PINO DOMESTICO N. 1-­‐3-­‐5-­‐7 SCHEDA IDENTIFICAZIONE PINO DOMESTICO O PINO DA PINOLI Nome Comune: Pino domestico o Pino da pinoli Nome scientifico: Pinus pinea L. Classificazione: Spermatophyta, Gymnospermae, Coniferae Famiglia: Pinaceae Genere: Pinus Specie: P. pinea Identificazione: Piante forestali Descrizione: Noto anche come Pino da pinoli, è un albero alto fino a 30 metri e con un diametro massimo di quasi 2 metri. Originario delle coste del Mediterraneo, è largamente diffuso in Italia (dal Lauretum alla sottozona calda del Castanetum). Albero alto fino a 30 metri. Caratteristica la sua chioma ad ombrello, formata da rami che si concentrano nella parte alta del tronco terminando con le punte rivolte verso l'alto. Fusto/tronco: La corteccia è spessa, marrone-­‐rossiccia e fessurata in placche verticali. Foglie/gemme: Sono costituite da aghi, flessibili e di consistenza coriacea per la cuticola spessa, in coppie di due e sono lunghi da 10 a 20 cm (eccezionalmente 30 cm). Fiori e Frutti: Meglio indicati come sporofilli, maturano in aprile-­‐maggio. Macrosporofilli: sono rossi, e crescono all'estremità dei nuovi germogli. Microsporofilli: sono giallo-­‐arancione, più evidenti di quelli femminili, posti alla base del germoglio. Strutture riproduttive: Coni maschili numerosi, piccoli, gialli alla base dei rametti dell'anno. Coni femminili, prima piccoli e tondeggianti, poi globosi e pesanti diametro 10-­‐12 cm, prima verdi, poi rosso-­‐bruni a maturità (dopo te anni). Le squame legnose contengono ciascuna due semi dal guscio legnoso (pinoli). Distribuzione: Vive nelle zone costiere mediterranee; l'areale originario si trovava probabilmente in Portogallo e Spagna, ma è stato coltivato da quasi 6000 anni per i semi che sono anche diventati merce di scambio. Forma boschi litoranei dette pinete, dove vive in associazione con altre piante della macchia mediterranea. In Italia è coltivato praticamente ovunque, ad eccezione delle zone montuose. Si è naturalizzato in Africa meridionale, dov'è considerata invasiva, e piantata comunemente in California, Australia e Europa occidentale, fino alla Scozia meridionale. Usi: L'utilizzo principale del Pino domestico nell'antichità era la produzione di pinoli che costituivano una base molto importante dell'alimentazione umana. Per questo è stato largamente impiegato per l'impianto di pinete lungo le zone litoranee, anche dove il clima non è quello ottimale per la specie (pinete alto Adriatico). Fonti principali: wikipedia, agraria.org IMMAGINI PINO DOMESTICO N. 1-­‐2-­‐3-­‐4-­‐5-­‐6-­‐7-­‐8 PINO DOMESTICO N. 33 ANCORA PINO DOMESTICO N. 33 PINO DOMESTICO N. 52 Fonte Wikipedia 1 PINUS PINEA ADULTA Fonte Wikipedia 2 FOGLIAME GIOVANILE E ADULTO Fonte Wikipedia 3 STROBILO CON SEMI Gli strobili, anche detti pigne, sono lunghi 8-­‐15 cm, ovoidali e grandi. Impiegano 36 mesi per maturare, più di qualsiasi altro pino. Si aprono a maturità per far uscire i semi. Questi ultimi, i pinoli (chiamati in inglese pine nuts e in spagnolo piñones) sono grandi, lunghi 2 cm, di color marrone chiaro con un guscio coperto da una guaina scura che si gratta con facilità e hanno una rudimentale aletta di 5 mm che va via facilmente. Il vento non ha effetto per trasportare i semi, che vengono dispersi dagli animali, tipicamente gli uccelli, ma oggi perlopiù dagli uomini. Curiosità: Un metodo utile per riconoscere giovani esemplari di Pinus pinea da esemplari di Pinus pinaster che appaiono assolutamente uguali, consiste nello "stropicciare" una manciata di foglie aghiformi verdi. Nel caso del pinea si otterrà un odore simile a quello dei pinoli, mentre il pinaster sprigionerà un odore molto più aspro, inoltre le due piante hanno un portamento differente in quanto i loro rami secondari si biforcano in maniera differente: il pinaster ha una ramificazione ad angolo retto mentre il pinea ad angolo acuto inoltre quest'ultimo tende a crescere di meno in altezza. Un'altra differenza è la forma dello strobilo: quello del pinea ha una forma più arrotondata, mentre quello del pinaster è più allungato. I germogli di questa pianta sono molto sensibili, nei primi giorni di vita, ai ristagni d'acqua che ne provocano facilmente attacchi fungini alla base. Se i germogli nelle prime settimane di vita vengono toccati a mani nude, nella quasi totalità dei casi si disidratano e poi muoiono. Oggi molti dei boschi presenti in Italia iniziano ad essere molto anziani e si sta presentando il problema di dover compiere delle campagne per il ricambio. Quest'albero è stato utilizzato a lungo per i suoi pinoli commestibili, sin dalla preistoria. Attualmente è anche coltivato come ornamentale, oltre che per i semi. Piccoli esemplari vengono cresciuti in grandi piantagioni e usati anche per i bonsai. Pianticelle di un anno, alte 20-­‐30 cm, sono anche usate anche come alberi di Natale da tavolo. Per l'alto numero di esemplari in Italia, viene da molti considerato l'albero simbolo del Paese, tanto che negli stati anglosassoni il pino domestico viene denominato "Italian stone pine" ed in Francia "Pin d'Italie".