Periodico dell’Amministrazione Comunale di San Clemente
Luglio/Agosto 2007
Anno 7 - Numero 29
L’ampliamento della
scuola elementare
a Sant’Andrea in Casale
Nel numero estivo del nostro giornalino abbiamo deciso di
pubblicare una relazione più dettagliata del nuovo edificio
della scuola elementare. Questo non solo perché i lavori
sono già iniziati e stanno proseguendo celermente ma
anche perché riteniamo che l’opera più importante di questa legislatura debba avere il giusto risalto.
Questa struttura è attesa; l’investimento di oltre due milioni di euro per i soli lavori consentirà di realizzare un edificio
altamente all’avanguardia e di assoluta qualità per tutti gli
studenti delle scuole elementari.
Di recente il ministro Padoa Schioppa, in una recente visita nella provincia di Rimini, ha criticato le varie
Amministrazioni di investire poco delle proprie risorse nella
realizzazione di edifici scolastici. L’Amministrazione comunale di San Clemente ha scelto la strada opposta; non solo
con questa opera ma anche mettendo in cantiere tutte le
condizioni per realizzare anche un asilo nido. Condizioni
che non esistevano, visto l’esiguo bilancio del nostro
comune e che ora si stanno concretizzando.
in questo numero
S e g u e a p ag i n a 2 8
L’ampliamento della scuola elementare
Pag. 2
Centro Sinistra per San Clemente
Pag. 4
Obiettivo San Clemente Oggi
Pag. 4
I costi della politica
Pag. 5
Fondazione Del Bianco
Pag. 5
Le riflessioni di alcuni alunni sulla Resistenza
Pag. 6
L’ampliamento
della scuola elementare
a Sant’Andrea in Casale
Come già noto, l’appalto per i lavori di questa struttura è stato vinto
della ditta Sardellini di Macerata
che il 9 luglio ha firmato il contratto
per la consegna del cantiere e l’inizio dei lavori. Da questa data sono
partiti i 18 mesi per la consegna
dell’edificio.
Quella che segue è una relazione
tecnico-descrittiva di quello che
verrà realizzato.
Il progetto prevede di collocare
l’ampliamento
della
Scuola
Elementare in adiacenza al lato
nord della Scuola esistente, realizzando un nuovo volume su due
livelli.
L’edificio nel suo complesso presenterà un’organicità architettonica
e funzionale che consentirà un facile ed agevole utilizzo di tutti gli
ambienti, sia di nuova realizzazione
sia preesistenti.
Il nodo di collegamento fra i due
edifici, quello esistente e quello di
ampliamento, sarà
evidenziato
dal
volume del nuovo
corpo scala. Questo
sarà
l’elemento
architettonico caratterizzante il prospetto dell’edificio
per chi lo osserverà
dalla viabilità principale ed in particolare dalla rotatoria
sulla strada statale.
Dal punto di vista
distributivo il nuovo
corpo scala costituirà la parte centrale e baricentrica dell’intero edificio scolastico considerato
nel suo complesso.
La scuola esistente
e l’ampliamento da
realizzarsi costituiranno infatti due
“bracci” raccordati
San Clemente|informa
fra loro nel punto in cui sorgerà il
volume della scala. Verrà realizzato
in vetro con un basamento rivestito
in pietra. Al suo interno la scala si
sviluppa con andamento elicoidale
intorno al blocco cilindrico in
cemento armato che contiene il
vano ascensore.
In prossimità della scala è previsto
il nuovo atrio della scuola dal quale
si articolano poi gli spazi distributivi che connettono l’atrio con tutti i
locali destinati ad aula, ai servizi ed
alle altre attività previste.
L’ingresso principale degli alunni
verrà realizzato direttamente dall’area del cortile tramite un percorso di nuova realizzazione che attraversa il parco. Oltrepassato l’ingresso, con un doppio sistema di
porte e una bussola interposta, si
accede all’atrio e quindi al vano
scala e ai restanti spazi distibutivi
di cui si è precedentemente detto.
In corrispondenza dell’atrio di
ingresso e quindi anche del corpo
scala principale è previsto inoltre
uno spazio da destinarsi a bidelleria. Questo locale verrà utilizzato
dal personale di servizio della
scuola e sarà collegato ad uno spazio aperto, delimitato solo da una
parete bassa, dal quale gli addetti
potranno svolgere il loro compito di
controllo sugli alunni che accedono
alla scuola, che si muovono nei
corridoi, che utilizzano l’ascensore
e il vano scala, che si spostano
verso i servizi igienici e che vanno
verso gli ambienti collocati nella
scuola esistente. Questo spazio di
controllo è previsto anche al piano
primo.
Le classi si affacciano sull’area cortiliva mentre i laboratori dalla parte
della strada. Questo corrisponde
ad una precisa scelta progettuale
volta ad orientare le classi, cioè i
luoghi di maggiore permanenza
degli alunni, verso l’area cortiliva e
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quindi proteggerle da
eventuali rumori provenienti dalla strada. I
laboratori invece, quali
luoghi di permanenza
temporanea degli alunni, saranno orientati
verso la strada, ma verranno comunque protetti dai sistemi e dai
materiali
costruttivi
scelti che garantiranno
comunque agli ambienti
un buon comfort acustico.
Le aule sono così distribuite: 5 aule normali e
un’aula di sostegno al
piano primo, mentre i
laboratori sono 3 al
piano terra e 3 al piano
primo.
Al piano terra, in corrispondenza delle soprastanti aule normali, è
prevista una loggia, che
dal punto di vista
costruttivo, presenterà
fin da ora tutte le predisposizioni strutturali ed
impiantistiche necessarie a realizzare in futuro ulteriori 5 aule normali.
Questo rappresenta un’importante
riserva di crescita della scuola e
sarà realizzabile con minimi interventi costruttivi.
Anche gli infissi prospicienti la loggia sono riutilizzabili quali infissi
delle future aule.
Al piano terra sono previsti inoltre
un ambiente da destinare a biblioteca insegnanti ed un altro locale
da destinare ad attività integrative
e parascolastiche con uscita diretta verso l’esterno. Inoltre è previsto
un gruppo di ambienti di servizio
che comprende un ripostiglio di
piano e la sottocentrale termica
accessibile soltanto dall’esterno.
L’esterno delle murature verrà into-
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nacato mentre la parte bassa dei
prospetti verrà rivestita in scorza di
Trani.
Le pareti interne sono previste in
forato intonacato o in cartongesso
con interposto strato di isolante
acustico. Le pavimentazioni interne
sono previste in materiale ceramico
tipo “Enduro” incollato con continuità al sottostante massetto armato ed i rivestimenti in monocottura
incollata con continuità alla parete
intonacata.
In considerazione del contesto circostante, il corpo edilizio della
scuola è realizzato con un ponderato accostamento di due materiali
fondamentali: la scorza di Trani che
riveste le pareti fuori terra del livello 0 e l’intonaco che costituisce
l’elemento di finitura di tutte le altre
pareti.
Le porte interne sono previste in
tamburato a nido d’ape con rivestimento superficiale in laminato plastico, mentre i telai e le mostrine in
legno massello con finitura laccata,
alcune sono previste con un pannello interno in polistirene e con
rivestimento superficiale in laminato plastico, con il telaio mobile in
lega di alluminio e il telaio fisso e le
mostrine in legno.
Il corpo di collegamento con l’edificio esistente determina uno stacco
sia dal punto di vista architettonico
in quanto realizzato con materiale
trasparente, sia dal punto di vista
altimetrico in quanto avrà una
copertura piana, anch’essa realizzata con materiale trasparente, più
bassa rispetto al resto dell’edificio.
San Clemente|informa
Centro Sinistra
per San Clemente
I costi della politica:
c’è il rischio di fare di ogni erba un fascio!
É apparso da qualche giorno sul corriere della sera un interessante articolo di Gian Antonio Stella sugli organi
politici che vengono creati dalle Regioni, Provincie e Comuni per “esaminare” alcuni particolari argomenti, con
particolari riferimento alle commissioni.
Esse vengono infatti criticate perché queste commissioni rischiano di essere luogo ideale non solo per perdere tempo ma anche un pretesto pericoloso per essere uno spreco di denaro pubblico oltreché rappresentare un
notevole impegno di tempo con possibili scarsi risultati.
Appena letto l’articolo mi è subito tornato in mente la richiesta delle minoranze del nostro comune che hanno
addirittura presentato due mozioni per istituire altrettante commissioni.
Come gruppo consigliare di maggioranza abbiamo dato un primo parere favorevole alle richieste della minoranza di “Obiettivo San Clemente Oggi” e di “Insieme per San Clemente” ma occorre da subito sottolineare che
saremo, sin dalla prima riunione, inflessibli nella gestione di queste commissioni. Da una parte daremo il nostro
appoggio solo ad una commissione che davvero cerca di dare un contributo senza perdite inutili di tempo, dall’altra imporremo di limitare al massimo i costi di gestione affinché queste richieste politiche non diventino un
costo inutile per i cittadini.
Fra l’altro è da evidenziare anche la richiesta del gruppo “San Clemente Obiettivo Oggi” che in sede di consiglio comunale ha addirittura chiesto l’istituzione di un fondo (500 euro) per le attività del loro gruppo consigliare. Noi del gruppo di centro sinistra siamo contrari a questa ipotesi perché se da una parte sosteniamo un’amministrazione che faticosamente non ha aumentato nessun tipo di tassa dall’altra non riteniamo giusto finanziare le attività di un gruppo consigliare per le attività politiche proprie.
Antonio Matera
Capogruppo “Centro Sinistra per San Clemente”
Negli ultimi giorni è entrata prepotentemente nel dibattito politico nazionale la discussione relativa ai costi della
politica nel nostro Paese.
É un tema complesso che va affrontato con razionalità, serietà e chiarezza
per tentare di colmare il vuoto di fiducia e la frattura che si sono create fra
cittadini e “addetti” alla sfera pubblica.
In un recente convegno dell’ANCI
(Associazione Comuni d’Italia) noi
Amministratori locali ci siamo chiesti
come interpretare questa difficile fase
politica e quali iniziative promuovere
essendo più di altri a contatto con i
pensieri e l’umore della gente.
É emerso che il nostro principale compito è quello di sottolineare la differenza che esiste tra la spesa pubblica
delle Amministrazioni locali con quella
dei Ministeri o di altri Enti pubblici, che
si differenzia per qualità e quantità.
Cosi come va sottolineato che soltanto il 2% dei cittadini ritiene che i
L’Amministrazione pubblica le indennità di Giunta e Consiglieri Comunali
Obiettivo San Clemente Oggi
Recentemente siamo stati accusati di non fare proposte, come tutti sanno ne facciamo fin troppe, solo per
chi amministra sembra che ciò non avvenga.
A tal proposito portiamo alla Vostra attenzione la proposta fatta nel Consiglio Comunale sul regolamento ICI.
L’Amministrazione (ovvero la Maggioranza), ha apportato al regolamento ICI una piccola ma significativa e
costosa modifica.
Alla norma, da tempo in vigore, che fissa l’ICI ridotta al
5,5 per mille anziché il 7 per mille a chi concede in uso
un’unità immobiliare a genitori o figli è stato aggiunto:
“che sia stato sottoscritto un contratto di comodato
debitamente registrato”.
Fino ad oggi con una semplice “autocertificazione”
(prevista dalla legge) si attivava la riduzione. Tutto ciò
vuol dire che per avere l’ICI al 5,5 per mille, gli interessati dovranno pagare dai 220 ai 280 euro per registrare
un contratto di affitto gratuito all’ufficio del registro; così
spenderanno molto in più della riduzione ICI.
Tutto questo quando la stessa Amministrazione
Comunale ha tutti gli elementi presso gli uffici per controllare la veridicità delle autocertificazioni in merito alle
residenze degli occupanti le unità immobiliari in oggetto.
Secondo noi questo atto (o contratto) è superfluo e
San Clemente|informa
soprattutto costoso: per chi ha dato in uso, ad esempio,
due appartamenti ai figli dovrà spendere circa 500 euro
(un milione di vecchie lire) e per senza niente oltretutto!!!
In merito a questo avevamo proposto un emendamento al fine di cancellare tale norma: “respinto”! Teniamo
ad informare quanti interessati (e non sono pochi purtroppo!) che presto ci attiveremo per iniziative in merito.
L’occasione è anche per informare di alcune interrogazioni: - permesso di costruire casa agricola in via Monte
Casale – gestione ed uso impianti sportivi.
Mozioni: - richiesta costituzione commissioni consiliari
in merito a delocalizzazione Ghigi e Zona industriale
Sant’Andrea. “RESPINTE”. Richiesta integrazione regolamento del Consiglio Comunale in merito ai verbali e
documentazione: “RESPINTA”.
Con ciò si valuti se non facciamo proposte oppure se
inversamente non vengono accettate!
Ricordandovi i nostri indirizzi elettronici:
[email protected]
e digilander.libero.it/obiettivosanclemente,
vi salutiamo augurandovi una buona estate e buone
vacanze.
Obiettivo San Clemente Oggi
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Comuni siano luogo di spreco o di
mala gestione.
Dobbiamo allora impegnarci in due
direzioni: da una parte fare emergere
con chiarezza una forte rigorosità nella
gestione della cosa pubblica e nella
rivendicazione dei risultati, dall’altra
compiere ogni sforzo per razionalizzare e semplificare la macchina amministrativa.
In materia di “stipendi d’oro” c’è il
rischio che si generalizzi e che si faccia un unico “calderone” per chiunque
sia inserito nella pubblica amministrazione pensando che goda, in qualche
modo, di privilegi eccezionali.
A tal fine l’Amministrazione Comunale
ha deciso di fare un’operazione di trasparenza ed onestà e di pubblicare,
pur non essendo obbligati, le indennità degli amministratori locali (alcuni
dei quali dedicano all’incarico gran
parte del tempo libero e spesso anche
di quello lavorativo.
GIUNTA
> SINDACO:
D’Andrea Christian.......Euro 1455,95
> ASSESSORI:
Bellini Lucio..................Euro 296,81
Baldisserra Alberto...... Euro 222,61
Cecchini Mirna............. Euro 222,61
Gaia Corrado................Euro 222,61
Guiducci Mariano........ Euro 222,61
In caso di rapporto di lavoratore dipendente di azienda privata
l’indennità è ridotta del 50%.
CONSIGLIERI COMUNALI
Anno 2006
(gettone di presenza a seduta euro 16,25)
Bernardi Massimo............Euro 176,75
D’Erasmo Fabio................Euro 195
Matera Antonio.................Euro 162,50
Fermi Federica................. Euro 146,25
Pratelli Cristian................. Euro 162,50
Falcinelli Pierino............... Euro 195
Vescovelli Marco.............. Euro 195
Bugli Jacopo.................... Euro 146,25
Masini Stefania................ Euro 176,75
Tenti Andrea..................... Euro 32,50
Angelini Ida...................... Euro 97,50
Tutte le indennità sono al netto.
Fondazione Del Bianco:
quasi tutto il patrimonio resterà ai comuni di San Clemente e di Misano
Il 25 luglio del 2007 è una data da ricordare poiché ha segnato la conclusione di un percorso che ci ha permesso assieme agli amici
di Misano Adriatico, di acquisire in forma gratuita il patrimonio della fondazione “Del Bianco”. Il 25 luglio è stato stipulato l’atto notarile che ha certificato la cessione ai due comuni. Questi in breve i principali passaggi dell’operazione.
Nel 2003 la Regione Emilia Romagna ha emanato una legge di riordino sanitario che prevede anche la chiusura o la trasformazione
delle IPAB (come, per esempio, la Del Bianco). La legge stabilisce che, entro il 1° gennaio 2008, le IPAB non in possesso di alcuni requisiti debbano confluire i beni in nuovi enti chiamati ASP (aziende di servizio alla persona) i quali nuovi enti avranno il compito di fornire
servizi agli anziani ed ai minori utilizzando il patrimonio derivante dalla eliminazione degli enti come la Fondazione “Del Bianco”.
Per i nostri Comuni l’applicazione integrale di questa legge sarebbe stata rovinosa. Nella nuova società sarebbero confluiti oltre 90
ettari di terreno e una decina di vecchie case coloniche per fornire servizi a tutti i Comuni della provincia perdendo la possibilità di utilizzare un patrimonio che è proprio dei Comuni di San Clemente e di Misano Adriatico.
I sindaci di San Clemente e di Misano hanno tenacemente operato per far approvare un accordo di programma che prevedesse la sola
cessione all’ASP degli immobili funzionali al progetto di fornire servizi agli anziani. Si è trattato di una corsa contro il tempo. Oltre una
decina di riunioni in Regione, delibere in Giunta ed in Consiglio Comunale, verifica della legittimità degli atti, una grande assunzione di
responsabilità da parte dei consiglieri comunali di maggioranza (la minoranza
“San Clemente obiettivo oggi” non ha partecipato alla votazione).
Ora siamo in dirittura d’arrivo. La Sovrintendenza ai beni culturali ci ha concesso un percorso “particolare” per lo svincolo di oltre 8 case coloniche vincolate
ed il 25 luglio 2007 si è firmato davanti al notaio Franciosi di Rimini la cessione
dei terreni ai due comuni.
Questo successo, che ha comportato oltre un anno di duro lavoro spesso condotto di fronte a resistenze e titubanze, avrà effetti positivi sulla vita reale della
nostra Comunità. L’Amministrazione comunale ed il suo Sindaco hanno apportato al bilancio comunale un patrimonio di immenso valore che garantirà solidità economica e patrimoniale per i prossimi vent’anni, un patrimonio che potrà
servire per tutti i fini sociali del Comune: scuole, servizi agli anziani e servizi
sociali in genere. Si è trattato indubbiamente di un grande risultato che assicurerà al Comune di San Clemente una possibilità di spesa rilevante per i prossimi decenni.
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San Clemente|informa
Le riflessioni di alcuni alunni
sul periodo della Resistenza
Cari lettori,
scriviamo questa lettera per ringraziare un uomo anziano che insieme
all’Amministrazione Comunale ci ha
aiutato nel nostro cammino verso il
sapere...
Il signor Castelvetro, ha rivissuto
insieme a noi i suoi anni peggiori: il
periodo della RESISTENZA durante
la seconda guerra mondiale. Ci ha
raccontato dei partigiani, di quando
lui è sfuggito alla cattura, della
paura, della sofferenza che si era
creata tra di loro, della povertà, dell’ingiustizia e della freddezza dei
tedeschi, che strappavano via dal
ventre delle madri i loro bimbi, ancora nel grembo materno... solo perché erano ebrei.
Prima di tutto vogliamo onorare le
persone morte per noi e per la
nostra patria.
Ringraziamo tutti quelli che ci hanno
permesso di vivere questa significativa esperienza che ci tocca dentro e
ci fa pensare a quello che abbiamo
rischiato e che potrebbe riaccadere.
Di nuovo grazie al signor Castelvetro
e all’A.N.P.I. che ha donato il suo
tempo per noi; ma soprattutto ringraziamo la disponibilità e l’attenzione dell’Amministrazione Comunale
verso la nostra scuola e la nostra
crescita.
Grazie ancora a nome di tutta la 3°E
della Scuola Secondaria di 1° grado
“G. Villa” di San Clemente.
Prof. Macrelli Gabriella
Riportiamo alcune nostre impressioni e riflessioni lasciateci da questa
esperienza.
OGGI NEL MONDO SI PARLA
TROPPO POCO DI CIÒ CHE È
ACCADUTO IN PASSATO...
Ciò a cui mi riferisco è il periodo
della guerra, della dittatura quando
gente comune come ebrei, oppositori del regime, diversamente abili,
veniva deportata, fatta schiava e
quando questi, malridotti, venivano
uccisi perché ritenuti inutili.
Grazie a testimonianze orali e verbali come quelle di ex partigiani, ma
anche grazie a ciò che è rimasto nei
paesi, nelle città, nei campi di concentramento, noi oggi sappiamo in
che mondo si viveva in passato.
Un’importante testimonianza è il
monumento ai Caduti a Marzabotto.
Su ogni parete sono scritti il nome,
l’età e il giorno delle persone trucidate nelle stragi naziste. Alzando lo
sguardo verso il punto più alto della
parete ho notato che era scolpito
sulla lapide il nome di un bambino
dell’età di tre mesi... Sono rimasta
molto impressionata da ciò, perché
ho provato ad immaginare la madre
di questo bambino mentre vedeva
suo figlio morire davanti ai suoi
occhi e ho provato a pensare che
un attimo dopo si sarebbe spenta
anche lei...
Debora
Resistenza, senza distinzione di
ideologia, di confessione, di sesso e
di età hanno lottato non solo per la
libertà della patria, ma anche per il
trionfo del rispetto dei diritti civili e
umani. Come si può essere liberi
quando un governo totalitario o dittatoriale cerca di opprimere tutti i
diritti?
Ecco allora: la MEMORIA.
La guerra è finita e la dittatura è
stata sconfitta, ma “il grembo da cui
nacque questo mostro è ancora
fecondo”.
Così dice Bertolt Brecht; ...e altri
poeti, come Primo Levi, ci invitano a
non dimenticare, ma soprattutto a
riflettere e ad usare un accurato
senso critico. I loro moniti non sono
infondati e infatti oggi esistono
ancora paesi dove i diritti e le libertà
vengono violate e i lager vengono
adoperati soprattutto durante i conflitti etnici. E i popoli di questi paesi,
dove la democrazia non regna
sovrana, devono RESISTERE.
Per fortuna il mondo non è tutto
uguale. Vi hanno lasciato e lasciano
il segno persone che sono “più forti
delle armi” e ci tramandano i propri
valori, facendoci capire che la violenza e la guerra sono inutili.
Figure
contemporanee
sono
Gandhi, Madre Teresa e Martin
Luther King, che hanno dimostrato
di come l’umiltà, l’amore verso il
prossimo, la consapevolezza dei
propri diritti di UOMINI e l’uso della
non violenza siano sempre efficaci e
fruttuosi. Ma anche appunto poeti,
artisti, cantautori come Bob Dylan,
Gianni Morandi, De André e tanti altri
si servono della loro “arte” per trasmettere questo grande messaggio
all’umanità. Posso affermare che
questi valori, che mi vengono tramandati anche dai miei stessi genitori, mi soddisfano e farò di tutto per
dare il mio contributo alla loro realizzazione ovunque sarò.
Sanya
LA DEPORTAZIONE
La visita di istruzione a Marzabotto,
a Carpi, a Fossoli, ha permesso a noi
studenti di vedere i luoghi dove “la
crudeltà” non ha avuto limiti. Tale
esperienza è stata una testimonianza del dolore che provoca la guerra,
ma anche il coraggio e la volontà
delle persone comuni di lottare per i
diritti e per la libertà.
Gli orrori della II guerra mondiale tormentano tutt’oggi le menti dei
superstiti, che sono riusciti a salvarsi da un triste destino: la morte nei
campi di concentramento e di ster-
minio. In quel periodo, le torture
esercitate dai nazisti contro gli ebrei,
i detenuti politici, le persone diversamente abili, fanno restare senza
parole.
A Marzabotto, a Carpi, a Fossoli,
sono “vive” le testimonianze di questo periodo di storia particolarmente
tragico: nel campo di smistamento
di Fossoli le persone ancora non riuscivano a rendersi conto di quello
che gli sarebbe accaduto.
Erano all’oscuro del loro destino. Nel
campo di Fossoli venivano raggruppate tutte le persone vittime dei
rastrellamenti tedeschi, per essere
poi deportate nei campi di concentramento, dove la morte era quasi
sempre certa.
Al Museo del Deportato a Carpi,
oltre ai tantissimi resti, oggetti, testimonianze di questo periodo, colpiscono il visitatore le frasi rosse incise sui muri grigi, tratte dalle lettere
dei prigionieri della Resistenza, che
portavano con sé il segno di tanta
sofferenza, il dolore di aver visto
cose che non si possono immaginare, il terrore di sapere che la propria
morte era sempre più vicina, e lo
strazio di non poter riabbracciare
per un’ultima volta i propri cari.
Per il campo di smistamento di
RIFLESSIONI
SULLA RESISTENZA
La Resistenza è stata la guerra di un
popolo, che, assieme alle nazioni
alleate ha contribuito alla liberazione
del proprio paese dall’oppressione
nazifascista...
...ed io sono la persona che dovrà
trasmettere, a voi generazioni future,
la memoria storica, quando non ci
saranno più i protagonisti di tali tragici eventi.
I partigiani, i protagonisti della
San Clemente|informa
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San Clemente|informa
Fossoli è passato anche lo scrittore Primo Levi, segregato successivamente nel campo di sterminio di
Auschwitz, che ha subito tutto ciò, ma ha avuto la forza
di non lasciarsi abbattere, di “tenere ben stretta la sua
identità” e con il suo libro “Se questo è un uomo” ci
testimonia sulle condizioni di vita dei deportati, nella
disumanità dei lager.
Giulia
PER NON DIMENTICARE
Quest’anno, come tutti gli anni, abbiamo partecipato
alla visita d’istruzione di un giorno che, secondo me, è
stata più interessante delle altre.
Con tale esperienza abbiamo avuto modo di capire
molte cose che sono successe durante il periodo della
dittatura fascista, della Seconda Guerra Mondiale e
della Resistenza.
Questo il percorso previsto: Marzabotto, Carpi, Fossoli,
luoghi dove ci sono state le più grandi stragi naziste
contro la popolazione italiana.
A Fossoli era stato costruito un campo di smistamento
dai tedeschi; esso non era un campo di concentramento come quello di Auschwitz, perché qui si può dire che
si “stava bene”, infatti c’era il riscaldamento, la famiglia
poteva rimanere unita.
Quando siamo entrati nel campo, poi nelle baracche,
sembrava di rivivere ancora quei giorni, quando c’era
la gente, famiglie intere che aspettavano di essere
chiamate per andare verso il destino ignoto. Infatti i prigionieri erano tenuti all’oscuro di quello che stava succedendo; poi li avrebbero condotti nei campi di concentramento dove promettevano lavoro, invece andavano
incontro alla morte.
Sono rimasta colpita dal grandissimo graffito nella prima
sala, che rappresenta persone deformi, volti senza
bocca perché quei prigionieri non avevano alcun diritto
e con gli occhi grandi neri, vuoti, senza sentimento, solo
pieni di paura.
Grazie a poesie, con parole di intenso significato, ai libri,
alle testimonianze delle vittime, ai monumenti, ai filmati,
alle fotografie, i fatti avvenuti non si devono dimenticare, perché se si scordano, qualcuno potrebbe rifare lo
stesso errore e quindi causare milioni di morti innocenti,
perché... “... la matrice che ha partorito quel mostro è
ancora feconda” (Bertolt Brecht)
Giorgia
...ma anche in una situazione così tragica gli uomini
non hanno perso la speranza in un mondo migliore...
...infatti la mia attenzione è stata attirata da una pittura,
nel monumento ai Caduti di Marzabotto.
E’ divisa in tre parti: la prima rappresenta la partenza di
ragazzi per andare in guerra; la seconda mostra la morte
in guerra; la terza invece porta la speranza nella vita normale con il ritorno dei ragazzi dalla guerra.
Micol
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Periodico dell’Amministrazione Comunale di San Clemente
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