La deriva dei continenti

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L’ipotesi della deriva
continentale di Alfred
Wegener.
Alfred Wegener (1880-1930)
• Non è un geologo di professione
• Si laurea in Astronomia
• È affascinato dalla meteorologia e
dall’idea di esplorare la
Groenlandia (3 spedizioni di cui
una fatale)
• Direttore del centro di ricerche
meteorologiche dell’osservatorio
marino di Amburgo
• Dal 1926 professore di
meteorologia e geofisica
all’università di Graz in Austria
Come è nata l’idea della
deriva dei continenti?
•
•
Secondo una versione non
provata, Wegener concepì per
la prima volta la sua ipotesi
durante il suo primo viaggio in
Groenlandia mentre osservava il
processo di formazione degli
iceberg
Lui stesso riferisce che l’idea
della deriva dei continenti gli
venne nel 1910 quando fu
colpito dalla straordinaria
coincidenza delle linee di costa
su entrambi i lati dell’Atlantico
La deriva dei continenti
• Nel 1912 a Francoforte presenta
per la prima volta in pubblico la sua
ipotesi; seguono 2 brevi
pubblicazioni.
• Nel 1915 esce il libro Die
Entstehung der Kontinente und
Ozeane (6 edizioni di cui 2
postume)
• Terza edizione tradotta in inglese,
francese, spagnolo e russo.
• Quarta edizione: idee definitive e
più sviluppate; nuove prove
(soprattutto paleoclimatiche);
risposte alle prime critiche.
Il modello di Terra fredda in
contrazione è vulnerabile
1. Scoperte enormi falde rocciose
sovrascorse che inducevano a calcoli
di contrazione durante il Terziario che
sembravano eccessivi.
2. Ipotesi della contrazione non spiega
perché le “rughe” rappresentate dalla
montagne a pieghe siano limitate a
zone ristrette.
Il modello di Terra fredda in
contrazione è vulnerabile
3. Recente scoperta di diffusa radioattività delle
rocce che portava alla produzione di
considerevoli quantità di calore che
potevano compensare la perdita termica
nello spazio per radiazione.
4. Dati gravimetrici indicavano che sotto il
fondo oceanico si trovavano rocce più dense
che sui continenti e il concetto di isostasia
rendeva impossibile la subsidenza di vaste
aree continentali nelle profondità oceaniche.
L’ipotesi di Wegener
• A partire dal
Mesozoico un
supercontinente, il
Pangea si è
fratturato ed i
frammenti che lo
componevano si
sono allontanati gli
uni dagli altri
L’ipotesi di Wegener
• Nel Cretaceo iniziano a separarsi: America
meridionale ed Africa;
America settentrionale ed Europa che mantengono un
punto di contatto a nord fino al Quaternario
• Durante la deriva delle Americhe verso Occidente si
forma la Cordigliera delle Ande per compressione.
• Una vasta area a nord dell’India si era corrugata sul
cammino dell’india verso nord ( Formazione
dell’Himalaya).
• Australia e Nuova Guinea si staccano dall’Antartide
nell’Eocene e si spostano verso Nord.
Prove a sostegno della deriva
1. Analisi statistica della topografia della Terra:
2 livelli predominanti corrispondenti alla
superficie dei continenti ed al fondo
oceanico abissale. Questa distribuzione è
compatibile con una crosta formata da 2
strati (quello superiore più leggero costituito
di granito e quello inferiore che forma anche
il fondo oceanico costituito da basalto,
gabbro o peridotite).Se ci fossero
sollevamenti e subsidenze casuali ci si
aspetterebbe una distribuzione di elevazioni
a Gaussiana.
Prove a sostegno della deriva
2. La teoria dell’isostasia stabilisce che il
substrato sottostante la crosta si comporti
come un fluido molto viscoso. Se i
continenti possono muoversi verticalmente
su questo fluido perché non potrebbero
muoversi orizzontalmente? Basta che
esistano forze di grandezza sufficiente per
farlo!
Prove a sostegno della deriva
3. Attraverso osservazioni geodetiche
pensava di aver dimostrato che c’era
in atto un significativo movimento
orizzontale di allontanamento della
Groenlandia dall’Europa. Però…
misure successive misero in dubbio
questi dati.
Prove a sostegno della deriva
4. Argomenti geologici: evidente somiglianza
delle rocce sui due lati dell’Atlantico fa
pensare ad una loro contiguità nel passato.
” E’ come se dovessimo mettere assieme i
pezzi strappati di un giornale facendone
combaciare i bordi e poi controllando se le
linee di stampa si incontrano bene.Se ciò
avviene non resta che concludere che i
pezzi erano effettivamente uniti in questo
modo”
Prove a sostegno della deriva
5. L’argomento paleontologico:
i continenti meridionali, che ora sono separati
dall’Oceano, hanno in comune molti fossili (es:
Mesosauro, flora Glossopteris) del tardo
Paleozoico e del Mesozoico  comunicazione
continentale libera in passato. Non è possibile
sostenere che i ponti continentali transoceanici
siano sprofondati perché si viola il principio di
isostasia perciò i continenti dovevano essere
stati uniti un tempo.
Prove a sostegno della deriva
6. L’argomento paloeclimatico: distribuzione
anomala di tipi alcuni tipi di roccia (es: tilliti,
depositi di evaporiti, carboni) formatasi in
condizioni molto diverse da quelle attuali
 i continenti non possono aver
mantenuto la stessa posizione relativa e i
poli non possono essere rimasti fissi.
Quali sono le forze motrici?
• Wegener era molto incerto sulle forze che
determinavano il movimento dei continenti. “Il
Newton della deriva non è ancora apparso. E’
probabile che la soluzione completa del problema
delle forze motrici sia ancora lontana..”
• Ipotizza due possibili componenti:
1. La forza di fuga dai poli (spiega movimento
dei continenti verso Equatore)
2. Una forza di “marea” per spiegare la deriva
verso Ovest dei continenti americani.
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