Maria Stuart, il destino francese di una regina di Scozia

Mercoledì, 21 gennaio 2009
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15.10.2008
Stagione Culturale Europea
Octobre 2008
SCE-15.10.2008
Maria Stuart, la francese
MARIA STUART, IL DESTINO DI UNA REGINA DI SCOZIA
Maria Stuart, il destino francese di una regina di
Scozia
Una mostra eccezionale per
rivivere il corso del destino di
Maria Stuart, attraverso un
centinaio di opere mai riunite.
PROGRAMMA
Dal 15 ottobre al 2 febbraio 2009
INFORMAZIONI PRATICHE
Museo del Rinascimento, Ecouen
Eroina romantica dal destino tragico, imprigionata e condannata per ordine della cugina Elisabetta I per le sue pretese al trono d'Inghilterra,
Maria Stuart (1542-1587) deve la sua popolarità anche all'immagine, formatasi in Francia, di donna di cultura, bellezza e gusto.
Nasce dall'unione tra Giacomo V, re di Scozia, e Maria di Guisa, principessa francese, ferventi ammiratori delle nuove pratiche artistiche del
Rinascimento, che entrambi contribuiscono a introdurre in Scozia.
Promessa al delfino Francesco, arriva in Francia all'età di cinque anni e viene cresciuta con la progenie reale. Sotto la guida di Diana di Poitiers e
di Caterina de' Medici, s'impregna del fasto e della raffinatezza della corte dei Valois. L'anno successivo alla celebrazione del suo matrimonio,
Enrico II muore accidentalmente e il suo destino precipita. Francesco II e Maria Stuart diventano sovrani di Francia e di Scozia nel 1559 per un
breve regno di 16 mesi, che si conclude con la morte prematura di Francesco II.
Le testimonianze sulle sue attività e sulla sua educazione rivelano una personalità complessa, alimentata da lotte politiche di cui Maria
rappresenta la posta in gioco. In effetti la realtà storica la rivela prigioniera dell'ambizione della sua famiglia materna, i Guisa.
La mostra si svolge in più sale del castello e si divide in sei sezioni: il Rinascimento in Scozia; l'infanzia di Maria Stuart in Francia; il
matrimonio di Maria Stuart con il delfino Francesco, celebrato il 24 aprile 1558; Maria Stuart, regina di Francia; la morte di Francesco II e la
partenza per la Scozia nel 1561 e termina con l'evocazione del mito di Maria Stuart nel XIX secolo.
Un centinaio di opere ricollocano Maria Stuart nell'ambiente politico e artistico che l'ha vista nascere, crescere e regnare. François Clouet, pittore
principale dell'epoca è presente in modo eccezionale con una decina di pitture e disegni.
Queste opere evocano la corte dei Valois, ritratti dei figli reali Francesco II o Elisabetta di Francia, quello di Caterina de' Medici, del Palazzo
Pitti, ritratti di Maria Stuart, tra cui una miniatura inedita in Francia, collezioni reali d'Inghilterra e disegni che la rappresentano nelle diverse età
della sua vita. Le Bain de Diane, capolavoro del museo delle Belle Arti di Rouen offre un'evocazione poetica e mitologica della corte.
Sono esposti anche ritratti della Regina in lutto bianco, che sceglie di portare dopo la morte del marito, diversamente da Caterina de'Medici che
adotta abiti in bianco e nero.
Oggetti d'arte, tra i quali smalti dipinti da Léonard Limosin, gioielli e oggetti personali vanno a completare la percezione di questo personaggio
glorificato dai poeti del Rinascimento, Ronsard, du Bellay, il cronista Brantôme e i suoi contemporanei.
Il museo Condé al castello di Chantilly presenta una sezione complementare alla mostra di Ecouen. Qui è esposta un'importante collezione di
ritratti di corte, in particolare ritratti dei figli di Caterina de' Medici ed Enrico II, di Maria Stuart, disegnati da François Clouet e dalla sua scuola.
Poiché le opere non possono lasciare il museo, in base alle disposizioni testamentarie del duca d'Aumale, era fondamentale associarsi a questo
museo per la presente esposizione e ricordare così il legame storico esistente tra le due istituzioni: due musei e due castelli caratterizzati da una
storia comune, che risale all'epoca dei Montmorency.
Ultimo aggiornamento: 01.12.2008