dell’Umanesimo; il mondo nuovo nel
Cinquecento; le grandi scoperte e l’immaginario. Temi della letteratura umanistico-rinascimentale.
Firenze e la Toscana.
Umanesimo latino e umanesimo volgare: generi letterari di riferimento.
- Lorenzo de’ Medici.
Da “Canti Carnascialeschi”: Trionfo di Bacco e Arianna.
- Luigi Pulci: la vita; le opere minori e il Morgante; le caratteristiche del poema; la lingua e lo stile.
Dal Morgante: l’autoritratto di Margutte.
- Matteo Maria Boiardo: la vita; le opere.
Dall ' Orlando innamorato: proemio e apparizione di Angelica.
L'età del Rinascimento
- Umanesimo, Rinascimento e Manierismo: problemi di periodizzazione.
- Il classicismo.
- La trattatistica sul comportamento.
- Pietro Bembo: vita; opere.
Il “buono amore” è “di bellezza desio”
- Baldesar Castiglione: vita; opere.
- Giovanni della Casa: vita; opere.
- La questione della lingua.
-La poesia petrarchista: Pietro Bembo, Gaspara Stampa.
LUDOVICO ARIOSTO: la vita; le commedie; le Satire; l’Orlando furioso: la materia del poema, il
pubblico, l'organizzazione dell’intreccio; il motivo dell’inchiesta, lo spazio e il tempo, labirinto e
ordine, il significato della materia cavalleresca, l’ironia, lo straniamento.
Da Orlando furioso I, 1-71; XII, 1-16; XVIII, 164-172; 183-192; XIX, 1-16.
D. ALIGHIERI, Divina Commedia – Inferno.
Lettura, analisi e commento dei canti I, III, V, VI, XIII, XXVI.
Guida all’analisi di un testo letterario.
Lettura completa di:
G. Orwell, 1984.
G. Orwell, La fattoria degli animali.
J. Safran Foer, Molto forte, incredibilmente vicino.
C. Pavese, La luna e i falò.
Libri di testo:
G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, il piacere dei testi voll.1-2 Paravia.
Dante Alighieri, Divina Commedia. Il poema sacro. Loescher.
Ladispoli, 8 giugno 2016
GLI ALUNNI
L’INSEGNANTE