Area Marina Protetta CONSORZIO AREA MARINA PROTETTA PORTO CESAREO Sede Amministrativa Via C. Albano (Riviera di Ponente) Tel. 0833.560144 Fax 0833.859105 73010 Porto Cesareo (LE) www.areamarinaprotettaportocesareo.it GUARDIA COSTIERA Porto Cesareo - tel. 0833.560485 Gallipoli - tel. 0833.263924 POLIZIA MUNICIPALE DI PORTO CESAREO Tel. 0833.858110 POLIZIA MUNICIPALE DI NARDÒ Tel. 0833.572116 © CONSORZIO AREA MARINA PROTETTA PORTO CESAREO Sede Amministrativa Via C. Albano Tel. 0833.560144 Fax 0833.859105 73010 Porto Cesareo (LE) Testi: Dott. Paolo D’Ambrosio Dott. Luciana Muscogiuri Dott. Stanislao Bevilacqua Foto: Sasà Gubello Max Tabasso Stazione Biologia Marina di Porto Cesareo Art Direction: Dott. Alfredo Ronzino ideemultimediali.it L ‘Area Marina Protetta (A.M.P.) di Porto Cesareo, istituita con Decreto Ministeriale del 12 dicembre 1997 ricade lungo il litorale dei Comuni di Porto Cesareo e di Nardò, entrambi in provincia di Lecce. Con i suoi 16.654 ettari e circa 32 chilometri di costa è una delle più grandi Aree Marine Protette d'Italia: un lembo di mare dedicato alla tutela ed alla valorizzazione degli ambienti e degli organismi marini, della cultura e delle attività umane tradizionali che sul mare si fondano, alla promozione di Ricerca Scientifica, Educazione Ambientale e Turismo Eco-Compatibile. A B C L'A.M.P. è suddivisa in tre zone, a diverso grado di tutela, più restrittiva nella Riserva Integrale (Zona A), meno restrittiva nella Riserva Generale (Zona B), ed ancor meno nella Riserva Parziale (Zona C). La Zona A è divisa in due fasce: la prima ricade nel tratto di mare antistante la Penisola della Strea, la seconda comprende il tratto di mare tra Torre S. Isidoro e Punta Casa Giorgella. Entrambe le fasce si estendono fino ad una distanza di circa 500 metri dalla costa. Due sono anche i tratti di mare inclusi nella Zona B: il primo è adiacente la Zona A tra S. Isidoro e Punta Casa Giorgella, il secondo, invece, si trova al largo di Punta Prosciutto, presso i margini esterni dell'AMP. La Zona C comprende la restante parte della Riserva, ad esclusione della porzione di mare prospiciente il Comune e le darsene di Porto Cesareo. Area Marina Protetta di Porto Cesareo Area Marina Protetta di Porto Cesareo 1 L 'A.M.P. è limitata, lungo il litorale, a nord da "Punta Prosciutto" e a sud da "Torre dell'Inserraglio": la caratterizza un paesaggio costiero articolato e frastagliato che passa da cale sabbiose a tratti di bassa scogliera, con isolotti e piccoli scogli affioranti. La maggiore delle isole è detta Isola Grande, si trova in corrispondenza dell'abitato di Porto Cesareo a circa 1 km dalla costa. L'Isola, anche detta Isola dei Conigli, può essere facilmente raggiunta a piedi, poiché nel tratto di mare che la separa dal litorale l'acqua supera di poco il metro di profondità. Sono presenti tre insenature ai bordi dell'isola; sul fondale di una di queste nel 1973 è stato rinvenuto un anello d'oro recante un'iscrizione in lettere fenicie, a dimostrazione del fatto che questo tratto di mare è sempre luogo di passaggio da parte di viaggiatori di tutte le epoche. Al centro dell'isola sono presenti piante di malva arborea (Lavathera arborea), specie particolarmente abbondante su un altro isolotto vicino, perciò detto Isola della Malva. Il tratto nord del litorale ospita "Lido degli Angeli", una delle più belle spiagge della costa salentina, caratterizzata da dune di sabbia chiara, alte fino a 6/7 metri (foto 1). Punteggiano i tratti di costa rocciosa numerose grotte emerse e sommerse, disegnate da un intenso fenomeno carsico, che erode la roccia calcarea creando tunnel ed anfratti sotterranei. Talora la volta di questi cunicoli crolla, generando delle doline, localmente chiamate "spunnulate" (foto 2): qui l'acqua del mare si mescola con l'acqua dolce di falda, creando dei microambienti che ospitano una vegetazione del tutto particolare. Le "spunnulate" caratterizzano soprattutto la zona denominata Torre Castiglione, ma una formazione di singolare bellezza è quella a sud di Torre S. Isidoro, detta Palude del Capitano (foto 3): uno specchio d'acqua salmastra in foto 1 comunicazione con il mare, grazie ad un'intricata rete di canali sotterranei, attraverso cui cefali ed anguille riescono a risalire alla palude. In questo sito, protetto come sito S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) si trova lo spinaporci (Sarcopoterium spinosum), una delle piante più rare della flora italiana: una rosacea spinosissima, adattata all'ambiente arido e salmastro della costa rocciosa. La Palude del Capitano deve il suo nome ad una leggenda, secondo cui la diroccata costruzione che costeggia lo specchio d'acqua sarebbe stata l’antica dimora di un marinaio stanco del suo peregrinare. foto 2 foto 3 Area Marina Protetta di Porto Cesareo Cosa offre... il paesaggio 3 Cosa offre... l’ambiente sommerso I l mare di Porto Cesareo per l'assenza di fiumi e la profondità tipica del Mar Jonio, è caratterizzato da acque particolarmente limpide. I suoi fondali ospitano una varietà di habitat differenti, che sono stati mappati e descritti mediante studi di cartografia ambientale condotti dai ricercatori della Stazione di Biologia Marina dell'Università di Lecce. Tra questi, 3 sono particolarmente degni di nota: la Posidonia oceanica, il Coralligeno e gli ambienti di grotta. 4 Le Praterie di Posidonia oceanica A partire dai 10-12 metri di profondità, nei fondali sabbiosi, si estendono le praterie di Posidonia oceanica, una fanerogama marina che, tra la fine dell'estate e l'autunno, produce dei singolari fiori e dei frutti simili ad olive. La P. oceanica è una pianta marina endemica del Mediterraneo, le cui praterie costituiscono uno degli ecosistemi più produttivi di questo mare, e svolgono diverse importanti funzioni. Le folte fronde, con la normale attività fotosintetica, producono un'elevata quantità di ossigeno, e, contemporaneamente, frenando il moto ondoso, proteggono la costa dai fenomeni erosivi. Le radici della pianta, crescendo sia in orizzontale che in verticale, ed intrecciandosi fittamente, intrappolano il sedimento in strutture dette mattes (alte anche diversi decimetri), e lo fissano sul fondo impedendone la risospensione. Le foglie morte, che si staccano dalla pianta e vengono trasportate sul litorale, qui si accumulano formando le cosiddette banquettes, che proteggono la costa sabbiosa dall'erosione provocata dall'infrangersi delle onde sulla spiaggia. L'intricata struttura delle praterie crea una serie di microhabitat che sono al tempo stesso fonte di cibo, zone di rifugio e di nursery per numerose specie animali, anche d'importanza commerciale. Per le loro molteplici ed insostituibili funzioni, le praterie di Posidonia oceanica sono habitat tutelati da numerose convenzioni internazionali sulla conservazione della biodiversità in Mediterraneo. Il Coralligeno Il Coralligeno è un habitat che si sviluppa in ambienti profondi e in condizioni di luce attenuata; si tratta di un "substrato biogeno", cioè costruito dalla sovrapposizione di concrezioni calcaree organiche, formate da alghe rosse a tallo calcareo e da organismi animali biocostruttori come briozoi, serpulidi e antozoi. Uno degli animali biocostruttori del Coralligeno di Porto Cesareo è la Cladocora caespitosa, l'unica grande madrepora coloniale presente nel Mediterraneo. In genere, il Coralligeno si sviluppa ad una profondità compresa fra i 50 e 140 metri, ma, nell'AMP di Porto Cesareo, sono presenti, a partire da soli 15 metri, banchi di Coralligeno simili a panettoni di roccia, intervallati a chiazze di sabbia. La superficie dei panettoni è ricca di esemplari della spugna arborescente Axinella sp., di un bellissimo colore giallo-arancio, alti più di un metro. Le frequenti anfrattuosità caratteristiche dei fondi coralligeni offrono riparo a numerose specie ittiche, creando un habitat estremamente importante per il Mediterraneo. La roccia calcarea su cui poggia il Salento si presta ad un intenso fenomeno di erosione carsica, che genera moltissime grotte emerse e sommerse, prezioso potenziale di questo territorio. Nell'ambito delle attività di Ricerca svolte dalla Stazione di Biologia Marina dell'Università di Lecce assieme agli speleosub del gruppo APOGON di Nardò, si è giunti alla segnalazione e descrizione di oltre 50 grotte sommerse che, però, rappresentano solo una parte delle cavità realmente presenti lungo le coste del Salento. Le grotte sommerse nell'A.M.P. di Porto Cesareo sono moltissime, la maggior parte situate nel tratto di mare antistante il litorale di Torre Lapillo, e molte altre sono le cavità presenti in prossimità della riserva. L'ambiente all'interno delle grotte marine sommerse è del tutto particolare: in esse si fondono aspetti propri delle acque superficiali (temperatura media e pressione) e caratteristiche tipiche degli ambienti profondi (luminosità scarsa o nulla). Per la mescolanza di elementi tipici di ambienti diversi, si creano condizioni adatte ad ospitare una fauna (i vegetali sono scarsi a causa della carenza di luce!) varia e diversificata: oltre alle numerosissime spugne e ai coralli, in grotta sono stati pescati per la prima volta ancora vivi, alcuni pesci, crostacei e invertebrati di acque profonde. Area Marina Protetta di Porto Cesareo Ambienti di Grotta 5 L ‘A.M.P. di Porto Cesareo offre ai turisti la possibilità di osservare da vicino fondali tra i più diversificati del Mediterraneo. Le acque sempre particolarmente limpide si prestano a spettacolari immersioni subacquee e permettono, anche ai meno esperti, di avvicinarsi al mondo sommerso praticando snorkelling ed escursioni con imbarcazioni dotate di carena trasparente. L'A.M.P. propone attività adatte a qualunque turista che cerchi la fruizione sostenibile delle risorse naturali del territorio, in sintonia con la realtà socioeconomica e le antiche tradizioni del luogo. L'accesso a tutti e l'opportunità di conoscere questi ricchi ambienti Sul mare Barche appositamente attrezzate offrono ai turisti la possibilità di vivere l'emozione di un'escursione per godere del paesaggio costiero da un nuovo punto di vista: quello di chi sta in mezzo al mare. Imbarcazioni con la carena trasparente permettono di vedere ciò che si cela al di sotto del velo d'acqua. I pescatori locali possono ospitare a bordo delle proprie imbarcazioni un certo numero di turisti, offrendo loro brevi escursioni lungo le coste, la ristorazione a bordo o a terra e l’opportunità unica di osservare da vicino l’attività di pesca professionale. Il pescaturismo rappresenta una proposta innovativa, che permette ai turisti di conoscere la realtà quotidiana dei pescatori, vivendo esperienze emozionanti, sperimentando per qualche giorno il mondo reale della pesca, valorizzando e salvaguardando, nel contempo, le risorse ambientali ed economiche locali. sommersi all'interno della Riserva, sono garantiti da un'offerta varia che include escursioni in barca, attività di pescaturismo, snorkelling ed immersioni subacquee assistite. A pelo d’acqua L'acqua limpida e trasparente è l'ideale per chi, pur non essendo un subacqueo voglia esplorare i bassi fondali ed osservare i ricchi popolamenti che ricoprono le rocce entro i primi metri di profondità, facendo snorkelling. È un'attività semplice, ma divertente e molto istruttiva, se praticata assieme a guide subacquee specializzate, che, garantendo la massima sicurezza in acqua, aiutano a scoprire quale incredibile varietà di organismi popoli il mare, già dai primi metri di profondità: tutto ciò che serve sono una maschera, un boccaglio ed, eventualmente, un paio di pinne! Per chi voglia fare snorkelling nell'A.M.P. di Porto Cesareo, un'opportunità speciale è offerta dalla presenza di cinque grandi colonne di marmo, risalenti al II secolo d.C., adagiate sul fondale antistante Torre Chianca alla profondità di soli cinque metri. Le colonne, del diametro di 70 - 100 cm e lunghe circa 9 metri, sono disposte parallelamente sul fondo, l'una accanto all'altra, e ricoperte dalla sabbia e dagli organismi del benthos che su di esse hanno "trovato casa". In fondo al mare I variegati fondali dell'A.M.P. di Porto Cesareo offrono ai subacquei la possibilità di effettuare suggestive immersioni diurne e notturne, dalle più semplici alle più impegnative, passando dalle splendide praterie di Posidonia oceanica, alla ricchezza di specie e di colori del Coralligeno, al fascino di anfratti, grotte e relitti sommersi. Alcuni dei possibili percorsi sommersi sono stati tracciati dai ricercatori della Stazione di Biologia Marina di Porto Cesareo (Università di Lecce), individuando all'interno dell'A.M.P. i siti di maggiore interesse ecologico e turistico: questi Sentieri Blu sono stati progettati per la fruizione da parte di subacquei con diverso grado di preparazione ed esperienza. Area Marina Protetta di Porto Cesareo L’A.M.P. per i turisti 7 u l b i r e i t n e S 8 L’immersione inizia ad una profondità di 18 metri. Il substrato è formato da sabbia su roccia con Dasycladus clavaeformis e Padina pavonica. Dal fondo si alzano numerosi piccoli panettoni di roccia sui quali è ben sviluppato il coralligeno (Foto 1). Le alghe che compaiono sullo strato superficiale del coralligeno sono: Halimeda tuna, Udothea petiolata, Codium bursa e Padina pavonica. Tra gli animali dominano i briozoi Myriapora truncata e Schizobrachiella sanguinea. Procedendo verso Nord, a -19 metri, si incontra una densa prateria di Posidonia oceanica (Foto 2) le cui foglie sono ricoperte da numerosi epifiti. Continuando l'immersione in direzione Nord, il fondale ritorna ad essere costituito dai panettoni di coralligeno. Questo sito si trova nella zona B dell’Area Marina Protetta. È raggiungibile solo con una imbarcazione; il porticciolo più vicino è quello di S. Isidoro. La zona è esposta ai venti indipendentemente dalla direzione, l'immersione è sconsigliata in condizioni di vento sostenute. L’intera immersione si realizza ad una batimetrica di circa 25 metri. Il fondale inizialmente è costituito da sabbia colonizzata da pochi ciuffi di Posidonia oceanica e da piccoli scogli isolati concrezionati dal precoralligeno. Proseguendo l’immersione in direzione Sud-Est i panettoni di roccia diventano più frequenti e il precoralligeno è sostituito dal coralligeno. Lo strato superficiale del coralligeno è caratterizzato da un vero e proprio mosaico di colori per la presenza delle spugne incrostanti Phorbas tenacior (di colore azzurro), Dysidea avara (di colore viola) e la spugna arborescente Axinella cannabina (di colore arancione; vd. foto). Quest’ultima specie è la spugna che caratterizza maggiormente questo sito in quanto alcuni esemplari superano il metro di altezza. Sulle ramificazioni di questi poriferi, inoltre, si possono osservare diversi esemplari del nudibranco Phyllidia flava (vd. foto). Questa specie è endemica del Mediterraneo e si nutre esclusivamente delle spugne appartenenti al genere Axinella. ANFITEATRO foto 1 foto 2 50 lunghezza in metri 100 Sabbie fini ben calibrate Roccia Alghe fotofile Popolamenti sciafili non concrezionati Coralligeno Nord -18 Profondità in metri AXINELLA Questo sito si trova nella zona C dell’Area Marina Protetta e si trova a circa mezzo miglio a largo dell’Isola dei Conigli. È raggiungibile solo con una imbarcazione partendo, preferibilmente, dal porto di Porto Cesareo. 50 Sud-Est -25 Profondità in metri lunghezza in metri Precoralligeno Posidonia oceanica Sabbie fini ben calibrate Roccia Alghe fotofile Corallinacee e ricci 100 L’immersione inizia ad una profondità di 12 metri. Il substrato è formato da grossi lastroni di roccia sovrapposti l’un l’altro. La superficie dei lastroni è riccamente ricoperta e le alghe verdi macrofitiche Codium bursa e Halimeda tuna (vd. foto) sono particolarmente abbondanti. Procedendo verso Est, ad una profondità di 10 metri si incontra una piccola grotta di difficile accesso, ricca di popolamenti sciafili concrezionati. Dopo un breve tratto di fondale roccioso sabbioso, alla profondità di 6 metri si trova una parete rocciosa verticale che arriva fino alla superficie. I primissimi metri di profondità sono caratterizzati da una fascia dominata dall’alga bruna Cystoseira sp. Il sito è particolarmente interessante, in quanto è una delle rarissime zone in prossimità della costa a non essere sottoposta all’azione di disturbo provocata dai pescatori di datteri. Questo sito si trova nella zona C (in prossimità della Zona A di S. Isidoro) dell’Area Marina Protetta; esso è Area Marina Protetta di Porto Cesareo L’ambiente più spettacolare e interessante di questo sito d’immersione è la grotta scavata nella parete ubicata a Nord-Est dal punto di inizio dell’immersione. La grotta, costituita da tre ingressi, è larga 6-7 metri e lunga circa 10 metri. Si possono distinguere almeno tre tipi di biocenosi: la prima, in prossimità dell’ingresso, è dominata dall’alga rossa Peyssonnelia squamaria e il briozoo Myriapora truncata. La seconda, situata nella zona intermedia della grotta, è caratterizzata da poriferi sia incrostanti (Spirastrella cunctatrix), sia massivi (Petrosia ficiformis depigmentata; vd. Foto 1), che a portamento eretto (Agelas oroides). La terza biocenosi, presente in fondo alla grotta, è dominata dai policheti serpulidi (Foto 2), mentre le spugne sono meno rappresentate. La fauna ittica è costituita principalmente da Corvine e il Re di triglia, un piccolo pesce di colore rosso che abita esclusivamente le grotte e le anfrattuosità. Questo sito si trova nella Zona C dell’Area Marina Protetta ed è raggiungibile solo con una imbarcazione. GROTTA DI TORRE LAPILLO foto 1 foto 2 -3 Nord-Est -6 50 lunghezza in metri Precoralligeno Popolamenti sciafili non concrezionati Sabbie fini ben calibrate Roccia Alghe fotofile Corallinacee e ricci Popolamenti concrezionati -9 -12 Profondità in metri -15 PUNTA GIORGIELLA raggiungibile anche in auto percorrendo la litoranea S.Isidoro-Gallipoli. Poche centinaia di metri prima di Torre Inserraglio si devia a destra. La zona è ridossata ai venti di tramontana. 50 Popolamenti sciafili non concrezionati -3 Est Alghe fotofile di moda battuta Popolamenti concrezionati Roccia Alghe fotofile -6 -9 -12 Profondità in metri 100 lunghezza in metri 100 9 L’A.M.P. per le scuole L ‘Educazione Ambientale è una delle priorità che l'A.M.P. si pone, puntando a divulgare le conoscenze sull'ambiente marino in una dimensione in cui creativamente si mescolano esperienze ed emozioni, informazione e fantasia, gioco e sensazioni, scoperta e incontro con la natura e la cultura locali. Le prime campagne di Educazione Ambientale avviate dall'AMP di Porto Cesareo si rivolgono a tutte le scuole del territorio, proponendo la diffusione delle conoscenze sul funzionamento dell'ambiente marino, le risorse del mare di Porto Cesareo, i vincoli e le opportunità all'interno dell'A.M.P., con l'obiettivo di creare un legame di amicizia, fiducia, appartenenza e comunione di obbiettivi tra la Riserva e suoi più giovani abitanti. Porto Cesareo ospita il Museo "Pietro Parenzan", annesso alla Stazione di Biologia Marina dell'Università di Lecce, in cui biologi marini svolgono attività di Educazione Ambientale finalizzate a diffondere la conoscenza e promuovere la tutela delle risorse marine. Le attività di divulgazione attualmente svolte dalla Stazione sono: - visite guidate all'interno del Museo; - seminari e proiezioni di filmati; - corsi di Biologia Marina per scuole elementari; - progettazione e realizzazione di percorsi naturalistici subacquei. http://sba2.unile.it/sbm/ 10 Zoologia, tassonomia e biologia delle specie L Gli studi sugli organismi marini hanno portato alla scoperta di nuove specie e alla descrizione dei loro cicli vitali. Gli studi tassonomici hanno riguardato, e riguardano tuttora, soprattutto gli idroidi, i policheti, i copepodi e i molluschi. Vengono inoltre condotti indagini ed esperimenti a livello genetico al fine di migliorare il processo di identificazione delle specie, e di popolazione per chiarirne le dinamiche e le interazioni con gli altri organismi all’interno dei popolamenti. a Stazione di Biologia Marina di Porto Cesareo svolge da diversi anni un ruolo attivo di ricerca nelle scienze del mare. Gli esperimenti e gli studi condotti nell’area di Porto Cesareo dai ricercatori dell’Università di Lecce, attraverso pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, apportano un contributo costante all’avanzamento della conoscenza nel campo della biologia e dell’ecologia marina. Inoltre, la crescita scientifica assume un’importanza chiave nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente marino svolte nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Cartografia ambientale Nell’AMP di Porto Cesareo sino ad oggi, è stato mappato il fondale del tratto di mare tra Torre Squillace e Torre Lapillo sino alla batimetria dei 30 metri. Nel tratto di mare sinora ispezionato sono state rilevate dieci tipologie di habitat. La cartografia consente una migliore pianificazione e gestione dell’AMP, ad esempio, permettendone una fruizione regolamentata e un’adeguata perimetrazione e zonizzazione. Area Marina Protetta di Porto Cesareo Le attività di ricerca 11 Le grotte marine Educazione Ambientale La Stazione di Biologia Marina di Porto Cesareo, in collaborazione con il gruppo Speleologico APOGON, ha intrapreso un’indagine biologica delle grotte che caratterizzano la costa salentina. Lo studio, condotto con notevoli sforzi per la difficile ricognizione subacquea, ha consentito di descrivere gli organismi presenti in questi ambienti, tra cui alcune specie nuove per la fauna italiana, e la loro distribuzione lungo lo sviluppo delle grotte. Negli ultimi anni, i ricercatori della Stazione di Biologia Marina dell’Università di Lecce, grazie ad una stretta collaborazione tra il Museo “Pietro Parenzan” e l’Istituto Comprensivo del Comune di Porto Cesareo, hanno intrapreso degli studi sull’Educazione Ambientale. Questo progetto punta ad approfondire la conoscenza del territorio attraverso la verifica delle preconoscenze diffuse nella popolazione, ed individuare strumenti e percorsi adatti a supportare i fruitori del territorio nella costruzione di un rapporto consapevole con l’ambiente marino. Impatti antropici Lo sforzo di ricerca dei biologi marini si è concentrato anche sulla valutazione dell’impatto delle attività antropiche sul biota costiero. È stato valutato, ad esempio, l’effetto del disturbo antropico legato alla presenza di scarichi di reflui o di aree portuali sulla struttura e composizione dei popolamenti bentonici e sui popolamenti ittici. Altri esperimenti hanno riguardato lo studio degli effetti legati all’introduzione di substrati artificiali in ambienti costieri. In particolare, sono stati effettuati numerosi studi sull’effetto della pesca del dattero di mare. Gli studi condotti hanno permesso di valutare l’estensione e l’intensità del danno determinato da questa pratica illegale di pesca, evidenziando le possibili conseguenze della desertificazione dovuta alla pesca del dattero di mare anche sulla fauna ittica e sul benthos vagile. Sono state anche condotte delle indagini sulla ricolonizzazione dei substrati desertificati e altri esperimenti sono in corso o in fase di progettazione per chiarire i meccanismi ecologici coinvolti nel recupero dei popolamenti disturbati da questo tipo di pesca. 12 Le Aree Marine Protette Lo studio delle AMP rappresenta un settore fondamentale della ricerca scientifica condotta dai biologi marini dell’Università di Lecce. Vari esperimenti hanno valutato l’effetto della protezione su fauna e flora dell’ambiente marino e sulla capacità di recupero dei popolamenti soggetti a protezione. Le tecniche sperimentate per la valutazione d’impatto ambientale dai ricercatori della Stazione di Biologia Marina di Porto Cesareo, oggi, sono adottate a livello nazionale per valutare l’efficacia di protezione delle AMP. Recentemente, inoltre, sono stati intrapresi degli studi finalizzati a valutare anche l’impatto socioeconomico delle AMP. Area Marina Protetta istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio con D.M. del 12/12/1997 Sede Amministrativa Tel. 0833.560144 www.areamarinaprotettaportocesareo.it Admin. Office Phone 0833.560144 www.areamarinaprotettaportocesareo.it GUARDIA COSTIERA Porto Cesareo - tel. 0833.560485 Gallipoli - tel. 0833.263924 COAST GUARD Porto Cesareo - Phone 0833.560485 Gallipoli - Phone 0833.263924 POLIZIA MUNICIPALE DI PORTO CESAREO Tel. 0833.858110 LOCAL POLICE of PORTO CESAREO Phone 0833.858110 POLIZIA MUNICIPALE DI NARDÒ Tel. 0833.572116 LOCAL POLICE of NARDÒ Phone 0833.572116 Cartina realizzata da: Tipografia Carrino Marine Protected Area settled by the Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, D.M. 12/12/1997