Guida dello studente a.a. 2005-2006

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NOTA BENE
La presente guida è stata redatta con le informazioni più recenti al momento della stampa.
Poiché è possibile che alcune di esse siano soggette a cambiamento, invitiamo gli studenti
a cercare conferma delle informazioni sul sito internet di Facoltà, che va sempre
considerato la fonte informativa più aggiornata.
INDICE
Saluto di benvenuto
5
Cosa si studia
6
Profili professionali di riferimento
8
Piano di sviluppo personale
9
Regolamento didattico
10
CAPITOLO II
Insegnamenti
Nota introduttiva
19
Elenco degli insegnamenti di primo anno
20
Elenco degli insegnamenti di secondo anno
45
Laboratori
84
CAPITOLO III
Informazioni utili
Calendario dell’Anno accademico 2005-06
87
Calendario degli esami
90
Calendario delle lezioni del primo anno
94
Calendario delle lezioni del secondo anno
96
Contatti
98
Stage
99
Sede
100
Docenti – Indice per insegnamenti
101
Presentazione
CAPITOLO I
CAPITOLO I
Presentazione
4
Presentazione
Saluto di benvenuto
Cosa si studia
I rapidi cambiamenti nella struttura e nella cultura delle società contemporanee richiedono
la disponibilità di strumenti analitici e metodologici adeguati ad interpretare il nuovo
paesaggio sociale e i modi di vita specifici del secolo che si è aperto. Gli studi sociologici
rispondono a questa esigenza facendo luce sui processi che hanno condotto a tali
mutamenti, e sulle modalità attraverso le quali essi si manifestano nella vita quotidiana. In
questa cornice, studi sociologici di ordine superiore come quelli offerti dal corso di laurea
specialistica in Sociologia hanno una duplice funzione: in primo luogo permettere di
padroneggiare concettualmente in modo completo, attraverso appropriati approfondimenti
teorici e metodologici, natura e caratteri dei mutamenti in atto; in secondo luogo e
parallelamente studiarne le espressioni empiriche. Le abilità professionali specializzate che
il corso di laurea promuove sono frutto di questo percorso.
Il corso di laurea specialistica in Sociologia (classe 89/S) intende preparare ricercatori e
ricercatrici, professionisti e professioniste in possesso di elevate competenze teoriche,
metodologiche, tecniche e pratiche capaci di metterli/e in grado di rilevare, analizzare e
interpretare, anche in chiave comparativa, la configurazione e i modi di funzionamento delle
società contemporanee. In particolare, grazie all’attrezzatura concettuale e di metodo
acquisita, studenti e studentesse sono messi nella condizione di cogliere gli aspetti e i
meccanismi di carattere strutturale, istituzionale e culturale che caratterizzano queste
società, con specifico riferimento a quelle fondate su un’economia di mercato e su un
sistema politico di carattere pluralistico. Sarà cura degli insegnamenti afferenti alla laurea
specialistica in Sociologia fornire anche gli strumenti per esaminare, nei modi
metodologicamente e tecnicamente più appropriati, i comportamenti, gli atteggiamenti e le
opinioni posseduti dagli individui e dai gruppi che delle società contemporanee sono parte.
Su questa base, la laurea specialistica in Sociologia offre un impianto formativo finalizzato a
rispondere alle esigenze di approfondimento e perfezionamento menzionate - anche sotto il
profilo dei metodi e delle tecniche di ricerca empiriche - rispetto a tre specifiche aree di
analisi sociale: lavoro e organizzazione, cultura e comunicazione, territorio e politiche locali.
Tale differenziazione dei percorsi formativi appare in sintonia sia con gli interessi
vocazionali e le scelte culturali individuali sia, in particolare, con l’esigenza di consolidare e
specializzare le conoscenze e le competenze necessarie a un adeguato inserimento, a
livello direttivo, nel mercato del lavoro.
Entro queste finalità di carattere generale, il corso di laurea specialistica in Sociologia pone
specifica attenzione alla formazione di laureati e laureate capaci di condurre indagini
empiriche sofisticate in alcuni ambiti di pertinenza della disciplina. Le conoscenze di alto
profilo fornite riguarderanno:
ƒ i modelli insediativi, di vita e di mobilità nelle aree urbane e periurbane; i sistemi
organizzativi di imprese e istituzioni pubbliche e i relativi modelli di gestione delle risorse
umane;
ƒ i lineamenti e le tendenze evolutive dei sistemi di welfare e delle politiche sociali;
ƒ i cambiamenti nel tempo delle strutture di disuguaglianza;
ƒ i processi culturali, comunicativi e le dimensioni simboliche che sottostanno alle relazioni
interpersonali e a quelle tra gruppi, organizzazioni e istituzioni.
Passando alle questioni di carattere più propriamente metodologico e tecnico, si ricorda che
il corso di laurea specialistica in Sociologia intende porre i propri laureati e le proprie
laureate, anche attraverso la partecipazione ad apposite attività di addestramento sul
campo e di laboratorio, nella condizione di saper progettare e gestire le forme di indagine
empirica utilizzate dalla sociologia contemporanea: dai focus group alle interviste non
direttive, dall’osservazione partecipante all’indagine con questionario, dalle rilevazioni
cross-sectional a quelle longitudinali. Parallelamente, il corso di laurea trasmetterà le
conoscenze necessarie al trattamento statistico e all’interpretazione di dati. Tali
conoscenze potranno essere apprese sia in apposite attività di laboratorio sia
contestualmente agli apprendimenti di carattere sostantivo, in modo da realizzare produttivi
e adeguati legami tra teoria e ricerca. La generalità delle competenze metodologiche sarà
pertanto comune a tutti e tre gli indirizzi formativi. Ciascuno di essi, tuttavia, ne potrà
sviluppare alcune in particolare, specificamente connesse al proprio ambito conoscitivo.
La docente coordinatrice
prof.ssa Carmen Leccardi
Accanto a competenze teoriche e analitiche, il corso di laurea specialistica in Sociologia
intende inoltre fornire ai suoi laureati le capacità necessarie a progettare soluzioni ai
problemi pratici che emergono dai settori della vita sociale richiamati, e a gestire le
organizzazioni che in essi e su di essi operano.
Presentazione
5
6
Presentazione
Per facilitare la trasmissione di tali conoscenze e per venire incontro alle scelte vocazionali
degli studenti e delle studentesse che si iscrivono alla laurea specialistica in Sociologia,
l’offerta didattica è stata articolata in tre indirizzi:
ƒ Lavoro e organizzazione
ƒ Cultura e comunicazione
ƒ Territorio e politiche locali
Lavoro e organizzazione
Il curriculum lavoro e organizzazione ha confermato la scelta già fatta dall’omonimo
curriculum della laurea triennale di concentrarsi su due grandi temi tra quelli che la
sociologia economica oggi affronta, grazie anche alla presenza di docenti che vi hanno dato
un contributo di studi e di consulenza riconosciuto a livello italiano ed internazionale: il
mercato del lavoro e le organizzazioni a rete.
Ad insegnamenti a livello progredito di sociologia del lavoro e dell’organizzazione, si
aggiungono moduli di economia del lavoro, di diritto del lavoro e di informatica, oltre a
laboratori diretti a fornire i più avanzati metodi di indagine e di analisi. Ciò consente una
formazione approfondita e mirata, in cui lo studente acquisisce le competenze necessarie a
progettare, gestire e valutare in tutta la loro complessità sia processi tecnico-organizzativi
nelle attività produttive di beni e servizi sia interventi connessi alle politiche del lavoro e
della gestione di risorse umane.
Cultura e comunicazione
Lo studio avanzato delle azioni e delle interazioni sociali, delle istituzioni, delle forme di
organizzazione e di potere è condotto, all’interno del curriculum, concentrando l’attenzione
sui fenomeni culturali e comunicativi. Nella società contemporanea, che possiamo
concettualizzare come società dell’informazione e della comunicazione, questi fenomeni
hanno una doppia valenza: la loro forza simbolica appare indissolubile da quella
direttamente economico-politica. L’analisi e l’approfondimento di questo intreccio
costituisce il filo conduttore della proposta formativa del curriculum.
Sullo sfondo delle dinamiche della globalizzazione, nel curriculum vengono affrontate
problematiche connesse allo studio dei processi culturali (inclusa la cultura politica) e dei
sistemi di comunicazione; al diritto dell’informazione e dell’editoria; all’economia del
mercato culturale. Le metodologie di analisi del campo culturale e comunicativo sono
specialmente approfondite nei laboratori, oltre che all’interno dei moduli offerti. Le
conoscenze e competenze in tal modo acquisite consentono la progettazione e
l’organizzazione di interventi culturali e comunicativi in istituzioni, fondazioni e musei, enti
pubblici, aziende pubbliche e private, organizzazioni non-profit. Inoltre, esse garantiscono le
basi formative per l’elaborazione di politiche culturali, di campagne di comunicazione
(incluse le campagne sociali) e per l’educazione all’uso critico e creativo dei media.
Presentazione
7
Territorio e politiche locali
L’area territorio intende fornire conoscenze di alto profilo sui modelli insediativi, gli stili di
vita e di mobilità e i mutamenti della struttura sociale nelle aree urbane e periurbane.
L’area territorio comprende diverse discipline con vari approcci metodologici e teorici
orientati allo studio dei complessi fenomeni urbani. Si parte da un punto di vista planetario
che tende a mettere in luce le principali tendenze che stanno mutando “lo spazio dei luoghi
in uno spazio dei flussi”, per focalizzarsi poi sulle trasformazioni urbane e metropolitane in
senso proprio con l’analisi dei flussi di popolazione tra ed entro le città, l’uso del tempo, i
fenomeni di esclusione e inclusione.
L’indirizzo, fortemente orientato in senso osservativo e sperimentale, accanto a
metodologie classiche di osservazione e analisi quantitativa di dati individuali e aggregati
utilizza tecniche e metodologie avanzate come GIS (Geographical Information Systems) e
GPS (Global Positioning System), oltre a strumenti multimediali di sociologia visuale. Ciò
avviene sia per l’analisi dei fenomeni sia per la trasmissione delle conoscenze in modalità
e-learning.
Profili professionali di riferimento
Il percorso formativo e le competenze acquisite daranno modo di inserirsi in ambiti
lavorativi quali:
ƒ istituzioni culturali e scientifiche che si occupano di tematiche connesse all’analisi
sociale, alle politiche pubbliche in campo sociale, culturale e del lavoro, ai processi
culturali e formativi;
ƒ Unione Europea, amministrazione pubblica a livello sia centrale sia periferico, istituzioni
e agenzie per la promozione dello sviluppo territoriale;
ƒ aziende che operano nel settore delle ricerche sull’opinione pubblica, in quello dei servizi
per le imprese e in area culturale e comunicativa;
ƒ uffici studi, di marketing e del personale delle imprese stesse;
ƒ uffici stampa e unità di relazioni con il pubblico;
ƒ agenzie e organizzazioni di consulenza strategica nel campo dell’analisi del mercato del
lavoro, della gestione del territorio e degli insediamenti urbani, della comunicazione
istituzionale e d’impresa, dei sistemi organizzativi e della gestione delle risorse umane;
ƒ organizzazioni non governative, nazionali e internazionali, che agiscono nel campo
culturale, delle politiche e degli interventi di solidarietà e di sostegno.
8
Presentazione
Piano di sviluppo personale
Regolamento didattico
Da questo anno la Facoltà di Sociologia introduce una novità formativa per tutte le
matricole della laurea specialistica in Sociologia. Si tratta della stesura di un "Piano di
sviluppo personale", un semplice ma importante documento guida che ogni studente
costruirà online.
Immatricolarsi all’università è come sottoscrivere un contratto in cui l’università e lo
studente si impegnano a soddisfare i termini. Questi sono presenti nel Regolamento
didattico del Corso di laurea, che è il documento ufficiale di riferimento.
Il Piano di sviluppo è un documento aperto che verrà redatto in tre momenti lungo i due
anni di corso, quale che sia il curriculum prescelto. La prima stesura avverrà entro gennaio
del primo anno. Una seconda versione del documento sarà scritta entro gennaio del
secondo anno, per verificare il raggiungimento dei risultati e riorientarlo con le eventuali
modifiche per il proseguimento degli studi. Prima della laurea, saranno infine tirate le
somme del percorso svolto e si faranno emergere gli elementi utili allo sviluppo di una
futura carriera professionale o di ricerca.
Ognuna delle tre stesure avverrà accedendo ad una piattaforma Internet dove si potranno
compilare apposite schede. Nella scheda, ogni studente risponderà ad alcune domande
sulle sue aspettative, motivazioni e obiettivi riguardo il curriculum di studi scelto. Tra le altre
cose, ogni studente potrà specificare se intende studiare da frequentante o da non
frequentante. Solo in questo ultimo caso potrà poi avere accesso a un eventuale servizio di
supporto aggiuntivo su Internet. La mole di lavoro richiesta per ciascuna delle tre stesure
del Piano sarà indicativamente non superiore a una giornata di lavoro.
Sulla base di esperienze già svolte in Università europee e statunitensi, la Facoltà ritiene
che il Piano di sviluppo personale possa portare numerosi benefici agli studenti, tra i quali:
ƒ fare chiarezza sui propri obiettivi di breve e lungo periodo;
ƒ comprendere le strade e le scelte necessarie per raggiungere questi obiettivi;
ƒ riflettere sull'offerta del curriculum e fare le scelte appropriate;
ƒ far emergere le aree di competenze su cui si è più deboli e capire quali sono le attività
utili a migliorarle;
ƒ far emergere le possibili strade per la propria carriera professionale;
ƒ ricevere indicazioni qualificate dal tutor.
In definitiva, il Piano di sviluppo rappresenta un’occasione per capire meglio le opportunità
che questo corso di Laurea può offrire a ciascuno studente. Per suo tramite, tra l’altro, si
formano laureati più consapevoli e maggiormente competitivi nel mondo del lavoro.
Le istruzioni per la prima stesura del documento saranno fornite negli incontri iniziali
previsti nel mese di Novembre. Sia per gli studenti frequentanti sia per quelli non
frequentanti l'intero processo verrà gestito on-line. Le comunicazioni importanti saranno
inviate via mail a tutti gli studenti.
Per ulteriori informazioni sul Piano di sviluppo personale: [email protected]
Presentazione
9
Poiché da un anno all’altro il Regolamento didattico può essere soggetto a modifiche, ogni
studente deve fare riferimento solo al Regolamento didattico relativo al proprio anno di
immatricolazione.
Il piano di studio seguito durante il proprio percorso universitario deve essere coerente con
detto Regolamento.
Regolamento per gli immatricolati nell’ a.a. 2005 - 2006
Nell’anno accademico 2005-2006 sono attivati il I e il II anno del Corso di laurea
specialistica in Sociologia (classe 89/S) presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli
Studi di Milano - Bicocca.
Il corso di laurea specialistica in Sociologia prepara ricercatori e professionisti in possesso
di elevate competenze teoriche, metodologiche, tecniche e pratiche che li mettano in grado
di rilevare, analizzare e interpretare, anche in chiave comparativa, la configurazione e i
modi di funzionamento delle società contemporanee con specifico riguardo ai loro aspetti
strutturali, istituzionali e culturali e ai comportamenti, agli atteggiamenti e alle opinioni
sviluppati e posseduti dagli individui e dai gruppi che di queste società fanno parte. Entro
questa finalità di carattere generale, il corso di laurea specialistica in Sociologia intende
porre particolare attenzione alla formazione di laureati capaci di condurre complesse
indagini empiriche nei vari ambiti di pertinenza della disciplina; di analizzare
approfonditamente i modelli insediativi, di vita e di mobilità nelle aree urbane e peri-urbane;
di esaminare in modi accurati e competenti i sistemi organizzativi di imprese e istituzioni
pubbliche e i relativi modelli di gestione delle risorse umane; di studiare con rigore analitico
i lineamenti e le tendenze evolutive dei sistemi di welfare e delle politiche sociali attuate
nelle società contemporanee; di ricostruire, in modi appropriati e dettagliati, i processi
culturali e comunicativi che sottostanno alle relazioni interpersonali e a quelle tra gruppi,
organizzazioni e istituzioni. Oltre a competenze teoriche e analitiche, il corso di laurea
specialistica in Sociologia trasmette ai suoi laureati anche le capacità necessarie a
progettare soluzioni ai problemi pratici che emergono dai settori della vita sociale sopra
richiamati e a gestire le organizzazioni che in essi operano.
Per conseguire la laurea specialistica in Sociologia, occorre aver acquisito, per ogni anno di
corso, 60 crediti formativi universitari (CFU), per un totale di 120 CFU nel biennio, ivi
comprese le attività formative a scelta dello studente e la prova finale. L’attività didattica è
articolata in moduli. Ogni modulo vale 3 CFU e corrisponde a 24 ore di lezione, oltre alle
eventuali esercitazioni ed allo studio individuale per un totale convenzionale di 75 ore di
impegno dello studente.
10 Presentazione
La laurea specialistica è articolata in tre diversi curricula:
ƒ Lavoro e Organizzazione
ƒ Cultura e Comunicazione
ƒ Territorio e Politiche Locali
CURRICULUM: Cultura e comunicazione
Piano degli studi
Disciplina
Settore
Modulo
Sociologia dei processi culturali
SPS/08
Teorie della cultura
CFU
3
Psicologia sociale
M-PSI/05
La dinamica dell’intervista
3
Psicologia delle organizzazioni
M-PSI/06
L’analisi del discorso
3
CURRICULUM: Territorio e politiche locali
Nel primo anno del corso di studio devono essere acquisiti 48 crediti relativi ai seguenti
moduli obbligatori comuni a tutti i curricula:
Disciplina
Settore
Modulo
Filosofia politica
SPS/01
Teorie dell’eguaglianza e dell’equità
CFU
3
Filosofia politica
SPS/01
Teorie della rappresentanza politica
3
Filosofia politica
SPS/01
Diritti di cittadinanza
3
Storia contemporanea
M-STO/04
Origini storiche del welfare
3
Disciplina
Settore
Modulo
Sociologia urbana
SPS/10
Fenomeni sociali negli spazi
CFU
3
Sociologia urbana
SPS/10
Rappresentazione dei fenomeni sociali nello
spazio
3
Antropologia culturale
M-DEA/01
Antropologia delle comunità locali
3
I restanti 3 crediti dovranno essere acquisiti mediante altre attività formative (ulteriori
conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, stage e tirocini).
Metodologia delle scienze sociali
SPS/07
Analisi del mutamento sociale
3
Metodologia delle scienze sociali
SPS/07
Metodi comparativi nelle scienze sociali
3
Tecniche di ricerca sociale
SPS/07
Tecniche di riduzione dei dati
Nel secondo anno del corso di studio devono essere acquisiti 33 crediti relativi al
curriculum scelto:
3
Metodologia delle scienze sociali
SPS/07
Etnografia
CURRICULUM: Lavoro e organizzazione
Tecniche di ricerca sociale
SPS/07
L’indagine campionaria
3
Disciplina
Settore
Modulo
Sociologia economica
SPS/09
I fondamenti sociali dell’economia
3
Organizzazione aziendale
SECS-P/10
Il management dei servizi
Sociologia urbana
SPS/10
Sistemi urbani comparati
3
Sociologia economica
SPS/09
Capitale umano e capitale sociale
3
SPS/09
Le professioni della conoscenza
3
3
o, in alternativa,
CFU
3
Sociologia dei processi culturali
SPS/08
Processi di innovazione culturale
3
Sociologia delle professioni
Tecniche di ricerca sociale
SPS/07
Modelli lineari nella ricerca sociologica
3
Sociologia del lavoro
SPS/09
Politiche del lavoro in Italia e in Europa
Analisi delle classi
SPS/07
Stratificazione e mobilità sociale
3
Sociologia dell’organizzazione
SPS/09
Cambiamento dei sistemi organizzativi
3
SPS/09
Organizzazioni a rete e sviluppo locale
3
3
Sociologia dei corsi di vita
SPS/07
Generi e generazioni
3
Sociologia dell’organizzazione
Economia politica
SECS-P/01
Comportamenti di mercato
3
Sociologia della comunicazione
SPS/08
Comunicazione esterna e organizzativa
Matematica per le scienze sociali
MAT/05
Algebra matriciale
3
Economia politica
SECS-P/01
Teoria dei contratti e mercati interni
3
Economia politica
SECS-P/01
Salari e occupazioni
3
Diritto del lavoro
IUS/07
Diritto amministrativo
IUS/10
Regolazione del mercato del lavoro
o, in alternativa,
Diritto regionale e degli enti locali
3
Informatica
INF/01
Trattamento delle informazioni
3
Ulteriori 9 crediti dovranno essere acquisiti in base al curriculum scelto.
CURRICULUM: Lavoro e organizzazione
Disciplina
Settore
Modulo
CFU
Sociologia del lavoro
SPS/09
Analisi delle organizzazioni e dei mercati del
lavoro
3
CURRICULUM: Cultura e comunicazione
Economia politica
SECS-P/01
Economia dell’industria e dei servizi
3
Disciplina
Settore
Modulo
Diritto del lavoro
IUS/07
Il rapporto d’impiego
3
Sociologia dei processi culturali
SPS/08
Culture giovanili
3
Sociologia dei processi culturali
SPS/08
I consumi culturali
3
Presentazione 11
CFU
Sociologia della comunicazione
SPS/08
Comunicazione e mutamento sociale
3
Sociologia della comunicazione
SPS/08
Comunicazione istituzionale
3
Sociologia della comunicazione
SPS/08
La Società dell’informazione
3
12 Presentazione
Disciplina
Settore
Modulo
Tecniche di ricerca sociale
SPS/07
Tecniche di analisi dell’opinione pubblica
CFU
3
Sociologia politica
SPS/11
Le culture politiche
3
Antropologia culturale
M-DEA/01
Globalizzazione e localizzazione della cultura
3
Storia Moderna
M-STO/02
Storia delle politiche culturali
3
Economia applicata
SECS-P/06
Il mercato culturale
3
Diritto Privato
IUS/01
Diritto amministrativo
IUS/10
Diritto dell’informazione e dell’editoria
o, in alternativa,
Diritto regionale e degli enti locali
3
Settore
Modulo
CFU
Sociologia urbana
SPS/10
I tempi della città
3
Politiche sociali
SPS/07
Sistemi locali di welfare
3
Politiche sociali
SPS/07
Politiche comunitarie e realtà locali
3
Sociologia delle migrazioni
SPS/10
Migrazioni e rapporti etnici
3
Tecniche di ricerca sociale
SPS/07
Metodi di analisi delle realtà territoriali
3
Sociologia del turismo
SPS/10
Gestione dei sistemi turistici locali
3
Economia politica
SECS-P/01
Modelli locali di sviluppo
3
Economia politica
SECS-P/01
Governance dei sistemi economici locali
3
Economia applicata
SECS-P/06
Valutazione economica delle politiche
3
Geografia economico-politica
M-GGR/02
Geografia della comunicazione globale
3
Diritto degli enti locali
IUS/09
Governance locale
3
Ulteriori moduli da poter inserire nelle attività a scelta dello studente
ƒ consigliato per il curriculum “Lavoro e organizzazione”
Settore
Modulo
Demografia
SECS-S/04
Demografia
1. Laureati con Laurea (D.M. 509/99) il cui curriculum è integralmente riconosciuto o con
Laurea o Diploma dei vecchi ordinamenti di cui le strutture didattiche hanno
preventivamente definito le tabelle di conversione delle attività formative di almeno 150
CFU: si procederà alla loro immatricolazione dal 18 luglio al 31 ottobre 2005 con il
pagamento della prima rata di contribuzione.
2. I laureati con Laurea (D.M. 509/99), il cui curriculum non è integralmente riconosciuto o
con Laurea quadriennale/quinquennale o Diploma per i quali non ricorre la condizione del
punto 1, dovranno presentare una domanda di preiscrizione solo via web su SIFAONLINE.
I laureati presso questo ateneo dovranno consegnare alle Segreterie Studenti dal 13 giugno
al 29 luglio 2005 la seguente documentazione:
ƒ Certificato di laurea con gli esami sostenuti
ƒ Attestazioni di attività formative svolte al di fuori dell’Ateneo.
Sarà comunque cura della Segreteria Studenti allegare la certificazione dei titoli conseguiti
presso l’Ateneo.
I restanti 27 crediti da acquisire sono così ripartiti:
ƒ a scelta dello studente: 6 CFU
ƒ prova finale: 21 CFU
Disciplina
Per la Laurea Specialistica in Sociologia non è previsto il numero programmato. Per
l’accesso ai corsi universitari si procederà alla verifica del possesso dei requisiti curriculari e
dell’adeguatezza della personale preparazione (art. 6, comma 2 DM 509/1999). Tale
verifica verrà svolta da una apposita commissione di Facoltà. Possono accedere al I anno
della laurea specialistica in Sociologia tutti coloro che si trovano in una delle seguenti
condizioni e con le modalità di iscrizione specificate:
A) LAUREATI E DIPLOMATI PRESSO QUESTO O ALTRO ATENEO
CURRICULUM: Territorio e politiche locali
Disciplina
Norme per l’accesso alla laurea specialistica
CFU
3
ƒ consigliati per il curriculum “Cultura e comunicazione”
Disciplina
Settore
Modulo
Sociologia della cultura
SPS/08
Sociologia visuale
CFU
3
Sociologia della conoscenza
SPS/07
Sociologia della scienza
3
I laureati presso altri atenei dovranno consegnare alle Segreterie Studenti dal 13 giugno al
29 luglio 2005 la seguente documentazione:
ƒ Certificato di laurea con gli esami sostenuti e/o supplemento al diploma (solo per le
lauree triennali)
ƒ Ulteriori titoli e/o attestazioni di attività svolte
ƒ Copia dei programmi delle attività formative svolte per il conseguimento della Laurea
La Segreteria Studenti provvederà ad inviare le domande con i relativi allegati alle
competenti Commissioni di Facoltà entro il 31 agosto 2005.
Le Commissioni di Facoltà entro il 30 settembre 2005 dovranno restituire alle Segreterie
Studenti le valutazioni specificando i crediti (CFU) riconosciuti e gli eventuali debiti formativi
da integrare.
La presentazione della domanda di immatricolazione al Corso di Laurea Specialistica dovrà
essere effettuata nel periodo dal 3 ottobre al 31 ottobre 2005.
ƒ consigliati per il curriculum “Territorio e politiche locali”
Disciplina
Settore
Modulo
Sociologia della cultura
SPS/08
Sociologia visuale
CFU
3
Sociologia della conoscenza
SPS/07
Sociologia della scienza
3
Presentazione 13
14 Presentazione
B) STUDENTI DI QUESTO OD ALTRO ATRO ATENEO CHE CONSEGUONO LA LAUREA (V.O. o
DM 509/1999) O IL DIPLOMA UNIVERSITARIO DOPO IL 31 OTTOBRE ED ENTRO IL 23
DICEMBRE 2005.
Gli studenti che prevedono di conseguire entro il 23 dicembre 2005 il titolo di studio e che
sono in difetto al 31 ottobre delle sole attività formative previste per la prova finale/tesi,
dovranno effettuare la preiscrizione al SIFAONLINE e consegnare la domanda in Segreteria
Studenti dal 3 al 31 ottobre 2005.
Tabella comparativa: CFU della laurea specialistica in sociologia e CFU riconosciuti dalla
laurea di primo livello
Attività
formative
Di base
Settori scientifico-disciplinari
Discipline storicofilosofiche
M-FIL/01 - Filosofia teoretica
M-FIL/03 - Filosofia morale
M-STO/04 - Storia contemporanea
SPS/01 - Filosofia politica
SPS/07 – Sociologia generale
SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi
SPS/09 - Sociologia dei processi economici e del lavoro
SPS/11 – Sociologia dei fenomeni politici
SPS/07 – Sociologia generale
SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi
SPS/09 - Sociologia dei processi economici e del lavoro
SPS/10 - Sociologia dell'ambiente e del territorio
SPS/11 - Sociologia dei fenomeni politici
SPS/12 - Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale
IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico
M-DEA/01 – Discipline demoetnoantropologiche
M-PSI/05 – Psicologia sociale
M-STO/02 - Storia moderna
SECS-P/01 - Economia politica
SECS-P/07 - Economia aziendale
SECS-S/01 - Statistica
SECS-S/04 - Demografia
SECS-S/05 - Statistica sociale
SPS/04 - Scienza politica
ICAR/06 – Topografia e Cartografia
ICAR/15 – Architettura del paesaggio
ICAR/18 – Storia dell’architettura
ICAR/20 – Tecnica e pianificazione urbanistica
ICAR/21 – Urbanistica
INF/01- Informatica
ING-INF/05 –Sistemi di elaborazione delle informazioni
IUS/01 – Diritto privato
IUS/07 – Diritto del lavoro
IUS/10 – Diritto amministrativo
IUS/13 - Diritto internazionale
IUS/14 - Diritto dell'unione europea
IUS/21 - Diritto pubblico comparato
MAT/05 - Analisi matematica
MAT/06 - Probabilità e statistica matematica
MAT/09 – Ricerca operativa
M-GGR/02 - Geografia economico-politica
M-PED/01 – Pedagogia generale e sociale
M-PSI/03 - Psicometria
M-PSI/06 - Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
M-STO/03 - Storia dell’Europa Orientale
SECS-P/02 - Politica economica
SECS-P/04 – Storia del pensiero economico
SECS-P/05 - Econometria
SECS-P/06 – Economia applicata
SECS-P/08 - Economia e gestione delle imprese
SECS-P/10 - Organizzazione aziendale
SECS-S/02 -Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
SECS-S/03 – Statistica economica
SPS/03 - Storia delle istituzioni politiche
SPS/06 - Storia delle relazioni internazionali
Discipline
sociologiche
Gli studenti che conseguiranno un titolo il cui curriculum è integralmente riconosciuto
potranno immatricolarsi fino al 13 gennaio 2006.
Gli studenti che conseguiranno un titolo il cui curriculum non è integralmente riconosciuto
dovranno effettuare la preiscrizione solo via web su SIFAONLINE e consegnare alle
Segreterie Studenti dal 3 al 31 ottobre 2005 la seguente documentazione:
ƒ Domanda di preiscrizione
ƒ Studenti di questo ateneo: certificato con esami superati ed attività formative svolte
stampabile dal SIFAONLINE.
ƒ Studenti di altro ateneo: certificato con esami superati ed attività formative svolte
ƒ Certificazioni o autocertificazioni di ulteriori titoli e/o attestazioni conseguiti
ƒ Piano di studio del Corso di Laurea
ƒ Autocertificazione di eventuali esami già sostenuti e crediti formativi universitari (CFU)
non ancora caricati in carriera
ƒ Autocertificazioni di attività formative svolte al di fuori dell’Ateneo.
La documentazione sarà trasmessa alle Commissioni di Facoltà, che entro il 30 novembre
2005 dovranno restituire alle Segreterie Studenti le valutazioni specificando i crediti (CFU)
riconosciuti e gli eventuali debiti formativi da integrare.
Ambiti disciplinari
Caratterizzanti
Affini o
integrative
Discipline
sociologiche
Discipline
giuridicopolitologiche,
economicostatistiche,
demoetnoantroplogiche,
storiche e
psicologiche
Formazione
interdisciplinare
Questi studenti, che conseguono il titolo entro il 23 dicembre 2005, possono iscriversi ad
un Corso di Laurea Specialistica fino al 13 gennaio 2006.
C) STUDENTI CHE NON HANNO I REQUISITI DEI PUNTI PRECEDENTI MA CHE CONSEGUONO
LA LAUREA PRIMA DELL’INIZIO DEI CORSI DEL SECONDO SEMESTRE
A questi studenti è consentita l’iscrizione ai corsi singoli (art.10 Regolamento Didattico di
Ateneo) del secondo semestre delle Lauree Specialistiche fino ad un massimo di 30 CFU
per anno accademico, versando la contribuzione per ciascun corso singolo prevista dal
Consiglio di Amministrazione (Euro 25,00 per CFU). L’iscrizione ai corsi consente allo
studente il sostenimento delle relative prove valutative fino al 31 ottobre 2006.
Altre attività
formative
TOTALE
Presentazione 15
Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, etc.
16 Presentazione
Totale
CFU
CFU
riconosciuti
dal I livello
27
15
54
36
87
51
36
24
36
24
60
30
300
180
Tabella riassuntiva della laurea specialistica in Sociologia (per il raggiungimento dei 120
CFU del biennio)
ATTIVITÀ FORMATIVE COMUNI
Ambiti disciplinari
Settori scientifico-disciplinari
Di base
Discipline storicofilosofiche
SPS/01 - Filosofia delle scienze sociali (3cfu); Filosofia della
politica (6cfu)
M-STO/04 - Storia contemporanea (3cfu)
SPS/07 – Metodologia delle Scienze sociali (6cfu) ; Tecniche
di ricerca sociale (6cfu)
SPS/09 – Sociologia Economica (3cfu)
SPS/08 - Sociologia dei processi culturali (3cfu)
SPS/10 - Sociologia urbana (3cfu)
SPS/07 - Analisi delle classi (3cfu); Sociologia dei corsi di vita
(3cfu); Tecniche di ricerca sociale (3cfu)
CURRICULUM lavoro e organizzazione:
SPS/09 - Sociologia economica (3cfu); Sociologia
dell’organizzazione (6cfu); Sociologia del lavoro (6cfu);
Sociologia delle professioni (3cfu)
SPS/08 – Sociologia della comunicazione (3cfu)
CURRICULUM Cultura e comunicazione:
SPS/08 – Sociologia dei processi culturali (9cfu); Sociologia
della comunicazione (9cfu)
SPS/07 – Tecniche di ricerca sociale (3cfu)
SPS/11 – Sociologia politica (3cfu)
CURRICULUM territorio e politiche locali:
SPS/10 - Sociologia urbana (9cfu); Sociologia del turismo
(3cfu); Sociologia delle migrazioni (3cfu)
SPS/07 – Tecniche di ricerca sociale (3cfu); Politiche sociali
(6cfu)
SECS-P/01- Economia politica (3cfu)
CURRICULUM lavoro e organizzazione:
SECS-P/01 – Economia Politica (9cfu)
CURRICULUM Cultura e comunicazione:
M-DEA/01 – Antropologia culturale (3cfu)
M-STO/02 – Storia moderna (3cfu)
M-PSI/05 - Psicologia sociale (3cfu)
CURRICULUM territorio e politiche locali:
M-DEA/01 – Antropologia culturale(3cfu)
SECS-P/01 – Economia Politica (6cfu)
MAT/05 – Matematica per le scienze sociali (3cfu)
CURRICULUM lavoro e organizzazione:
INF/01- Informatica (3cfu)
IUS/07 – Diritto del lavoro (6cfu)
SECS-P/10 – Organizzazione aziendale (3cfu)
CURRICULUM Cultura e comunicazione:
M-PSI/06 - Psicologia delle organizzazioni (3cfu)
SECS-P06 – Economia applicata (3cfu)
IUS/01 – Diritto privato (3cfu)
CURRICULUM territorio e politiche locali:
M-GGR/02 - Geografia economico-politica (3cfu)
IUS/09 – Diritto degli enti locali (3cfu)
SECS-P06 – Economia applicata (3cfu)
Discipline sociologiche
Caratterizzanti
Discipline sociologiche
Affini o integrative
Discipline giuridicopolitologiche,
economico-statistiche,
demoetnoantropologiche, storiche e
psicologiche
Formazione
interdisciplinare
Attività formative:
Tipologie
A scelta dello studente
Per la prova finale
Altre (art. 10, comma
1, lettera f )
TOTALE
Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, etc.
CFU
12
Tot.
CFU
30
18
36
36
12
24
12
CFU
Insegnamenti
CAPITOLO II
Attività formative:
Tot.
CFU
6
21
3
120
Presentazione 17
18
Insegnamenti
Nota introduttiva
PRIMO ANNO
Il corso degli studi è stato organizzato in modo tale da concentrare molti degli insegnamenti
comuni a tutti e tre i curricula formativi nel primo anno, lasciando nel secondo anno,
accanto agli approfondimenti legati ai singoli curricula, ampi spazi per la preparazione della
tesi di laurea. Con la finalità di consentire un’adeguata preparazione alla predisposizione
della tesi, anche molti degli accertamenti di profitto dei singoli insegnamenti si baseranno
sulla preparazione di elaborati scritti.
Moduli accorpati
Pag.
Analisi del mutamento sociale
Metodi comparativi nelle scienze sociali
21
Diritti di cittadinanza
Teorie dell’eguaglianza e dell’equità
23
I fondamenti sociali dell’economia
Comportamenti di mercato
24
L’analisi del discorso (curriculum Cultura e comunicazione)
Etnografia
26
L’indagine campionaria
Modelli lineari nella ricerca sociologica
28
Sistemi urbani comparati
Fenomeni sociali nello spazio (curriculum Territorio e pol. loc.)
30
Stratificazione e mobilità sociale
Generi e generazioni
31
Teorie della rappresentanza politica
Processi di innovazione culturale
33
Algebra matriciale
35
Origini storiche del welfare
36
Tecniche di riduzione dei dati
37
Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro
38
Economia dell’industria e dei servizi
39
Il rapporto d’impiego
40
La dinamica dell’intervista
41
Teorie della cultura
42
Antropologia delle comunità locali
43
Rappresentazioni dei fenomeni sociali nello spazio
44
L’attività didattica è articolata in moduli. Ogni modulo vale 3 CFU (crediti formativi
universitari) e corrisponde a 24 ore di lezione, oltre alle eventuali esercitazioni ed allo
studio individuale per un totale convenzionale di 75 ore di impegno dello studente.
Gli anni di corso sono due e comprendono:
ƒ primo anno: 16 moduli obbligatori comuni a tutti i curricula e 3 moduli di curriculum;
ƒ secondo anno: 11 moduli di curriculum.
Per alcuni moduli è inoltre previsto un accorpamento. Questa modalità garantisce una
maggiore continuità tra i moduli e un maggior approfondimento delle problematiche
affrontate. Gli insegnamenti accorpati avranno programmi collegati e modalità d’esame
comuni (due moduli con un unico esame).
All’interno dell’offerta formativa verranno anche attivati:
ƒ 3 moduli opzionali di curriculum a scelta dello studente;
ƒ laboratori, sia di carattere metodologico generale sia di curriculum.
Per tre laboratori è prevista la possibilità di approfondire operativamente le conoscenze
teorico - pratiche sviluppate attraverso un’esperienza di stage.
Moduli singoli
Curriculum: Lavoro e organizzazione
Curriculum: Cultura e comunicazione
Curriculum: Territorio e politiche locali
Insegnamenti
19
20
Insegnamenti - Primo Anno
Analisi del mutamento sociale
Testi
Sonia Stefanizzi
Testi per studenti non frequentanti
[email protected]
Modulo: Analisi del mutamento sociale
Metodi comparativi nelle scienze sociali
A. Martinelli, La modernizzazione, Laterza, Roma-Bari, 1998.
Una dispensa contenente il seguente materiale:
D. Frisby, Modernità, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma, 1996.
A. Martinelli, A. M. Chiesi, La società italiana, Editori Laterza, Bari, 2002 (capitoli 1, 4, 5).
P. Sztompka, Mutamento socioculturale, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma,
1996.
C. Trigilia, Modernizzazione, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma, 1996.
Antonio de Lillo
[email protected]
Obiettivi dei due moduli
Il corso si propone due obiettivi. Il primo è quello di fornire i principi metodologici ed
epistemologici fondamentali per lo studio del mutamento sociale e per l’analisi
comparativa; il secondo consiste nel mettere a confronto diversi modelli di mutamento
sociale e di comparare l’evoluzione nel tempo e nello spazio di alcuni fenomeni sociali.
Lo scopo principale del corso è quindi duplice:
a) fornire agli studenti le conoscenze teoriche e metodologiche e gli strumenti analitici
necessari per descrivere e interpretare le principali trasformazioni della società italiana dal
dopoguerra ad oggi. Particolare attenzione sarà dedicata, in questa cornice, all’analisi delle
fonti statistiche e delle principali ricerche sociologiche, svolte da studiosi italiani e stranieri,
per costruire indicatori significativi dei numerosi ambiti della società italiana coinvolti dal
mutamento.
b) mettere a disposizione alcuni strumenti analitici per la comparazione dei sistemi sociali
e, in particolare, delle “società nazionali”. In questo ambito l’attenzione sarà rivolta, anche
se non in modo esclusivo, all’Europa (soprattutto nell’esposizione del materiale empirico).
Partendo dai documenti prodotti nella fase di impostazione metodologica di una delle
principali indagini comparative a livello internazionale, si esamineranno alcune
problematiche proprie dell’analisi comparativa.
Metodi comparativi nelle scienze sociali
Una dispensa contenente il seguente materiale:
A. Baldissera, Gli usi della comparazione, Franco Angeli, Milano, 2003 (capitolo 2).
R. Fideli, La comparazione, Franco Angeli, Milano, 1998 (capitoli 1, 4).
G. Sartori, Morlino L. (a cura di), La comparazione nelle scienze sociali, il Mulino, Bologna,
1991 (capitoli 1, 2, 6).
N. J. Smelser, La comparazione nelle scienze sociali, il Mulino, Bologna, 1982 (capitolo 6).
LEZIONI
Analisi del mutamento sociale
Metodi comparativi nelle scienze sociali
Organizzazione
I moduli “Analisi del mutamento sociale” e “Metodi comparativi nelle scienze sociali”,
formalmente separati, sono stati integrati in un unico corso che si articola in due lezioni
settimanali di tre ore ciascuna. Le ultime lezioni del corso saranno dedicate
all’impostazione delle esercitazioni (analisi empiriche).
Il corso prevede due programmi differenziati per studenti frequentanti e non. Per essere
considerato studente frequentante è necessario partecipare ad almeno 13 lezioni sulle 15
previste dal calendario.
Valutazione
Frequentanti: la prova è unica e potrà essere svolta solo alla fine del secondo modulo.
L’esame consiste in una relazione scritta, che verrà discussa ed impostata nel corso delle
lezioni e si baserà su un’analisi empirica di dati tratti dall’European Social Survey, e in una
integrazione orale.
Non frequentanti: è possibile sostenere i moduli in due prove distinte facendo riferimento ai
testi indicati nel syllabus. In questo caso l’esame consisterà in due prove orali.
Insegnamenti - Primo Anno
21
22
Insegnamenti – Primo Anno
Periodo
16 feb – 17 mar
3 apr – 10 mag
Orario
lun, mar 12.30-15.30
lun, mar 10.30-13.30
Diritti umani e diritti di cittadinanza (I modulo)
Teorie dell’eguaglianza e dell’equità (II modulo)
I fondamenti sociali dell’economia
Marina Calloni
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi dei due moduli
Il corso si propone di approfondire le modalità di interpretazione sociologica dei
comportamenti economici. E’ incentrato sul concetto di embeddedness sociale
dell’economia e sulla critica sociologica al paradigma del mercato e alle diverse modalità di
interpretare orientamenti e scelte economiche a partire dall’assunto di attori individuali
atomizzati sotto o sovra socializzati. Nella parte del corso svolta congiuntamente con il
modulo di Comportamenti di Mercato (prof. Francesco Silva), si esamineranno in particolare
alcune questioni teoriche ed empiriche relative all’imprenditorialità, con particolare
riferimento al contributo di Schumpeter, Baumol ed altri.
Enzo Mingione
Il corso intende innanzitutto prendere in considerazione il significato e le teorie dei diritti
fondamentali e di cittadinanza, così come si sono venuti a sviluppare nel corso del tempo.
Successivamente verrà analizzato il rapporto tra eguaglianza e libertà, quale base per una
teoria della giustizia e dell’equità sociale. Si intende così offrire agli studenti gli strumenti
base per poter comprendere il dibattito teorico, politico e sociale attualmente in corso,
riguardante la valenza e i limiti di teorie e pratiche dei diritti. Si intende anche mettere in
luce come i presupposti normativi contenuti in concezioni dei diritti umani e della giustizia
distributiva possono essere applicati a studi sociologici e a ricerche empiriche, condotte in
vari contesti umani e culturali, in riferimento a Paesi sia industrializzati sia in via di sviluppo.
Valutazione
Gli studenti dovranno elaborare una tesina di almeno 25 pagine (50.000 battute).
L’argomento e i testi ad hoc oggetto della tesina dovranno essere concordati con la
docente. La tesina dovrà essere discussa oralmente in sede di commissione d’esame.
Dal momento che nel corso sono previsti lavori di gruppo, in sede di esame verrà tenuto
conto dei lavori e delle relazioni presentate dai frequentanti durante le lezioni.
Testi
Testo generale:
W. Kymlicka, Introduzione alla filosofia politica contemporanea, Feltrinelli, Milano, 1996.
Sui diritti umani e di cittadinanza
N. Bobbio, L’età dei diritti, Einaudi, Torino, 1990.
A. Cassese, I diritti umani nel mondo contemporaneo, Laterza, Roma-Bari, 2002.
Sull’idea di uguaglianza e libertà
I. Carter (a cura di), L’idea di eguaglianza, Feltrinelli, Milano, 2001.
A. Sen, Globalizzazione e libertà, Mondadori, Milano, 2002.
Ulteriori informazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni e i colloqui, sulla base
dell’argomento della tesina. Materiali di lavoro e testi di dichiarazioni/convezioni sui diritti
umani verranno pubblicate sul sito di Facoltà riservato ai moduli in oggetto.
LEZIONI
Diritti umani e di cittadinanza
Periodo
3 apr – 10 mag
Teorie dell’eguaglianza e dell’equità
22 mag – 16 giu
Orario
lun 8.30-10.30
mar 14.30-16.30
mer 12.30-14.30
lun, mar, mer
10.30-12.30
Insegnamenti - Primo Anno
23
Valutazione
L’esame è suddiviso in due parti.
La prima parte è costituita da una prova scritta, svolta congiuntamente a quella del corso di
Comportamenti di mercato.
La seconda parte darà luogo a una composizione (tema) scritta, da svolgersi
contestualmente allo scritto di cui sopra o, in alternativa, a una tesina, che garantirà
l’attribuzione fino a un massimo di tre punti in più.
Testi
Per la parte del modulo di Fondamenti sociali dell’economia
M. Weber, una selezione dai capitoli 1 e 2 di Economia e Società (Volume Primo). Edizioni di
Comunità, Milano, 1995.
E. Mingione, “Embeddedness/incorporazione” in J-L. Laville e M. La Rosa (a cura di), La
sociologia economica europea: un incontro franco-italiano. Numero Speciale di Sociologia
del Lavoro, Franco Angeli, Milano, 2004 (pagg. 119-137).
M. Granovetter, “Azione economica e struttura sociale: il problema dell’embeddedness”. In
M. Magatti (a cura di), Azione economica come azione sociale. Franco Angeli, Milano, 1993.
K. Polanyi, “L’economia come processo istituzionale”. Questo testo è reperibile in due
distinte pubblicazioni:
in K. Polanyi, Economie primitive, arcaiche e moderne, Einaudi, Torino, 1980 (capitolo 7)
oppure in K. Polanyi (a cura di), Traffici e mercati negli antichi imperi, Einaudi, Torino, 1978
(capitolo 8).
Per la parte comune sull’imprenditorialità
W. J. Baumol, “Entrepreneurship in Economic Theory”, in The American Economic Review,
58(2), 1968 (pagg. 64-71).
J. Schumpeter, “L’imprenditore”, in L’imprenditore e la storia dell’impresa. Scritti 19271949, 1993 (pagg. 3-32).
24
Insegnamenti – Primo Anno
J. Schumpeter, [1934] “Capitolo II: Il fenomeno fondamentale dello sviluppo economico” in
Teoria dello sviluppo economico: ricerca sul profitto, il capitale, il credito, l'interesse e il
ciclo economico, Introduzione di Paolo Sylos Labini, Sansoni, Firenze, 1971.
R. Swedberg, Principi di sociologia economica, EGEA, Milano, 2005 (capitoli 6 e 12).
Eventuali letture aggiuntive verranno segnalate durante il corso.
Francesco Silva
[email protected]
Obiettivi
Il corso si propone di offrire alcune nozioni elementari di teoria della scelta, ossia di come
soggetti diversi, siano essi persone fisiche o giuridiche, operano le loro scelte, siano esse
individuali, interattive o collettive. In particolare esaminerà la teoria delle razionalità, e
quindi della scelta razionale, in ambito economico, mettendola a confronto critico sia con il
comportamento concreto verificato sperimentalmente, sia con le teorie offerte da altre
scienza sociali, tra cui in particolare la sociologia. Questa varietà di punti di vista offre un
quadro più complesso di quello previsto dalla teoria della razionalità economica classica.
Nella parte del corso svolta congiuntamente con il corso di I fondamenti sociali
dell’economia (prof. Enzo Mingione) si esamineranno in particolare le motivazioni e le
caratteristiche della scelta imprenditoriale.
Valutazione
La prima parte darà luogo ad una prova scritta, svolta congiuntamente a quella del corso di
I fondamenti sociali dell’economia.
La seconda parte darà luogo a una composizione (tema) scritta, da svolgersi
contestualmente allo scritto di cui sopra o, in alternativa, a una tesina, che garantirà
l’attribuzione fino a un massimo di tre punti in più.
Testi
AA. VV., La teoria della scelte. Una guida critica, Laterza, Roma-Bari, 1996.
I testi indicati per la parte monografica comune con il corso di Sociologia economica.
I fondamenti sociali dell’economia
Comportamenti di mercato
Gianmarco Navarini
[email protected]
Obiettivi
Comportamenti di mercato
LEZIONI
L’analisi del discorso (Cultura e comunicazione)
Periodo
9 gen – 3 feb
16 feb – 17 mar
Orario
lun, mar, mer
10.30-12.30
lun, mar, mer
10.30-12.30
In seguito a ciò che viene ormai convenzionalmente chiamata “svolta linguistica”, le scienze
sociali si sono misurate con la straordinaria rilevanza che nella società contemporanea ha
assunto il linguaggio nelle sue diverse forme e, soprattutto, con la constatazione che il
linguaggio media in termini simbolico-normativi la conoscenza della realtà sociale. Altri
aspetti significativi del linguaggio sono: il suo stretto legame con la cultura e l’azione, la sua
portata nella produzione e circolazione del sapere, del potere e dell’ideologia, nonché la sua
connessione con le procedure del pensiero, dell’espressione in pubblico, della persuasione,
dell’argomentazione e, infine, con le retoriche e i “vocabolari di motivi” utilizzati dagli
individui in contesti di interazione e conversazione. Un campo dunque assai vasto, un
universo di forme retoriche e processi argomentativi, relazioni comunicative e dimensioni
sociali, spesso riassunto con la nozione di “discorso”. Il modulo si propone di introdurre gli
studenti a tale nozione, assegnando particolare attenzione al problema teorico della
relazione tra discorsi e pratiche, all’analisi dei contesti di produzione dei discorsi pubblici, e
allo studio etnografico del discorso rituale e simbolico.
Il modulo è pensato in stretta connessione con il modulo di Etnografia. In tale direzione
vengono privilegiati i seguenti temi: il rapporto discorsi - pratiche; il discorso pubblico e i
contesti di produzione; l’analisi delle conversazioni e delle interazioni; il discorso simbolico; i
rituali del discorso e il discorso rituale.
Valutazione
Per il superamento della prova d’esame è richiesta la produzione da parte dello studente
frequentante di una tesina (scritta) di analisi e di ricerca realizzata su “materiali discorsivi”
di sua libera scelta e preventivamente concordata con il docente. Il lavoro oggetto della
tesina verrà poi presentato in aula e discusso in occasione della sessione d’esame orale.
Per gli studenti non frequentanti la prova di profitto è invece scritta (un elaborato cui si
risponde a due domande).
Gli studenti che oltre a questo seguono il modulo di Etnografia debbono sostenere i due
esami con un’unica prova di profitto. Per gli studenti frequentanti vale la modalità tesina
unica più prova orale, per i non frequentanti la prova unica d’esame scritta (un elaborato
cui si risponde a due domande).
Testi
Materiali, contributi e articoli raccolti in una dispensa a cura del docente.
Indicazioni dettagliate sui materiali di studio sono riportate nella pagina web del modulo.
LEZIONI
Insegnamenti - Primo Anno
25
26
Insegnamenti – Primo Anno
Periodo
16 feb – 17 mar
Orario
mer 13.30-16.30
gio 12.30-15.30
Etnografia
L’indagine campionaria
Gianmarco Navarini
Maurizio Pisati
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
In via del tutto preliminare con “etnografia” si può intendere un metodo di ricerca,
prevalentemente basato sull’osservazione partecipante, che implica la partecipazione del
ricercatore alla vita quotidiana di gruppi situati in specifici luoghi o alle interazioni tra
individui coinvolti in particolari processi. Scopo del modulo è introdurre gli studenti alla
teoria e alla pratica dell’etnografia, mediante una illustrazione delle sue principali
prospettive di analisi, la presentazione di indagini sul campo, e infine una discussione
intorno alle problematiche relative alla scrittura dei resoconti di ricerca.
L’obiettivo del modulo è quello di illustrare alcuni aspetti della tecnica quantitativa di
rilevazione dei dati più frequentemente utilizzata nelle scienze sociali: l’indagine
campionaria. In generale, lo scopo di questo tipo di indagine è quello di raccogliere una
serie di informazioni su una data popolazione di riferimento per mezzo di interviste basate
su questionario strutturato e somministrate a un campione della popolazione stessa. I dati
così raccolti vengono poi utilizzati per stimare il valore assunto nella popolazione di
riferimento da una o più quantità di interesse. Queste stime, però, sono inevitabilmente
affette da errore, in quanto il processo di rilevazione dei dati è intrinsecamente imperfetto.
È dunque importante che il ricercatore sia in grado da un lato di individuare le potenziali
fonti di errore e, dove possibile, le strategie per neutralizzarle o ridurne la portata; dall’altro
di quantificare la dimensione dell’errore, in modo da definire l’incertezza che circonda le
stime di interesse. Questo modulo si propone di analizzare e discutere in modo
approfondito due fra le principali fonti di errore delle stime: il campionamento e le non
risposte. Il tema del campionamento verrà poi ripreso nel modulo Modelli lineari nella
ricerca sociale, al fine di precisarne l’effetto sull’incertezza delle stime ottenute mediante la
regressione.
Valutazione
Frequentanti: produzione di una tesina, preventivamente concordata con il docente,
riportante l’analisi etnografica di un fenomeno sociale di specifico interesse. La tesina verrà
poi discussa in sede di esame orale.
Non frequentanti la prova di profitto è scritta (un elaborato cui si risponde a due domande).
Gli studenti che oltre a questo hanno seguito il modulo di Analisi del discorso debbono
sostenere i due esami con un’unica prova di profitto. Per gli studenti frequentanti vale la
modalità tesina unica + prova orale, per i non frequentanti la prova unica d’esame scritta
(un elaborato cui si risponde a due domande).
Testi
Materiali, articoli e contributi raccolti in una dispensa a cura del docente.
Indicazioni dettagliate sui materiali di studio sono riportate nella pagina web del modulo.
LEZIONI
Periodo
3 apr – 10 mag
Valutazione
L’esame finale – comune ai moduli L’indagine campionaria e Modelli lineari nella ricerca
sociologica – consisterà in una prova scritta finalizzata a verificare la conoscenza puntuale
dei testi indicati nelle bibliografie dei due moduli. Il programma di esame vale sia per i
frequentanti, sia per i non frequentanti.
Testi
Orario
gio, ven
10.30-13.30
Appunti delle lezioni pubblicati sul sito web del corso.
P.H. Rossi, J.D. Wright e A.B. Anderson, (a cura di) Handbook of Survey Research, Academic
Press, San Diego, 1983 (capitoli 1, 2, 4, 5, 8, 9, 10).
Un articolo in inglese scelto da un elenco di titoli pubblicato sul sito web del corso.
LEZIONI
Insegnamenti - Primo Anno
27
28
Insegnamenti – Primo Anno
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun 14.30-16.30
mar 12.30-14.30
mer 10.30-12.30
Modelli lineari nella ricerca sociologica
Maurizio Pisati
Sistemi urbani comparati
Fenomeni sociali nello spazio (Territorio e politiche locali)
[email protected]
Serena Vicari
Obiettivi
[email protected]
L’obiettivo del modulo è quello di illustrare la logica e la pratica della regressione, intesa
come tecnica quantitativa di analisi dei dati che consente di esprimere le manifestazioni di
un dato fenomeno di interesse (la cosiddetta variabile dipendente) come funzione di una o
più caratteristiche dei membri della popolazione di riferimento (le cosiddette variabili
indipendenti). L’attenzione viene focalizzata sulla logica fondamentale dell’analisi
quantitativa dei dati e sulle sue applicazioni allo studio empirico dei fenomeni sociali basato
sull’indagine campionaria, illustrata nel modulo L’indagine campionaria.
Obiettivi
Valutazione
L’esame finale – comune ai moduli L’indagine campionaria e Modelli lineari nella ricerca
sociologica – consisterà in una prova scritta finalizzata a verificare la conoscenza puntuale
dei testi indicati nelle bibliografie dei due moduli. Il programma di esame vale sia per i
frequentanti, sia per i non frequentanti.
Testi
M. Pisati, L’analisi dei dati. Tecniche quantitative per le scienze sociali, il Mulino, Bologna,
2003.
LEZIONI
Periodo
9 gen – 6 feb
Orario
lun, mar, mer
14.30-16.30
Il corso si propone di fornire la strumentazione teorica e metodologica per l’analisi
dell’organizzazione sociale nello spazio e dei rapporti tra teoria sociologica e questione
urbana. Il suo obiettivo è quello di trasferire conoscenze specialistiche sulle categorie
spazio-tempo e di indirizzare lo studio verso testi teorici e ricerche empiriche che hanno
come oggetto le trasformazioni nell’esperienza dello spazio e del tempo e nella forma della
città conseguenti al passaggio dalla modernità all’epoca contemporanea.
Attraverso lezioni e incontri seminariali verrà presentato agli studenti il lavoro dei maggiori
teorici classici e contemporanei che si sono occupati in specifico delle categorie spaziotemporali nell’analisi dell’organizzazione sociale. Le analisi di questi autori verranno
inquadrate nel loro rispettivo quadro teorico e discusse criticamente rispetto al contributo
da queste fornite alla comprensione delle trasformazioni in corso.
Valutazione
Gli studenti sono vivamente invitati a frequentare le lezioni.
Per coloro che intendono sostenere l’esame solo della prima parte (obbligatoria), la prova è
costituita da un colloquio orale dove viene valutata la conoscenza del manuale di base e la
comprensione critica dell’opera di almeno tre autori a scelta tra quelli analizzati in questa
prima parte del corso.
Per coloro che intendono sostenere l’esame di entrambe le parti (obbligatorio per il
curriculum Territorio e Politiche Locali):
se frequentanti la valutazione è basata sulle presentazioni e discussioni nei seminari (50%)
e sull’elaborazione di un testo scritto, sotto forma di progetto di ricerca secondo l’indice
presentato e distribuito in aula;
se non frequentanti, l’esame è costituito da un colloquio orale dove viene valutata la
conoscenza del manuale di base e la comprensione critica dell’opera di almeno quattro
autori a scelta tra quelli analizzati nel corso.
Testi
G. Mandich, Spazio tempo. Prospettive sociologiche, Franco Angeli, Milano, 1996.
Selezione di testi degli autori esaminati nel corso.
Insegnamenti - Primo Anno
29
LEZIONI
Sistemi urbani comparati
Periodo
9 gen – 3 feb
Fenomeni sociali nello spazio
16 feb – 17 mar
30
Insegnamenti – Primo Anno
Orario
mar 8.30-10.30
gio, ven 11.30-13.30
mer 12.30-14.30
gio, ven 14.30-16.30
Stratificazione e mobilità sociale
Generi e generazioni
L. Arosio, “Percorsi tipici di mobilità”, Polis, 1, 2002 (pagg. 75-100).
A. Schizzerotto e M. Lucchini, “Mutamenti nel tempo delle transizioni alla condizione adulta:
un’analisi comparativa”, Polis, 3, 2001 (pagg. 18-33).
A. Schizzerotto (a cura di), Vite ineguali, Bologna, il Mulino, 2002 (capitoli 3, 4 e 5).
M.J. Shanahn, “Pathways to Adulthood in Changing Societies: Variability and Mechanisms in
Life Course Perspective”, Annual Review of Sociology, 26, 2002 (pagg. 667-692).
Antonio Schizzerotto
[email protected]
Obiettivi del modulo “Stratificazione e mobilità sociale”
Il modulo intende trasmettere le conoscenze necessarie per effettuare analisi di stampo
comparativo e longitudinale sui processi di mobilità sociale intergenerazionale e
intragenerazionale. In particolare, si studieranno le configurazioni dei movimenti tra le varie
posizioni nella stratificazione sociale che avvengono attraverso il canale occupazionale e il
canale matrimoniale.
Di queste configurazioni saranno esaminati i mutamenti nel tempo e nello spazio,
prestando attenzione principalmente ai regimi di mobilità relativa osservabili nelle società
con modello familiare (prevalente) di stampo nucleare, con economia di mercato e con
regimi politici pluralistici. Oltre alle disuguaglianze nelle pure e semplici chance di mobilità,
verranno affrontate le disparità osservabili nei percorsi di mobilità. Le questioni sopra
elencate verranno affrontate attraverso il ricorso alle più appropriate tecniche di analisi
statistica, segnatamente attraverso i modelli log-lineari, le tecniche di event history analysis
e le procedure di optimal matching.
LEZIONI
Stratificazione e mobilità sociale
Periodo
9 nov – 6 dic
Generi e generazioni
9 gen – 3 feb
Obiettivi del modulo “Generi e generazioni”
Il modulo si propone di fornire le conoscenze teoriche e gli strumenti analitici necessari per
esaminare le variazioni nel tempo e nello spazio del peso che le appartenenze di genere e
generazionali (o, forse meglio, di coorte) esercitano sui destini dei singoli. Particolare
attenzione sarà dedicata alle disparità che si manifestano nella sfera educativa, lavorativa
e matrimoniale e alle variazioni di queste disparità in funzione degli assetti istituzionali dei
singoli paesi. Dopo essere stati studiati separatamente, questi tre ordini di disuguaglianza
verranno analizzati congiuntamente, considerando il processo di transizione alla condizione
adulta. Le questioni sopra elencate verranno affrontate attraverso il ricorso alle più
appropriate tecniche di analisi statistica, segnatamente attraverso le tecniche di event
history analysis e le procedure di optimal matching.
Valutazione
Per entrambi i moduli, la modalità di valutazione prevede una relazione scritta su un tema
concordato con il docente, integrata da una prova orale.
Testi
R. Erikson e J. H. Goldthorpe, The Constant Flux, Oxford University Press, Oxford, 1992
(capitolo 5).
M. Pisati e A. Schizzerotto, “Pochi promossi, nessun bocciato. La mobilità di carriera
nell’Italia contemporanea”, Stato e Mercato, 2, 1999 (pagg. 249-279).
A. Schizzerotto (a cura di), Vite ineguali, il Mulino, Bologna, 2002 (capitoli 7 e 8).
Insegnamenti - Primo Anno
31
32
Insegnamenti – Primo Anno
Orario
lun, mar 16.30-18.30
mer 12.30-14.30
lun, mar 16.30-18.30
mer 12.30-14.30
Teorie della rappresentanza politica
Processi di innovazione culturale
Roberto Biorcio
Carmen Leccardi
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Il modulo si propone di ricostruire il concetto di rappresentanza politica e le principali teorie
che lo hanno espresso. Il problema della rappresentanza politica ha assunto un ruolo
centrale nel processo di formazione dello stato moderno per la costruzione di regimi e di
governi di tipo democratico. La configurazione della rappresentanza politica ha modellato le
istituzioni, gli attori collettivi e le pratiche che hanno caratterizzato i sistemi politici delle
moderne democrazie. La crisi delle forme tradizionali di rappresentanza ha sollecitato una
rielaborazione delle teorie politiche nelle società contemporanee coinvolte dai processi di
globalizzazione e investite dalla protesta populista. La domanda di nuove forma di
rappresentanza politica ha d’altra parte favorito la formazione di movimenti di tipo nuovo.
Il modulo si propone di mettere a disposizione la strumentazione teorica e la rete analitica
necessarie alla comprensione delle dinamiche culturali dell’innovazione. Tematizzata come
produzione di nuovi quadri di riferimento concettuali, nuovi schemi interpretativi che
trasformano i modi di definire la realtà e di tipizzarla, l’innovazione viene studiata
concentrando in particolare lo sguardo su due aspetti, tra loro interconnessi: da un lato i
percorsi che conducono alla sua generazione, a partire dalle pre-condizioni cognitive
necessarie per la sua messa in opera (problematizzazione del senso comune, decostruzione
delle routine quotidiane, valorizzazione del dubbio), dall’altro gli attori che se ne fanno
promotori. Speciale attenzione viene riservata, sotto questo profilo, ai movimenti collettivi in
quanto espressione di nuove forme di razionalità e di identità, costruite sulla base di codici
simbolici e comunicativi che rinviano a una differente rappresentazione della realtà. I
movimenti dei giovani e delle donne, fioriti in Italia tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta
del Novecento, saranno considerati come esempi storici del ruolo giocato dai soggetti
collettivi nei processi di innovazione sociale e culturale.
Valutazione
Frequentanti: la prova d’esame consisterà nella redazione e nella discussione di un breve
elaborato scritto - comune anche al modulo Processi di innovazione culturale (prof.ssa
Carmen Leccardi) - che sviluppi e approfondisca i contenuti proposti nel modulo.
Non frequentanti: esame scritto sui contenuti proposti dai testi in programma.
Testi
Frequentanti: redazione di una tesina (la tesina comprenderà anche problematiche del
modulo Teorie della rappresentanza politica, prof. Roberto Biorcio, con cui “Processi di
innovazione culturale” è collegato. La valutazione dei due moduli è comune), discussa poi
oralmente con i due docenti.
Non frequentanti: una prova scritta che verterà sui contenuti dei testi sotto riportati.
B. Accarino, Rappresentanza, il Mulino, Bologna, 1999.
Y. Mény e Y. Surel, Populismo e democrazia, il Mulino, Bologna, 2001.
A. Melucci, L’invenzione del presente, il Mulino, Bologna, 1991.
G. Sartori, Elementi di teoria politica, il Mulino, Bologna, 1987.
LEZIONI
Periodo
9 nov – 6 dic
Valutazione
Testi
Orario
lun, mar 8.30-10.30
gio 10.30-12.30
P. Jedlowski e C. Leccardi, Sociologia della vita quotidiana, il Mulino, Bologna, 2003
(capitoli 2, 3).
Dispensa (con scritti di C. Donolo e F. Fichera, P. Jedlowski, A. Melucci, A. Touraine, I.
Tuomi).
LEZIONI
Insegnamenti - Primo Anno
33
34
Insegnamenti – Primo Anno
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun, mar 10.30-12.30
mer 8.30-10.30
Algebra matriciale
Origini storiche del welfare
Roberto Paoletti
Gianpiero Fumi
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
I concetti e le tecniche dell'Algebra Lineare sono oggi usati in modo pervasivo in tutte le
discipline scientifiche, economiche e sociali. L'obiettivo del corso di Algebra Matriciale è
introdurre lo studente ad alcune nozioni di base dell'Algebra Lineare e di renderlo in grado
di risolvere alcuni problemi elementari legati ai sistemi lineari e alla loro interpretazione in
termini di applicazioni lineari. Il corso è corredato da esempi in cui si illustrano applicazioni
del formalismo introdotto alla teoria sociologica.
La creazione dei moderni sistemi di welfare – un elemento fondamentale delle società
contemporanee – ha rappresentato un processo complesso e di lunga durata, in cui si sono
intrecciate dinamiche di trasformazione di diverso ordine: economico, demografico, sociale,
politico e culturale. Il corso prende in esame le metamorfosi degli attori, delle forme e delle
politiche di protezione collettiva nella società industriale, considerando il caso italiano in
prospettiva comparata. La sequenza lineare “assistenza - assicurazioni sociali - sicurezza
sociale”, quale risulta da molte schematizzazioni, appare insufficiente a chiarire
l’evoluzione dei sistemi di protezione sociale. Dal confronto tra elaborazioni teoriche e dati
storici appare più opportuno considerare gli sviluppi delle diverse forme di tutela e di
solidarietà da un lato come la risultante di trasformazioni e sedimentazioni interne a
ciascuno degli ambiti di protezione, dall’altro come l’esito della loro interazione reciproca,
nel mutare dei contesti sociali e istituzionali di riferimento.
Ai frequentanti saranno proposte modalità di partecipazione attiva durante il corso, sulla
base dei testi di riferimento e di altro materiale eventualmente fornito dal docente, modalità
utili anche ai fini della valutazione finale.
Valutazione
Una prova scritta, consistente nella risoluzione di alcuni esercizi.
Testi
S. Lipschutz, M. Lipson, Algebra lineare, 3°ed., Milano, The McGraw-Hill Companies, Milano,
2001.
LEZIONI
Periodo
16 feb – 17 mar
Orario
mer 8.30-10.30
gio, ven 10.30-12.30
Valutazione
L’esame finale si svolgerà in forma orale.
Testi
G. A. Ritter, Storia dello Stato sociale, Laterza, Roma-Bari, 1996.
oppure
F. Girotti, Welfare State. Storia, modelli e critica, Carocci, Roma, 1998 (per i frequentanti
nelle parti indicate a lezione).
LEZIONI
Insegnamenti - Primo Anno
35
36
Insegnamenti – Primo Anno
Periodo
22 mag – 16 giu
Orario
lun, mar, mer
14.30-16.30
Tecniche di riduzione dei dati
Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro
Mario Lucchini
Paolo Barbieri
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Obiettivo del modulo è quello di fornire una serie di metodi e tecniche per comprimere un
complesso multidimensionale di informazioni lungo dimensioni latenti o entro
raggruppamenti prototipici. Le strategie presentate costituiscono un approccio di tipo
esplorativo o bottom-up. Il ricercatore ricorre all’impiego di tecniche di “pattern-recognition”
quando non dispone di informazioni precise sulla forma funzionali di relazione tra le
variabili.
Verranno presentate quattro famiglie di tecniche di analisi di riduzione dei dati. La prima è
quella delle tecniche di analisi delle componenti principali e delle tecniche di analisi
fattoriale; la seconda è quella delle tecniche che forniscono una rappresentazione grafica
del profilo dei casi e delle modalità della variabili (analisi delle corrispondenze e scaling
multidimensionale). La terza famiglia è quella delle procedure di analisi dei gruppi (cluster
analysis), che cercano di costruire tipologie a partire da insiemi di casi dotati di una certa
omogeneità.
L’ultima famiglia è quella delle reti neurali supervisionate e non supervisionate. Nello
specifico i modelli supervisionati si comportano come approssimatori stocastici di funzioni
matematiche, potremmo definirli metodi di “super-regressione” poiché dilatano le
possibilità dell’approccio classico della regressione statistica. Le reti non supervisionate
(reti SOM, Kohonen map) sono strumenti in grado di ottemperare al compito di
classificazione dei record di input entro opportune categorie (cluster prototipici) e di
proiettarle lungo uno spazio semantico fuzzy n-dimensionale.
Il modulo affronterà la tematica dell’evoluzione dei mercati del lavoro occidentali (anni ’70 tardi anni ’90) soffermandosi sull’esplosione della disoccupazione e sulle conseguenti
teorie e modelli proposti per comprendere le cause delle differenti capacità dei mercati del
lavoro di reagire alla disoccupazione piuttosto che del persistere della stessa, quando non
addirittura del suo cronicizzarsi. Il rapporto fra modelli di welfare e sviluppo
dell’occupazione terziaria sarà affrontato anche con particolare riferimento alle modalità di
partecipazione femminile al mercato del lavoro. Modelli di welfare, eurosclerosi, ipotesi del
trade-off fra occupazione/uguaglianza, fattori di rigidità/flessibilità dei mercati del lavoro e
dei prodotti, saranno esaminati in costante riferimento alla letteratura internazionale.
L’evoluzione recente dei mercati del lavoro – e dei relativi modelli occupazionali – sarà
quindi analizzata alla luce dell’evoluzione dei rischi sociali e della necessità di
adeguamento dei sistemi di welfare. In particolare, si approfondiranno gli aspetti relativi alle
specificità del modello sud-europeo di gestione dei rischi sociali (precarizzazione, diffusione
dei lavori atipici/a garanzie ridotte, percorsi di job carousel) affrontando anche gli aspetti
oggi più controversi della riforma del sistema di welfare nazionale, alla luce delle esperienze
dei sistemi di welfare e workfare europei ed occidentali. Il modulo presuppone la
conoscenza del testo di E. Reyneri, Sociologia del mercato del lavoro, il Mulino, Bologna,
2002.
Valutazione
Frequentanti: avverrà per prove scritte, o – a scelta degli studenti – attraverso la
realizzazione di tesine su argomenti concordati col docente.
Non frequentanti: esame scritto.
La valutazione si baserà sulla discussione di un rapporto di ricerca prodotto utilizzando una
delle tecniche di riduzione dei dati.
Testi
R. Biorcio, L’ analisi dei gruppi, Franco Angeli, Milano, 1993.
L. Fabbris, L’analisi esplorativa dei dati multidimensionali, Cleup, Padova, 1991 (capitoli 1,
4, 7 e 8).
Dispense fornite dal docente.
LEZIONI
Periodo
3 apr – 10 mag
Valutazione
Testi
E’ prevista una dispensa, oltre a specifiche letture che saranno fornite durante le lezioni.
LEZIONI
Orario
mar 8.30-10.30
gio, ven 14.30-16.30
Insegnamenti - Primo Anno
37
38
Insegnamenti – Primo Anno
Periodo
9 gen – 3 feb
Orario
lun, mer, gio
8.30-10.30
Economia dell’industria e dei servizi
Il rapporto d’impiego
Matilde Ferretto
Tiziana Vettor
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Il modulo si propone di trasmettere ai partecipanti le competenze necessarie per
interpretare, nelle modalità e negli effetti socio-economici, le modificazioni del sistema
produttivo e dei servizi in Italia.
Verrà fornita una descrizione sintetica del sistema produttivo e dei servizi italiano,
mostrandone l’evoluzione subita negli ultimi decenni e spiegando il processo di
deindustrializzazione e di terziarizzazione della nostra economia anche in riferimento al
quadro internazionale.
Il corso di diritto del lavoro avrà anzitutto ad oggetto lo studio delle fonti di regolazione dei
rapporti di lavoro, mirando a chiarire l'intreccio tra le stesse fonti e le caratteristiche
storiche e giuridiche di ognuna di esse. L'approfondimento di singoli istituti o settori della
materia avverrà, pertanto, nella prospettiva dell'acquisizione delle nozioni metodologiche
fondamentali per comprendere le caratteristiche tipiche del diritto del lavoro: ruolo e rilievo
dei principi costituzionali e della normativa inderogabile di tutela; progressivo rilievo del
diritto comunitario; ruolo della giurisprudenza; sviluppo, contenuti caratteristici e problemi
giuridici della contrattazione collettiva; rilievo e limiti dell'autonomia negoziale individuale.
Valutazione
La valutazione consisterà in un test scritto con domande a risposta aperta.
Per i frequentanti è prevista la possibilità di redigere, in alternativa al test, elaborati di
approfondimento dei temi trattati nel corso.
Testi
F. Barca (a cura di), Storia del capitalismo italiano dal dopoguerra ad oggi, Donzelli, Roma,
1997.
G. Becattini, Per un capitalismo dal volto umano. Critica dell’economia apolitica, Bollati
Boringhieri, Milano, 2004.
P. Bianchi, Le politiche industriali dell’Unione Europea, il Mulino, Bologna, 1999.
L. Gallino, La scomparsa dell’Italia industriale, Einaudi, Torino, 2003.
L. Gallino, L’impresa irresponsabile, Einaudi, Torino, 2005.
A. Landuyt, D. Pasquinucci (a cura di), Gli allargamenti della CEE/UE1961-2004, il Mulino,
Bologna, 2005.
F. Martinelli e J. Gadrey, L’economia dei servizi, il Mulino, Bologna, 2000.
LEZIONI
Periodo
16 feb – 17 mar
Valutazione
Per il superamento dell’esame, che consisterà in una prova orale, è necessaria la
conoscenza di un manuale di diritto del lavoro.
Per gli studenti non frequentanti è richiesta altresì la conoscenza di eventuali ulteriori
materiali di approfondimento distribuiti durante il corso. A tal fine, si consiglia di consultare
tutto il materiale didattico che sarà di volta in volta pubblicato sulla pagina web della
Facoltà.
Testi
Il testo consigliato è il seguente:
M. Persiani, G. Proia, Contratto e rapporto di lavoro, Cedam, Padova, 2003.
La docente si riserva di segnalare nel corso delle lezioni, nonché nel sito web di Facoltà,
eventuali variazioni dei testi indicati per l’esame, che potrebbero intervenire in
corrispondenza con la pubblicazione di nuove e più aggiornate edizioni dei medesimi.
LEZIONI
Orario
mer, gio, ven
12.30-14.30
Insegnamenti - Primo Anno
39
40
Insegnamenti – Primo Anno
Periodo
3 apr – 10 mag
Orario
mar 16.30-18.30
mer 14.30-16.30
gio 8.30-10.30
La dinamica dell’intervista
Teorie della cultura
Fabio Quassoli
Nino Salamone
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
L’intervista non strutturata, o discorsiva, rappresenta, nelle sue varie forme, una delle
tecniche più usate nell’ambito della ricerca sociale. Nel modulo saranno illustrati i tipi più
diffusi di intervista discorsiva (in profondità, aperta, storia di vita, ecc.), con particolare
attenzione per il suo grado di strutturazione, estensione/intensione, approfondimento, oltre
che per l’utilizzo di tale tecnica in associazione con l’osservazione partecipante e l’analisi di
documenti. Il modulo intende fornire un’introduzione alla pratica dell’intervista, permettere
agli studenti (frequentanti) di confrontarsi concretamente con i problemi connessi al suo
utilizzo, e affrontare le principali questioni epistemologiche che il ricorso a tale tecnica pone
nell’ambito della ricerca sociologica.
Il modulo intende illustrare, e connettere, i principali apporti della sociologia classica alla
costruzione del nesso fra l’azione sociale ed il suo significato oggettivo e soggettivo,
utilizzandoli nel seguito per render conto dei modi specifici in cui tale nesso si esplica in
alcuni ambiti della società contemporanea. Verranno quindi affrontati i diversi approcci
esplicativi della dimensione simbolica dell’esistenza, nel suo rapporto con l’azione sociale e
la sua percezione tanto da parte degli attori quanto da parte dei destinatari.
Largo spazio verrà dedicato alla specificità culturale del moderno, concepito e
concettualizzato tanto nella sua dimensione storica quanto nella sua dimensione attuale.
Ciò implica il ricorso ad una metodologia comparativa fra le culture del passato (le
lyotardiane “grandi narrazioni”) e le culture del presente fondamentalmente improntate,
almeno nella percezione comune, al relativismo.
Valutazione
Frequentanti: relazione scritta nella quale saranno riportati e discussi gli elementi più
significativi emersi nel corso dell’esperienza di ricerca svolta durante il corso.
Non frequentanti: esame orale.
Valutazione
Testi
Testi
Dispensa a cura del docente.
Indicazioni dettagliate sui materiali di studio saranno riportate nella pagina web del corso.
W. Griswold, Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 1997 (capitoli 1, 2, 3).
M. Weber, La scienza come professione, in Il lavoro intellettuale come professione, Einaudi,
Torino, 1966.
F. Lyotard, La condizione postmoderna, Feltrinelli, Milano, 1981.
LEZIONI
Periodo
9 gen – 3 feb
Orario
gio, ven 8.30-11.30
L’esame di profitto si supererà mediante prova orale.
LEZIONI
Insegnamenti - Primo Anno
41
42
Insegnamenti – Primo Anno
Periodo
3 apr – 10 mag
Orario
mer, gio, ven
8.30-10.30
Antropologia delle comunità locali
Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio
Cecilia Gallotti
Mario Boffi
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
La dislocazione della cultura che caratterizza il mondo globalizzato, come rottura del nesso
tradizionalmente inteso tra comunità e territorio, va di pari passo con la dislocazione dello
sguardo antropologico. Il modulo propone, in prima istanza, una rilettura critica del legame
storico e mitico dell’antropologia con il suo “terreno”, inteso come dimensione spaziale e
simbolica per lo studio delle culture locali, presentando gli snodi teorici importanti che
l’hanno condotta alla riformulazione odierna dei suoi oggetti e alla revisione del suo
impianto concettuale.
In seconda istanza, il modulo intende fornire alcuni strumenti metodologici di analisi delle
forme culturali in contesti di mobilità migratoria, in particolare dei rituali come dispositivi di
ri-localizzazione e di rifondazione di paesaggi comunitari nei territori d’immigrazione:
vedremo come l’organizzazione di eventi rituali collettivi da parte dei gruppi migranti mobiliti
saperi di tradizione e competenze di traduzione, intrecciando contatti interculturali con le
comunità locali e riconfigurando così lo spazio pubblico multiculturale e la sua,
problematica, “ospitalità”.
L'analisi cartografica del territorio è uno strumento metodologico necessario per sfruttare
l’enorme quantità di informazioni disponibili sul territorio, in particolare in quei settori delle
scienze sociali dove la ricerca empirica sul territorio ha un ruolo fondamentale per la
comprensione dei fenomeni sociali.
Tuttavia, per dar corpo alla creatività che offrono le informazioni geografiche, sono
necessari concetti, tecniche e strumenti che fanno parte del bagaglio scientifico del
‘moderno’ cartografo sociale; nessuna tecnica cartografica può essere messa in opera
senza appoggiarsi su modelli informatici di organizzazione dei dati, su tecnologie innovative
per raccogliere dati geografici e, soprattutto, su concetti e strumenti metodologici che
riguardano diversi aspetti dell’analisi spaziale, della visualizzazione e comunicazione
dell’informazione spaziale.
La cartografia tematica, oggetto di questo modulo, si può considerare quindi il risultato di
un percorso metodologico che ha acquisito uno status disciplinare autonomo sotto
l’etichetta di scienza dell’informazione geografica.
Valutazione
Valutazione
La prova di esame è orale.
Su base volontaria gli studenti frequentanti possono presentare, previo accordo con la
docente, una tesina di approfondimento dei temi trattati nel modulo.
La valutazione avverrà attraverso la discussione di un caso di studio di analisi spaziale,
proposto dallo studente; oggetto della valutazione sarà la capacità di sapere impostare
l’analisi spaziale di un problema e di indicare, in modo motivato, le fasi e le tecniche
necessarie alla sua realizzazione. La capacità operativa informatica non sarà tuttavia
oggetto di valutazione.
Testi
Frequentanti:
Un contributo a scelta tra gli articoli raccolti nella dispensa a cura della docente.
U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondadori, Milano, 2002
(parti).
S. J. Tambiah, Rituali e cultura, Il Mulino, Bologna, 1995 (parti).
Non frequentanti:
Un contributo a scelta tra gli articoli raccolti nella dispensa a cura della docente.
U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondadori, Milano, 2002
(parti).
C. Rossi, Antropologia culturale. Appunti di metodo per la ricerca nei “mondi
contemporanei”, Guerini e Associati, Milano, 2003.
LEZIONI
Periodo
3 apr – 10 mag
Testi
M. Boffi, Scienza dell’informazione geografica. Introduzione ai GIS, Zanichelli, Bologna,
2004.
Si richiede inoltre la lettura di alcune brevi schede (in inglese) sui precursori del ‘pensiero
spaziale’ nelle scienze sociali: C. Booth, T. Hägerstrand, R. Park & E. Burgess, G. Simmel, J.
Snow, in Center for Spatially Integrated Social Science - CSISS Classics,
www.csiss.org/classics
LEZIONI
Orario
lun 14.30-16.30
mar 16.30-18.30
mer 10.30-12.30
Insegnamenti - Primo Anno
43
44
Insegnamenti – Primo Anno
Periodo
9 gen – 3 feb
Orario
gio, ven 8.30-11.30
SECONDO ANNO
Curriculum: Territorio e politiche locali
Geografia della comunicazione globale
71
Pag
Gestione dei sistemi turistici locali
72
Cambiamento dei sistemi organizzativi
47
Capitale umano e capitale sociale
48
Governance locale
Governance dei sistemi economici locali
73
Comunicazione esterna e organizzativa
49
I tempi delle città
74
Demografia (modulo opzionale)
Le professioni della conoscenza
50
Metodi di analisi delle realtà territoriali
75
Migrazioni e rapporti etnici
76
Il management dei servizi
52
Organizzazioni a rete e sviluppo locale
53
Modelli locali di sviluppo
Valutazione economica delle politiche
77
Politiche del lavoro in Italia e in Europa
54
79
Regolazione del mercato del lavoro
55
Politiche comunitarie e realtà locali
Sistemi locali di welfare
Salari e occupazioni
Teoria dei contratti e mercati interni
56
Diritto regionale e degli enti locali
81
Trattamento delle informazioni
58
Sociologia della scienza
82
Sociologia visuale
83
Curriculum: Lavoro e organizzazione
Modulo comune
Moduli opzionali
Curriculum: Cultura e comunicazione
Comunicazione istituzionale
59
Comunicazione e mutamento sociale
Storia delle politiche culturali
60
I consumi culturali
Culture giovanili
62
Diritto dell’informazione e dell’editoria
64
Globalizzazione e localizzazione della cultura
65
Il mercato culturale
66
La società dell’informazione
67
Le culture politiche
Tecniche di analisi dell’opinione pubblica
69
Insegnamenti - Secondo Anno
45
46
Insegnamenti – Secondo Anno
Cambiamento dei sistemi organizzativi
Capitale umano e capitale sociale
Andrea Montefusco
Paolo Barbieri
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Il modulo si focalizza sul processo evolutivo delle organizzazioni, con attenzione a due
differenti processi: la trasformazione di ingente entità, in cui sono coinvolte organizzazioni
esistenti, verso forme profondamente differenti, con la creazione di strutture “emergenti”;
l’evoluzione interna alle forme organizzative, sia “tradizionali” sia “emergenti” per
fronteggiare la continua evoluzione dell’ambiente economico e sociale.
Obiettivo ultimo è apprendere ad osservare ed analizzare l’organizzazione come un sistema,
identificando le variabili chiave che permettano di indirizzare il processo evolutivo, grazie ad
una attività progettuale, verso strutture e processi operativi utili al conseguimento delle
finalità della collettività organizzativa.
Il modulo, che deve essere inteso come un modulo avanzato di progettazione organizzativa,
illustra, attraverso casi, esempi ed attività pratiche, le modalità di progettazione e governo
dei processi di evoluzione organizzativa, enfatizzando dunque la gestione del cambiamento.
Con questo si desidera differenziare l’azione specifica, finalizzata alla trasformazione
organizzativa per il raggiungimento di un insieme di obiettivi, dai processi evolutivi che in
modo naturale caratterizzano tutte le organizzazioni. La progettazione e la gestione del
cambiamento va intesa dunque come un processo supportato da una metodologia
scientifica.
Sarà anche trattato il tema della “differenza di genere” nei processi di cambiamento,
cercando di comprendere come essa si possa riconoscere, inquadrare e sviluppare come
una ricchezza da utilizzare.
Il modulo si propone di affrontare il dibattito attuale sullo status concettuale del Capitale
Sociale. Gli studenti impareranno a distinguere i vari approcci micro al capitale sociale, tipici
della sociologia economica weberiana e quindi improntati all’individualismo metodologico,
ed a metterli a confronto con altri approcci, prevalentemente meso e macro, tipici di
approcci e considerazioni più generalizzanti (e normative). Il rapporto fra capitale umano e
capitale sociale verrà analizzato in chiave individualistica, ponendo in luce esperienze e
risultati di ricerca.
Valutazione
Frequentanti: avverrà per prove scritte, o attraverso la realizzazione di tesine su argomenti
concordati col docente.
Non frequentanti: consisterà in un esame scritto.
Testi
E’ prevista una dispensa, oltre a specifiche letture che saranno fornite nel corso delle
lezioni.
LEZIONI
Valutazione
Frequentanti: la prova consiste in una tesina di gruppo e nella presentazione orale del
lavoro da parte di ciascuno dei partecipanti al gruppo, su cui si innesterà una discussione
più generale sulle tematiche affrontate durante il corso.
Non frequentanti: esame scritto.
Testi
Dispensa a cura del docente.
LEZIONI
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun, mer 14.30-16.30
gio 10.30-12.30
Insegnamenti - Secondo Anno
47
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Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
3 ott – 28 ott
Orario
lun 10.30-12.30
mar 12.30-14.30
mer 15.30-17.30
Comunicazione esterna e organizzativa
Demografia
Roberta Morici
Francesco Billari
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Le professioni della conoscenza
La comunicazione interna ed esterna è sempre più un fattore determinante per il
funzionamento delle organizzazioni. I clienti, i dipendenti, i competitori, gli investitori, sono i
target di azioni di comunicazione sempre più specialistiche. La capacità di comunicare
efficacemente diventa uno skill necessario per tutti i dipendenti e i dirigenti delle
organizzazioni.
Il modulo è dedicato alle tematiche della comunicazione organizzativa e alla comunicazione
esterna delle organizzazioni private e pubbliche, viste come parte integrante dei processi
produttivi e decisionali e come sistemi di regolazione sociale. Saranno affrontate le
principali teorie in merito alla comunicazione e il concetto di identità dell’organizzazione.
Saranno illustrati le principali iniziative, strumenti e tecnologie per la comunicazione
organizzativa, con un particolare approfondimento dedicato alla comunicazione online. Sarà
trattato inoltre il tema dell'importanza delle competenze di comunicazione interpersonale
nelle organizzazioni, nonché delle competenze necessarie per occuparsi professionalmente
di comunicazione organizzativa.
Il corso si avvarrà di casi ed esempi concreti. I frequentanti saranno coinvolti in
esercitazioni, lavori di gruppo, analisi di casi e discussioni in aula.
Alessandro Rosina
Valutazione
Frequentanti: tesina.
Non frequentanti: esame scritto.
Obiettivi dei due moduli
I due moduli indicati sono accorpati in un unico corso di demografia e modelli demografici
per il mercato del lavoro.
Si tratta di un corso di nuova realizzazione, proposto agli studenti del CdL Specialistica in
Sociologia interessati ad approfondire il proprio percorso di studio in direzione della ricerca
sociale applicata ai temi del mutamento socio-demografico, del mercato del lavoro e delle
trasformazioni sociali. Scopo del corso è da un lato fornire agli studenti alcune chiavi di
lettura riguardanti le dinamiche demografiche attuali delle società avanzate, con particolare
riguardo all’interazione tra demografia e mercato del lavoro; dall’altro di illustrare
l’approccio del corso di vita allo studio dei comportamenti sociali e demografici ed alle
interazioni tra scelte demografiche, istruzione e lavoro. Nell’ultima parte del corso si utilizza
il laboratorio informatico, con analisi statistiche effettuate con l’ausilio di Stata.
Si consiglia vivamente agli studenti la preventiva frequenza del Laboratorio di Analisi di dati
per il MdL, avanzato (Prof. S. Scherer), sempre proposto all’interno del CdL Specialistica.
Contenuti
Testi
Dispensa a cura del docente.
LEZIONI
[email protected]
Periodo
16 feb – 17 mar
Orario
lun, mar 14.30-17.30
1. Cenni di analisi demografica e dinamica delle popolazioni
ƒ La dinamica delle popolazioni: modelli e misure di crescita
ƒ Indicatori demografici di base
ƒ Struttura per età della popolazione e standardizzazione
ƒ Misure della fecondità
2. Dinamica della popolazione e mercato del lavoro
ƒ Comportamenti familiari e partecipazione femminile al mercato del lavoro
ƒ Invecchiamento della popolazione e sue conseguenze
ƒ “Replacement migration”: possono gli immigrati sostituire i non nati?
3. Analisi del corso di vita e demografia
ƒ Nozioni di base di event history analysis
ƒ Fonti
ƒ Metodi non parametrici. Teoria, interpretazione, laboratorio di analisi
ƒ Metodi parametrici. Teoria, interpretazione, laboratorio di analisi
ƒ Metodi semiparametrici. Teoria, interpretazione, laboratorio di analisi
ƒ Modelli per l’interazione tra traiettorie differenti: analisi di studi in letteratura
Insegnamenti - Secondo Anno
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Insegnamenti – Secondo Anno
Valutazione
Il management dei servizi
Modalità di esame
50% prova intermedia (parti 1 e 2);
50% analisi empirica da svolgere autonomamente o a coppie (parte 3).
Maurizio Mesenzani
Testi
Obiettivi
Saranno indicati all’inizio del corso.
L’obiettivo principale di questo modulo è di far acquisire ai partecipanti la capacità di
analizzare e di progettare un sistema di servizi, sia sotto il profilo delle attività da realizzare
sia sotto il profilo dell’organizzazione nelle sue componenti principali (persone, tecnologie,
strutture, processi). I contenuti presentati e le diverse attività didattiche (esercitazioni, studi
di caso, testimonianze professionali) svolte in aula saranno infatti finalizzati all’acquisizione
da parte dei partecipanti delle conoscenze teoriche di base necessarie per concepire e
gestire i servizi e delle capacità operative di base per analizzare e progettare un servizio o
un sistema di servizi.
LEZIONI
Demografia
Le professioni della conoscenza
Periodo
16 feb – 17 mar
3 apr – 10 mag
[email protected]
Orario
mer, gio 13.30-16.30
mer, gio 13.30-16.30
E’ richiesta la partecipazione attiva degli studenti. Caratteristica fondamentale del corso è
infatti l’utilizzo di un metodo didattico attivo che richiede una frequenza assidua alle lezioni;
una partecipazione alle esercitazioni e ai lavori d’aula, alle discussioni e alle simulazioni di
situazioni di lavoro professionale. In particolare il corso prevede: lezioni frontali d’aula;
esercitazioni e lavori in sottogruppo; studio individuale; discussione di casi.
Valutazione
Frequentanti: sarà operata sulla base di una prova che consiste nella scrittura di un
elaborato finale concordato in aula.
Non frequentanti: sarà basata su una prova d’esame scritta.
Testi
F. Butera, Tecnologia e organizzazione per l’uomo e per l’impresa, Franco Angeli, Milano,
2002 (pagg. 145-250).
D. Barassi, La Service Idea, Note su Franz Kafka, saggio introduttivo di Federico Butera, Il
Sole 24 Ore, Milano, 1988 (pagg. 9-38).
R. Normann, La gestione strategica dei servizi, Etas Libri, Milano, 1985 (pagg 25–38 e
pagg. 56-69).
Altri materiali saranno distribuiti dal docente nel corso delle lezioni.
LEZIONI
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Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
9 gen – 3 feb
Orario
gio 15.30-18.30
ven 14.30-17.30
Organizzazione a rete e sviluppo locale
Politiche del lavoro in Italia e in Europa
Maurizio Catino
Paolo Barbieri
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Il modulo ha per oggetto le organizzazioni a rete in rapporto sia alla dimensione locale sia
alla dimensione globale. Il percorso formativo è finalizzato ad acquisire modelli e metodi
avanzati di analisi delle organizzazioni complesse e di progettazione ed attivazione di reti e
di strutture di governance.
Sono affrontati i temi delle trasformazioni delle organizzazioni da modelli gerarchici a
modelli basati sulle reti, con riferimento sia alle imprese private sia alle organizzazioni
pubbliche. Sarà inoltre approfondito il tema dello sviluppo locale, dalle nuove forme di
governance locale alla progettazione, attivazione ed animazione di reti multilevel e multi
attori, agli aspetti istituzionali della regolazione dei sistemi a rete. Una particolare
attenzione sarà riservata all’analisi dei progetti di sviluppo attuati dalle città attraverso lo
strumento della pianificazione strategica: nel modulo saranno analizzati e comparati, con
esercitazioni e lavori di ricerca, i principali casi di studio nazionali e stranieri.
Il corso è orientato all’analisi empirica e al lavoro di gruppo, pertanto la frequenza è
fortemente consigliata.
Il corso mette a fuoco i rapporti fra regimi di welfare e mercati del lavoro in un’ottica
comparativa, in modo da far emergere le specificità del modello italiano all’interno di un
confronto internazionale condotto anche con approfondimenti metodologici mirati. Dopo un
breve richiamo alle origini ed ai percorsi che hanno dato luogo ai diversi tipi di regimi di
welfare, verranno esaminate le principali caratteristiche ed i principali modelli di politiche
sociali e del lavoro, fra i vari welfare regimes.
Verranno presentati approcci comparativi e teorizzazioni che hanno dato luogo alla
formazione di diversi schemi di analisi dei modelli di politiche sociali e del lavoro, tipiche
soprattutto dei paesi dell’area Oecd. Verranno discussi inoltre i vari modelli di cittadinanza,
di diritti sociali e lavorativi ed i dilemmi tra equità e redistribuzione, con specifica attenzione
al nesso fra modelli di welfare, mercato del lavoro, politiche del lavoro e occupazione.
Successivamente ci si concentrerà sulle conseguenze dei modelli di welfare, sia in termini
redistributivi sia di politiche del lavoro.
Valutazione
Valutazione
La prova consiste in un esame scritto.
Le domande saranno diverse tra frequentanti e non frequentanti.
Frequentanti: avverrà per prove scritte o attraverso la realizzazione di tesine su argomenti
concordati col docente.
Non frequentanti: esame scritto.
Testi
Testi
Dispensa a cura del docente disponibile presso la Biblioteca della Facoltà (scritti di F.
Butera; M. Catino; P. J. Di Maggio e W. W. Powell; M. Granovetter; P. Perulli; A. Pichierri; C.
Trigilia).
P. Barbieri, “Politiche sociali: cittadinanza o cittadinanza-industriale? Appunti su welfare,
lavoro e diritti sociali”, Quaderni di Sociologia 1/2000.
T. Boeri, Meno pensioni più welfare, il Mulino, Bologna, 2002.
G. Esping-Andersen, The Social Foundation of Postindustrial Economies, Oxford University
Press, Oxford, 1999.
G. Esping-Andersen, Why We Need a New Welfare State?, Oxford University Press, Oxford,
2002 (tranne il capitolo 4).
M. Ferrera, Le trappole del welfare, il Mulino, Bologna, 1998.
D. Gallie, S. Paugam, Welfare Regimes and the Experience of Unemployment in Europe,
Oxford University Press, Oxford, 2000 (introduzione, conclusioni, e capitolo Hauser e Nolan).
Specifiche letture aggiuntive saranno indicate nel corso delle lezioni.
LEZIONI
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun, mer, gio
8.30-10.30
LEZIONI
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Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun, mar, mer
10.30-12.30
Regolazione del mercato del lavoro
Tiziana Vettor
Salari e occupazione
Teoria dei contratti e dei mercati interni
[email protected]
Manuela Samek Lodovici
Obiettivi
[email protected]
Oggetto del corso è lo studio delle norme che regolano l’organizzazione del mercato del
lavoro.
Verranno esaminati i principali istituti ai quali è collegata la tutela del lavoratore e della
lavoratrice nel mercato del lavoro alla luce delle più recenti modifiche legislative (v. d.lgs.
276/2003). Verranno affrontati in particolare i seguenti aspetti: i soggetti che possono
intervenire nella dinamica dell’avviamento al lavoro; il trattamento e la diffusione dei dati
personali; il divieto di indagine sulle opinioni del lavoratore e della lavoratrice; il principio
della gratuità delle prestazioni offerte ai lavoratori dai soggetti autorizzati ovvero accreditati
nella mediazione della domanda e offerta di lavoro; i fondi bilaterali finalizzati alla
formazione, all’integrazione del reddito e alle iniziative per l’inserimento e il reinserimento
nel mercato del lavoro di lavoratori e lavoratrici svantaggiati/e; le cosiddette politiche attive
e di workfare; le forme di raccordo tra operatori pubblici e privati; le misure di inserimento
per coloro che si trovano in una condizione di svantaggio o di disabilità; la borsa lavoro; il
monitoraggio statistico e la rendicontazione al Parlamento delle politiche del lavoro; la
riforma del regime sanzionatorio sia sotto il profilo penale sia amministrativo.
Obiettivi dei due moduli
Valutazione
Per il superamento dell’esame, che consisterà in una prova orale, è necessario lo studio dei
testi consigliati.
Per gli studenti non frequentanti è richiesta, altresì, la conoscenza di eventuali ulteriori
materiali di approfondimento distribuiti durante il corso. A tal fine, si consiglia di consultare
il materiale didattico che, di volta in volta, sarà pubblicato sulla pagina web della Facoltà.
Testi
M. Miscione, M. Ricci (a cura di), Organizzazione e disciplina del mercato del lavoro, Ipsoa,
Milano, 2004.
La docente si riserva di segnalare nel corso delle lezioni, nonché nel sito web di Facoltà,
eventuali variazioni dei testi indicati per l’esame, che potrebbero intervenire in
corrispondenza con la pubblicazione di nuove e più aggiornate edizioni dei medesimi.
LEZIONI
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun, mar, mer
16.30-18.30
I due moduli integrati si propongono di introdurre i principali modelli economici di analisi del
mercato del lavoro, approfondendo i problemi teorici relativi al comportamento dei
lavoratori, delle imprese e delle istituzioni nella determinazione dei salari e dell’occupazione
e nel funzionamento dei mercati interni del lavoro e dei contratti. Gli strumenti analitici
propri dell’economia del lavoro saranno utilizzati per interpretare il funzionamento del
mercato del lavoro nei paesi industrializzati (con particolare attenzione all’Unione Europea)
e per derivare le principali implicazioni di policy. Sulla base dei modelli teorici considerati,
una parte del secondo modulo verrà inoltre dedicata alla presentazione degli strumenti
metodologici per la valutazione dell’impatto delle politiche del lavoro e della formazione.
La didattica del corso prevede, oltre alle lezioni, momenti di approfondimento attraverso la
presentazione e la discussione in aula di letture e articoli su temi di attualità da parte degli
studenti.
Modulo I: Salari e occupazione
Questa prima parte del corso prevede un’introduzione all’economia del lavoro attraverso
l’approfondimento dei modelli economici di comportamento di lavoratori, imprese e
istituzioni, con particolare attenzione ai modelli di determinazione dei salari e
dell’occupazione e alle implicazioni per le politiche del lavoro.
Modulo II: Teoria dei contratti e dei mercati interni
Il secondo modulo si propone di approfondire i modelli di analisi dei mercati interni del
lavoro e le metodologie di valutazione delle politiche del lavoro, con particolare attenzione
al dibattito sulla flessibilità del lavoro e alla valutazione dell’efficacia delle politiche. Anche
in questo caso la didattica del corso prevede, oltre alle lezioni, momenti di approfondimento
attraverso la presentazione e discussione di articoli e ricerche su temi di attualità da parte
degli studenti.
Valutazione
La valutazione è basata su:
ƒ prova d’esame scritta con domande a scelta a fine corso, oppure report di
approfondimento su uno degli argomenti del corso da concordare con il docente. I report
possono essere individuali o di gruppo;
ƒ presentazione e discussione di letture di approfondimento in aula.
Testi
L. Brucchi, Economia del lavoro, il Mulino, Bologna, 2001.
E. Baici, M. Samek Lodovici, La disoccupazione, Carocci, Roma, 2001.
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Insegnamenti – Secondo Anno
C. Lucifora (a cura di), Mercato, occupazione e salari: la ricerca sul lavoro in Italia,
Mondatori, Milano, 2003.
I capitoli di riferimento verranno indicati dal docente.
Nel corso delle lezioni verranno inoltre segnalati articoli e letture per le presentazioni ed i
report di approfondimento.
LEZIONI
Salari e occupazione
Periodo
9 gen – 3 feb
Teoria dei contratti e dei mercati interni
16 feb – 17 mar
Trattamento delle Informazioni
M. Antonietta Grasso
[email protected]
Obiettivi
Orario
gio 11.30-14.30
ven 10.30-13.30
lun, mar
10.30-12.30
Le nuove forme di lavoro forniscono nuovi requisiti alle tecnologie, ad esempio per la
collaborazione a distanza e l’integrazione di contesti molteplici di lavoro. A fronte di questo
largo spettro di potenzialità, si registrano tuttavia anche clamorosi fallimenti nell’adozione e
nell’impatto delle nuove tecnologie, per via di discrepanze fondamentali fra la progettazione
delle loro funzionalità e le modalità reali di lavoro.
Il modulo si propone quindi due obiettivi complementari. Il primo è la descrizione delle
potenzialità tecnologiche e dei loro possibili usi ed impatti organizzativi. In questo contesto
le tecnologie presentate fanno riferimento a forme di collaborazione sia sincrona che
asincrona, sia remota che in co-presenza, oltre che a tecnologie di Enterprise Resource
Planning. Inoltre una particolare attenzione verrà posta alle tecnologie a supporto di
comunità professionali informali e trasversali all’organizzazione. Il secondo obiettivo è
mirato alla comprensioni dei metodi di progettazione finalizzati allo sviluppo di tecnologie
che tengano conto delle dinamiche reali di lavoro. In particolare, verranno presentati
attraverso casi di studio i metodi etnometodologici applicati al contesto lavorativo e
finalizzati alla progettazione multidisciplinare di sistemi informativi.
Valutazione
Agli studenti verrà richiesta la presentazione e discussione orale di uno dei casi di studio
proposti nel corso. La prova d’esame prevede inoltre una verifica complessiva della
conoscenza dei temi trattati nel modulo.
Il modulo richiede una buona conoscenza dell’inglese, in quanto i casi di studio provengono
da letteratura internazionale; inoltre è vivamente consigliata la frequenza, poiché larga
parte dei testi proviene da atti di congresso la cui lettura critica verrà svolta a lezione.
Testi
G. Bracchi, C. Francalanci, G. Motta, Sistemi informativi e aziende in rete, McGraw-Hill,
Milano, 2005.
Esempi significativi di sistemi e casi di studio pubblicati in conferenze e riviste internazionali
(CSCW-Computer Supported Cooperative Work, European CSCW, CHI-Human Computer
Interaction).
LEZIONI
Insegnamenti - Secondo Anno
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Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
3 ott – 28 ott
Orario
lun 13.30-16.30
mar 14.30-17.30
Comunicazione istituzionale
Comunicazione e mutamento sociale
Sergio Piazza
Giorgio Grossi
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Contenuto
Lo scopo del modulo di Comunicazione Istituzionale è di offrire agli studenti:
• una panoramica della storia della comunicazione istituzionale in Italia dal periodo
fascista a oggi. In particolare verranno rivisitate le fasi più critiche del processo di
costruzione della comunicazione pubblica, nel quadro della costituzione repubblicana,
a partire dall’eredità negativa del regime fascista e fino alla completa ricostruzione dei
processi della comunicazione pubblica stessa.
• una ricostruzione sintetica del quadro normativo aggiornato della comunicazione
istituzionale, con particolare attenzione alle Leggi 142/90, 241/90 e 150/2000 (Legge
quadro sulla comunicazione pubblica e istituzionale).
• una analisi per tipologie, obiettivi, indicatori e strumentazione dei processi di
comunicazione istituzionale, con particolare attenzione al processo di comunicazione
con gli organi di informazione ed al processo di comunicazione istituzionale “on line”.
Il rapporto tra comunicazione – interpersonale, mediata o digitale – e mutamento sociale è
al centro della riflessione sociologica, soprattutto con il pieno dispiegamento del sistema
dei media e della “società dell’informazione”. Non solo in termini di effetti sui riceventi, ma
soprattutto come impatto macrosociale sulla cultura e l’organizzazione dell’intera
collettività. Attraverso l’analisi di alcune ricerche sul mutamento sociale indotto dai media a
livello della vita quotidiana, della percezione dei ruoli e delle situazioni, del mutamento
politico e dell’opinione pubblica, ecc. verranno da un lato analizzati i principali modelli
interpretativi del rapporto tra comunicazione e società, e dall’altro verranno discussi alcuni
paradigmi che la ricerca teorica ed empirica ha proposto negli ultimi decenni.
Una parte del corso si svolgerà in parallelo col modulo Storia delle politiche culturali ed
affronterà un caso particolare di rapporto tra media e mutamento sociale: La
spettacolarizzazione della politica e la politica-spettacolo in Italia (1945-2005).
Valutazione
Valutazione
Colloquio orale.
Per gli studenti lavoratori non cambiano le modalità di valutazione, ma verrà offerto un
breve modulo di orientamento (2 ore).
Frequentanti. Il modulo si articola in lezioni frontali e in parti seminariali. Nello stesso modo,
la prova di esame sarà composta di due parti: una prova orale – sul programma del modulo
- e la presentazione orale di una relazione nella parte seminariale.
La prova orale si svolgerà congiuntamente con la prova orale del modulo “Storia delle
politiche culturali” tenuto dalla prof.ssa Bracco.
Non frequentanti. La prova di esame si svolge oralmente su un programma di testi specifico
(sempre congiuntamente con l’esame del modulo della prof.ssa Bracco).
Testi
S. Rolando (a cura di), Teoria e tecniche della comunicazione pubblica, Etas Libri, Milano,
2001.
G. Fornari, La nuova comunicazione pubblica, Il Sole 24 Ore, Milano, 2004.
S. Piazza, Dispensa del corso di comunicazione istituzionale.
S. Piazza, La comunicazione istituzionale ed il processo di formazione dell’opinione
pubblica (prossima pubblicazione).
LEZIONI
Periodo
9 gen – 3 feb
Orario
gio, ven
10.30-13.30
Testi
Lo spettacolo della politica– Dispensa disponibile in Biblioteca (edizione 2005-06).
Frequentanti
J. Meyrowitz, Oltre il senso del luogo. L’impatto dei media elettronici sul comportamento
sociale, Baskerville, Bologna, 1993.
D. Dayan, E. Kats, Le grandi cerimonie dei media. La Storia in diretta, Baskerville, Bologna,
1993.
R. Silverstone, Televisione e vita quotidiana, il Mulino, Bologna, 2000.
M. Castells, Galassia Internet, Feltrinelli, Milano, 2002.
C. Sunstein, Republic.com. Cittadini informati o consumatori di informazioni?, il Mulino,
Bologna, 2003.
Non frequentanti
J. Van Dijk, Sociologia dei nuovi media, Il Mulino, Bologna, 2002 (Introduzione, capp. 2, 3,
5, 6, 7).
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Insegnamenti – Secondo Anno
Storia delle politiche culturali
I consumi culturali
Barbara Bracco
Giorgio Grossi
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Il corso ha l’obiettivo di ripercorrere la storia dell’elaborazione culturale alla base dei
calendari civili italiani dall’unità ad oggi. Passando infatti dalle politiche culturali del Regno
d’Italia a quelle del regime fascista per arrivare infine alla costruzione della memoria
resistenzial-patriottica della Repubblica, nel corso delle lezioni si cercherà di tratteggiare il
profilo pedagogico dei soggetti promotori, le modalità celebrative e naturalmente i contenuti
simbolici. Si tratterà quindi di ricostruire il campo dinamico e conflittuale dell’uso pubblico
della memoria che ha contraddistinto non solo l’intera storia italiana ma anche i principali
periodi della storia del nostro paese.
Il corso si svolgerà in condivisione con quello del prof. Grossi. Una parte infatti delle lezioni
verrà congiuntamente dedicata agli aspetti metodologici e ai contenuti politici e
comunicativi delle feste nazionali in Italia ed avrà il seguente argomento: La
spettacolarizzazione della politica e la politica-spettacolo in Italia (1945-2005).
I consumi culturali rappresentano oggi uno degli indicatori più importanti per l’analisi della
cultura collettiva. Essi infatti costituiscono non solo il punto di incontro tra l’offerta
dell’industria dei beni simbolici e la fruizione individuale (il consumo), ma anche la cartina
di tornasole per indagare il rapporto tra vissuti, identità ed espressione sociale delle
appartenenze. Il modulo intende affrontare le principali teorie del consumo culturale,
illustrare le metodologie di ricerca nel campo culturale ed analizzare i dati relativi ai
consumi culturali in Italia, sia in termini di diffusione che di differenziazione, e con
riferimento tanto alla popolazione in generale quanto a soggetti specifici della collettività (le
donne, i giovani, gli anziani).
Una parte del corso si svolgerà in parallelo col modulo Culture giovanili (prof.ssa Carmen
Leccardi) ed affronterà il tema: La condizione giovanile nel III millennio: culture e consumi.
Valutazione
Frequentanti. La prova finale si articola in due parti: durante il corso verrà affidato agli
studenti il titolo di una breve relazione su aspetti di alcune tra le date più significative della
Repubblica. Su questa relazione gli studenti saranno tenuti a riferire nel corso delle ultime
lezioni. Alla fine del corso si svolgerà poi una prova orale (in condivisione con il prof. Grossi).
Il testo di riferimento è “Le feste nazionali” di Ridolfi.
Non frequentanti. La prova finale per gli studenti non frequentanti consisterà in un colloquio
su entrambi i testi sotto indicati.
Testi
M. Ridolfi, Le feste nazionali, il Mulino, Bologna, 2003 (frequentanti e non frequentanti).
M. Ridolfi (a cura di), Propaganda e comunicazione politica: storia e trasformazione nell’età
contemporanea, Bruno Mondadori, Milano, 2003 (solo non frequentanti).
LEZIONI
Comunicazione e mutamento sociale
Periodo
9 gen – 3 feb
Storia delle politiche culturali
9 gen – 3 feb
Orario
lun, mar 8.30-10.30
mer 10.30-12.30
lun 10.30-12.30
mar, mer 12.30-14.30
Valutazione
Frequentanti. Il modulo si articola in lezioni frontali e in parti seminariali. Nello stesso modo,
la prova di esame sarà composta di due parti: una prova scritta sulla parte generale del
modulo (congiuntamente con l’esame del modulo della prof.ssa Leccardi) e la
presentazione orale di una relazione nella parte seminariale.
Non frequentanti: prova scritta su un programma di testi specifico.
Testi
Per la prova scritta:
I consumi culturali: teorie e metodi – Dispensa disponibile in Biblioteca (edizione 2005-06).
Per la presentazione orale, l’analisi dei risultati empirici (quantitativi e qualitativi) delle
seguenti base-dati:
IARD - Quinta indagine sulla condizione giovanile in Italia (2000) – file SPSS.
Abacus – Indagine sulla leadership locale in Italia (2004) – file SPSS.
Eurobarometro 56 (2002) – file SPSS.
ISTAT - Indagine multiscopo sulle famiglie (2000) – dati in formato cartaceo.
Dip. di Sociologia – I diari di consumo mediale degli studenti di Bicocca (2002) - dati qualiquantitativi in formato excel.
Tesi di laurea di G. Segalina – Interviste in profondità sui consumi culturali (2003) –
sbobinatura delle interviste.
Tesi di laurea di A. Ghisolfi – Interviste in profondità sulla fruizione di programmi televisivi
(2005) – sbobinatura delle interviste.
Non frequentanti:
“I consumi culturali: teorie e metodi” – Dispensa disponibile in Biblioteca (ediz. 2005-06).
S. Bisi, I giovani e internet, Franco Angeli, Milano, 2003.
Insegnamenti - Secondo Anno
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Insegnamenti – Secondo Anno
Culture giovanili
Diritto dell’informazione e dell’editoria
Carmen Leccardi
Francesco Abruzzo
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Significato e caratteri della fase giovanile di vita si trasformano non solo a seconda delle
epoche storiche, ma anche in relazione ai diversi gruppi sociali di appartenenza. In questi
ultimi decenni in particolare questi mutamenti hanno avuto speciale intensità - sotto il
profilo tanto strutturale quanto culturale – arrivando a mettere in discussione il concetto
stesso di gioventù come periodo di transizione, e fase preparatoria, all’età adulta. In questa
cornice problematica, il modulo si propone di approfondire i modi attraverso i quali i giovani
elaborano culturalmente tali trasformazioni e le utilizzano per definire la propria identità. A
questo fine, visioni del mondo, stili espressivi, pratiche di consumo e modelli di
comportamento giovanili in Italia verranno analizzati con particolare riferimento al periodo
compreso tra il secondo dopoguerra e i nostri giorni.
All’interno del modulo, la rilevanza dei comportamenti di consumo per la costruzione delle
culture e subculture giovanili costituirà specifico oggetto di attenzione (in collegamento con
il modulo I consumi culturali, prof. Giorgio Grossi).
Esiste un “Diritto dell’informazione e dell’editoria” come parte del diritto pubblico e in
particolare del diritto costituzionale. Il retroterra è anche la normativa comunitaria, mentre
dal 1948 ad oggi si è sviluppata attorno alle leggi sulla stampa, sulla professione
giornalistica, sul sistema radiotelevisivo pubblico prima e poi, dopo la “Mammì” del 1990,
sul sistema radiotelevisivo pubblico e privato fino alla “Gasparri” del 2004 una dottrina che
trova il suo fondamento nel campo dei diritti di libertà. In parallelo dal 1975 (legge n. 172) è
nato il sistema giuridico sulle imprese editrici, che ha il suo perno nella legge sull’editoria
del 1981 (n. 416) e del 1987 (n. 67) fino alla legge n. 62 del 2001. Il terzo garante
(Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) creato nel 1997 (con la legge n. 249) dopo le
esperienza del Garante dell’editoria (1981) e del Garante per la radiodiffusione e l’editoria
(1990) ha dato vita a una figura indipendente nell’ordinamento italiano concepita come
longa manus o occhio del Parlamento sul mondo dei media. L’esame dell’editoria
elettronica e della comunicazione pubblica completano un quadro economico-normativo
che si avvale soprattutto del supporto originale fornito dalle sentenze della Corte
costituzionale, le quali hanno formato il moderno diritto dei cittadini all’informazione e
disegnato un ruolo di alta responsabilità per i giornalisti come mediatori intellettuale tra i
fatti e la pubblica opinione. L’obiettivo del corso è quello di fornire adeguati e moderni
strumenti per comprendere le strutture portanti del mondo dei media, intrecciando diritto e
storia dell’informazione e dell’editoria.
Valutazione
Frequentanti: la prova di profitto (comune a questo modulo e al modulo “I consumi
culturali”) sarà costituita dalla presentazione orale di un approfondimento tematico a scelta
dello/a studente, e preventivamente concordato con la docente.
Non frequentanti: prova scritta (a sua volta comune con il modulo “I consumi culturali”).
Valutazione
Testi
L’esame si svolgerà nella forma orale.
Gli studenti che lo desiderano possono presentare una tesina (di 20/30 pagine con relativa
bibliografia) su un argomento trattato nell’ambito del modulo. Alle tesine meritevoli saranno
assegnati da 1 a 3 punti, che andranno ad aggiungersi al voto conseguito con l’esame
orale. La tesina va consegnata alla segreteria didattica del Dipartimento.
Sarà messa a disposizione una dispensa a cura della docente.
LEZIONI
I consumi culturali
Periodo
16 feb – 17 mar
Culture giovanili
16 feb – 17 mar
Orario
lun, mar, mer
12.30-14.30
lun, mar, mer
10.30-12.30
Testi
F. Abruzzo, Codice dell’informazione, IV edizione, aprile 2003, due volumi, Centro di
Documentazione Giornalistica (00186 Roma - Piazza di Pietra 26 - tel. 06/67.914.96 06/67.981.48 - Fax 06/67.974.92). L’aggiornamento è sul portale www.odg.mi.it
(Dispensa telematica per l’esame di giornalista www.odg.mi.it/dispense.asp).
Saranno inoltre distribuiti materiali aggiornati agli anni 2004/2005 in occasione della prima
lezione del corso tramite il servizio garantito dalla Biblioteca dell’Università.
LEZIONI
Insegnamenti - Secondo Anno
63
64
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
3 ott – 28 ott
Orario
mar, mer, gio
8.30-10.30
Globalizzazione e localizzazione delle cultura
Il mercato culturale
Roberto Marchisio
Francesco Silva
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Le dinamiche irregolari del paesaggio mondiale - urbanizzazione sfrenata, flussi migratori
pluridirezionali, esplosione di conflitti etnico-religiosi e di micro-conflitti derivati dalla
demarcazione dei confini - sembrano sfuggire alle nostre tradizionali categorie analitiche.
Per interpretare l’immagine di “un globo in frantumi” diventa sempre più urgente
comprendere i meccanismi che regolano l’interazione tra culture e i processi di continua
riconfigurazione simbolica e identitaria che ne conseguono.
Al fine di avviare la riflessione sugli interrogativi analitici posti da questo nuovo contesto il
modulo, nella prima parte, propone la presentazione e la discussione dei principali
paradigmi e modelli interpretativi che affrontano l’interazione tra dinamica locale e
dinamica globale al centro del dibattito antropologico contemporaneo. Nella seconda parte
l’attenzione sarà rivolta ai problemi connessi ai flussi transnazionali, all’incontro tra culture
e ai contatti interculturali, all’omogeneizzazione globale e ai conflitti etnici, alle forme di
ibridazione e alle forme di resistenza culturale.
Il corso si propone di introdurre gli studenti alla dimensione economica della cultura, i cui
prodotti sono oggi oggetto di scambio su più mercati. In particolare si propone di mostrare
come le idee, per loro natura intangibili e beni pubblici, possano diventare beni scambiabili,
ossia si propone di mostrare la logica del copyright. Inoltre il corso vuole mostrare come è
organizzato e funziona uno specifico e importante mercato, quello televisivo.
Il corso si dividerà in due parti. Nella prima verranno esposti i concetti giuridici ed economici
essenziali che sottostanno al copyright e allo sviluppo delle numerosissime attività
economiche che su di esso si basano, dall’editoria, al cinema, alla musica, alla pittura, al
design, etc. Si mostrerà il complesso rapporto tra economia, diritto e tecnologia, con
particolare attenzione agli effetti dello sviluppo di internet. Nella seconda parte invece si
parlerà dell’organizzazione del settore televisivo, da un punto di vista verticale (programmi,
distribuzione, pubblicità) e orizzontale (vari tipi di canale di distribuzione). Si parlerà in
particolare del caso italiano.
Valutazione
Valutazione
Agli studenti verrà richiesta la stesura di una relazione come approfondimento di uno degli
argomenti del modulo. La prova d’esame sarà orale e consisterà nella discussione della
relazione e nella verifica complessiva della conoscenza degli argomenti trattati.
L’esame sarà fatto tramite una prova scritta sulle due parti o, in via alternativa e a scelta
dello studente, tramite l’elaborazione di una tesina.
Testi
Il materiale didattico verrà indicato alla prima lezione del corso, essendo ancora incerta
l’uscita di alcune pubblicazioni entro la data di inizio.
Frequentanti
Riferimenti bibliografici puntuali saranno indicati durante il modulo.
Non frequentanti
U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondadori, Milano, 2002.
A. Appadurai, Sicuri da morire, Meltemi, Roma, 2005.
A. Appadurai, Modernità in polvere, Meltemi, Roma, 2001
U. Hannerz, La diversità culturale, il Mulino, Bologna, 2001.
M. Featherstone (a cura di), Cultura globale, Edizioni SEAM, Roma, 1996.
LEZIONI
Periodo
9 gen – 3 feb
Testi
LEZIONI
Orario
lun, mar, gio
14.30-16.30
Insegnamenti - Secondo Anno
65
66
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
mar 14.30-16.30
mer, gio 12.30-14.30
La società dell’informazione
Siti di vari paesi relativi alla Società dell’Informazione e ai Piani d’Azione
Commissione Europea, Libro Verde sulla Convergenza tra telecomunicazioni, audiovisivo, e
servizi online, Bruxelles, 3/12/97, http://europa.eu.int/ISPO/convergencegp/greenp.html
Cesare Massarenti
[email protected]
LEZIONI
Obiettivi
Il corso si iscrive nella prospettiva dello sviluppo della Società dell’Informazione in Europa,
nei paesi membri dell’Unione, e in altri paesi che hanno creato Piani d’Azione specifici.
L’obiettivo principale del corso è offrire un panorama ampio delle problematiche relative al
perseguimento delle linee guida espresse nei Piani d’Azione e al conseguimento degli
obiettivi. Verranno esaminati in dettaglio gli obiettivi dei Piani d’Azione dell’Unione Europea,
dell’Italia e di altri paesi: questi includono non solo gli obiettivi da raggiungere nelle
principali aree (e-health, e-commerce, e-government, diffusione della banda larga, digital
divide, ecc.), ma indicano anche metodi e mezzi, investimenti e scadenze. Saranno presi in
considerazione alcuni testi fondamentali a titolo introduttivo; in seguito saranno analizzati i
principali documenti relativi ai Piani d’Azione dell’Unione Europea (e-Europe 2002, e-Europe
2005), quelli del Governo italiano, quelli di alcuni degli stati Membri dell’UE, il documento
riassuntivo e-Europe Final Document del 2003, in modo tale da poter paragonare le priorità
e gli stadi di avanzamento dei programmi. Queste analisi saranno effettuate da piccoli
gruppi di studenti, denominati Gruppi di Lavoro (v. qui di seguito); ciascun gruppo prenderà
in considerazione i Piani d’Azione di due paesi e preparerà una relazione che sarà
presentata in aula; mediante le varie presentazioni, tutti i partecipanti al corso potranno
avere una visione assai completa dello stadio di sviluppo della Società della Informazione in
Italia, in Europa e nel mondo. Per i rudimenti delle tecnologie gli studenti sono vivamente
pregati di leggere il libro di Fabio Ciotti e Gino Roncaglia e quello di Armand Mattelart (v. qui
di seguito) prima dell’inizio del corso.
Valutazione
La valutazione del modulo avrà forma scritta.
La partecipazione ad un Gruppo di Lavoro è parte integrante del Corso. I Gruppi di Lavoro
sono composti ciascuno da due-tre persone; il numero dei Gruppi dipende dal numero
totale degli iscritti. Le presentazioni dei Gruppi di Lavoro avverranno nel corso del modulo.
Il risultato qualitativo del lavoro svolto in gruppo ha un valore pari al 40 % del voto finale
complessivo del corso per ciascun studente membro del gruppo. Il risultato dell’esame
scritto ha un valore pari al 60 % del voto finale complessivo.
Testi
F. Ciotti e G. Roncaglia, Il mondo digitale, introduzione ai new media, Laterza, Bari-Roma,
2003 (alcuni capitoli).
A. Mattelart, Storia della società dell’informazione, Einaudi, Torino, 2002 (alcuni capitoli).
C. E. Shannon, W. Weaver, La teoria matematica delle comunicazioni, Etas Libri, Milano,
1971 (NB: può essere consultata on-line la versione originale americana: C. E. Shannon e
W. Weaver, The Mathematical Theory of Communication, Urbana, III).
Sito web per la Società dell’Informazione in Italia: www.innovazione.gov.it/ita/index.shtml
Insegnamenti - Secondo Anno
67
68
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun, mar, mer
8.30-10.30
Le culture politiche
Tecniche di analisi dell’opinione pubblica
Roberto Biorcio
Tommaso Vitale
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Il modulo si propone di chiarire la natura, il ruolo e le trasformazioni delle culture politiche
nelle società contemporanee. Il concetto di cultura politica designa un insieme di
atteggiamenti, norme e credenze che hanno per oggetto i fenomeni politici e sono condivisi
in misura variabile dai membri di uno specifico gruppo sociale. Il concetto è stato introdotto
da Almond e Verba nella ricerca politica comparativa sulle condizioni della vita sociale che
possono favorire lo sviluppo della democrazia. Possono manifestarsi congruenze o
incongruenze rilevanti fra le culture politiche più diffuse e le istituzioni, le pratiche e le
forme di rappresentanza che caratterizzano i diversi regimi politici. I partiti politici, i
movimenti sociali e molte reti associative elaborano e diffondono specifiche culture
politiche, che possono esercitare una rilevante influenza in particolari ambiti territoriali e
sociali. La crisi dei partiti di massa e il peso crescente dei mass media nella vita politica
hanno sollecitato un ripensamento dello stesso concetto di cultura politica. Il corso
dedicherà particolare attenzione al caso italiano per cogliere le connessioni fra il
mutamento della configurazione del sistema dei partiti e la trasformazione delle culture
politiche.
Obiettivo del modulo è definire un quadro concettuale per cogliere e valutare se, e a quali
condizioni, emerga un’opinione pubblica. Di conseguenza, il modulo intende approfondire
alcuni strumenti teorici per analizzare e discutere criticamente i principali approcci utilizzati
nella ricerca empirica per lo studio e l’analisi dell’opinione pubblica. Ampio spazio sarà dato
all’analisi critica di case study tratti da recenti ricerche sociologiche.
La partecipazione al corso è pubblica ed aperta a tutti gli interessati. La partecipazione
“attiva” durante le lezioni è fortemente auspicata. Critiche, interventi e domande durante le
lezioni sono apprezzate ed incoraggiate. I frequentanti sono vivamente incoraggiati a
formulare domande sulle lezioni precedenti ed ad inviarle almeno un giorno prima della
lezione per posta elettronica. Le domande troveranno risposta nel corso della lezione
successiva. Formulare ed argomentare delle buone domande sui punti oscuri delle lezioni o
su idee e collegamenti è una buona abitudine, importante per la dinamica di
apprendimento nel corso del modulo.
Valutazione
Frequentanti: la prova d’esame consisterà nella redazione e nella discussione di un breve
elaborato scritto, comune anche al modulo Tecniche di analisi dell’opinione pubblica.
Non frequentanti: esame scritto sui contenuti dei testi in programma.
Frequentanti: la prova d’esame consisterà nella redazione di un breve elaborato scritto,
comune anche al modulo Le culture politiche del prof. Roberto Biorcio. Nel corso delle
lezioni sarà richiesto di presentare sinteticamente i principali contenuti della tesina.
Non frequentanti: esame scritto sui contenuti delle letture segnalate. Sarà predisposta, in
orario serale, una lezione specifica per i soli studenti non frequentati.
Testi
Testi
R. Biorcio, Sociologia politica, il Mulino, Bologna, 2003.
I. Diamanti, Bianco, rosso, verde … e azzurro. Mappe e colori dell’Italia politica, il Mulino,
Bologna, 2003.
S. Rokkan, Cittadini, elezioni, partiti, il Mulino, Bologna, 1982.
G. Grossi, L’opinione pubblica, Laterza, Roma-Bari, 2004.
H. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica, Laterza, Roma-Bari, 2000 (è richiesta
una lettura approfondita soprattutto della premessa e dei capitoli 1, 2, 6, 7).
Oltre a questi due testi, gli studenti non frequentanti sono tenuti a preparare anche:
V. Price, L’opinione pubblica, il Mulino, Bologna, 2004.
Due saggi tratti da: P. Ceri (a cura di), Politica e sondaggi, Rosenberg & Sellier, Torino,
1997: “Sull’affidabilità dei dati” di R. Mannheimer; “A che cosa servono i sondaggi politici”
di P. Ceri.
LEZIONI
Periodo
3 ott – 28 ott
Orario
mar, mer 12.30-14.30
gio 10.30-12.30
Valutazione
LEZIONI
Insegnamenti - Secondo Anno
69
70
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun 10.30-12.30
mar 12.30-14.30
mer 14.30-16.30
Geografia della comunicazione globale
Gestione dei sistemi turistici locali
Elena dell’Agnese
Nicolò Costa
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
La comunicazione globale rappresenta uno dei grandi sogni dell’umanità, la base per la
costruzione di grandi modelli geopolici e di affascinanti utopie planetarie. Il modulo si
prefigge il compito di mettere in evidenza innanzitutto il significato politico della
comunicazione, sia per quanto riguarda l’organizzazione del territorio e la costruzione delle
scale dell’agire politico ad esso connesse, sia nell’edificazione simbolica della comunità
“immaginata” in termini di nazione o di villaggio globale. Quindi si prefigge di interpretare in
termini critici il ruolo della comunicazione nella costruzione del discorso geopolitico
contemporaneo.
Il modulo si apre con la visione del film “L’uomo del giorno dopo” (The Postman, K. Costner,
1998), al fine di stimolare la discussione sul significato e sul ruolo della comunicazione
nella edificazione, pratica e simbolica, dello spazio politico. Per quanto riguarda l’analisi del
ruolo della comunicazione nella costruzione del discorso geopolitico, vengono presi in
esame dapprima modelli classici della geopolitica formale e dei trasporti e grandi utopie
planetarie, quindi il discorso sulla globalizzazione e l’uso della comunicazione nella
produzione di un discorso geopolitico alternativo. Viene infine posta la questione della
comunicazione come “minaccia” dello spazio senso bio-politico e personale. A questo
proposito, il corso si chiude con la proiezione del film “Nemico pubblico” (Enemy of the
State, T. Scott, 1998).
Obiettivo del modulo è l’applicazione delle teorie e dei metodi della ricerca sociale ai
fenomeni empirici del turismo, territoriali e aziendali, per risolvere in modo innovativo alcuni
problemi trasformandoli in opportunità di sviluppo locale (marketing territoriale turistico).
Più in specifico, gli obiettivi professionalizzanti sono:
ƒ sviluppare competenze minime nell'analisi sociale e territoriale dell'offerta turistica
italiana su scala locale;
ƒ familiarizzarsi in modo propedeutico con le tecniche di progettazione e gestione di
attività turistiche incoming secondo un approccio sistemico;
ƒ acquisire le tecniche più semplici di pianificazione socio-territoriale e ambientale dello
sviluppo turistico locale secondo i principi del marketing territoriale.
Valutazione
Alla fine del modulo si svolgerà una verifica scritta attraverso questionario e quattro
domande a scelta su otto volte con la finalità di accertare la capacità di decodifica dei testi.
La durata della prova sarà di due ore.
Testi
Valutazione
N. Costa, I professionisti dello sviluppo turistico locale, Hoepli, Milano, 2005.
J. Ejarque, La destinazione turistica di successo, Hoepli, Milano, 2003.
Frequentanti: relazione su un tema concordato con il docente, che verrà esposta oralmente
con supporto di Power Point.
Non frequentanti: esame orale.
LEZIONI
Testi
A. Mattelart, La comunicazione globale, Ed. Riuniti, Roma, 2003.
J. Hugill, La comunicazione mondiale dal 1844. Geopolitica e tecnologia, Feltrinelli, Milano,
2005 (capitolo 1).
L. Bialasiewcz e C. Minca, Spazio e politica. Riflessioni di geografia critica, Cedam, Padova,
2004 (parti scelte).
LEZIONI
Periodo
9 gen – 3 feb
Orario
mar, mer 10.30-12.30
gio 11.30-13.30
Insegnamenti - Secondo Anno
71
72
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
3 ott – 28 ott
Orario
mar, mer, gio
14.30-16.30
Governance locale
I tempi della città
Ota de Leonardis
Francesca Zajczyk
[email protected]
[email protected]
Governance dei sistemi economici locali
Obiettivi
Davide Diamantini
Il modulo è finalizzato ad analizzare le più rilevanti caratteristiche e trasformazioni
dell’organizzazione temporale delle società urbane contemporanee, dedicando particolare
attenzione al tema della conciliazione temporale tra tempi individuali, familiari e sociali.
Nelle società contemporanee ad elevato livello di sviluppo, la città è il luogo in cui appare
più evidente la natura complessa e pluralistica dei tempi sociali. Strumenti di integrazione e
normativi, oltre che importanti dimensioni delle azioni sociali e valori costitutivi dell’identità
degli attori, i tempi sociali rappresentano oggi una chiave di lettura particolarmente adatta a
cogliere l’intrinseca dinamicità e pluralità dei fenomeni urbani.
In particolare, un primo momento del modulo sarà dedicato al dibattito sulla conciliazione
fra pari opportunità e politiche temporali e all’evoluzione nel tempo del concetto di
conciliazione. In questo quadro verrà poi illustrata la normativa nazionale e regionale in
materia di politiche temporali. Infine, dopo aver presentato oggetti e modalità operative
delle politiche temporali e dei piani degli orari urbani, verrà dedicata particolare attenzione
ad alcuni esempi di pratiche e politiche di conciliazione attuate in città italiane ed europee.
[email protected]
Obiettivi dei due moduli
I due moduli integrati si propongono di fornire le conoscenze teoriche e gli strumenti
analitici per lo studio delle politiche pubbliche, sia sociali che economiche, nel quadro di un
regime di governance locale caratterizzato dal coordinamento di diverse sedi, livelli e attori
nei processi di elaborazione e di implementazione delle politiche.
Il percorso formativo è scandito in quattro tappe: 1) inquadramento del concetto di
governance (differenze e relazioni tra politics e policy, e tra government e governance;
tipologie di governance e relativo dibattito su problemi e soluzioni); 2) approfondimento del
concetto attraverso l’analisi di casi di governance nel campo delle politiche sociali (con
particolare riferimento a forme di integrazione tra politiche sociali ed economiche); 3) la
governance nel quadro dell’analisi dei sistemi di sviluppo economico locale; 4) analisi di
casi di governance locale di processi d’innovazione tecnologica ed economica.
Valutazione
La valutazione riguarderà congiuntamente entrambi i moduli.
Frequentanti. Sono tenuti a svolgere esercitazioni, presentazioni e discussioni di elaborati
che costituiranno oggetto di valutazione; un colloquio finale completerà la valutazione.
Non frequentanti. Devono preparare una tesina di 15 pagine su uno dei temi a scelta che
verranno indicati dai docenti all’inizio del corso, oltre ai testi indicati.
Testi
Valutazione
Frequentanti: al termine del modulo gli studenti dovranno presentare un approfondimento
su un argomento trattato durante il corso secondo le modalità concordate con la docente.
Non frequentanti: gli studenti dovranno sostenere una prova scritta che riguarderà le
tematiche oggetto di studio.
Testi
Dispensa a cura della docente.
LEZIONI
C. Donolo, L’intelligenza delle istituzioni, Feltrinelli, Milano, 1997.
J. March, J. Olsen, Riscoprire le istituzioni, il Mulino, Bologna, 1992.
J.P. Gaudin, Gouverner par contrat, Presses de Science Po, Paris, 1999.
C. Edquist, Systems of Innovation: Technologies, Institutions and Organizations, Printer
Publisher, London, 1997.
P. Saviotti e B. Nooteboom, (eds), Technology Knowledge. From the Firm to Innovation
Systems, Edward Elgar, Cheltenham, 2000.
B.-Å. Lundvall, National Systems of Innovation: Toward a Theory of Innovation and
Interactive Learning, Printer Publisher, London, 1992.
LEZIONI
Governance locale
Governance dei sistemi economici locali
Periodo
Orario
Vedere orari laurea specialistica PROGEST
3 apr – 10 mag
lun, mar 13.30-16.30
Insegnamenti - Secondo Anno
73
74
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun 14.30-17.30
gio 12.30-15.30
Metodi di analisi per le realtà territoriali
Migrazioni e rapporti etnici
Francesca Zajczyk
Aurora Campus
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Obiettivo del modulo è l’approfondimento della definizione teorica ed empirica dei metodi di
analisi per le realtà territoriali attraverso l’individuazione di Milano come un caso studio
significativo.
La lettura ed interpretazione delle trasformazioni urbana verrà realizzata attraverso la
presentazione di ricerche e il contributo di testimoni privilegiati nei settori di più rilevante
trasformazione della città, sia dal punto di vista economico che sociale e culturale.
Il percorso riguarderà sia i fenomeni macro – relativi al problema delle politiche urbane e
dello sviluppo locale nello scenario di sfide e opportunità connesse alle trasformazioni
economico-sociali e ai processi di globalizzazione e unificazione europea – sia la
dimensione micro – con riferimento alle nuove forme di identità locale e all’impatto delle
trasformazioni della struttura economica e del mercato del lavoro locale sulla vita delle
persone.
Tra i possibili approcci al fenomeno dell’immigrazione straniera, uno dei più interessanti è
quello che si sofferma sulle dinamiche di interazione tra i nuovi arrivati e la popolazione
locale, tra insiders e outsiders, e sulle modalità con cui si sviluppa l’inserimento degli
immigrati nella società di arrivo: integrazione, assimilazione, conflittualità.
Dopo aver passato in rassegna i principali approcci teorici sul tema dell’immigrazione e
sulla figura dello straniero, un’analisi comparata delle caratteristiche dell’inserimento degli
immigrati stranieri nei differenti contesti europei permetterà di individuare le peculiari
caratteristiche del modello italiano. Il modulo si soffermerà quindi su alcune delle principali
problematiche che sono emerse in questi anni nel rapporto tra gli italiani e le nuove
popolazioni immigrate, per concludersi con una riflessione sulle politiche che è possibile
intraprendere per favorire l’inserimento degli immigrati nella nostra società.
Valutazione
Frequentanti: al termine del modulo gli studenti dovranno presentare un approfondimento
su un argomento trattato durante il corso secondo le modalità concordate con la docente.
Non frequentanti: gli studenti dovranno sostenere una prova scritta che riguarderà le
tematiche oggetto di studio.
Testi
F. Zajczyk, B. Borlini, F. Memo, S. Mugnano, Quartieri periferici tra incertezze e
trasformazioni, Bruno Mondatori, Milano, 2005.
Materiale distribuito nel corso (per i frequentanti).
Dispensa a cura del docente (per i non frequentanti).
LEZIONI
Periodo
16 feb – 17 mar
Non frequentanti: tradizionale esame scritto che verterà su uno dei testi indicati più oltre.
Frequentanti: potranno scegliere ulteriori modalità di verifica quali tesine concordate col
docente.
Testi
A. Sayad, La doppia assenza, Cortina Editore, Milano, 2002 (parti scelte).
P. Basso, F. Perocco (a cura di), Gli immigrati in Europa, Franco Angeli, Milano, 2003 (parti
scelte).
V. Cotesta, Sociologia dei conflitti etnici, Laterza, Roma-Bari, 2001 (parti scelte).
Ulteriore materiale verrà fornito agli studenti frequentanti durante il modulo.
LEZIONI
Orario
lun, mar
12.30-15.30
Insegnamenti - Secondo Anno
Valutazione
75
76
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
9 nov – 6 dic
Orario
lun, mar, mer
12.30-14.30
Modelli locali di sviluppo
Valutazione economica delle politiche
Tomaso Pompili
Tomaso Pompili
[email protected]
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Dal lato dell’offerta, i sistemi economici si differenziano per le caratteristiche della
tecnologia, della forza lavoro impiegata, delle imprese operanti, dei settori prevalenti e della
localizzazione nel territorio. L’evoluzione temporale di queste caratteristiche influenza
l’andamento complessivo dei sistemi economici in termini di occupazione e di reddito. Il
corso presenta e discute i principali modelli teorici del mutamento strutturale dei sistemi
economici, come strumenti per leggere le dinamiche produttive ed occupazionali di lungo
periodo, anche a fini di intervento pubblico.
Si presuppone la padronanza dei concetti contenuti dei moduli “Economia politica” della
laurea triennale in Sociologia e del modulo “Comportamenti di mercato”. Il modulo è
accorpato a Valutazione economica delle politiche, che lo segue.
Il termine italiano “politica” traduce due fenomeni differenti, resi in inglese con i termini
“politics” (politica dei partiti, delle elezioni…) e “policy” (politica industriale, scolastica, dei
trasporti …). Selezione, disegno e attuazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo sono
questioni decisive per la loro efficacia e caratterizzate da problemi specifici che richiedono
tecniche appropriate. Il corso presenta e discute sia i principali metodi di valutazione, come
strumenti di supporto al decisore pubblico, anche nei suoi rapporti con i decisori privati, sia i
principali problemi di scelta pubblica.
Si presuppone la padronanza dei concetti contenuti dei moduli “Economia politica” della
laurea triennale in Sociologia e del modulo “Comportamenti di mercato”. Il modulo è
accorpato a Modelli locali di sviluppo, che lo precede.
Valutazione
Valutazione
L’esame di profitto si supera con l’accertamento della preparazione mediante una di queste
opzioni:
ƒ relazione scritta (max 4000 parole) su tema concordato, presentata pubblicamente
(frequentanti).
ƒ prova scritta integrativa (risposta a 2 domande in 45 minuti) sugli argomenti trattati a
lezione (frequentanti il modulo Valutazione economica delle politiche con relazione
scritta su quello);
ƒ prova scritta (risposta a 4 domande in 90 minuti: 2 MLS + 2 VEP) sugli argomenti in
programma (lavoratori studenti).
L’esame di profitto si supera con l’accertamento della preparazione mediante una di queste
opzioni:
ƒ relazione scritta (max 4000 parole) su tema concordato, presentata pubblicamente
(frequentanti).
ƒ prova scritta integrativa (risposta a 2 domande in 45 minuti) sugli argomenti trattati a
lezione (frequentanti il modulo Modelli locali di sviluppo con relazione scritta su quello);
ƒ prova scritta (risposta a 4 domande in 90 minuti: 2 MLS + 2 VEP) sugli argomenti in
programma (lavoratori studenti);
Testi
Testo consigliato per la prova (uno dei due, a scelta dello studente):
L. Boggio, G. Seravalli, Lo sviluppo economico: fatti teorie politiche, il Mulino, Bologna, 2003
(capitoli da 1 a 7, escluse le appendici).
M. D’Antonio, A. Flora, M. Scarlato, Economia dello sviluppo, Zanichelli, Bologna, 2002
(capitoli da 1 a 15, eccetto il 6).
Testi utili per la relazione (e per la tesi):
vedi la bibliografia in rete wwwfacolta.sociologia.unimib.it/cdl_st/index.asp
Eventuali materiali aggiuntivi (lucidi, articoli a stampa, documenti in rete, casi) sono
disponibili in rete (wwwfacolta.sociologia.unimib.it/cdl_st/index.asp) la settimana dopo la
relativa lezione.
LEZIONI
Periodo
9 nov – 6 dic
Testo consigliato per la prova (uno dei tre, a scelta dello studente)
R. Brancati, Analisi e metodologie per la valutazione delle politiche industriali, Franco
Angeli, Milano, 2001 (capitoli da 1 a 3 e da 7 a 9).
R. Camagni, G. Gorla, Valutazione economica e valutazione strategica di programmi e
progetti territoriali, Franco Angeli, Milano, 2005 (in pubblicazione: capitoli da definire).
F. Nuti, La valutazione economica delle decisioni pubbliche, Giappichelli, Torino, 2001
(capitoli da 3 a 5 e uno a scelta fra i seguenti 1+2, 6, 10, 11).
Testi utili per la relazione (e per la tesi) sono disponibili in rete.
Eventuali materiali aggiuntivi (lucidi, articoli a stampa, documenti in rete, casi) sono
disponibili in rete la settimana dopo la relativa lezione.
LEZIONI
Orario
mar, mer, gio
10.30-12.30
Insegnamenti - Secondo Anno
Testi
77
78
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
9 gen – 3 feb
Orario
mar 12.30-14.30
mer, gio 8.30-10.30
Politiche comunitarie e realtà locali
Sistemi locali di welfare
Testi
Lavinia Bifulco
[email protected]
Obiettivi dei due moduli
I processi attuali di policy design e policy making registrano l’importanza crescente sia
della dimensione sovra-nazionale sia della dimensione locale e lo sviluppo di dinamiche di
rapporto parzialmente inedite fra i due livelli di governo e azione implicati. Un campo di
policy da questo punto di vista centrale è costituito dalla composita filiera dei programmi
europei orientati agli obiettivi di coesione sociale e sostenibilità al centro del cosiddetto
“modello sociale europeo”. Da questa filiera traggono impulso interventi localizzati su
materie diverse e diversamente integrabili fra loro: lo sviluppo economico, la riqualificazione
urbana, la lotta all’esclusione sociale, l’occupabilità.
Il percorso sviluppato nell’ambito dei due moduli affronta il tema del rapporto fra
dimensione europea e dimensione locale delle politiche con l’obiettivo di mettervi a fuoco le
tendenze trasformative emergenti, in particolare per quanto riguarda le forme, gli strumenti
e gli esiti dell’azione pubblica nelle politiche.
La prima parte del lavoro sarà dedicato a fissare il quadro di osservazione, i presupposti e
le implicazioni principali dell’emergenza di un framework europeo di policy con riferimento
particolare a:
ƒ le coordinate di base dei processi di europeizzazione e di localizzazione delle politiche;
ƒ le politiche europee per la coesione sociale e la sostenibilità;
ƒ i programmi comunitari di lotta all’esclusione sociale;
ƒ la governance delle politiche sociali.
La seconda parte del lavoro si concentrerà sull’analisi dei sistemi locali di welfare e
approfondirà:
ƒ i modelli e i regimi regolativi emergenti nelle politiche sociali al livello locale, in Europa e
in Italia;
ƒ gli interventi di cura rivolti ai soggetti fragili e le misure di sostegno al reddito finalizzate
all’inserimento (sociale e lavorativo), in Europa e in Italia;
ƒ i dispositivi di territorializzazione e di individualizzazione all’opera nel cosiddetto “welfare
municipale”.
La bibliografia è organizzata in due parti. La prima parte comprende testi di base e comuni
a tutti gli studenti. La seconda parte sarà organizzata in blocchi tematici a scelta degli
studenti sulla base degli approfondimenti che, in parallelo, verranno sviluppati su fuochi
tematici specifici. I testi di approfondimento saranno indicati all’inizio dei moduli.
A. Bagnasco, Società fuori squadra, il Mulino, Bologna, 2003 (capitolo 3, pagg. 91-123).
L. Bifulco, (a cura di), Le politiche sociali. Temi e prospettive emergenti, Carocci, Roma,
2005 (parti scelte).
R. Castel, L’insicurezza sociale, Einaudi, Torino, 2004 (capitoli 2, 3, 5).
E. d’Albergo (a cura di), Oltre la frammentazione. Istituzioni, welfare e politiche urbane a
Roma e Madrid, Edizioni Officina, Roma, 2003 (pagg. 13-36).
P.J. Di Maggio, W.W. Powell, La gabbia di ferro rivisitata. Isomorfismo istituzionale e
razionalità collettiva nei campi organizzativi, in W.W. Powell, P.J. Di Maggio (a cura di), Il
neoistituzionalismo nell’analisi organizzativa, Edizioni di Comunità, Torino, 2000 (pagg. 88115).
C. Saraceno, (a cura di), Le dinamiche assistenziali in Europa, il Mulino, Bologna, 2004
(parti scelte).
LEZIONI
Politiche comunitarie e realtà locali
Sistemi locali di welfare
Valutazione
I due moduli sono accorpati. E’ prevista perciò un’unica prova di modulo.
Frequentanti: la prova comprende la presentazione e discussione di lavori in aula
nell’ambito di ciascun modulo; una tesina scritta integrativa (da preparare alla fine dei due
moduli).
Non frequentanti: la prova, fissata alla fine dei due moduli, prevede una relazione scritta
oppure, a scelta, un colloquio orale.
Insegnamenti - Secondo Anno
79
80
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
Orario
Vedere orari delle lezioni del corso di
laurea specialistica PROGEST.
Vedere orari delle lezioni del corso di
laurea specialistica PROGEST.
Diritto regionale e degli enti locali
Sociologia della scienza
Margherita Ramajoli
In corso di nomina
[email protected]
Obiettivi
Obiettivi
Frequentanti: verrà richiesta la stesura di una breve relazione su uno degli argomenti del
corso. La prova di esame è orale e consisterà nella discussione della relazione e nella
verifica complessiva della conoscenza degli argomenti trattati.
Non frequentanti: la prova di esame è orale.
Il modulo si propone di illustrare i principali approcci sociologici di analisi della scienza e
della conoscenza scientifica. Negli scenari attuali della “società della conoscenza”, un
insieme sempre più ampio e pervasivo di problemi e di fatti sociali presenta implicazioni di
carattere scientifico e tecnologico. In questo contesto non è più possibile considerare
scienza e società come due sistemi separati e poco permeabili. Il crescere delle
interrelazioni e delle sovrapposizioni tra il sistema della ricerca scientifica e il più ampio
contesto sociale e politico contribuisce ad aumentare sempre di più la rilevanza della
riflessione sociologica sulla scienza ai fini di una corretta interpretazione della società
contemporanea. Per questo motivo, il modulo prevede di affiancare alla presentazione
teorica delle principali linee di sviluppo della sociologia della scienza una parte più
applicata, basata sulla discussione di casi ed esempi concreti utili ad illustrare l’evolversi
del rapporto tra scienza e società.
Nel corso delle lezioni verranno forniti gli strumenti base di analisi per comprendere
l’evoluzione storica del sistema della ricerca scientifica e della riflessione sociologica sulla
scienza, con una particolare focalizzazione sui fenomeni più recenti e sulle interazioni tra
scienza, economia e società.
Testi
Valutazione
A scelta uno dei seguenti manuali:
S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, il Mulino, Bologna,
2003.
G. Rolla, Diritto regionale e degli enti locali, Giuffrè, Milano, 2002.
T. Martines, A. Ruggeri, C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, Milano, 2002.
Agli studenti frequentanti saranno forniti durante il corso i materiali oggetto di esame.
Frequentanti: preparazione di una tesina di approfondimento su uno degli argomenti del
modulo, da concordare con il docente. La prova di esame sarà orale e consisterà nella
discussione della tesina e nella verifica complessiva della conoscenza degli argomenti
trattati nel modulo.
Non frequentanti: prova scritta.
LEZIONI
V. Ancarani, La scienza decostruita. Teorie sociologiche della conoscenza scientifica,
Franco Angeli, Milano, 1996 (fino al capitolo 7 incluso).
M. Bucchi, Scienza e società, il Mulino, Bologna, 2002 (capitoli 7 e 8).
Dispensa a cura del docente.
Il corso ha ad oggetto il sistema delle autonomie territoriali e si propone di approfondire in
special modo i contenuti della revisione del Titolo V della seconda Parte della Costituzione
nonché della Legge costituzionale n. 2 del 2001, anche alla luce della più recente
giurisprudenza della Corte costituzionale.
In particolare: Regioni e enti locali nell’evoluzione legislativa e costituzionale - Le forme di
governo di Regioni e enti locali - Le forme di cooperazione tra Stato, Regioni e enti locali – Il
riparto delle competenze – Regioni, enti locali e diritto comunitario - I cittadini e
l’amministrazione regionale e locale.
Valutazione
Periodo
3 apr – 10 mag
Orario
lun, mar, mer
10.30-12.30
Testi
LEZIONI
Insegnamenti - Secondo Anno
81
82
Insegnamenti – Secondo Anno
Periodo
3 apr – 10 mag
Orario
lun, mar, mer
8.30-10.30
Laboratori
Sociologia visuale
Cristiano Mutti
All’interno della proposta formativa dell’a.a. 2005-06 verranno attivati diversi laboratori sia
di carattere metodologico sia specifici per ciascun curriculum. In particolare, per tre
laboratori è prevista la possibilità, per chi lo desiderasse, di approfondire operativamente le
competenze sviluppate attraverso un’esperienza di stage.
[email protected]
Obiettivi
“Il rapporto che intercorre tra la fotografia (o immagini videoregistrate) e la sociologia non è
ancora del tutto chiaro tra i sociologi, specialmente in Italia, così come non è del tutto
chiaro cosa sia la sociologia visuale, anche se negli ultimi anni le cose sono cambiate”
(Faccioli, 2003).
Alla base di questo cambiamento c’è l’ingresso delle immagini sulla scena sociologica non
soltanto in quanto oggetti di studio ma come veri e propri strumenti di ricerca. Le immagini,
infatti, sono dotate di un elevato potere euristico - ovvero il loro valore sta più nella loro
funzione ermeneutica che non in quella documentaria - e permettono al sociologo di
esplorare e ottenere informazioni su ambiti della realtà che la comunicazione verbale e
numerica non possono raggiungere.
Partendo dalle origini dell’approccio visuale si seguirà il percorso che questa materia ha
faticosamente sviluppato nel campo delle scienze sociali, fino alla sua attuale definizione.
Il corso si propone di introdurre agli studenti la disciplina nei suoi principali aspetti teorici e
metodologici, senza tralasciare gli argomenti oggetto di dibattito e le principali aree di
studio.
La frequenza è consigliata per coloro che volessero seguire il successivo laboratorio
didattico in Sociologia visuale e tecniche di ricerca.
Valutazione
La valutazione avverrà per mezzo di una prova scritta finale sia per i frequentanti che per i
non frequentanti
Testi
Dispensa a cura del docente.
LEZIONI
Periodo
16 feb – 17 mar
Laboratori metodologici
ƒ Le interviste
ƒ I focus group (laboratorio per la laurea specialistica)
ƒ Pratica dei metodi etnografici (laboratorio per la laurea specialistica)
ƒ L'analisi dei dati con STATA
ƒ SPSS
Laboratori connessi ai singoli curricula
Curriculum: Lavoro e organizzazione
ƒ Analisi di dati per lo studio del mercato del lavoro
ƒ Metodi e casi di analisi delle organizzazioni
Curriculum: Cultura e comunicazione
ƒ Comunicazione pubblica (possibilità di stage)
ƒ Il linguaggio cinematografico
ƒ Nuovi stili di consumo di droga nell’adolescenza (possibilità di stage)
ƒ Sociologia visuale e tecniche di ricerca (possibilità di stage)
Curriculum: Territorio e politiche locali
ƒ Mobilità e trasformazioni urbane
ƒ Nuovi strumenti di riqualificazione urbana
La partecipazione a un laboratorio dà diritto all’acquisizione di 3 CFU. Ogni laboratorio, che
si articola in 20 ore di lavoro in aula più il lavoro individuale o di gruppo, richiede da parte
dello studente la preparazione di un elaborato-prova finale. Per acquisire i 3 CFU è
necessario frequentare almeno il 75% dell’attività didattica del laboratorio e superare una
prova finale.
Ciascun laboratorio sarà attivato con un minimo di 4 partecipanti.
Orario
lun, mar, mer
16.30-18.30
Sebbene alcuni laboratori abbiano una denominazione analoga a quella di laboratori offerti
nel corso di laurea triennale in Sociologia, contenuti e metodologie sono stati
specificamente pensati per gli studenti del corso di laurea specialistica.
E’ richiesta la frequenza di almeno un laboratorio di carattere metodologico.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare il sito della Facoltà.
Insegnamenti - Secondo Anno
83
84 Laboratori
CAPITOLO III
Informazioni utili
85
86
Informazioni utili
Calendario accademico 2005 - 2006
Gennaio
2006
Febbraio
2006
Marzo
2006
Aprile
2006
1
Vacanze Natale
Lezioni periodo 3
Lezioni periodo 4
Sabato
1
2
2
Vacanze Natale
Lezioni periodo 3
Vacanze carnev.
Domenica
2
3
3
Vacanze Natale
Lezioni periodo 3
Vacanze carnev.
Lezioni periodo 5
3
Vacanze Natale
Sabato
Vacanze carnev.
Lezioni periodo 5
4
Ottobre
2005
Novembre
2005
Dicembre
2005
Sabato
Ognissanti
Lezioni periodo 2
1
2
Domenica
Sospensione / recuperi
Lezioni periodo 2
3
Lezioni periodo 1
Sospensione / recuperi
Sabato
1
Sospensione / recuperi
Domenica
4
4
Lezioni periodo 1
Sabato
Lezioni periodo 2
5
5
Vacanze Natale
Domenica
Domenica
Lezioni periodo 5
5
Lezioni periodo 1
Domenica
Lezioni periodo 2
6
6
Epifania
Sospensione
Lezioni periodo 4
Lezioni periodo 5
6
S. Ambrogio
7
7
Sabato
Sospensione
Lezioni periodo 4
Lezioni periodo 5
7
8
4
Lezioni periodo 1
5
6
7
Lezioni periodo 1
Sospensione / recuperi
8
Sabato
Sospensione / recuperi
Immacolata
8
8
Domenica
Sospensione
Lezioni periodo 4
Sabato
9
Domenica
Lezioni periodo 2
Sospensione
9
9
Lezioni periodo 3
Esami
Lezioni periodo 4
Domenica
9
Lezioni periodo 3
Esami
Lezioni periodo 4
Lezioni periodo 5
10
10
Lezioni periodo 1
Lezioni periodo 2
Sabato
10
10
11
Lezioni periodo 1
Lezioni periodo 2
Domenica
11
11
Lezioni periodo 3
Sabato
Sabato
Lezioni periodo 5
11
12
Lezioni periodo 1
Sabato
Esami
12
12
Lezioni periodo 3
Domenica
Domenica
Lezioni periodo 5
12
Lezioni periodo 3
Esami
Lezioni periodo 4
Vacanze Pasqua
13
13
Lezioni periodo 1
Domenica
Esami
13
13
14
Lezioni periodo 1
Lezioni periodo 2
Esami
14
14
Sabato
Esami
Lezioni periodo 4
Vacanze Pasqua
14
15
Sabato
Lezioni periodo 2
Esami
15
15
Domenica
Esami
Lezioni periodo 4
Vacanze Pasqua
15
Esami
16
16
Lezioni periodo 3
Lezioni periodo 4
Lezioni periodo 4
Vacanze Pasqua
16
16
Domenica
Lezioni periodo 2
17
Lezioni periodo 1
Lezioni periodo 2
Sabato
17
17
Lezioni periodo 3
Lezioni periodo 4
Lezioni periodo 4
Vacanze Pasqua
17
18
Lezioni periodo 1
Lezioni periodo 2
Domenica
18
18
Lezioni periodo 3
Sabato
Sabato
Vacanze Pasqua
18
Esami
19
19
Lezioni periodo 3
Domenica
Domenica
Vacanze Pasqua
19
19
Lezioni periodo 1
Sabato
20
Lezioni periodo 1
Domenica
Esami
20
20
Lezioni periodo 3
Lezioni periodo 4
Sospensione
Lezioni periodo 5
20
21
Lezioni periodo 1
Lezioni periodo 2
Esami
21
21
Sabato
Lezioni periodo 4
Sospensione
Lezioni periodo 5
21
Domenica
Lezioni periodo 4
Sospensione
Sabato
22
Sabato
Lezioni periodo 2
Esami
22
22
23
Domenica
Lezioni periodo 2
Vacanze Natale
23
23
Lezioni periodo 3
Lezioni periodo 4
Sospensione
Domenica
23
24
Lezioni periodo 1
Lezioni periodo 2
Vacanze Natale
24
24
Lezioni periodo 3
Lezioni periodo 4
Sospensione
Vacanza
24
Lezioni periodo 3
Sabato
Sabato
Festa Liberazione
25
22
Lezioni periodo 2
Vacanze Natale
25
25
Lezioni periodo 1
Sabato
Vacanze Natale
26
26
Lezioni periodo 3
Domenica
Domenica
Lezioni periodo 5
26
Lezioni periodo 1
Domenica
Vacanze Natale
27
27
Lezioni periodo 3
Lezioni periodo 4
Esami
Lezioni periodo 5
27
Sabato
Lezioni periodo 4
Esami
Lezioni periodo 5
28
25
Lezioni periodo 1
26
27
Lezioni periodo 1
Lezioni periodo 2
Vacanze Natale
28
28
29
Sabato
Lezioni periodo 2
Vacanze Natale
29
29
Domenica
Esami
Sabato
29
30
Domenica
Lezioni periodo 2
Vacanze Natale
30
30
Lezioni periodo 3
Esami
Domenica
30
31
31
Lezioni periodo 3
Esami
87
88
Informazioni utili
28
31
Sospensione
Vacanze Natale
Informazioni utili
31
Maggio
2006
Giugno
2006
Luglio
2006
Calendario degli esami
Settembre
2006
LEGENDA:
grigio
bianco
appelli
recuperi
Festa dei
lavoratori
Lezioni periodo 6
Sabato
Vacanze
2
Lezioni periodo 5
Festa Repubblica
Domenica
Sabato
2
3
Lezioni periodo 5
Sabato
Esami
Domenica
3
4
Lezioni periodo 5
Domenica
Esami
Esami
4
5
Lezioni periodo 5
Lezioni periodo 6
Esami
Esami
5
1° ANNO
6
Sabato
Lezioni periodo 6
Esami
Esami
6
7
Domenica
Lezioni periodo 6
Esami
Esami
7
Analisi delle
organizzazioni e dei
mercati del lavoro
8
Lezioni periodo 5
Lezioni periodo 6
Sabato
Esami
8
9
Lezioni periodo 5
Lezioni periodo 6
Domenica
Sabato
9
Teorie della
rappresentanza politica
10
Lezioni periodo 5
Sabato
Esami
Domenica
10
11
Sospensione
Domenica
Esami
Esami
11
12
Sospensione
Lezioni periodo 6
Esami
Esami
12
13
Sabato
Lezioni periodo 6
Esami
Esami
13
14
Domenica
Lezioni periodo 6
Esami
Esami
14
Diritti di cittadinanza
15
Esami
Lezioni periodo 6
Sabato
Esami
15
16
Esami
Lezioni periodo 6
Domenica
Sabato
16
17
Esami
Sabato
Vacanze
Domenica
17
18
Esami
Domenica
Vacanze
Esami
18
19
Esami
Sospensione
Vacanze
Esami
19
Metodi comparativi
nelle scienze sociali
Economia delle
industrie e dei servizi
Origini storiche del
welfare
20
Sabato
Sospensione
Vacanze
Esami
20
21
Domenica
Sospensione
Vacanze
Esami
21
22
Lezioni periodo 6
Sospensione
Sabato
Esami
22
23
Lezioni periodo 6
Sospensione
Domenica
Sabato
23
24
Lezioni periodo 6
Sabato
Vacanze
Domenica
24
25
Lezioni periodo 6
Domenica
Vacanze
Esami
26
Lezioni periodo 6
Esami
Vacanze
27
Sabato
Esami
28
Domenica
Esami
29
Lezioni periodo 6
30
Lezioni periodo 6
31
Lezioni periodo 6
1
1
12-22
dic 05
9-15
feb 06
27-31
mar 06
15-19
mag 06
26 giu
14 lug
06
4 - 22
set 06
S
20/12
h 9.00
15/2
h 15.00
30/3
h 14.00
16/5
h 14.00
6/7
h 9.00
20/9
h 14.00
S
14/12
h 9.30
13/2
h 9.30
28/3
h 9.00
18/5
h 14.00
4/7
h 9.30
22/9
h 9.30
O
13/12
h 14.00
15/2
h 9.30
27/2
h 9.00
17/5
h 14.00
5/7
h 14.00
11/9
h 14.00
21/12
h 9.00
21/12
h 9.00
20/12
h 10.00
20/12
h 9.30
16/12
h 9.00
14/2
h 9.00
14/2
h 9.00
13/2
h 10.00
15/2
h 14.30
13/2
h 14.00
31/3
h 9.00
31/3
h 9.00
30/3
h 10.00
29/3
h 9.00
27/3
h 9.30
15/5
h 9.00
15/5
h 9.00
15/5
h 10.00
18/5
h 14.00
18/5
h 9.30
30/6
h 9.00
30/6
h 9.00
5/7
h 9.00
11/7
h 9.30
7/7
h 12.30
12/9
h 14.00
12/9
h 14.00
21/9
h 10.00
21/9
h 9.30
21/9
h 9.30
O
20/12
h 10.00
14/2
h 12.00
28/3
h 9.00
19/5
h 12.00
27/6
h 12.00
13/9
h 14.00
S/O
14/12
h 9.30
13/2
h 9.30
28/3
h 9.00
18/5
h 14.00
4/7
h 9.30
22/9
h 9.30
Tecniche di riduzione
dei dati
O
22/12
h 11.00
15/2
h 11.00
30/3
h 9.00
18/5
h 9.30
7/7
h 9.30
8/9
h 11.00
25
I fondamenti sociali
dell'economia
S
20/12
h 12.30
13/2
h 12.30
28/3
h 12.30
16/5
h 12.30
4/7
h 12.30
13/9
h 12.30
Esami
26
L'analisi del discorso
S/O
Vacanze
Esami
27
14/12
h 9.30
9/2
h 14.00
29/3
h 9.30
17/5
h 9.30
5/7
h 9.30
19/9
h 15.00
Vacanze
Esami
28
Etnografia
S/O
12/12
h 9.30
15/2
h 9.30
30/3
h 9.30
17/5
h 9.30
5/7
h 9.30
19/9
h 15.00
Esami
Sabato
Esami
29
Esami
Domenica
Sabato
30
Algebra matriciale
S
15/12
h 14.30
14/2
h 14.30
31/3
h 9.30
17/5
h 14.30
27/6
h 14.30
15/9
h 9.30
L'indagine campionaria
S
19/12
h 10.00
14/2
h 10.00
27/3
h 9.00
16/5
h 9.00
13/7
h 9.00
14/9
h 9.00
Vacanze
31
Informazioni utili
89
Rappresentazione dei
fenomeni sociali nello
spazio
Teorie dell'eguaglianza
e dell'equità
Antropologia delle
comunità locali
Processi di innovazione
culturale
90
Informazioni utili
S/O
S/O
S/O
S
O
Modelli lineari nella
ricerca sociologica
La dinamica
dell'intervista
S
O
12-22
dic 05
9-15
feb 06
27-31
mar 06
15-19
mag 06
26 giu
14 lug
06
4 - 22
set 06
19/12
h 10.00
16/12
h 9.30
20/12
h 10.00
14/2
h 10.00
15/2
h 15.00
14/2
h 9.00
27/3
h 9.00
30/3
h 14.00
31/3
h 9.00
16/5
h 9.00
17/5
h 14.00
19/5
h 10.00
13/7
h 9.00
3/7
h 14.00
11/7
h 14.30
14/9
h 9.00
12/9
h 15.00
8/9
h 14.00
Governance dei sistemi
economici locali
Trattamento delle
informazioni
Comunicazione e
mutamento sociale
O
O
12-22
dic 05
9-15
feb 06
27-31
mar 06
15-19
mag 06
26 giu
14 lug
06
4 - 22
set 06
21/12
h 10.00
12/12
h 9.30
19/12
h 14.30
9/2
h 13.30
13/2
h 9.30
13/2
h 14.00
30/3
h 9.30
27/3
h 9.00
27/3
h 9.30
15/5
h 9.30
15/5
h 9.30
18/5
h 9.30
12/7
h 9.30
3/7
h 9.30
6/7
h 14.30
13/9
h 13.30
11/9
h 9.30
13/9
h 14.00
Teorie della cultura
O
Stratificazione e
mobilità sociale
O
21/12
h 11.00
9/2
h 11.00
29/3
h 9.00
17/5
h 11.00
12/7
h 11.00
20/9
h 11.00
I consumi culturali
S/O
19/12
h 14.30
13/2
h 14.00
27/3
h 9.30
18/5
h 9.30
6/7
h 14.30
13/9
h 14.00
Generi e generazioni
O
21/12
h 11.00
9/2
h 11.00
29/3
h 9.00
17/5
h 11.00
12/7
h 11.00
20/9
h 11.00
Culture giovanili
S/O
12/12
h 9.30
13/2
h 9.30
27/3
h 9.30
18/5
h 9.30
6/7
h 14.30
13/9
h 14.00
Comportamenti di
mercato
S
20/12
h 9.30
13/2
h 9.30
28/3
h 9.00
16/5
h 9.30
4/7
h 9.30
13/9
h 9.30
O
13/2
h 10.00
30/3
h 10.00
15/5
h 10.00
5/7
h 9.00
21/9
h 10.00
9/2
h 14.00
30/3
h 9.30
16/5
h 10.00
27/6
h 12.00
11/9
h 12.00
S/O
20/12
h 10.00
12/12
h 9.30
O
22/12
h 11.00
9/2
h 11.00
31/3
h 11.00
19/5
h 11.00
4/7
h 11.00
22/9
h 9.30
Sistemi urbani
comparati
S/O
15/12
h 9.30
10/2
h 9.30
27/3
h 14.00
19/5
h 14.00
29/6
h 14.00
18/9
h 14.00
Fenomeni sociali nello
spazio
S/O
15/12
h 9.30
10/2
h 9.30
27/3
h 14.00
19/5
h 14.00
29/6
h 14.00
18/9
h 14.00
15/12
h 9.30
20/12
h 9.00
20/12
h 9.00
13/2
h 14.00
15/2
h 15.00
15/2
h 15.00
31/3
h 9.00
30/3
h 14.00
30/3
h 14.00
17/5
h 10.00
16/5
h 14.00
16/5
h 14.00
6/7
h 10.00
6/7
h 9.00
6/7
h 9.00
12/9
h 10.00
20/9
h 14.00
20/9
h 14.00
12/12
h 10.00
16/12
h 10.00
13/12
h 14.00
14/12
h 9.30
19/12
h 10.00
21/12
h 8.30
21/12
h 8.30
14/2
h 10.00
15/2
h 10.00
13/2
h 9.30
10/2
h 9.30
15/2
h 9.30
15/2
h 8.30
15/2
h 8.30
30/3
h 9.00
28/3
h 14.00
27/3
h 9.30
27/3
h 9.00
29/3
h 14.00
28/3
h 11.30
28/3
h 11.30
19/5
h 10.00
16/5
h 10.00
15/5
h 14.00
19/5
h 10.00
18/5
h 12.00
16/5
h 11.30
16/5
h 11.30
30/6
h 10.00
11/7
h 10.00
26/6
h 9.30
3/7
h 10.00
12/7
h 10.00
11/7
h 11.30
11/7
h 11.30
22/9
h 14.00
12/9
h 14.00
18/9
h 9.30
8/9
h 10.00
19/9
h 14.00
12/9
h 11.30
12/9
h 11.30
Analisi del mutamento
sociale
Il rapporto d'impiego
2° ANNO
Diritto dell'informazione
e dell'editoria
Capitale umano e
capitale sociale
Politiche del lavoro in
Italia e in Europa
O
S
S
Le culture politiche
S/O
14/12
h 11.00
13/2
h 9.30
28/3
h 9.00
15/5
h 14.00
4/7
h 9.30
22/9
h 9.30
Storia delle politiche
culturali
O
16/12
h 9.00
13/2
h 14.00
27/3
h 9.30
18/5
h 9.30
6/7
h 14.30
13/9
h 14.00
Migrazioni e rapporti
etnici
S
20/12
h 15.00
15/2
h 11.00
27/3
h 10.00
20/5
h 10.00
11/7
h 15.00
7/9
h 15.00
Organizzazioni a rete e
sviluppo locale
S
14/12
h 13.30
10/2
h 13.30
29/3
h 11.30
17/5
h 11.30
11/7
h 13.30
12/9
h 13.30
Gestione dei sistemi
turistici locali
S
15/12
h 10.30
9/2
h 10.30
30/3
h 10.30
18/5
h 10.30
6/7
h 10.30
14/9
h 14.30
Governance locale
O
21/12
h 9.30
9/2
h 13.30
30/3
h 9.30
15/5
h 9.30
12/7
h 9.30
13/9
h 13.30
Geografia della
comunicazione globale
O
13/12
h 9.00
10/2
h 9.30
31/3
h 9.00
19/5
h 9.30
7/7
h 9.30
15/9
h 9.30
Informazioni utili
91
Globalizzazione e
localizzazione della
cultura
La società
dell'informazione
Il management dei
servizi
Cambiamento dei
sistemi organizzativi
Comunicazione esterna
e organizzativa
Comunicazione
istituzionale
Modelli locali di
sviluppo
Valutazione economica
delle politiche
O
S
S
S/O
S
O
S/O
S/O
Diritto regionale e degli
enti locali
O
xxxxx
xxxxx
xxxxx
18/5
h 9.30
19/7
h 9.00
13/9
h 9.30
Le professioni della
conoscenza
S
20/12
h 9.00
9/2
h 9.30
29/3
h 9.00
17/5
h 9.00
5/7
h 9.30
20/9
h 14.00
Salari e occupazione
S
21/12
h 15.00
9/2
h 9.00
30/3
h 9.00
19/5
h 9.30
30/6
h 14.00
7/9
h 14.00
Teoria dei contratti e
mercati interni
S
21/12
h 15.00
9/2
h 9.00
30/3
h 9.00
19/5
h 9.30
30/6
h 14.00
7/9
h 14.00
Il mercato culturale
S
20/12
h 9.30
13/2
h 9.30
28/3
h 9.00
16/5
h 9.30
4/7
h 9.30
13/9
h 9.30
Regolazione del
mercato del lavoro
O
22/12
h 11.00
9/2
h 11.00
31/3
h 11.00
19/5
h 11.00
4/7
h 11.00
22/9
h 9.30
Tecniche di analisi
dell'opinione pubblica
S/O
14/12
h 14.00
13/2
h 9.30
28/3
h 9.00
15/5
h 14.00
4/7
h 9.30
22/9
h 9.30
I tempi della città
S/O
12/12
h 9.30
10/2
h 9.30
31/3
h 9.00
18/5
h 11.00
12/7
h 14.00
15/9
h 9.00
92
Informazioni utili
Metodi di analisi delle
realtà territoriali
S/O
12-22
dic 05
9-15
feb 06
27-31
mar 06
15-19
mag 06
26 giu
14 lug
06
4 - 22
set 06
12/12
h 9.30
10/2
h 9.30
31/3
h 9.00
18/5
h 11.00
12/7
h 14.00
15/9
h 9.00
Sistemi locali di welfare
S/O
vedi orari appelli progest
Politiche comunitarie e
realtà locali
S/O
vedi orari appelli progest
MODULI OPZIONALI
Demografia
S
xxxxx
xxxxx
Sociologia visuale
S
xxxxx
xxxxx
S/O
xxxxx
xxxxx
RECUPERI
MODULI NON ATTIVATI
Valutazione dei sistemi
formativi
PRIMO ANNO
Primo semestre (novembre 2005 – febbraio 2006)
MODULI MUTUATI
Sociologia della scienza
Calendario delle lezioni del primo anno
S
21/12
h 9.30
15/2
h 9.30
29/3
h 9.00
28/3
h 9.00
xxxxx
xxxxx
17/5
h 9.00
19/5
h 9.00
16/5
h 9.00
xxxxx
5/7
h 9.30
13/7
h 9.00
7/7
h 9.00
28/6
h 9.30
20/9
h 14.00
15/9
h 9.00
14/9
h 9.00
9 novembre – 6 dicembre
9 gennaio – 3 febbraio
Biorcio Roberto
Teorie della rappresentanza politica
Vicari Serena
Sistemi urbani comparati
Leccardi Carmen
Processi di innovazione culturale
Mingione Enzo / Silva Francesco
I
fondamenti
sociali
dell’economia
Comportamenti di mercato
Pisati Maurizio
L’indagine campionaria
Pisati Maurizio
Modelli lineari nella ricerca sociologia
Schizzerotto Antonio
Stratificazione e mobilità sociale
Schizzerotto Antonio
Generi e generazioni
20/9
h 9.30
/
Barbieri Paolo
Analisi delle organizzazioni e dei mercati del
lavoro (curr. LO)
Boffi Mario
Rappresentazioni dei fenomeni sociali nello
spazio (curr. TPL)
Quassoli Fabio
La dinamica dell’intervista (curr. CC)
Informazioni utili
93
94
Informazioni utili
Calendario delle lezioni del secondo anno
Secondo semestre (febbraio 2006 – giugno 2006)
3 aprile
10 maggio
22 maggio
16 giugno
Calloni Marina
Teorie dell’uguaglianza e
dell’equità
Stefanizzi Sonia
Analisi del mutamento sociale
Calloni Marina
Diritti di cittadinanza
Fumi Gianpiero
Origini storiche del welfare
Paloetti Roberto
Algebra matriciale
Lucchini Mario
Tecniche di riduzione dei dati
Vicari Serena
Fenomeni sociali nello spazio
(curr. TPL)
Navarini Gianmarco
Etnografia
Ferretto Matilde
Economia dell’industria e dei
servizi (curr. LO)
Vettor Tiziana
Il rapporto d’impiego (curr. LO)
Navarini Gianmarco
L’analisi del discorso (curr. CC)
Gallotti Cecilia
Antropologia delle comunità
locali (curr. TPL)
Curriculum: Cultura e
comunicazione
Mingione Enzo / Silva Francesco
De Lillo Antonio
I fondamenti sociali
Metodi comparativi nelle
dell’economia / Comportamenti
scienze sociali
di mercato
Primo semestre (ottobre 2005 – febbraio 2006)
Curriculum: Lavoro e
organizzazione
16 febbraio
17 marzo
Salamone Nino
Teorie della cultura (curr. CC)
3 ottobre
28 ottobre
9 novembre
6 dicembre
9 gennaio
3 febbraio
Barbieri Paolo
Capitale umano e capitale
sociale
Catino Maurizio
Organizzazioni a rete e
sviluppo locale
Samek Manuela
Salari e occupazioni
Grasso Antonietta
Trattamento delle
informazioni
Barbieri Paolo
Mesenzani Maurizio
Politiche del lavoro in Italia e
Il management dei servizi
in Europa
Andrea Montefusco
Cambiamento dei sistemi
organizzativi
Vettor Tiziana
Regolazione del mercato del
lavoro
Biorcio Roberto
Le culture politiche
Massarenti Cesare
La società dell’informazione
Grossi Giorgio
Comunicazione e
mutamento sociale
Abruzzo Franco
Diritto dell’informazione e
dell’editoria
Vitale Tommaso
Tecniche di analisi
dell’opinione pubblica
Piazza Sergio
Comunicazione istituzionale
Silva Francesco
Il mercato culturale
Marchisio Roberto
Globalizzazione e
localizzazione della cultura
Curriculum: Territorio
e politiche locali
Bracco Barbara
Storia delle politiche culturali
Informazioni utili
95
96
Costa Nicolò
Gestione dei sistemi turistici
locali
Campus Aurora
Migrazioni e rapporti etnici
Pompili Tomaso
Valutazione economica delle
politiche
Pompili Tomaso
Modelli locali di sviluppo
Dell’Agnese Elena
Geografia della
comunicazione globale
Zajczyk Francesca
I tempi delle città
Informazioni utili
Contatti
Curriculum: Territorio e
politiche locali
Curriculum:
Cultura e
comunicazione
Curriculum: Lavoro e
organizzazione
Secondo semestre (febbraio 2006 – giugno 2006)
16 febbraio
17 marzo
3 aprile
10 maggio
Samek Manuela
Teoria dei contratti e dei
mercati interni
Rosina Alessandro
Le professioni della
conoscenza
Morici Roberta
Comunicazione esterna e
organizzativa
Ramajoli Margherita
Diritto regionale e degli enti
locali
22 maggio
16 giugno
Web
Per gli studenti iscritti, il riferimento è alle pagine del sito della Facoltà dedicate al Corso di
laurea Specialistica in Sociologia (orari di ricevimento dei docenti, aule, esiti degli esami):
www.sociologia.unimib.it > corsi di laurea > Sociologia (Spec.)
Per chi vuole conoscere meglio il corso di laurea, molte informazioni sono reperibili anche
nella parte del sito dedicata all’orientamento:
www.sociologia.unimib.it/orientamento
Billari Francesco
Demografia (opz.)
Leccardi Carmen
Culture giovanili
Sociologia della scienza
(opz.)
Grossi Giorgio
I consumi culturali
Ramajoli Margherita
Diritto regionale e degli enti
locali
Per ulteriori informazioni:
[email protected]
COORDINATRICE DEL CORSO DI LAUREA
Prof.ssa Carmen Leccardi
Edificio U7, III piano, stanza n 319
(orario di ricevimento: giov 9.30-11.30)
e-mail: [email protected]
Mutti Cristiano
Sociologia visuale (opz.)
Zajczyk Francesca
Metodi di analisi delle realtà
territoriali
Diamantini Davide
Governance dei sistemi
economici locali
De Leonardis Ota
Governance locale
Bifulco Lavinia
Sistemi locali di welfare
Bifulco Lavinia
Politiche comunitarie e
realtà locali
Sociologia della scienza
(opz.)
SEGRETERIA DIDATTICA
Dr.ssa Maria Cristina Limoncini
Edificio U7, III piano, stanza n 314a
Tel. 02 6448 7557
e-mail: [email protected]
ricevimento: martedì e giovedì, h 10.30-12.30; 13.30-14.30
(fuori orario solo previo appuntamento)
Mutti Cristiano
Sociologia visuale (opz.)
Informazioni utili
97
98
Informazioni utili
Stage
Sede
.
Tutte le informazioni concernenti le candidature, le procedure per l’attivazione e il
riconoscimento delle esperienze di stage sono disponibili sul sito Internet della Facoltà di
Sociologia:
www.sociologia.unimib.it (Aree Principali Ö Stage)
La Facoltà di Sociologia ha sede
nell’edificio U7 del campus
universitario di Milano – Bicocca, sito
in via Bicocca degli Arcimboldi 8.
Le attività di stage riconosciute dalla Facoltà (durata minima 150 ore) daranno luogo
all’acquisizione di 3 crediti formativi. Possono fare domanda studentesse/studenti iscritti al
2° anno (o, in alternativa, studenti che abbiano completato tutti gli esami del primo anno).
Per avviare lo stage occorre infatti aver maturato almeno 50 CFU.
UFFICIO STAGE
Simona Silva
Edificio U7, III piano, stanza n. 317
Tel. 02-6448.7497
e-mail: [email protected]
Come arrivare
L’edificio U7 è vicinissimo alla stazione del treno di Milano Greco Pirelli ed è raggiungibile
comodamente anche con i mezzi pubblici.
Per informazioni sugli orari dei treni: www.trenitalia.it
Per informazioni sui mezzi pubblici: www.atm-mi.it
Per una mappa del luogo e del percorso in auto, tra gli altri siti: www.viamichelin.it
Informazioni utili
99
100 Informazioni utili
Docenti - Indice per insegnamenti
Docente
Insegnamenti
Abruzzo, Franco
Diritto dell’informazione e dell’editoria
Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro
Capitale umano e capitale sociale
Politiche del lavoro in Italia e in Europa
Politiche comunitarie e realtà locali
Sistemi locali di welfare
Demografia
Le culture politiche
Teorie della rappresentanza politica
Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio
Storia delle politiche culturali
Diritti di umani e di cittadinanza
Teorie dell’eguaglianza e dell’equità
Migrazioni e rapporti etnici
Organizzazioni a rete e sviluppo locale
Gestione dei sistemi turistici locali
Governance locale
Metodi comparativi nelle scienze sociali
Geografia della comunicazione globale
Governance dei sistemi economici locali
Economia dell’industria e dei servizi
Origini storiche del welfare
Antropologia delle comunità locali
Trattamento delle informazioni
Comunicazione e mutamento sociale
I consumi culturali
Culture giovanili
Processi di innovazione culturale
Tecniche di riduzione dei dati
Globalizzazione e localizzazione della cultura
La società dell’informazione
Il management dei servizi
I fondamenti sociali dell’economia
Barbieri, Paolo
Bifulco, Lavinia
Billari, Francesco
Biorcio, Roberto
Boffi, Mario
Bracco, Barbara
Calloni, Marina
Campus, Aurora
Catino, Maurizio
Costa, Nicolò
de Leonardis, Ota
De Lillo, Antonio
Dell’Agnese, Elena
Diamantini, Davide
Ferretto, Matilde
Fumi, Gianpiero
Gallotti, Cecilia
Grasso, Antonietta
Grossi, Giorgio
Leccardi, Carmen
Lucchini, Mario
Marchisio, Roberto
Massarenti, Cesare
Mesenzani, Maurizio
Mingione, Enzo
Pag.
64
38
48
54
79
79
50
69
33
44
61
32
32
76
53
72
73
21
71
73
39
36
43
58
60
62
63
34
37
65
67
52
24
Informazioni utili 101
Docente
Insegnamenti
Montefusco, Andrea
Morici, Roberta
Mutti, Cristiano
Cambiamento dei sistemi organizzativi
Comunicazione esterna e organizzativa
Sociologia visuale
Etnografia
L’analisi del discorso
Algebra matriciale
Comunicazione istituzionale
L’indagine campionaria
Modelli lineari nella ricerca sociologica
Modelli locali di sviluppo
Valutazione economica delle politiche
La dinamica dell’intervista
Diritto regionale e degli enti locali
Le professioni della conoscenza
Teorie della cultura
Salari e occupazioni
Teoria dei contratti e mercati interni
Generi e generazioni
Stratificazione e mobilità sociale
Comportamenti di mercato
Il mercato culturale
Analisi del mutamento sociale
Il rapporto d’impiego
Regolazione del mercato del lavoro
Fenomeni sociali negli spazi
Sistemi urbani comparati
Tecniche di analisi dell’opinione pubblica
I tempi della città
Metodi di analisi delle realtà territoriali
Sociologia della scienza
Navarini, Gianmarco
Paoletti, Roberto
Piazza, Sergio
Pisati, Maurizio
Pompili, Tomaso
Quassoli, Fabio
Ramajoli, Margherita
Rosina, Alessandro
Salamone, Nino
Samek, Manuela
Schizzerotto, Antonio
Silva, Francesco
Stefanizzi, Sonia
Vettor, Tiziana
Vicari, Serena
Vitale, Tommaso
Zajczyk, Francesca
102 Informazioni utili
Pag.
47
49
83
27
26
35
59
28
29
77
78
41
81
50
42
56
56
31
31
25
66
21
40
55
30
30
70
74
75
82
Note
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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Informazioni utili 103
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