Vol. I Gennaio 2010 N° 2 Biostimolazione e Bioristrutturazione della Cute Maurizio Ceccarelli – Ae. Phy. Med. Centre – Roma (Italia) Beniamino Cristiano Curcio– Ae. Phy. Med. Centre – Roma (Italia) Premessa inibire le mitosi cellulari delle cellule dello Il processo di differenziazione della cellula epidermica è molto complesso ed è regolato strato basale. In questo modo si ha la regolazione dello spessore dell’epidermide. da una serie di informazioni che sono fornite La stimolazione dell’EGF incrementa le mitosi sia dall'esterno sia da complessi sistemi dello strato germinativo; quando lo spessore enzimatici intracellulari che funzionano da raggiunge il suo stato ottimale, anche la secondi messaggeri. concentrazione Tra gli informatori esterni vanno ricordati i mediatori alfa- e beta- adrenergici (che agiscono stimolando l'attività dell'adenilciclasi) ed i mediatori colinergici (che agiscono stimolando l'attività guanilciclasica con formazione di c-GMP). sono l'Epidermal Growth Factor (EGF) e gli estrogeni. Tra i fattori intrinseci di regolazione hanno significato i caloni, sostanze ad attività simil-ormonale. I caloni epidermici sarebbero prodotti dai cheratinociti in fase avanzata caloni prodotti dai cheratinociti raggiunge il livello necessario a bloccare le mitosi dello strato basale. Quando l’esfoliazione corneocitaria riduce il numero dei corneociti, anche la concentrazione dei caloni si abbassa e lo stimolo dell’EGF riattiva le mitosi. La corretta funzione di questa bilancia regola il Altri fattori che regolano la differenziazione cheratinocitaria dei giusto spessore epidermico. Concludendo questo ricordo sulle funzioni epidermiche e riportandolo ai nostri interventi estetici, dobbiamo ricordare due punti: i mediatori colinergici ed i caloni. di Questo perché il trattamento con tossina proliferazione ed avrebbero la funzione di botulinica ad azione anticolinergica riduce l’effetto di questo mediatore alterando le la repulsione della carica elettrica dello funzioni cutanee ed il trattameno peeling stesso segno le mantiene in sospensione. esfoliando e diminuendo lo strato corneocitario determina una riduzione dei caloni con incremento dello stimolo mitotico ed ipertrofia epidermica. Da ciò l’uso della tossina botulinica e dei peeling, utili all’estetica della nostra paziente, richiedono un’attenzione nella quantità e nella frequenza del trattamento. Se saturiamo le cariche elettriche delle molecole colloidali con cariche di segno opposto, cessa la forza di repulsione e le varie molecole colloidali si compattano trasformando la soluzione colloidale (sol) in un gel colloidale (gel). Nel derma lo stato di sol è mantenuto dalla carica negativa presente sulla superficie Sotto l’epidermide abbiamo il derma. delle macromolecole GAG lo costituiscono. e fibre collageno ed elastiche immerse in una negativa deriva dalla dissociazione di queste matrice macromolecole Le cellule sono carica che Il derma è formato principalmente da cellule colloidale. Questa di nell’ambiente elettrica leggermente rappresentate principalmente da fibroblasti. alcalino che caratterizza il derma (pH: 7,4). La Detto valore di pH è mantenuto costante dal matrice colloidale è formata dalla sostanza fondamentale (glicosaminoglicani e proteoglicani) e da proteine fibrose quali il collageno e l'elastina. Il collageno, l'elastina ed i glicosaminoglicani (GAG) sono prodotti dai fibroblasti e dai condrociti. sistema tampone dei bicarbonato. Il normale metabolismo cellulare porta alla produzione di anidride carbonica. Questa, in soluzione acquosa, forma acido carbonico che dissociandosi libera ioni idrogeno che Lo stato fisico della matrice dermica è acidificano la soluzione. Gli ioni idrogeno, importante perché, a seconda della sua positivi, neutralizzano le cariche elettriche consistenza, negative dei GAG e determinano gelificazione gli scambi metabolici sono facilitati od inibiti. del Lo stato di sol della soluzione colloidale che derma con riduzione degli scambi metabolici. compone la matrice consente più facilmente Anche i processi infiammatori acidificano la gli scambi metabolici, mentre lo stato di gel, matrice dermica con conseguente danno più solido, li impedisce. biologico. E’ quindi importante che i nostri Le soluzioni colloidali sono caratterizzate da molecole di soluto di grandi dimensioni, quindi incapaci di essere disperse negli spazi intermolecolari dell’acqua, ma interventi estetici non inducano acidificazione del derma (infiammazione) ne riduzione dei sistemi tampone bicarbonato. dotate di Il fibroblasto è la cellula del derma capace di carica elettrica uguale. Per gravità, le prime produrre tutti i componenti di questo: GAG, molecole ma collageni ed elastina. La capacità produttiva impediscono alle altre di depositarsi perché del fibroblasto è diversa in funzione sia si depositano sul fondo dell’età della cellula, sia dei diversi recettori stimolati, sia dell’ambiente fisico-chimico che Considerando che il collagene fibrotico è un lo circonda. indice d’invecchiamento dei tessuti cutanei, è In particolare dobbiamo fare una distinzione riguardo i tipi di collagene che vengono prodotti. Questo interventi perché estetici in si numerosi parla di neocollagenogenesi senza indicare il tipo di importante che la neocollagenogenesi indotta da un nostro trattamento estetico non ne stimoli la formazione, perché anche se l’aspetto estetico della cute può migliorare le funzioni biologiche subiscono un danno. collagene che viene prodotto e se a questa Utilizzeremo neoproduzione neocollagenogenesi di tipo reticolare per corrisponde un ringiovanimento biologico reale della cute. rapporto collageno tipo III/tipo I è molto più elevato che nei soggetti adulti e che questo rapporto tende a ridursi con l'età. il tropocollagene, che si assembla in modo le di mentre potremo utilizzare trattamenti di neocollagenogenesi di tipo fibrotico nelle pazienti anziane, consapevoli di dare un miglioramento estetico anche se a scapito della fisiologia cutanea. Il fibroblasto produce un collagene immaturo, utilizzando trattamenti migliorare la cute delle pazienti giovani, Dobbiamo ricordare che nella pelle giovane il diverso perciò porzioni Un corretto aminoterminali (collagene di tipo III°). matrice Il collagene di tipo III° è detto reticolare e, caratteristico dei tessuti giovani, mantiene il fibroblasto detto fibrotico e, caratteristico dei tessuti anziani e del tessuto cicatriziale, indurisce il biologico del derma prevede: carbossiterminali (collagene di tipo I°) od turgore del derma. Il collagene di tipo I° è stato Mantenere lo stato colloidale della Attivare il metabolismo del Stimolare la neoformazione di fibre collagene ed elastiche derma. Studi recenti ci indicano la capacità del fibroblasto di essere attivato verso la produzione di un tipo o l’altro di collagene ed in particolare che possiamo distinguere i fibroblasti (natural in due sottopopolazioni, fibroblast) e FF NF (fibrotic fibroblast), questa ultima è caratteristica dei tessuti infiammati. I NF producono principalmente collagene reticolare, mentre i FF producono fibrotico. principalmente collagene Rigenerazione e Riparazione E’ ora importante approfondire questo concetto di neocollagenogenesi analizzando il processo della rigenerazione e quello della riparazione. La rigenerazione è un processo fisiologico alla base della continua ricostruzione di alcuni tessuti, quali quello cutaneo. Per mantenere funzionali tessuti ed apparati il nostro organismo attua una continua rigenerazione basata su una dissoluzione del C con stimolo dei geni ad induzione precoce tessuto preesistente e sulla ricostruzione Jun e Fos e successivo avvio della sintesi dello stesso. proteica. Nella cute abbiamo dei particolari enzimi Si ha così la neoformazione dei componenti detti metalloproteinasi capaci di solubilizzare della matrice dermica ed in particolare di mediante glicosaminglicani, di collagene reticolare ( processi di idrolisi le macromolecole che compongono il derma. Le metalloproteinasi numeri si progressivi distinguono indici della con dei diversa molecola sulla quale effettuano la loro azione: MMP1 collagenasi, MMP3 stromelinasi, MMP9 gelatinasi, etc. Le metalloproteinasi sono presenti nel derma in forma inattiva con il sito attivo bloccato da un residuo di cistina; l’idrolisi di questo aminoacido libera il sito contenente zinco e permette l’azione dell’enzima. tipo III°) e di elastina. La riparazione è un processo biologico utile a compensare la perdita di parte di un tessuto conseguente ad un danno. Questa perdita è bilanciata con la neoformazione di un tessuto connettivale detto tessuto cicatriziale. Questo tessuto è riccamente rappresentato da collagene di tipo I°. La cellula deputata alla formazione del tessuto cicatriziale è sempre il fibroblasto. Come nella maggior parte dei sistemi biologici anche la dissoluzione della matrice è regolata da attivatori ed inibitori delle MMP. Il giusto equilibrio tra i due apparati consente il Ovviamente dobbiamo, in questo caso, avere degli stimoli diversi dai precedenti per indurre la costruzione di questo nuovo tessuto e non dei tessuti originari. mantenimento di una matrice dermica sana e Se funzionale. dall’idrolisi dei normali componenti del derma Particolari recettori sulla parete cellulare del fibroblasto sono attivati o dai fattori di crescita o dai componenti lisati del derma ed inducono la sinterizzazione di nuove molecole. I recettori della tirosin-kinasi, che vengono attivati dai fattori di crescita (fibroblast growth factor), ed i CD 44 (claster of differentiation), che vengono attivati dai frammenti di acido jaluronico lisato, determinano l’idrolisi dei polifosfoinositoli di membrana con liberazione dell’1-3 difosfoinositolo; questo raggiunge il reticolo endoplasmatico liscio dove, legandosi ad un recettore specifico, induce l’ingresso di ioni calcio; gli ioni calcio attivano la proteinKinasi prima erano i frammenti liberati ad attivare la rigenerazione della cute, ora sono i componenti endocellulari, liberati dal danno biologico dell’infiammazione, biologico, ad e i conseguenti indurre mediatori al danno l’attivazione del processo riparativo. In particolare abbiamo l’attivazione dei CD 39 da parte dei frammenti di acido nucleico liberati dal nucleo della cellula danneggiata e l’attivazione dei CD 40 da parte dei mediatori dell’infiammazione (interleuchina 4) a stimolare la formazione di tessuto fibrotico ricco in collagene di I° tipo. Da quanto esposto ci sembra importante una puntualizzazione: è sufficiente parlare genericamente di attivazione fibroblastica o dobbiamo precisare quali recettori attiviamo? ruolo attivo nella patogenesi della fibrosi E’ fondamentale rispondere a questo secondo I recettori adenosinici giocano un dermica quesito perché la risposta alla stimolazione di recettori diversi può indurre miglioramento implicati come mediatori infiammatori in biologico molte situazioni patologiche o miglioramento estetico. Miglioramento biologico utile in ogni tipo di cute; miglioramento estetico utile solo nelle cuti vecchie. Quindi se La stimolazione dei recettori Purinergici 2 dei CD 39 è associata con una risposta infiammatoria cronica parliamo di biostimolazione fibroblastica da effettuare su una paziente giovane, I nucleotidi extracellualari sono stati dobbiamo essere certi che i recettori stimolati siano solo i CD 44. Mentre Stimoli flogogeni selezionano delle sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo importante nella formazione della fibrosi nella stimolazione fibroblastica di una cute anziana, anche lo stimolo dei CD 39 e dei CD dei fibroblasti con effetto profibrotico e 40, pur inducendo un danno biologico, può essere accettato per il suo miglioramento estetico. Da ciò, per stimolare i CD 44 dobbiamo ricordare che: Le proteine derivate del danno della matrice extracellulare, stimolano la sintesi dei componenti di questa. Il CD-44, L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40 riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFNgamma Lo stimolo dei miglioramento CD 44 determina un biologico che si evidenzia anche con un miglioramento estetico, mentre lo stimolo dei CD 39 e dei CD 40 determina un miglioramento solo estetico conseguente recettore cellulare di attivazione della sintesi di acido jaluronico, presenta la massima attività in presenza di complessi di 20-38 monomeri. ad una fibrosi del derma e quindi ad un danno biologico. La Biostimolazione Le proposte, anche mediche, attuali nel campo della biostimolazione ci parlano dell’uso di: Mentre: I nucleotidi (PDRN) extracellulari stimolano i recettori purinergici di tipo 2 L’adenosina (base purinica) regola l’infiammazione e la riparazione dei tessuti Vitamine Acido jaluronico Frazioni di DNA Acido polilattico Silicio organico Radiofrequenza Energia laser cute anziana solo con il fine del miglioramento estetico. Dopo questa premessa vediamo come effettuare una giusta biostimolazione. E’ importante, prima d’iniziare uno qualsiasi di questi trattamenti, di preoccuparci dei reali effetti biologici di Liberandoci, come ciascuno medici, dal di questi. semplice business economico e scegliendo la scienza e coscienza. Le funzioni cutanee vengono attivate attraverso un miglioramento funzionale delle cellule epidermiche e dermiche che porta ad una normalizzazione dello stato della cute. Questo prevede un regolare ricambio epidermico e l’ottimizzazione chimico-fisica Iniziamo, per questo ad approfondire il concetto di biostimolazione. della matrice. Il regolare ricambio epidermico nasce da una Questo oggi è divenuto uno dei trattamenti di normalizzazione della funzione dell’EGF e dei medicina estetica più richiesti e proposti. caloni. L’ottimizzazione chimico-fisica della Vari sono i nomi utilizzati per definirlo: matrice richiede la neoformazione dei componenti strutturali di questa e la fluidità Biostimolazione Bioristrutturazione La neoformazione dei componenti strutturali Biorigenerazione della del Biorivitalizzazione stimolazione rigenerativo e del suo stato colloidale. matrice richiede la fibroblasto non fisiologica in riparativo. senso La rigenerazione dermica viene attivata tramite i fattori di crescita o i frammenti dei normali Noi preferiamo l’uso del termine componenti della matrice. Questi agiscono sui biostimolazione per indicare un’attivazione CD 44 attivando la sintesi proteica in senso delle funzioni biologiche della cute al fine di rigenerativo e migliorando la neoformazione ottimizzare la fisiologia di questa con una di collagene reticolare, di acido jaluronico e conseguente miglioramento estetico. E l’uso di elastina. del termine bioristrutturazione per indicare un’alterazione dei normali componenti cutanei con danno della fisiologia della cute anche se con un miglioramento estetico di questa. La normalizzazione dello stato colloidale della matrice richiede il mantenimento di un ph fisiologico (7,4). Questo consente di evitare la trasformazione della soluzione matriciale La biostimolazione la proponiamo, quindi, per dallo stato di sol a quello di gel e mantenere una cute giovane per migliorare la fisiologia e liberi gli scambi metabolici. l’estetica di questa, mentre la bioristrutturazione la proponiamo per una La tecnica di biostimolazione più fisiologica è oggi rappresentata dal Trattamento Con Fattori Di Crescita Derivati Il legame ai recettori della tirosin-chinasi Dal Plasma Ricco In Piastrine, sulla membrana cellulare induce l’idrolisi dei questa consente di attivare il fibroblasto attraverso omologhi l’uso ed ricostruzione di fattori inducendo dei di crescita la normale componenti dermici alterati. polifosfoinositoli di membrana con liberazione dell’1-3 difosfoinositolo; questo raggiunge il reticolo endoplasmatico liscio dove, legandosi ad un recettore specifico, induce l’ingresso di ioni calcio; gli ioni calcio attivano la proteinKinasi C con stimolo dei La tecnica, messa a punto in Spagna dal Prof. geni ad induzione precoce Jun e Fos e Victor Garcia e verificata istologicamente nei successivo avvio della sintesi proteica. suoi risultati è oggi particolarmente diffusa nella nazione d’origine e si sta affermando in Europa e Sud America. piastrine e dei fattori di crescita cellulare a queste annessi. Una vasta bibliografia ne conferma l’utilità in oculistica, odontoiatria, ortopedia dalle nostre cellule è stato scelto il PDGF sia per la facilità del suo reperimento sia per la Nasce dall’uso clinico del plasma ricco in neurologia, Tra i numerosi fattori di crescita liberati e nelle branche estetiche. sua specifica attività di proliferazione dei fibroblasti e sintesi della matrice dermica. Le piastrine liberano anche altri fattori (TGF, EGF, VEGF, IGF), estrusi dai granuli alfa dopo attivazione. Biologicamente l’attivazione piastrinica si ha per contatto di L’unico neo è rappresentato dall’assenza di queste cellule con il connettivo extravasale una legislazione atta a regolare questo dopo una lesione; chimicamente otteniamo particolare tipo di trapianto. La Unione Europea sta preparando una legge sul prelevamento, la conservazione e l’uso di qualsiasi tipo di cellula umana, vista la diffusione di questo nuovo tipo di terapia. Nel frattempo rimane responsabilità del medico questo uso off label delle piastrine attivate. I fattori Le piastrine, inoltre, trasportano proteine utili nella anche riparazione e rigenerazione tessutale, sia derivate dalla loro cellula precursore (megacariocito) sia catturate per endocitosi dal plasma. L’uso del PRP (plasma ricco in piastrine) in di crescita sono dei piccoli frammenti proteici, appartenenti al gruppo delle citochine, capaci di legarsi ai recettori di membrana per attivare od inibire le funzioni cellulari. Possono essere prodotti da numerose questo effetto con del cloruro di calcio. cellule e tessuti: piastrine, fibroblasti, osteoblasti, cellule epidermiche, fegato, rene, ghiandole lacrimali, etc clinica era stato sempre diretto al miglioramento del processo riparativo. Il merito del Prof. Garcia e degli studi dell’Università di Barcellona è stato quello di verificare i risultati di questo uso anche nel processo rigenerativo. Gli studi istologici hanno dimostrato che l’introduzione nel derma di PRP induce, per un periodo di nove mesi, la neoformazione di collagene reticolare (III° tipo) giustificando l’affermazione di un ringiovanimento biologico della cute della Recentemente la luce ed in particolare la paziente trattata. Fotostimolazione è stata approvata dalla FDA Il trattamento viene effettuato sul viso, americana per il trattamento delle rughe. collo, decolleté e mani in tre sedute base (la Il principio si basa sul fatto che i LED prima, dopo tre mesi e dopo sei mesi). rilasciano Fondamentale l’effetto d’incidenza, in grado tuttavia di dare effetti biologico è rapportato alla concentrazione positivi sulle cellule sia a livello morfologico delle piastrine e quindi il plasma, prima della che molecolare. Il trattamento è ricordare che somministrazione, deve essere arricchito. fotoni con un basso potere viene oggi posizionato a livello internazionale L’altra tecnica certificata che si accompagna tra all’uso del PRP è la particolare come fotoringiovanimento con Biostimolazione effettuata con il prodotto le tecnologie non ablative ed luce emessa da diodi, senza effetto termico. SKIN-B®. La differenza tra luce laser e luce LED è: Questo, un medical device di III° livello certificato CE dall’Istituto Superiore di monocromatica e collimata Sanità Italiano, contiene: Frammenti di acido jaluronico di 20-38 monomeri per attivare i CD 44 in Il laser Il LED emette emette luce coerente, luce coerente, monocromatica ma non collimata. del fibroblasto; Aminoacidi precursori dei componenti della matrice; La non collimazione porta alla divergenza dei raggi con conseguente diminuzione della intensità per punto d’irradiazione. Infatti, Tampone bicarbonato per mantenere lo stato di sol della matrice. mentre l’intensità del Laser si misura in watt, quella del LED si misura in microWatt. L’assorbimento La Biostimolazione con SKIN-B® viene effettuata negli intervalli tra i trattamenti con PRP. Questi due trattamenti rappresentano la della potenza di luce incidente è diverso a seconda della lunghezza d’onda e del materiale incontrato. La lunghezza d’onda compresa tra circa 600 e 900 nm non viene assorbita dalle molecole biologiche. In questo range (600-900 nm), base per il ringiovanimento biologico della maggiore è la lunghezza d’onda e maggiore è cute delle nostre pazienti e possono essere la penetrazione nella cute. integrati con la La Biostimolazione fisica con LED. Ma qual è il Fotobiostimolazione? sito d’azione della Sappiamo che in natura, sia nel mondo vegetale che in quello animale, ci sono citocromo Q al citocromo c molecole dette fotosensibili, cioè che cambiano la loro funzione sulla base della stimolazione della luce. La luce attiva i fotosistemi della cellula vegetale con Il trasferimento degli elettroni dal Il trasferimento degli elettroni dal citocromo c all’ossigeno per azione della citocromossidasi scissione dell’acqua ed utilizzazione degli idrogeni per attivare il Complesso ATP Sintetasi e produrre energia necessaria per le sintesi biologiche. Anche a livello abbiamo delle strutture biologiche attivate dalla luce. L’esempio della più animale evidente è quello rodopsina contenuta a livello retinico e la cui attivazione è alla base del meccanismo della visione. Ma anche i melanociti della cute sono Fondamentale, nella catena del trasporto degli elettroni, è il flusso protonico di ioni idrogeno. Questo flusso consente la formazione, tramite l’ATP-sintetasi, delle molecole di ATP. ATP-sintetasi mitocondriale ha una particolare struttura stereochimica dotata di movimento orario e antiorario sulla base del cellule attivate dalla luce per la produzione flusso protonico. dei melanosomi di melanina. L’ATP o adenosin-trifosfato è una particolare La luce svolge anche una funzione importante molecola formata da un nucleo adenosinico nella LIGHT-REPAIR del DNA cellulare. L’enzima Fotoliasi è una flavoproteina che, attivata dalla luce, ripara le porzioni di DNA danneggiato. Ma il punto più interessante nel (adenina più pentosio) energetico la cui rottura tetrapirrolici Fatta citocromi mitocondriali. Trasporto questa possiamo A livello dei mitocondri, la Catena del degli Elettroni consente la premessa ora utile nella prevenzione di questa catena sono rappresentati da Studi schema di trasferimento elettronico prevede: Il trasferimento degli elettroni dal NADH al citocromo Q Il trasferimento degli elettroni dal FADH al citocromo Q un’alta fondamentale, come la Fotobiostimolazione con LED possa essere d’invecchiamento. Lo libera comprendere formazione delle molecole di ATP. Gli enzimi citocromi. radicali fosforico è un legame ad alto contenuto quantità di energia. nei tre fosforici uniti. Il legame dell’ultimo gruppo nostro discorso è rappresentato dagli anelli presenti con scientifici dei affermano processi che la citocromossidasi è il principale accettore della luce compresa tra il rosso e l’infrarosso e che questa luce LED migliora il movimento elettronico della nella citocromossidasi, fulcro formazione dei radicali liberi dell’ossigeno capace di cedere 4 elettroni alla molecola dell’ossigeno. Dobbiamo evidenziare la delicatezza di questo processo perché il meccanismo di attiva la cascata delle caspasi con finale apoptosi cellulare. riduzione dell’ossigeno prevede un tempo necessario all’inversione dello spin di uno dei due elettroni da aggiungere. Infatti l’ossigeno a due lettroni con spin parallelo nell’ultima orbita e l’aggiunta di altri due elettroni a spin antiparallelo deve essere preceduta da un’inversione di spin. Se tutto ciò non avviene in tempi precisi si può avere l’escape del radicale libero dell’ossigeno, che è alla base dell’invecchiamento cellulare: Inoltre, la fotobiostimolazione con LED (rosso-infrarosso) porta ad un’attivazione della catena respiratoria dei mitocondri con attivazione della sintesi di ATP e miglioramento funzionale cellulare. La sintesi di ATP è guidata dal gradiente protonico. Infatti, il flusso elettronico in movimento lungo le creste mitocondriali è accompagnato da un flusso protonico nello spazio intramembranale. Dopo la cessione degli Primo bersaglio è il DNA elettroni all’ossigeno i protoni passano mitocondriale, dove una sola delezione porta nell’ATP-sintetasi fornendo la forza per la a perdita della funzione di tutto il filamento. formazione dell’ATP. Si ha il passaggio di un DNA, Il danneggiamento dei telomeri, nel porta alla non disgiunzione dei cromosomi durante il crossing over, con morte cellulare. radicale difosforico in abbinamento ad un protone. Il radicale si lega ad un nuovo protone formando acido fosforico che termina la sua reazione unendosi all’adenosindifosfato e formando ATP. La rotazione in La lipoperossidazione delle membrane senso orario consente la sintesi di ATP. La biologiche porta a perdita di funzione di rotazione in senso antiorario porta ad idrolisi queste con morte cellulare. La perdita dei dell’ATP. L’energia liberata dall’ATP viene doppi utilizzata dalle cellule per la sintesi proteica, legami dei fosfolipidi determina irrigidimento delle membrane con perdita di per le pompe del sodio e del calcio e per la fluidità ed alterazione delle funzioni di sintesi di DNA e RNA. espressione recettoriale. I Infine, la liberazione di radicali liberi dell’ossigeno dalla citocromossidasi porta tempi di applicazione della Fotomodulazione, per seduta, sono compresi in un range tra 15-20 minuti. Il numero delle all’attivazione delle caspasi con induzione sedute varia da 1 a 2 alla settimana per un dell’apoptosi cellulare e morte. I radicali totale di 8-10 trattamenti. liberi dell’ossigeno liberati dai mitocondri si legano alla Apaf 1 (apoptotic protease Bioristrutturazione activating factor 1) che si legano alla Passiamo ora alla elencazione degli altri procaspasi 9 con successiva aggregazione e prodotti liberazione di caspasi 9 attivata. Questa d’azione ed inquadrandoli nella loro funzione evidenziandone biologica ed estetica. i meccanismi L’acido jaluronico macromolecolare. L’acido jaluronico è un polimero costituito dalla ripetizione di monomeri Since hyaluronic acid and chondroitin- formati 4-sulfate possess antioxidant properties Hyaluronan has been assigned various dall’unione dell’acido glicuronico con l’acetil- physiological functions in the intercellular glucosamina. Questa unione è permessa dal matrix, e.g., in water and plasma protein legame dell’acido glicuronico con l’uridin- homeostasis triposfato. Non possiamo biostimolante parlare per di l’acido effetto jaluronico macromolecolare perché, come ci dice la letteratura scientifica: La presenza di acido jaluronico non ha endogeno 0,5-1 micromoli di acido jaluronico la formazione di matrice extracellulare I frammenti di acido nucleico (PDRN) nucleico è un componente intracellulare contenuto prevalentemente nel nucleo, ma presente anche nel citoplasma, nei mitocondri e nel reticolo endoplasmatico Alte concentrazioni di acido jaluronico limitano azioni di idratazione passiva e di effetto L’acido inducono una riduzione della sintesi proteica fibroblasti e la neocollagenogenesi ma solo antiossidante. effetto sulla produzione di acido jaluronico Non abbiamo, quindi, la stimolazione dei rugoso. Quindi il contatto di questo materiale con la superficie del fibroblasto prevede la rottura 1mg/ml di acido jaluronico aumenta cellulare dovuta ad un danno biologico. l'espressione delle metalloproteinasi (MMP) Nel ed attiva quelle che sono latenti nella matrice l’informazione di un danno biologico o dai extracellulare (MMPs) materiali endocellulari prodotti dal danno o dai derma, il mediatori fibroblasto, riceve dell’infiammazione che consegue al danno stesso. Il legame di Possiamo solo antiossidante jaluronico parlare ed di idratante macromolecolare. effetto dell’acido Infatti la letteratura ci dice: Recent reports described antioxidant properties of glycosaminoglycans (GAGs). Since several findings have shown that hyaluronic acid (HYA) and chondroitin-4sulphate (C4S) molecules may act as antioxidant frammenti di acido nucleico ai CD 39, attiva il processo riparativo con formazione di tessuto cicatriziale. Lavori scientifici con il PDRN ci parlano di incremento dell’attività fibroblastica del 30% con un aumento di collagene e di fibronectina e riempimento dermico. Questa neocollagenogenesi è relativa alla formazione di collagene fibrotico caratteristico di un tessuto cicatriziale riparativo. Ricordiamo ulteriormente la letteratura che occurring naturally through the stimulation afferma: of your own collagen.” I nucleotidi (PDRN) extracellulari stimolano i recettori purinergici di tipo 2 L’adenosina (base purinica) regola questo caso si parla di collagene. Approfondiamo il concetto di radiofrequenza. I recettori adenosinici giocano un ruolo attivo nella patogenesi della fibrosi dermica in neocollagenogenesi senza indicare il tipo di l’infiammazione e la riparazione dei tessuti Anche Questa permette la trasformazione di un'energia fredda di alta frequenza relativa in calore, con aumento della temperatura interna per effetto Joule. Ogni cellula del I nucleotidi extracellualari sono stati tessuto trattato assorbe parte di questa implicati come mediatori infiammatori in energia, grazie al suo grado di resistività, e la molte situazioni patologiche trasforma in calore. La stimolazione dei recettori Sembra importante ricordare che la legge Purinergici 2 dei CD 39 è associata con una fisica risposta infiammatoria cronica radiofrequenza è data dalla modificazione del Stimoli flogogeni selezionano delle sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo importante nella formazione della fibrosi base degli effetti della campo elettrico della zona trattata, con un cambio della carica elettrica e della resistenza, e al movimento degli ioni e delle molecole, che determina calore secondo la L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40 dei fibroblasti con effetto profibrotico e riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFN- formula: J = I x R xT dove J= energia, I= corrente, R= impedenza gamma Questa alla del tessuto,T= tempo volta non possiamo parlare di ringiovanimento biologico, ma solo estetico e, perciò, indirizzare questa tecnica solo in pazienti anziane. La Radiofrequenza cutaneo. Generalmente il calore prodotto si sviluppa tra 3 e i 9 mm di profondità, a seconda delle punte utilizzate, e determina un riscaldamento fino a 55-65 gradi centigradi in modo omogeneo, senza diffusione termica nell’invecchiamento Il più conosciuto e pubblicizzato strumento a radiofrequenza per l’invecchiamento cutaneo viene presentato così:” Is a safe, clinically proven way to tighten and contour skin, with improvements in tone, contour, and texture alle zone circostanti. L’effetto biologico del calore prodotto dalla radiofrequenza è una denaturazione delle fibre collagene (dal 5 al 30 % delle fibre totali) con conseguente contrazione immediata delle fibre stesse e con effetto progressivo nei successivi 4-6 mesi. Dobbiamo ricordare che la struttura delle proteine è caratterizzata da quattro classi: sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. importante nella formazione della fibrosi. La primaria, formata da legami covalenti, forti, unisce i vari aminoacidi fra loro; le altre, formate da legami deboli, consentono la tridimensionalità della proteina e la loro funzione (struttura, enzima, anticorpo, etc.). Stimoli flogogeni selezionano delle L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40 dei fibroblasti con effetto profibrotico e riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFNgamma I legami deboli si rompono facilmente con il solo aumento molecolare della (calore) i energia cinetica legami covalenti Quindi, pur considerando utile la radiofrequenza nel idrolisi. dell’invecchiamento cutaneo, Questo ci fa comprendere che l’aumento del perché l’effetto biologico è dannoso e quindi richiedono invece un processo enzimatico di calore oltre il valore fisiologico di 37° C denatura le proteine e fa perdere loro la funzione biologica. Se il danno si protrae si ha danno biologico e risposta riparativa. trattamento dobbiamo utilizzare questa tecnica solo su cuti anziane il risultato è unicamente estetico. Un discorso simile a quanto detto per la radiofrequenza vale per il trattamento laser dell’invecchiamento cutaneo. Gli effetti delle correnti di RF sono in relazione con la loro frequenza e potenza. Al La laserterpia per il ringiovanimento cutaneo di sopra dei 1,5 - 2 MHz si ha un’elevata ablativo, frizione molecolare che provoca una intensità si avvale di una vaporizzazione controllata di di calore tale da indurre distruzione dei tessuti. Frequenze inferiori ai 0.3 MHz producono stimolazioni indesiderabili nel sistema nervoso. laser è così intensa che in un tempo brevissimo (90 microsecondi) vaporizza e coagula uno spessore di pelle compreso tra 40 e 60 micron (millesimi di millimetro). La letteratura ufficiale conferma: sottili strati della cute. La luce emessa dai Radiofrequency causes movement of charged particles within the tissue, and the resultant molecular motion generates heat. Il resurfacing con il laser produrrà risultati molto apprezzabili e la superficie cutanea rinascerà più ricca di collagene fibrotico e The heat in turn causes collagen shrinkage conseguentemente più compatta. and new collagen deposition. Una fonte energetica attiva le molecole di un Gli termiche, determinano agenti fisici elettriche, sul (meccaniche, radianti materiale biologico ecc.) un processo infiammatorio di varia entità, con danno dello stesso. gas presente all’interno di un tubo determinando un’eccitazione atonica ed il successivo rilascio di energia che colpendo la cute determina un danno coagulativo necrotico, a seconda dell’intensità. o Alla denaturazione proteica o alla L’acido polilattico è diverso dagli altri coagulazione consegue un processo riparativo fillers. Detta in parole molto semplici, la sua che si evidenzia con deposito di tessuto azione si basa non sul riempimento del cicatriziale contenete collagene di I° tipo. La difetto cutaneo, ma sull’aumento di volume letteratura ci conferma: del derma dovuto alla proliferazione di A 1440-nm inducing nonablative neocollagenesis in the remodeling of scars neocollagene, indotta dallo stimolo sui fibroblasti provocato dal polilattico stesso. and rhytids. Histologic evidence confirms the microcolumnar nature of collagen heating using this microarray. Gli termiche, agenti filler fisici elettriche, determinano sul (meccaniche, radianti materiale ecc.) biologico un processo infiammatorio di varia entità, con danno dello stesso. permanente induce una risposta fibrotico da corpo estraneo, come afferma la letteratura: Polylactic acid microspheres (New- Fill) induced a mild inflammatory response. Host defense mechanisms react differently Stimoli flogogeni selezionano delle sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo importante nella formazione della fibrosi. Questa è un’affermazione corretta perché un L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40 dei fibroblasti con effetto profibrotico e riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFNgamma to the various filler materials Gli agenti chimici determinano sul materiale biologico un processo infiammatorio di varia entità, con danno dello stesso. Stimoli flogogeni selezionano delle sottopopolazioni di fibroblasti con un ruolo importante nella formazione della fibrosi. L’interleuchina IL-4 si lega al CD 40 Quanto esposto ci consente di affermare che dei fibroblasti con effetto profibrotico e il laser resurfacing riconosce un utilizzo nel riduzione dell’effetto antifibrotico dell’IFN- miglioramento gamma estetico della cute delle pazienti, pur dando un danno biologico, Il suo utilizzo va quindi riservato alle pazienti anziane. Acido polilattico Recentemente, questo filler è stato proposto non solo come riempitivo ma come stimolo biologico al ringiovanimento cutaneo. Infatti leggiamo: Quindi la neocollagenogenesi è reale ma costituita da collagene fibrotico di tipo I° e quindi non induce un ringiovanimento biologico ma solo un ringiovanimento estetico. E’ importante inoltre ricordare che la capsula fibrotico che si forma attorno ad un filler permanente può presentare delle dimensioni più o meno evidenti. Da ciò l’importanza di utilizzare questi prodotti nel derma profondo tessuto osseo, cartilagineo e connettivale. Il ed evitarne l’uso in zone di cute con scarso silicio spessore (collo). nostro organismo con la dieta ed assorbito a viene introdotto normalmente nel livello intestinale come acido ortosilicico. I silanoli Recentemente è stato riproposto dalla Francia un vecchio prodotto costituito da silanoli (Monometiltrisilanolo Il suo ruolo principale è svolto nella sintesi di collagene di tipo I° e nell’attività dell’enzima prolina idrossilasi. ortohidroxibenzoato di sodio - salicilato di silanolo - a pH : 5,7). un’alterazione della formazione del tessuto In questo prodotto Il silicio organico è legato all’acido salicilico con legami idrogeno, questo permette di mantenere il prodotto in La sua carenza si evidenzia con osseo e con una ridotta funzione epatica della ornitina transaminasi. La supplementazione esogena di silicio soluzione evitando la policondensazione del nella monometiltrisilanolo. si normalizzazione della concentrazione di acido rompono una volta che la sostanza è stata ortosilicico, di regolare la formazione della inserita nel derma. (prima cautela con i matrice extracellulare ed il metabolismo del pazienti allergici all’acido salicilico!) calcio. Questi legami dieta consente, attraverso la Il prodotto viene proposto per il trattamento delle rughe, delle cicatrici, delle smagliature e della cellulite proponendo l’effetto biologico che il silicio svolge nella cute: Ponti di silicio tra i glucosaminoglicani e le glucoproteine formano lo scheletro della matrice intercellulare Negli individui giovani, la pelle è il tessuto che, insieme alle arterie e al timo, contiene più silicio organico. Questi tassi decrescono progressivamente con l'età. Ma la letteratura afferma anche: silicio Le forme idrossilate od ossidate del (silanoli) tecnologia vengono medica separazione utilizzate analitica selettiva) per nella (tecniche di immobilizzare molecole idrofiliche ad alto peso molecolare come l’acido jaluronico e, legandole, dividerle da altri componenti. Le introdotte particelle di nell’organismo silicio organico inducono una reazione infiammatoria ed una risposta di Questa affermazione è vera ma riguarda il carattere fibrotico. silicio introdotto con la dieta, come afferma la letteratura ufficiale: Il silicio è uno degli oligoelementi importanti per il regolare metabolismo di alcuni nostri tessuti ed in particolare per il Quindi non possiamo attribuire ad un silicio organico introdotto nel derma delle azioni svolte dal silicio introdotto con la dieta. Da ciò possiamo affermare che: nelle pelli seborroiche e utilizza la tossina I silanoli si legano alle molecole idrofiliche del derma botulinica introdotta per via intradermica a piccole concentrazioni. Sappiamo che la tossina agisce bloccando, in maniera reversibile, acetilcolina I silanoli inducono una stimolazione irritativa a carattere infiammatorio che stimola una risposta connettivale con neoformazione di collagene di liberazione livello della di placca neuromuscolare ed è utile, per questo, nella riduzione delle rughe mimiche del volto. Ma l’uso di questo farmaco può essere allargato anche ad altre indicazioni. I°tipo Un primo utilizzo è quello di regolazione dello Il pH di 5,7 satura i legami negativi l’effetto della soluzione colloidale della matrice con gelificazione e coagulazione di stimolo di crescita epidermica, riducendo L’acido salicilico regola il processo infiammatorio indotto dai silanoli evitando un danno eccessivo. dell’epidermal growth factor. Infatti: questa a la Acetylcholine receptors activate (ACh) a …….muscarinic metalloproteinase, which liberates surface-associated heparinbinding epidermal growth factor (HB-EGF) and causes transactivation of epidermal growth factor receptors (EGFRs) L’uso dei silanoli deve essere consentito solo per il ringiovanimento estetico delle cuti anziane. L’uso della tossina dopo dei trattamenti peeling che esfoliando l’epidermide spostano la bilancia EGF/caloni verso un eccesso di La Biostimolazione Terapeutica Un tipo di stimolazione biologica ponte tra la stimolazione fisiologica e la correzione EGF, può trovare un’utilità. Ancora possiamo riconoscere alla tossina un estetica è rappresentato dalla così detta effetto antiossidante. Infatti: Biostimolazione Terapeutica. Questa prevede il trattamento della cute sulla base dello stato di questa e con il fine di riportare uno stato alterato ad una condizione normale. Abbiamo sei tipi di Acetylcholine (ACh) …….. opening of mitochondrial (mito) K(ATP) channels with the generation of reactive oxygen species (ROS). biostimolazione terapeutica. Il trattamento detto Sebum Less serve per diminuire la secrezione sebacea in eccesso Bloccare l’acetilcolina azione. ne reduce questa Possiamo utilizzare la tossina nelle cuti Il trattamento detto Hydra Plus utilizza seborroiche per ridurre la produzione di sebo dell’acido ialuronico non cross-linkato per e restringere i pori. Infatti: aumentare la fissazione dell’acqua a livello …. role for Acetylcholine (ACh) in dermico. sebum production and as a promoter of L’acido ialuronico contenuto nel core dei sebocyte differentiation, … proteoglicani ha la capacità di fissare nella matrice un alto numero di molecole di acqua. Anche in letteratura troviamo descritta Possiamo utilizzare la tossina nelle cuti couperosiche per stimolare la vasocostrizione cutanea. Infatti: Adrenergic neurons release noradrenaline and ATP to reduce cutaneous questa sua importante mantenimento funzione dell’omeostasi nel dell’acqua intradermica. L’introduzione intradermica ialuronico cross-linkato non di acido consente di blood flow while cholinergic neurons release aumentare la fissazione delle molecole di acetylcholine and a co-transmitter to dilate acqua, riducendo la perdita per traspirazione skin blood vessels. e migliorando l’idratazione ed il turgore del derma. Il meccanismo di formazione del sebo prevede la stimolazione delle cellule sebacee da parte del diidrotestosterone, proveniente dalla riduzione degli androgeni circolanti da parte della 5-alfa reduttasi. Il diidrotestosterone agisce al livello del DNA cellulare stimolando la codificazione dell’RNA necessario alla formazione del sebo. La tossina botulinica, bloccando la secrezione di acetilcolina, riduce l’effetto di questa sulla differenziazione del liberazione sebo. del sebocito e Riduce, sulla inoltre, l’aumento di flusso ematico, sempre indotto dall’acetilcolina, e conseguentemente l’afflusso di androgeni. tossina diluite in 3 millilitri di soluzione Si intradermiche, effettuano a tappeto, mese, introducendo il prodotto nelle zone disidratate. Il trattamento detto Aging Terapy prevede l’introduzione di antiossidanti per bloccare il danno da radicali liberi dell’ossigeno. I radicali liberi normalmente dell’ossigeno prodotti, vengono all’interno dei mitocondri, mediante una catena enzimatica detta catena del trasporto degli elettroni, come prodotto intermedio della formazione di molecole di acqua. Cuore di questo meccanismo è la citocromo ossidasi, enzima capace di legare elettroni alla molecola di ossigeno ed unirla successivamente agli atomi Per il trattamento si utilizzano 10 unità di fisiologica. Il trattamento si esegue una o più volte al delle punture nelle interessate dall’ipersecrezione sebacea. zone d’idrogeno per formare le molecole d’acqua. Il meccanismo di riduzione dell’ossigeno prevede un tempo necessari all’inversione dello spin di uno dei due elettroni da aggiungere. Questo può portare ad escape dell’ossigeno radicale (con un solo elettrone) repulsione delle stesse con la creazione di prima del completamento dell’orbita. Se il una soluzione colloidale allo stato di sol, che processo di escape supera una determinata permette il libero scambio metabolico. La quantità risposta (concentrazione antiossidanti) il infiammatoria indotta dai raggi radicale libero dell’ossigeno può reazionare ultravioletti porta ad acidificazione della con matrice con liberazione di protoni idrogeno. I varie strutture biologiche danneggiandole. protoni, Questo danno è compensato, sino ad un certo livello, dall’azione degli antiossidanti. Primi fra tutti la vitamina E e la vitamina C. Anche gli antiossidanti enzimatici (Catalasi e glutationperossidasi) svolgono la funzione di blocco del danno lipoperossidativo. positivi, carbossilico, si negativo, legano al radicale compensando le cariche libere e trasformando la soluzione colloidale della matrice dallo stato di sol a quello di gel. Le macromolecole della matrice si compattano per la perdita della repulsione elettrica con gelificazione della soluzione colloidale che compone la matrice. La matrice Su queste basi è utile somministrare per via si solidifica passando dallo stato di sol a intradermica, vitamina C e glutatione, al fine quello di gel e perdendo la sua funzione di di ottimizzare le difese cutanee al danno ossidativo. scambio metabolico. Il trattamento prevede una seduta o più al Il trattamento si esegue una o più volte al mese con punture intradermiche a tappeto. Il trattamento detto Photoaging Terapy mese, con introduzione di un tampone bicarbonato con punture intradermiche a tappeto. matrice Il trattamento detto Flabby Less prevede conseguenti al danno infiammatorio prodotto l’introduzione di un medical device ad azione previene dai le raggi alterazioni della ultravioletti con un’apposita ristrutturante il derma per ridurre la lassità soluzione tampone. dei tessuti.. I raggi UV colpiscono la cute determinando Lo l’attivazione Questa della libera fosfolipasi è quello di aumentare la concentrazione del collagene fibrotico e di distendere il tessuto ipotonico aumentando la membrane acido la degli sua componente rigida. Lo schema è quello di ecosanoidi con acidificazione della matrice attivare un processo infiammatorio al quale arachidonico dalle cellulare. scopo attivando cascata dermica. consegue la formazione di collagene fibrotico. Lo stato di sol della soluzione colloidale della Il Medical Device è costituito da una matrice è permesso dalla dissociazione delle macromolecole proteiche che la compongono. Al pH fisiologico di 7,4 è dissociato il radicale acido, determinando una carica negativa della macromolecola. La comune negatività delle macromolecole porta a soluzione di aminoacidi acida ed ipertonica. Il danno chimico induce la risposta riparativa con fibrosi del derma. Il trattamento si esegue con punture intradermiche, eseguite una o più volte al mese, nelle zone ipotoniche. di colina glicerato come attivatore del sistema colinergico dermoepidermico. Tra i sistemi di controllo cutaneo vanno ricordati i mediatori alfa- e beta- adrenergici (agiscono stimolando l'attività dell'adenilciclasi) e i mediatori colinergici (agiscono stimolando l'attività guanilciclasica con formazione di c-GMP). L’attivazione del sistema colinergico porta a differenziazione dei cheratinociti, alla neoformazione della barriera epidermica, alla normalizzazione della produzione di sebo e sudore, al microcircolazione miglioramento e della all’attivazione delle reazioni di difesa immunitaria. Extraneuronal acetylcholine (ACh) has been demonstrated to nelle zone dove è richiesto un miglioramento metabolico. Bibliografia Il trattamento detto Choline Terapy prevede l’introduzione mese, influence keratinocyte proliferation and upon migration, 1. M. Ceccarelli Invecchiamento generale e cutaneo in medicina estetica 2. Chang YC, Yang SF, Tai KW, Chou MY, Hsieh YS. Increased tissue inhibitor of metalloproteinase-1 expression and inhibition of gelatinase A activity in buccal mucosal fibroblasts by arecoline as possible mechanisms for oral submucous fibrosis. 3. Denton CP, Abraham DJ. Transforming growth factor-beta and connective tissue growth factor: key cytokines in scleroderma pathogenesis. 4. 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