EMA/27714/2015
EMEA/H/C/000539
Riassunto destinato al pubblico
Velcade
bortezomib
Questo è il riassunto della relazione pubblica europea di valutazione (EPAR) per Velcade. Illustra il
modo in cui il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha valutato il medicinale ed è giunto a
formulare un parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio nonché le
raccomandazioni sulle condizioni d’uso di Velcade.
Che cos’è Velcade?
Velcade è un medicinale antitumorale contenente il principio attivo bortezomib. È disponibile in fialette
(da 1 e 3,5 mg) sotto forma di polvere per soluzione iniettabile.
Per che cosa si usa Velcade?
Velcade è usato per il trattamento del mieloma multiplo, un tumore del sangue, nei seguenti gruppi di
pazienti:
•
pazienti adulti non trattati in precedenza, che non possono essere sottoposti a chemioterapia ad
alte dosi con trapianto di cellule staminali da sangue. In questi pazienti, Velcade è usato in
associazione con melfalan e prednisone;
•
pazienti non trattati in precedenza, che saranno sottoposti a chemioterapia ad alte dosi e a cui
seguirà un trapianto di cellule staminali da sangue. In questo gruppo di pazienti, Velcade è usato in
abbinamento a desametasone o con desametasone e talidomide;
•
pazienti adulti in cui la malattia è in progressione dopo almeno una precedente linea di trattamento
e che sono già stati sottoposti o non sono candidabili a trapianto di cellule staminali da sangue. In
questi pazienti Velcade è usato in monoterapia o in abbinamento con doxorubicina liposomiale
pegilata o desametasone.
Velcade è altresì indicato nel trattamento del linfoma mantellare, un altro tumore del sangue, in
soggetti adulti non trattati in precedenza che non possono essere sottoposti a trapianto di cellule
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staminali. Per il linfoma mantellare Velcade è usato in associazione con rituximab, ciclofosfamide,
doxorubicina e prednisone.
Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica.
Come si usa Velcade?
Il trattamento con Velcade deve essere iniziato e somministrato unicamente sotto la supervisione di un
medico esperto nel corretto uso di agenti chemioterapici. Velcade da 1 mg dev’essere somministrato
unicamente con iniezione endovenosa, mentre Velcade 3,5 mg deve essere somministrato unicamente
con iniezione endovenosa o sottocutanea. Velcade non dev’essere somministrato per altre vie.
La dose iniziale raccomandata è pari a 1,3 mg per metro quadrato di superficie corporea (calcolata in
base al peso e all’altezza del paziente). Se somministrata in vena, la soluzione è dispensata tramite
catetere (tubicino sterile) per una durata di tre-cinque secondi. Tra due dosi consecutive di Velcade
devono passare almeno 72 ore. Se il medicinale è somministrato per via sottocutanea, l’iniezione va
fatta nella coscia o nell’addome (pancia).
Le dosi di Velcade sono somministrate a intermittenza, con periodi di riposo tra le dosi, in cicli di
trattamento da tre a sei settimane, a seconda che Velcade sia somministrato in monoterapia o in
abbinamento ad altri farmaci. Se dopo un ciclo terapeutico insorgono effetti indesiderati gravi, il
trattamento deve essere sospeso o ritardato, oppure la dose deve essere modificata.
I pazienti con insufficienza epatica da moderata a grave devono essere trattati a dosi ridotte. Per
ulteriori informazioni sull’uso di Velcade, vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto
(anch’esso accluso all’EPAR).
Come agisce Velcade?
Il principio attivo di Velcade, bortezomib, è un inibitore del proteasoma (meccanismo presente
all’interno delle cellule che degrada le proteine non più necessarie), vale a dire che agisce bloccandone
l’attività. Quando le proteine contenute nelle cellule tumorali, come quelle che controllano la crescita
cellulare, non sono degradate si verifica un arresto del ciclo cellulare e la morte della cellula.
Quali studi sono stati effettuati su Velcade?
Nel mieloma multiplo Velcade è stato esaminato nell’ambito di 10 studi principali condotti su un totale
di oltre 4 339 adulti, in cui sono stati valutati i benefici di Velcade assunto da solo o in associazione con
altre terapie. In tali studi i principali parametri dell’efficacia erano il numero di pazienti che
rispondevano alla terapia e il periodo di tempo intercorso prima della comparsa di segni di
peggioramento della malattia.
Nel linfoma mantellare Velcade è stato esaminato nell’ambito di uno studio principale condotto su 487
pazienti non trattati in precedenza e che non erano considerati candidabili a trapianto di cellule
staminali da sangue. Lo studio ha posto a confronto Velcade in associazione con rituximab,
ciclofosfamide, doxorubicina e prednisone con la stessa combinazione di medicinali associata a un altro
medicinale, vincristina, al posto di Velcade. Il principale parametro dell’efficacia era il periodo di tempo
intercorso prima della comparsa di segni di peggioramento della malattia.
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Quali benefici ha mostrato Velcade nel corso degli studi?
Dagli studi intrapresi su pazienti affetti da mieloma multiplo è emerso che Velcade e le combinazioni a
base di Velcade hanno avuto effetti benefici in alcuni gruppi di pazienti. Di seguito sono elencati i
principali benefici dimostrati nel corso di tali studi:
•
I pazienti non trattati in precedenza, dopo aver ricevuto Velcade in abbinamento con melfalan e
prednisone, sono vissuti in media 20,7 mesi prima che la malattia riprendesse a peggiorare,
rispetto alla media di 15,0 mesi osservata nei pazienti cui erano stati somministrati soltanto
melfalan e prednisone.
•
Nei pazienti già trattati in precedenza, il tempo intercorso prima del peggioramento della malattia
è stato in media di 6,2 mesi nei soggetti che avevano assunto Velcade rispetto ai 3,5 mesi in
quelli che avevano assunto desametasone.
•
All’incirca nel 34 % dei pazienti si è osservata una risposta parziale o completa al trattamento
con Velcade (nel corso di uno studio in cui Velcade non è stato confrontato con altri medicinali).
•
Dallo studio comparativo su pazienti trattati con Velcade somministrato per via sottocutanea e su
pazienti trattati con Velcade somministrato in vena è emerso che la percentuale di pazienti che
hanno risposto, completamente o in parte, al trattamento è stata la stessa (42 %) per entrambe
le vie di somministrazione.
•
All’incirca nel 15 % di pazienti candidati a una chemioterapia ad alte dosi e a un trapianto di
cellule staminali si è osservata una risposta al trattamento con Velcade e desametasone rispetto
al 6 % di coloro a cui erano state somministrate combinazioni standard. Inoltre, Velcade
abbinato a talidomide e desametasone ha prodotto una risposta nel 49 % di questi pazienti
rispetto a circa il 26 % dei soggetti sottoposti a un trattamento contenente Velcade e un altro
farmaco antitumorale e al 17 % di coloro che erano stati trattati con talidomide e desametasone
in monoterapia.
•
Nello studio condotto su soggetti la cui malattia era peggiorata dopo una mancata risposta ad
almeno un altro trattamento, nei pazienti a cui è stato somministrato Velcade in abbinamento a
doxorubicina liposomiale pegilata il periodo di tempo intercorso prima della progressione della
malattia è stato di 9,3 mesi rispetto ai 6,5 mesi dei pazienti a cui Velcade è stato somministrato
in monoterapia.
•
Tra i pazienti in cui la malattia, in fase di peggioramento, era ricomparsa o non aveva risposto ad
almeno un altro trattamento, circa il 70 % dei soggetti ha risposto al trattamento con la
combinazione Velcade-desametasone.
Nel linfoma mantellare i pazienti trattati con una combinazione di Velcade e rituximab, ciclofosfamide,
doxorubicina e prednisone sono sopravvissuti più a lungo senza mostrare segni di peggioramento della
malattia (24,7 mesi) rispetto ai soggetti cui è stata somministrata la stessa combinazione ma con
vincristina al posto di Velcade (14,4 mesi).
Qual è il rischio associato a Velcade?
Gli effetti indesiderati più comuni di Velcade sono nausea, diarrea, costipazione, vomito, affaticamento,
piressia (febbre), trombocitopenia (diminuzione del numero di piastrine nel sangue), anemia
(diminuzione del numero di globuli rossi), neutropenia (diminuzione del numero di neutrofili, un tipo di
globuli bianchi che combatte le infezioni), neuropatia periferica (lesioni nervose a carico di mani e
piedi), mal di testa, parestesia (sensazioni anomale quali formicolii e pizzicore), diminuzione
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dell'appetito, dispnea (difficoltà di respirazione), eruzioni cutanee, herpes zoster (fuoco di
Sant'Antonio) e mialgia (dolore muscolare).
Tra gli effetti indesiderati più gravi si annoverano insufficienza cardiaca, sindrome da lisi tumorale
(complicanza dovuta alla distruzione delle cellule tumorali), ipertensione polmonare (pressione
sanguigna elevata nelle arterie dei polmoni), sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (un
disturbo cerebrale reversibile), pneumopatia infiltrativa diffusa acuta (un grave problema ai polmoni) e
neuropatia autonomica (danni ai nervi che controllano organi quali vescica, occhi, intestino, cuore e
vasi sanguigni). Per l’elenco completo degli effetti indesiderati rilevati con Velcade, vedere il foglio
illustrativo.
Velcade non deve essere somministrato a soggetti che sono ipersensibili (allergici) a bortezomib, boro
o a uno qualsiasi degli altri ingredienti. Non deve essere somministrato a pazienti affetti da
pneumopatia infiltrativa diffusa acuta o da pericardiopatia (malattia che colpisce il sacco fibroso che
circonda il cuore). Se Velcade viene usato con altri medicinali, si devono prendere in considerazione
anche le restrizioni per tali medicinali, compresi i requisiti per i test di gravidanza e la prevenzione con
talidomide.
Perché è stato approvato Velcade?
Il CHMP ha deciso che i benefici di Velcade sono superiori ai suoi rischi e ha raccomandato il rilascio
dell’autorizzazione all’immissione in commercio per il medicinale.
Velcade è stato autorizzato inizialmente in “circostanze eccezionali”, perché all’epoca in cui
l’autorizzazione è stata rilasciata, per motivi scientifici, erano disponibili soltanto limitate informazioni.
Poiché la ditta ha fornito le informazioni aggiuntive richieste, la condizione riferita a “circostanze
eccezionali” è venuta meno il 19 marzo 2012.
Quali sono le misure prese per garantire l’uso sicuro ed efficace di Velcade?
È stato elaborato un piano di gestione dei rischi per garantire che Velcade sia usato nel modo più
sicuro possibile. In base a tale piano, al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio
illustrativo di Velcade sono state aggiunte le informazioni relative alla sicurezza, ivi comprese le
opportune precauzioni che gli operatori sanitari e i pazienti devono prendere. In aggiunta, la ditta che
commercializza Velcade provvederà affinché il personale medico riceva materiale informativo
contenente istruzioni su come calcolare la dose e su come preparare e somministrare il medicinale.
Altre informazioni su Velcade
Il 26 aprile 2004 la Commissione europea ha rilasciato un’autorizzazione all’immissione in commercio
per Velcade, valida in tutta l’Unione europea.
Per la versione completa dell’EPAR di Velcade, consultare il sito web dell’Agenzia: ema.europa.eu/Find
medicine/Human medicines/European Public Assessment Reports. Per maggiori informazioni sulla
terapia con Velcade, leggere il foglio illustrativo (accluso all’EPAR) oppure consultare il medico o il
farmacista.
Ultimo aggiornamento di questo riassunto: 01-2015.
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