Teoria dell’allenamento Enrico Arcelli Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Milano: “Modello fisiologico dei giochi di squadra” Modello fisiologico dei 10.000 m Nei 10.000 m o nella maratona la spesa energetica è molto costante; l’atleta – specie se punta ad ottenere il miglior tempo possibile – mantiene una velocità estremamente costante: ogni km è uguale al precedente, la spesa energetica è costante, così come lo sono la frequenza cardiaca, la produzione di calore e così via. Modello fisiologico dei giochi di squadra A differenza che nei 10.000 m o nella maratona, nei giochi di squadra si alternano. • momenti di impegno elevato, per esempio quando viene compiuto uno scatto; • momenti di impegno scarso o persino nullo, per esempio quando il giocatore corre molto lentamente, cammina o è completamente fermo. Modello fisiologico dei giochi di squadra Nei momenti di impegno più elevato: • c’è una grande richiesta di ATP; • si usa l’ATP già presente, quello che deriva dal CP (anaerobico alattacido), quello glicolitico (anaerobico lattacido) e, in parte, anche quello aerobico, specie con l’ossigeno già presente nelle fibre, legato alla mioglobina. Durante uno scatto Se un giocatore fa uno scatto con il massimo dell’impegno, vale il modello che fa riferimento alla primissima parte di una gara di 100 m (Arcelli e Mambretti, 2007). Si attiva subito il meccanismo alattacido, ma – già dopo pochi decimi di secondo – è attivo anche quello lattacido. Il peso dell’aerobico è minimo. Durante uno scatto Modello fisiologico dei giochi di squadra Nei momenti di impegno scarso o nullo: • la richiesta di ATP è ridotta; • l’organismo può recuperare, spesso non totalmente, per esempio ricostruisce il CP, ridà ossigeno alla mioglobina ed elimina parte del lattato; per farlo è necessario che dai capillari arrivi alla fibra ossigeno che è utilizzato per produrre energia con il meccanismo aerobico. Modello fisiologico dei giochi di squadra Nei momenti di impegno elevato si formano debiti di ossigeno: • alattacido (soprattutto si utilizzano ATP preformato e CP), • lattacido (si forma acido lattico, meglio lattato e ioni H+). Nei momenti di impegno scarso o nullo, questi debiti di ossigeno vengono pagati. Nei momenti di impegno elevato L’ATP che i muscoli utilizzano deriva: • dall’ATP preformato; • dal CP; • dall’ossigeno che arriva con il sangue (è poco: i momenti di elevato impegno durano pochi secondi); • dall’ossigeno legato alla mioglobina; • talvolta dal meccanismo lattacido. Nei momenti di scarso impegno Se i giocatore corre lentamente, cammina o è fermo, è ridotta la spesa e quindi la necessità di ATP da parte dei muscoli. L’organismo può “recuperare” (= riportare alcuni parametri verso la norma), ossia può: • riformare il CP, ossia legare di nuovo il fosfato alla creatina; l’energia arriva dal meccanismo aerobico; Nei momenti di scarso impegno • ridare ossigeno alla mioglobina (riempire il “granaio”); • eliminare il lattato che eventualmente si è formato; può essere ancora nella fibra in cui è stato prodotto o in una fibra vicina o in altri organi; grazie alle M-LDH (forme M delle latticodeidrogenasi) viene trasformato in piruvato e “bruciato” nei mitocondri o ritrasformato in glucosio (occorre ossigeno). Nei momenti di scarso impegno Il recupero è reso possibile dal fatto che l’ossigeno che arriva ai muscoli è superiore a quello che serve in quel momento ai muscoli stessi. Non succede mai, però, che l’ossigeno sia sufficiente a ricostruire tutto il CP, a riempire del tutto il “granaio” (mioglobina) e ad eliminare tutto il lattato. Nei momenti di scarso impegno Sono vari i fattori da cui dipende la percentuale del debito d’ossigeno pagata: • da quello che il giocatore fa (star fermo costa meno che camminare o correre!): • dalle capacità dell’organismo di far arrivare ossigeno e di saperlo utilizzare; • dalla durata del recupero: se ci sono due impegni elevati vicini, il recupero è senza dubbio molto parziale. Il lattato nei giochi Nei giochi si produce lattato: • per un impegno unico di pochi secondi (anche di 2 o 3), ma alla massima intensità; • per la somma di vari impegni successivi; se nello scatto precedente ho consumato CP e ossigeno della mioglobina e ho fatto un altro scatto ad un intervallo molto breve, nel secondo scatto ho dovuto necessariamente ricavare ATP anche dal meccanismo anaerobico lattacido. Il lattato nei giochi E’ importante il lattato nei giochi? Qualcuno sostiene di no e fa il confronto con i valori che si trovano nel sangue dei giocatori con quelli rilevati nei migliori atleti dei 400 o degli 800 m dell’atletica (fino a 26 mmol/L). Ne i giochi di squadra i valori massimi sono meno della metà. I più alti si trovano nel calcio. Il lattato nei giochi Secondo Ekblom (1981), su giocatori di calcio di categorie differenti: • i valori più elevati sono attorno a 12 mmol/L; • i valori medi sono tanto più elevati quanto maggiore è il livello della squadra; e questo è un dato importante; • dopo il primo tempo i valori sono più alti che alla fine (c’è meno glicogeno). Il lattato nei giochi Nel rugby sono stati trovati valori massimi di lattato di 12 mmmol/L e valori medi fra 6 e 7 mmol/L (Duthie, Pyne e Hooper, 2003). Nel basket le punte di lattato sono più basse: attorno a 7 mmol/L (Martelli, 1995). Se nei migliori atleti dei 400 m o degli 800 m è anche di 26 mmol/L, allora significa che nei giochi la produzione di energia lattacida ha uno scarso significato? Il lattato nei giochi Si è già detto che nel calcio il meccanismo lattacido sembra tanto più importante quanto maggiore è il livello degli atleti. E poi: • anche nei buoni quattrocentisti i tassi di lattato ematico sono spesso inferiori a 15 mmol/L; • anche nei 5000 m, ai massimi livelli, difficilmente si superano le 12 mmol/L; Il lattato nei giochi • anche in altri sport ciclici (pattinaggio, nuoto, canoa) raramente sono superate le 15 mmol/L; • nelle discipline cicliche c’è produzione per tutta la durata della prestazione; nei giochi c’è soltanto nei momenti di elevato impegno, mentre in quelli di impegno scarso c’è semmai eliminazione; è come se in una vasca ci fosse uno scarico e se il rubinetto che versa acqua venisse aperto ad intermittenza. Il lattato nei giochi Se c’è molto lattato nel sangue, inoltre, c’è meno lucidità, i riflessi sono appannati e i muscoli pesanti. Nei 400 o negli 800 m possono egualmente andare avanti, mentre nei giochi non sarebbe possibile esprimersi al massimo. In definitiva: i valori di lattato riscontrati nei giochi di squadra sono persino più alti di quanto ci si potrebbe attendere! Il debito d’ossigeno nei giochi Debito d’ossigeno = ossigeno che corrisponde all’energia che deriva dai meccanismi anaerobici e che è come se fosse presa “in prestito” (e che verrà poi “pagata”). Debito alattacido = la parte di ATP preformato che è stata utilizzata + il CP che si è scisso + eventualmente ossigeno legato alla mioglobina Debito lattacido = ATP prodotto con il meccanismo lattacido. Il debito d’ossigeno nei giochi Limiti quantitativi: • debito alattacido: quantità di ATP preformato e di CP che può essere utilizzata, più quantità di ossigeno legata alla mioglobina; • debito lattacido: in ciascuna fibra non si può arrivare al di sopra di una certa concentrazione di H+ (“pH critico”); al di sopra di esso la fibra viene momentaneamente messa fuori uso. Durante una partita di calcio In 90’ di una partita di calcio: • distanza coperta: 10-12 km con punte sopra i 14 km (un corridore in 90’ fa anche 30 km); • i centrocampisti compiono la maggiore distanza; • aumentando il livello prestativo, aumenta la distanza percorsa; Durante una partita di calcio • ogni 4-6 secondi il giocatore cambia attività; • sprint: dall’1 all’11% della distanza complessiva (0,5-3% del tempo effettivo di gioco); • ogni 90 secondi: un momento di impegno elevato di circa 2-4 sec (circa 60 in ogni partita); Durante una partita di calcio In media in 90’: - 10-20 sprint + corse ad elevata intensità ogni 70”; - 15 takles; - 10 colpi di testa; - 50 partecipazioni ad azioni; - 30 passaggi. Durante una partita di calcio Sono i centrocampisti a percorrere più strada nel corso della partita, tenendo conto di tutte le velocità di corsa. Ma sono i giocatori di fascia (difensori laterali) a fare il maggior numero di sprint, seguiti dai centrocampisti, dagli attaccanti e - per ultimi (se si escludono i portieri) dai difensori centrali. Durante una partita di calcio • la frequenza cardiaca è spesso fra l’80 e il 90% di quella massima; questo indica che, in media, si lavora attorno alla soglia anaerobica; • se si è attorno alla soglia anaerobica, significa anche che il lattato prodotto nelle fasi di maggiore impegno è circa pari al lattato eliminato durante le fasi di impegno ridotto; Durante una partita di calcio • È importante tenere presente che anche nei giocatori dei livelli inferiori la frequenza cardiaca è attorno a quella della soglia anaerobica; ma, essendo in loro mediamente più bassa la velocità della soglia anaerobica, anche l’intensità che essi mantengono è inferiore; • l’intensità è pari a circa il 75% del massimo consumo di ossigeno. Durante una partita di calcio Nel secondo tempo per i calciatori: • il consumo di ossigeno è inferiore; • la frequenza cardiaca è un po’ più bassa; • i valori di lattato ematico sono più bassi; • la distanza coperta è inferiore; • l’intensità media è più bassa; • il numero degli scatti è inferiore. Durante una partita di calcio Se si divide una partita in 6 frazioni di 15 min l’una, si constata che è nell’ultimo quarto d’ora che si segna di più (nel recupero finale la media/min cresce ancora). E’ come se la stanchezza rendesse più difficile fare i movimenti che servono a difendere rispetto a quelli che servono per tirare in porta. Durante una partita di calcio In una partita i giocatori di alto livello spendono circa 1500 – 1800 kcal, pari a 300-360 litri di ossigeno o a 4 – 4,8 l/kg. In un bilancio finale, la gran parte del lavoro è aerobico; dal lattato, infatti, derivano circa 20-30 ml/kg. Ma un calcolo di questo tipo dà una visione errata del problema. Il massimo consumo di ossigeno Le ricerche dicono che nei buoni giocatori: • varia da 50 a 75 ml/kg/min; • è mediamente più alto nei giocatori dei livelli superiori; • si è alzato negli ultimi decenni. Anche la soglia anaerobica si è alzata (oggi è al 76,6 – 90,3 della frequenza cardiaca massima).