COMUNICATO STAMPA - Calatafimi Segesta Festival

COMUNICATO STAMPA
Un pieno di risate ieri sera con Truculentus – si replica stasera. Alle 05,00 poi la 2° ALBA con
Vincenzo Pirrotta
Un vero pieno di risate ieri sera al Teatro Antico di Segesta con il Truculentus - di
Vincenzo Zingaro. La Commedia di Plauto, nell’adattamento del regista Zingaro ha
divertito tantissimo e gli attori in scena, hanno saputo evidenziare con la loro
recitazione le “naturali inclinazioni e disposizioni d’animo dell’uomo di tutti i
tempi”.
Truculento, nell’adattamento di Vincenzo Zingaro è il soprannome di un anziano
scorbutico e un po’ rozzo locandiere di un paesino non meglio identificato del Sud
Italia (siamo negli anni ’30 – in una Italia fatta di gerarchi, podestà e anche
prostitute). Giusto di fronte alla locanda di Truculento si trova un altro tipo di
locanda, quella della meretrice Anastasia, donna attaccatissima ai soldi. Zingaro
regala un affresco delle donne davvero particolare, donne più autonome e
indipendenti, come la bellissima e astuta Anastasia che sa come tenere in pugno le
sorti di tutti gli uomini che si muovono attorno alla sua casa di tolleranza.
Protagonisti della vicenda, Frenesia, donna di facili costumi e, Capatosta, un
giovane attratto dalla sua avvenente bellezza.
La commedia proposta dalla Compagnia di Vincenzo Zingaro si snoda tra inaspettati
e divertenti colpi di scena ma anche commoventi dialoghi, inframmezzati da musiche
degli anni ’30(l’epoca del cinema e della commedia dei telefoni bianchi) e la calda
voce di Annalena Lombardi che interpreta Frenesia. Una voce che sa incantare tutti.
La Commedia è presentata dalla Compagnia Castalia con un cast davvero di talento
che vede in scena: Annalena Lombardi, Piero Sarpa, Rocco Militano, Laura De
Angelis, Fabrizio Passerini, Ugo Cardinali, Giovanni Ribò, Mario Piana. Le
musiche sono di Giovanni Zappalorto, i costumi di Emiliana Di Rubbo, le scene di
Scene Emilio Ortu Lieto e il Disegno luci di Giovanna Venzi.
Questa notte alle 05,00 - 10 agosto tutti a Segesta per la seconda ALBA in
Cartellone.
VINCENZO PIRROTTA, vi narrerà le disgrazie e le avventure dell’ngegnoso e
armato Cavaliere “DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA” Di Miguel De
Cervantes
Note:
Era il 1605 quando il capolavoro letterario della letteratura del Siglo de Oro fu completato. E il suo
protagonista, il personaggio più celebre di tutta la letteratura spagnola, rimane ancora una figura pressoché
universale, soprattutto per quanto di simbolico è racchiuso nel racconto delle sue imprese: Don Chisciotte, ‘il
cavaliere dalla triste figura’ aspira a restaurare la giustizia nel mondo emulando gli eroi dei romanzi
cavallereschi, eroi di una realtà tramontata, ma in cui continua fermamente a credere.Lo sguardo dell’autoreè
certamente più disincantato e meno ingenuo di quello del suo personaggio: Cervantes sembra infatti aver
avuto l’intenzione di sottolineare, con la sua opera,l’inadeguatezza della nobiltàdi alloranel far fronte ai
tempi nuovi che si andavano caratterizzando per un trionfo di materialismo e per il tramonto dei vecchi ideali
e insieme quella di mettere in ridicolo la letteratura cavalleresca, preferendo ai suoi eroi immaginari e
pomposi, il valore di quelli veri, quello dei soldati,ad esempioche, come lui, erano stati sul campo reale delle
battaglia di Lepanto.
Spettacolo creato in esclusiva per
Ancora il 10 agosto ma alle 19,5 al Teatro Antico
“LA COLPA DI OTELLO” (Othello’sGuilt)
Adattamento e regia di ROBERTO CAVOSI
Con:Marco Gambino
Traduzione di Loredana Ottomano
Musiche di Alfredo Santoloci
Costumi:Marina Roberti
Assistente alla regia:Claudia Puglisi
Produzione:Associazione Culturale Oltreconfine
Note:
La colpa di Otello è un monologo per un solo attore, il quale si trova a dover interpretare un personaggio
doppio in cui convivono sia Otello che Iago. Otello è un carcerato condannato all’ergastolo, o meglio,
condannato a rivivere in eterno le sue colpe; Iago, dal canto suo, costituisce per ‘il Moro’un alter ego
imprescindibile e complementare:una specie di anima nera, una coscienza cattiva, una ‘voce’di cui la gelosia
di Otello ha continuamente bisogno di alimentarsi. E per distruggersi. L’adattamento di Roberto Cavosi
utilizza esclusivamente battute dell’originale shakespeariano, cercando, con rispetto filologico, di non
forzarlo e di non tradirlo mai.
Othello’sGuilt andrà in scena dal 20 settembre all’1 ottobre 2016 al Rose Theatre Bankside di Londra
Spettacolo creato in esclusiva per
Una Prima e due repliche per una grande attore siciliano Tuccio Musumeci.
L’attore catanese torna al Teatro Antico – 11-12-13 agosto, alle ore 19.15 – con
la Commedia di Nino Martoglio - ANNATA RICCA Per la Regia di Giuseppe
Romani.
Con TUCCIO MUSUMECI, MIKO MAGISTRO
e Margherita Mignemi, Lorenza Denaro, Evelyn Famà, Lucia Fossi, Roberto
Fuzio, Enrico Manna, Claudio
Musumeci, Luigi Nicotra, Alessandro
Pizzimento, Marina Puglisi, Giampaolo Romania, Laura Sfilio, Giovanni
Strano, Giorgia Torrisi
Musiche:Matteo Musumeci - Coreografie: Silvana lo Giudice - Costumi: Rosa e
Mela Rinaldi - Scene: Jacopo Manni - Produzione:Teatro della Città
Note:
È il 29 settembre, siamo in tempo di vendemmia. Nella notte di San Michele, la natura esplode
durante la raccolta dell’uva e la pigiatura; siamo in una campagna siciliana, per l’esattezza in una
masseria catanese È il tramonto. La festa della sera scatena gli istinti più nascosti. Fa caldo. Il
sudore del lavoro si trasforma nel sudore dell’accoppiamento. Giovani e meno giovani sono preda
dei propri desideri.
Massaro Michelangilu, maturo marito della giovane Grazia e padre di Pina, una ragazza inquieta,
riesce ad allontanare dalla moglie Marianu, smanioso di sessualità ma non può impedire che egli
seduca invece la figlia.
Un racconto gioioso e intricato,i cui fili più volte s’aggrovigliano e si sbrogliano. La libera e
spontanea coralità della festa si alterna alla coralità imposta dal lavoro: i due momenti s’intrecciano
alternando l’inquietudine dell’impegno alla gioia del tempo libero. Il contesto è quello della
povertà, della fatica e del dolore e gli attori esprimono il tentativo umano di dimenticare angustie e
sofferenze affidandosi totalmente alla festa e alla trasgressione, anche se poi, di fatto, non sono altro
che palliativi.
Teatro Antico-16 agosto, ore 19.15
LYSISTRATA
Adattamento da Aristofane di Valentina Ferrante
Regia:VALENTINA FERRANTE, MICAELA DE GRANDI
Con: Giovanna Criscuolo, Micaela De Grandi, Valentina Ferrante, Federico Fiorenza,
Massimiliano Geraci, Giovanni Rizzuti.
Musiche:Luca Mauceri
Elementi di scena: Michele De Grandi, Simona Ferrante
Costumi: Nunzia Capano
Assistente alla regia:Roberta Andronico, Luigi Nicotra
Produzione: BannedTheatre
Note:
Il sesso è motore del mondo: Lysistrata ne è convinta ed è questa sua convinzione che la porta a mettere in
atto uno stratagemma creativo e surreale. Tutte le donne dovranno astenersi dall’avere rapporti sessuali con i
mariti finché la guerra del Peloponneso non sarà cessata. Sono infatti le donne, le madri, le prime a sentir il
bisogno di ribellarsi alla guerra e al suo spreco di vite: «In realtà la guerra è più un affare da donne, perché
esse ne sopportano il peso due volte: partoriscono i figli con dolore, li allevano con tanto amore e poi li
vedono andare via a fare i soldati!»: Ma, nel tentativo di rovesciare le regole della società maschilista del
tempo, Lysistrata è in fondo costretta a confermarle e, a conti fatti, sembra che il potere decisionale delle
donne rimanga legato tristemente ed esclusivamente al sesso. Purtroppo lo sciopero di queste donne porterà
soltanto a un’uguaglianza e a una pace provvisorie.
Banned Theatre propone un divertente adattamento della famosa commedia di Aristofane e affronta con
spirito il tema della parità dei sessi, attribuendo a entrambi pregi e difetti in egual misura
Una messinscena essenziale che nasce in co-produzione con il “Calatafimi Segesta Festival-Dionisiache
2016” e si sviluppa a partire da quel lavoro di improvvisazione che è tipico del Banned Theatre: i sei attori,
attraverso l’uso delle maschere e con l’accompagnamento delle musiche di Luca Mauceri, esploreranno sulla
scena il caleidoscopio dei vari tipi umani con esilaranti capovolgimenti del genere maschile e femminile.
Spettacolo creato in esclusiva per
Teatro Antico – 17 agosto, ore 19.30
GESTA DELL’ORLANDO FURIOSO NARRATE DA BRUNELLO!
Scritto da Salvo Piparo - Regia:LUIGI MARIA BURRUANO
Musiche: Marco Betta
Con: SALVO PIPARO, Costanza Licata, Irene MariaSalerno
Note:
Pupi alti e finemente decorati si muovono sulla scena, accompagnati dal ritmo incalzante delle percussioni,
da un pianoforte dolce e dal personalissimo cunto, narrato d’un fiato, tratto da un canovaccio di Salvo
Piparo, Pupiata di Zucchero.
Quello che va in scena è un racconto epico di gesta moderne,un poema che mescola presagi ingannevoli e
pura follia: uno spettacolo scritto e interpretato da Salvo Piparo con la regia di Luigi Maria Burruano,
finissimo puparo.
Salvo Piparo è accompagnato dal mezzo soprano Costanza Licata, nel ruolo di Angelica, e dall’elegante
pianoforte di Irene Maria Salerno che guida gli spettatori da un quadro all’altro tenendoli per mano.
Un’antica storia d’amore e guerra, raccontata per bocca di Brunello, vecchio personaggio panormita
protagonista del racconto: Brunello vende pupaccene vestiti da paladini di Francia, immobili e perennemente
sorridenti,ma riuscirà a dar loro vita attraverso la propria fantasia, alimentandoli dei suoi ricordi di venditore
di zucchero e sogni.
Uno spettacolo divertente e colto che racconta, in modo volutamente infedele,una delle più grandi favole
della letteratura moderna occidentale agganciandola però alla realtà: gli eroi di Ariosto diventano visionari
senza senno che chiedono consiglio a una luna piena di ricotta come un biscotto di San Martino, Angelica
una donna dai discutibili costumi e Medoro un amante instancabile e cocciuto.
Teatro Antico – 19-20-21 agosto, ore 19.30
MISURA PER MISURA Di W. Shakespeare
Regia:GRAZIANO PIAZZA
Con: Ivan Alovisio, Alessandra Fallucchi, Clara Galante,Viola Graziosi, Sergio Mancinelli,
Franco Mirabella, Graziano Piazza
E con gli attori del corso di perfezionamento del Teatro di Roma:
Paride Cicirello, Arianna Di Stefano, Pietro Masotti, Stefano Scialanga, Jacopo Uccella
E gli allievi dell' Accademia d'Arte del Dramma Antico di Siracusa
Chiara Cianciola, Antonino Cicero Santalena, Alessandro Di Feliciantonio, Clara Ingargiola,
Riccardo Rizzo, Noemi Scaffidi, Vittoria Scuderi, Giacomo Lisoni
Traduzione e adattamento: Graziano Piazza
Supervisione ai costumi:Maria Alessandra Giuri
Scenografie sonore:Arturo Annecchino
Assistente alla regia:Antonietta Bello, Delfina Balistreri
Direzione organizzativa: Rossella Compatangelo
Produzione:Il Carro Dell’orsa
Note:
Festeggiare i quattrocento anni della morte del Bardo con questo capolavoro vuol dire mettere al centro
l’uomo, le sue contraddizioni, stimolarlo a conoscersi. Qual è quella Misura che ci fa render conto di cosa
siamo? Attraverso il ‘mistero’ di questa pièce, che lenta attraverso la notte si muove verso il lieto fine,
scopriamo il succo della ‘commedia umana’, di oggi e di sempre restiamo attoniti, turbati.
Una tragicommedia, quindi, provocatoriamente sempre in cerca di un equilibrio ma sempre in bilico, che
pone continue domande sulla nostra ‘misura’, sulla posizione che assumiamo nei confronti dell’altro, del
diverso da noi, di ogni tentativo di società. Le risposte faticano ad arrivare ma, tra le polarità, i contrasti e le
contraddizioni, si individua, finalmente, quella ‘Misura per Misura’ che regala la speranza d’un lieto fine,
almeno sulla scena.
Teatro Antico – 20 agosto, ore 5.00
ALBA
GIUSEPPE PAMBIERI
in
CENTOMILA, UNO, NESSUNO
La curiosa storia di Luigi Pirandello
Scritto e diretto da GIUSEPPE ARGIRÒ
Produzione:Teatro della città
Note:
Un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore siciliano, un ritratto inedito
disegnato attraverso le figure più significative della sua vita, attraverso le sue opere e il suo pensiero.
«Una notte di giugno caddi come una lucciola sotto un gran pino solitario in una campagna d’olivi saraceni
affacciata agli orli d’un altipiano d’argille azzurre sul mare africano»:così Pirandello descrive l’inizio del suo
«involontario soggiorno sulla terra». E sulla scena Pirandello guarda vivere quei suoi personaggi in cui ha
messo pezzetti di sè che riannodano i fili segreti e misteriosi della sua biografia.
La drammaturgia rivela l’uomo Pirandello attraverso le parole dei suoi personaggi, attraversando narrativa,
poesia e teatro: da Il fu Mattia Pascal al Padre dei Sei personaggi, dall’Enrico IV a Laudisi del Così è (se vi
pare), a Leone Gala de Il giuoco delle parti, fino a L’uomo dal fiore in bocca.I temi dell’amore, della follia,
della morte, del tragico emergono dalle parole dei diversi personaggi pirandelliani e parlano di qualcosa che
è sempre attuale.
La scena, così come la vita,«non conclude»: è proprio questo ciò che rivela l’incontro fra Ilse e Cotrone
vicino all’olivo saraceno, dove tutto ebbe inizio ma non una fine.
Ufficio Stampa
Laura Spanò
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