Arendt6 “Imovimentitotalitarimiranoadorganizzarelemasse,nonleclassi,comeivecchipartiti d’interessi degli stati nazionali del continente, e neppure i cittadini con opinioni ed interessineiriguardideldisbrigodegliaffaripubblici,comeneipartitianglosassoni” (cit. inschedeprecedenti,p.427) “Mussolini, che tanto amava il termine “stato totalitario” non tentò di instaurare un regime totalitario in piena regola, accontentandosi della dittatura del partito unico” (ibidem) “Ilregimetotalitarioèinfattipossibilesoltantodovec’èsovrabbondanzadimasseumane sacrificabilisenzadisastrosieffettidemografici”(p.431) Approcciometodologico:preminenzasecondoA.della“categoria”deltotalitarismosulla diversitàdeifenomenistorici: “Daunpuntodivistapratico,nonc’èmoltadifferenzaseimovimentitotalitariadottano l’orientamento del nazismo o quello del bolscevismo, se organizzano le masse in nome dellarazzaodellaclasse,sepretendonodiseguireleleggidellavitaedellanaturaoquelle delladialetticaedell’economia”(p.433) TesidifondodellaA.:iltotalitarismoèpreparatodalladissoluzionidelleclassiedelle identitàsocialiadesseconnesse. “Lelibertàdemocratichesibasanocertamentesull’uguaglianzadeicittadinidavantialla legge; ma acquistano un senso e funzionano organicamente solo dove i cittadini appartengonoadeterminatigruppi,dacuisonorappresentati,oformanounagerarchia sociale e politica. Il crollo del sistema classista, l’unica stratificazione sociale e politica deglistatinazionalieuropei,fusenzadubbiounodeipiùdrammaticieventidellarecente storiatedesca”. Lemassesonouncomplessoamorfodiindividuisradicatiche,nellecrisieconomichee sociali prodotte dal capitalismo, hanno gli stessi effetti devastanti sull’equilibrio della società che un carico non fissato in stiva ha su quello di una nave durante una tempesta. “Ilcrollodellamuragliaprotettivaclassistatrasformòlemaggioranzeaddormentate,fino adalloraalrimorchiodeipartiti,inunagrandemassa,disordinataedamorfa,diindividui pieni d’odio che non avevano nulla in comune tranne la vaga idea che le speranze degli esponentipoliticiinunritornodeibeitempiandatifosserocampateinaria”(p.436) Gliindividui,nelcrollodelleclassidirigentitradizionali,sitrovano–percosìdire–allo scoperto,senzastrumentiadeguatiadaffrontareproblemichenoncapisconoeperla cui soluzione non hanno competenza. La perdita dell’identità a causa della massificazione porta a “fenomeniimprevistieinattesicomeilradicaledisinteresseperla propriapersona”–diceA.citandoGustaveLebon. “la principale caratteristica dell’uomo di massa non era la brutalità e la rozzezza, ma l’isolamentoelamancanzadinormalirelazionisociali”(p.439). La sconfitta della rivoluzione in Russia: “Senza dubbio Lenin subì la sua maggiore sconfitta quando, con lo scoppio della guerra civile, il potere supremo, che egli aveva originariamente progettato di concentrare nei soviet, passò definitivamente nelle mani dellaburocraziadipartito”(p.442) AlbertoMadricardo–IlpensierodiHannaArendt‐20141di2 Differenzatraterroredittatorialeeterroretotalitario. “I movimenti totalitari sono organizzazioni di massa di individui atomizzati e isolati” (p.448).Cioè–sipuòdire–diindividuichenonpossonomaielaborareglieventi,non possono perciò mai costruirequalcosa ( e il suo senso l’uomo lo trova nel creare, nel costruire) mai avere un progetto di sé, maturare, ma vivono in uno stato di perenne impotenza e frustrazione da cui escono solo “perdendosi nella massa”, “nell’azione di massa”,comelaguerra(p.456). “Quel che la plebe voleva (…) era l’accesso alla storia anche a prezzo della propria distruzione” (p.460). “Il tentativo di Marx di riscrivere la storia mondiale in chiave classistaaffascinavaanchechinoncredevanellagiustezzadellasuatesi,perchémiravaad assicurareunpostonellamemoriadellaposteritàagliesclusidallastoriografiaufficiale” (p.461). Il movimento totalitario opera una crescente astrazione dalla realtà, per strati concentrici,daisimpatizzanti,aimilitanti,airepartidiélite,alloinnercircle(o“cerchio magico”)delcapo. “Il linguaggio della scientificità profetica corrispondeva ai bisogni delle masse che non avevano più una patria nel mondo ed erano pronte ad abbandonarsi a forze eterne, dominatricideltutto”(p.484). “Quelchelemasserifiutanodiriconoscereèlacasualitàchepervadelarealtà”(p.486). La propaganda come arte non “di inculcare un’opinione nelle masse”, ma di “ricevere un’opinionedallemasse”(citatodaHeidenp.499). Ma la vera forza del movimento totalitario è l’organizzazione, che crea un “mondo fittizio”. Sia Stalin che Hitler “sidedicanonelleprimefasidellalorocarrieraquasiinteramente alla questione del personale, in modo che in capo ad alcuni anni non ci fu quasi più funzionariochenondovessealorolasuaposizione”(p516).Stalin,dololamortediLenin, nellalottaperilpoterericeveilmassimoappoggiodallapoliziasegreta(p.523). “Un miscuglio di credulità e di cinismo regna in tutti i ranghi dei movimenti totalitari” (p.527) “Quel che tiene uniti questi uomini è una fede sincera nell’onnipotenza umana. Il loro cinismomorale,laloroconvinzionechetuttosiapermessosonobasatisullacertezzache tuttosiapossibile”(p.535). Ilregimetotalitariotemelastabilizzazione.Essononmiraadimpadronirsidell’apparato statale, ma ad usarlo. Non ha alcuna considerazione della formulazione delle leggi (Hitler:“Lostatototalenondeveconoscerealcunadifferenzatradirittomorale”). Il totalitarismo pratica una moltiplicazione degli uffici e “la volontàdel Fuhrerpoteva incarnarsi ad ogni istante dovunque, ed egli stesso non era legato ad alcuna gerarchia, neppureaquelladaluiistituita”(p.556) Il cuore del regime totalitario è la polizia segreta. E il segreto che viene custodito dall’élitetotalitariaèquellodeilager.Essoconsideranonlanazione,mailmondointero comesuoteatrod’azione.Adifferenzadellesocietàsegrete,chesonotalifinoachenon hanno il potere, i regimi totalitari assumono il carattere di società segrete dopo che hannopresoilpotere. AlbertoMadricardo–IlpensierodiHannaArendt‐20142di2