Il giardino sicuro per i bimbi

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GIARDINO
Il giardino sicuro per i bimbi: le piante
da mettere a dimora e quelle da evitare
Può accadere a volte che i giardini non siano adatti alle esigenze e ai giochi dei bimbi
perché nascondono insidie e pericoli. Un occhio di riguardo si deve dedicare soprattutto
alle piante tossiche, come ad esempio l’oleandro ed il ricino, e a quelle provviste
di pericolosissime spine, come ad esempio il cuscino della suocera
Per avere un giardino a misura dei
più piccoli, adatto alle loro esigenze e ai
loro giochi, occorre porre la massima attenzione nell’uso del verde.
Vi sono infatti delle piante tossiche,
come ad esempio l’oleandro o il ricino,
che possono provocare dei danni ai vostri figli se questi, attirati dal colore dei
fiori e dei frutti, se ne cibano; ovviamente occorre ingerire una discreta
quantità di materiale perché si verifichino seri problemi.
Anche le piante spinose possono provocare spiacevoli inconvenienti per cui
debbono essere eliminate dai passaggi,
dai punti più frequentati e dagli spazi
adibiti ai giochi.
Per avere un giardino sicuro per i
bimbi occorre accertarsi in primo luogo
che gli alberi, gli arbusti e le piante delle aiole non siano pericolosi; in caso
contrario si devono sacrificare le specie
che potrebbero arrecare danno, sostituendole con altre più sicure.
Un giardino, oltre ad essere sicuro,
deve avere grandi spazi coltivati a prato
dove i più piccoli possano giocare in assoluta libertà.
QUALI SONO LE SPECIE
DA METTERE A DIMORA
Grande importanza dal punto di vista
didattico hanno i colori. Per creare delle zone colorate scegliete arbusti da fiore come la forsizia, la spirea (con le sue
diverse varietà) a fioritura primaverile o
estiva, i cotoneastri sia a foglia persistente sia spoglianti, il fiore d’angelo,
l’escallonia, l’abelia, il ceanoto, l’ibisco
siriaco, le diverse varietà di cornus (fra
cui il corniolo che dona frutti ornamentali e commestibili), il mirto, la buddleia
(le cui lunghe spighe fiorite costituiscono un irresistibile richiamo per le farfalle per tutta la bella stagione).
In un giardino per i bimbi sarebbe
buona cosa che vi fosse un boschettonascondiglio per consentire così ai giovani fruitori di giocare senza essere
troppo osservati da vicino dagli adulti.
Potrete mettere a dimora delle conifere
come ad esempio cedri, abeti e pini selvatici, inserendo qualche pianta a foglia
Un giardino sicuro per i bimbi non deve assolutamente avere piante pericolose per
la loro incolumità; sono da evitare perciò tutte le piante tossiche e quelle provviste
di spine. Grande importanza hanno invece gli spazi coltivati a prato dove i più piccoli possono giocare e muoversi in assoluta libertà
caduca come aceri, tigli e, secondo lo
spazio, anche qualche esemplare di mimosa di Costantinopoli, di betulla, di
frassino, di faggio, di larice, di olmo, di
quercia, nonché diverse varietà di magnolia, ecc.
Grande importanza dal punto di vista didattico hanno i colori: per creare delle zone colorate scegliete arbusti da fiore come ad esempio la forsizia (a sinistra) e la
spirea (a destra)
VITA IN CAMPAGNA 11/2002
GIARDINO
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Tra gli arbusti da fiore che non devono mancare in un giardino per i bimbi vi ri- Sebbene sia una rosa, la «Honorine de
cordiamo il cotoneastro (a sinistra) e l’ibisco siriaco (al centro). Queste specie re- Brabant» può essere messa a dimora
galano al giardino caldi colori per molti mesi
perché senza spine
Un gruppo di bambù creerà poi una sorta di «angolino segreto» all’interno del
giardino stesso (a sinistra). In un giardino sicuro per i bimbi non dovrà assolutamente essere inserito l’oleandro, perché contiene particolari sostanze tossiche sia
nei fiori che nelle foglie (a destra)
Un gruppo di bambù creerà poi una
sorta di «giardino segreto» all’interno
del giardino stesso che si potrà delimitare sui confini impiantando degli esemplari di fotinia, alloro e carpino.
E QUALI SONO
QUELLE DA EVITARE
recchie piante erbacee perenni possono
essere dannose come ad esempio la belladonna e la cicuta.
Vanno senz’altro messi al bando alberi ed arbusti spinosi che, oltre a provocare escoriazioni, sono un vero pericolo per gli occhi dei più piccini.
Si escluderanno quindi i berberis nelle diverse varietà sempreverdi o a foglia
caduca (Berberis thunbergii, Berberis
julianae, ecc.), la piracanta, il biancospino selvatico e le sue varietà, i diversi
olivagni (Elaeagnus angustifolia,
Elaeagnus pungens «Maculata Aurea»,
ecc.). Fra gli alberi anche l’agrifoglio
(che ha anche bacche velenose) e la robinia dovranno essere inseriti nella lunga lista delle piante da non mettere a dimora. Purtroppo anche le rose dovrebbero venire scartate, ma la natura ci viene in soccorso con rose senza spine come la «Zéphirine Drouhin», la
«Honorine de Brabant» e la Rosa banksiae sia a fiore bianco sia a fiore giallo.
Molto insidiose sono le piante succulente, come il cuscino della suocera, per
la miriade di spine che interamente lo ricoprono. Anche quelle con grandi foglie, come le agavi che portano all’estremità un lungo e pericolosissimo aculeo,
devono essere assolutamente scartate.
***
Non andranno invece inserite piante
con parti tossiche come il tasso e il maggiociondolo e fra le conifere la tuia ed il
falso ginepro.
Vanno evitati anche gli alberi con un
legno friabile come i pioppi e i salici,
per evitare che la scalata di qualche piccolo monello si trasformi in una caduta
rovinosa alla rottura dei rami.
Non si debbono inoltre assolutamente piantare l’oleandro (che ha fiori e foglie tossiche), il ricino (per la tossicità
delle sue bacche) e lo stramonio (pianta
tossica in tutte le sue parti). Anche pa-
Molto insidiose sono le piante succulente, come il cuscino della suocera, per la
miriade di spine che interamente lo ricoprono
Le piante dell’orto e tutte le erbe aromatiche da cucina (rosmarino, salvia, timo, maggiorana, erba cipollina, ecc.),
possono invece diventare un primo banco di prova per conoscere la natura. Se
poi ogni specie (pianta erbacea, arbusto
ed albero) del giardino verrà dotata di un
cartellino con il nome della pianta (e
perché no anche il nome in dialetto), il
giocare in giardino diventerà anche apprendimento.
12 GIARDINO
Anna Furlani Pedoja
VITA IN CAMPAGNA 11/2002
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