CONTRIBUTO DEGLI ALIMENTI AL FABBISOGNO GIORNALIERO DI IODIO Antonella Olivieri Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze Istituto Superiore di Sanità “Valutazione rischio-beneficio di alimenti di origine animale: i prodotti lattiero-caseari ed ittici” ISS, 21-22 giugno 2007 CICLO DELLO IODIO IN NATURA Il contenuto di iodio di un determinato terreno dipende da: - quantità di precipitazioni - suo contenuto organico e dalla più o meno lunga permanenza degli strati superficiali del suolo Lo iodio NON è sintetizzato dall’organismo La fonte principale di IODIO in natura è rappresentata dagli ALIMENTI il cui contenuto in iodio può dipendere: Dal terreno da cui derivano (vegetali) Dalla fortificazione con iodio dei mangimi (latte e derivati) Dall’ambiente in cui vivono gli animali destinati all’alimentazione (pesci marini) METABOLISMO DELLO IODIO I2 alimentare I2 I Assorbimento gastrointestinale POOL PLASMATICO DELLO IODIO desiodazione Escrezione renale Escrezione fecale, sudore, aria espirata 98% circa 2% IODIO L’importanza biologica dello iodio deriva dal fatto che questo elemento è il costituente essenziale degli ORMONI TIROIDEI IMPORTANZA DELL’ATTIVITA’ TIROIDEA Gli ormoni tiroidei (T3, T4) svolgono un ruolo critico sul DIFFERENZIAMENTO CELLULARE durante lo sviluppo e contribuiscono al mantenimento dell’OMEOSTASI METABOLICA durante la vita adulta Non vi è cellula, tessuto o sistema che si sottragga all’influenza degli ormoni tiroidei e che, pertanto, non risenta delle conseguenze della ipo- o della iper-secrezione di questi con il conseguente coinvolgimento di tutti i processi metabolici Un adeguato apporto nutrizionale di iodio è essenziale per assicurare la normale crescita e sviluppo Quali adattamenti attua la ghiandola tiroidea in presenza di un insufficiente apporto nutrizionale di iodio? ADATTAMENTI FUNZIONALI ALLA CARENZA DI IODIO (1) In condizioni di insufficiente apporto nutrizionale di iodio intervengono MECCANISMI DI ADATTAMENTO finalizzati a mantenere costante il pool intra-tiroideo dello iodio POOL INTRA-TIROIDEO DELLO IODIO INIZIALE SINTESI ORMONI TIROIDEI STIMOLAZIONE DELLE VARIE TAPPE DELL’ORMONOSINTESI: CAPTAZIONE DELLO IODIO >> SECREZIONE DI TSH (iperplasia ghiandolare) ADEGUATA RISERVA INTRA-TIROIDEA DI IODIO A SCAPITO DI UNA MINORE ESCREZIONE URINARIA ADATTAMENTI FUNZIONALI ALLA CARENZA DI IODIO (2) In condizioni di apporto iodico < 50 microg/die POOL INTRA-TIROIDEO DELLO IODIO INIZIALE SINTESI ORMONI TIROIDEI STIMOLAZIONE DELLE VARIE TAPPE DELL’ORMONOSINTESI: CAPTAZIONE DELLO IODIO >> SECREZIONE DI TSH L’aumento della captazione tiroidea dello iodio NON è in grado di compensare la riduzione del pool intratiroideo di iodio SINTESI DI T3 CONCENTRAZIONE SIERICA DI T4 (iperplasia ghiandolare) IPOFISI Aumenta TSH CARENZA IODICA SEVERA iperplasia tiroidea Ridotta produzione di ormoni tiroidei NEUROLOGIC DEVELOPMENT RELATIVE TO THYROID FUNCTION IN THE HUMAN 0 PHASE I PHASE II PHASE III Maternal TH Maternal + Fetal TH Neonatal TH 12 weeks birth 1 year Cerebral neurogenesis and neuronal migration (5-24 weeks) Neuronal differentiation, assonal outgrowth, dendritic ontogeny and synaptogenesis, cerebellar neurogenesis, gliogenesis Myelinogenesis (2nd trim. - 2 years) Porterfield e Hendrich, 1993 Feto Aborto natimortalità Anomalie congenite Mortalità perinatale Cretinismo Neonato Ipotiroidismo neonatale Gozzo neonatale Adolescente Gozzo Ipotiroidismo giovanile Ritardo mentale Difetti neuropsichici minori Ritardo di accrescimento Adulto Gozzo e sue complicanze Ipotiroidismo Deficit intellettivo La carenza nutrizionale di iodio rappresenta uno dei più gravi problemi di salute pubblica in tutto il mondo ICCIDD 2007 LA CARENZA IODICA NEL MONDO Stime del WHO indicano che: • Oltre 2.0 MILIARDI di persone nel mondo sono esposte al rischio di malattie derivanti dalla carenza iodica • Oltre 600 MILIONI hanno il gozzo • Circa 5-6 MILIONI sono affette da cretinismo Publ. Health Nutrition 2001, 4 (2B):529 LA CARENZA IODICA IN ITALIA Il gozzo endemico in Italia In Italia circa 5-6 milioni di persone sono esposte agli effetti della carenza iodica ambientale Ann. Ist. Super. Sanità 1998, 34:299. IPOTIROIDISMO CONGENITO Dati del Registro Nazionale degli Ipotiroidei Congeniti (1987 - 2007) 5 Arruolati = 3600 casi IC Incidenza IC = 1:2500 nati vivi 26 Centri di Screening e Follow up Lo iodio contenuto negli alimenti che assumiamo quotidianamente non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno quotidiano necessario per garantire la normale attività secretoria della tiroide APPORTO GIORNALIERO CONSIGLIATO DI IODIO Adulti 150 µg Gravidanza, allattamento 200 µg Infanzia Neonato 40 µg 1-3 anni 70 µg 4-6 anni 90 µg 7-10 anni 120 µg APPORTO IODICO RACCOMANDATO Apporto iodico Raccomandato (μg/d) Eccesso (μg/d) Adulto 150 >500 Gravidanza 250 >500 Allattamento 250 >500 90 >180 Bambini <2 anni Proposto da FAO/WHO, ICCIDD, Ginevra 2005 IL LATTE IL LATTE MATERNO E’ UN’IMPORTANTE FONTE DI IODIO Se la madre ha un apporto sufficiente di iodio, il LATTE MATERNO diviene la fonte migliore di questo elemento per il lattante Thyroid 2003, 13: 873-76 L’ASSUNZIONE DI IODIO E’ RIDOTTA IN NEONATI ALLATTATI DA MADRI FUMATRICI Le madri fumatrici hanno elevati livelli ematici di tiocianato che inibisce per un meccanismo competitivo l’attività del NIS J. Clin. Endocrinol. Metab. 2004, 89: 187. IL LATTE PER NEONATI IN FORMULA E’ ADDIZIONATO DELLA GIUSTA QUANTITA’ DI IODIO 10-20 μg/100g Il latte contribuisce in maniera importante a soddisfare il fabbisogno quotidiano di iodio L’elevato contenuto di I nel latte vaccino è dovuto all’integrazione con I dei mangimi Il contenuto di iodio nella dieta del bestiame è di circa 20 mg/capo/giorno c.ca 200 µgI/llatte Assunzione di latte ed escrezione urinaria di Iodio (studio condotto nella provincia di Vicenza, area iodosufficiente) Valori di ioduria (µg/l) Assunzione di latte n° di soggetti Media DS Mediana No latte 35 115 ± 75 98 Assunzione occasionale 32 133 ± 71 113 97 144 ± 68 139 55 185 ± 93 167 1 tazza (ca 100 ml) 2 o > tazze (ca 200 ml) Girelli ME et al., J. Endocrinol. Invest 2004 Variazioni stagionali del contenuto di I nel latte di animali stabulati in inverno e allevati nei pascoli all’aperto in estate • Rapporto inglese (Food Surveillance Information Sheet n° 198, London: 2000) - I nel latte prodotto in estate c.ca 200 µgI/l - I nel latte prodotto in inverno c.ca 400 µgI/l - ratio w/s = 2.0 • Studio svizzero (Eur. J. Clin. Nutr. 2003, 57:636) - I nel latte prodotto in estate c.ca 31 µgI/l - I nel latte prodotto in inverno c.ca 175 µgI/l - ratio w/s = 5.6 • Studio norvegese (Pub. Health. Nutr. 2003, 7:569) - I nel latte prodotto in estate c.ca 83 µg/l - I nel latte prodotto in inverno c.ca 212 µgI/l - ratio w/s = 2.55 I prodotti ittici sono un’importante fonte di iodio Il pesce è l’alimento con la più alta concentrazione naturale di iodio Crostacei c.ca 300 µg/100 g Pesci marini c.ca 100 µg/100 g > Consumo di pesce = > assunzione di iodio (N =2672) Contribuiscono per 80% all’assunzione quotidiana si iodio L Dahl et al. Public Health Nutrition 2003 CONSUMO DI PESCE IN ITALIA Indagine multiscopo ISTAT 2003 Intervistate 20.574 famiglie (53.708 individui) 57% consuma pesce almeno qualche volta alla settimana L’eccessivo consumo di alcune specie di pesce può esporre a rischi per la salute soprattutto in soggetti particolarmente suscettibili - Maycock & Benford Hum Exp Toxicol. 2007 Consumption by adults of one weekly portion (140 g) of shark, swordfish, or marlin (tuna), alone, would lead to exceed the guideline intake for methylHg of 40-90%, set to protect the developing fetus. Pregnant women and women who may become pregnant within 1 year were advised to avoid consumption of these species . In children one weekly portion of these species could lead, alone, to exceed guideline intake for non-pregnant by up to 60%, it was advised to avoid consumption of these species by children. Quindi …… L’equilibrata presenza di latte/derivati e di pesce nella dieta contribuisce a soddisfare il fabbisogno giornaliero di I Tuttavia …… L’assunzione di iodio attraverso gli alimenti è INSUFFICIENTE per soddisfare il fabbisogno quotidiano di iodio L’utilizzo di sale fortificato con iodio rappresenta la più efficace forma di iodoprofilassi per larghi strati della popolazione Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo e di altre patologie da carenza iodica Legge 21 marzo 2005,n° 55 G.U. n°91, 20 aprile 2005 Punti essenziali disponibilità in tutti i punti vendita di sale iodato e non iodato obbligo di vendere sale non iodato solo su specifica richiesta del consumatore Campagna di informazione (Monitoraggio profilassi iodica) Il sale? meglio poco! Il consumo eccessivo di sale favorisce l’instaurasi dell’ipertensione arteriosa nelle persone predisposte, aumenta il rischio per alcune malattie cardiache, renali e dei vasi sanguigni Studi recenti hanno confermato che un consumo medio di sale di circa 6 g al giorno, rappresenta un buon compromesso tra il soddisfacimento del gusto e la prevenzione dei rischi legati al sodio Poco sale ma iodato I vantaggi della iodoprofilassi si traducono in una riduzione della frequenza di patologie correlate alla carenza nutrizionale di iodio GOZZO IPOTIROIDISMO CONGENITO DISTURBI NEUROLOGICI MINORI Conclusioni • Diversificare le scelte alimentari • Preferire il sale arricchito con iodio al sale normale LA PREVENZIONE SI PUO’ FARE ANCHE A TAVOLA