sostanze-funzionali

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CIAS ESTETICA
Prof.ssa
Laura Damiani
Cosmetologia
Le sostanze
funzionali
Idratanti
• Alfa-idrossiacidi
– Composti bifunzionali
– Gruppo alcoolico -OH
– Gruppo carbossilico (acido) -COOH
– Acido malico, lattico, citrico, tartarico
Idratanti
• Acido glicolico
– Azione idratante 4-5%
– Azione esfoliante
– Entrambe coinvolgono l’interazione con i legami
(deboli) presenti tra i corneociti
– Basso peso molecolare (maggiore potere penetrante
negli spazi intercorneocitari)
– Favorisce il ricambio cellulare fisiologico
– Alte concentrazioni possono portare a un
abbassamento eccessivo del pH e a irritazione,
arrossamento e ipercheratosi
Idratanti
• Acido salicilico
– Beta-idrossiacido
– Non è idratante ma cheratolitico
– Agisce sulla cheratina, nella sua unità
fondamentale (il corneocita)
Idrolizzati proteici
• Dall’idrolisi del collagene, dell’elastina, della
fibronectina
– Anche proteine di derivazione animale (seta, latte)
o vegetale (mais, soia) ma meno usate per le
difficoltà estrattive
– Sostantivanti, con effetto filmogeno e protettivo
– Capaci di trattenere l’umidità, di stabilizzare le
emulsioni e di attenuare l’aggressività dei
detergenti
Idrolizzati proteici
• Collagene
– Proteina fibrosa del connettivo ad alto peso
molecolare
– Abbondante negli animali (30% delle proteine totali)
– Principale componente della cute (70% in peso secco)
– Degradazione:
• Collagenasi (prodotte dai fibroblasti)
• Azione delle radiazioni UV
– Azione idratante e levigante
– Riduce l’azione irritativa dei detergenti
Idrolizzati proteici
• Elastina
– Proteina fibrosa (legamenti, parete dei vasi)
– 5% del derma
– Contiene l’80% di aminoacidi idrofobici
– Precursore: tropoelastina
– Degradazione
• elastasi (fibroblasti)
• Diminuzione della sintesi dei precursori
– Funzioni analoghe all’idrolizzato di collagene
Idrolizzati proteici
– Proteine della seta
• Contengono serina
• Effetto idratante (legano acqua)
• Condizionanti
Glicosaminoglicani
• Acido jaluronico
– GAG non solforato (mucopolisaccaride)
– Componente amorfa del connettivo: proteine non
collageniche e mucopolisaccaridi
– Ha un’elevatissima capacità di trattenere l’acqua
(fino a 100 molecole)
– Estratto da derivati animali (prodotto anche
tramite fermentazione batterica)
– Altri GAG: condroitinsolfato, eparansolfato
Chitina e chitosani
• Dall’esoscheletro di crostacei
• Chitina: poliaminosaccaride
• Monomero: N-acetilglucosammina (presente anche nei
GAG)
• Il derivato naturale è insolubile: si utilizza un derivato
idrosolubile liofilizzato (carbossimetilchitosano)
• Accelerano il processo di riparazione tissutale
(cicatrizzazione) tramite lo stimolo della sintesi di fibre
collagene
• Capacità idratante (anche a bassi valori di umidità
relativa) perdurante nel tempo
Biostimoline e fitostimoline
• Biocatalizzatori: accelerano la riparazione dei
tessuti (stimolando i fibroblasti)
• Da derivati animali (placenta) o da vegetali
• Azione restitutiva per pelli aride e avvizzite
LA COSMESI ANTI-AGE
La cosmesi anti-age
• Invecchiamento intrinseco
– Rallentamento del turn-over cellulare
– Rallentamento della riepitelizzazione delle ferite
– Rallentamento della reattività vascolare
– Rallentamento della termoregolazione
– Rallentamento della produzione di sebo e sudore
– Rallentamento della produzione di vitamina D
– Invecchiamento fotoindotto (photoaging)
Invecchiamento intrinseco
• Con gli anni l'epidermide si assottiglia, il processo di rinnovamento
cellulare rallenta, la produzione di sebo e la capacità di
trattenere l'idratazione diminuiscono e per questo la pelle diventa
più secca e fragile, favorendo la formazione delle rughe. Inoltre la
pigmentazione cutanea può diventare irregolare, con la comparsa
di discromie (le cosiddette "macchie dell'età").
• Nel derma invece, soprattutto per effetto di cambiamenti
ormonali, diminuisce la produzione di collagene, elastina e acido
ialuronico, con la conseguente alterazione del tessuto connettivo
causando il rilassamento cutaneo tipico delle pelli più mature.
• Nell'ipoderma avvengono anche cambiamenti legati al tessuto
adiposo, o grasso sottocutaneo, con perdita di volume ed effetto
"scavato" che interessa soprattutto le guance.
Invecchiamento intrinseco
• L’invecchiamento cronologico procede secondo
un programma predeterminato a livello
genetico, perché si tratta di un naturale processo
di senescenza (invecchiamento) delle cellule. Ciò
significa che i nostri comportamenti non
influiscono in modo significativo sulla sua velocità
di progressione. Tuttavia la ricerca scientifica non
rinuncia a studiare le possibili strategie per
contrastarlo e così “allungare” la vita delle
cellule.
Invecchiamento indotto da fattori
ambientali
• L’invecchiamento fotoindotto è conseguenza di fattori
esterni legati all’ambiente in cui si vive e alle abitudini
comportamentali. Quindi inquinamento, tabagismo e
anche alimentazione, ma soprattutto, per le zone esposte
come il viso, i raggi UV sono considerati la causa principale
dei segni di photo-aging.
• Nella donna c’è poi da considerare anche un’influenza di
tipo ormonale sui segni dell’età.
• Poiché la pelle è un organo ormone-dipendente, il calo di
estrogeni dovuto alla menopausa accelera il suo
invecchiamento. Si verificano una riduzione dei livelli di
sebo, una diminuzione dell'elasticità e alcune modificazioni
dell'epidermide. II rilassamento cutaneo è infatti uno
dei fenomeni più evidenti nel periodo post-menopausa.
Cause
• Stress ossidativo
La ricerca scientifica indica lo stress ossidativo
(sbilanciamento tra la quantità di radicali liberi prodotti
e difese anti ossidanti) come una delle cause principali
dell’invecchiamento. Per questo motivo già modificando
alcuni comportamenti è possibile rallentare
l’invecchiamento. Per esempio, evitando di fumare,
moderando l'esposizione al sole e proteggendo la pelle in
modo adeguato.
• Esistono composti attivi in grado di combattere
direttamente i radicali liberi (ad esempio alcuni
antiossidanti come il licopene, un carotenoide presente nel
pomodoro e l’estratto di lychee) e ingredienti a sostegno
della naturali difese cutanee (Vitamine C ed E)
Cause
• Alle sostanze anti-radicali liberi sono abbinati ingredienti
funzionali che agiscono su altri aspetti importanti:
• Comunicazione tra epidermide e derma: esistono
dei messaggeri fisiologici che mettono in comunicazione
l’epidermide con il derma, denominati SGF (Skin Growth
Factor), fattori di crescita della pelle. Gli SGF sono correlati
all’attività dei fibroblasti, ovvero le cellule del derma che
producono collagene, elastina, acido ialuronico. Questi
importanti messaggeri tuttavia diminuiscono con
l’avanzare dell’età, ma esistono sostanze, come l’estratto
di Crocus chrysanthus, in grado di favorire il rilascio di
questi fattori
Cause
• Accorciamento dei telomeri
I telomeri sono piccole porzioni di DNA che si trovano alla
fine di ogni cromosoma. La parte terminale del DNA è
molto instabile e quindi la funzione dei telomeri è quella di
impedire l’accorciamento a ogni replicazione.
• Alcuni composti sono indicati come utili nel contrastare
l’accorciamento dei telomeri (GGP =geranilgeranil
isopropanolo)
• Proteine della “giovinezza”
Nei fibroblasti, cellule del derma responsabili della
struttura della pelle (collagene, elastina, acido ialuronico) è
presente un enzima - klotho - che sembra essere coinvolto
nei processi di invecchiamento; per ora questo effetto è
studiato solo sul modello animale
Tipi di rughe
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Muscolo-mimiche
Attiniche
Gravitazionali
Pieghe da sonno
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