Biostimolazione e Bioristrutturazione della Cute

Vol. I
Gennaio 2010
N° 2
Biostimolazione e Bioristrutturazione della Cute
Maurizio Ceccarelli – Ae. Phy. Med. Centre – Roma (Italia)
Beniamino Cristiano Curcio– Ae. Phy. Med. Centre – Roma (Italia)
Premessa
inibire le mitosi cellulari delle cellule dello
Il processo di differenziazione della cellula
epidermica è molto complesso ed è regolato
strato basale. In questo modo si ha la
regolazione dello spessore dell’epidermide.
da una serie di informazioni che sono fornite
La stimolazione dell’EGF incrementa le mitosi
sia dall'esterno sia da complessi sistemi
dello strato germinativo; quando lo spessore
enzimatici intracellulari che funzionano da
raggiunge il suo stato ottimale, anche la
secondi messaggeri.
concentrazione
Tra gli informatori esterni vanno ricordati i
mediatori alfa- e beta- adrenergici (che
agiscono
stimolando
l'attività
dell'adenilciclasi) ed i mediatori colinergici
(che
agiscono
stimolando
l'attività
guanilciclasica con formazione di c-GMP).
sono
l'Epidermal Growth
Factor (EGF) e gli estrogeni. Tra i fattori
intrinseci di regolazione hanno significato i
caloni, sostanze ad attività simil-ormonale. I
caloni epidermici sarebbero prodotti dai
cheratinociti
in
fase
avanzata
caloni
prodotti
dai
cheratinociti raggiunge il livello necessario a
bloccare
le mitosi
dello
strato
basale.
Quando l’esfoliazione corneocitaria riduce il
numero
dei
corneociti,
anche
la
concentrazione dei caloni si abbassa e lo
stimolo
dell’EGF
riattiva
le
mitosi.
La
corretta funzione di questa bilancia regola il
Altri fattori che regolano la differenziazione
cheratinocitaria
dei
giusto spessore epidermico.
Concludendo questo ricordo sulle funzioni
epidermiche
e
riportandolo
ai
nostri
interventi estetici, dobbiamo ricordare due
punti: i mediatori colinergici ed i caloni.
di
Questo perché il trattamento con tossina
proliferazione ed avrebbero la funzione di
botulinica ad azione anticolinergica riduce
l’effetto di questo mediatore alterando le
la repulsione della carica elettrica dello
funzioni cutanee ed il trattameno peeling
stesso segno le mantiene in sospensione.
esfoliando
e
diminuendo
lo
strato
corneocitario determina una riduzione dei
caloni con incremento dello stimolo mitotico
ed ipertrofia epidermica. Da ciò l’uso della
tossina
botulinica
e
dei
peeling,
utili
all’estetica della nostra paziente, richiedono
un’attenzione nella quantità e nella frequenza
del trattamento.
Se saturiamo le cariche elettriche delle
molecole colloidali con cariche di segno
opposto, cessa la forza di repulsione e le
varie
molecole
colloidali
si
compattano
trasformando la soluzione colloidale (sol) in
un gel colloidale (gel).
Nel derma lo stato di sol è mantenuto dalla
carica negativa presente sulla superficie
Sotto l’epidermide abbiamo il derma.
delle
macromolecole
GAG
lo
costituiscono.
e fibre collageno ed elastiche immerse in una
negativa deriva dalla dissociazione di queste
matrice
macromolecole
Le
cellule
sono
carica
che
Il derma è formato principalmente da cellule
colloidale.
Questa
di
nell’ambiente
elettrica
leggermente
rappresentate principalmente da fibroblasti.
alcalino che caratterizza il derma (pH: 7,4).
La
Detto valore di pH è mantenuto costante dal
matrice
colloidale
è
formata
dalla
sostanza fondamentale (glicosaminoglicani e
proteoglicani) e da proteine fibrose quali il
collageno e l'elastina. Il collageno, l'elastina
ed i glicosaminoglicani (GAG) sono prodotti
dai fibroblasti e dai condrociti.
sistema tampone dei bicarbonato.
Il normale metabolismo cellulare porta alla
produzione di anidride carbonica. Questa, in
soluzione acquosa, forma acido carbonico che
dissociandosi
libera
ioni
idrogeno
che
Lo stato fisico della matrice dermica è
acidificano la soluzione. Gli ioni idrogeno,
importante perché, a seconda della sua
positivi, neutralizzano le cariche elettriche
consistenza,
negative dei GAG e determinano gelificazione
gli
scambi
metabolici
sono
facilitati od inibiti.
del
Lo stato di sol della soluzione colloidale che
derma
con
riduzione
degli
scambi
metabolici.
compone la matrice consente più facilmente
Anche i processi infiammatori acidificano la
gli scambi metabolici, mentre lo stato di gel,
matrice dermica con conseguente danno
più solido, li impedisce.
biologico. E’ quindi importante che i nostri
Le soluzioni colloidali sono caratterizzate da
molecole di soluto di grandi dimensioni, quindi
incapaci di essere disperse negli spazi
intermolecolari dell’acqua, ma
interventi
estetici
non
inducano
acidificazione del derma (infiammazione) ne
riduzione dei sistemi tampone bicarbonato.
dotate di
Il fibroblasto è la cellula del derma capace di
carica elettrica uguale. Per gravità, le prime
produrre tutti i componenti di questo: GAG,
molecole
ma
collageni ed elastina. La capacità produttiva
impediscono alle altre di depositarsi perché
del fibroblasto è diversa in funzione sia
si
depositano
sul
fondo
dell’età della cellula, sia dei diversi recettori
stimolati, sia dell’ambiente fisico-chimico che
Considerando che il collagene fibrotico è un
lo circonda.
indice d’invecchiamento dei tessuti cutanei, è
In particolare dobbiamo fare una distinzione
riguardo i tipi di collagene che vengono
prodotti.
Questo
interventi
perché
estetici
in
si
numerosi
parla
di
neocollagenogenesi senza indicare il tipo di
importante che la neocollagenogenesi indotta
da un nostro trattamento estetico non ne
stimoli la
formazione, perché anche se
l’aspetto estetico della cute può migliorare le
funzioni biologiche subiscono un danno.
collagene che viene prodotto e se a questa
Utilizzeremo
neoproduzione
neocollagenogenesi di tipo reticolare per
corrisponde
un
ringiovanimento biologico reale della cute.
rapporto collageno tipo III/tipo I è molto più
elevato che nei soggetti adulti e che questo
rapporto tende a ridursi con l'età.
il tropocollagene, che si assembla in modo
le
di
mentre potremo utilizzare trattamenti di
neocollagenogenesi di tipo fibrotico nelle
pazienti anziane, consapevoli di dare un
miglioramento estetico anche se a scapito
della fisiologia cutanea.
Il fibroblasto produce un collagene immaturo,
utilizzando
trattamenti
migliorare la cute delle pazienti giovani,
Dobbiamo ricordare che nella pelle giovane il
diverso
perciò
porzioni
Un
corretto

aminoterminali (collagene di tipo III°).
matrice
Il collagene di tipo III° è detto reticolare e,

caratteristico dei tessuti giovani, mantiene il
fibroblasto
detto fibrotico e, caratteristico dei tessuti
anziani e del tessuto cicatriziale, indurisce il
biologico
del derma
prevede:
carbossiterminali (collagene di tipo I°) od
turgore del derma. Il collagene di tipo I° è
stato

Mantenere lo stato colloidale della
Attivare
il
metabolismo
del
Stimolare la neoformazione di fibre
collagene ed elastiche
derma.
Studi recenti ci indicano la capacità del
fibroblasto di essere attivato
verso la
produzione di un tipo o l’altro di collagene ed
in particolare che possiamo distinguere i
fibroblasti
(natural
in
due
sottopopolazioni,
fibroblast)
e
FF
NF
(fibrotic
fibroblast), questa ultima è caratteristica dei
tessuti
infiammati.
I
NF
producono
principalmente collagene reticolare, mentre i
FF
producono
fibrotico.
principalmente
collagene
Rigenerazione e Riparazione
E’
ora
importante
approfondire
questo
concetto di neocollagenogenesi analizzando il
processo della rigenerazione e quello della
riparazione.
La rigenerazione è un processo fisiologico alla
base della continua ricostruzione di alcuni
tessuti, quali quello cutaneo.
Per mantenere funzionali tessuti ed apparati
il nostro
organismo
attua
una
continua
rigenerazione basata su una dissoluzione del
C con stimolo dei geni ad induzione precoce
tessuto preesistente e sulla ricostruzione
Jun e Fos e successivo avvio della sintesi
dello stesso.
proteica.
Nella cute abbiamo dei particolari enzimi
Si ha così la neoformazione dei componenti
detti metalloproteinasi capaci di solubilizzare
della matrice dermica ed in particolare di
mediante
glicosaminglicani, di collagene reticolare (
processi
di
idrolisi
le
macromolecole che compongono il derma. Le
metalloproteinasi
numeri
si
progressivi
distinguono
indici
della
con
dei
diversa
molecola sulla quale effettuano la loro azione:
MMP1 collagenasi, MMP3 stromelinasi, MMP9
gelatinasi, etc. Le metalloproteinasi sono
presenti nel derma in forma inattiva con il
sito attivo bloccato da un residuo di cistina;
l’idrolisi di questo aminoacido libera il sito
contenente
zinco
e
permette
l’azione
dell’enzima.
tipo III°) e di elastina.
La riparazione è un processo biologico utile a
compensare la perdita di parte di un tessuto
conseguente ad un danno. Questa perdita è
bilanciata con la neoformazione di un tessuto
connettivale
detto
tessuto
cicatriziale.
Questo tessuto è riccamente rappresentato
da collagene di tipo I°.
La cellula deputata alla formazione del
tessuto cicatriziale è sempre il fibroblasto.
Come nella maggior parte dei sistemi biologici
anche la dissoluzione della matrice è regolata
da attivatori ed inibitori delle MMP. Il giusto
equilibrio tra i due apparati consente il
Ovviamente dobbiamo, in questo caso, avere
degli stimoli diversi dai precedenti per
indurre la costruzione di questo
nuovo
tessuto e non dei tessuti originari.
mantenimento di una matrice dermica sana e
Se
funzionale.
dall’idrolisi dei normali componenti del derma
Particolari recettori sulla parete cellulare del
fibroblasto sono attivati o dai fattori di
crescita o dai componenti lisati del derma ed
inducono la sinterizzazione di nuove molecole.
I recettori della tirosin-kinasi, che vengono
attivati dai fattori di crescita (fibroblast
growth factor), ed i CD 44 (claster of
differentiation), che vengono attivati dai
frammenti
di
acido
jaluronico
lisato,
determinano l’idrolisi dei polifosfoinositoli di
membrana
con
liberazione
dell’1-3
difosfoinositolo; questo raggiunge il reticolo
endoplasmatico liscio dove, legandosi ad un
recettore specifico, induce l’ingresso di ioni
calcio; gli ioni calcio attivano la proteinKinasi
prima
erano
i
frammenti
liberati
ad attivare la rigenerazione della cute, ora
sono i componenti endocellulari, liberati dal
danno
biologico
dell’infiammazione,
biologico,
ad
e
i
conseguenti
indurre
mediatori
al
danno
l’attivazione
del
processo riparativo.
In particolare abbiamo l’attivazione dei CD
39 da parte dei frammenti di acido nucleico
liberati dal nucleo della cellula danneggiata e
l’attivazione dei CD 40 da parte dei mediatori
dell’infiammazione
(interleuchina
4)
a
stimolare la formazione di tessuto fibrotico
ricco in collagene di I° tipo.
Da quanto esposto ci sembra importante una
puntualizzazione:
è
sufficiente
parlare
genericamente di attivazione fibroblastica o

dobbiamo precisare quali recettori attiviamo?
ruolo attivo nella patogenesi della fibrosi
E’ fondamentale rispondere a questo secondo
I recettori adenosinici giocano un
dermica
quesito perché la risposta alla stimolazione di

recettori diversi può indurre miglioramento
implicati come mediatori infiammatori in
biologico
molte situazioni patologiche
o
miglioramento
estetico.
Miglioramento biologico utile in ogni tipo di
cute; miglioramento estetico utile solo nelle
cuti vecchie.
Quindi
se
La

stimolazione
dei
recettori
Purinergici 2 dei CD 39 è associata con una
risposta infiammatoria cronica
parliamo
di
biostimolazione
fibroblastica da effettuare su una paziente
giovane,
I nucleotidi extracellualari sono stati
dobbiamo
essere
certi
che
i
recettori stimolati siano solo i CD 44. Mentre
Stimoli flogogeni selezionano

delle
sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo
importante nella formazione della fibrosi
nella stimolazione fibroblastica di una cute

anziana, anche lo stimolo dei CD 39 e dei CD
dei fibroblasti con effetto profibrotico e
40, pur inducendo un danno biologico, può
essere accettato per il suo miglioramento
estetico.
Da ciò, per stimolare i CD 44 dobbiamo
ricordare che:

Le proteine derivate del danno della
matrice extracellulare, stimolano la sintesi
dei componenti di questa.

Il
CD-44,
L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40
riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFNgamma
Lo
stimolo
dei
miglioramento
CD
44
determina
un
biologico che si evidenzia
anche con un miglioramento estetico, mentre
lo stimolo dei CD 39 e dei CD 40 determina
un miglioramento solo estetico conseguente
recettore
cellulare
di
attivazione della sintesi di acido jaluronico,
presenta la massima attività in presenza di
complessi di 20-38 monomeri.
ad una fibrosi del derma e quindi ad un danno
biologico.
La Biostimolazione
Le proposte, anche mediche, attuali nel
campo della biostimolazione ci parlano dell’uso
di:
Mentre:

I
nucleotidi
(PDRN)
extracellulari
stimolano i recettori purinergici di tipo 2

L’adenosina
(base
purinica)
regola
l’infiammazione e la riparazione dei tessuti

Vitamine

Acido jaluronico

Frazioni di DNA

Acido polilattico

Silicio organico

Radiofrequenza

Energia laser
cute anziana solo con il fine del miglioramento
estetico.
Dopo
questa
premessa
vediamo
come
effettuare una giusta biostimolazione.
E’ importante, prima d’iniziare uno qualsiasi di
questi trattamenti, di preoccuparci dei reali
effetti
biologici di
Liberandoci,
come
ciascuno
medici,
dal
di
questi.
semplice
business economico e scegliendo la scienza e
coscienza.
Le
funzioni
cutanee
vengono
attivate
attraverso un miglioramento funzionale delle
cellule epidermiche e dermiche che porta ad
una normalizzazione dello stato della cute.
Questo
prevede
un
regolare
ricambio
epidermico e l’ottimizzazione chimico-fisica
Iniziamo, per questo ad approfondire il
concetto di biostimolazione.
della matrice.
Il regolare ricambio epidermico nasce da una
Questo oggi è divenuto uno dei trattamenti di
normalizzazione della funzione dell’EGF e dei
medicina estetica più richiesti e proposti.
caloni. L’ottimizzazione chimico-fisica della
Vari sono i nomi utilizzati per definirlo:
matrice
richiede
la
neoformazione
dei
componenti strutturali di questa e la fluidità

Biostimolazione

Bioristrutturazione
La neoformazione dei componenti strutturali

Biorigenerazione
della
del

Biorivitalizzazione
stimolazione
rigenerativo
e
del suo stato colloidale.
matrice
richiede
la
fibroblasto
non
fisiologica
in
riparativo.
senso
La
rigenerazione dermica viene attivata tramite
i fattori di crescita o i frammenti dei normali
Noi
preferiamo
l’uso
del
termine
componenti della matrice. Questi agiscono sui
biostimolazione per indicare un’attivazione
CD 44 attivando la sintesi proteica in senso
delle funzioni biologiche della cute al fine di
rigenerativo e migliorando la neoformazione
ottimizzare la fisiologia di questa con una
di collagene reticolare, di acido jaluronico e
conseguente miglioramento estetico. E l’uso
di elastina.
del termine bioristrutturazione per indicare
un’alterazione dei normali componenti cutanei
con danno della fisiologia della cute anche se
con un miglioramento estetico di questa.
La normalizzazione dello stato colloidale della
matrice richiede il mantenimento di un ph
fisiologico (7,4). Questo consente di evitare
la trasformazione della soluzione matriciale
La biostimolazione la proponiamo, quindi, per
dallo stato di sol a quello di gel e mantenere
una cute giovane per migliorare la fisiologia e
liberi gli scambi metabolici.
l’estetica
di
questa,
mentre
la
bioristrutturazione la proponiamo per una
La tecnica di biostimolazione più fisiologica è
oggi rappresentata dal
Trattamento Con Fattori Di Crescita Derivati
Il legame ai recettori della tirosin-chinasi
Dal Plasma Ricco In Piastrine,
sulla membrana cellulare induce l’idrolisi dei
questa consente di attivare il fibroblasto
attraverso
omologhi
l’uso
ed
ricostruzione
di
fattori
inducendo
dei
di
crescita
la
normale
componenti
dermici
alterati.
polifosfoinositoli
di
membrana
con
liberazione dell’1-3 difosfoinositolo; questo
raggiunge il reticolo endoplasmatico liscio
dove, legandosi ad un recettore specifico,
induce l’ingresso di ioni calcio; gli ioni calcio
attivano la proteinKinasi C con stimolo dei
La tecnica, messa a punto in Spagna dal Prof.
geni ad induzione precoce Jun e Fos e
Victor Garcia e verificata istologicamente nei
successivo avvio della sintesi proteica.
suoi risultati è oggi particolarmente diffusa
nella nazione d’origine e si sta affermando in
Europa e Sud America.
piastrine e dei fattori di crescita cellulare a
queste annessi. Una vasta bibliografia ne
conferma l’utilità in oculistica, odontoiatria,
ortopedia
dalle nostre cellule è stato scelto il PDGF sia
per la facilità del suo reperimento sia per la
Nasce dall’uso clinico del plasma ricco in
neurologia,
Tra i numerosi fattori di crescita liberati
e
nelle
branche
estetiche.
sua specifica attività di proliferazione dei
fibroblasti e sintesi della matrice dermica.
Le piastrine liberano anche altri fattori
(TGF, EGF, VEGF, IGF), estrusi dai granuli
alfa
dopo
attivazione.
Biologicamente
l’attivazione piastrinica si ha per contatto di
L’unico neo è rappresentato dall’assenza di
queste cellule con il connettivo extravasale
una legislazione atta a regolare questo
dopo una lesione; chimicamente otteniamo
particolare tipo di trapianto. La Unione
Europea
sta
preparando
una
legge
sul
prelevamento, la conservazione e l’uso di
qualsiasi tipo di cellula umana, vista la
diffusione di questo nuovo tipo di terapia.
Nel frattempo rimane responsabilità del
medico questo uso off label delle piastrine
attivate.
I
fattori
Le piastrine, inoltre, trasportano
proteine
utili
nella
anche
riparazione
e
rigenerazione tessutale, sia derivate dalla
loro cellula precursore (megacariocito) sia
catturate per endocitosi dal plasma.
L’uso del PRP (plasma ricco in piastrine) in
di crescita
sono
dei
piccoli
frammenti proteici, appartenenti al gruppo
delle citochine, capaci di legarsi ai recettori
di membrana per attivare od inibire le
funzioni cellulari. Possono essere prodotti da
numerose
questo effetto con del cloruro di calcio.
cellule
e
tessuti:
piastrine,
fibroblasti, osteoblasti, cellule epidermiche,
fegato, rene, ghiandole lacrimali, etc
clinica
era
stato
sempre
diretto
al
miglioramento del processo riparativo. Il
merito
del
Prof.
Garcia
e degli
studi
dell’Università di Barcellona è stato quello di
verificare i risultati di questo uso anche nel
processo rigenerativo. Gli studi istologici
hanno
dimostrato
che
l’introduzione nel
derma di PRP induce, per un periodo di nove
mesi, la neoformazione di collagene reticolare
(III° tipo) giustificando l’affermazione di un
ringiovanimento biologico della cute della
Recentemente la luce ed in particolare la
paziente trattata.
Fotostimolazione è stata approvata dalla FDA
Il trattamento viene effettuato sul viso,
americana per il trattamento delle rughe.
collo, decolleté e mani in tre sedute base (la
Il principio si basa sul fatto che i LED
prima, dopo tre mesi e dopo sei mesi).
rilasciano
Fondamentale
l’effetto
d’incidenza, in grado tuttavia di dare effetti
biologico è rapportato alla concentrazione
positivi sulle cellule sia a livello morfologico
delle piastrine e quindi il plasma, prima della
che molecolare. Il trattamento
è ricordare che
somministrazione, deve essere arricchito.
fotoni
con
un
basso
potere
viene oggi posizionato a livello internazionale
L’altra tecnica certificata che si accompagna
tra
all’uso del PRP è la
particolare come fotoringiovanimento con
Biostimolazione effettuata con il prodotto
le
tecnologie
non
ablative
ed
luce emessa da diodi, senza effetto termico.
SKIN-B®.
La differenza tra luce laser e luce LED è:
Questo, un medical device di III° livello

certificato CE dall’Istituto Superiore di
monocromatica e collimata
Sanità Italiano, contiene:


Frammenti di acido jaluronico di 20-38
monomeri
per
attivare
i
CD
44
in
Il
laser
Il
LED
emette
emette
luce
coerente,
luce
coerente,
monocromatica ma non collimata.
del
fibroblasto;

Aminoacidi precursori dei componenti
della matrice;

La non collimazione porta alla divergenza dei
raggi con conseguente diminuzione della
intensità per punto d’irradiazione. Infatti,
Tampone bicarbonato per mantenere
lo stato di sol della matrice.
mentre l’intensità del Laser si misura in watt,
quella del LED si misura in microWatt.
L’assorbimento
La
Biostimolazione
con
SKIN-B®
viene
effettuata negli intervalli tra i trattamenti
con PRP.
Questi due trattamenti rappresentano la
della
potenza
di
luce
incidente è diverso a seconda della lunghezza
d’onda
e
del
materiale
incontrato.
La
lunghezza d’onda compresa tra circa 600 e
900 nm non viene assorbita dalle molecole
biologiche. In questo range (600-900 nm),
base per il ringiovanimento biologico della
maggiore è la lunghezza d’onda e maggiore è
cute delle nostre pazienti e possono essere
la penetrazione nella cute.
integrati con la
La Biostimolazione fisica con LED.
Ma
qual
è
il
Fotobiostimolazione?
sito
d’azione
della
Sappiamo che in natura, sia nel mondo

vegetale che in quello animale, ci sono
citocromo Q al citocromo c
molecole
dette
fotosensibili,
cioè
che
cambiano la loro funzione sulla base della
stimolazione della luce. La luce attiva i
fotosistemi
della
cellula
vegetale
con

Il trasferimento degli elettroni dal
Il trasferimento degli elettroni dal
citocromo c all’ossigeno per azione della
citocromossidasi
scissione dell’acqua ed utilizzazione degli
idrogeni per attivare il Complesso ATP
Sintetasi e produrre energia necessaria per
le sintesi biologiche.
Anche
a
livello
abbiamo
delle
strutture biologiche attivate dalla
luce.
L’esempio
della
più
animale
evidente
è
quello
rodopsina contenuta a livello retinico e la cui
attivazione è alla base del meccanismo della
visione. Ma anche i melanociti della cute sono
Fondamentale, nella catena del trasporto
degli elettroni, è il flusso protonico di ioni
idrogeno.
Questo
flusso
consente
la
formazione,
tramite l’ATP-sintetasi, delle molecole di
ATP. ATP-sintetasi mitocondriale ha una
particolare struttura stereochimica dotata di
movimento orario e antiorario sulla base del
cellule attivate dalla luce per la produzione
flusso protonico.
dei melanosomi di melanina.
L’ATP o adenosin-trifosfato è una particolare
La luce svolge anche una funzione importante
molecola formata da un nucleo adenosinico
nella
LIGHT-REPAIR del DNA cellulare.
L’enzima Fotoliasi è una flavoproteina che,
attivata dalla luce, ripara le porzioni di DNA
danneggiato. Ma il punto più interessante nel
(adenina
più
pentosio)
energetico
la
cui rottura
tetrapirrolici
Fatta
citocromi
mitocondriali.
Trasporto
questa
possiamo
A livello dei mitocondri, la Catena del
degli
Elettroni
consente
la
premessa
ora
utile
nella
prevenzione
di questa catena sono rappresentati da
Studi
schema
di
trasferimento
elettronico prevede:

Il trasferimento degli elettroni dal
NADH al citocromo Q

Il trasferimento degli elettroni dal
FADH al citocromo Q
un’alta
fondamentale,
come
la
Fotobiostimolazione con LED possa essere
d’invecchiamento.
Lo
libera
comprendere
formazione delle molecole di ATP. Gli enzimi
citocromi.
radicali
fosforico è un legame ad alto contenuto
quantità di energia.
nei
tre
fosforici uniti. Il legame dell’ultimo gruppo
nostro discorso è rappresentato dagli anelli
presenti
con
scientifici
dei
affermano
processi
che
la
citocromossidasi è il principale accettore
della luce compresa tra il rosso e l’infrarosso
e che questa luce LED migliora il movimento
elettronico
della
nella
citocromossidasi, fulcro
formazione
dei
radicali
liberi
dell’ossigeno capace di cedere 4 elettroni alla
molecola dell’ossigeno.
Dobbiamo
evidenziare
la
delicatezza
di
questo processo perché il meccanismo di
attiva la cascata delle caspasi con finale
apoptosi cellulare.
riduzione dell’ossigeno prevede un tempo
necessario all’inversione dello spin di uno dei
due
elettroni
da
aggiungere.
Infatti
l’ossigeno a due lettroni con spin parallelo
nell’ultima orbita e l’aggiunta di altri due
elettroni a spin antiparallelo deve essere
preceduta da un’inversione di spin. Se tutto
ciò non avviene in tempi precisi si può avere
l’escape del radicale libero dell’ossigeno, che
è alla base dell’invecchiamento cellulare:
Inoltre, la
fotobiostimolazione con
LED
(rosso-infrarosso) porta ad un’attivazione
della catena respiratoria dei mitocondri con
attivazione
della
sintesi
di
ATP
e
miglioramento funzionale cellulare. La sintesi
di ATP è guidata dal gradiente protonico.
Infatti, il flusso elettronico in movimento
lungo le creste mitocondriali è accompagnato
da
un
flusso
protonico
nello
spazio
intramembranale. Dopo la cessione degli

Primo
bersaglio
è
il
DNA
elettroni
all’ossigeno
i
protoni
passano
mitocondriale, dove una sola delezione porta
nell’ATP-sintetasi fornendo la forza per la
a perdita della funzione di tutto il filamento.
formazione dell’ATP. Si ha il passaggio di un

DNA,
Il danneggiamento dei telomeri, nel
porta
alla
non
disgiunzione
dei
cromosomi durante il crossing over, con
morte cellulare.
radicale difosforico in abbinamento ad un
protone. Il radicale si lega ad un nuovo
protone
formando
acido
fosforico
che
termina la sua reazione unendosi all’adenosindifosfato e formando ATP. La rotazione in
La lipoperossidazione delle membrane
senso orario consente la sintesi di ATP. La
biologiche porta a perdita di funzione di
rotazione in senso antiorario porta ad idrolisi

queste con morte cellulare. La perdita dei
dell’ATP. L’energia liberata dall’ATP viene
doppi
utilizzata dalle cellule per la sintesi proteica,
legami
dei
fosfolipidi
determina
irrigidimento delle membrane con perdita di
per le pompe del sodio e del calcio e per la
fluidità ed alterazione delle funzioni di
sintesi di DNA e RNA.
espressione recettoriale.

I
Infine, la liberazione di radicali liberi
dell’ossigeno dalla
citocromossidasi porta
tempi
di
applicazione
della
Fotomodulazione, per seduta, sono compresi
in un range tra 15-20 minuti. Il numero delle
all’attivazione delle caspasi con induzione
sedute varia da 1 a 2 alla settimana per un
dell’apoptosi cellulare e morte. I radicali
totale di 8-10 trattamenti.
liberi dell’ossigeno liberati dai mitocondri si
legano
alla
Apaf
1 (apoptotic
protease
Bioristrutturazione
activating factor 1) che si legano alla
Passiamo ora alla elencazione degli altri
procaspasi 9 con successiva aggregazione e
prodotti
liberazione di caspasi 9 attivata. Questa
d’azione ed inquadrandoli nella loro funzione
evidenziandone
biologica ed estetica.
i
meccanismi
L’acido jaluronico macromolecolare.
L’acido jaluronico è un polimero costituito
dalla
ripetizione
di
monomeri
Since hyaluronic acid and chondroitin-

formati
4-sulfate possess antioxidant properties
Hyaluronan has been assigned various

dall’unione dell’acido glicuronico con l’acetil-
physiological functions in the intercellular
glucosamina. Questa unione è permessa dal
matrix, e.g., in water and plasma protein
legame dell’acido glicuronico con l’uridin-
homeostasis
triposfato.
Non
possiamo
biostimolante
parlare
per
di
l’acido
effetto
jaluronico
macromolecolare perché, come ci dice la
letteratura scientifica:

La presenza di acido jaluronico non ha
endogeno
0,5-1 micromoli di acido jaluronico
la
formazione
di
matrice
extracellulare

I frammenti di acido nucleico (PDRN)
nucleico
è
un
componente
intracellulare contenuto prevalentemente nel
nucleo, ma presente anche nel citoplasma, nei
mitocondri e nel reticolo endoplasmatico
Alte concentrazioni di acido jaluronico
limitano
azioni di idratazione passiva e di effetto
L’acido
inducono una riduzione della sintesi proteica

fibroblasti e la neocollagenogenesi ma solo
antiossidante.
effetto sulla produzione di acido jaluronico

Non abbiamo, quindi, la stimolazione dei
rugoso. Quindi il contatto di questo materiale
con la superficie del fibroblasto prevede la
rottura
1mg/ml di acido jaluronico aumenta
cellulare
dovuta
ad
un
danno
biologico.
l'espressione delle metalloproteinasi (MMP)
Nel
ed attiva quelle che sono latenti nella matrice
l’informazione di un danno biologico o dai
extracellulare (MMPs)
materiali endocellulari prodotti dal danno o
dai
derma,
il
mediatori
fibroblasto,
riceve
dell’infiammazione
che
consegue al danno stesso. Il legame di
Possiamo
solo
antiossidante
jaluronico
parlare
ed
di
idratante
macromolecolare.
effetto
dell’acido
Infatti
la
letteratura ci dice:

Recent reports described antioxidant
properties of glycosaminoglycans (GAGs).
Since several findings have shown that
hyaluronic acid (HYA) and chondroitin-4sulphate (C4S)
molecules
may act as antioxidant
frammenti di acido nucleico ai CD 39, attiva il
processo
riparativo
con
formazione
di
tessuto cicatriziale.
Lavori scientifici con il PDRN ci parlano di
incremento dell’attività fibroblastica del 30%
con un aumento di collagene e di fibronectina
e
riempimento
dermico.
Questa
neocollagenogenesi è relativa alla formazione
di collagene fibrotico caratteristico di un
tessuto cicatriziale riparativo.
Ricordiamo ulteriormente la letteratura che
occurring naturally through the stimulation
afferma:
of your own collagen.”

I
nucleotidi
(PDRN)
extracellulari
stimolano i recettori purinergici di tipo 2

L’adenosina
(base
purinica)
regola
questo
caso
si
parla
di
collagene.
Approfondiamo il concetto di radiofrequenza.
I recettori adenosinici giocano un
ruolo attivo nella patogenesi della fibrosi
dermica

in
neocollagenogenesi senza indicare il tipo di
l’infiammazione e la riparazione dei tessuti

Anche
Questa
permette
la
trasformazione
di
un'energia fredda di alta frequenza relativa
in calore, con aumento della temperatura
interna per effetto Joule. Ogni cellula del
I nucleotidi extracellualari sono stati
tessuto trattato assorbe parte di questa
implicati come mediatori infiammatori in
energia, grazie al suo grado di resistività, e la
molte situazioni patologiche
trasforma in calore.

La
stimolazione
dei
recettori
Sembra importante ricordare che la legge
Purinergici 2 dei CD 39 è associata con una
fisica
risposta infiammatoria cronica
radiofrequenza è data dalla modificazione del

Stimoli flogogeni selezionano
delle
sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo
importante nella formazione della fibrosi

base
degli
effetti
della
campo elettrico della zona trattata, con un
cambio
della
carica
elettrica
e
della
resistenza, e al movimento degli ioni e delle
molecole, che determina calore secondo la
L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40
dei fibroblasti con effetto profibrotico e
riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFN-
formula:
J = I x R xT
dove J= energia, I= corrente, R= impedenza
gamma
Questa
alla
del tessuto,T= tempo
volta
non
possiamo
parlare
di
ringiovanimento biologico, ma solo estetico e,
perciò, indirizzare questa tecnica solo in
pazienti anziane.
La
Radiofrequenza
cutaneo.
Generalmente il calore prodotto si sviluppa
tra 3 e i 9 mm di profondità, a seconda delle
punte
utilizzate,
e
determina
un
riscaldamento fino a 55-65 gradi centigradi
in modo omogeneo, senza diffusione termica
nell’invecchiamento
Il più conosciuto e pubblicizzato strumento a
radiofrequenza per l’invecchiamento cutaneo
viene presentato così:” Is a safe, clinically
proven way to tighten and contour skin, with
improvements in tone, contour, and texture
alle zone circostanti.
L’effetto biologico del calore prodotto dalla
radiofrequenza è una denaturazione delle
fibre collagene (dal 5 al 30 % delle fibre
totali)
con
conseguente
contrazione
immediata delle fibre stesse e con effetto
progressivo nei successivi 4-6 mesi.
Dobbiamo ricordare che la struttura delle

proteine è caratterizzata da quattro classi:
sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo
primaria, secondaria, terziaria e quaternaria.
importante nella formazione della fibrosi.
La primaria, formata da legami covalenti,
forti, unisce i vari aminoacidi fra loro; le
altre, formate da legami deboli, consentono la
tridimensionalità della proteina e la loro
funzione (struttura, enzima, anticorpo, etc.).
Stimoli flogogeni selezionano
delle
L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40

dei fibroblasti con effetto profibrotico e
riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFNgamma
I legami deboli si rompono facilmente con il
solo
aumento
molecolare
della
(calore)
i
energia
cinetica
legami
covalenti
Quindi,
pur
considerando
utile
la
radiofrequenza
nel
idrolisi.
dell’invecchiamento
cutaneo,
Questo ci fa comprendere che l’aumento del
perché l’effetto biologico è dannoso e quindi
richiedono invece un processo enzimatico di
calore oltre il valore fisiologico di 37° C
denatura le proteine e fa perdere loro la
funzione biologica. Se il danno si protrae si
ha danno biologico e risposta riparativa.
trattamento
dobbiamo
utilizzare questa tecnica solo su cuti anziane
il risultato è unicamente estetico.
Un discorso simile a quanto detto per la
radiofrequenza vale per il trattamento laser
dell’invecchiamento cutaneo.
Gli effetti delle correnti di RF sono in
relazione con la loro frequenza e potenza. Al
La laserterpia per il ringiovanimento cutaneo
di sopra dei 1,5 - 2 MHz si ha un’elevata
ablativo,
frizione molecolare che provoca una intensità
si avvale di una vaporizzazione controllata di
di calore tale da indurre distruzione dei
tessuti. Frequenze inferiori ai 0.3 MHz
producono
stimolazioni
indesiderabili
nel
sistema nervoso.
laser è così intensa che in un tempo
brevissimo (90 microsecondi) vaporizza e
coagula uno spessore di pelle compreso tra
40 e 60 micron (millesimi di millimetro).
La letteratura ufficiale conferma:

sottili strati della cute. La luce emessa dai
Radiofrequency causes movement of
charged particles within the tissue, and the
resultant molecular motion generates heat.
Il resurfacing con il laser produrrà risultati
molto apprezzabili e la superficie cutanea
rinascerà più ricca di collagene fibrotico e
The heat in turn causes collagen shrinkage
conseguentemente più compatta.
and new collagen deposition.
Una fonte energetica attiva le molecole di un

Gli
termiche,
determinano
agenti
fisici
elettriche,
sul
(meccaniche,
radianti
materiale
biologico
ecc.)
un
processo infiammatorio di varia entità, con
danno dello stesso.
gas
presente
all’interno
di
un
tubo
determinando un’eccitazione atonica ed il
successivo rilascio di energia che colpendo la
cute determina
un danno coagulativo
necrotico, a seconda dell’intensità.
o
Alla
denaturazione
proteica
o
alla

L’acido polilattico è diverso dagli altri
coagulazione consegue un processo riparativo
fillers. Detta in parole molto semplici, la sua
che si evidenzia con deposito di tessuto
azione si basa non sul riempimento del
cicatriziale contenete collagene di I° tipo. La
difetto cutaneo, ma sull’aumento di volume
letteratura ci conferma:
del derma dovuto alla proliferazione di

A
1440-nm
inducing
nonablative
neocollagenesis in the remodeling of scars
neocollagene,
indotta
dallo
stimolo
sui
fibroblasti provocato dal polilattico stesso.
and rhytids. Histologic evidence confirms the
microcolumnar nature of collagen heating
using this microarray.

Gli
termiche,
agenti
filler
fisici
elettriche,
determinano
sul
(meccaniche,
radianti
materiale
ecc.)
biologico
un
processo infiammatorio di varia entità, con
danno dello stesso.

permanente
induce
una
risposta
fibrotico da corpo estraneo, come afferma la
letteratura:

Polylactic acid microspheres (New-
Fill) induced a mild inflammatory response.
Host defense mechanisms react differently
Stimoli flogogeni selezionano
delle
sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo
importante nella formazione della fibrosi.

Questa è un’affermazione corretta perché un
L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40
dei fibroblasti con effetto profibrotico e
riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFNgamma
to the various filler materials

Gli agenti chimici determinano sul
materiale biologico un processo infiammatorio
di varia entità, con danno dello stesso.

Stimoli flogogeni selezionano
delle
sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo
importante nella formazione della fibrosi.

L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40
Quanto esposto ci consente di affermare che
dei fibroblasti con effetto profibrotico e
il laser resurfacing riconosce un utilizzo nel
riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFN-
miglioramento
gamma
estetico
della
cute
delle
pazienti, pur dando un danno biologico, Il suo
utilizzo va quindi riservato alle pazienti
anziane.
Acido polilattico
Recentemente, questo filler è stato proposto
non solo come riempitivo ma come stimolo
biologico al ringiovanimento cutaneo. Infatti
leggiamo:
Quindi la neocollagenogenesi è reale ma
costituita da collagene fibrotico di tipo I° e
quindi non induce un ringiovanimento biologico
ma solo un ringiovanimento estetico.
E’ importante inoltre ricordare che la capsula
fibrotico che si forma attorno ad un filler
permanente può presentare delle dimensioni
più o meno evidenti. Da ciò l’importanza di
utilizzare questi prodotti nel derma profondo
tessuto osseo, cartilagineo e connettivale. Il
ed evitarne l’uso in zone di cute con scarso
silicio
spessore (collo).
nostro organismo con la dieta ed assorbito a
viene introdotto
normalmente nel
livello intestinale come acido ortosilicico.
I silanoli
Recentemente
è
stato
riproposto
dalla
Francia un vecchio prodotto costituito da
silanoli
(Monometiltrisilanolo

Il suo ruolo principale è svolto nella
sintesi di collagene di tipo I° e nell’attività
dell’enzima prolina idrossilasi.
ortohidroxibenzoato di sodio - salicilato di

silanolo - a pH : 5,7).
un’alterazione della formazione del tessuto
In questo prodotto Il silicio organico è legato
all’acido salicilico con legami idrogeno, questo
permette
di
mantenere
il
prodotto
in
La
sua
carenza
si evidenzia con
osseo e con una ridotta funzione epatica della
ornitina transaminasi.

La supplementazione esogena di silicio
soluzione evitando la policondensazione del
nella
monometiltrisilanolo.
si
normalizzazione della concentrazione di acido
rompono una volta che la sostanza è stata
ortosilicico, di regolare la formazione della
inserita nel derma. (prima cautela con i
matrice extracellulare ed il metabolismo del
pazienti allergici all’acido salicilico!)
calcio.
Questi
legami
dieta
consente,
attraverso
la
Il prodotto viene proposto per il trattamento
delle rughe, delle cicatrici, delle smagliature
e
della
cellulite
proponendo
l’effetto
biologico che il silicio svolge nella cute:

Ponti di silicio tra i glucosaminoglicani
e le glucoproteine formano lo scheletro della
matrice intercellulare

Negli individui giovani, la pelle è il
tessuto che, insieme alle arterie e al timo,
contiene più silicio organico. Questi tassi
decrescono progressivamente con l'età.
Ma la letteratura afferma anche:

silicio
Le forme idrossilate od ossidate del
(silanoli)
tecnologia
vengono
medica
separazione
utilizzate
analitica
selettiva)
per
nella
(tecniche
di
immobilizzare
molecole idrofiliche ad alto peso molecolare
come l’acido jaluronico e, legandole, dividerle
da altri componenti.

Le
introdotte
particelle
di
nell’organismo
silicio
organico
inducono
una
reazione infiammatoria ed una risposta di
Questa affermazione è vera ma riguarda il
carattere fibrotico.
silicio introdotto con la dieta, come afferma
la letteratura ufficiale:

Il silicio è uno degli oligoelementi
importanti per il regolare metabolismo di
alcuni nostri tessuti ed in particolare per il
Quindi non possiamo attribuire ad un silicio
organico introdotto nel derma delle azioni
svolte dal silicio introdotto con la dieta.
Da ciò possiamo affermare che:

nelle pelli seborroiche e utilizza la tossina
I silanoli si legano alle molecole
idrofiliche del derma
botulinica introdotta per via intradermica a
piccole concentrazioni.
Sappiamo che la tossina agisce bloccando, in
maniera
reversibile,
acetilcolina

I silanoli inducono una stimolazione
irritativa a carattere infiammatorio
che stimola una risposta connettivale
con neoformazione di collagene di

liberazione
livello
della
di
placca
neuromuscolare ed è utile, per questo, nella
riduzione delle rughe mimiche del volto. Ma
l’uso di questo farmaco può essere allargato
anche ad altre indicazioni.
I°tipo
Un primo utilizzo è quello di regolazione dello
Il pH di 5,7 satura i legami negativi
l’effetto
della soluzione colloidale della matrice
con gelificazione e coagulazione di
stimolo di crescita epidermica, riducendo
L’acido salicilico regola il processo
infiammatorio
indotto
dai
silanoli
evitando un danno eccessivo.
dell’epidermal
growth
factor.
Infatti:

questa

a
la
Acetylcholine
receptors
activate
(ACh)
a
…….muscarinic
metalloproteinase,
which liberates surface-associated heparinbinding epidermal growth factor (HB-EGF)
and causes transactivation of epidermal
growth factor receptors (EGFRs)
L’uso dei silanoli deve essere consentito solo
per il ringiovanimento estetico delle cuti
anziane.
L’uso della tossina dopo dei trattamenti
peeling che esfoliando l’epidermide spostano
la bilancia EGF/caloni verso un eccesso di
La Biostimolazione Terapeutica
Un tipo di stimolazione biologica ponte tra la
stimolazione
fisiologica
e
la
correzione
EGF, può trovare un’utilità.
Ancora possiamo riconoscere alla tossina un
estetica è rappresentato dalla così detta
effetto antiossidante. Infatti:
Biostimolazione Terapeutica. Questa prevede

il trattamento della cute sulla base dello
stato di questa e con il fine di riportare uno
stato alterato ad una condizione normale.
Abbiamo
sei
tipi
di
Acetylcholine (ACh) …….. opening of
mitochondrial (mito) K(ATP) channels with
the generation of reactive oxygen species
(ROS).
biostimolazione
terapeutica.
Il trattamento detto Sebum Less serve per
diminuire la secrezione sebacea in eccesso
Bloccare l’acetilcolina
azione.
ne
reduce
questa
Possiamo utilizzare la tossina nelle cuti
Il trattamento detto Hydra Plus utilizza
seborroiche per ridurre la produzione di sebo
dell’acido ialuronico non cross-linkato per
e restringere i pori. Infatti:
aumentare la fissazione dell’acqua a livello
…. role for Acetylcholine (ACh) in

dermico.
sebum production and as a promoter of
L’acido ialuronico contenuto nel core dei
sebocyte differentiation, …
proteoglicani ha la capacità di fissare nella
matrice un alto numero di molecole di acqua.
Anche in letteratura troviamo descritta
Possiamo utilizzare la tossina nelle cuti
couperosiche per stimolare la vasocostrizione
cutanea. Infatti:
Adrenergic

neurons
release
noradrenaline and ATP to reduce cutaneous
questa
sua
importante
mantenimento
funzione
dell’omeostasi
nel
dell’acqua
intradermica.
L’introduzione
intradermica
ialuronico
cross-linkato
non
di
acido
consente di
blood flow while cholinergic neurons release
aumentare la fissazione delle molecole di
acetylcholine and a co-transmitter to dilate
acqua, riducendo la perdita per traspirazione
skin blood vessels.
e migliorando l’idratazione ed il turgore del
derma.
Il
meccanismo
di formazione
del sebo
prevede la stimolazione delle cellule sebacee
da parte del diidrotestosterone, proveniente
dalla riduzione degli androgeni circolanti da
parte
della
5-alfa
reduttasi.
Il
diidrotestosterone agisce al livello del DNA
cellulare stimolando la codificazione dell’RNA
necessario alla formazione del sebo. La
tossina botulinica, bloccando la secrezione di
acetilcolina, riduce l’effetto di questa sulla
differenziazione
del
liberazione
sebo.
del
sebocito
e
Riduce,
sulla
inoltre,
l’aumento di flusso ematico, sempre indotto
dall’acetilcolina,
e
conseguentemente
l’afflusso di androgeni.
tossina diluite in 3 millilitri di soluzione
Si
intradermiche,
effettuano
a
tappeto,
mese, introducendo il prodotto nelle zone
disidratate.
Il trattamento detto Aging Terapy prevede
l’introduzione di antiossidanti per bloccare il
danno da radicali liberi dell’ossigeno.
I
radicali
liberi
normalmente
dell’ossigeno
prodotti,
vengono
all’interno
dei
mitocondri, mediante una catena enzimatica
detta catena del trasporto degli elettroni,
come prodotto intermedio della formazione
di molecole di acqua. Cuore di questo
meccanismo è la citocromo ossidasi, enzima
capace di legare elettroni alla molecola di
ossigeno ed unirla successivamente agli atomi
Per il trattamento si utilizzano 10 unità di
fisiologica.
Il trattamento si esegue una o più volte al
delle
punture
nelle
interessate dall’ipersecrezione sebacea.
zone
d’idrogeno per formare le molecole d’acqua.
Il meccanismo
di riduzione dell’ossigeno
prevede un tempo necessari all’inversione
dello spin di uno dei due elettroni da
aggiungere. Questo può portare ad escape
dell’ossigeno radicale (con un solo elettrone)
repulsione delle stesse con la creazione di
prima del completamento dell’orbita. Se il
una soluzione colloidale allo stato di sol, che
processo di escape supera una determinata
permette il libero scambio metabolico. La
quantità
risposta
(concentrazione antiossidanti)
il
infiammatoria
indotta
dai raggi
radicale libero dell’ossigeno può reazionare
ultravioletti porta ad acidificazione della
con
matrice con liberazione di protoni idrogeno. I
varie
strutture
biologiche
danneggiandole.
protoni,
Questo danno è compensato, sino ad un certo
livello, dall’azione degli antiossidanti. Primi
fra tutti la vitamina E e la vitamina C. Anche
gli
antiossidanti
enzimatici
(Catalasi
e
glutationperossidasi) svolgono la funzione di
blocco del danno lipoperossidativo.
positivi,
carbossilico,
si
negativo,
legano
al
radicale
compensando
le
cariche libere e trasformando la soluzione
colloidale della matrice dallo stato di sol a
quello di gel. Le macromolecole della matrice
si compattano per la perdita della repulsione
elettrica con gelificazione della soluzione
colloidale che compone la matrice. La matrice
Su queste basi è utile somministrare per via
si solidifica passando dallo stato di sol a
intradermica, vitamina C e glutatione, al fine
quello di gel e perdendo la sua funzione di
di ottimizzare le difese cutanee al danno
ossidativo.
scambio metabolico.
Il trattamento prevede una seduta o più al
Il trattamento si esegue una o più volte al
mese con punture intradermiche a tappeto.
Il trattamento detto Photoaging Terapy
mese,
con
introduzione di
un
tampone
bicarbonato con punture intradermiche a
tappeto.
matrice
Il trattamento detto Flabby Less prevede
conseguenti al danno infiammatorio prodotto
l’introduzione di un medical device ad azione
previene
dai
le
raggi
alterazioni
della
ultravioletti
con
un’apposita
ristrutturante il derma per ridurre la lassità
soluzione tampone.
dei tessuti..
I raggi UV colpiscono la cute determinando
Lo
l’attivazione
Questa
della
libera
fosfolipasi
è
quello
di
aumentare
la
concentrazione del collagene fibrotico e di
distendere il tessuto ipotonico aumentando la
membrane
acido
la
degli
sua componente rigida. Lo schema è quello di
ecosanoidi con acidificazione della matrice
attivare un processo infiammatorio al quale
arachidonico
dalle
cellulare.
scopo
attivando
cascata
dermica.
consegue la formazione di collagene fibrotico.
Lo stato di sol della soluzione colloidale della
Il Medical Device è costituito da una
matrice è permesso dalla dissociazione delle
macromolecole proteiche che la compongono.
Al pH fisiologico di 7,4 è dissociato il
radicale acido, determinando una carica
negativa della macromolecola. La comune
negatività
delle
macromolecole
porta
a
soluzione di aminoacidi acida ed ipertonica. Il
danno chimico induce la risposta riparativa
con fibrosi del derma.
Il
trattamento
si
esegue
con
punture
intradermiche, eseguite una o più volte al
mese, nelle zone ipotoniche.
di
colina
glicerato
come
attivatore del sistema colinergico dermoepidermico.
Tra i sistemi di controllo cutaneo vanno
ricordati i mediatori alfa- e beta- adrenergici
(agiscono
stimolando
l'attività
dell'adenilciclasi) e i mediatori colinergici
(agiscono stimolando l'attività guanilciclasica
con formazione di c-GMP).
L’attivazione del sistema colinergico porta a
differenziazione
dei
cheratinociti,
alla
neoformazione della barriera epidermica, alla
normalizzazione della produzione di sebo e
sudore,
al
microcircolazione
miglioramento
e
della
all’attivazione
delle
reazioni di difesa immunitaria.
Extraneuronal acetylcholine (ACh) has

been
demonstrated
to
nelle
zone
dove
è
richiesto
un
miglioramento metabolico.
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Il trattamento detto Choline Terapy prevede
l’introduzione
mese,
influence
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and
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differentiation
and
barrier
Ricordiamo che con le stesse motivazioni si
somministra il DMAE. Questo è il precursore
della colina e somministrare direttamente
questa anticipa un passaggio metabolico nella
ottimizzazione
della
concentrazione
di
acetilcolina.
Il
trattamento
si
esegue
con
punture
intradermiche, eseguite una o più volte al
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