NOTA BENE La presente guida è stata redatta con le informazioni più recenti al momento della stampa. Poiché è possibile che alcune di esse siano soggette a cambiamento, invitiamo gli studenti a cercare conferma delle informazioni sul sito internet di Facoltà, che va sempre considerato la fonte informativa più aggiornata. INDICE Saluto di benvenuto 5 Cosa si studia 6 Profili professionali di riferimento 8 Piano di sviluppo personale 9 Regolamento didattico 10 CAPITOLO II Insegnamenti Nota introduttiva 19 Elenco degli insegnamenti di primo anno 20 Elenco degli insegnamenti di secondo anno 45 Laboratori 84 CAPITOLO III Informazioni utili Calendario dell’Anno accademico 2005-06 87 Calendario degli esami 90 Calendario delle lezioni del primo anno 94 Calendario delle lezioni del secondo anno 96 Contatti 98 Stage 99 Sede 100 Docenti – Indice per insegnamenti 101 Presentazione CAPITOLO I CAPITOLO I Presentazione 4 Presentazione Saluto di benvenuto Cosa si studia I rapidi cambiamenti nella struttura e nella cultura delle società contemporanee richiedono la disponibilità di strumenti analitici e metodologici adeguati ad interpretare il nuovo paesaggio sociale e i modi di vita specifici del secolo che si è aperto. Gli studi sociologici rispondono a questa esigenza facendo luce sui processi che hanno condotto a tali mutamenti, e sulle modalità attraverso le quali essi si manifestano nella vita quotidiana. In questa cornice, studi sociologici di ordine superiore come quelli offerti dal corso di laurea specialistica in Sociologia hanno una duplice funzione: in primo luogo permettere di padroneggiare concettualmente in modo completo, attraverso appropriati approfondimenti teorici e metodologici, natura e caratteri dei mutamenti in atto; in secondo luogo e parallelamente studiarne le espressioni empiriche. Le abilità professionali specializzate che il corso di laurea promuove sono frutto di questo percorso. Il corso di laurea specialistica in Sociologia (classe 89/S) intende preparare ricercatori e ricercatrici, professionisti e professioniste in possesso di elevate competenze teoriche, metodologiche, tecniche e pratiche capaci di metterli/e in grado di rilevare, analizzare e interpretare, anche in chiave comparativa, la configurazione e i modi di funzionamento delle società contemporanee. In particolare, grazie all’attrezzatura concettuale e di metodo acquisita, studenti e studentesse sono messi nella condizione di cogliere gli aspetti e i meccanismi di carattere strutturale, istituzionale e culturale che caratterizzano queste società, con specifico riferimento a quelle fondate su un’economia di mercato e su un sistema politico di carattere pluralistico. Sarà cura degli insegnamenti afferenti alla laurea specialistica in Sociologia fornire anche gli strumenti per esaminare, nei modi metodologicamente e tecnicamente più appropriati, i comportamenti, gli atteggiamenti e le opinioni posseduti dagli individui e dai gruppi che delle società contemporanee sono parte. Su questa base, la laurea specialistica in Sociologia offre un impianto formativo finalizzato a rispondere alle esigenze di approfondimento e perfezionamento menzionate - anche sotto il profilo dei metodi e delle tecniche di ricerca empiriche - rispetto a tre specifiche aree di analisi sociale: lavoro e organizzazione, cultura e comunicazione, territorio e politiche locali. Tale differenziazione dei percorsi formativi appare in sintonia sia con gli interessi vocazionali e le scelte culturali individuali sia, in particolare, con l’esigenza di consolidare e specializzare le conoscenze e le competenze necessarie a un adeguato inserimento, a livello direttivo, nel mercato del lavoro. Entro queste finalità di carattere generale, il corso di laurea specialistica in Sociologia pone specifica attenzione alla formazione di laureati e laureate capaci di condurre indagini empiriche sofisticate in alcuni ambiti di pertinenza della disciplina. Le conoscenze di alto profilo fornite riguarderanno: i modelli insediativi, di vita e di mobilità nelle aree urbane e periurbane; i sistemi organizzativi di imprese e istituzioni pubbliche e i relativi modelli di gestione delle risorse umane; i lineamenti e le tendenze evolutive dei sistemi di welfare e delle politiche sociali; i cambiamenti nel tempo delle strutture di disuguaglianza; i processi culturali, comunicativi e le dimensioni simboliche che sottostanno alle relazioni interpersonali e a quelle tra gruppi, organizzazioni e istituzioni. Passando alle questioni di carattere più propriamente metodologico e tecnico, si ricorda che il corso di laurea specialistica in Sociologia intende porre i propri laureati e le proprie laureate, anche attraverso la partecipazione ad apposite attività di addestramento sul campo e di laboratorio, nella condizione di saper progettare e gestire le forme di indagine empirica utilizzate dalla sociologia contemporanea: dai focus group alle interviste non direttive, dall’osservazione partecipante all’indagine con questionario, dalle rilevazioni cross-sectional a quelle longitudinali. Parallelamente, il corso di laurea trasmetterà le conoscenze necessarie al trattamento statistico e all’interpretazione di dati. Tali conoscenze potranno essere apprese sia in apposite attività di laboratorio sia contestualmente agli apprendimenti di carattere sostantivo, in modo da realizzare produttivi e adeguati legami tra teoria e ricerca. La generalità delle competenze metodologiche sarà pertanto comune a tutti e tre gli indirizzi formativi. Ciascuno di essi, tuttavia, ne potrà sviluppare alcune in particolare, specificamente connesse al proprio ambito conoscitivo. La docente coordinatrice prof.ssa Carmen Leccardi Accanto a competenze teoriche e analitiche, il corso di laurea specialistica in Sociologia intende inoltre fornire ai suoi laureati le capacità necessarie a progettare soluzioni ai problemi pratici che emergono dai settori della vita sociale richiamati, e a gestire le organizzazioni che in essi e su di essi operano. Presentazione 5 6 Presentazione Per facilitare la trasmissione di tali conoscenze e per venire incontro alle scelte vocazionali degli studenti e delle studentesse che si iscrivono alla laurea specialistica in Sociologia, l’offerta didattica è stata articolata in tre indirizzi: Lavoro e organizzazione Cultura e comunicazione Territorio e politiche locali Lavoro e organizzazione Il curriculum lavoro e organizzazione ha confermato la scelta già fatta dall’omonimo curriculum della laurea triennale di concentrarsi su due grandi temi tra quelli che la sociologia economica oggi affronta, grazie anche alla presenza di docenti che vi hanno dato un contributo di studi e di consulenza riconosciuto a livello italiano ed internazionale: il mercato del lavoro e le organizzazioni a rete. Ad insegnamenti a livello progredito di sociologia del lavoro e dell’organizzazione, si aggiungono moduli di economia del lavoro, di diritto del lavoro e di informatica, oltre a laboratori diretti a fornire i più avanzati metodi di indagine e di analisi. Ciò consente una formazione approfondita e mirata, in cui lo studente acquisisce le competenze necessarie a progettare, gestire e valutare in tutta la loro complessità sia processi tecnico-organizzativi nelle attività produttive di beni e servizi sia interventi connessi alle politiche del lavoro e della gestione di risorse umane. Cultura e comunicazione Lo studio avanzato delle azioni e delle interazioni sociali, delle istituzioni, delle forme di organizzazione e di potere è condotto, all’interno del curriculum, concentrando l’attenzione sui fenomeni culturali e comunicativi. Nella società contemporanea, che possiamo concettualizzare come società dell’informazione e della comunicazione, questi fenomeni hanno una doppia valenza: la loro forza simbolica appare indissolubile da quella direttamente economico-politica. L’analisi e l’approfondimento di questo intreccio costituisce il filo conduttore della proposta formativa del curriculum. Sullo sfondo delle dinamiche della globalizzazione, nel curriculum vengono affrontate problematiche connesse allo studio dei processi culturali (inclusa la cultura politica) e dei sistemi di comunicazione; al diritto dell’informazione e dell’editoria; all’economia del mercato culturale. Le metodologie di analisi del campo culturale e comunicativo sono specialmente approfondite nei laboratori, oltre che all’interno dei moduli offerti. Le conoscenze e competenze in tal modo acquisite consentono la progettazione e l’organizzazione di interventi culturali e comunicativi in istituzioni, fondazioni e musei, enti pubblici, aziende pubbliche e private, organizzazioni non-profit. Inoltre, esse garantiscono le basi formative per l’elaborazione di politiche culturali, di campagne di comunicazione (incluse le campagne sociali) e per l’educazione all’uso critico e creativo dei media. Presentazione 7 Territorio e politiche locali L’area territorio intende fornire conoscenze di alto profilo sui modelli insediativi, gli stili di vita e di mobilità e i mutamenti della struttura sociale nelle aree urbane e periurbane. L’area territorio comprende diverse discipline con vari approcci metodologici e teorici orientati allo studio dei complessi fenomeni urbani. Si parte da un punto di vista planetario che tende a mettere in luce le principali tendenze che stanno mutando “lo spazio dei luoghi in uno spazio dei flussi”, per focalizzarsi poi sulle trasformazioni urbane e metropolitane in senso proprio con l’analisi dei flussi di popolazione tra ed entro le città, l’uso del tempo, i fenomeni di esclusione e inclusione. L’indirizzo, fortemente orientato in senso osservativo e sperimentale, accanto a metodologie classiche di osservazione e analisi quantitativa di dati individuali e aggregati utilizza tecniche e metodologie avanzate come GIS (Geographical Information Systems) e GPS (Global Positioning System), oltre a strumenti multimediali di sociologia visuale. Ciò avviene sia per l’analisi dei fenomeni sia per la trasmissione delle conoscenze in modalità e-learning. Profili professionali di riferimento Il percorso formativo e le competenze acquisite daranno modo di inserirsi in ambiti lavorativi quali: istituzioni culturali e scientifiche che si occupano di tematiche connesse all’analisi sociale, alle politiche pubbliche in campo sociale, culturale e del lavoro, ai processi culturali e formativi; Unione Europea, amministrazione pubblica a livello sia centrale sia periferico, istituzioni e agenzie per la promozione dello sviluppo territoriale; aziende che operano nel settore delle ricerche sull’opinione pubblica, in quello dei servizi per le imprese e in area culturale e comunicativa; uffici studi, di marketing e del personale delle imprese stesse; uffici stampa e unità di relazioni con il pubblico; agenzie e organizzazioni di consulenza strategica nel campo dell’analisi del mercato del lavoro, della gestione del territorio e degli insediamenti urbani, della comunicazione istituzionale e d’impresa, dei sistemi organizzativi e della gestione delle risorse umane; organizzazioni non governative, nazionali e internazionali, che agiscono nel campo culturale, delle politiche e degli interventi di solidarietà e di sostegno. 8 Presentazione Piano di sviluppo personale Regolamento didattico Da questo anno la Facoltà di Sociologia introduce una novità formativa per tutte le matricole della laurea specialistica in Sociologia. Si tratta della stesura di un "Piano di sviluppo personale", un semplice ma importante documento guida che ogni studente costruirà online. Immatricolarsi all’università è come sottoscrivere un contratto in cui l’università e lo studente si impegnano a soddisfare i termini. Questi sono presenti nel Regolamento didattico del Corso di laurea, che è il documento ufficiale di riferimento. Il Piano di sviluppo è un documento aperto che verrà redatto in tre momenti lungo i due anni di corso, quale che sia il curriculum prescelto. La prima stesura avverrà entro gennaio del primo anno. Una seconda versione del documento sarà scritta entro gennaio del secondo anno, per verificare il raggiungimento dei risultati e riorientarlo con le eventuali modifiche per il proseguimento degli studi. Prima della laurea, saranno infine tirate le somme del percorso svolto e si faranno emergere gli elementi utili allo sviluppo di una futura carriera professionale o di ricerca. Ognuna delle tre stesure avverrà accedendo ad una piattaforma Internet dove si potranno compilare apposite schede. Nella scheda, ogni studente risponderà ad alcune domande sulle sue aspettative, motivazioni e obiettivi riguardo il curriculum di studi scelto. Tra le altre cose, ogni studente potrà specificare se intende studiare da frequentante o da non frequentante. Solo in questo ultimo caso potrà poi avere accesso a un eventuale servizio di supporto aggiuntivo su Internet. La mole di lavoro richiesta per ciascuna delle tre stesure del Piano sarà indicativamente non superiore a una giornata di lavoro. Sulla base di esperienze già svolte in Università europee e statunitensi, la Facoltà ritiene che il Piano di sviluppo personale possa portare numerosi benefici agli studenti, tra i quali: fare chiarezza sui propri obiettivi di breve e lungo periodo; comprendere le strade e le scelte necessarie per raggiungere questi obiettivi; riflettere sull'offerta del curriculum e fare le scelte appropriate; far emergere le aree di competenze su cui si è più deboli e capire quali sono le attività utili a migliorarle; far emergere le possibili strade per la propria carriera professionale; ricevere indicazioni qualificate dal tutor. In definitiva, il Piano di sviluppo rappresenta un’occasione per capire meglio le opportunità che questo corso di Laurea può offrire a ciascuno studente. Per suo tramite, tra l’altro, si formano laureati più consapevoli e maggiormente competitivi nel mondo del lavoro. Le istruzioni per la prima stesura del documento saranno fornite negli incontri iniziali previsti nel mese di Novembre. Sia per gli studenti frequentanti sia per quelli non frequentanti l'intero processo verrà gestito on-line. Le comunicazioni importanti saranno inviate via mail a tutti gli studenti. Per ulteriori informazioni sul Piano di sviluppo personale: [email protected] Presentazione 9 Poiché da un anno all’altro il Regolamento didattico può essere soggetto a modifiche, ogni studente deve fare riferimento solo al Regolamento didattico relativo al proprio anno di immatricolazione. Il piano di studio seguito durante il proprio percorso universitario deve essere coerente con detto Regolamento. Regolamento per gli immatricolati nell’ a.a. 2005 - 2006 Nell’anno accademico 2005-2006 sono attivati il I e il II anno del Corso di laurea specialistica in Sociologia (classe 89/S) presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca. Il corso di laurea specialistica in Sociologia prepara ricercatori e professionisti in possesso di elevate competenze teoriche, metodologiche, tecniche e pratiche che li mettano in grado di rilevare, analizzare e interpretare, anche in chiave comparativa, la configurazione e i modi di funzionamento delle società contemporanee con specifico riguardo ai loro aspetti strutturali, istituzionali e culturali e ai comportamenti, agli atteggiamenti e alle opinioni sviluppati e posseduti dagli individui e dai gruppi che di queste società fanno parte. Entro questa finalità di carattere generale, il corso di laurea specialistica in Sociologia intende porre particolare attenzione alla formazione di laureati capaci di condurre complesse indagini empiriche nei vari ambiti di pertinenza della disciplina; di analizzare approfonditamente i modelli insediativi, di vita e di mobilità nelle aree urbane e peri-urbane; di esaminare in modi accurati e competenti i sistemi organizzativi di imprese e istituzioni pubbliche e i relativi modelli di gestione delle risorse umane; di studiare con rigore analitico i lineamenti e le tendenze evolutive dei sistemi di welfare e delle politiche sociali attuate nelle società contemporanee; di ricostruire, in modi appropriati e dettagliati, i processi culturali e comunicativi che sottostanno alle relazioni interpersonali e a quelle tra gruppi, organizzazioni e istituzioni. Oltre a competenze teoriche e analitiche, il corso di laurea specialistica in Sociologia trasmette ai suoi laureati anche le capacità necessarie a progettare soluzioni ai problemi pratici che emergono dai settori della vita sociale sopra richiamati e a gestire le organizzazioni che in essi operano. Per conseguire la laurea specialistica in Sociologia, occorre aver acquisito, per ogni anno di corso, 60 crediti formativi universitari (CFU), per un totale di 120 CFU nel biennio, ivi comprese le attività formative a scelta dello studente e la prova finale. L’attività didattica è articolata in moduli. Ogni modulo vale 3 CFU e corrisponde a 24 ore di lezione, oltre alle eventuali esercitazioni ed allo studio individuale per un totale convenzionale di 75 ore di impegno dello studente. 10 Presentazione La laurea specialistica è articolata in tre diversi curricula: Lavoro e Organizzazione Cultura e Comunicazione Territorio e Politiche Locali CURRICULUM: Cultura e comunicazione Piano degli studi Disciplina Settore Modulo Sociologia dei processi culturali SPS/08 Teorie della cultura CFU 3 Psicologia sociale M-PSI/05 La dinamica dell’intervista 3 Psicologia delle organizzazioni M-PSI/06 L’analisi del discorso 3 CURRICULUM: Territorio e politiche locali Nel primo anno del corso di studio devono essere acquisiti 48 crediti relativi ai seguenti moduli obbligatori comuni a tutti i curricula: Disciplina Settore Modulo Filosofia politica SPS/01 Teorie dell’eguaglianza e dell’equità CFU 3 Filosofia politica SPS/01 Teorie della rappresentanza politica 3 Filosofia politica SPS/01 Diritti di cittadinanza 3 Storia contemporanea M-STO/04 Origini storiche del welfare 3 Disciplina Settore Modulo Sociologia urbana SPS/10 Fenomeni sociali negli spazi CFU 3 Sociologia urbana SPS/10 Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio 3 Antropologia culturale M-DEA/01 Antropologia delle comunità locali 3 I restanti 3 crediti dovranno essere acquisiti mediante altre attività formative (ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, stage e tirocini). Metodologia delle scienze sociali SPS/07 Analisi del mutamento sociale 3 Metodologia delle scienze sociali SPS/07 Metodi comparativi nelle scienze sociali 3 Tecniche di ricerca sociale SPS/07 Tecniche di riduzione dei dati Nel secondo anno del corso di studio devono essere acquisiti 33 crediti relativi al curriculum scelto: 3 Metodologia delle scienze sociali SPS/07 Etnografia CURRICULUM: Lavoro e organizzazione Tecniche di ricerca sociale SPS/07 L’indagine campionaria 3 Disciplina Settore Modulo Sociologia economica SPS/09 I fondamenti sociali dell’economia 3 Organizzazione aziendale SECS-P/10 Il management dei servizi Sociologia urbana SPS/10 Sistemi urbani comparati 3 Sociologia economica SPS/09 Capitale umano e capitale sociale 3 SPS/09 Le professioni della conoscenza 3 3 o, in alternativa, CFU 3 Sociologia dei processi culturali SPS/08 Processi di innovazione culturale 3 Sociologia delle professioni Tecniche di ricerca sociale SPS/07 Modelli lineari nella ricerca sociologica 3 Sociologia del lavoro SPS/09 Politiche del lavoro in Italia e in Europa Analisi delle classi SPS/07 Stratificazione e mobilità sociale 3 Sociologia dell’organizzazione SPS/09 Cambiamento dei sistemi organizzativi 3 SPS/09 Organizzazioni a rete e sviluppo locale 3 3 Sociologia dei corsi di vita SPS/07 Generi e generazioni 3 Sociologia dell’organizzazione Economia politica SECS-P/01 Comportamenti di mercato 3 Sociologia della comunicazione SPS/08 Comunicazione esterna e organizzativa Matematica per le scienze sociali MAT/05 Algebra matriciale 3 Economia politica SECS-P/01 Teoria dei contratti e mercati interni 3 Economia politica SECS-P/01 Salari e occupazioni 3 Diritto del lavoro IUS/07 Diritto amministrativo IUS/10 Regolazione del mercato del lavoro o, in alternativa, Diritto regionale e degli enti locali 3 Informatica INF/01 Trattamento delle informazioni 3 Ulteriori 9 crediti dovranno essere acquisiti in base al curriculum scelto. CURRICULUM: Lavoro e organizzazione Disciplina Settore Modulo CFU Sociologia del lavoro SPS/09 Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro 3 CURRICULUM: Cultura e comunicazione Economia politica SECS-P/01 Economia dell’industria e dei servizi 3 Disciplina Settore Modulo Diritto del lavoro IUS/07 Il rapporto d’impiego 3 Sociologia dei processi culturali SPS/08 Culture giovanili 3 Sociologia dei processi culturali SPS/08 I consumi culturali 3 Presentazione 11 CFU Sociologia della comunicazione SPS/08 Comunicazione e mutamento sociale 3 Sociologia della comunicazione SPS/08 Comunicazione istituzionale 3 Sociologia della comunicazione SPS/08 La Società dell’informazione 3 12 Presentazione Disciplina Settore Modulo Tecniche di ricerca sociale SPS/07 Tecniche di analisi dell’opinione pubblica CFU 3 Sociologia politica SPS/11 Le culture politiche 3 Antropologia culturale M-DEA/01 Globalizzazione e localizzazione della cultura 3 Storia Moderna M-STO/02 Storia delle politiche culturali 3 Economia applicata SECS-P/06 Il mercato culturale 3 Diritto Privato IUS/01 Diritto amministrativo IUS/10 Diritto dell’informazione e dell’editoria o, in alternativa, Diritto regionale e degli enti locali 3 Settore Modulo CFU Sociologia urbana SPS/10 I tempi della città 3 Politiche sociali SPS/07 Sistemi locali di welfare 3 Politiche sociali SPS/07 Politiche comunitarie e realtà locali 3 Sociologia delle migrazioni SPS/10 Migrazioni e rapporti etnici 3 Tecniche di ricerca sociale SPS/07 Metodi di analisi delle realtà territoriali 3 Sociologia del turismo SPS/10 Gestione dei sistemi turistici locali 3 Economia politica SECS-P/01 Modelli locali di sviluppo 3 Economia politica SECS-P/01 Governance dei sistemi economici locali 3 Economia applicata SECS-P/06 Valutazione economica delle politiche 3 Geografia economico-politica M-GGR/02 Geografia della comunicazione globale 3 Diritto degli enti locali IUS/09 Governance locale 3 Ulteriori moduli da poter inserire nelle attività a scelta dello studente consigliato per il curriculum “Lavoro e organizzazione” Settore Modulo Demografia SECS-S/04 Demografia 1. Laureati con Laurea (D.M. 509/99) il cui curriculum è integralmente riconosciuto o con Laurea o Diploma dei vecchi ordinamenti di cui le strutture didattiche hanno preventivamente definito le tabelle di conversione delle attività formative di almeno 150 CFU: si procederà alla loro immatricolazione dal 18 luglio al 31 ottobre 2005 con il pagamento della prima rata di contribuzione. 2. I laureati con Laurea (D.M. 509/99), il cui curriculum non è integralmente riconosciuto o con Laurea quadriennale/quinquennale o Diploma per i quali non ricorre la condizione del punto 1, dovranno presentare una domanda di preiscrizione solo via web su SIFAONLINE. I laureati presso questo ateneo dovranno consegnare alle Segreterie Studenti dal 13 giugno al 29 luglio 2005 la seguente documentazione: Certificato di laurea con gli esami sostenuti Attestazioni di attività formative svolte al di fuori dell’Ateneo. Sarà comunque cura della Segreteria Studenti allegare la certificazione dei titoli conseguiti presso l’Ateneo. I restanti 27 crediti da acquisire sono così ripartiti: a scelta dello studente: 6 CFU prova finale: 21 CFU Disciplina Per la Laurea Specialistica in Sociologia non è previsto il numero programmato. Per l’accesso ai corsi universitari si procederà alla verifica del possesso dei requisiti curriculari e dell’adeguatezza della personale preparazione (art. 6, comma 2 DM 509/1999). Tale verifica verrà svolta da una apposita commissione di Facoltà. Possono accedere al I anno della laurea specialistica in Sociologia tutti coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni e con le modalità di iscrizione specificate: A) LAUREATI E DIPLOMATI PRESSO QUESTO O ALTRO ATENEO CURRICULUM: Territorio e politiche locali Disciplina Norme per l’accesso alla laurea specialistica CFU 3 consigliati per il curriculum “Cultura e comunicazione” Disciplina Settore Modulo Sociologia della cultura SPS/08 Sociologia visuale CFU 3 Sociologia della conoscenza SPS/07 Sociologia della scienza 3 I laureati presso altri atenei dovranno consegnare alle Segreterie Studenti dal 13 giugno al 29 luglio 2005 la seguente documentazione: Certificato di laurea con gli esami sostenuti e/o supplemento al diploma (solo per le lauree triennali) Ulteriori titoli e/o attestazioni di attività svolte Copia dei programmi delle attività formative svolte per il conseguimento della Laurea La Segreteria Studenti provvederà ad inviare le domande con i relativi allegati alle competenti Commissioni di Facoltà entro il 31 agosto 2005. Le Commissioni di Facoltà entro il 30 settembre 2005 dovranno restituire alle Segreterie Studenti le valutazioni specificando i crediti (CFU) riconosciuti e gli eventuali debiti formativi da integrare. La presentazione della domanda di immatricolazione al Corso di Laurea Specialistica dovrà essere effettuata nel periodo dal 3 ottobre al 31 ottobre 2005. consigliati per il curriculum “Territorio e politiche locali” Disciplina Settore Modulo Sociologia della cultura SPS/08 Sociologia visuale CFU 3 Sociologia della conoscenza SPS/07 Sociologia della scienza 3 Presentazione 13 14 Presentazione B) STUDENTI DI QUESTO OD ALTRO ATRO ATENEO CHE CONSEGUONO LA LAUREA (V.O. o DM 509/1999) O IL DIPLOMA UNIVERSITARIO DOPO IL 31 OTTOBRE ED ENTRO IL 23 DICEMBRE 2005. Gli studenti che prevedono di conseguire entro il 23 dicembre 2005 il titolo di studio e che sono in difetto al 31 ottobre delle sole attività formative previste per la prova finale/tesi, dovranno effettuare la preiscrizione al SIFAONLINE e consegnare la domanda in Segreteria Studenti dal 3 al 31 ottobre 2005. Tabella comparativa: CFU della laurea specialistica in sociologia e CFU riconosciuti dalla laurea di primo livello Attività formative Di base Settori scientifico-disciplinari Discipline storicofilosofiche M-FIL/01 - Filosofia teoretica M-FIL/03 - Filosofia morale M-STO/04 - Storia contemporanea SPS/01 - Filosofia politica SPS/07 – Sociologia generale SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi SPS/09 - Sociologia dei processi economici e del lavoro SPS/11 – Sociologia dei fenomeni politici SPS/07 – Sociologia generale SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi SPS/09 - Sociologia dei processi economici e del lavoro SPS/10 - Sociologia dell'ambiente e del territorio SPS/11 - Sociologia dei fenomeni politici SPS/12 - Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico M-DEA/01 – Discipline demoetnoantropologiche M-PSI/05 – Psicologia sociale M-STO/02 - Storia moderna SECS-P/01 - Economia politica SECS-P/07 - Economia aziendale SECS-S/01 - Statistica SECS-S/04 - Demografia SECS-S/05 - Statistica sociale SPS/04 - Scienza politica ICAR/06 – Topografia e Cartografia ICAR/15 – Architettura del paesaggio ICAR/18 – Storia dell’architettura ICAR/20 – Tecnica e pianificazione urbanistica ICAR/21 – Urbanistica INF/01- Informatica ING-INF/05 –Sistemi di elaborazione delle informazioni IUS/01 – Diritto privato IUS/07 – Diritto del lavoro IUS/10 – Diritto amministrativo IUS/13 - Diritto internazionale IUS/14 - Diritto dell'unione europea IUS/21 - Diritto pubblico comparato MAT/05 - Analisi matematica MAT/06 - Probabilità e statistica matematica MAT/09 – Ricerca operativa M-GGR/02 - Geografia economico-politica M-PED/01 – Pedagogia generale e sociale M-PSI/03 - Psicometria M-PSI/06 - Psicologia del lavoro e delle organizzazioni M-STO/03 - Storia dell’Europa Orientale SECS-P/02 - Politica economica SECS-P/04 – Storia del pensiero economico SECS-P/05 - Econometria SECS-P/06 – Economia applicata SECS-P/08 - Economia e gestione delle imprese SECS-P/10 - Organizzazione aziendale SECS-S/02 -Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica SECS-S/03 – Statistica economica SPS/03 - Storia delle istituzioni politiche SPS/06 - Storia delle relazioni internazionali Discipline sociologiche Gli studenti che conseguiranno un titolo il cui curriculum è integralmente riconosciuto potranno immatricolarsi fino al 13 gennaio 2006. Gli studenti che conseguiranno un titolo il cui curriculum non è integralmente riconosciuto dovranno effettuare la preiscrizione solo via web su SIFAONLINE e consegnare alle Segreterie Studenti dal 3 al 31 ottobre 2005 la seguente documentazione: Domanda di preiscrizione Studenti di questo ateneo: certificato con esami superati ed attività formative svolte stampabile dal SIFAONLINE. Studenti di altro ateneo: certificato con esami superati ed attività formative svolte Certificazioni o autocertificazioni di ulteriori titoli e/o attestazioni conseguiti Piano di studio del Corso di Laurea Autocertificazione di eventuali esami già sostenuti e crediti formativi universitari (CFU) non ancora caricati in carriera Autocertificazioni di attività formative svolte al di fuori dell’Ateneo. La documentazione sarà trasmessa alle Commissioni di Facoltà, che entro il 30 novembre 2005 dovranno restituire alle Segreterie Studenti le valutazioni specificando i crediti (CFU) riconosciuti e gli eventuali debiti formativi da integrare. Ambiti disciplinari Caratterizzanti Affini o integrative Discipline sociologiche Discipline giuridicopolitologiche, economicostatistiche, demoetnoantroplogiche, storiche e psicologiche Formazione interdisciplinare Questi studenti, che conseguono il titolo entro il 23 dicembre 2005, possono iscriversi ad un Corso di Laurea Specialistica fino al 13 gennaio 2006. C) STUDENTI CHE NON HANNO I REQUISITI DEI PUNTI PRECEDENTI MA CHE CONSEGUONO LA LAUREA PRIMA DELL’INIZIO DEI CORSI DEL SECONDO SEMESTRE A questi studenti è consentita l’iscrizione ai corsi singoli (art.10 Regolamento Didattico di Ateneo) del secondo semestre delle Lauree Specialistiche fino ad un massimo di 30 CFU per anno accademico, versando la contribuzione per ciascun corso singolo prevista dal Consiglio di Amministrazione (Euro 25,00 per CFU). L’iscrizione ai corsi consente allo studente il sostenimento delle relative prove valutative fino al 31 ottobre 2006. Altre attività formative TOTALE Presentazione 15 Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, etc. 16 Presentazione Totale CFU CFU riconosciuti dal I livello 27 15 54 36 87 51 36 24 36 24 60 30 300 180 Tabella riassuntiva della laurea specialistica in Sociologia (per il raggiungimento dei 120 CFU del biennio) ATTIVITÀ FORMATIVE COMUNI Ambiti disciplinari Settori scientifico-disciplinari Di base Discipline storicofilosofiche SPS/01 - Filosofia delle scienze sociali (3cfu); Filosofia della politica (6cfu) M-STO/04 - Storia contemporanea (3cfu) SPS/07 – Metodologia delle Scienze sociali (6cfu) ; Tecniche di ricerca sociale (6cfu) SPS/09 – Sociologia Economica (3cfu) SPS/08 - Sociologia dei processi culturali (3cfu) SPS/10 - Sociologia urbana (3cfu) SPS/07 - Analisi delle classi (3cfu); Sociologia dei corsi di vita (3cfu); Tecniche di ricerca sociale (3cfu) CURRICULUM lavoro e organizzazione: SPS/09 - Sociologia economica (3cfu); Sociologia dell’organizzazione (6cfu); Sociologia del lavoro (6cfu); Sociologia delle professioni (3cfu) SPS/08 – Sociologia della comunicazione (3cfu) CURRICULUM Cultura e comunicazione: SPS/08 – Sociologia dei processi culturali (9cfu); Sociologia della comunicazione (9cfu) SPS/07 – Tecniche di ricerca sociale (3cfu) SPS/11 – Sociologia politica (3cfu) CURRICULUM territorio e politiche locali: SPS/10 - Sociologia urbana (9cfu); Sociologia del turismo (3cfu); Sociologia delle migrazioni (3cfu) SPS/07 – Tecniche di ricerca sociale (3cfu); Politiche sociali (6cfu) SECS-P/01- Economia politica (3cfu) CURRICULUM lavoro e organizzazione: SECS-P/01 – Economia Politica (9cfu) CURRICULUM Cultura e comunicazione: M-DEA/01 – Antropologia culturale (3cfu) M-STO/02 – Storia moderna (3cfu) M-PSI/05 - Psicologia sociale (3cfu) CURRICULUM territorio e politiche locali: M-DEA/01 – Antropologia culturale(3cfu) SECS-P/01 – Economia Politica (6cfu) MAT/05 – Matematica per le scienze sociali (3cfu) CURRICULUM lavoro e organizzazione: INF/01- Informatica (3cfu) IUS/07 – Diritto del lavoro (6cfu) SECS-P/10 – Organizzazione aziendale (3cfu) CURRICULUM Cultura e comunicazione: M-PSI/06 - Psicologia delle organizzazioni (3cfu) SECS-P06 – Economia applicata (3cfu) IUS/01 – Diritto privato (3cfu) CURRICULUM territorio e politiche locali: M-GGR/02 - Geografia economico-politica (3cfu) IUS/09 – Diritto degli enti locali (3cfu) SECS-P06 – Economia applicata (3cfu) Discipline sociologiche Caratterizzanti Discipline sociologiche Affini o integrative Discipline giuridicopolitologiche, economico-statistiche, demoetnoantropologiche, storiche e psicologiche Formazione interdisciplinare Attività formative: Tipologie A scelta dello studente Per la prova finale Altre (art. 10, comma 1, lettera f ) TOTALE Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, etc. CFU 12 Tot. CFU 30 18 36 36 12 24 12 CFU Insegnamenti CAPITOLO II Attività formative: Tot. CFU 6 21 3 120 Presentazione 17 18 Insegnamenti Nota introduttiva PRIMO ANNO Il corso degli studi è stato organizzato in modo tale da concentrare molti degli insegnamenti comuni a tutti e tre i curricula formativi nel primo anno, lasciando nel secondo anno, accanto agli approfondimenti legati ai singoli curricula, ampi spazi per la preparazione della tesi di laurea. Con la finalità di consentire un’adeguata preparazione alla predisposizione della tesi, anche molti degli accertamenti di profitto dei singoli insegnamenti si baseranno sulla preparazione di elaborati scritti. Moduli accorpati Pag. Analisi del mutamento sociale Metodi comparativi nelle scienze sociali 21 Diritti di cittadinanza Teorie dell’eguaglianza e dell’equità 23 I fondamenti sociali dell’economia Comportamenti di mercato 24 L’analisi del discorso (curriculum Cultura e comunicazione) Etnografia 26 L’indagine campionaria Modelli lineari nella ricerca sociologica 28 Sistemi urbani comparati Fenomeni sociali nello spazio (curriculum Territorio e pol. loc.) 30 Stratificazione e mobilità sociale Generi e generazioni 31 Teorie della rappresentanza politica Processi di innovazione culturale 33 Algebra matriciale 35 Origini storiche del welfare 36 Tecniche di riduzione dei dati 37 Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro 38 Economia dell’industria e dei servizi 39 Il rapporto d’impiego 40 La dinamica dell’intervista 41 Teorie della cultura 42 Antropologia delle comunità locali 43 Rappresentazioni dei fenomeni sociali nello spazio 44 L’attività didattica è articolata in moduli. Ogni modulo vale 3 CFU (crediti formativi universitari) e corrisponde a 24 ore di lezione, oltre alle eventuali esercitazioni ed allo studio individuale per un totale convenzionale di 75 ore di impegno dello studente. Gli anni di corso sono due e comprendono: primo anno: 16 moduli obbligatori comuni a tutti i curricula e 3 moduli di curriculum; secondo anno: 11 moduli di curriculum. Per alcuni moduli è inoltre previsto un accorpamento. Questa modalità garantisce una maggiore continuità tra i moduli e un maggior approfondimento delle problematiche affrontate. Gli insegnamenti accorpati avranno programmi collegati e modalità d’esame comuni (due moduli con un unico esame). All’interno dell’offerta formativa verranno anche attivati: 3 moduli opzionali di curriculum a scelta dello studente; laboratori, sia di carattere metodologico generale sia di curriculum. Per tre laboratori è prevista la possibilità di approfondire operativamente le conoscenze teorico - pratiche sviluppate attraverso un’esperienza di stage. Moduli singoli Curriculum: Lavoro e organizzazione Curriculum: Cultura e comunicazione Curriculum: Territorio e politiche locali Insegnamenti 19 20 Insegnamenti - Primo Anno Analisi del mutamento sociale Testi Sonia Stefanizzi Testi per studenti non frequentanti [email protected] Modulo: Analisi del mutamento sociale Metodi comparativi nelle scienze sociali A. Martinelli, La modernizzazione, Laterza, Roma-Bari, 1998. Una dispensa contenente il seguente materiale: D. Frisby, Modernità, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma, 1996. A. Martinelli, A. M. Chiesi, La società italiana, Editori Laterza, Bari, 2002 (capitoli 1, 4, 5). P. Sztompka, Mutamento socioculturale, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma, 1996. C. Trigilia, Modernizzazione, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, Roma, 1996. Antonio de Lillo [email protected] Obiettivi dei due moduli Il corso si propone due obiettivi. Il primo è quello di fornire i principi metodologici ed epistemologici fondamentali per lo studio del mutamento sociale e per l’analisi comparativa; il secondo consiste nel mettere a confronto diversi modelli di mutamento sociale e di comparare l’evoluzione nel tempo e nello spazio di alcuni fenomeni sociali. Lo scopo principale del corso è quindi duplice: a) fornire agli studenti le conoscenze teoriche e metodologiche e gli strumenti analitici necessari per descrivere e interpretare le principali trasformazioni della società italiana dal dopoguerra ad oggi. Particolare attenzione sarà dedicata, in questa cornice, all’analisi delle fonti statistiche e delle principali ricerche sociologiche, svolte da studiosi italiani e stranieri, per costruire indicatori significativi dei numerosi ambiti della società italiana coinvolti dal mutamento. b) mettere a disposizione alcuni strumenti analitici per la comparazione dei sistemi sociali e, in particolare, delle “società nazionali”. In questo ambito l’attenzione sarà rivolta, anche se non in modo esclusivo, all’Europa (soprattutto nell’esposizione del materiale empirico). Partendo dai documenti prodotti nella fase di impostazione metodologica di una delle principali indagini comparative a livello internazionale, si esamineranno alcune problematiche proprie dell’analisi comparativa. Metodi comparativi nelle scienze sociali Una dispensa contenente il seguente materiale: A. Baldissera, Gli usi della comparazione, Franco Angeli, Milano, 2003 (capitolo 2). R. Fideli, La comparazione, Franco Angeli, Milano, 1998 (capitoli 1, 4). G. Sartori, Morlino L. (a cura di), La comparazione nelle scienze sociali, il Mulino, Bologna, 1991 (capitoli 1, 2, 6). N. J. Smelser, La comparazione nelle scienze sociali, il Mulino, Bologna, 1982 (capitolo 6). LEZIONI Analisi del mutamento sociale Metodi comparativi nelle scienze sociali Organizzazione I moduli “Analisi del mutamento sociale” e “Metodi comparativi nelle scienze sociali”, formalmente separati, sono stati integrati in un unico corso che si articola in due lezioni settimanali di tre ore ciascuna. Le ultime lezioni del corso saranno dedicate all’impostazione delle esercitazioni (analisi empiriche). Il corso prevede due programmi differenziati per studenti frequentanti e non. Per essere considerato studente frequentante è necessario partecipare ad almeno 13 lezioni sulle 15 previste dal calendario. Valutazione Frequentanti: la prova è unica e potrà essere svolta solo alla fine del secondo modulo. L’esame consiste in una relazione scritta, che verrà discussa ed impostata nel corso delle lezioni e si baserà su un’analisi empirica di dati tratti dall’European Social Survey, e in una integrazione orale. Non frequentanti: è possibile sostenere i moduli in due prove distinte facendo riferimento ai testi indicati nel syllabus. In questo caso l’esame consisterà in due prove orali. Insegnamenti - Primo Anno 21 22 Insegnamenti – Primo Anno Periodo 16 feb – 17 mar 3 apr – 10 mag Orario lun, mar 12.30-15.30 lun, mar 10.30-13.30 Diritti umani e diritti di cittadinanza (I modulo) Teorie dell’eguaglianza e dell’equità (II modulo) I fondamenti sociali dell’economia Marina Calloni [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi dei due moduli Il corso si propone di approfondire le modalità di interpretazione sociologica dei comportamenti economici. E’ incentrato sul concetto di embeddedness sociale dell’economia e sulla critica sociologica al paradigma del mercato e alle diverse modalità di interpretare orientamenti e scelte economiche a partire dall’assunto di attori individuali atomizzati sotto o sovra socializzati. Nella parte del corso svolta congiuntamente con il modulo di Comportamenti di Mercato (prof. Francesco Silva), si esamineranno in particolare alcune questioni teoriche ed empiriche relative all’imprenditorialità, con particolare riferimento al contributo di Schumpeter, Baumol ed altri. Enzo Mingione Il corso intende innanzitutto prendere in considerazione il significato e le teorie dei diritti fondamentali e di cittadinanza, così come si sono venuti a sviluppare nel corso del tempo. Successivamente verrà analizzato il rapporto tra eguaglianza e libertà, quale base per una teoria della giustizia e dell’equità sociale. Si intende così offrire agli studenti gli strumenti base per poter comprendere il dibattito teorico, politico e sociale attualmente in corso, riguardante la valenza e i limiti di teorie e pratiche dei diritti. Si intende anche mettere in luce come i presupposti normativi contenuti in concezioni dei diritti umani e della giustizia distributiva possono essere applicati a studi sociologici e a ricerche empiriche, condotte in vari contesti umani e culturali, in riferimento a Paesi sia industrializzati sia in via di sviluppo. Valutazione Gli studenti dovranno elaborare una tesina di almeno 25 pagine (50.000 battute). L’argomento e i testi ad hoc oggetto della tesina dovranno essere concordati con la docente. La tesina dovrà essere discussa oralmente in sede di commissione d’esame. Dal momento che nel corso sono previsti lavori di gruppo, in sede di esame verrà tenuto conto dei lavori e delle relazioni presentate dai frequentanti durante le lezioni. Testi Testo generale: W. Kymlicka, Introduzione alla filosofia politica contemporanea, Feltrinelli, Milano, 1996. Sui diritti umani e di cittadinanza N. Bobbio, L’età dei diritti, Einaudi, Torino, 1990. A. Cassese, I diritti umani nel mondo contemporaneo, Laterza, Roma-Bari, 2002. Sull’idea di uguaglianza e libertà I. Carter (a cura di), L’idea di eguaglianza, Feltrinelli, Milano, 2001. A. Sen, Globalizzazione e libertà, Mondadori, Milano, 2002. Ulteriori informazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni e i colloqui, sulla base dell’argomento della tesina. Materiali di lavoro e testi di dichiarazioni/convezioni sui diritti umani verranno pubblicate sul sito di Facoltà riservato ai moduli in oggetto. LEZIONI Diritti umani e di cittadinanza Periodo 3 apr – 10 mag Teorie dell’eguaglianza e dell’equità 22 mag – 16 giu Orario lun 8.30-10.30 mar 14.30-16.30 mer 12.30-14.30 lun, mar, mer 10.30-12.30 Insegnamenti - Primo Anno 23 Valutazione L’esame è suddiviso in due parti. La prima parte è costituita da una prova scritta, svolta congiuntamente a quella del corso di Comportamenti di mercato. La seconda parte darà luogo a una composizione (tema) scritta, da svolgersi contestualmente allo scritto di cui sopra o, in alternativa, a una tesina, che garantirà l’attribuzione fino a un massimo di tre punti in più. Testi Per la parte del modulo di Fondamenti sociali dell’economia M. Weber, una selezione dai capitoli 1 e 2 di Economia e Società (Volume Primo). Edizioni di Comunità, Milano, 1995. E. Mingione, “Embeddedness/incorporazione” in J-L. Laville e M. La Rosa (a cura di), La sociologia economica europea: un incontro franco-italiano. Numero Speciale di Sociologia del Lavoro, Franco Angeli, Milano, 2004 (pagg. 119-137). M. Granovetter, “Azione economica e struttura sociale: il problema dell’embeddedness”. In M. Magatti (a cura di), Azione economica come azione sociale. Franco Angeli, Milano, 1993. K. Polanyi, “L’economia come processo istituzionale”. Questo testo è reperibile in due distinte pubblicazioni: in K. Polanyi, Economie primitive, arcaiche e moderne, Einaudi, Torino, 1980 (capitolo 7) oppure in K. Polanyi (a cura di), Traffici e mercati negli antichi imperi, Einaudi, Torino, 1978 (capitolo 8). Per la parte comune sull’imprenditorialità W. J. Baumol, “Entrepreneurship in Economic Theory”, in The American Economic Review, 58(2), 1968 (pagg. 64-71). J. Schumpeter, “L’imprenditore”, in L’imprenditore e la storia dell’impresa. Scritti 19271949, 1993 (pagg. 3-32). 24 Insegnamenti – Primo Anno J. Schumpeter, [1934] “Capitolo II: Il fenomeno fondamentale dello sviluppo economico” in Teoria dello sviluppo economico: ricerca sul profitto, il capitale, il credito, l'interesse e il ciclo economico, Introduzione di Paolo Sylos Labini, Sansoni, Firenze, 1971. R. Swedberg, Principi di sociologia economica, EGEA, Milano, 2005 (capitoli 6 e 12). Eventuali letture aggiuntive verranno segnalate durante il corso. Francesco Silva [email protected] Obiettivi Il corso si propone di offrire alcune nozioni elementari di teoria della scelta, ossia di come soggetti diversi, siano essi persone fisiche o giuridiche, operano le loro scelte, siano esse individuali, interattive o collettive. In particolare esaminerà la teoria delle razionalità, e quindi della scelta razionale, in ambito economico, mettendola a confronto critico sia con il comportamento concreto verificato sperimentalmente, sia con le teorie offerte da altre scienza sociali, tra cui in particolare la sociologia. Questa varietà di punti di vista offre un quadro più complesso di quello previsto dalla teoria della razionalità economica classica. Nella parte del corso svolta congiuntamente con il corso di I fondamenti sociali dell’economia (prof. Enzo Mingione) si esamineranno in particolare le motivazioni e le caratteristiche della scelta imprenditoriale. Valutazione La prima parte darà luogo ad una prova scritta, svolta congiuntamente a quella del corso di I fondamenti sociali dell’economia. La seconda parte darà luogo a una composizione (tema) scritta, da svolgersi contestualmente allo scritto di cui sopra o, in alternativa, a una tesina, che garantirà l’attribuzione fino a un massimo di tre punti in più. Testi AA. VV., La teoria della scelte. Una guida critica, Laterza, Roma-Bari, 1996. I testi indicati per la parte monografica comune con il corso di Sociologia economica. I fondamenti sociali dell’economia Comportamenti di mercato Gianmarco Navarini [email protected] Obiettivi Comportamenti di mercato LEZIONI L’analisi del discorso (Cultura e comunicazione) Periodo 9 gen – 3 feb 16 feb – 17 mar Orario lun, mar, mer 10.30-12.30 lun, mar, mer 10.30-12.30 In seguito a ciò che viene ormai convenzionalmente chiamata “svolta linguistica”, le scienze sociali si sono misurate con la straordinaria rilevanza che nella società contemporanea ha assunto il linguaggio nelle sue diverse forme e, soprattutto, con la constatazione che il linguaggio media in termini simbolico-normativi la conoscenza della realtà sociale. Altri aspetti significativi del linguaggio sono: il suo stretto legame con la cultura e l’azione, la sua portata nella produzione e circolazione del sapere, del potere e dell’ideologia, nonché la sua connessione con le procedure del pensiero, dell’espressione in pubblico, della persuasione, dell’argomentazione e, infine, con le retoriche e i “vocabolari di motivi” utilizzati dagli individui in contesti di interazione e conversazione. Un campo dunque assai vasto, un universo di forme retoriche e processi argomentativi, relazioni comunicative e dimensioni sociali, spesso riassunto con la nozione di “discorso”. Il modulo si propone di introdurre gli studenti a tale nozione, assegnando particolare attenzione al problema teorico della relazione tra discorsi e pratiche, all’analisi dei contesti di produzione dei discorsi pubblici, e allo studio etnografico del discorso rituale e simbolico. Il modulo è pensato in stretta connessione con il modulo di Etnografia. In tale direzione vengono privilegiati i seguenti temi: il rapporto discorsi - pratiche; il discorso pubblico e i contesti di produzione; l’analisi delle conversazioni e delle interazioni; il discorso simbolico; i rituali del discorso e il discorso rituale. Valutazione Per il superamento della prova d’esame è richiesta la produzione da parte dello studente frequentante di una tesina (scritta) di analisi e di ricerca realizzata su “materiali discorsivi” di sua libera scelta e preventivamente concordata con il docente. Il lavoro oggetto della tesina verrà poi presentato in aula e discusso in occasione della sessione d’esame orale. Per gli studenti non frequentanti la prova di profitto è invece scritta (un elaborato cui si risponde a due domande). Gli studenti che oltre a questo seguono il modulo di Etnografia debbono sostenere i due esami con un’unica prova di profitto. Per gli studenti frequentanti vale la modalità tesina unica più prova orale, per i non frequentanti la prova unica d’esame scritta (un elaborato cui si risponde a due domande). Testi Materiali, contributi e articoli raccolti in una dispensa a cura del docente. Indicazioni dettagliate sui materiali di studio sono riportate nella pagina web del modulo. LEZIONI Insegnamenti - Primo Anno 25 26 Insegnamenti – Primo Anno Periodo 16 feb – 17 mar Orario mer 13.30-16.30 gio 12.30-15.30 Etnografia L’indagine campionaria Gianmarco Navarini Maurizio Pisati [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi In via del tutto preliminare con “etnografia” si può intendere un metodo di ricerca, prevalentemente basato sull’osservazione partecipante, che implica la partecipazione del ricercatore alla vita quotidiana di gruppi situati in specifici luoghi o alle interazioni tra individui coinvolti in particolari processi. Scopo del modulo è introdurre gli studenti alla teoria e alla pratica dell’etnografia, mediante una illustrazione delle sue principali prospettive di analisi, la presentazione di indagini sul campo, e infine una discussione intorno alle problematiche relative alla scrittura dei resoconti di ricerca. L’obiettivo del modulo è quello di illustrare alcuni aspetti della tecnica quantitativa di rilevazione dei dati più frequentemente utilizzata nelle scienze sociali: l’indagine campionaria. In generale, lo scopo di questo tipo di indagine è quello di raccogliere una serie di informazioni su una data popolazione di riferimento per mezzo di interviste basate su questionario strutturato e somministrate a un campione della popolazione stessa. I dati così raccolti vengono poi utilizzati per stimare il valore assunto nella popolazione di riferimento da una o più quantità di interesse. Queste stime, però, sono inevitabilmente affette da errore, in quanto il processo di rilevazione dei dati è intrinsecamente imperfetto. È dunque importante che il ricercatore sia in grado da un lato di individuare le potenziali fonti di errore e, dove possibile, le strategie per neutralizzarle o ridurne la portata; dall’altro di quantificare la dimensione dell’errore, in modo da definire l’incertezza che circonda le stime di interesse. Questo modulo si propone di analizzare e discutere in modo approfondito due fra le principali fonti di errore delle stime: il campionamento e le non risposte. Il tema del campionamento verrà poi ripreso nel modulo Modelli lineari nella ricerca sociale, al fine di precisarne l’effetto sull’incertezza delle stime ottenute mediante la regressione. Valutazione Frequentanti: produzione di una tesina, preventivamente concordata con il docente, riportante l’analisi etnografica di un fenomeno sociale di specifico interesse. La tesina verrà poi discussa in sede di esame orale. Non frequentanti la prova di profitto è scritta (un elaborato cui si risponde a due domande). Gli studenti che oltre a questo hanno seguito il modulo di Analisi del discorso debbono sostenere i due esami con un’unica prova di profitto. Per gli studenti frequentanti vale la modalità tesina unica + prova orale, per i non frequentanti la prova unica d’esame scritta (un elaborato cui si risponde a due domande). Testi Materiali, articoli e contributi raccolti in una dispensa a cura del docente. Indicazioni dettagliate sui materiali di studio sono riportate nella pagina web del modulo. LEZIONI Periodo 3 apr – 10 mag Valutazione L’esame finale – comune ai moduli L’indagine campionaria e Modelli lineari nella ricerca sociologica – consisterà in una prova scritta finalizzata a verificare la conoscenza puntuale dei testi indicati nelle bibliografie dei due moduli. Il programma di esame vale sia per i frequentanti, sia per i non frequentanti. Testi Orario gio, ven 10.30-13.30 Appunti delle lezioni pubblicati sul sito web del corso. P.H. Rossi, J.D. Wright e A.B. Anderson, (a cura di) Handbook of Survey Research, Academic Press, San Diego, 1983 (capitoli 1, 2, 4, 5, 8, 9, 10). Un articolo in inglese scelto da un elenco di titoli pubblicato sul sito web del corso. LEZIONI Insegnamenti - Primo Anno 27 28 Insegnamenti – Primo Anno Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun 14.30-16.30 mar 12.30-14.30 mer 10.30-12.30 Modelli lineari nella ricerca sociologica Maurizio Pisati Sistemi urbani comparati Fenomeni sociali nello spazio (Territorio e politiche locali) [email protected] Serena Vicari Obiettivi [email protected] L’obiettivo del modulo è quello di illustrare la logica e la pratica della regressione, intesa come tecnica quantitativa di analisi dei dati che consente di esprimere le manifestazioni di un dato fenomeno di interesse (la cosiddetta variabile dipendente) come funzione di una o più caratteristiche dei membri della popolazione di riferimento (le cosiddette variabili indipendenti). L’attenzione viene focalizzata sulla logica fondamentale dell’analisi quantitativa dei dati e sulle sue applicazioni allo studio empirico dei fenomeni sociali basato sull’indagine campionaria, illustrata nel modulo L’indagine campionaria. Obiettivi Valutazione L’esame finale – comune ai moduli L’indagine campionaria e Modelli lineari nella ricerca sociologica – consisterà in una prova scritta finalizzata a verificare la conoscenza puntuale dei testi indicati nelle bibliografie dei due moduli. Il programma di esame vale sia per i frequentanti, sia per i non frequentanti. Testi M. Pisati, L’analisi dei dati. Tecniche quantitative per le scienze sociali, il Mulino, Bologna, 2003. LEZIONI Periodo 9 gen – 6 feb Orario lun, mar, mer 14.30-16.30 Il corso si propone di fornire la strumentazione teorica e metodologica per l’analisi dell’organizzazione sociale nello spazio e dei rapporti tra teoria sociologica e questione urbana. Il suo obiettivo è quello di trasferire conoscenze specialistiche sulle categorie spazio-tempo e di indirizzare lo studio verso testi teorici e ricerche empiriche che hanno come oggetto le trasformazioni nell’esperienza dello spazio e del tempo e nella forma della città conseguenti al passaggio dalla modernità all’epoca contemporanea. Attraverso lezioni e incontri seminariali verrà presentato agli studenti il lavoro dei maggiori teorici classici e contemporanei che si sono occupati in specifico delle categorie spaziotemporali nell’analisi dell’organizzazione sociale. Le analisi di questi autori verranno inquadrate nel loro rispettivo quadro teorico e discusse criticamente rispetto al contributo da queste fornite alla comprensione delle trasformazioni in corso. Valutazione Gli studenti sono vivamente invitati a frequentare le lezioni. Per coloro che intendono sostenere l’esame solo della prima parte (obbligatoria), la prova è costituita da un colloquio orale dove viene valutata la conoscenza del manuale di base e la comprensione critica dell’opera di almeno tre autori a scelta tra quelli analizzati in questa prima parte del corso. Per coloro che intendono sostenere l’esame di entrambe le parti (obbligatorio per il curriculum Territorio e Politiche Locali): se frequentanti la valutazione è basata sulle presentazioni e discussioni nei seminari (50%) e sull’elaborazione di un testo scritto, sotto forma di progetto di ricerca secondo l’indice presentato e distribuito in aula; se non frequentanti, l’esame è costituito da un colloquio orale dove viene valutata la conoscenza del manuale di base e la comprensione critica dell’opera di almeno quattro autori a scelta tra quelli analizzati nel corso. Testi G. Mandich, Spazio tempo. Prospettive sociologiche, Franco Angeli, Milano, 1996. Selezione di testi degli autori esaminati nel corso. Insegnamenti - Primo Anno 29 LEZIONI Sistemi urbani comparati Periodo 9 gen – 3 feb Fenomeni sociali nello spazio 16 feb – 17 mar 30 Insegnamenti – Primo Anno Orario mar 8.30-10.30 gio, ven 11.30-13.30 mer 12.30-14.30 gio, ven 14.30-16.30 Stratificazione e mobilità sociale Generi e generazioni L. Arosio, “Percorsi tipici di mobilità”, Polis, 1, 2002 (pagg. 75-100). A. Schizzerotto e M. Lucchini, “Mutamenti nel tempo delle transizioni alla condizione adulta: un’analisi comparativa”, Polis, 3, 2001 (pagg. 18-33). A. Schizzerotto (a cura di), Vite ineguali, Bologna, il Mulino, 2002 (capitoli 3, 4 e 5). M.J. Shanahn, “Pathways to Adulthood in Changing Societies: Variability and Mechanisms in Life Course Perspective”, Annual Review of Sociology, 26, 2002 (pagg. 667-692). Antonio Schizzerotto [email protected] Obiettivi del modulo “Stratificazione e mobilità sociale” Il modulo intende trasmettere le conoscenze necessarie per effettuare analisi di stampo comparativo e longitudinale sui processi di mobilità sociale intergenerazionale e intragenerazionale. In particolare, si studieranno le configurazioni dei movimenti tra le varie posizioni nella stratificazione sociale che avvengono attraverso il canale occupazionale e il canale matrimoniale. Di queste configurazioni saranno esaminati i mutamenti nel tempo e nello spazio, prestando attenzione principalmente ai regimi di mobilità relativa osservabili nelle società con modello familiare (prevalente) di stampo nucleare, con economia di mercato e con regimi politici pluralistici. Oltre alle disuguaglianze nelle pure e semplici chance di mobilità, verranno affrontate le disparità osservabili nei percorsi di mobilità. Le questioni sopra elencate verranno affrontate attraverso il ricorso alle più appropriate tecniche di analisi statistica, segnatamente attraverso i modelli log-lineari, le tecniche di event history analysis e le procedure di optimal matching. LEZIONI Stratificazione e mobilità sociale Periodo 9 nov – 6 dic Generi e generazioni 9 gen – 3 feb Obiettivi del modulo “Generi e generazioni” Il modulo si propone di fornire le conoscenze teoriche e gli strumenti analitici necessari per esaminare le variazioni nel tempo e nello spazio del peso che le appartenenze di genere e generazionali (o, forse meglio, di coorte) esercitano sui destini dei singoli. Particolare attenzione sarà dedicata alle disparità che si manifestano nella sfera educativa, lavorativa e matrimoniale e alle variazioni di queste disparità in funzione degli assetti istituzionali dei singoli paesi. Dopo essere stati studiati separatamente, questi tre ordini di disuguaglianza verranno analizzati congiuntamente, considerando il processo di transizione alla condizione adulta. Le questioni sopra elencate verranno affrontate attraverso il ricorso alle più appropriate tecniche di analisi statistica, segnatamente attraverso le tecniche di event history analysis e le procedure di optimal matching. Valutazione Per entrambi i moduli, la modalità di valutazione prevede una relazione scritta su un tema concordato con il docente, integrata da una prova orale. Testi R. Erikson e J. H. Goldthorpe, The Constant Flux, Oxford University Press, Oxford, 1992 (capitolo 5). M. Pisati e A. Schizzerotto, “Pochi promossi, nessun bocciato. La mobilità di carriera nell’Italia contemporanea”, Stato e Mercato, 2, 1999 (pagg. 249-279). A. Schizzerotto (a cura di), Vite ineguali, il Mulino, Bologna, 2002 (capitoli 7 e 8). Insegnamenti - Primo Anno 31 32 Insegnamenti – Primo Anno Orario lun, mar 16.30-18.30 mer 12.30-14.30 lun, mar 16.30-18.30 mer 12.30-14.30 Teorie della rappresentanza politica Processi di innovazione culturale Roberto Biorcio Carmen Leccardi [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Il modulo si propone di ricostruire il concetto di rappresentanza politica e le principali teorie che lo hanno espresso. Il problema della rappresentanza politica ha assunto un ruolo centrale nel processo di formazione dello stato moderno per la costruzione di regimi e di governi di tipo democratico. La configurazione della rappresentanza politica ha modellato le istituzioni, gli attori collettivi e le pratiche che hanno caratterizzato i sistemi politici delle moderne democrazie. La crisi delle forme tradizionali di rappresentanza ha sollecitato una rielaborazione delle teorie politiche nelle società contemporanee coinvolte dai processi di globalizzazione e investite dalla protesta populista. La domanda di nuove forma di rappresentanza politica ha d’altra parte favorito la formazione di movimenti di tipo nuovo. Il modulo si propone di mettere a disposizione la strumentazione teorica e la rete analitica necessarie alla comprensione delle dinamiche culturali dell’innovazione. Tematizzata come produzione di nuovi quadri di riferimento concettuali, nuovi schemi interpretativi che trasformano i modi di definire la realtà e di tipizzarla, l’innovazione viene studiata concentrando in particolare lo sguardo su due aspetti, tra loro interconnessi: da un lato i percorsi che conducono alla sua generazione, a partire dalle pre-condizioni cognitive necessarie per la sua messa in opera (problematizzazione del senso comune, decostruzione delle routine quotidiane, valorizzazione del dubbio), dall’altro gli attori che se ne fanno promotori. Speciale attenzione viene riservata, sotto questo profilo, ai movimenti collettivi in quanto espressione di nuove forme di razionalità e di identità, costruite sulla base di codici simbolici e comunicativi che rinviano a una differente rappresentazione della realtà. I movimenti dei giovani e delle donne, fioriti in Italia tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta del Novecento, saranno considerati come esempi storici del ruolo giocato dai soggetti collettivi nei processi di innovazione sociale e culturale. Valutazione Frequentanti: la prova d’esame consisterà nella redazione e nella discussione di un breve elaborato scritto - comune anche al modulo Processi di innovazione culturale (prof.ssa Carmen Leccardi) - che sviluppi e approfondisca i contenuti proposti nel modulo. Non frequentanti: esame scritto sui contenuti proposti dai testi in programma. Testi Frequentanti: redazione di una tesina (la tesina comprenderà anche problematiche del modulo Teorie della rappresentanza politica, prof. Roberto Biorcio, con cui “Processi di innovazione culturale” è collegato. La valutazione dei due moduli è comune), discussa poi oralmente con i due docenti. Non frequentanti: una prova scritta che verterà sui contenuti dei testi sotto riportati. B. Accarino, Rappresentanza, il Mulino, Bologna, 1999. Y. Mény e Y. Surel, Populismo e democrazia, il Mulino, Bologna, 2001. A. Melucci, L’invenzione del presente, il Mulino, Bologna, 1991. G. Sartori, Elementi di teoria politica, il Mulino, Bologna, 1987. LEZIONI Periodo 9 nov – 6 dic Valutazione Testi Orario lun, mar 8.30-10.30 gio 10.30-12.30 P. Jedlowski e C. Leccardi, Sociologia della vita quotidiana, il Mulino, Bologna, 2003 (capitoli 2, 3). Dispensa (con scritti di C. Donolo e F. Fichera, P. Jedlowski, A. Melucci, A. Touraine, I. Tuomi). LEZIONI Insegnamenti - Primo Anno 33 34 Insegnamenti – Primo Anno Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun, mar 10.30-12.30 mer 8.30-10.30 Algebra matriciale Origini storiche del welfare Roberto Paoletti Gianpiero Fumi [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi I concetti e le tecniche dell'Algebra Lineare sono oggi usati in modo pervasivo in tutte le discipline scientifiche, economiche e sociali. L'obiettivo del corso di Algebra Matriciale è introdurre lo studente ad alcune nozioni di base dell'Algebra Lineare e di renderlo in grado di risolvere alcuni problemi elementari legati ai sistemi lineari e alla loro interpretazione in termini di applicazioni lineari. Il corso è corredato da esempi in cui si illustrano applicazioni del formalismo introdotto alla teoria sociologica. La creazione dei moderni sistemi di welfare – un elemento fondamentale delle società contemporanee – ha rappresentato un processo complesso e di lunga durata, in cui si sono intrecciate dinamiche di trasformazione di diverso ordine: economico, demografico, sociale, politico e culturale. Il corso prende in esame le metamorfosi degli attori, delle forme e delle politiche di protezione collettiva nella società industriale, considerando il caso italiano in prospettiva comparata. La sequenza lineare “assistenza - assicurazioni sociali - sicurezza sociale”, quale risulta da molte schematizzazioni, appare insufficiente a chiarire l’evoluzione dei sistemi di protezione sociale. Dal confronto tra elaborazioni teoriche e dati storici appare più opportuno considerare gli sviluppi delle diverse forme di tutela e di solidarietà da un lato come la risultante di trasformazioni e sedimentazioni interne a ciascuno degli ambiti di protezione, dall’altro come l’esito della loro interazione reciproca, nel mutare dei contesti sociali e istituzionali di riferimento. Ai frequentanti saranno proposte modalità di partecipazione attiva durante il corso, sulla base dei testi di riferimento e di altro materiale eventualmente fornito dal docente, modalità utili anche ai fini della valutazione finale. Valutazione Una prova scritta, consistente nella risoluzione di alcuni esercizi. Testi S. Lipschutz, M. Lipson, Algebra lineare, 3°ed., Milano, The McGraw-Hill Companies, Milano, 2001. LEZIONI Periodo 16 feb – 17 mar Orario mer 8.30-10.30 gio, ven 10.30-12.30 Valutazione L’esame finale si svolgerà in forma orale. Testi G. A. Ritter, Storia dello Stato sociale, Laterza, Roma-Bari, 1996. oppure F. Girotti, Welfare State. Storia, modelli e critica, Carocci, Roma, 1998 (per i frequentanti nelle parti indicate a lezione). LEZIONI Insegnamenti - Primo Anno 35 36 Insegnamenti – Primo Anno Periodo 22 mag – 16 giu Orario lun, mar, mer 14.30-16.30 Tecniche di riduzione dei dati Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro Mario Lucchini Paolo Barbieri [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Obiettivo del modulo è quello di fornire una serie di metodi e tecniche per comprimere un complesso multidimensionale di informazioni lungo dimensioni latenti o entro raggruppamenti prototipici. Le strategie presentate costituiscono un approccio di tipo esplorativo o bottom-up. Il ricercatore ricorre all’impiego di tecniche di “pattern-recognition” quando non dispone di informazioni precise sulla forma funzionali di relazione tra le variabili. Verranno presentate quattro famiglie di tecniche di analisi di riduzione dei dati. La prima è quella delle tecniche di analisi delle componenti principali e delle tecniche di analisi fattoriale; la seconda è quella delle tecniche che forniscono una rappresentazione grafica del profilo dei casi e delle modalità della variabili (analisi delle corrispondenze e scaling multidimensionale). La terza famiglia è quella delle procedure di analisi dei gruppi (cluster analysis), che cercano di costruire tipologie a partire da insiemi di casi dotati di una certa omogeneità. L’ultima famiglia è quella delle reti neurali supervisionate e non supervisionate. Nello specifico i modelli supervisionati si comportano come approssimatori stocastici di funzioni matematiche, potremmo definirli metodi di “super-regressione” poiché dilatano le possibilità dell’approccio classico della regressione statistica. Le reti non supervisionate (reti SOM, Kohonen map) sono strumenti in grado di ottemperare al compito di classificazione dei record di input entro opportune categorie (cluster prototipici) e di proiettarle lungo uno spazio semantico fuzzy n-dimensionale. Il modulo affronterà la tematica dell’evoluzione dei mercati del lavoro occidentali (anni ’70 tardi anni ’90) soffermandosi sull’esplosione della disoccupazione e sulle conseguenti teorie e modelli proposti per comprendere le cause delle differenti capacità dei mercati del lavoro di reagire alla disoccupazione piuttosto che del persistere della stessa, quando non addirittura del suo cronicizzarsi. Il rapporto fra modelli di welfare e sviluppo dell’occupazione terziaria sarà affrontato anche con particolare riferimento alle modalità di partecipazione femminile al mercato del lavoro. Modelli di welfare, eurosclerosi, ipotesi del trade-off fra occupazione/uguaglianza, fattori di rigidità/flessibilità dei mercati del lavoro e dei prodotti, saranno esaminati in costante riferimento alla letteratura internazionale. L’evoluzione recente dei mercati del lavoro – e dei relativi modelli occupazionali – sarà quindi analizzata alla luce dell’evoluzione dei rischi sociali e della necessità di adeguamento dei sistemi di welfare. In particolare, si approfondiranno gli aspetti relativi alle specificità del modello sud-europeo di gestione dei rischi sociali (precarizzazione, diffusione dei lavori atipici/a garanzie ridotte, percorsi di job carousel) affrontando anche gli aspetti oggi più controversi della riforma del sistema di welfare nazionale, alla luce delle esperienze dei sistemi di welfare e workfare europei ed occidentali. Il modulo presuppone la conoscenza del testo di E. Reyneri, Sociologia del mercato del lavoro, il Mulino, Bologna, 2002. Valutazione Frequentanti: avverrà per prove scritte, o – a scelta degli studenti – attraverso la realizzazione di tesine su argomenti concordati col docente. Non frequentanti: esame scritto. La valutazione si baserà sulla discussione di un rapporto di ricerca prodotto utilizzando una delle tecniche di riduzione dei dati. Testi R. Biorcio, L’ analisi dei gruppi, Franco Angeli, Milano, 1993. L. Fabbris, L’analisi esplorativa dei dati multidimensionali, Cleup, Padova, 1991 (capitoli 1, 4, 7 e 8). Dispense fornite dal docente. LEZIONI Periodo 3 apr – 10 mag Valutazione Testi E’ prevista una dispensa, oltre a specifiche letture che saranno fornite durante le lezioni. LEZIONI Orario mar 8.30-10.30 gio, ven 14.30-16.30 Insegnamenti - Primo Anno 37 38 Insegnamenti – Primo Anno Periodo 9 gen – 3 feb Orario lun, mer, gio 8.30-10.30 Economia dell’industria e dei servizi Il rapporto d’impiego Matilde Ferretto Tiziana Vettor [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Il modulo si propone di trasmettere ai partecipanti le competenze necessarie per interpretare, nelle modalità e negli effetti socio-economici, le modificazioni del sistema produttivo e dei servizi in Italia. Verrà fornita una descrizione sintetica del sistema produttivo e dei servizi italiano, mostrandone l’evoluzione subita negli ultimi decenni e spiegando il processo di deindustrializzazione e di terziarizzazione della nostra economia anche in riferimento al quadro internazionale. Il corso di diritto del lavoro avrà anzitutto ad oggetto lo studio delle fonti di regolazione dei rapporti di lavoro, mirando a chiarire l'intreccio tra le stesse fonti e le caratteristiche storiche e giuridiche di ognuna di esse. L'approfondimento di singoli istituti o settori della materia avverrà, pertanto, nella prospettiva dell'acquisizione delle nozioni metodologiche fondamentali per comprendere le caratteristiche tipiche del diritto del lavoro: ruolo e rilievo dei principi costituzionali e della normativa inderogabile di tutela; progressivo rilievo del diritto comunitario; ruolo della giurisprudenza; sviluppo, contenuti caratteristici e problemi giuridici della contrattazione collettiva; rilievo e limiti dell'autonomia negoziale individuale. Valutazione La valutazione consisterà in un test scritto con domande a risposta aperta. Per i frequentanti è prevista la possibilità di redigere, in alternativa al test, elaborati di approfondimento dei temi trattati nel corso. Testi F. Barca (a cura di), Storia del capitalismo italiano dal dopoguerra ad oggi, Donzelli, Roma, 1997. G. Becattini, Per un capitalismo dal volto umano. Critica dell’economia apolitica, Bollati Boringhieri, Milano, 2004. P. Bianchi, Le politiche industriali dell’Unione Europea, il Mulino, Bologna, 1999. L. Gallino, La scomparsa dell’Italia industriale, Einaudi, Torino, 2003. L. Gallino, L’impresa irresponsabile, Einaudi, Torino, 2005. A. Landuyt, D. Pasquinucci (a cura di), Gli allargamenti della CEE/UE1961-2004, il Mulino, Bologna, 2005. F. Martinelli e J. Gadrey, L’economia dei servizi, il Mulino, Bologna, 2000. LEZIONI Periodo 16 feb – 17 mar Valutazione Per il superamento dell’esame, che consisterà in una prova orale, è necessaria la conoscenza di un manuale di diritto del lavoro. Per gli studenti non frequentanti è richiesta altresì la conoscenza di eventuali ulteriori materiali di approfondimento distribuiti durante il corso. A tal fine, si consiglia di consultare tutto il materiale didattico che sarà di volta in volta pubblicato sulla pagina web della Facoltà. Testi Il testo consigliato è il seguente: M. Persiani, G. Proia, Contratto e rapporto di lavoro, Cedam, Padova, 2003. La docente si riserva di segnalare nel corso delle lezioni, nonché nel sito web di Facoltà, eventuali variazioni dei testi indicati per l’esame, che potrebbero intervenire in corrispondenza con la pubblicazione di nuove e più aggiornate edizioni dei medesimi. LEZIONI Orario mer, gio, ven 12.30-14.30 Insegnamenti - Primo Anno 39 40 Insegnamenti – Primo Anno Periodo 3 apr – 10 mag Orario mar 16.30-18.30 mer 14.30-16.30 gio 8.30-10.30 La dinamica dell’intervista Teorie della cultura Fabio Quassoli Nino Salamone [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi L’intervista non strutturata, o discorsiva, rappresenta, nelle sue varie forme, una delle tecniche più usate nell’ambito della ricerca sociale. Nel modulo saranno illustrati i tipi più diffusi di intervista discorsiva (in profondità, aperta, storia di vita, ecc.), con particolare attenzione per il suo grado di strutturazione, estensione/intensione, approfondimento, oltre che per l’utilizzo di tale tecnica in associazione con l’osservazione partecipante e l’analisi di documenti. Il modulo intende fornire un’introduzione alla pratica dell’intervista, permettere agli studenti (frequentanti) di confrontarsi concretamente con i problemi connessi al suo utilizzo, e affrontare le principali questioni epistemologiche che il ricorso a tale tecnica pone nell’ambito della ricerca sociologica. Il modulo intende illustrare, e connettere, i principali apporti della sociologia classica alla costruzione del nesso fra l’azione sociale ed il suo significato oggettivo e soggettivo, utilizzandoli nel seguito per render conto dei modi specifici in cui tale nesso si esplica in alcuni ambiti della società contemporanea. Verranno quindi affrontati i diversi approcci esplicativi della dimensione simbolica dell’esistenza, nel suo rapporto con l’azione sociale e la sua percezione tanto da parte degli attori quanto da parte dei destinatari. Largo spazio verrà dedicato alla specificità culturale del moderno, concepito e concettualizzato tanto nella sua dimensione storica quanto nella sua dimensione attuale. Ciò implica il ricorso ad una metodologia comparativa fra le culture del passato (le lyotardiane “grandi narrazioni”) e le culture del presente fondamentalmente improntate, almeno nella percezione comune, al relativismo. Valutazione Frequentanti: relazione scritta nella quale saranno riportati e discussi gli elementi più significativi emersi nel corso dell’esperienza di ricerca svolta durante il corso. Non frequentanti: esame orale. Valutazione Testi Testi Dispensa a cura del docente. Indicazioni dettagliate sui materiali di studio saranno riportate nella pagina web del corso. W. Griswold, Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 1997 (capitoli 1, 2, 3). M. Weber, La scienza come professione, in Il lavoro intellettuale come professione, Einaudi, Torino, 1966. F. Lyotard, La condizione postmoderna, Feltrinelli, Milano, 1981. LEZIONI Periodo 9 gen – 3 feb Orario gio, ven 8.30-11.30 L’esame di profitto si supererà mediante prova orale. LEZIONI Insegnamenti - Primo Anno 41 42 Insegnamenti – Primo Anno Periodo 3 apr – 10 mag Orario mer, gio, ven 8.30-10.30 Antropologia delle comunità locali Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio Cecilia Gallotti Mario Boffi [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi La dislocazione della cultura che caratterizza il mondo globalizzato, come rottura del nesso tradizionalmente inteso tra comunità e territorio, va di pari passo con la dislocazione dello sguardo antropologico. Il modulo propone, in prima istanza, una rilettura critica del legame storico e mitico dell’antropologia con il suo “terreno”, inteso come dimensione spaziale e simbolica per lo studio delle culture locali, presentando gli snodi teorici importanti che l’hanno condotta alla riformulazione odierna dei suoi oggetti e alla revisione del suo impianto concettuale. In seconda istanza, il modulo intende fornire alcuni strumenti metodologici di analisi delle forme culturali in contesti di mobilità migratoria, in particolare dei rituali come dispositivi di ri-localizzazione e di rifondazione di paesaggi comunitari nei territori d’immigrazione: vedremo come l’organizzazione di eventi rituali collettivi da parte dei gruppi migranti mobiliti saperi di tradizione e competenze di traduzione, intrecciando contatti interculturali con le comunità locali e riconfigurando così lo spazio pubblico multiculturale e la sua, problematica, “ospitalità”. L'analisi cartografica del territorio è uno strumento metodologico necessario per sfruttare l’enorme quantità di informazioni disponibili sul territorio, in particolare in quei settori delle scienze sociali dove la ricerca empirica sul territorio ha un ruolo fondamentale per la comprensione dei fenomeni sociali. Tuttavia, per dar corpo alla creatività che offrono le informazioni geografiche, sono necessari concetti, tecniche e strumenti che fanno parte del bagaglio scientifico del ‘moderno’ cartografo sociale; nessuna tecnica cartografica può essere messa in opera senza appoggiarsi su modelli informatici di organizzazione dei dati, su tecnologie innovative per raccogliere dati geografici e, soprattutto, su concetti e strumenti metodologici che riguardano diversi aspetti dell’analisi spaziale, della visualizzazione e comunicazione dell’informazione spaziale. La cartografia tematica, oggetto di questo modulo, si può considerare quindi il risultato di un percorso metodologico che ha acquisito uno status disciplinare autonomo sotto l’etichetta di scienza dell’informazione geografica. Valutazione Valutazione La prova di esame è orale. Su base volontaria gli studenti frequentanti possono presentare, previo accordo con la docente, una tesina di approfondimento dei temi trattati nel modulo. La valutazione avverrà attraverso la discussione di un caso di studio di analisi spaziale, proposto dallo studente; oggetto della valutazione sarà la capacità di sapere impostare l’analisi spaziale di un problema e di indicare, in modo motivato, le fasi e le tecniche necessarie alla sua realizzazione. La capacità operativa informatica non sarà tuttavia oggetto di valutazione. Testi Frequentanti: Un contributo a scelta tra gli articoli raccolti nella dispensa a cura della docente. U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondadori, Milano, 2002 (parti). S. J. Tambiah, Rituali e cultura, Il Mulino, Bologna, 1995 (parti). Non frequentanti: Un contributo a scelta tra gli articoli raccolti nella dispensa a cura della docente. U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondadori, Milano, 2002 (parti). C. Rossi, Antropologia culturale. Appunti di metodo per la ricerca nei “mondi contemporanei”, Guerini e Associati, Milano, 2003. LEZIONI Periodo 3 apr – 10 mag Testi M. Boffi, Scienza dell’informazione geografica. Introduzione ai GIS, Zanichelli, Bologna, 2004. Si richiede inoltre la lettura di alcune brevi schede (in inglese) sui precursori del ‘pensiero spaziale’ nelle scienze sociali: C. Booth, T. Hägerstrand, R. Park & E. Burgess, G. Simmel, J. Snow, in Center for Spatially Integrated Social Science - CSISS Classics, www.csiss.org/classics LEZIONI Orario lun 14.30-16.30 mar 16.30-18.30 mer 10.30-12.30 Insegnamenti - Primo Anno 43 44 Insegnamenti – Primo Anno Periodo 9 gen – 3 feb Orario gio, ven 8.30-11.30 SECONDO ANNO Curriculum: Territorio e politiche locali Geografia della comunicazione globale 71 Pag Gestione dei sistemi turistici locali 72 Cambiamento dei sistemi organizzativi 47 Capitale umano e capitale sociale 48 Governance locale Governance dei sistemi economici locali 73 Comunicazione esterna e organizzativa 49 I tempi delle città 74 Demografia (modulo opzionale) Le professioni della conoscenza 50 Metodi di analisi delle realtà territoriali 75 Migrazioni e rapporti etnici 76 Il management dei servizi 52 Organizzazioni a rete e sviluppo locale 53 Modelli locali di sviluppo Valutazione economica delle politiche 77 Politiche del lavoro in Italia e in Europa 54 79 Regolazione del mercato del lavoro 55 Politiche comunitarie e realtà locali Sistemi locali di welfare Salari e occupazioni Teoria dei contratti e mercati interni 56 Diritto regionale e degli enti locali 81 Trattamento delle informazioni 58 Sociologia della scienza 82 Sociologia visuale 83 Curriculum: Lavoro e organizzazione Modulo comune Moduli opzionali Curriculum: Cultura e comunicazione Comunicazione istituzionale 59 Comunicazione e mutamento sociale Storia delle politiche culturali 60 I consumi culturali Culture giovanili 62 Diritto dell’informazione e dell’editoria 64 Globalizzazione e localizzazione della cultura 65 Il mercato culturale 66 La società dell’informazione 67 Le culture politiche Tecniche di analisi dell’opinione pubblica 69 Insegnamenti - Secondo Anno 45 46 Insegnamenti – Secondo Anno Cambiamento dei sistemi organizzativi Capitale umano e capitale sociale Andrea Montefusco Paolo Barbieri [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Il modulo si focalizza sul processo evolutivo delle organizzazioni, con attenzione a due differenti processi: la trasformazione di ingente entità, in cui sono coinvolte organizzazioni esistenti, verso forme profondamente differenti, con la creazione di strutture “emergenti”; l’evoluzione interna alle forme organizzative, sia “tradizionali” sia “emergenti” per fronteggiare la continua evoluzione dell’ambiente economico e sociale. Obiettivo ultimo è apprendere ad osservare ed analizzare l’organizzazione come un sistema, identificando le variabili chiave che permettano di indirizzare il processo evolutivo, grazie ad una attività progettuale, verso strutture e processi operativi utili al conseguimento delle finalità della collettività organizzativa. Il modulo, che deve essere inteso come un modulo avanzato di progettazione organizzativa, illustra, attraverso casi, esempi ed attività pratiche, le modalità di progettazione e governo dei processi di evoluzione organizzativa, enfatizzando dunque la gestione del cambiamento. Con questo si desidera differenziare l’azione specifica, finalizzata alla trasformazione organizzativa per il raggiungimento di un insieme di obiettivi, dai processi evolutivi che in modo naturale caratterizzano tutte le organizzazioni. La progettazione e la gestione del cambiamento va intesa dunque come un processo supportato da una metodologia scientifica. Sarà anche trattato il tema della “differenza di genere” nei processi di cambiamento, cercando di comprendere come essa si possa riconoscere, inquadrare e sviluppare come una ricchezza da utilizzare. Il modulo si propone di affrontare il dibattito attuale sullo status concettuale del Capitale Sociale. Gli studenti impareranno a distinguere i vari approcci micro al capitale sociale, tipici della sociologia economica weberiana e quindi improntati all’individualismo metodologico, ed a metterli a confronto con altri approcci, prevalentemente meso e macro, tipici di approcci e considerazioni più generalizzanti (e normative). Il rapporto fra capitale umano e capitale sociale verrà analizzato in chiave individualistica, ponendo in luce esperienze e risultati di ricerca. Valutazione Frequentanti: avverrà per prove scritte, o attraverso la realizzazione di tesine su argomenti concordati col docente. Non frequentanti: consisterà in un esame scritto. Testi E’ prevista una dispensa, oltre a specifiche letture che saranno fornite nel corso delle lezioni. LEZIONI Valutazione Frequentanti: la prova consiste in una tesina di gruppo e nella presentazione orale del lavoro da parte di ciascuno dei partecipanti al gruppo, su cui si innesterà una discussione più generale sulle tematiche affrontate durante il corso. Non frequentanti: esame scritto. Testi Dispensa a cura del docente. LEZIONI Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun, mer 14.30-16.30 gio 10.30-12.30 Insegnamenti - Secondo Anno 47 48 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 3 ott – 28 ott Orario lun 10.30-12.30 mar 12.30-14.30 mer 15.30-17.30 Comunicazione esterna e organizzativa Demografia Roberta Morici Francesco Billari [email protected] [email protected] Obiettivi Le professioni della conoscenza La comunicazione interna ed esterna è sempre più un fattore determinante per il funzionamento delle organizzazioni. I clienti, i dipendenti, i competitori, gli investitori, sono i target di azioni di comunicazione sempre più specialistiche. La capacità di comunicare efficacemente diventa uno skill necessario per tutti i dipendenti e i dirigenti delle organizzazioni. Il modulo è dedicato alle tematiche della comunicazione organizzativa e alla comunicazione esterna delle organizzazioni private e pubbliche, viste come parte integrante dei processi produttivi e decisionali e come sistemi di regolazione sociale. Saranno affrontate le principali teorie in merito alla comunicazione e il concetto di identità dell’organizzazione. Saranno illustrati le principali iniziative, strumenti e tecnologie per la comunicazione organizzativa, con un particolare approfondimento dedicato alla comunicazione online. Sarà trattato inoltre il tema dell'importanza delle competenze di comunicazione interpersonale nelle organizzazioni, nonché delle competenze necessarie per occuparsi professionalmente di comunicazione organizzativa. Il corso si avvarrà di casi ed esempi concreti. I frequentanti saranno coinvolti in esercitazioni, lavori di gruppo, analisi di casi e discussioni in aula. Alessandro Rosina Valutazione Frequentanti: tesina. Non frequentanti: esame scritto. Obiettivi dei due moduli I due moduli indicati sono accorpati in un unico corso di demografia e modelli demografici per il mercato del lavoro. Si tratta di un corso di nuova realizzazione, proposto agli studenti del CdL Specialistica in Sociologia interessati ad approfondire il proprio percorso di studio in direzione della ricerca sociale applicata ai temi del mutamento socio-demografico, del mercato del lavoro e delle trasformazioni sociali. Scopo del corso è da un lato fornire agli studenti alcune chiavi di lettura riguardanti le dinamiche demografiche attuali delle società avanzate, con particolare riguardo all’interazione tra demografia e mercato del lavoro; dall’altro di illustrare l’approccio del corso di vita allo studio dei comportamenti sociali e demografici ed alle interazioni tra scelte demografiche, istruzione e lavoro. Nell’ultima parte del corso si utilizza il laboratorio informatico, con analisi statistiche effettuate con l’ausilio di Stata. Si consiglia vivamente agli studenti la preventiva frequenza del Laboratorio di Analisi di dati per il MdL, avanzato (Prof. S. Scherer), sempre proposto all’interno del CdL Specialistica. Contenuti Testi Dispensa a cura del docente. LEZIONI [email protected] Periodo 16 feb – 17 mar Orario lun, mar 14.30-17.30 1. Cenni di analisi demografica e dinamica delle popolazioni La dinamica delle popolazioni: modelli e misure di crescita Indicatori demografici di base Struttura per età della popolazione e standardizzazione Misure della fecondità 2. Dinamica della popolazione e mercato del lavoro Comportamenti familiari e partecipazione femminile al mercato del lavoro Invecchiamento della popolazione e sue conseguenze “Replacement migration”: possono gli immigrati sostituire i non nati? 3. Analisi del corso di vita e demografia Nozioni di base di event history analysis Fonti Metodi non parametrici. Teoria, interpretazione, laboratorio di analisi Metodi parametrici. Teoria, interpretazione, laboratorio di analisi Metodi semiparametrici. Teoria, interpretazione, laboratorio di analisi Modelli per l’interazione tra traiettorie differenti: analisi di studi in letteratura Insegnamenti - Secondo Anno 49 50 Insegnamenti – Secondo Anno Valutazione Il management dei servizi Modalità di esame 50% prova intermedia (parti 1 e 2); 50% analisi empirica da svolgere autonomamente o a coppie (parte 3). Maurizio Mesenzani Testi Obiettivi Saranno indicati all’inizio del corso. L’obiettivo principale di questo modulo è di far acquisire ai partecipanti la capacità di analizzare e di progettare un sistema di servizi, sia sotto il profilo delle attività da realizzare sia sotto il profilo dell’organizzazione nelle sue componenti principali (persone, tecnologie, strutture, processi). I contenuti presentati e le diverse attività didattiche (esercitazioni, studi di caso, testimonianze professionali) svolte in aula saranno infatti finalizzati all’acquisizione da parte dei partecipanti delle conoscenze teoriche di base necessarie per concepire e gestire i servizi e delle capacità operative di base per analizzare e progettare un servizio o un sistema di servizi. LEZIONI Demografia Le professioni della conoscenza Periodo 16 feb – 17 mar 3 apr – 10 mag [email protected] Orario mer, gio 13.30-16.30 mer, gio 13.30-16.30 E’ richiesta la partecipazione attiva degli studenti. Caratteristica fondamentale del corso è infatti l’utilizzo di un metodo didattico attivo che richiede una frequenza assidua alle lezioni; una partecipazione alle esercitazioni e ai lavori d’aula, alle discussioni e alle simulazioni di situazioni di lavoro professionale. In particolare il corso prevede: lezioni frontali d’aula; esercitazioni e lavori in sottogruppo; studio individuale; discussione di casi. Valutazione Frequentanti: sarà operata sulla base di una prova che consiste nella scrittura di un elaborato finale concordato in aula. Non frequentanti: sarà basata su una prova d’esame scritta. Testi F. Butera, Tecnologia e organizzazione per l’uomo e per l’impresa, Franco Angeli, Milano, 2002 (pagg. 145-250). D. Barassi, La Service Idea, Note su Franz Kafka, saggio introduttivo di Federico Butera, Il Sole 24 Ore, Milano, 1988 (pagg. 9-38). R. Normann, La gestione strategica dei servizi, Etas Libri, Milano, 1985 (pagg 25–38 e pagg. 56-69). Altri materiali saranno distribuiti dal docente nel corso delle lezioni. LEZIONI Insegnamenti - Secondo Anno 51 52 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 9 gen – 3 feb Orario gio 15.30-18.30 ven 14.30-17.30 Organizzazione a rete e sviluppo locale Politiche del lavoro in Italia e in Europa Maurizio Catino Paolo Barbieri [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Il modulo ha per oggetto le organizzazioni a rete in rapporto sia alla dimensione locale sia alla dimensione globale. Il percorso formativo è finalizzato ad acquisire modelli e metodi avanzati di analisi delle organizzazioni complesse e di progettazione ed attivazione di reti e di strutture di governance. Sono affrontati i temi delle trasformazioni delle organizzazioni da modelli gerarchici a modelli basati sulle reti, con riferimento sia alle imprese private sia alle organizzazioni pubbliche. Sarà inoltre approfondito il tema dello sviluppo locale, dalle nuove forme di governance locale alla progettazione, attivazione ed animazione di reti multilevel e multi attori, agli aspetti istituzionali della regolazione dei sistemi a rete. Una particolare attenzione sarà riservata all’analisi dei progetti di sviluppo attuati dalle città attraverso lo strumento della pianificazione strategica: nel modulo saranno analizzati e comparati, con esercitazioni e lavori di ricerca, i principali casi di studio nazionali e stranieri. Il corso è orientato all’analisi empirica e al lavoro di gruppo, pertanto la frequenza è fortemente consigliata. Il corso mette a fuoco i rapporti fra regimi di welfare e mercati del lavoro in un’ottica comparativa, in modo da far emergere le specificità del modello italiano all’interno di un confronto internazionale condotto anche con approfondimenti metodologici mirati. Dopo un breve richiamo alle origini ed ai percorsi che hanno dato luogo ai diversi tipi di regimi di welfare, verranno esaminate le principali caratteristiche ed i principali modelli di politiche sociali e del lavoro, fra i vari welfare regimes. Verranno presentati approcci comparativi e teorizzazioni che hanno dato luogo alla formazione di diversi schemi di analisi dei modelli di politiche sociali e del lavoro, tipiche soprattutto dei paesi dell’area Oecd. Verranno discussi inoltre i vari modelli di cittadinanza, di diritti sociali e lavorativi ed i dilemmi tra equità e redistribuzione, con specifica attenzione al nesso fra modelli di welfare, mercato del lavoro, politiche del lavoro e occupazione. Successivamente ci si concentrerà sulle conseguenze dei modelli di welfare, sia in termini redistributivi sia di politiche del lavoro. Valutazione Valutazione La prova consiste in un esame scritto. Le domande saranno diverse tra frequentanti e non frequentanti. Frequentanti: avverrà per prove scritte o attraverso la realizzazione di tesine su argomenti concordati col docente. Non frequentanti: esame scritto. Testi Testi Dispensa a cura del docente disponibile presso la Biblioteca della Facoltà (scritti di F. Butera; M. Catino; P. J. Di Maggio e W. W. Powell; M. Granovetter; P. Perulli; A. Pichierri; C. Trigilia). P. Barbieri, “Politiche sociali: cittadinanza o cittadinanza-industriale? Appunti su welfare, lavoro e diritti sociali”, Quaderni di Sociologia 1/2000. T. Boeri, Meno pensioni più welfare, il Mulino, Bologna, 2002. G. Esping-Andersen, The Social Foundation of Postindustrial Economies, Oxford University Press, Oxford, 1999. G. Esping-Andersen, Why We Need a New Welfare State?, Oxford University Press, Oxford, 2002 (tranne il capitolo 4). M. Ferrera, Le trappole del welfare, il Mulino, Bologna, 1998. D. Gallie, S. Paugam, Welfare Regimes and the Experience of Unemployment in Europe, Oxford University Press, Oxford, 2000 (introduzione, conclusioni, e capitolo Hauser e Nolan). Specifiche letture aggiuntive saranno indicate nel corso delle lezioni. LEZIONI Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun, mer, gio 8.30-10.30 LEZIONI Insegnamenti - Secondo Anno 53 54 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun, mar, mer 10.30-12.30 Regolazione del mercato del lavoro Tiziana Vettor Salari e occupazione Teoria dei contratti e dei mercati interni [email protected] Manuela Samek Lodovici Obiettivi [email protected] Oggetto del corso è lo studio delle norme che regolano l’organizzazione del mercato del lavoro. Verranno esaminati i principali istituti ai quali è collegata la tutela del lavoratore e della lavoratrice nel mercato del lavoro alla luce delle più recenti modifiche legislative (v. d.lgs. 276/2003). Verranno affrontati in particolare i seguenti aspetti: i soggetti che possono intervenire nella dinamica dell’avviamento al lavoro; il trattamento e la diffusione dei dati personali; il divieto di indagine sulle opinioni del lavoratore e della lavoratrice; il principio della gratuità delle prestazioni offerte ai lavoratori dai soggetti autorizzati ovvero accreditati nella mediazione della domanda e offerta di lavoro; i fondi bilaterali finalizzati alla formazione, all’integrazione del reddito e alle iniziative per l’inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro di lavoratori e lavoratrici svantaggiati/e; le cosiddette politiche attive e di workfare; le forme di raccordo tra operatori pubblici e privati; le misure di inserimento per coloro che si trovano in una condizione di svantaggio o di disabilità; la borsa lavoro; il monitoraggio statistico e la rendicontazione al Parlamento delle politiche del lavoro; la riforma del regime sanzionatorio sia sotto il profilo penale sia amministrativo. Obiettivi dei due moduli Valutazione Per il superamento dell’esame, che consisterà in una prova orale, è necessario lo studio dei testi consigliati. Per gli studenti non frequentanti è richiesta, altresì, la conoscenza di eventuali ulteriori materiali di approfondimento distribuiti durante il corso. A tal fine, si consiglia di consultare il materiale didattico che, di volta in volta, sarà pubblicato sulla pagina web della Facoltà. Testi M. Miscione, M. Ricci (a cura di), Organizzazione e disciplina del mercato del lavoro, Ipsoa, Milano, 2004. La docente si riserva di segnalare nel corso delle lezioni, nonché nel sito web di Facoltà, eventuali variazioni dei testi indicati per l’esame, che potrebbero intervenire in corrispondenza con la pubblicazione di nuove e più aggiornate edizioni dei medesimi. LEZIONI Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun, mar, mer 16.30-18.30 I due moduli integrati si propongono di introdurre i principali modelli economici di analisi del mercato del lavoro, approfondendo i problemi teorici relativi al comportamento dei lavoratori, delle imprese e delle istituzioni nella determinazione dei salari e dell’occupazione e nel funzionamento dei mercati interni del lavoro e dei contratti. Gli strumenti analitici propri dell’economia del lavoro saranno utilizzati per interpretare il funzionamento del mercato del lavoro nei paesi industrializzati (con particolare attenzione all’Unione Europea) e per derivare le principali implicazioni di policy. Sulla base dei modelli teorici considerati, una parte del secondo modulo verrà inoltre dedicata alla presentazione degli strumenti metodologici per la valutazione dell’impatto delle politiche del lavoro e della formazione. La didattica del corso prevede, oltre alle lezioni, momenti di approfondimento attraverso la presentazione e la discussione in aula di letture e articoli su temi di attualità da parte degli studenti. Modulo I: Salari e occupazione Questa prima parte del corso prevede un’introduzione all’economia del lavoro attraverso l’approfondimento dei modelli economici di comportamento di lavoratori, imprese e istituzioni, con particolare attenzione ai modelli di determinazione dei salari e dell’occupazione e alle implicazioni per le politiche del lavoro. Modulo II: Teoria dei contratti e dei mercati interni Il secondo modulo si propone di approfondire i modelli di analisi dei mercati interni del lavoro e le metodologie di valutazione delle politiche del lavoro, con particolare attenzione al dibattito sulla flessibilità del lavoro e alla valutazione dell’efficacia delle politiche. Anche in questo caso la didattica del corso prevede, oltre alle lezioni, momenti di approfondimento attraverso la presentazione e discussione di articoli e ricerche su temi di attualità da parte degli studenti. Valutazione La valutazione è basata su: prova d’esame scritta con domande a scelta a fine corso, oppure report di approfondimento su uno degli argomenti del corso da concordare con il docente. I report possono essere individuali o di gruppo; presentazione e discussione di letture di approfondimento in aula. Testi L. Brucchi, Economia del lavoro, il Mulino, Bologna, 2001. E. Baici, M. Samek Lodovici, La disoccupazione, Carocci, Roma, 2001. Insegnamenti - Secondo Anno 55 56 Insegnamenti – Secondo Anno C. Lucifora (a cura di), Mercato, occupazione e salari: la ricerca sul lavoro in Italia, Mondatori, Milano, 2003. I capitoli di riferimento verranno indicati dal docente. Nel corso delle lezioni verranno inoltre segnalati articoli e letture per le presentazioni ed i report di approfondimento. LEZIONI Salari e occupazione Periodo 9 gen – 3 feb Teoria dei contratti e dei mercati interni 16 feb – 17 mar Trattamento delle Informazioni M. Antonietta Grasso [email protected] Obiettivi Orario gio 11.30-14.30 ven 10.30-13.30 lun, mar 10.30-12.30 Le nuove forme di lavoro forniscono nuovi requisiti alle tecnologie, ad esempio per la collaborazione a distanza e l’integrazione di contesti molteplici di lavoro. A fronte di questo largo spettro di potenzialità, si registrano tuttavia anche clamorosi fallimenti nell’adozione e nell’impatto delle nuove tecnologie, per via di discrepanze fondamentali fra la progettazione delle loro funzionalità e le modalità reali di lavoro. Il modulo si propone quindi due obiettivi complementari. Il primo è la descrizione delle potenzialità tecnologiche e dei loro possibili usi ed impatti organizzativi. In questo contesto le tecnologie presentate fanno riferimento a forme di collaborazione sia sincrona che asincrona, sia remota che in co-presenza, oltre che a tecnologie di Enterprise Resource Planning. Inoltre una particolare attenzione verrà posta alle tecnologie a supporto di comunità professionali informali e trasversali all’organizzazione. Il secondo obiettivo è mirato alla comprensioni dei metodi di progettazione finalizzati allo sviluppo di tecnologie che tengano conto delle dinamiche reali di lavoro. In particolare, verranno presentati attraverso casi di studio i metodi etnometodologici applicati al contesto lavorativo e finalizzati alla progettazione multidisciplinare di sistemi informativi. Valutazione Agli studenti verrà richiesta la presentazione e discussione orale di uno dei casi di studio proposti nel corso. La prova d’esame prevede inoltre una verifica complessiva della conoscenza dei temi trattati nel modulo. Il modulo richiede una buona conoscenza dell’inglese, in quanto i casi di studio provengono da letteratura internazionale; inoltre è vivamente consigliata la frequenza, poiché larga parte dei testi proviene da atti di congresso la cui lettura critica verrà svolta a lezione. Testi G. Bracchi, C. Francalanci, G. Motta, Sistemi informativi e aziende in rete, McGraw-Hill, Milano, 2005. Esempi significativi di sistemi e casi di studio pubblicati in conferenze e riviste internazionali (CSCW-Computer Supported Cooperative Work, European CSCW, CHI-Human Computer Interaction). LEZIONI Insegnamenti - Secondo Anno 57 58 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 3 ott – 28 ott Orario lun 13.30-16.30 mar 14.30-17.30 Comunicazione istituzionale Comunicazione e mutamento sociale Sergio Piazza Giorgio Grossi [email protected] [email protected] Obiettivi Contenuto Lo scopo del modulo di Comunicazione Istituzionale è di offrire agli studenti: • una panoramica della storia della comunicazione istituzionale in Italia dal periodo fascista a oggi. In particolare verranno rivisitate le fasi più critiche del processo di costruzione della comunicazione pubblica, nel quadro della costituzione repubblicana, a partire dall’eredità negativa del regime fascista e fino alla completa ricostruzione dei processi della comunicazione pubblica stessa. • una ricostruzione sintetica del quadro normativo aggiornato della comunicazione istituzionale, con particolare attenzione alle Leggi 142/90, 241/90 e 150/2000 (Legge quadro sulla comunicazione pubblica e istituzionale). • una analisi per tipologie, obiettivi, indicatori e strumentazione dei processi di comunicazione istituzionale, con particolare attenzione al processo di comunicazione con gli organi di informazione ed al processo di comunicazione istituzionale “on line”. Il rapporto tra comunicazione – interpersonale, mediata o digitale – e mutamento sociale è al centro della riflessione sociologica, soprattutto con il pieno dispiegamento del sistema dei media e della “società dell’informazione”. Non solo in termini di effetti sui riceventi, ma soprattutto come impatto macrosociale sulla cultura e l’organizzazione dell’intera collettività. Attraverso l’analisi di alcune ricerche sul mutamento sociale indotto dai media a livello della vita quotidiana, della percezione dei ruoli e delle situazioni, del mutamento politico e dell’opinione pubblica, ecc. verranno da un lato analizzati i principali modelli interpretativi del rapporto tra comunicazione e società, e dall’altro verranno discussi alcuni paradigmi che la ricerca teorica ed empirica ha proposto negli ultimi decenni. Una parte del corso si svolgerà in parallelo col modulo Storia delle politiche culturali ed affronterà un caso particolare di rapporto tra media e mutamento sociale: La spettacolarizzazione della politica e la politica-spettacolo in Italia (1945-2005). Valutazione Valutazione Colloquio orale. Per gli studenti lavoratori non cambiano le modalità di valutazione, ma verrà offerto un breve modulo di orientamento (2 ore). Frequentanti. Il modulo si articola in lezioni frontali e in parti seminariali. Nello stesso modo, la prova di esame sarà composta di due parti: una prova orale – sul programma del modulo - e la presentazione orale di una relazione nella parte seminariale. La prova orale si svolgerà congiuntamente con la prova orale del modulo “Storia delle politiche culturali” tenuto dalla prof.ssa Bracco. Non frequentanti. La prova di esame si svolge oralmente su un programma di testi specifico (sempre congiuntamente con l’esame del modulo della prof.ssa Bracco). Testi S. Rolando (a cura di), Teoria e tecniche della comunicazione pubblica, Etas Libri, Milano, 2001. G. Fornari, La nuova comunicazione pubblica, Il Sole 24 Ore, Milano, 2004. S. Piazza, Dispensa del corso di comunicazione istituzionale. S. Piazza, La comunicazione istituzionale ed il processo di formazione dell’opinione pubblica (prossima pubblicazione). LEZIONI Periodo 9 gen – 3 feb Orario gio, ven 10.30-13.30 Testi Lo spettacolo della politica– Dispensa disponibile in Biblioteca (edizione 2005-06). Frequentanti J. Meyrowitz, Oltre il senso del luogo. L’impatto dei media elettronici sul comportamento sociale, Baskerville, Bologna, 1993. D. Dayan, E. Kats, Le grandi cerimonie dei media. La Storia in diretta, Baskerville, Bologna, 1993. R. Silverstone, Televisione e vita quotidiana, il Mulino, Bologna, 2000. M. Castells, Galassia Internet, Feltrinelli, Milano, 2002. C. Sunstein, Republic.com. Cittadini informati o consumatori di informazioni?, il Mulino, Bologna, 2003. Non frequentanti J. Van Dijk, Sociologia dei nuovi media, Il Mulino, Bologna, 2002 (Introduzione, capp. 2, 3, 5, 6, 7). Insegnamenti - Secondo Anno 59 60 Insegnamenti – Secondo Anno Storia delle politiche culturali I consumi culturali Barbara Bracco Giorgio Grossi [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Il corso ha l’obiettivo di ripercorrere la storia dell’elaborazione culturale alla base dei calendari civili italiani dall’unità ad oggi. Passando infatti dalle politiche culturali del Regno d’Italia a quelle del regime fascista per arrivare infine alla costruzione della memoria resistenzial-patriottica della Repubblica, nel corso delle lezioni si cercherà di tratteggiare il profilo pedagogico dei soggetti promotori, le modalità celebrative e naturalmente i contenuti simbolici. Si tratterà quindi di ricostruire il campo dinamico e conflittuale dell’uso pubblico della memoria che ha contraddistinto non solo l’intera storia italiana ma anche i principali periodi della storia del nostro paese. Il corso si svolgerà in condivisione con quello del prof. Grossi. Una parte infatti delle lezioni verrà congiuntamente dedicata agli aspetti metodologici e ai contenuti politici e comunicativi delle feste nazionali in Italia ed avrà il seguente argomento: La spettacolarizzazione della politica e la politica-spettacolo in Italia (1945-2005). I consumi culturali rappresentano oggi uno degli indicatori più importanti per l’analisi della cultura collettiva. Essi infatti costituiscono non solo il punto di incontro tra l’offerta dell’industria dei beni simbolici e la fruizione individuale (il consumo), ma anche la cartina di tornasole per indagare il rapporto tra vissuti, identità ed espressione sociale delle appartenenze. Il modulo intende affrontare le principali teorie del consumo culturale, illustrare le metodologie di ricerca nel campo culturale ed analizzare i dati relativi ai consumi culturali in Italia, sia in termini di diffusione che di differenziazione, e con riferimento tanto alla popolazione in generale quanto a soggetti specifici della collettività (le donne, i giovani, gli anziani). Una parte del corso si svolgerà in parallelo col modulo Culture giovanili (prof.ssa Carmen Leccardi) ed affronterà il tema: La condizione giovanile nel III millennio: culture e consumi. Valutazione Frequentanti. La prova finale si articola in due parti: durante il corso verrà affidato agli studenti il titolo di una breve relazione su aspetti di alcune tra le date più significative della Repubblica. Su questa relazione gli studenti saranno tenuti a riferire nel corso delle ultime lezioni. Alla fine del corso si svolgerà poi una prova orale (in condivisione con il prof. Grossi). Il testo di riferimento è “Le feste nazionali” di Ridolfi. Non frequentanti. La prova finale per gli studenti non frequentanti consisterà in un colloquio su entrambi i testi sotto indicati. Testi M. Ridolfi, Le feste nazionali, il Mulino, Bologna, 2003 (frequentanti e non frequentanti). M. Ridolfi (a cura di), Propaganda e comunicazione politica: storia e trasformazione nell’età contemporanea, Bruno Mondadori, Milano, 2003 (solo non frequentanti). LEZIONI Comunicazione e mutamento sociale Periodo 9 gen – 3 feb Storia delle politiche culturali 9 gen – 3 feb Orario lun, mar 8.30-10.30 mer 10.30-12.30 lun 10.30-12.30 mar, mer 12.30-14.30 Valutazione Frequentanti. Il modulo si articola in lezioni frontali e in parti seminariali. Nello stesso modo, la prova di esame sarà composta di due parti: una prova scritta sulla parte generale del modulo (congiuntamente con l’esame del modulo della prof.ssa Leccardi) e la presentazione orale di una relazione nella parte seminariale. Non frequentanti: prova scritta su un programma di testi specifico. Testi Per la prova scritta: I consumi culturali: teorie e metodi – Dispensa disponibile in Biblioteca (edizione 2005-06). Per la presentazione orale, l’analisi dei risultati empirici (quantitativi e qualitativi) delle seguenti base-dati: IARD - Quinta indagine sulla condizione giovanile in Italia (2000) – file SPSS. Abacus – Indagine sulla leadership locale in Italia (2004) – file SPSS. Eurobarometro 56 (2002) – file SPSS. ISTAT - Indagine multiscopo sulle famiglie (2000) – dati in formato cartaceo. Dip. di Sociologia – I diari di consumo mediale degli studenti di Bicocca (2002) - dati qualiquantitativi in formato excel. Tesi di laurea di G. Segalina – Interviste in profondità sui consumi culturali (2003) – sbobinatura delle interviste. Tesi di laurea di A. Ghisolfi – Interviste in profondità sulla fruizione di programmi televisivi (2005) – sbobinatura delle interviste. Non frequentanti: “I consumi culturali: teorie e metodi” – Dispensa disponibile in Biblioteca (ediz. 2005-06). S. Bisi, I giovani e internet, Franco Angeli, Milano, 2003. Insegnamenti - Secondo Anno 61 62 Insegnamenti – Secondo Anno Culture giovanili Diritto dell’informazione e dell’editoria Carmen Leccardi Francesco Abruzzo [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Significato e caratteri della fase giovanile di vita si trasformano non solo a seconda delle epoche storiche, ma anche in relazione ai diversi gruppi sociali di appartenenza. In questi ultimi decenni in particolare questi mutamenti hanno avuto speciale intensità - sotto il profilo tanto strutturale quanto culturale – arrivando a mettere in discussione il concetto stesso di gioventù come periodo di transizione, e fase preparatoria, all’età adulta. In questa cornice problematica, il modulo si propone di approfondire i modi attraverso i quali i giovani elaborano culturalmente tali trasformazioni e le utilizzano per definire la propria identità. A questo fine, visioni del mondo, stili espressivi, pratiche di consumo e modelli di comportamento giovanili in Italia verranno analizzati con particolare riferimento al periodo compreso tra il secondo dopoguerra e i nostri giorni. All’interno del modulo, la rilevanza dei comportamenti di consumo per la costruzione delle culture e subculture giovanili costituirà specifico oggetto di attenzione (in collegamento con il modulo I consumi culturali, prof. Giorgio Grossi). Esiste un “Diritto dell’informazione e dell’editoria” come parte del diritto pubblico e in particolare del diritto costituzionale. Il retroterra è anche la normativa comunitaria, mentre dal 1948 ad oggi si è sviluppata attorno alle leggi sulla stampa, sulla professione giornalistica, sul sistema radiotelevisivo pubblico prima e poi, dopo la “Mammì” del 1990, sul sistema radiotelevisivo pubblico e privato fino alla “Gasparri” del 2004 una dottrina che trova il suo fondamento nel campo dei diritti di libertà. In parallelo dal 1975 (legge n. 172) è nato il sistema giuridico sulle imprese editrici, che ha il suo perno nella legge sull’editoria del 1981 (n. 416) e del 1987 (n. 67) fino alla legge n. 62 del 2001. Il terzo garante (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) creato nel 1997 (con la legge n. 249) dopo le esperienza del Garante dell’editoria (1981) e del Garante per la radiodiffusione e l’editoria (1990) ha dato vita a una figura indipendente nell’ordinamento italiano concepita come longa manus o occhio del Parlamento sul mondo dei media. L’esame dell’editoria elettronica e della comunicazione pubblica completano un quadro economico-normativo che si avvale soprattutto del supporto originale fornito dalle sentenze della Corte costituzionale, le quali hanno formato il moderno diritto dei cittadini all’informazione e disegnato un ruolo di alta responsabilità per i giornalisti come mediatori intellettuale tra i fatti e la pubblica opinione. L’obiettivo del corso è quello di fornire adeguati e moderni strumenti per comprendere le strutture portanti del mondo dei media, intrecciando diritto e storia dell’informazione e dell’editoria. Valutazione Frequentanti: la prova di profitto (comune a questo modulo e al modulo “I consumi culturali”) sarà costituita dalla presentazione orale di un approfondimento tematico a scelta dello/a studente, e preventivamente concordato con la docente. Non frequentanti: prova scritta (a sua volta comune con il modulo “I consumi culturali”). Valutazione Testi L’esame si svolgerà nella forma orale. Gli studenti che lo desiderano possono presentare una tesina (di 20/30 pagine con relativa bibliografia) su un argomento trattato nell’ambito del modulo. Alle tesine meritevoli saranno assegnati da 1 a 3 punti, che andranno ad aggiungersi al voto conseguito con l’esame orale. La tesina va consegnata alla segreteria didattica del Dipartimento. Sarà messa a disposizione una dispensa a cura della docente. LEZIONI I consumi culturali Periodo 16 feb – 17 mar Culture giovanili 16 feb – 17 mar Orario lun, mar, mer 12.30-14.30 lun, mar, mer 10.30-12.30 Testi F. Abruzzo, Codice dell’informazione, IV edizione, aprile 2003, due volumi, Centro di Documentazione Giornalistica (00186 Roma - Piazza di Pietra 26 - tel. 06/67.914.96 06/67.981.48 - Fax 06/67.974.92). L’aggiornamento è sul portale www.odg.mi.it (Dispensa telematica per l’esame di giornalista www.odg.mi.it/dispense.asp). Saranno inoltre distribuiti materiali aggiornati agli anni 2004/2005 in occasione della prima lezione del corso tramite il servizio garantito dalla Biblioteca dell’Università. LEZIONI Insegnamenti - Secondo Anno 63 64 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 3 ott – 28 ott Orario mar, mer, gio 8.30-10.30 Globalizzazione e localizzazione delle cultura Il mercato culturale Roberto Marchisio Francesco Silva [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Le dinamiche irregolari del paesaggio mondiale - urbanizzazione sfrenata, flussi migratori pluridirezionali, esplosione di conflitti etnico-religiosi e di micro-conflitti derivati dalla demarcazione dei confini - sembrano sfuggire alle nostre tradizionali categorie analitiche. Per interpretare l’immagine di “un globo in frantumi” diventa sempre più urgente comprendere i meccanismi che regolano l’interazione tra culture e i processi di continua riconfigurazione simbolica e identitaria che ne conseguono. Al fine di avviare la riflessione sugli interrogativi analitici posti da questo nuovo contesto il modulo, nella prima parte, propone la presentazione e la discussione dei principali paradigmi e modelli interpretativi che affrontano l’interazione tra dinamica locale e dinamica globale al centro del dibattito antropologico contemporaneo. Nella seconda parte l’attenzione sarà rivolta ai problemi connessi ai flussi transnazionali, all’incontro tra culture e ai contatti interculturali, all’omogeneizzazione globale e ai conflitti etnici, alle forme di ibridazione e alle forme di resistenza culturale. Il corso si propone di introdurre gli studenti alla dimensione economica della cultura, i cui prodotti sono oggi oggetto di scambio su più mercati. In particolare si propone di mostrare come le idee, per loro natura intangibili e beni pubblici, possano diventare beni scambiabili, ossia si propone di mostrare la logica del copyright. Inoltre il corso vuole mostrare come è organizzato e funziona uno specifico e importante mercato, quello televisivo. Il corso si dividerà in due parti. Nella prima verranno esposti i concetti giuridici ed economici essenziali che sottostanno al copyright e allo sviluppo delle numerosissime attività economiche che su di esso si basano, dall’editoria, al cinema, alla musica, alla pittura, al design, etc. Si mostrerà il complesso rapporto tra economia, diritto e tecnologia, con particolare attenzione agli effetti dello sviluppo di internet. Nella seconda parte invece si parlerà dell’organizzazione del settore televisivo, da un punto di vista verticale (programmi, distribuzione, pubblicità) e orizzontale (vari tipi di canale di distribuzione). Si parlerà in particolare del caso italiano. Valutazione Valutazione Agli studenti verrà richiesta la stesura di una relazione come approfondimento di uno degli argomenti del modulo. La prova d’esame sarà orale e consisterà nella discussione della relazione e nella verifica complessiva della conoscenza degli argomenti trattati. L’esame sarà fatto tramite una prova scritta sulle due parti o, in via alternativa e a scelta dello studente, tramite l’elaborazione di una tesina. Testi Il materiale didattico verrà indicato alla prima lezione del corso, essendo ancora incerta l’uscita di alcune pubblicazioni entro la data di inizio. Frequentanti Riferimenti bibliografici puntuali saranno indicati durante il modulo. Non frequentanti U. Fabietti, R. Malighetti, V. Matera, Dal tribale al globale, Bruno Mondadori, Milano, 2002. A. Appadurai, Sicuri da morire, Meltemi, Roma, 2005. A. Appadurai, Modernità in polvere, Meltemi, Roma, 2001 U. Hannerz, La diversità culturale, il Mulino, Bologna, 2001. M. Featherstone (a cura di), Cultura globale, Edizioni SEAM, Roma, 1996. LEZIONI Periodo 9 gen – 3 feb Testi LEZIONI Orario lun, mar, gio 14.30-16.30 Insegnamenti - Secondo Anno 65 66 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 9 nov – 6 dic Orario mar 14.30-16.30 mer, gio 12.30-14.30 La società dell’informazione Siti di vari paesi relativi alla Società dell’Informazione e ai Piani d’Azione Commissione Europea, Libro Verde sulla Convergenza tra telecomunicazioni, audiovisivo, e servizi online, Bruxelles, 3/12/97, http://europa.eu.int/ISPO/convergencegp/greenp.html Cesare Massarenti [email protected] LEZIONI Obiettivi Il corso si iscrive nella prospettiva dello sviluppo della Società dell’Informazione in Europa, nei paesi membri dell’Unione, e in altri paesi che hanno creato Piani d’Azione specifici. L’obiettivo principale del corso è offrire un panorama ampio delle problematiche relative al perseguimento delle linee guida espresse nei Piani d’Azione e al conseguimento degli obiettivi. Verranno esaminati in dettaglio gli obiettivi dei Piani d’Azione dell’Unione Europea, dell’Italia e di altri paesi: questi includono non solo gli obiettivi da raggiungere nelle principali aree (e-health, e-commerce, e-government, diffusione della banda larga, digital divide, ecc.), ma indicano anche metodi e mezzi, investimenti e scadenze. Saranno presi in considerazione alcuni testi fondamentali a titolo introduttivo; in seguito saranno analizzati i principali documenti relativi ai Piani d’Azione dell’Unione Europea (e-Europe 2002, e-Europe 2005), quelli del Governo italiano, quelli di alcuni degli stati Membri dell’UE, il documento riassuntivo e-Europe Final Document del 2003, in modo tale da poter paragonare le priorità e gli stadi di avanzamento dei programmi. Queste analisi saranno effettuate da piccoli gruppi di studenti, denominati Gruppi di Lavoro (v. qui di seguito); ciascun gruppo prenderà in considerazione i Piani d’Azione di due paesi e preparerà una relazione che sarà presentata in aula; mediante le varie presentazioni, tutti i partecipanti al corso potranno avere una visione assai completa dello stadio di sviluppo della Società della Informazione in Italia, in Europa e nel mondo. Per i rudimenti delle tecnologie gli studenti sono vivamente pregati di leggere il libro di Fabio Ciotti e Gino Roncaglia e quello di Armand Mattelart (v. qui di seguito) prima dell’inizio del corso. Valutazione La valutazione del modulo avrà forma scritta. La partecipazione ad un Gruppo di Lavoro è parte integrante del Corso. I Gruppi di Lavoro sono composti ciascuno da due-tre persone; il numero dei Gruppi dipende dal numero totale degli iscritti. Le presentazioni dei Gruppi di Lavoro avverranno nel corso del modulo. Il risultato qualitativo del lavoro svolto in gruppo ha un valore pari al 40 % del voto finale complessivo del corso per ciascun studente membro del gruppo. Il risultato dell’esame scritto ha un valore pari al 60 % del voto finale complessivo. Testi F. Ciotti e G. Roncaglia, Il mondo digitale, introduzione ai new media, Laterza, Bari-Roma, 2003 (alcuni capitoli). A. Mattelart, Storia della società dell’informazione, Einaudi, Torino, 2002 (alcuni capitoli). C. E. Shannon, W. Weaver, La teoria matematica delle comunicazioni, Etas Libri, Milano, 1971 (NB: può essere consultata on-line la versione originale americana: C. E. Shannon e W. Weaver, The Mathematical Theory of Communication, Urbana, III). Sito web per la Società dell’Informazione in Italia: www.innovazione.gov.it/ita/index.shtml Insegnamenti - Secondo Anno 67 68 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun, mar, mer 8.30-10.30 Le culture politiche Tecniche di analisi dell’opinione pubblica Roberto Biorcio Tommaso Vitale [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Il modulo si propone di chiarire la natura, il ruolo e le trasformazioni delle culture politiche nelle società contemporanee. Il concetto di cultura politica designa un insieme di atteggiamenti, norme e credenze che hanno per oggetto i fenomeni politici e sono condivisi in misura variabile dai membri di uno specifico gruppo sociale. Il concetto è stato introdotto da Almond e Verba nella ricerca politica comparativa sulle condizioni della vita sociale che possono favorire lo sviluppo della democrazia. Possono manifestarsi congruenze o incongruenze rilevanti fra le culture politiche più diffuse e le istituzioni, le pratiche e le forme di rappresentanza che caratterizzano i diversi regimi politici. I partiti politici, i movimenti sociali e molte reti associative elaborano e diffondono specifiche culture politiche, che possono esercitare una rilevante influenza in particolari ambiti territoriali e sociali. La crisi dei partiti di massa e il peso crescente dei mass media nella vita politica hanno sollecitato un ripensamento dello stesso concetto di cultura politica. Il corso dedicherà particolare attenzione al caso italiano per cogliere le connessioni fra il mutamento della configurazione del sistema dei partiti e la trasformazione delle culture politiche. Obiettivo del modulo è definire un quadro concettuale per cogliere e valutare se, e a quali condizioni, emerga un’opinione pubblica. Di conseguenza, il modulo intende approfondire alcuni strumenti teorici per analizzare e discutere criticamente i principali approcci utilizzati nella ricerca empirica per lo studio e l’analisi dell’opinione pubblica. Ampio spazio sarà dato all’analisi critica di case study tratti da recenti ricerche sociologiche. La partecipazione al corso è pubblica ed aperta a tutti gli interessati. La partecipazione “attiva” durante le lezioni è fortemente auspicata. Critiche, interventi e domande durante le lezioni sono apprezzate ed incoraggiate. I frequentanti sono vivamente incoraggiati a formulare domande sulle lezioni precedenti ed ad inviarle almeno un giorno prima della lezione per posta elettronica. Le domande troveranno risposta nel corso della lezione successiva. Formulare ed argomentare delle buone domande sui punti oscuri delle lezioni o su idee e collegamenti è una buona abitudine, importante per la dinamica di apprendimento nel corso del modulo. Valutazione Frequentanti: la prova d’esame consisterà nella redazione e nella discussione di un breve elaborato scritto, comune anche al modulo Tecniche di analisi dell’opinione pubblica. Non frequentanti: esame scritto sui contenuti dei testi in programma. Frequentanti: la prova d’esame consisterà nella redazione di un breve elaborato scritto, comune anche al modulo Le culture politiche del prof. Roberto Biorcio. Nel corso delle lezioni sarà richiesto di presentare sinteticamente i principali contenuti della tesina. Non frequentanti: esame scritto sui contenuti delle letture segnalate. Sarà predisposta, in orario serale, una lezione specifica per i soli studenti non frequentati. Testi Testi R. Biorcio, Sociologia politica, il Mulino, Bologna, 2003. I. Diamanti, Bianco, rosso, verde … e azzurro. Mappe e colori dell’Italia politica, il Mulino, Bologna, 2003. S. Rokkan, Cittadini, elezioni, partiti, il Mulino, Bologna, 1982. G. Grossi, L’opinione pubblica, Laterza, Roma-Bari, 2004. H. Habermas, Storia e critica dell’opinione pubblica, Laterza, Roma-Bari, 2000 (è richiesta una lettura approfondita soprattutto della premessa e dei capitoli 1, 2, 6, 7). Oltre a questi due testi, gli studenti non frequentanti sono tenuti a preparare anche: V. Price, L’opinione pubblica, il Mulino, Bologna, 2004. Due saggi tratti da: P. Ceri (a cura di), Politica e sondaggi, Rosenberg & Sellier, Torino, 1997: “Sull’affidabilità dei dati” di R. Mannheimer; “A che cosa servono i sondaggi politici” di P. Ceri. LEZIONI Periodo 3 ott – 28 ott Orario mar, mer 12.30-14.30 gio 10.30-12.30 Valutazione LEZIONI Insegnamenti - Secondo Anno 69 70 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun 10.30-12.30 mar 12.30-14.30 mer 14.30-16.30 Geografia della comunicazione globale Gestione dei sistemi turistici locali Elena dell’Agnese Nicolò Costa [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi La comunicazione globale rappresenta uno dei grandi sogni dell’umanità, la base per la costruzione di grandi modelli geopolici e di affascinanti utopie planetarie. Il modulo si prefigge il compito di mettere in evidenza innanzitutto il significato politico della comunicazione, sia per quanto riguarda l’organizzazione del territorio e la costruzione delle scale dell’agire politico ad esso connesse, sia nell’edificazione simbolica della comunità “immaginata” in termini di nazione o di villaggio globale. Quindi si prefigge di interpretare in termini critici il ruolo della comunicazione nella costruzione del discorso geopolitico contemporaneo. Il modulo si apre con la visione del film “L’uomo del giorno dopo” (The Postman, K. Costner, 1998), al fine di stimolare la discussione sul significato e sul ruolo della comunicazione nella edificazione, pratica e simbolica, dello spazio politico. Per quanto riguarda l’analisi del ruolo della comunicazione nella costruzione del discorso geopolitico, vengono presi in esame dapprima modelli classici della geopolitica formale e dei trasporti e grandi utopie planetarie, quindi il discorso sulla globalizzazione e l’uso della comunicazione nella produzione di un discorso geopolitico alternativo. Viene infine posta la questione della comunicazione come “minaccia” dello spazio senso bio-politico e personale. A questo proposito, il corso si chiude con la proiezione del film “Nemico pubblico” (Enemy of the State, T. Scott, 1998). Obiettivo del modulo è l’applicazione delle teorie e dei metodi della ricerca sociale ai fenomeni empirici del turismo, territoriali e aziendali, per risolvere in modo innovativo alcuni problemi trasformandoli in opportunità di sviluppo locale (marketing territoriale turistico). Più in specifico, gli obiettivi professionalizzanti sono: sviluppare competenze minime nell'analisi sociale e territoriale dell'offerta turistica italiana su scala locale; familiarizzarsi in modo propedeutico con le tecniche di progettazione e gestione di attività turistiche incoming secondo un approccio sistemico; acquisire le tecniche più semplici di pianificazione socio-territoriale e ambientale dello sviluppo turistico locale secondo i principi del marketing territoriale. Valutazione Alla fine del modulo si svolgerà una verifica scritta attraverso questionario e quattro domande a scelta su otto volte con la finalità di accertare la capacità di decodifica dei testi. La durata della prova sarà di due ore. Testi Valutazione N. Costa, I professionisti dello sviluppo turistico locale, Hoepli, Milano, 2005. J. Ejarque, La destinazione turistica di successo, Hoepli, Milano, 2003. Frequentanti: relazione su un tema concordato con il docente, che verrà esposta oralmente con supporto di Power Point. Non frequentanti: esame orale. LEZIONI Testi A. Mattelart, La comunicazione globale, Ed. Riuniti, Roma, 2003. J. Hugill, La comunicazione mondiale dal 1844. Geopolitica e tecnologia, Feltrinelli, Milano, 2005 (capitolo 1). L. Bialasiewcz e C. Minca, Spazio e politica. Riflessioni di geografia critica, Cedam, Padova, 2004 (parti scelte). LEZIONI Periodo 9 gen – 3 feb Orario mar, mer 10.30-12.30 gio 11.30-13.30 Insegnamenti - Secondo Anno 71 72 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 3 ott – 28 ott Orario mar, mer, gio 14.30-16.30 Governance locale I tempi della città Ota de Leonardis Francesca Zajczyk [email protected] [email protected] Governance dei sistemi economici locali Obiettivi Davide Diamantini Il modulo è finalizzato ad analizzare le più rilevanti caratteristiche e trasformazioni dell’organizzazione temporale delle società urbane contemporanee, dedicando particolare attenzione al tema della conciliazione temporale tra tempi individuali, familiari e sociali. Nelle società contemporanee ad elevato livello di sviluppo, la città è il luogo in cui appare più evidente la natura complessa e pluralistica dei tempi sociali. Strumenti di integrazione e normativi, oltre che importanti dimensioni delle azioni sociali e valori costitutivi dell’identità degli attori, i tempi sociali rappresentano oggi una chiave di lettura particolarmente adatta a cogliere l’intrinseca dinamicità e pluralità dei fenomeni urbani. In particolare, un primo momento del modulo sarà dedicato al dibattito sulla conciliazione fra pari opportunità e politiche temporali e all’evoluzione nel tempo del concetto di conciliazione. In questo quadro verrà poi illustrata la normativa nazionale e regionale in materia di politiche temporali. Infine, dopo aver presentato oggetti e modalità operative delle politiche temporali e dei piani degli orari urbani, verrà dedicata particolare attenzione ad alcuni esempi di pratiche e politiche di conciliazione attuate in città italiane ed europee. [email protected] Obiettivi dei due moduli I due moduli integrati si propongono di fornire le conoscenze teoriche e gli strumenti analitici per lo studio delle politiche pubbliche, sia sociali che economiche, nel quadro di un regime di governance locale caratterizzato dal coordinamento di diverse sedi, livelli e attori nei processi di elaborazione e di implementazione delle politiche. Il percorso formativo è scandito in quattro tappe: 1) inquadramento del concetto di governance (differenze e relazioni tra politics e policy, e tra government e governance; tipologie di governance e relativo dibattito su problemi e soluzioni); 2) approfondimento del concetto attraverso l’analisi di casi di governance nel campo delle politiche sociali (con particolare riferimento a forme di integrazione tra politiche sociali ed economiche); 3) la governance nel quadro dell’analisi dei sistemi di sviluppo economico locale; 4) analisi di casi di governance locale di processi d’innovazione tecnologica ed economica. Valutazione La valutazione riguarderà congiuntamente entrambi i moduli. Frequentanti. Sono tenuti a svolgere esercitazioni, presentazioni e discussioni di elaborati che costituiranno oggetto di valutazione; un colloquio finale completerà la valutazione. Non frequentanti. Devono preparare una tesina di 15 pagine su uno dei temi a scelta che verranno indicati dai docenti all’inizio del corso, oltre ai testi indicati. Testi Valutazione Frequentanti: al termine del modulo gli studenti dovranno presentare un approfondimento su un argomento trattato durante il corso secondo le modalità concordate con la docente. Non frequentanti: gli studenti dovranno sostenere una prova scritta che riguarderà le tematiche oggetto di studio. Testi Dispensa a cura della docente. LEZIONI C. Donolo, L’intelligenza delle istituzioni, Feltrinelli, Milano, 1997. J. March, J. Olsen, Riscoprire le istituzioni, il Mulino, Bologna, 1992. J.P. Gaudin, Gouverner par contrat, Presses de Science Po, Paris, 1999. C. Edquist, Systems of Innovation: Technologies, Institutions and Organizations, Printer Publisher, London, 1997. P. Saviotti e B. Nooteboom, (eds), Technology Knowledge. From the Firm to Innovation Systems, Edward Elgar, Cheltenham, 2000. B.-Å. Lundvall, National Systems of Innovation: Toward a Theory of Innovation and Interactive Learning, Printer Publisher, London, 1992. LEZIONI Governance locale Governance dei sistemi economici locali Periodo Orario Vedere orari laurea specialistica PROGEST 3 apr – 10 mag lun, mar 13.30-16.30 Insegnamenti - Secondo Anno 73 74 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun 14.30-17.30 gio 12.30-15.30 Metodi di analisi per le realtà territoriali Migrazioni e rapporti etnici Francesca Zajczyk Aurora Campus [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Obiettivo del modulo è l’approfondimento della definizione teorica ed empirica dei metodi di analisi per le realtà territoriali attraverso l’individuazione di Milano come un caso studio significativo. La lettura ed interpretazione delle trasformazioni urbana verrà realizzata attraverso la presentazione di ricerche e il contributo di testimoni privilegiati nei settori di più rilevante trasformazione della città, sia dal punto di vista economico che sociale e culturale. Il percorso riguarderà sia i fenomeni macro – relativi al problema delle politiche urbane e dello sviluppo locale nello scenario di sfide e opportunità connesse alle trasformazioni economico-sociali e ai processi di globalizzazione e unificazione europea – sia la dimensione micro – con riferimento alle nuove forme di identità locale e all’impatto delle trasformazioni della struttura economica e del mercato del lavoro locale sulla vita delle persone. Tra i possibili approcci al fenomeno dell’immigrazione straniera, uno dei più interessanti è quello che si sofferma sulle dinamiche di interazione tra i nuovi arrivati e la popolazione locale, tra insiders e outsiders, e sulle modalità con cui si sviluppa l’inserimento degli immigrati nella società di arrivo: integrazione, assimilazione, conflittualità. Dopo aver passato in rassegna i principali approcci teorici sul tema dell’immigrazione e sulla figura dello straniero, un’analisi comparata delle caratteristiche dell’inserimento degli immigrati stranieri nei differenti contesti europei permetterà di individuare le peculiari caratteristiche del modello italiano. Il modulo si soffermerà quindi su alcune delle principali problematiche che sono emerse in questi anni nel rapporto tra gli italiani e le nuove popolazioni immigrate, per concludersi con una riflessione sulle politiche che è possibile intraprendere per favorire l’inserimento degli immigrati nella nostra società. Valutazione Frequentanti: al termine del modulo gli studenti dovranno presentare un approfondimento su un argomento trattato durante il corso secondo le modalità concordate con la docente. Non frequentanti: gli studenti dovranno sostenere una prova scritta che riguarderà le tematiche oggetto di studio. Testi F. Zajczyk, B. Borlini, F. Memo, S. Mugnano, Quartieri periferici tra incertezze e trasformazioni, Bruno Mondatori, Milano, 2005. Materiale distribuito nel corso (per i frequentanti). Dispensa a cura del docente (per i non frequentanti). LEZIONI Periodo 16 feb – 17 mar Non frequentanti: tradizionale esame scritto che verterà su uno dei testi indicati più oltre. Frequentanti: potranno scegliere ulteriori modalità di verifica quali tesine concordate col docente. Testi A. Sayad, La doppia assenza, Cortina Editore, Milano, 2002 (parti scelte). P. Basso, F. Perocco (a cura di), Gli immigrati in Europa, Franco Angeli, Milano, 2003 (parti scelte). V. Cotesta, Sociologia dei conflitti etnici, Laterza, Roma-Bari, 2001 (parti scelte). Ulteriore materiale verrà fornito agli studenti frequentanti durante il modulo. LEZIONI Orario lun, mar 12.30-15.30 Insegnamenti - Secondo Anno Valutazione 75 76 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 9 nov – 6 dic Orario lun, mar, mer 12.30-14.30 Modelli locali di sviluppo Valutazione economica delle politiche Tomaso Pompili Tomaso Pompili [email protected] [email protected] Obiettivi Obiettivi Dal lato dell’offerta, i sistemi economici si differenziano per le caratteristiche della tecnologia, della forza lavoro impiegata, delle imprese operanti, dei settori prevalenti e della localizzazione nel territorio. L’evoluzione temporale di queste caratteristiche influenza l’andamento complessivo dei sistemi economici in termini di occupazione e di reddito. Il corso presenta e discute i principali modelli teorici del mutamento strutturale dei sistemi economici, come strumenti per leggere le dinamiche produttive ed occupazionali di lungo periodo, anche a fini di intervento pubblico. Si presuppone la padronanza dei concetti contenuti dei moduli “Economia politica” della laurea triennale in Sociologia e del modulo “Comportamenti di mercato”. Il modulo è accorpato a Valutazione economica delle politiche, che lo segue. Il termine italiano “politica” traduce due fenomeni differenti, resi in inglese con i termini “politics” (politica dei partiti, delle elezioni…) e “policy” (politica industriale, scolastica, dei trasporti …). Selezione, disegno e attuazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo sono questioni decisive per la loro efficacia e caratterizzate da problemi specifici che richiedono tecniche appropriate. Il corso presenta e discute sia i principali metodi di valutazione, come strumenti di supporto al decisore pubblico, anche nei suoi rapporti con i decisori privati, sia i principali problemi di scelta pubblica. Si presuppone la padronanza dei concetti contenuti dei moduli “Economia politica” della laurea triennale in Sociologia e del modulo “Comportamenti di mercato”. Il modulo è accorpato a Modelli locali di sviluppo, che lo precede. Valutazione Valutazione L’esame di profitto si supera con l’accertamento della preparazione mediante una di queste opzioni: relazione scritta (max 4000 parole) su tema concordato, presentata pubblicamente (frequentanti). prova scritta integrativa (risposta a 2 domande in 45 minuti) sugli argomenti trattati a lezione (frequentanti il modulo Valutazione economica delle politiche con relazione scritta su quello); prova scritta (risposta a 4 domande in 90 minuti: 2 MLS + 2 VEP) sugli argomenti in programma (lavoratori studenti). L’esame di profitto si supera con l’accertamento della preparazione mediante una di queste opzioni: relazione scritta (max 4000 parole) su tema concordato, presentata pubblicamente (frequentanti). prova scritta integrativa (risposta a 2 domande in 45 minuti) sugli argomenti trattati a lezione (frequentanti il modulo Modelli locali di sviluppo con relazione scritta su quello); prova scritta (risposta a 4 domande in 90 minuti: 2 MLS + 2 VEP) sugli argomenti in programma (lavoratori studenti); Testi Testo consigliato per la prova (uno dei due, a scelta dello studente): L. Boggio, G. Seravalli, Lo sviluppo economico: fatti teorie politiche, il Mulino, Bologna, 2003 (capitoli da 1 a 7, escluse le appendici). M. D’Antonio, A. Flora, M. Scarlato, Economia dello sviluppo, Zanichelli, Bologna, 2002 (capitoli da 1 a 15, eccetto il 6). Testi utili per la relazione (e per la tesi): vedi la bibliografia in rete wwwfacolta.sociologia.unimib.it/cdl_st/index.asp Eventuali materiali aggiuntivi (lucidi, articoli a stampa, documenti in rete, casi) sono disponibili in rete (wwwfacolta.sociologia.unimib.it/cdl_st/index.asp) la settimana dopo la relativa lezione. LEZIONI Periodo 9 nov – 6 dic Testo consigliato per la prova (uno dei tre, a scelta dello studente) R. Brancati, Analisi e metodologie per la valutazione delle politiche industriali, Franco Angeli, Milano, 2001 (capitoli da 1 a 3 e da 7 a 9). R. Camagni, G. Gorla, Valutazione economica e valutazione strategica di programmi e progetti territoriali, Franco Angeli, Milano, 2005 (in pubblicazione: capitoli da definire). F. Nuti, La valutazione economica delle decisioni pubbliche, Giappichelli, Torino, 2001 (capitoli da 3 a 5 e uno a scelta fra i seguenti 1+2, 6, 10, 11). Testi utili per la relazione (e per la tesi) sono disponibili in rete. Eventuali materiali aggiuntivi (lucidi, articoli a stampa, documenti in rete, casi) sono disponibili in rete la settimana dopo la relativa lezione. LEZIONI Orario mar, mer, gio 10.30-12.30 Insegnamenti - Secondo Anno Testi 77 78 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 9 gen – 3 feb Orario mar 12.30-14.30 mer, gio 8.30-10.30 Politiche comunitarie e realtà locali Sistemi locali di welfare Testi Lavinia Bifulco [email protected] Obiettivi dei due moduli I processi attuali di policy design e policy making registrano l’importanza crescente sia della dimensione sovra-nazionale sia della dimensione locale e lo sviluppo di dinamiche di rapporto parzialmente inedite fra i due livelli di governo e azione implicati. Un campo di policy da questo punto di vista centrale è costituito dalla composita filiera dei programmi europei orientati agli obiettivi di coesione sociale e sostenibilità al centro del cosiddetto “modello sociale europeo”. Da questa filiera traggono impulso interventi localizzati su materie diverse e diversamente integrabili fra loro: lo sviluppo economico, la riqualificazione urbana, la lotta all’esclusione sociale, l’occupabilità. Il percorso sviluppato nell’ambito dei due moduli affronta il tema del rapporto fra dimensione europea e dimensione locale delle politiche con l’obiettivo di mettervi a fuoco le tendenze trasformative emergenti, in particolare per quanto riguarda le forme, gli strumenti e gli esiti dell’azione pubblica nelle politiche. La prima parte del lavoro sarà dedicato a fissare il quadro di osservazione, i presupposti e le implicazioni principali dell’emergenza di un framework europeo di policy con riferimento particolare a: le coordinate di base dei processi di europeizzazione e di localizzazione delle politiche; le politiche europee per la coesione sociale e la sostenibilità; i programmi comunitari di lotta all’esclusione sociale; la governance delle politiche sociali. La seconda parte del lavoro si concentrerà sull’analisi dei sistemi locali di welfare e approfondirà: i modelli e i regimi regolativi emergenti nelle politiche sociali al livello locale, in Europa e in Italia; gli interventi di cura rivolti ai soggetti fragili e le misure di sostegno al reddito finalizzate all’inserimento (sociale e lavorativo), in Europa e in Italia; i dispositivi di territorializzazione e di individualizzazione all’opera nel cosiddetto “welfare municipale”. La bibliografia è organizzata in due parti. La prima parte comprende testi di base e comuni a tutti gli studenti. La seconda parte sarà organizzata in blocchi tematici a scelta degli studenti sulla base degli approfondimenti che, in parallelo, verranno sviluppati su fuochi tematici specifici. I testi di approfondimento saranno indicati all’inizio dei moduli. A. Bagnasco, Società fuori squadra, il Mulino, Bologna, 2003 (capitolo 3, pagg. 91-123). L. Bifulco, (a cura di), Le politiche sociali. Temi e prospettive emergenti, Carocci, Roma, 2005 (parti scelte). R. Castel, L’insicurezza sociale, Einaudi, Torino, 2004 (capitoli 2, 3, 5). E. d’Albergo (a cura di), Oltre la frammentazione. Istituzioni, welfare e politiche urbane a Roma e Madrid, Edizioni Officina, Roma, 2003 (pagg. 13-36). P.J. Di Maggio, W.W. Powell, La gabbia di ferro rivisitata. Isomorfismo istituzionale e razionalità collettiva nei campi organizzativi, in W.W. Powell, P.J. Di Maggio (a cura di), Il neoistituzionalismo nell’analisi organizzativa, Edizioni di Comunità, Torino, 2000 (pagg. 88115). C. Saraceno, (a cura di), Le dinamiche assistenziali in Europa, il Mulino, Bologna, 2004 (parti scelte). LEZIONI Politiche comunitarie e realtà locali Sistemi locali di welfare Valutazione I due moduli sono accorpati. E’ prevista perciò un’unica prova di modulo. Frequentanti: la prova comprende la presentazione e discussione di lavori in aula nell’ambito di ciascun modulo; una tesina scritta integrativa (da preparare alla fine dei due moduli). Non frequentanti: la prova, fissata alla fine dei due moduli, prevede una relazione scritta oppure, a scelta, un colloquio orale. Insegnamenti - Secondo Anno 79 80 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo Orario Vedere orari delle lezioni del corso di laurea specialistica PROGEST. Vedere orari delle lezioni del corso di laurea specialistica PROGEST. Diritto regionale e degli enti locali Sociologia della scienza Margherita Ramajoli In corso di nomina [email protected] Obiettivi Obiettivi Frequentanti: verrà richiesta la stesura di una breve relazione su uno degli argomenti del corso. La prova di esame è orale e consisterà nella discussione della relazione e nella verifica complessiva della conoscenza degli argomenti trattati. Non frequentanti: la prova di esame è orale. Il modulo si propone di illustrare i principali approcci sociologici di analisi della scienza e della conoscenza scientifica. Negli scenari attuali della “società della conoscenza”, un insieme sempre più ampio e pervasivo di problemi e di fatti sociali presenta implicazioni di carattere scientifico e tecnologico. In questo contesto non è più possibile considerare scienza e società come due sistemi separati e poco permeabili. Il crescere delle interrelazioni e delle sovrapposizioni tra il sistema della ricerca scientifica e il più ampio contesto sociale e politico contribuisce ad aumentare sempre di più la rilevanza della riflessione sociologica sulla scienza ai fini di una corretta interpretazione della società contemporanea. Per questo motivo, il modulo prevede di affiancare alla presentazione teorica delle principali linee di sviluppo della sociologia della scienza una parte più applicata, basata sulla discussione di casi ed esempi concreti utili ad illustrare l’evolversi del rapporto tra scienza e società. Nel corso delle lezioni verranno forniti gli strumenti base di analisi per comprendere l’evoluzione storica del sistema della ricerca scientifica e della riflessione sociologica sulla scienza, con una particolare focalizzazione sui fenomeni più recenti e sulle interazioni tra scienza, economia e società. Testi Valutazione A scelta uno dei seguenti manuali: S. Bartole, R. Bin, G. Falcon, R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, il Mulino, Bologna, 2003. G. Rolla, Diritto regionale e degli enti locali, Giuffrè, Milano, 2002. T. Martines, A. Ruggeri, C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, Milano, 2002. Agli studenti frequentanti saranno forniti durante il corso i materiali oggetto di esame. Frequentanti: preparazione di una tesina di approfondimento su uno degli argomenti del modulo, da concordare con il docente. La prova di esame sarà orale e consisterà nella discussione della tesina e nella verifica complessiva della conoscenza degli argomenti trattati nel modulo. Non frequentanti: prova scritta. LEZIONI V. Ancarani, La scienza decostruita. Teorie sociologiche della conoscenza scientifica, Franco Angeli, Milano, 1996 (fino al capitolo 7 incluso). M. Bucchi, Scienza e società, il Mulino, Bologna, 2002 (capitoli 7 e 8). Dispensa a cura del docente. Il corso ha ad oggetto il sistema delle autonomie territoriali e si propone di approfondire in special modo i contenuti della revisione del Titolo V della seconda Parte della Costituzione nonché della Legge costituzionale n. 2 del 2001, anche alla luce della più recente giurisprudenza della Corte costituzionale. In particolare: Regioni e enti locali nell’evoluzione legislativa e costituzionale - Le forme di governo di Regioni e enti locali - Le forme di cooperazione tra Stato, Regioni e enti locali – Il riparto delle competenze – Regioni, enti locali e diritto comunitario - I cittadini e l’amministrazione regionale e locale. Valutazione Periodo 3 apr – 10 mag Orario lun, mar, mer 10.30-12.30 Testi LEZIONI Insegnamenti - Secondo Anno 81 82 Insegnamenti – Secondo Anno Periodo 3 apr – 10 mag Orario lun, mar, mer 8.30-10.30 Laboratori Sociologia visuale Cristiano Mutti All’interno della proposta formativa dell’a.a. 2005-06 verranno attivati diversi laboratori sia di carattere metodologico sia specifici per ciascun curriculum. In particolare, per tre laboratori è prevista la possibilità, per chi lo desiderasse, di approfondire operativamente le competenze sviluppate attraverso un’esperienza di stage. [email protected] Obiettivi “Il rapporto che intercorre tra la fotografia (o immagini videoregistrate) e la sociologia non è ancora del tutto chiaro tra i sociologi, specialmente in Italia, così come non è del tutto chiaro cosa sia la sociologia visuale, anche se negli ultimi anni le cose sono cambiate” (Faccioli, 2003). Alla base di questo cambiamento c’è l’ingresso delle immagini sulla scena sociologica non soltanto in quanto oggetti di studio ma come veri e propri strumenti di ricerca. Le immagini, infatti, sono dotate di un elevato potere euristico - ovvero il loro valore sta più nella loro funzione ermeneutica che non in quella documentaria - e permettono al sociologo di esplorare e ottenere informazioni su ambiti della realtà che la comunicazione verbale e numerica non possono raggiungere. Partendo dalle origini dell’approccio visuale si seguirà il percorso che questa materia ha faticosamente sviluppato nel campo delle scienze sociali, fino alla sua attuale definizione. Il corso si propone di introdurre agli studenti la disciplina nei suoi principali aspetti teorici e metodologici, senza tralasciare gli argomenti oggetto di dibattito e le principali aree di studio. La frequenza è consigliata per coloro che volessero seguire il successivo laboratorio didattico in Sociologia visuale e tecniche di ricerca. Valutazione La valutazione avverrà per mezzo di una prova scritta finale sia per i frequentanti che per i non frequentanti Testi Dispensa a cura del docente. LEZIONI Periodo 16 feb – 17 mar Laboratori metodologici Le interviste I focus group (laboratorio per la laurea specialistica) Pratica dei metodi etnografici (laboratorio per la laurea specialistica) L'analisi dei dati con STATA SPSS Laboratori connessi ai singoli curricula Curriculum: Lavoro e organizzazione Analisi di dati per lo studio del mercato del lavoro Metodi e casi di analisi delle organizzazioni Curriculum: Cultura e comunicazione Comunicazione pubblica (possibilità di stage) Il linguaggio cinematografico Nuovi stili di consumo di droga nell’adolescenza (possibilità di stage) Sociologia visuale e tecniche di ricerca (possibilità di stage) Curriculum: Territorio e politiche locali Mobilità e trasformazioni urbane Nuovi strumenti di riqualificazione urbana La partecipazione a un laboratorio dà diritto all’acquisizione di 3 CFU. Ogni laboratorio, che si articola in 20 ore di lavoro in aula più il lavoro individuale o di gruppo, richiede da parte dello studente la preparazione di un elaborato-prova finale. Per acquisire i 3 CFU è necessario frequentare almeno il 75% dell’attività didattica del laboratorio e superare una prova finale. Ciascun laboratorio sarà attivato con un minimo di 4 partecipanti. Orario lun, mar, mer 16.30-18.30 Sebbene alcuni laboratori abbiano una denominazione analoga a quella di laboratori offerti nel corso di laurea triennale in Sociologia, contenuti e metodologie sono stati specificamente pensati per gli studenti del corso di laurea specialistica. E’ richiesta la frequenza di almeno un laboratorio di carattere metodologico. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare il sito della Facoltà. Insegnamenti - Secondo Anno 83 84 Laboratori CAPITOLO III Informazioni utili 85 86 Informazioni utili Calendario accademico 2005 - 2006 Gennaio 2006 Febbraio 2006 Marzo 2006 Aprile 2006 1 Vacanze Natale Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 4 Sabato 1 2 2 Vacanze Natale Lezioni periodo 3 Vacanze carnev. Domenica 2 3 3 Vacanze Natale Lezioni periodo 3 Vacanze carnev. Lezioni periodo 5 3 Vacanze Natale Sabato Vacanze carnev. Lezioni periodo 5 4 Ottobre 2005 Novembre 2005 Dicembre 2005 Sabato Ognissanti Lezioni periodo 2 1 2 Domenica Sospensione / recuperi Lezioni periodo 2 3 Lezioni periodo 1 Sospensione / recuperi Sabato 1 Sospensione / recuperi Domenica 4 4 Lezioni periodo 1 Sabato Lezioni periodo 2 5 5 Vacanze Natale Domenica Domenica Lezioni periodo 5 5 Lezioni periodo 1 Domenica Lezioni periodo 2 6 6 Epifania Sospensione Lezioni periodo 4 Lezioni periodo 5 6 S. Ambrogio 7 7 Sabato Sospensione Lezioni periodo 4 Lezioni periodo 5 7 8 4 Lezioni periodo 1 5 6 7 Lezioni periodo 1 Sospensione / recuperi 8 Sabato Sospensione / recuperi Immacolata 8 8 Domenica Sospensione Lezioni periodo 4 Sabato 9 Domenica Lezioni periodo 2 Sospensione 9 9 Lezioni periodo 3 Esami Lezioni periodo 4 Domenica 9 Lezioni periodo 3 Esami Lezioni periodo 4 Lezioni periodo 5 10 10 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 2 Sabato 10 10 11 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 2 Domenica 11 11 Lezioni periodo 3 Sabato Sabato Lezioni periodo 5 11 12 Lezioni periodo 1 Sabato Esami 12 12 Lezioni periodo 3 Domenica Domenica Lezioni periodo 5 12 Lezioni periodo 3 Esami Lezioni periodo 4 Vacanze Pasqua 13 13 Lezioni periodo 1 Domenica Esami 13 13 14 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 2 Esami 14 14 Sabato Esami Lezioni periodo 4 Vacanze Pasqua 14 15 Sabato Lezioni periodo 2 Esami 15 15 Domenica Esami Lezioni periodo 4 Vacanze Pasqua 15 Esami 16 16 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 4 Lezioni periodo 4 Vacanze Pasqua 16 16 Domenica Lezioni periodo 2 17 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 2 Sabato 17 17 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 4 Lezioni periodo 4 Vacanze Pasqua 17 18 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 2 Domenica 18 18 Lezioni periodo 3 Sabato Sabato Vacanze Pasqua 18 Esami 19 19 Lezioni periodo 3 Domenica Domenica Vacanze Pasqua 19 19 Lezioni periodo 1 Sabato 20 Lezioni periodo 1 Domenica Esami 20 20 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 4 Sospensione Lezioni periodo 5 20 21 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 2 Esami 21 21 Sabato Lezioni periodo 4 Sospensione Lezioni periodo 5 21 Domenica Lezioni periodo 4 Sospensione Sabato 22 Sabato Lezioni periodo 2 Esami 22 22 23 Domenica Lezioni periodo 2 Vacanze Natale 23 23 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 4 Sospensione Domenica 23 24 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 2 Vacanze Natale 24 24 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 4 Sospensione Vacanza 24 Lezioni periodo 3 Sabato Sabato Festa Liberazione 25 22 Lezioni periodo 2 Vacanze Natale 25 25 Lezioni periodo 1 Sabato Vacanze Natale 26 26 Lezioni periodo 3 Domenica Domenica Lezioni periodo 5 26 Lezioni periodo 1 Domenica Vacanze Natale 27 27 Lezioni periodo 3 Lezioni periodo 4 Esami Lezioni periodo 5 27 Sabato Lezioni periodo 4 Esami Lezioni periodo 5 28 25 Lezioni periodo 1 26 27 Lezioni periodo 1 Lezioni periodo 2 Vacanze Natale 28 28 29 Sabato Lezioni periodo 2 Vacanze Natale 29 29 Domenica Esami Sabato 29 30 Domenica Lezioni periodo 2 Vacanze Natale 30 30 Lezioni periodo 3 Esami Domenica 30 31 31 Lezioni periodo 3 Esami 87 88 Informazioni utili 28 31 Sospensione Vacanze Natale Informazioni utili 31 Maggio 2006 Giugno 2006 Luglio 2006 Calendario degli esami Settembre 2006 LEGENDA: grigio bianco appelli recuperi Festa dei lavoratori Lezioni periodo 6 Sabato Vacanze 2 Lezioni periodo 5 Festa Repubblica Domenica Sabato 2 3 Lezioni periodo 5 Sabato Esami Domenica 3 4 Lezioni periodo 5 Domenica Esami Esami 4 5 Lezioni periodo 5 Lezioni periodo 6 Esami Esami 5 1° ANNO 6 Sabato Lezioni periodo 6 Esami Esami 6 7 Domenica Lezioni periodo 6 Esami Esami 7 Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro 8 Lezioni periodo 5 Lezioni periodo 6 Sabato Esami 8 9 Lezioni periodo 5 Lezioni periodo 6 Domenica Sabato 9 Teorie della rappresentanza politica 10 Lezioni periodo 5 Sabato Esami Domenica 10 11 Sospensione Domenica Esami Esami 11 12 Sospensione Lezioni periodo 6 Esami Esami 12 13 Sabato Lezioni periodo 6 Esami Esami 13 14 Domenica Lezioni periodo 6 Esami Esami 14 Diritti di cittadinanza 15 Esami Lezioni periodo 6 Sabato Esami 15 16 Esami Lezioni periodo 6 Domenica Sabato 16 17 Esami Sabato Vacanze Domenica 17 18 Esami Domenica Vacanze Esami 18 19 Esami Sospensione Vacanze Esami 19 Metodi comparativi nelle scienze sociali Economia delle industrie e dei servizi Origini storiche del welfare 20 Sabato Sospensione Vacanze Esami 20 21 Domenica Sospensione Vacanze Esami 21 22 Lezioni periodo 6 Sospensione Sabato Esami 22 23 Lezioni periodo 6 Sospensione Domenica Sabato 23 24 Lezioni periodo 6 Sabato Vacanze Domenica 24 25 Lezioni periodo 6 Domenica Vacanze Esami 26 Lezioni periodo 6 Esami Vacanze 27 Sabato Esami 28 Domenica Esami 29 Lezioni periodo 6 30 Lezioni periodo 6 31 Lezioni periodo 6 1 1 12-22 dic 05 9-15 feb 06 27-31 mar 06 15-19 mag 06 26 giu 14 lug 06 4 - 22 set 06 S 20/12 h 9.00 15/2 h 15.00 30/3 h 14.00 16/5 h 14.00 6/7 h 9.00 20/9 h 14.00 S 14/12 h 9.30 13/2 h 9.30 28/3 h 9.00 18/5 h 14.00 4/7 h 9.30 22/9 h 9.30 O 13/12 h 14.00 15/2 h 9.30 27/2 h 9.00 17/5 h 14.00 5/7 h 14.00 11/9 h 14.00 21/12 h 9.00 21/12 h 9.00 20/12 h 10.00 20/12 h 9.30 16/12 h 9.00 14/2 h 9.00 14/2 h 9.00 13/2 h 10.00 15/2 h 14.30 13/2 h 14.00 31/3 h 9.00 31/3 h 9.00 30/3 h 10.00 29/3 h 9.00 27/3 h 9.30 15/5 h 9.00 15/5 h 9.00 15/5 h 10.00 18/5 h 14.00 18/5 h 9.30 30/6 h 9.00 30/6 h 9.00 5/7 h 9.00 11/7 h 9.30 7/7 h 12.30 12/9 h 14.00 12/9 h 14.00 21/9 h 10.00 21/9 h 9.30 21/9 h 9.30 O 20/12 h 10.00 14/2 h 12.00 28/3 h 9.00 19/5 h 12.00 27/6 h 12.00 13/9 h 14.00 S/O 14/12 h 9.30 13/2 h 9.30 28/3 h 9.00 18/5 h 14.00 4/7 h 9.30 22/9 h 9.30 Tecniche di riduzione dei dati O 22/12 h 11.00 15/2 h 11.00 30/3 h 9.00 18/5 h 9.30 7/7 h 9.30 8/9 h 11.00 25 I fondamenti sociali dell'economia S 20/12 h 12.30 13/2 h 12.30 28/3 h 12.30 16/5 h 12.30 4/7 h 12.30 13/9 h 12.30 Esami 26 L'analisi del discorso S/O Vacanze Esami 27 14/12 h 9.30 9/2 h 14.00 29/3 h 9.30 17/5 h 9.30 5/7 h 9.30 19/9 h 15.00 Vacanze Esami 28 Etnografia S/O 12/12 h 9.30 15/2 h 9.30 30/3 h 9.30 17/5 h 9.30 5/7 h 9.30 19/9 h 15.00 Esami Sabato Esami 29 Esami Domenica Sabato 30 Algebra matriciale S 15/12 h 14.30 14/2 h 14.30 31/3 h 9.30 17/5 h 14.30 27/6 h 14.30 15/9 h 9.30 L'indagine campionaria S 19/12 h 10.00 14/2 h 10.00 27/3 h 9.00 16/5 h 9.00 13/7 h 9.00 14/9 h 9.00 Vacanze 31 Informazioni utili 89 Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio Teorie dell'eguaglianza e dell'equità Antropologia delle comunità locali Processi di innovazione culturale 90 Informazioni utili S/O S/O S/O S O Modelli lineari nella ricerca sociologica La dinamica dell'intervista S O 12-22 dic 05 9-15 feb 06 27-31 mar 06 15-19 mag 06 26 giu 14 lug 06 4 - 22 set 06 19/12 h 10.00 16/12 h 9.30 20/12 h 10.00 14/2 h 10.00 15/2 h 15.00 14/2 h 9.00 27/3 h 9.00 30/3 h 14.00 31/3 h 9.00 16/5 h 9.00 17/5 h 14.00 19/5 h 10.00 13/7 h 9.00 3/7 h 14.00 11/7 h 14.30 14/9 h 9.00 12/9 h 15.00 8/9 h 14.00 Governance dei sistemi economici locali Trattamento delle informazioni Comunicazione e mutamento sociale O O 12-22 dic 05 9-15 feb 06 27-31 mar 06 15-19 mag 06 26 giu 14 lug 06 4 - 22 set 06 21/12 h 10.00 12/12 h 9.30 19/12 h 14.30 9/2 h 13.30 13/2 h 9.30 13/2 h 14.00 30/3 h 9.30 27/3 h 9.00 27/3 h 9.30 15/5 h 9.30 15/5 h 9.30 18/5 h 9.30 12/7 h 9.30 3/7 h 9.30 6/7 h 14.30 13/9 h 13.30 11/9 h 9.30 13/9 h 14.00 Teorie della cultura O Stratificazione e mobilità sociale O 21/12 h 11.00 9/2 h 11.00 29/3 h 9.00 17/5 h 11.00 12/7 h 11.00 20/9 h 11.00 I consumi culturali S/O 19/12 h 14.30 13/2 h 14.00 27/3 h 9.30 18/5 h 9.30 6/7 h 14.30 13/9 h 14.00 Generi e generazioni O 21/12 h 11.00 9/2 h 11.00 29/3 h 9.00 17/5 h 11.00 12/7 h 11.00 20/9 h 11.00 Culture giovanili S/O 12/12 h 9.30 13/2 h 9.30 27/3 h 9.30 18/5 h 9.30 6/7 h 14.30 13/9 h 14.00 Comportamenti di mercato S 20/12 h 9.30 13/2 h 9.30 28/3 h 9.00 16/5 h 9.30 4/7 h 9.30 13/9 h 9.30 O 13/2 h 10.00 30/3 h 10.00 15/5 h 10.00 5/7 h 9.00 21/9 h 10.00 9/2 h 14.00 30/3 h 9.30 16/5 h 10.00 27/6 h 12.00 11/9 h 12.00 S/O 20/12 h 10.00 12/12 h 9.30 O 22/12 h 11.00 9/2 h 11.00 31/3 h 11.00 19/5 h 11.00 4/7 h 11.00 22/9 h 9.30 Sistemi urbani comparati S/O 15/12 h 9.30 10/2 h 9.30 27/3 h 14.00 19/5 h 14.00 29/6 h 14.00 18/9 h 14.00 Fenomeni sociali nello spazio S/O 15/12 h 9.30 10/2 h 9.30 27/3 h 14.00 19/5 h 14.00 29/6 h 14.00 18/9 h 14.00 15/12 h 9.30 20/12 h 9.00 20/12 h 9.00 13/2 h 14.00 15/2 h 15.00 15/2 h 15.00 31/3 h 9.00 30/3 h 14.00 30/3 h 14.00 17/5 h 10.00 16/5 h 14.00 16/5 h 14.00 6/7 h 10.00 6/7 h 9.00 6/7 h 9.00 12/9 h 10.00 20/9 h 14.00 20/9 h 14.00 12/12 h 10.00 16/12 h 10.00 13/12 h 14.00 14/12 h 9.30 19/12 h 10.00 21/12 h 8.30 21/12 h 8.30 14/2 h 10.00 15/2 h 10.00 13/2 h 9.30 10/2 h 9.30 15/2 h 9.30 15/2 h 8.30 15/2 h 8.30 30/3 h 9.00 28/3 h 14.00 27/3 h 9.30 27/3 h 9.00 29/3 h 14.00 28/3 h 11.30 28/3 h 11.30 19/5 h 10.00 16/5 h 10.00 15/5 h 14.00 19/5 h 10.00 18/5 h 12.00 16/5 h 11.30 16/5 h 11.30 30/6 h 10.00 11/7 h 10.00 26/6 h 9.30 3/7 h 10.00 12/7 h 10.00 11/7 h 11.30 11/7 h 11.30 22/9 h 14.00 12/9 h 14.00 18/9 h 9.30 8/9 h 10.00 19/9 h 14.00 12/9 h 11.30 12/9 h 11.30 Analisi del mutamento sociale Il rapporto d'impiego 2° ANNO Diritto dell'informazione e dell'editoria Capitale umano e capitale sociale Politiche del lavoro in Italia e in Europa O S S Le culture politiche S/O 14/12 h 11.00 13/2 h 9.30 28/3 h 9.00 15/5 h 14.00 4/7 h 9.30 22/9 h 9.30 Storia delle politiche culturali O 16/12 h 9.00 13/2 h 14.00 27/3 h 9.30 18/5 h 9.30 6/7 h 14.30 13/9 h 14.00 Migrazioni e rapporti etnici S 20/12 h 15.00 15/2 h 11.00 27/3 h 10.00 20/5 h 10.00 11/7 h 15.00 7/9 h 15.00 Organizzazioni a rete e sviluppo locale S 14/12 h 13.30 10/2 h 13.30 29/3 h 11.30 17/5 h 11.30 11/7 h 13.30 12/9 h 13.30 Gestione dei sistemi turistici locali S 15/12 h 10.30 9/2 h 10.30 30/3 h 10.30 18/5 h 10.30 6/7 h 10.30 14/9 h 14.30 Governance locale O 21/12 h 9.30 9/2 h 13.30 30/3 h 9.30 15/5 h 9.30 12/7 h 9.30 13/9 h 13.30 Geografia della comunicazione globale O 13/12 h 9.00 10/2 h 9.30 31/3 h 9.00 19/5 h 9.30 7/7 h 9.30 15/9 h 9.30 Informazioni utili 91 Globalizzazione e localizzazione della cultura La società dell'informazione Il management dei servizi Cambiamento dei sistemi organizzativi Comunicazione esterna e organizzativa Comunicazione istituzionale Modelli locali di sviluppo Valutazione economica delle politiche O S S S/O S O S/O S/O Diritto regionale e degli enti locali O xxxxx xxxxx xxxxx 18/5 h 9.30 19/7 h 9.00 13/9 h 9.30 Le professioni della conoscenza S 20/12 h 9.00 9/2 h 9.30 29/3 h 9.00 17/5 h 9.00 5/7 h 9.30 20/9 h 14.00 Salari e occupazione S 21/12 h 15.00 9/2 h 9.00 30/3 h 9.00 19/5 h 9.30 30/6 h 14.00 7/9 h 14.00 Teoria dei contratti e mercati interni S 21/12 h 15.00 9/2 h 9.00 30/3 h 9.00 19/5 h 9.30 30/6 h 14.00 7/9 h 14.00 Il mercato culturale S 20/12 h 9.30 13/2 h 9.30 28/3 h 9.00 16/5 h 9.30 4/7 h 9.30 13/9 h 9.30 Regolazione del mercato del lavoro O 22/12 h 11.00 9/2 h 11.00 31/3 h 11.00 19/5 h 11.00 4/7 h 11.00 22/9 h 9.30 Tecniche di analisi dell'opinione pubblica S/O 14/12 h 14.00 13/2 h 9.30 28/3 h 9.00 15/5 h 14.00 4/7 h 9.30 22/9 h 9.30 I tempi della città S/O 12/12 h 9.30 10/2 h 9.30 31/3 h 9.00 18/5 h 11.00 12/7 h 14.00 15/9 h 9.00 92 Informazioni utili Metodi di analisi delle realtà territoriali S/O 12-22 dic 05 9-15 feb 06 27-31 mar 06 15-19 mag 06 26 giu 14 lug 06 4 - 22 set 06 12/12 h 9.30 10/2 h 9.30 31/3 h 9.00 18/5 h 11.00 12/7 h 14.00 15/9 h 9.00 Sistemi locali di welfare S/O vedi orari appelli progest Politiche comunitarie e realtà locali S/O vedi orari appelli progest MODULI OPZIONALI Demografia S xxxxx xxxxx Sociologia visuale S xxxxx xxxxx S/O xxxxx xxxxx RECUPERI MODULI NON ATTIVATI Valutazione dei sistemi formativi PRIMO ANNO Primo semestre (novembre 2005 – febbraio 2006) MODULI MUTUATI Sociologia della scienza Calendario delle lezioni del primo anno S 21/12 h 9.30 15/2 h 9.30 29/3 h 9.00 28/3 h 9.00 xxxxx xxxxx 17/5 h 9.00 19/5 h 9.00 16/5 h 9.00 xxxxx 5/7 h 9.30 13/7 h 9.00 7/7 h 9.00 28/6 h 9.30 20/9 h 14.00 15/9 h 9.00 14/9 h 9.00 9 novembre – 6 dicembre 9 gennaio – 3 febbraio Biorcio Roberto Teorie della rappresentanza politica Vicari Serena Sistemi urbani comparati Leccardi Carmen Processi di innovazione culturale Mingione Enzo / Silva Francesco I fondamenti sociali dell’economia Comportamenti di mercato Pisati Maurizio L’indagine campionaria Pisati Maurizio Modelli lineari nella ricerca sociologia Schizzerotto Antonio Stratificazione e mobilità sociale Schizzerotto Antonio Generi e generazioni 20/9 h 9.30 / Barbieri Paolo Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro (curr. LO) Boffi Mario Rappresentazioni dei fenomeni sociali nello spazio (curr. TPL) Quassoli Fabio La dinamica dell’intervista (curr. CC) Informazioni utili 93 94 Informazioni utili Calendario delle lezioni del secondo anno Secondo semestre (febbraio 2006 – giugno 2006) 3 aprile 10 maggio 22 maggio 16 giugno Calloni Marina Teorie dell’uguaglianza e dell’equità Stefanizzi Sonia Analisi del mutamento sociale Calloni Marina Diritti di cittadinanza Fumi Gianpiero Origini storiche del welfare Paloetti Roberto Algebra matriciale Lucchini Mario Tecniche di riduzione dei dati Vicari Serena Fenomeni sociali nello spazio (curr. TPL) Navarini Gianmarco Etnografia Ferretto Matilde Economia dell’industria e dei servizi (curr. LO) Vettor Tiziana Il rapporto d’impiego (curr. LO) Navarini Gianmarco L’analisi del discorso (curr. CC) Gallotti Cecilia Antropologia delle comunità locali (curr. TPL) Curriculum: Cultura e comunicazione Mingione Enzo / Silva Francesco De Lillo Antonio I fondamenti sociali Metodi comparativi nelle dell’economia / Comportamenti scienze sociali di mercato Primo semestre (ottobre 2005 – febbraio 2006) Curriculum: Lavoro e organizzazione 16 febbraio 17 marzo Salamone Nino Teorie della cultura (curr. CC) 3 ottobre 28 ottobre 9 novembre 6 dicembre 9 gennaio 3 febbraio Barbieri Paolo Capitale umano e capitale sociale Catino Maurizio Organizzazioni a rete e sviluppo locale Samek Manuela Salari e occupazioni Grasso Antonietta Trattamento delle informazioni Barbieri Paolo Mesenzani Maurizio Politiche del lavoro in Italia e Il management dei servizi in Europa Andrea Montefusco Cambiamento dei sistemi organizzativi Vettor Tiziana Regolazione del mercato del lavoro Biorcio Roberto Le culture politiche Massarenti Cesare La società dell’informazione Grossi Giorgio Comunicazione e mutamento sociale Abruzzo Franco Diritto dell’informazione e dell’editoria Vitale Tommaso Tecniche di analisi dell’opinione pubblica Piazza Sergio Comunicazione istituzionale Silva Francesco Il mercato culturale Marchisio Roberto Globalizzazione e localizzazione della cultura Curriculum: Territorio e politiche locali Bracco Barbara Storia delle politiche culturali Informazioni utili 95 96 Costa Nicolò Gestione dei sistemi turistici locali Campus Aurora Migrazioni e rapporti etnici Pompili Tomaso Valutazione economica delle politiche Pompili Tomaso Modelli locali di sviluppo Dell’Agnese Elena Geografia della comunicazione globale Zajczyk Francesca I tempi delle città Informazioni utili Contatti Curriculum: Territorio e politiche locali Curriculum: Cultura e comunicazione Curriculum: Lavoro e organizzazione Secondo semestre (febbraio 2006 – giugno 2006) 16 febbraio 17 marzo 3 aprile 10 maggio Samek Manuela Teoria dei contratti e dei mercati interni Rosina Alessandro Le professioni della conoscenza Morici Roberta Comunicazione esterna e organizzativa Ramajoli Margherita Diritto regionale e degli enti locali 22 maggio 16 giugno Web Per gli studenti iscritti, il riferimento è alle pagine del sito della Facoltà dedicate al Corso di laurea Specialistica in Sociologia (orari di ricevimento dei docenti, aule, esiti degli esami): www.sociologia.unimib.it > corsi di laurea > Sociologia (Spec.) Per chi vuole conoscere meglio il corso di laurea, molte informazioni sono reperibili anche nella parte del sito dedicata all’orientamento: www.sociologia.unimib.it/orientamento Billari Francesco Demografia (opz.) Leccardi Carmen Culture giovanili Sociologia della scienza (opz.) Grossi Giorgio I consumi culturali Ramajoli Margherita Diritto regionale e degli enti locali Per ulteriori informazioni: [email protected] COORDINATRICE DEL CORSO DI LAUREA Prof.ssa Carmen Leccardi Edificio U7, III piano, stanza n 319 (orario di ricevimento: giov 9.30-11.30) e-mail: [email protected] Mutti Cristiano Sociologia visuale (opz.) Zajczyk Francesca Metodi di analisi delle realtà territoriali Diamantini Davide Governance dei sistemi economici locali De Leonardis Ota Governance locale Bifulco Lavinia Sistemi locali di welfare Bifulco Lavinia Politiche comunitarie e realtà locali Sociologia della scienza (opz.) SEGRETERIA DIDATTICA Dr.ssa Maria Cristina Limoncini Edificio U7, III piano, stanza n 314a Tel. 02 6448 7557 e-mail: [email protected] ricevimento: martedì e giovedì, h 10.30-12.30; 13.30-14.30 (fuori orario solo previo appuntamento) Mutti Cristiano Sociologia visuale (opz.) Informazioni utili 97 98 Informazioni utili Stage Sede . Tutte le informazioni concernenti le candidature, le procedure per l’attivazione e il riconoscimento delle esperienze di stage sono disponibili sul sito Internet della Facoltà di Sociologia: www.sociologia.unimib.it (Aree Principali Ö Stage) La Facoltà di Sociologia ha sede nell’edificio U7 del campus universitario di Milano – Bicocca, sito in via Bicocca degli Arcimboldi 8. Le attività di stage riconosciute dalla Facoltà (durata minima 150 ore) daranno luogo all’acquisizione di 3 crediti formativi. Possono fare domanda studentesse/studenti iscritti al 2° anno (o, in alternativa, studenti che abbiano completato tutti gli esami del primo anno). Per avviare lo stage occorre infatti aver maturato almeno 50 CFU. UFFICIO STAGE Simona Silva Edificio U7, III piano, stanza n. 317 Tel. 02-6448.7497 e-mail: [email protected] Come arrivare L’edificio U7 è vicinissimo alla stazione del treno di Milano Greco Pirelli ed è raggiungibile comodamente anche con i mezzi pubblici. Per informazioni sugli orari dei treni: www.trenitalia.it Per informazioni sui mezzi pubblici: www.atm-mi.it Per una mappa del luogo e del percorso in auto, tra gli altri siti: www.viamichelin.it Informazioni utili 99 100 Informazioni utili Docenti - Indice per insegnamenti Docente Insegnamenti Abruzzo, Franco Diritto dell’informazione e dell’editoria Analisi delle organizzazioni e dei mercati del lavoro Capitale umano e capitale sociale Politiche del lavoro in Italia e in Europa Politiche comunitarie e realtà locali Sistemi locali di welfare Demografia Le culture politiche Teorie della rappresentanza politica Rappresentazione dei fenomeni sociali nello spazio Storia delle politiche culturali Diritti di umani e di cittadinanza Teorie dell’eguaglianza e dell’equità Migrazioni e rapporti etnici Organizzazioni a rete e sviluppo locale Gestione dei sistemi turistici locali Governance locale Metodi comparativi nelle scienze sociali Geografia della comunicazione globale Governance dei sistemi economici locali Economia dell’industria e dei servizi Origini storiche del welfare Antropologia delle comunità locali Trattamento delle informazioni Comunicazione e mutamento sociale I consumi culturali Culture giovanili Processi di innovazione culturale Tecniche di riduzione dei dati Globalizzazione e localizzazione della cultura La società dell’informazione Il management dei servizi I fondamenti sociali dell’economia Barbieri, Paolo Bifulco, Lavinia Billari, Francesco Biorcio, Roberto Boffi, Mario Bracco, Barbara Calloni, Marina Campus, Aurora Catino, Maurizio Costa, Nicolò de Leonardis, Ota De Lillo, Antonio Dell’Agnese, Elena Diamantini, Davide Ferretto, Matilde Fumi, Gianpiero Gallotti, Cecilia Grasso, Antonietta Grossi, Giorgio Leccardi, Carmen Lucchini, Mario Marchisio, Roberto Massarenti, Cesare Mesenzani, Maurizio Mingione, Enzo Pag. 64 38 48 54 79 79 50 69 33 44 61 32 32 76 53 72 73 21 71 73 39 36 43 58 60 62 63 34 37 65 67 52 24 Informazioni utili 101 Docente Insegnamenti Montefusco, Andrea Morici, Roberta Mutti, Cristiano Cambiamento dei sistemi organizzativi Comunicazione esterna e organizzativa Sociologia visuale Etnografia L’analisi del discorso Algebra matriciale Comunicazione istituzionale L’indagine campionaria Modelli lineari nella ricerca sociologica Modelli locali di sviluppo Valutazione economica delle politiche La dinamica dell’intervista Diritto regionale e degli enti locali Le professioni della conoscenza Teorie della cultura Salari e occupazioni Teoria dei contratti e mercati interni Generi e generazioni Stratificazione e mobilità sociale Comportamenti di mercato Il mercato culturale Analisi del mutamento sociale Il rapporto d’impiego Regolazione del mercato del lavoro Fenomeni sociali negli spazi Sistemi urbani comparati Tecniche di analisi dell’opinione pubblica I tempi della città Metodi di analisi delle realtà territoriali Sociologia della scienza Navarini, Gianmarco Paoletti, Roberto Piazza, Sergio Pisati, Maurizio Pompili, Tomaso Quassoli, Fabio Ramajoli, Margherita Rosina, Alessandro Salamone, Nino Samek, Manuela Schizzerotto, Antonio Silva, Francesco Stefanizzi, Sonia Vettor, Tiziana Vicari, Serena Vitale, Tommaso Zajczyk, Francesca 102 Informazioni utili Pag. 47 49 83 27 26 35 59 28 29 77 78 41 81 50 42 56 56 31 31 25 66 21 40 55 30 30 70 74 75 82 Note _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 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