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ANNO
2 - NUMERO 6
Poste Italiane SpA - Sped.abb.post. Dl n 353/2003 - art 1 (comma1) D&B Milano - DISTRIBUZIONE GRATUITA
Novembre - Dicembre 2007
> EDITORIALE
Un grazie sicuro,
un arrivederci
forse
di Pasquale Cannatelli*
Il 31 dicembre terminerà il mandato
conferitomi dalla Giunta Regionale
il 1° gennaio 2003.
La scelta del Presidente Formigoni
e della Giunta si saprà dopo la
stampa di questo numero del giornale; sarà comunque una scelta nell’interesse del Niguarda: per quanto
mi riguarda sono disponibile a ciò
che mi verrà chiesto, come deve fare un buon manager, ma sarò onoratissimo se mi confermeranno nell’attuale situazione: continuare nell’esperienza di questi 5 anni al “Niguarda” con Voi.
Per me personalmente è stata un’esperienza ricca non solo da un punto di vista professionale ma anche, e
soprattutto, umano: ho condiviso
con tutti Voi una responsabilità per
uno scopo comune: quello di prenderci cura di coloro che si recano in
questo Ospedale con una domanda
di salute.
E’ stato un lavoro impegnativo, alcuni risultati li abbiamo raggiunti, e
molti ce lo riconoscono, per altri
abbiamo ancora ampi margini di
miglioramento e mi auguro che ciò
possa avvenire per il futuro, con me
o senza di me.
...SEGUE A PAGINA 4
* Direttore Generale - Niguarda
Tre “armi” in più per la lotta
alle patologie cerebrali
L’officina del cervello Gamma Knife Perfexion Centro Clinico Nemo
La chiamano Officina del Cervello ed è
il nuovo centro di Ingegneria dei tessuti per fare ricerca e sperimentazioni
sulle malattie neurodegenerative. Sarà
finanziato per i primi 3 anni dalla Regione Lombardia e sarà dotato delle
più moderne nanotecnologie per la ricerca sulle cellule staminali.
Gamma Knife è una esperessione in lingua inglese che significa “coltello gamma”. Si tratta di una strumentazione radiochirurgica di ultima generazione che
permette il trattamento di patologie cerebrali - anche tumorali - che non potrebbero essere affrontate con la chirurgia tradizionale.
Nemo è un acronimo che sta per
NEuroMuscular Omnicentre.
Partirà a gennaio e promuoverà terapie
cliniche e riabilitative per migliorare
la qualità della vita delle persone affette
da patologie neuromuscolari come la
distrofia muscolare la sclerosi laterale
amiotrofica e le amiotrofie spinali.
...SEGUE A PAGINA 2
...SEGUE A PAGINA 4
...SEGUE A PAGINA 2
> RICONOSCIMENTI
> TICKET SANITARIO
Bollini Rosa e Ambrogino d’Oro
Due prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e cittadino
Nelle ultime settimane Niguarda ha avuto l’onore
di essere insignito di 2 alti riconoscimenti.
Parliamo dei Bollini Rosa e dell’Ambrogino
D’oro. I primi vengono consegnati alle strutture
che hanno mostrato particolare impegno nella lotta
contro le malattie femminili; il secondo è un
Attestato che il Comune di Milano ha consegnato
al nostro M.A.P.P. (Museo d’Arte Paolo Pini) per il
suo impegno nell’integrare l’arte nella cura delle
malattie psichiatriche.
...SEGUE A PAGINA 5 e 8
> NUOVE STRUTTURE
La nuova Pediatria
Un reparto a misura di bambino
È stato inaugurato il nuovo reparto di Pediatria. Si trova al
secondo piano del padiglione Antonini Rossini, è moderno,
accogliente ed è stato realizzato con il prezioso impegno dei
volontari di Fondazione ABIO Italia Onlus e al sostegno
economico di Mediafriends.
...SEGUE A PAGINA 8
-------------------------------------> IN EVIDENZA
Tumore Polmonare Femminile ------------> A PAG. 5
Terapia di coppia ----------------------------> A PAG. 6
Il www dei nostri laboratori ------------> A PAG. 12
Dislessia infantile ---------------------------> A PAG.13
2
Il Giornale di Niguarda
> NUOVI LABORATORI DI RICERCA
> SOLIDARIETA’ E TELETHON
L’officina del cervello Alla ricerca di Nemo
Ricerca per malattie neurodegenerative
come Alzheimer e Sclerosi Multipla
...CONTINUA DALLA PRIMA
A guidare le ricerche sarà Angelo Vescovi, docente di Biologia all’università
Bicocca di Milano, che avrà a disposizione circa 900 mq di laboratori per
combattere malattie come la SLA (vedi
art. a pag. 2), l’Alzheimer e la sclerosi
multipla. “Abbiamo l’obiettivo – ha
spiegato Vescovi - di interrompere la
progressione di queste malattie sperando di offrire presto una cura a pazienti
che ora non ne hanno. È un obiettivo
che perseguo da quando abbiamo scoperto le cellule staminali nel cervello.”
“Il nostro progetto – è intervenuto Roberto Formigoni durante la conferenza
stampa del 23 novembre - è quello di offrire strutture sanitarie pubbliche complete, che accanto alla cura sviluppino
anche quella ricerca che porta le inno-
vazioni scientifiche al letto del paziente.
Occorre fare di tutto per dare risposte
alle esigenze di coloro che sono colpiti
da malattie neurodegerative, spesso prigionieri in un corpo che non risponde
più, e alle sofferenze dei loro cari che
vedono sconvolta la vita familiare.”
A sostenere l’attività della nuova struttura sarà anche l’associazione onlus Neurothon, che ha promosso il progetto per
permettere la ricerca su malattie che
hanno ancora poca ‘visibilità’. “Con
molte di queste malattie si muore di sicuro – ha detto Maurizio Colombo,
Presidente di Neurothon - Vorremmo
che fosse offerta ai malati una possibilità di cura, come accade con il cancro
e l’Aids, che sono giustamente sostenute
da ampie campagne di raccolta fondi
per la ricerca.”
La conferenza stampa in Regione. Da sinistra: Angelo Vescovi, il Presidente
Roberto Formigoni, l’Assessore Luciano Bresciani e Pasquale Cannatelli
Aperto il nuovo Centro Clinico per la cura di malattie
come distrofia muscolare, SLA e amiotrofie spinali
...CONTINUA DALLA PRIMA
Gli interventi saranno mirati a
limitare i danni causati dalla
progressiva immobilità a causa
delle patologie cerebrali che
colpiscono
gli
apparati
muscolare
e
scheletrico
(retrazioni,
difficoltà
respiratoria, scoliosi…).
Uno fra gli obiettivi è prevenire
le malattie neuromuscolari
grazie anche alla consulenza
genetica e alla conseguente
identificazione dei portatori sani
della malattia per informarli dei
rischi. Il Centro Clinico Nemo
da sinistra: Pasquale Cannatelli, Mario Melazzini, Presidente
costituisce un modello di team AISLA, Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia,
multidisciplinare
in
cui
Monsignor Brambilla e Alberto Fontana, Presidente UILDM
collaborano
e
cooperano
fisiatra, neurologo, pneumologo e cardiologo pediatrica, mentre 4 saranno quelli disponibili
con altri specialisti e figure professionali per il servizio di day hospital.
sanitarie (infermieri, fisioterapisti, psicologi). Il Centro Clinico nasce dalla sinergia tra UILDM
Il Centro Clinico accoglierà da tutta Italia circa (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare),
850-1000 persone all’anno, suddivise tra AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale
degenza, day hospital o servizi ambulatoriali. A Amiotrofica) e Niguarda, e dal grosso contributo
pieno regime, lo staff medico e infermieristico della Fondazione Telethon.
raggiungerà, circa, le 32 unità, cui andranno
aggiunti il personale amministrativo e gli
> PER INFORMAZIONI
operatori socio-sanitari (OSS). I posti letto per le
www.centrocliniconemo.it
degenze ordinarie saranno 20, di cui 6 per l’età
> NEUROSCIENZE
Mens sana in corpore sano
trici, con una paralisi che può avere un’estensione variabile, fino alla compromissioLa Sclerosi Laterale Amiotrofica colpisce i neuroni del movimento ne dei muscoli respiratori, alla necessità di
ventilazione assistita e quindi alla morte.
Il titolone qui sopra sembrerebbe errato; ma no la perdita progressiva e irreversibile Sembra incredibile, ma ci sono persone che
quale miglior “incipit” per un articolo che della normale capacità di deglutizione (di- riescono a vivere ed eccellere nel proprio laparla di una malattia che di senso sembra a- sfagia), dell’articolazione della parola (di- voro anche senza parola o capacità di moviverne davvero poco. È la Sclerosi Laterale sartria) e del controllo dei muscoli schele- mento. Degli esempi? Stephen Hawking,
forse il più grande fisico dei nostri giorAmiotrofica (SLA), una malattia deni, e in casa nostra Luca Coscioni, regenerativa del sistema nervoso cencentemente scomparso, docente e ricertrale che colpisce i moto-neuroni,
catore universitario di Economia Amsenza toccare, in parole povere, la lucibientale e soprattutto figura attiva nel
dità mentale di chi ne soffre.
sociale e nella politica del nostro paese.
La debolezza o rigidità muscolare
Ma esiste una cura?
rappresentano i primi sintomi principa“I trattamenti attualmente disponibili
li della SLA (75% dei casi); altri maniper la SLA non sono ancora soddisfafestano invece un “esordio bulbare”
centi – interviene Ignazio Renzo Cau(25% dei casi) con difficoltà nell’artisarano, responsabile della struttura di
colare la parola, sino ad arrivare alla
Cure Palliative e Hospice (vedi a pg.
perdita della comunicazione verbale.
Le conseguenze di questa malattia soStephen Hawking durante un esperimento senza gravità 7) - Il riluzolo è l’unico farmaco regi-
strato in Europa per la cura della SLA. In
due studi clinici si è dimostrato efficace nel
rallentare l’evoluzione della malattia aumentando la sopravvivenza di 3/6 mesi e in
uno studio retrospettivo si è dimostrato in
grado di stabilizzare una malattia di grado
intermedio più a lungo rispetto ai controlli.”
> CASISTICA
L’incidenza stimata è di 1,5-2 casi su
100.000 persone all’anno, un valore
che sembra essere in aumento. La SLA
più raramente esordisce prima dell’età
di 20 anni, per lo più compare dopo i 40
anni; l’età media di insorgenza si colloca intorno ai 58 anni. La durata media
della malattia è intorno ai 3-4 anni, il
10% dei pazienti sopravvive oltre 10 anni e in singoli casi la malattia può durare per diverse decadi.
Il Giornale di Niguarda
4
> IN BREVE
Arrivederci
Ettore Vitali, direttore del Dipartimento di Cardiologia. e
Guido Bonoldi, direttore della
Medicina 1, lasciano il nostro
ospedale per continuare la loro
esperienza professionale in altre strutture.
A loro va il nostro ringraziamento e un augurio per i futuri
incarichi.
Il bisturi subatomico
Raggi Gamma per il trattamento del tumore e di altre malattie cerebrali
...Alcuni sostengono che a volte la medicina
superi la fantascienza. Un esempio? A
Niguarda è arrivato uno strumento di
In ricordo
di Franco
Azzario
Per ricevere gratuitamente il
nostro periodico, basta comunicarci il vostro indirizzo di casa alla e-mail
[email protected]
oppure al numero di telefono
02 6444.2562, lun-ven, dalle 9.00 alle 16.30.
Per un aggiornamento a portata
di click, invece, abbonatevi alla nostra webletter dal sito
www.ospedaleniguarda.it
Una serata
per il Centro
Clinico Nemo
Il 22 gennaio, al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano, andranno in scena i Legnanesi per
uno spettacolo di raccolta fondi a favore del Centro Clinico
Nemo (vedi pag. 2).
E’ possibile acquistare il biglietto online su www.ticketone.it
ultimissima generazione che cura il tumore
cerebrale con fasci di raggi gamma.
È il Gamma Knife Perfexion (dall’inglese, il
coltello gamma), una forma di
radioterapia stereotassica per la cura di
tumori, malformazioni vascolari e
nevralgie trigeminali che riesce a far
convergere 201 fasci di raggi in un
unico punto senza intaccare le
strutture cerebrali circostanti.
Le principali patologie
trattabili con Gamma Knife sono:
- neurinoma dell’acustico
- meningiomi
- adenomi ipofisari
- metastasi cerebrali
- malformazioni vascolari
- nevralgia trigeminale
- Astrocitomi, cordomi,
mangioblastomi e altri tumori
rari (melanomi uveali)
A un mese dalla scomparsa di
Franco Azzario tutto il personale del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale lo ricorda con grande
affetto.
Niguarda
informa a
casa vostra
...CONTINUA DALLA PRIMA
GAMMA KNIFE PERFEXION
> PER INFORMAZIONI
Neurochirurgia
02 6444.2150
[email protected]
...CONTINUA DALLA PRIMA
> EDITORIALE
Un grazie lo devo a tutti a cominciare dai
miei più stretti collaboratori il dott.
Munari, il dott. Trivelli e il dott. Corradini
(per il pezzo di strada che ha fatto con
noi), al Collegio di Direzione, al Collegio
Sindacale, allo Staff, a tutti i responsabili
delle Strutture Complesse e Semplici, a
tutto il personale della dirigenza, al
personale sanitario, amministrativo,
tecnico del comparto. Ognuno di Voi ha
contribuito in quello che io chiamo un
“opera per la salute”, continuando nella
tradizione che c’è stata tramandata da chi
prima di noi ha lavorato in questo grande
Ospedale e nell’Ospedale da cui ha preso
il nome “La Ca’ Granda”.
Un grazie va al Presidente Roberto
Formigoni, all’Assessore Bresciani e a
tutta la Giunta per l’attenzione che hanno
avuto verso il nostro Ospedale per
riqualificarlo e permettergli di essere
all’altezza de suo compito.
Un grazie al dott. Lucchina e a tutti i suoi
collaboratori della Direzione Generale
Sanità per la guida ed il supporto dato in
questi anni, anche nelle situazioni più
critiche, che ha garantito di poter
proseguire nel rilancio del nostro
Ospedale.
Un grazie alle Organizzazioni Sindacali
Dopo aver posizionato un casco alla testa del
paziente (chiamato casco di Leksell
dall’inventore) si esegue una risonanza
magnetica, una tomografia computerizzata o
un’angiografia cerebrale per identificare il
bersaglio. Una volta stabilite la dose di raggi da
somministrare, il paziente viene posizionato sul
lettino, mentre il personale monitora il
trattamento con una videocamera in completa
sicurezza.
Durante l’intervento possono essere trattate
contemporaneamente più lesioni o metastasi
in sedi critiche e inaccessibili del cervello.
La durata dell’intervento varia da 1 a 3 ore,
non provoca alcun fastidio ed è seguito da
pochi giorni di ricovero.
Da sinistra: Luca Maria Munari, Direttore Sanitario, Pasquale Cannatelli,
Direttore Generale, Marco Trivelli, Direttore Amministrativo
della dirigenza e del comparto con cui c’è
stato un confronto serrato ma corretto che
ha permesso di superare momenti critici e
di portare avanti progetti innovativi.
Non posso dimenticare nei miei sentiti e
sinceri ringraziamenti, la dott.ssa
Cremonesi e tutti coloro che collaborano
all’Ufficio URP e Comunicazione e alla
redazione di questo giornale.
L’augurio che faccio a Voi tutti in
occasione del Santo Natale e per l’Anno
Nuovo è che possiate continuare con
passione a costruire quest’Opera per noi
e per gli altri; è un impegno importante,
faticoso ma ne vale la pena !!!
Un Augurio di pace, che viene dal Signore
Gesù, per Voi e le Vostre famiglie.
Con gratitudine.
Pasquale Cannatelli
5
Il Giornale di Niguarda
> DONNE & SALUTE
Nuoce gravemente alla salute
Impennata di casi per il tumore polmonare femminile
Parlare di emergenza in oncologia può suonare
come una stonatura o forse, per certi versi, inappropriato. Non possiamo però sottovalutare
lo spaventoso incremento dell’incidenza del
tumore polmonare nel sesso femminile. Quasi sconosciuto negli anni ’50, oggi, negli Stati
Uniti e in Europa, rappresenta la prima causa
di morte per neoplasia dopo il carcinoma
mammario.
“Non possiamo girarci attorno – spiega Giovanni Cimino, pneumologo di Niguarda - il
fumo è la prima causa del tumore polmonare
che negli ultimi anni, in riduzione nell’uomo, è
andata progressivamente aumentando nella
donna. È un quadro che si è affacciato prepotentemente anche nei nostri ambulatori dove
assistiamo ad un “allarmante” riscontro di
carcinomi polmonari nel sesso femminile.”
Il fenomeno, tuttavia, trova una importante casistica anche in donne di giovane età non-fumatrici. L’insorgenza di queste due “epidemie” disegna uno scenario dai contorni inquietanti, arrivando a prospettare un futuro ormai
non così lontano, in cui il tumore polmonare
possa colpire indistintamente entrambi i sessi.
Uno spiraglio d’ottimismo, e proprio ed in particolare nelle donne, è rappresentato dalle molecole biologiche: farmaci capaci di intervenire più direttamente sulla crescita neoplastica,
contenendo i processi replicativi del tumore.
“Da una parte – continua Cimino – la ricerca
porta alla luce nuove prospettive terapeutiche
fino a non molti anni fa inimmaginabile. Dall’altra, il costante incremento di questa “malattia”, con un sempre maggior contributo
femminile, rischia di vanificare gli sforzi pro-
...SEGUE DALLA PRIMA
fusi. In attesa che i nuovi momenti terapeutici
possano incidere concretamente, ancora più
forte diventa la valorizzazione di un’attenta e
capillare campagna preventiva, vuoi sui fattori eziopatogenetici vuoi sulla diagnosi precoce.
Una sfida che ci vedrà ancora più impegnati
nei prossimi anni e che vorrebbe che la “quota rosa” non voglia a tutti i costi avere voce in
capitolo.”
CASISTICA
A parità di abitudine al fumo, la donna ha un rischio di contrarre la malattia che è da 1,2 a 1,7 volte superiore rispetto all’uomo.
Nei paesi occidentali il tumore polmonare è la prima causa di morte per
tumore maligno nell’uomo e la terza
nella donna. Rappresenta nella donna
l’8% circa di tutte le neoplasie e il 4%
di tutte le morti per cancro.
In Italia ogni anno sono stimati tra i
35.000-40.000 nuovi casi di tumore
polmonare, di questi quasi 7000 sono
donne. In Europa è atteso un aumento del 10-15% ogni 5 anni per il sesso
maschile e del 15-30% per quello
femminile.
> PER INFORMAZIONI
Pneumologia - 02 6444.2445
[email protected]
> EMERGENZA/URGENZA
I nostri 3 Bollini Rosa
Pronto Soccorso. “Divieto” d’accesso
Il più alto riconoscimento per un ospedale a
“misura di donna”
“Boom” di codici bianchi nei primi mesi del 2007
Ospedale a 5 stelle? Non più, d’ora in
avanti: ospedale a 3 Bollini. Parliamo di
Niguarda e dell’assegnazione che l’ha
visto protagonista insieme ad altri 18
ospedali italiani. Si chiamano “Bollini
Rosa“ e sono stati assegnati il 18 ottobre
scorso a Roma alle strutture che hanno
mostrato particolare impegno sul fronte
delle malattie femminili, su una base di circa 100 candidati.
Il nostro ospedale li ha ottenuti grazie alla presenza di reparti e ambulatori
dedicati alla diagnosi ed alla terapia di patologie femminili (1° bollino), alle
38 pubblicazioni scientifiche su patologie femminili e alla presenza di 6
donne nel Comitato Etico (2° bollino) e alla presenza di 18 donne in
posizioni apicali, alla prevalenza di personale infermieristico femminile
(75%), all’utilizzo di un servizio di mediazione culturale, alla divulgazione
di opuscoli informativi multi-lingue e al rispetto delle differenze e
specificità religiose e culturali (3° bollino). “La medicina di genere interviene Paola Loli, direttore dell’Endocrinologia e Presidente del
Comitato Pari Opportunità Aziendali - non approfondisce solo temi che
per epidemiologia sono prevalentemente femminili, ma organizza percorsi
diagnostico/terapeutici per la donna, in modo tale che la patologia al
femminile possa venir trattata in modo completo e più umano possibile.”
L’iniziativa, promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della
Donna, meglio noto come O.N.Da, ha voluto individuare una sorta di “guida
della salute” per segnalare gli ospedali a misura di donna, riconoscendo i
meriti di chi maggiormente si dedica allo studio e alla cura delle patologie
femminili, nonché all’assistenza delle donne ricoverate, ma anche a chi affida
alla gestione femminile settori crescenti di attività.
> PER INFORMAZIONI
www.ondaosservatorio.it
Da gennaio a ottobre 2007 ci sono
stati ben 12.500 accessi in Pronto
Soccorso. Quanti di questi erano casi
di reale urgenza e quali invece
avrebbero potuto rivolgersi a una
struttura più idonea?
“La ‘mission’ principale del Pronto
Soccorso – interviene Daniele Coen,
direttore della Medicina d’Urgenza
e Pronto Soccorso - è quella di
fornire prestazioni sanitarie di
elevata qualità tecnico professionale
a cittadini in situazioni di
emergenza-urgenza. Nella realtà,
tutti i Pronto Soccorso sono divenuti
anche luoghi deputati a risolvere
problemi sanitari non urgenti e
situazioni di carattere sociale o
assistenziale, dovuti in parte a
carenze reali o percepite della
medicina del territorio.”
Una prima idea sui cosiddetti accessi
“impropri” può venire da un’analisi
dei pazienti classificati al triage
come codici bianchi, ovvero come
persone che non presentano alcuna
situazione di reale urgenza. La
percentuale dei codici bianchi in
accesso è elevata (circa il 17% del
totale), con picchi per i pazienti con
problemi odontoiatrici o oculistici.
Patologie quindi “minori”, ma che
non sono in genere trattabili dal
medico curante e che non
troverebbero negli ambulatori
territoriali la risposta immediata
desiderata dal cittadino in presenza
di sintomi non gravi, ma spesso
molto fastidiosi.
Tra gli accessi “impropri” bisogna
considerare anche quelli dei
cittadini extracomunitari non in
regola, che hanno come unico
riferimento alternativo al PS i centri
di assistenza del volontariato e che
richiedono in particolare prestazioni
legate a problemi dell’area maternoinfantile, di piccola traumatologia o
di disadattamento sociale.
“Le patologie ‘minori’ – continua
Coen - costituiscono un carico
rilevante di lavoro, ma la colpa degli
accessi “impropri” non è sempre
degli assistiti. La sfida per il sistema
sarà quella di creare per questi
utenti percorsi alternativi facilmente
accessibili, in modo da poter
riservare le preziose risorse
professionali e tecnologiche del
Pronto Soccorso alla gestione dei
casi più gravi.”
Per maggiori info consultate
la Carta dei Servizi sul sito
www.ospedaleniguarda.it
6
Il Giornale di Niguarda
> PSICOTERAPIA
> FOCUS
Problemi di coppia?
Professionisti della sanità
Parliamone in ambulatorio
Il Tecnico di Radiologia
Il Dr. House storcerà pure
il naso, ma a Niguarda si
cura malattia e persona. È
il compito del servizio di
Consultazione Psicologica e di Psicoterapia che,
mettendo a disposizione
degli altri reparti la propria
esperienza, allevia la sofferenza psicologica per prevenire ed aiutare a gestire il
disagio emotivo collegato
alla malattia.
Come può un ospedale curare la persona? “L’attenzione del nostro Ospedale
è verso il paziente nella
sua globalità – spiega Clara Ajmone, responsabile
del servizio di Consultazione Psicologica e Psicoterapia - Ci sono casi in cui la malattia fisica irrompe
nella vita di una persona. Questo provoca un forte
impatto sul piano psicologico sia del paziente, sia
della sua rete famigliare e sociale. Si rendono pertanto opportuni alcuni interventi di supporto psicologico e trattamenti di psicoterapia individuale, famigliare e/o di gruppo, rivolti ai pazienti ricoverati, ai
pazienti che utilizzano il servizio ambulatoriale e ai
loro famigliari.” Tuttavia, come direbbe un grande
del piccolo schermo, non finisce qui.
C’è un’unità in particolare che pochi si aspetterebbero di trovare in un ospedale. È l’Unità di Terapia Relazionale, accessibile anche su prescrizione del medico curante o di altro specialista. È rivolta prevalentemente a famiglie, individui, coppie e gruppi che
presentano problemi psicologici e sofferenze relazionali. Ma in che modo vengono affrontate? “Pos-
siamo fare alcuni esempi – continua Clara Ajmone - La psicoterapia famigliare è indicata in casi
di difficoltà nei ruoli e nelle funzioni genitoriali, nei casi di comportamenti devianti dei figli, nei
casi di grave rischio e disagio
psicologico di uno dei componenti la famiglia. Oppure la psicoterapia di coppia, indicata per le
coppie che presentano alta conflittualità, sofferenza individuale
o relazionale dei partner, con rischi di separazione, difficoltà di
comunicazione, malattia fisica di
uno o di entrambi i coniugi. O
ancora la psicoterapia di gruppo
che prevede incontri congiunti con pazienti accomunati da problematiche specifiche, quali una grave
malattia fisica o l’esperienza della separazione dal
partner.”
L’équipe fornisce attività di formazione e di
supervisione agli specializzandi in psicoterapia e presso la Facoltà di scienze infermieristiche. Il Servizio è sede di tutoring per le
lauree triennali e per la formazione e l’aggiornamento agli operatori sanitari direttamente coinvolti nella cura del paziente
(medici, infermieri, tutor infermieri).
> PER INFORMAZIONI
Servizio di Cons. Psicologica e Psicoterapia
02 6444.2306
[email protected]
In questo numero parliamo di una
figura professionale dell’area tecnicosanitaria. Lo facciamo con l’aiuto di
Giovanna Bollini, direttore della
Direzione Infermieristica e Giancarla
Stringhini, Coordinatore Tecnico di
Radiologia. Il Tecnico sanitario di
Radiologia Medica è il professionista
che opera nei servizi in cui si utilizzano, a scopi diagnostici e
terapeutici, radiazioni ionizzanti, in stretta collaborazione con il
medico radiologo, radioterapista, medico nucleare e con tutte le figure
sanitarie che prestano assistenza. Per svolgere questa attività occorre
conseguire la Laurea di primo livello in Tecniche di Radiologia
Medica, per Immagini e Radioterapia, presso le Facoltà di Medicina
e Chirurgia. Si occupa dello svolgimento degli esami radiologici
standard o di quelli che richiedono l’impiego di apparecchiature più
sofisticate, per l’esecuzione delle terapie radianti e in tutte quelle
attività legate all’impiego di sorgenti radioattive, a risonanza
magnetica nucleare e delle apparecchiature ad esse connesse, nel
rispetto delle norme di radioprotezione previste dall’Unione Europea.
La presenza del Tecnico sanitario di Radiologia è prevista nei servizi
di Radiodiagnostica, Medicina Nucleare, Radioterapia (nella foto
una TAC), Neuroradiologia, Radiologia Interventistica, Fisica
sanitaria. Si tratta di settori che, accanto alla specifica competenza
necessaria per l’utilizzo delle apparecchiature sempre più sofisticate e
tecnologiche, richiedono a questa figura una capacità di osservazione
e relazionale in quanto le persone assistite normalmente eseguono
questo tipo di esami radiologici per controlli o per approfondimenti
diagnostici quindi vi si approcciano con notevole ansia e
preoccupazione. Negli ultimi anni il numero di giovani che si
iscrivevano ai Concorsi era andato calando; tendenza che
ultimamente ha subito una inversione che fa ben sperare per il futuro.
Un dato per tutti: al concorso, bandito quest’anno e che sarà espletato
nel 2008, sono state presentate 79 domande per la copertura di 5 posti,
messi a concorso.
7
Il Giornale di Niguarda
> RICONOSCIMENTI
> EVENTI
Il premio Ippocrate a Enrica Morra
Enrica Morra, direttore del
Dipartimento Oncologico e della
Ematologia è stata insignita del
prestigioso premio “Ippocrate”
per il 2007. L’Unione Nazionale
Medico Scientifica di Informazione
le ha consegnato l’importante
riconoscimento il 10 dicembre 2007
nel corso di una cerimonia al
Circolo della Stampa di Milano.
Matching Fiera 2007
> NUOVE STRUTTURE
Apre l’Hospice di Niguarda
A gennaio una nuova unità per le cure palliative
Lo chiamano Hospice e sarà inaugurato nei primi giorni
del 2008. Si tratta di una unità operativa per le cure
palliative che accoglierà i pazienti con aspettativa di vita
molto breve e sarà diretto da Ignazio Renzo Causarano.
La sezione di degenza non è ordinaria. Dispone di 15
posti letto in stanza singola, inseriti in un contesto di
arredamento e confort alberghiero che si avvicina il più
possibile all’accoglienza di una vera abitazione.
All’interno delle stanze è prevista anche un’area
soggiorno che permette al parente o all’amico di restare
vicino al paziente per tutta la notte. Nella fase di postdegenza, è prevista un’assistenza domiciliare; i giorni
che il paziente trascorre nell’hospice sono anche di
preparazione al ritorno a casa.
Nel caso di disturbi fisici fuori controllo, infatti, si farà in
modo che le terapie e gli antidolorifici siano modulati in
base allo stato di salute del paziente per permettergli un
riposo senza sofferenze.Nei prossimi mesi, oltre alla
zona di degenza, sarà portato a termine un day hospital e
un ambulatorio di cure palliative che tratterà anche la
terapia del dolore.
Anche quest’anno Niguarda ha partecipato a Matching Fiera, tra i
più grandi eventi d’incontro per le aziende italiane. Erano presenti
più di 1.500 tra imprese nazionali e straniere, enti pubblici con oltre
15.000 incontri programmati, buyer internazionali e 35.000 mq di
spazi fieristici.
> INIZIATIVE DI NATALE
Cioccolato a fin di bene
Da lunedì 19 novembre sino
a Natale, fuori dal Centro
Prelievi, potete vedere un
chioschetto di prodotti Lindt.
Il ricavato sarà interamente
devoluto all’Associazione
“Amici del Centro Vittorio
di Capua” e alla nostra Riabilitazione Equestre, nonchè
alla Fondazione Serena per
la lotta alle patologie neurmuscolari.
I cavalli del nostro Centro di
Riabilitazione Equestre V. di Capua
> ONCOLOGIA
Cellule “addestrate” contro il tumore rinofaringeo
Uno studio dell’Oncologia Falck in collaborazione con il Policlinico di Pavia
Nel nostro Ospedale da alcuni anni si utilizzano “agenti speciali” del sangue. Si tratta
dei linfociti che, grazie a una nuova terapia
contro il carcinoma rinofaringeo, vengono “addestrati” a colpire in modo selettivo
le cellule del tumore. In particolare, questi
linfociti “killer” riconoscono come bersaglio il virus di Epstein-Barr (EBV), presente nelle cellule del tumore in oltre il
90% dei casi. I risultati di questa sperimentazione sono stati di tale importanza da essere presentati negli Stati Uniti durante il
congresso dell’International Society for
the Biologic Therapy of Cancer di Boston.
Per Niguarda ha parlato Paolo Pedrazzoli,
specialista dell’Oncologia Falck.
“Lo studio – interviene Pedrazzoli - ha di-
mostrato innanzitutto che è possibile
“produrre” queste
cellule addestrate in
tutti i pazienti studiati e che una volta
somministrati per
via endovenosa, i
linfociti anti-EBV
non hanno effetti
collaterali rilevanti
Panorama di Boston, città sede del Congresso Internazionale
per il paziente. Da
un punto di vista clinico, in alcuni pazienti con malattia in fase Questo dimostra che i linfociti anti-EBV somolto avanzata e non più sensibile alle te- no in grado di colpire in modo specifico le
rapie convenzionali si è osservata una re- cellule tumorali.”
gressione o una stabilizzazione del tumore. Dimostrata la fattibilità e l’efficacia clinica
di questa terapia, sarà importante nel prossimo futuro utilizzarla in fasi più precoci della malattia, grazie anche alla stretta collaborazione clinica già avviata con l’Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano. Questa
ricerca, unica in Europa, è stata realizzata in
collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia ed è possibile grazie ai fondi
dell’Associazione Italiana per la Ricerca
sul Cancro e dell’Oncologia Ca’ Granda
Onlus Fondazione.
> PER INFORMAZIONI
02 6444.2291
[email protected]
8
NIGUARDA NOI
Il Giornale di Niguarda
> MATERNO INFANTILE
La nuova pediatria
Un reparto a misura di bambino
La corsia del nuovo reparto
...SEGUE DALLA PRIMA
Una collaborazione che ha già portato i suoi frutti con il
progetto “Il Compito di prendersi cura”, che ha avuto come
obiettivo quello di arredare reparti pediatrici secondo la
progettazione ABIO. Il risultato? Ambienti a misura di
bambino, camere accoglienti e colorate, sale gioco e spazi
che si offrono alla fantasia all’attività ludica, di primaria
importanza per il bambino.
Il nuovo reparto si inserisce in un padiglione, l’AntoniniRossini, interamente dedicato alla mamma e al bambino,
che coinvolge tutto il Dipartimento Materno Infantile,
diretto da Costantino De Giacomo, in grado di far fronte a
tutte le patologie legate alla sfera pediatrica e ostetricoginecologica. Il Dipartimento, oltre alla Pediatria, può
accogliere i piccoli pazienti in Chirurgia Pediatrica,
Neonatologia, Neuropsichiatria dell’Infanzia e
dell’Adolescenza, Oculistica Pediatrica e il Centro
Allergologico Pediatrico; è inoltre centro di riferimento per
molte patologie legate all’infanzia alla coppia e alla
donna.
La sala d’attesa per i più piccoli
> PER INFORMAZIONI
Pediatria - 02 6444.2432
[email protected]
www.abio.org
...SEGUE DALLA PRIMA
> REGOLAMENTI
Dieci in condotta Un Ambrogino d’Oro al M.A.P.P.
Un Codice Etico per la “Mission” di Niguarda
La terza Benemerenza Civica a Niguarda
Rispetto della normativa vigente, onestà e correttezza,
trasparenza: sono solo alcuni tra i principi che costituiscono il
Codice Etico dell’Ospedale.
Ma che cos’è? “È il documento ufficiale – spiega Mariarosa
Cefis del Supporto alla direzione strategica - che raccoglie i
principi e i valori etici che orientano l’attività e i comportamenti
nell’ambito della Mission aziendale: garantire ad ogni cittadino,
in qualsiasi circostanza, la cura più adeguata al bisogno di
salute. Elemento base della cultura del nostro Ospedale, il
Codice Etico previene i comportamenti irresponsabili o illeciti
da parte di chi opera in nome e per conto della nostra azienda,
secondo i principi già espressi nella Carta dei valori.”
È una “Carta dei diritti e dei doveri morali” che definisce
responsabilità etico-sociali; non, quindi, una semplice
enunciazione di regole, ma un vero e proprio strumento di lavoro,
un punto di riferimento concreto per tutti coloro che lavorano nel
nostro Ospedale e per il nostro Ospedale.
Il codice etico è pubblicato sul sito www.ospedaleniguarda.it
alla voce “scopri Niguarda” e sulla rete intranet alla voce “Chi
siamo - annual 2004/2005/2006”. Al Codice etico si accompagna
un altro documento: il “Modello organizzativo” che descrive le
procedure da seguire nello svolgimento delle attività, costituendo
un ulteriore strumento di guida per tutti gli operatori aziendali. In
questa prima fase, nel Modello organizzativo sono stati presi in
esame quattro processi ritenuti critici appartenenti all’area
amministrativa. Quali? Selezione del personale dipendente,
pagamento dei fornitori, accettazione, valorizzazione, gestione
dei cespiti e acquisti sotto soglia.
Il Museo d’Arte Paolo Pini ha ricevuto
l’Attestato di Civica Benemerenza, altrimenti conosciuto come Ambrogino d’Oro,
il più prestigioso riconoscimento della Città
di Milano. E’ la terza volta per Niguarda,
dopo la doppia consegna dell’anno scorso
a Villa Marelli e al Dipartimento Cardiologico.
Riportiamo qui di seguito il testo dell’attestato. L’arte come servizio sociale, è questa
la missione del M.A.P.P., Museo d’Arte Paolo Pini. Nato nel 1995, ha recuperato l’area
dell’ex ospedale psichiatrico, trasformandola in un museo d’arte contemporanea all’aperto dedicato all’arteterapia. Vi si sono
La consegna dell’Ambrogino. Da sinistra: Pasquale Cannnatelli,
succeduti finora 140 artisti di fama interna- Teresa Melorio, responsabile delle Botteghe d’Arte, il Sindaco Letizia
zionale che hanno offerto il proprio contriMoratti e Manfredi Palmeri, Presidente del Consiglio Comunale
buto per dare vita alla collezione permanente del museo, coinvolgendo in molti casi gli stessi pa- natamente”. Durante la serata è stato possibile acquistare
zienti. Il grande impegno nell’integrazione dei malati opere realizzate dai pazienti, partecipare alla lotteria e asnella società attraverso nuove forme di cura, ha fatto di sistere a spettacoli musicali e di danza; il tutto concluso,
questo museo un luogo eccezionale, dove l’arte crea oc- nella più classica delle tradizioni, dal brindisi natalizio.
casioni di incontro e di lavoro tra artisti e persone affette da malattie psichiche.
> PER INFORMAZIONI
La cerimonia, che si è tenuta il 7 dicembre al teatro Dal
tel. 02 6444.5392 - [email protected]
Verme, è continuata una settimana più tardi presso la sewww.mapp-arca.it
de del M.A.P.P., nella festa “Tutti insieme MAPPassio-
9
Il Giornale di Niguarda
NIGUARDA NOI
> ECONOMIA & MANAGEMENT
Budget 2008
C.R.A.L.
Interviene Simona Giroldi, Responsabile Ufficio Programmazione
e Controllo di Gestione
“La ricerca di una risposta appropriata alla domanda di salute del cittadino, coerentemente con le risorse disponibili, ha comportato l’avvio per l’anno 2008 del processo di budget come strumento di riferimento
operativo della gestione.
A partire dalla fine di ottobre, anche a seguito dell’invio delle regole di funzionamento del sistema da parte della Regione
Lombardia, la Direzione aziendale e il Comitato Budget hanno definito le linee guida
ed un’ipotesi di obiettivi per il prossimo anno.
Tali obiettivi saranno confermati o meno
dai comitati di dipartimento prima della negoziazione vera e propria che si svolgerà
tra gennaio e febbraio 2008 tra la Direzione e le strutture aziendali.
Si sottolinea l’importanza del coinvolgimento, la motivazione a la responsabilizzazione di ogni operatore al fine del buon esito dell’intero processo.”
> IL NUOVO NIGUARDA
Un arco demolito per
essere ricostruito
La trasformazione di un pezzo di storia
L’architetto Arata (che progettò Niguarda),
l’ingegner Marcovigi (che ne seguì i lavori
di costruzione) possono dormire sonni
tranquilli. Infatti alla demolizione di un arco
storico, nell’area che collega il padiglione
Talamona e i Servizi Generali, farà seguito
la ricostruzione perfetta dello stesso arco.
“Questo lavoro – spiega l’ingegner Carlo
Maria Badi - è necessario per permettere,
oltre a un rinforzo strutturale, l’accesso per
alcuni mesi dei mezzi di cantiere per la
realizzazione dei cunicoli del Nuovo
Ospedale e per consentire un nuovo
ingresso sul lato sud del padiglione
Talamona per le ambulanze e i mezzi della
logistica (i pasti per i malati, la lavanderia,
i generi economati…).”
> FESTA DELLA BEFANA
Verranno tolti con cura tutti i
rivestimenti in marmo botticino; in
seguito si procederà alla demolizione del
calcestruzzo e a una serie di lavori previsti
per il nuovo ospedale. Al termine di questi
lavori (che dureranno circa 6-8 mesi) la
stessa azienda provvederà, una volta
ricostruita la struttura dell’arco in cemento
armato, a riposizionare i marmi nella loro
originaria e caratteristica posizione.
Lavori di questo tipo non sono rari, sono
necessari quando si deve inserire un
intervento tecnologico in un tessuto storico
pre-esistente; una analogia in tal senso la si
può fare con la demolizione (ed il
successivo rifacimento) di molte strade e
piazze storiche (ad esempio Corso Vittorio
Emanuele e Piazza S.
Babila) del centro di
Milano per permettere i
lavori di realizzazione della
metropolitana.
Come si vede, dunque, per
costruire il nuovo non è
necessario distruggere il
vecchio. Anzi, qui a
Niguarda, fin dalla fase di
progettazione del nuovo
ospedale, era già chiaro a
tutti come per costruire il
nuovo fosse indispensabile
fare i conti con il vecchio.
Questo passato verrà
rispettato e, per questo,
ricostruito.
Gli operai durante la demolizione dell’arco
Come dopo ogni Natale, Il Circolo Ricreativo di Niguarda organizza la Festa della Befana per i figli
dei soci fino ai 10 anni.
Si svolgerà il 6 gennaio nell’Aula Magna dell’ospedale e sarà animata da uno spettacolo, un rifresco e
la distribuzione dei doni per i più piccoli.
Per chi non partecipa alla Festa, subito dopo ci sarà
una lotteria con la possibilità di vincere tanti premi.
> TESSERAMENTO 2008
Le iscrizioni saranno aperte per tutto il mese di dicembre 2007 e per
l'intero anno 2008
NATALE 2007
I nostri Auguri
Martedì 18 dicembre, come ogni anno, ci saranno gli auguri
natalizi della Direzione nell’aula magna dell’Ospedale, seguiti
dalla benedizione del Monsignor Vittorio Bruni.
Anche noi della redazione de “Il Giornale di Niguarda”
cogliamo l’occasione per ringraziare tutti voi per le
numerosissime richieste di abbonamento e per augurarvi i nostri
più sinceri auguri di Buon Natale, Capodanno e di Felice 2008.
All’anno prossimo!
Il Giornale di Niguarda
Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Milano
DIRETTORE RESPONSABILE: PASQUALE CANNATELLI
Coordinatore Editoriale:
Monica Cremonesi
In redazione: Federico Rossi
A questo numero hanno collaborato:
Francesco Scarpace, Ida Mannelli
Marketing: Matteo Stocco
Direzione e redazione:
Piazza Ospedale Maggiore 3 - 20162 Milano - tel. 02 6444.2562 [email protected]
Foto: Archivio Niguarda copyright
Progetto grafico: Lara Angonese
Stampa: S.P.A. Tipografia Sociale Viale Europa 12 - 20052 Monza
Tiratura: 30.000 copie
Reg. Tribunale Milano:
n. 326 del 17 maggio 2006
Pubblicità: Spada Pubblicità 02.24.30.85.60- Fax 02.24.30.01.56
www.spadapubblicita.it.
Pubblicato online sul sito:
www.ospedaleniguarda.it
11
Il Giornale di Niguarda
> NEFROLOGIA
Non
dimenticate
di donare il
sangue.
Fa bene a voi
e agli altri
Il “mal di pietre”
Nelle librerie in questi giorni va a ruba un libro dal titolo “Mal di
pietre”. E’ la storia di una donna, della sua vita, del suo
matrimonio e dei suoi amori. In quest’ordine, appunto, perché alla
donna tutto capita un po’ in ritardo, quando ormai non ci spera
più. Ed ecco che l’amore sembra arrivare inaspettato, durante una
cura termale per guarire dal “mal di pietre”
Abbiamo fatto qualche domanda a Maria
Elisabetta De Ferrari, specialista nefrologa
di Niguarda, per capire qualcosa in più sul
calcolo renale
Irrequietezza, violento dolore al fianco, mal di
schiena e vomito. Sono i sintomi del così
chiamato calcolo renale, altrimenti detto “mal
di pietre”.
“Il calcolo renale (o nefrolitiasi) - spiega Maria
Elisabetta De Ferrari - si forma quando nelle
urine la concentrazione dei sali litogeni
(calcio, acido urico, ossalato), aumentando,
forma i primi cristalli che poi, aggregandosi
tra di loro, costituiscono il calcolo vero e
proprio.
Per evitare che si formino, è sufficiente
mantenere le urine in condizione di
sottosaturazione, cioè ben diluite, garantendo
una costante e frazionata idratazione per
produrre diuresi superiore a 2 litri.
Il sintomo più tipico è la colica renale, cioè un
violento dolore al fianco accompagnato da
vomito e irrequietezza dovuto allo spostamento
del calcolo lungo le vie urinarie. A volte può
essere presente solo una
lombalgia sorda, tipo un
mal di schiena. Un’altra
possibilità è l’evenienza di
una
macro
o
microematuria
anche
senza sintomi, cioè la
presenza di sangue nelle
urine.
Un calcolo intorno ai 6mm ha elevate
possibilità di espulsione spontanea, mentre la
percentuale si riduce con l’aumentare delle
dimensioni. L’ecografia è in grado di
evidenziare numero e dimensione dei calcoli,
sede ed eventuale presenza di dilatazione delle
vie escretrici.
In base al tipo di cristallo che li costituisce,
si riconoscono diversi tipi di calcoli.
I più comuni (80%) sono di calcio ossalato
e/o fosfato, seguono quelli di acido urico
(10%), di struvite (o da infezione, 7%), infine più rari calcoli di cistina (meno
dell’1%).
> NIGUARDA NEL MONDO
> ARTE E PSICHIATRIA
Niguarda - Slatina
Una collaborazione per l’aggiornamento professionale
di medici e infermieri rumeni
Partirà a gennaio e avrà la durata di 3 anni.
E’ un progetto di formazione professionale
Il momento dell’accordo.
Da sinistra: Alberto Pirelli, Vicepresidente
del Gruppo, e Pasquale Cannatelli
L’Ambulatorio di Nefrologia è presente
da più di 20 anni e si occupa in particolare di calcolosi renale con programmi di
screening metabolico e prevenzione, di osteoporosi postmenopausale e idiopatica
(è frequente l’accoppiata calcolosi-osteoporosi per la presenza di ipercalciuria) oltre che lo studio delle alterazioni dell’equilibrio acidobase e elettrolitico.
Viene garantito un percorso completo plurispecialistico diagnostico, grazie anche al
laboratorio di Biochimica, terapeutico di
tipo medico svolto dall’Ambulatorio della Calcolosi e Metabolismo Minerale e
di tipo chirurgico svolto dall’Urologia con
varie metodiche extra ed intracorporee.
Donare il sangue
a Niguarda è
semplice. Basta
andare al Centro
Prelievi, dal lunedì al venerdì,
dalle 8.00 alle
12.30, e comunicare i propri dati.
Verrà effettuata
una visita di controllo dalla quale
risulterà l’eventuale idoneità.
e coinvolgerà circa 70 tra medici e
infermieri dell’ospedale rumeno che
parteciperanno a corsi teorici e pratici sulle
attività di Medicina d’Urgenza, Chirurgia
d’Urgenza,
Terapia
Intensiva,
Rianimazione, Ginecologia d’urgenza ed
Epidemiologia Nosocomiale nel nostro
Ospedale.
Nel corso del periodo di aggiornamento,
anche alcuni nostri medici si recheranno a
Slatina per seguire l’attivazione di nuove
tecnologie e procedure nell’ambito del
Pronto Soccorso e Dipartimento
d’Emergenza.
Questo progetto di cooperazione tra
Niguarda e l’ospedale rumeno è stato
possibile grazie all’accordo e alle donazioni
del Gruppo Pirelli che ha in Slatina un
grande polo industriale per il mercato
dell’Europa Centrorientale.
Nessuna rotella fuori posto
Orologi Lorenz e Psichiatria. Qualcuno direbbe: che c’azzeccano? Sono stati i protagonisti del progetto Lorenz “Nessuna rotella
fuori posto” che ha visto i pazienti della psichiatria lavorare nelle Botteghe d’Arte del
M.A.P.P. (Museo d’Arte Paolo Pini) per la
decorazione di 17 rotelle di legno esposte
nella vetrina Lorenz di via Montenapoleone.
Ma c’è un secondo progetto che vede impegnate le nostre Botteghe d’Arte proprio in questi
giorni. Si chiama Xmas Park ed è una versione
natalizia della Cow Parade che la scorsa primavera aveva disseminato Milano di mucche multicolori. Per Natale i nostri pazienti dovranno decorare un grande pino in materiale plastico che si
potrà ammirare in Corso Como fino al 6 Gennaio
del prossimo anno.
> PER INFORMAZIONI
Le vetrine di via Montenapoleone
www.xmaspark.it
12
> CORSI & CONVEGNI
Un corso sul Sistema
Trapianti di Niguarda
Il 16 gennaio 2008 medici chirurghi del nostro ospedale racconteranno la preziosa esperienza di Niguarda, unico ospedale ad avere
un sistema trapianti e prelievi che copre tutti
gli organi solidi, isolati o in combinazione.
Il corso, aperto a 150 medici e 75 infermieri,
è gratuito ed è valido per l’accreditamento
ECM. Il termine per l’iscrizione è giovedì 11
gennaio 2008.
Il Giornale di Niguarda
Nel Sistema Niguarda è viva la costante tensione a migliorare i risultati umani e clinici di un programma
di trapianti d’organo che è vivo in Ospedale ormai da 40 anni e vede riconosciuta a livello nazionale ed internazionale la propria attività sia
per volume di lavoro che per qualità
delle prestazioni.
> PER INFORMAZIONI
02 6444.4617
[email protected]
> SERVIZI ONLINE
Colesterolo? Bilirubina? Glicemia?
Nasce il sito web sugli esami di laboratorio
> PER INFORMAZIONI
02 6444.3162 - lun-ven: 9.00 - 16.30
[email protected]
Ospedaleniguarda.it si arricchisce di una
nuova rubrica interamente dedicata agli
esami di laboratorio.
Informazioni utili e facili da consultare per
rispondere alle domande che tutti ci
poniamo quando dobbiamo effettuare un
prelievo: devo prenotare? devo essere a
digiuno? quanto tempo devo aspettare
prima di poter ritirare i risultati?
Un motore di ricerca consente con estrema
rapidità di cercare l’esame che ci interessa
in ordine alfabetico o magari digitando le
poche lettere che ci ricordiamo e di trovare
tutte le risposte che cerchiamo.
Potremmo
continuare
parlando
dell’accessibilità, dei contatti, delle
informazioni sui ticket e le esenzioni, dei
servizi per le aziende... ma perchè rubare
tempo prezioso se per navigare basta un
click!
> PREVENZIONE NEONATALE
Il talloncino d’Achille
Basta una goccia di sangue dal piede del bimbo
per prevenire le malattie genetiche ereditarie
Pochi genitori lo sanno, ma a poche ore dalla nascita è obbligatorio per legge che il proprio bimbo sia sottoposto a uno screening neonatale per
la prevenzione delle malattie genetiche ereditarie (ipotiroidismo, fibrosi cistica, fenilchetonuria, sindrome adreno-genitale). L’esame è velocissimo, quasi senza che il neonato se ne accorga:
viene prelevata una goccia si sangue dal tallone
del bambino tra la 48esima e la 72esima ora
dalla nascita, comunque prima di uscire dall’ospedale, e viene intrisa in una speciale carta assorbente chiamata “spot” che viene poi fatta asciugare e inviata al laboratorio analisi del “Centro screening neonatali”.
Ancor meno si sa che oggi è possibile eseguire uno screening neonatale più “allargato” per diagnosticare, invece, circa 40 malattie genetiche , (aminoacidopatie, acidurie organiche, difetti del ciclo dell’urea, difetti della ß-ossidazione degli acidi grassi, etc.), con la stessa
metodica con cui si esegue lo screening “standard”.
Cosa sono le malattie metaboliche ereditarie?
Sono malattie frequenti e gravi che, se diagnosticate precocemente, possono dare una
buona speranza di vita. Le malattie metaboliche ereditarie sono causate da un difetto
di uno degli enzimi che controllano le vie metaboliche dell’organismo e generano
frequentemente condizioni cliniche gravi, in certi casi anche mortali. La malattia si
manifesta, nella maggioranza dei casi, nei primi mesi o anni di vita. Pur essendo malattie rare, l’elevato numero delle forme possibili (oltre 600 tipi) determina una incidenza rilevante, valutata in Italia in 1 caso ogni 500 nati.
> PER INFORMAZIONI
02 6444.3690
[email protected]
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Il Giornale di Niguarda
> SIMULAZIONE
> NEUROPSICOLOGICA COGNITIVA
Quando leggere non è un piacere A prova di fuoco
Il 5% dei bambini soffre di dislessia evolutiva
“Federico, alzati e leggi a voce alta.”
Avete mai pensato a quanto sia umiliante non riuscirci? Questo è un sintomo della dislessia evolutiva, un disturbo neurologico che ha inizio nel primo
anno di scuola e si manifesta con la
difficoltà di distinguere lettere simili
dell’alfabeto e di associargli il suono
corrispondente (causa cognitiva).
Recenti studi hanno localizzato le funzioni cerebrali che permettono i pro-
cessi di scrittura e lettura; questo significa che la dislessia evolutiva non è
solo un disturbo psicologico che deriva
dal rapporto con la famiglia, insegnanti o amici (causa ambientale), ma che
ha basi neurologiche, con alterazioni a
livello dei neuroni e della corteccia cerebrale (causa biologica).
Se il problema non viene riconosciuto
e compreso può avere effetti secondari
sull’immagine di sé del bambino, sulla
sua autostima e sulla motivazione all’apprendimento
scolastico. La diagnosi,
quindi, non si può formulare esclusivamente sulle
prestazioni a prove di lettura, intelligenza e ortografia, ma è necessario procedere a una valutazione
neuropsicologica più completa e mirata, intervenendo sui tre livelli di causa già
individuati, affidandosi a
un centro multidisciplinare
con più figure professionali
(neurologo, neuropsichiatra
infantile, neuropsicologo, logopedista
e pedagogista).
“Il lavoro specifico del neuropsicologo
– interviene Gabriella Bottini, neuropsicologa del Laboratorio di Neuropsicologia Cognitiva - è quello di individuare il profilo cognitivo globale
del bambino, identificando non solo
come e quanto rapidamente legga, ma
anche quali meccanismi di compenso
ha sviluppato per arginare il problema. Per far ciò, non si può trascurare
il rapporto con la famiglia e gli insegnanti, componenti cardine del suo
sviluppo cognitivo. Il counselling è
pertanto una componente fondamentale del processo diagnostico per fornire
consiglie per limitare lo stress inevitabile a cui il bambino è sottoposto a
causa
dei
ripetuti
fallimenti
scolastici.”
> PER INFORMAZIONI
Centro Neuropsicologia Cognitiva
02 6444.2126
Il 26 novembre ha avuto luogo una esercitazione antincendio nel padiglione 15 dell’Oncologia Falck, presso il Centro Dislipidemie. Sono state coinvolte tutte le
strutture e le figure addette alla gestione dei piani di emergenza che hanno proceduto nell’evacuare il piano
superiore e inferiore del padiglione. L’esercitazione,
portata a termine senza inconvenienti, è stata utile per
l’addestramento e la verifica delle procedure e delle attrezzature per l’emergenza.
> IL MONDO A NIGUARDA
Lost in translation
Un incontro per un ospedale in cui si parla anche cinese
Basta guardarsi intorno per capire
che Milano sta cambiando lingua.
Ce ne accorgiamo anche nel
nostro “piccolo” ospedale, dove
convergono nazionalità e culture
di cui spesso non conosciamo che
la fisionomia. Nei reparti, e
specialmente in quelli d’urgenza
o per i pazienti più piccoli,
differenze e ignoranza di
cultura possono portare a L’intermediatrice culturale Huang Suping e Maurizio Bini
incomprensioni
che
mettono a dura prova il rapporto con il trattamento per i disturbi della fertilità e
paziente o chi l’accompagna. È nato per studioso di lingua e cultura cinese, è capire
questo motivo l’incontro “Ospedale e avere rispetto per le tradizioni altrui: “La
interculturale: la cultura cinese”, in cui differenza tra le nostre culture nasce a partire
sono state evidenziate le problematiche e le dalla lingua e, di conseguenza, dalla ‘forma
differenze sostanziali di 2 culture che, pur mentis’, ovvero da come è impostata la nostra
sembrando agli antipodi, possono avere solidi mente e dal modo di esprimerci. Per il
e concreti punti d’incontro. L’iniziativa ha paziente cinese, ad esempio, è estremamente
avuto un tale successo, da essere riproposta difficile posticipare e proiettare qualcosa nel
per il prossimo anno con accreditamento futuro, trovando poco comprensibile il
ECM. La chiave, come sostiene Maurizio concetto stesso di prevenzione.”
Bini, responsabile del Centro studi e Si tratta di differenze che risalgono a
> STRANIERI
tradizioni antichissime che ancora perdurano.
“Nella cultura cinese – continua Maurizio
Bini - c’è profondo rispetto per le gerarchie.
Il paziente preferisce che sia il medico a
prendere tutte le decisioni. Qui nasce una
grossa difficoltà poiché spesso sono proprio
i bambini gli unici a comunicare in italiano,
con grossi problemi nel tradurre o capire
sintomatologie e termini medici che non
userebbero - a proposito di difficoltà a
pensare “al futuro” - se non fra molti anni.
In Cina, in più, c’è una estrema attenzione
alla privacy e la grande preoccupazione di
mantenere la propria dignità di fronte ad
altre persone. È molto importante, quindi,
per il medico, nel caso sia necessario, non
discutere con la persona cinese in pubblico,
ma in un luogo distante e appartato.”
L’incontro è stato organizzato dal Gruppo
aziendale “Interculturale”, coordinato da
Angela Lolli della Direzione Infermieristica.
Si tratta di un’attività che fa parte del
programma internazionale Ospedale per la
promozione della salute (H.P.H.), curato nel
nostro ospedale dall’ufficio M.C.Q.
(Miglioramento Continuo di Qualità),
promosso a sua volta dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità.
S.O.S. Infomondo
Un telefono in reparto che
parla straniero
Ci sono casi in cui uno straniero, in situazione di emergenza,
ha difficoltà ad esprimersi e spesso i gesti
non bastano. Dal 1°
dicembre basterà una
telefonata. Nei reparti
di ostetricia, pediatria e in Pronto Soccorso, partirà la sperimentazione S.O.S. Infomondo, un servizio telefonico che metterà in comunicazione contemporanea 3 voci: quella dell’utente, dell’intermediatore al telefono e dello specialista in reparto. Come si diceva in uno spot televisivo: una chiamata che allunga la vita…
Vi rimandiamo al sito
www.ospedaleniguarda.it per scaricare i nostri pieghevoli informativi sul
tema Pronto Soccorso, diritti degli
starnieri e maternità.
15
Il Giornale di Niguarda
> INCIDENTI DOMESTICI
> ESENZIONI
Vaccinazione gratuita contro la meningite
Mamme, il pericolo è in casa
Al via la delibera per tutti i bambini della Lombardia
In Piazza Duomo per sensibilizzare
grandi e piccini
È previsto l’intero esonero dal
pagamento per qualsiasi soggetto che lo
richieda, anche se non incluso nelle
cosiddette “categorie a rischio”
(bambini e adulti con più rischio di
contrarre la malattia e famiglie con
disagio sociale). Lo ha stabilito la Giunta
Regionale su proposta dell’Assessore
alla Sanità Luciano Bresciani per la
vaccinazione antimeningiococcica C e
antipneumococcica. La vaccinazione
antimeningococco C è rivolta a soggetti
tra 0 e 18 anni, mentre quella
antipneumococcica tra 0 e 3 anni. Può
essere somministrata senza prescrizione
medica durante le normali sedute
vaccinali presso le Asl di competenza.
La mortalità nei neonati (fino a 1 mese
di vita) e nell’adulto è del 20-30%, nei
bambini e nei lattanti (fino a 1 anno di
vita) scende fino al 2-5%.
Al di sotto dei 14 anni l’incidenza
maggiore viene registrata nel 1° anno di
vita e a seguire nella fascia di età
compresa tra 1-4 anni. Oltre il 70%
delle meningiti acute è causato da
Meningococco, Pneumococco ed
Haemophilus influenzae tipo b.
“La meningite meningococcica – spiega
Rita Lipreri, specialista della nostra
Pediatria - può essere causata da due
gruppi diversi di meningococco: B e C.
Fino al 2003 in Italia il gruppo
responsabile della maggioranza dei casi
di meningite meningococcica è risultato
essere quello “B”, per il quale non è
ancora disponibile un vaccino. Dal
2004 invece si è assistito ad un
progressivo aumento dei casi di
meningite da meningococco “C”, il cui
vaccino è risultato essere ben tollerato
ed efficace anche in età pediatrica a
partire dal 2° mese di vita, con una
riduzione dei casi del 92-97% negli
adolescenti, del 92% nei bambini e del
91,5% nei lattanti. Lo pneumococco è
responsabile soprattutto nei primi 2 anni
di vita di malattie gravi come la
meningite e la setticemia, ma anche di
polmoniti e del 20% di tutte le otiti
medie acute nei primi 5 anni di età.
L’efficacia
del
vaccino
antipneumococcico è risultata essere del
98% per le patologie più invasive, del
30% circa per la polmonite e del 34%
per l’otite pneumococcica. Da quando
in Italia è maggiormente diffusa nei
neonati la vaccinazione antihaemophilus, si è assistito ad una
drastica riduzione dei casi di meningite
causata da questo agente.”
> PER INFORMAZIONI
Pediatria
02 6444.2432
[email protected]
Come l’anno scorso il
CAV (Centro Anti
Veleni) di Niguarda è
stato ospitato nella
“Casa di Susanna”, lo
stand della Regione Lombardia che mette in guardia
genitori, nonni e bambini sugli infortuni domestici.
Il 15 dicembre in Piazza Duomo Franca Davanzo e la
sua équipe del Centro Antiveleni hanno dato
informazioni per far fronte al problema degli incidenti in
casa propria in un momento d’ascolto e di animazione.
Alle mamme si sono dai consigli su come riporre al
sicuro le sostanze tossiche, mentre ai bambini su come
riconoscere i prodotti pericolosi che si possono trovare
negli armadietti di casa.
Il Centro Antiveleni (CAV) fornisce consulenza
tossicologica specialistica al pubblico e agli
operatori sanitari per la diagnosi, la cura e la
prevenzione
delle
intossicazioni acute. È in
funzione 24 ore su 24, 365
giorni all’anno, e dispone
di una linea telefonica di
emergenza
dedicata
all’informazione
tossicologica: 0266101029.
> PAROLE AL VENTO
L’Antibiotico
Spesso utilizziamo parole di
cui non conosciamo realmente
origine e significato. Vogliamo
fare un po’ di chiarezza su un
farmaco che quasi cento anni
fa ha radicalmente cambiato
l’approccio alla cura e alla medicina.
Originariamente si definiva
antibiotico una sostanza di ori-
TIPI DI ANTIBIOTICI
gine naturale prodotta da un
microrganismo, capace di ucciderne un altro. Il significato
della parola (dal greco) è
“contro la vita“. Il termine
nell’uso comune attuale indica
un farmaco, di origine naturale o di sintesi, in grado di rallentare o fermare la proliferazione dei batteri.
Gli antibiotici si classificano in
base al meccanismo d’azione
contro l’agente patogeno (attacco alla parete cellulare batterica, alla membrana cellulare…),
alla colorazione di Gram (un esame di laboratorio che classifica i
batteri a seconda di come trattengono un colorante) e alla
struttura chimica.
ALCUNI CENNI STORICI
All’inizio del XX secolo il medico e chimico tedesco Paul Ehrlich iniziò a sperimentare la possibilità di sintetizzare composti organici in grado di attaccare selettivamente un organismo infettivo, senza danneggiare l’ospite. I suoi esperimenti lo condussero allo sviluppo, nel
1909, del salvarsan, un composto di sintesi che manifestava un’azione
selettiva nei confronti dell’agente responsabile della sifilide. Il salvarsan
è rimasto l’unico mezzo terapeutico efficace nei confronti della sifilide
fino allo sviluppo della penicillina
La penicillina è un derivato della muffa Penicillium notatum. Venne
scoperta casualmente da Alexander Fleming nel 1928; il batteriologo
ne dimostrò poi l’efficacia contro molti batteri patogeni, come quelli
che causano la gonorrea e alcune forme di meningite e di setticemia, segnando l’inizio dello sviluppo dei composti antibatterici prodotti dagli
organismi viventi. La penicillina venne usata per la prima volta sugli esseri umani nel 1940 dal patologo britannico Howard Walter Florey e il
biochimico russo Ernest Boris Chain.
Da quando, negli anni Cinquanta, gli antibiotici sono diventati di uso
comune, hanno determinato la diminuzione del tasso di mortalità di patologie un tempo a esito letale (tubercolosi, polmonite e setticemia...
).Anche le procedure chirurgiche sono state migliorate enormemente
dall’introduzione degli antibiotici, che consentono di eseguire interventi
lunghi e complessi senza correre rischi troppo elevati di infezione.
Fenomeno della
resistenza
Gli antibiotici sono farmaci soggetti a prescrizione medica poiché devono essere assunti solo
quando necessari, a dosi opportune e a orari stabiliti. L’impiego
prolungato di un antibiotico può risultare inefficace a causa del fenomeno della resistenza, ossia della
tendenza dei batteri a sviluppare
ceppi resistenti all’azione del composto utilizzato. L’uso indiscriminato e inappropriato di antibiotici
per il trattamento del raffreddore e
di altre comuni infezioni virali,
contro cui questi farmaci non hanno alcuna efficacia, rimuove i batteri, sensibili all’antibiotico, eventualmente presenti nel paziente,
ma favorisce la proliferazione di
ceppi batterici resistenti che possono determinare una ulteriore infezione dell’individuo colpito già
dalla forma virale.
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