Disturbi specifici di apprendimento e tipologie di intervento Dott.ssa Ilaria Alesiani Incidenza epidemiologica delle difficoltà scolastiche e dei disturbi di apprendimento DIS (difficoltàscolastiche) DSA (disturbi specifici apprendim.) OMS (1986) 5-15% ---- LEVI (1991) 13% 7% DE RENZI (1985) 3.6% (solo dislessia) 16% Difficoltà aspecifiche di apprendimento Problematiche psicologiche e relazionali Substrato familiare non favorevole Mancanza di opportunità Insegnamento scadente In questi casi possiamo parlare di INIBIZIONE INTELLETTIVA, DEPRIVAZIONE CULTURALE Disturbi specifici di apprendimento L’uso del termine si riferisce a difficoltà specifiche di lettura, scrittura e calcolo calcolo.. Tali difficoltà possono coesistere o presentarsi come sintomi isolati isolati.. DSA DISLESSIA:: DISLESSIA difficoltà di lettura;; lettura i bambini commettono numerosi errori ma sono anche molto lenti rispetto a ciò che ci si dovrebbe aspettare, in base ad un certo grado di istruzione e alla media delle prestazioni dei propri coetanei coetanei.. DSA DISORTOGRAFIA:: DISORTOGRAFIA gli errori compiuti sono significativamente superiori per numero e per caratteristiche rispetto a ciò che ci si dovrebbe aspettare facendo riferimento al grado di istruzione e alla sua consuetudine alla scrittura scrittura.. DSA DISGRAFIA:: ogni scrittura indecifrabile, o DISGRAFIA comunque di difficile interpretazione può essere definita disgrafica disgrafica.. Riguarda le abilità esecutive della scrittura scrittura.. DSA DISCALCULIA:: DISCALCULIA riguarda l’aritmetica;; l’aritmetica scrittura e lettura dei numeri, conteggio reverse, calcoli a mente, tabelline tabelline.. DSA I bambini con DSA possono anche presentare difficoltà: - nel riportare l’ordine dei mesi dell’anno, delle stagioni stagioni;; - nel definire le distanze tra le difficoltà geografiche; - nella lettura dell’orologio. DSA A queste possono aggiungersi anche importanti difficoltà comportamentali comportamentali:: - facile distraibilità/tempi brevi di attenzione; - impulsività, irrequietezza, insofferenza; - aggressività verso i compagni di classe; - pigrizia, svogliatezza; - grande senso di frustrazione; - effetto negativo sui livelli di autostima. Perché Disturbo Specifico? DISTURBI SETTORIALI che si manifestano in bambini: Integri dal punto di vista cognitivo Privi di disturbi neurologici (epilessia) Privi di deficit sensoriali (cecità, ipoacusia) Privi di disturbi relazionali Profilo clinico caratteristico Quoziente intellettivo nella norma Lettura ad alta voce molto stentata Difficoltà ortografiche nella scrittura Difficoltà col sistema dei numeri e del calcolo A volte sono presenti: - difficoltà di comprensione del testo - difficoltà nel linguaggio orale - instabilità motoria e disturbi di attenzione Come si manifesta. Le prime fasi (inizio elementare) Difficoltà e lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico e nella applicazione delle “mappature” Grafema--Fonema e viceversa Grafema Controllo limitato delle operazioni di analisi e sintesi fonemica con errori che alterano in modo grossolano la struttura fonologica delle parole lette o scritte scritte.. Come si manifesta. Le prime fasi (inizio elementare) Accesso Lessicale limitato o assente anche quando le parole sono lette correttamente Capacità di lettura come riconoscimento di un numero limitato di parole note Come si manifesta. La fase successiva (2°°/4 (2 /4°° elementare) Graduale acquisizione del codice alfabetico e delle “mappature” Grafema Grafema--Fonema che non sono pienamente stabilizzate Possono persistere difficoltà nel controllo delle “mappature” ortografiche più complesse Come si manifesta. La fase successiva (2°°/4 (2 /4°° elementare) L’ analisi e la sintesi fonemica restano operazioni laboriose e scarsamente automatizzate Migliora l “accesso lessicale” anche se resta lento e limitato alle parole più frequenti Come si manifesta. La fase finale (5°° elementare/medie) (5 Padronanza quasi completa del codice alfabetico e stabilizzazione delle “mappature” GrafemaGrafema-Fonema L’ analisi, la sintesi fonemica e l’ “accesso lessicale” cominciano ad automatizzarsi, almeno con le parole di uso più frequente Limitato accesso al Lessico Ortografico Scarsa integrazione dei processi di “decodifica” e “comprensione”: la lettura resta stentata Caratteristiche del bambino con DSA Difficoltà evidente di copia alla lavagna Distanza dal testo e postura particolare per leggere Perdita della riga e salto della parola in lettura Difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio Caratteristiche del bambino con DSA Disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura Omissione delle lettere maiuscole Difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici Confusione e sostituzione di lettere in particolare con l’uso dello stampato minuscolo Caratteristiche del bambino con DSA Lettere e numeri scambiati: 31/13; p/b; sc/cs; a/e; u/n. Sostituzione di suoni simili: p/b; d/t; m/n; r/l; s/z. Difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che; ghi/ghe; gn/gl. Inadeguata padronanza fonologica generale Caratteristiche del bambino con DSA Doppie Punteggiatura ignorata o inadeguata Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad usare il vocabolario Difficoltà ad imparare le tabelline Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche Caratteristiche del bambino con DSA Difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline Difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi Difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle carte Difficoltà di attenzione Riepilogando… la Dislessia Evolutiva ... è una disabilità significativa e persistente, ma circoscritta !!!, della capacità di leggere e scrivere, che non comporta: - alcuna limitazione delle capacità intellettive - deficit di tipo sensoriale - ridotte competenze affettivo-relazionali - condizioni di svantaggio socio-educativo La DislessiaEvolutiva … è una disabilità significativa persistente, ma che si modifica nel tempo !!! : - a volte fino quasi a scomparire, - altre volte attenuandosi notevolmente,ma… - in un numero ristretto di casi restando severa La Dislessia Evolutiva Non è una malattia Non ha una cura Ma necessita di interventi tempestivi e mirati Difficile da riconoscere È facile scambiarla per una cattiva volontà dell’alunno La Dislessia Evolutiva …è fondamentale imparare a riconoscerla e a farlo tempestivamente, perché, anche se il problema nella lettura non potrà essere completamente e definitivamente risolto, ciò consentirà almeno di intervenire in modo adeguato: - per ridurne gli effetti più negativi sul piano educativo e psicologico, - migliorando così la vita dei bambini che ne soffrono. La segnalazione Quando arriva ? (range molto ampio / effetti diversi) Chi la effettua ? Cosa viene segnalato: (scuola – famiglia – pediatra?) - difficoltà nello svolgimento quotidiano dei compiti (lentezza, svogliatezza, mancanza di concentrazione) - disturbi della sfera emotivo/motivazionale (apatia, disturbi psicosomatici e comportamentali) - incongruenza tra capacità percepite (nella norma) e rendimento scolastico (scarso) Quando si effettua la diagnosi ? Considerata l’elevata eterogeneità dei profili di sviluppo individuali, una diagnosi vera e propria non dovrebbe essere effettuata prima della 2^ elementare. Tuttavia è possibile formulare una ragionevole ipotesi funzionale, già durante le prime fasi dell’apprendimento scolastico. Tipologie di intervento La tipologia dell’intervento varia in relazione all’eterogeneità dei profili funzionali e di sviluppo. Di conseguenza gli interventi possono essere: Preventivi Riabilitativi Compensativi Interventi Preventivi Sono tutti quegli interventi mirati ad una identificazione precoce del disturbo e, in generale, ad un rafforzamento delle abilità (soprattutto meta--fonologiche) meta necessarie all’acquisizione della lingua scritta e ad un suo uso efficiente Identificazione precoce COSA osservare ? Le abilità meta-linguistiche e in particolare quelle meta-fonologiche sono risultate il migliore indice predittivo del successivo apprendimento della “lettoscrittura”. Esse sono un insieme di abilità strettamente correlate, che evolvono rapidamente tra i 3-5 anni, e presentano una marcata eterogeneità nei profili individuali di sviluppo Identificazione precoce QUANDO effettuarla ? Essa può avvenire in qualunque momento durante il processo di acquisizione della lettoscrittura, elementare. nel primo anno della scuola Identificazione precoce a CHI si rivolge ? Essa può essere svolta come attività di screening: sull’intera popolazione pre-scolare, nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia o in 1° elementare …o più limitatamente su popolazioni “a rischio” (come ad esempio, bambini con pregresso ritardo del linguaggio, o bambini con una familiarità accertata per il disturbo) Identificazione precoce QUALI VANTAGGI offre ? Consentire un lavoro mirato e tempestivo sugli stessi pre-requisiti dell’apprendimento della “letto-scrittura” che facilita l’acquisizione e l’uso del codice alfabetico Contribuire a prevenire (parzialmente) l’insuccesso scolastico Evitare la catena di eventi negativi (colpevolizzazioni) che da esso spesso conseguono Prevenire l’insorgere di sequele psicopatologiche o francamente psichiatriche Training fonologico linguistico Allenamento a sentire la differenza tra parole lunghe e parole corte (treno/bicicletta (treno/bicicletta). ). Segmentazione e fusione sillabica e fonologica (parole bisillabe , trisillabe… piane – CVCV). Segmentazione: “Se divido la parola RE che suoni ottengo?” Fusione: “Se unisco i suoni M – I che parola ottengo?” Segmentazione lessicale: dividere la frase in singole parole. Training fonologico linguistico Riconoscimento del suono iniziale delle parole. Riconoscimento del suono finale delle parole. Riconoscimento della somiglianza fonetica tra parole in rima. Training fonologico linguistico Allenamento a sentire la differenza tra tutti i suoni che compongono le parole (Analisi (Analisi Quantitativa: MA MA-- quanti suoni? 2. Analisi qualitativa: MA – quali suoni? M/A). Presentazione del grafema corrispondente al suono in esame (sillabe , parole) Incremento della fluidità articolatoria attraverso canzoncine, filastrocche in rima, scioglilingua e giochi di parole. Interventi riabilitativi Hanno l’obiettivo di migliorare l’abilità di decodifica e di aiutare a ridurre gli effetti sull’acquisizione di abilità importanti come la lettura, la scrittura e il calcolo calcolo.. Interventi riabilitativi Non esiste un unico approccio riabilitativo applicabile ad un soggetto dislessico La rieducazione specialistica deve essere “task oriented”→ adeguare flessibilmente Preceduta e monitorizzata valutazioni neuropsicologiche con accurate Interventi riabilitativi L’intervento va collocato nell’arco dell’intero processo di sviluppo . Ciò significa evitare aggressioni terapeutiche indifferenziate e interminabili, saper scegliere i tempi in cui intensificare l’intervento e saperli alternare con fasi in cui l’unico aiuto consiste monitoraggio attento delle prestazioni prestazioni.. nel Interventi riabilitativi Si ritiene che l’intervento riabilitativo debba essere condotto intensivamente nei primi tre anni di scuola e che poi il problema debba essere affidato interamente agli insegnanti, con supervisioni periodiche da parte del riabilitatore e del clinico introducendo l’uso di strumenti compensativi e dispensativi Interventi compensativi Alcuni strumenti compensativi compensativi:: tabella dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri Tavola pitagorica Tabella delle misure, tabelle delle formule Calcolatrice Interventi compensativi Registratore Cartine geografiche e storiche Computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale Cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni e/o allegate ai testi) Dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori Interventi dispensativi Parallelamente, si dovrà garantire la dispensa da alcune prestazioni quali: Lettura a voce alta Scrittura veloce sotto dettatura Lettura di consegne Uso del vocabolario Studio mnemonico delle tabelline Interventi dispensativi Dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta (diff (diff.. tra scrittura e pronuncia) Tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante un’adeguata organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti Organizzazione di interrogazioni programmate Assegnazione di compiti a casa in misura ridotta ERRORI FONOLOGICI ED ERRORI NON--FONOLOGICI NON A cura di: G. Stella, D.D’Alessandro, M. Fabbri, M. Bartoli, M. Soglia. ERRORI FONOLOGICI Sono tutti gli errori in cui non è rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi: Scambio di grafema: sostituzione di vocale o consonante, o di consonante in gruppo consonantico, o di sillaba ( es. campagia / campania / campagna / campaglia per campagna campagna). ). Omissione di vocale, consonante, sillaba: ( es. uscamo / usiamo per usciamo usciamo;; scarpe per sciarpe sciarpe;; stagone per stagione;; ghiaccoli / giaccioli per ghiaccioli stagione ghiaccioli;; fresce per fresche;; cilega per ciliegia fresche ciliegia;; spledida per splendida splendida;; squite per squisite squisite). ). ERRORI FONOLOGICI Aggiunta di vocale, consonante, sillaba: (es. questra per questa questa;; campagnia per campagna campagna;; furuttivendolo per fruttivendolo;; innidossiamo / inndossiamo per fruttivendolo indossiamo;; nella armadio per nell’armadio indossiamo nell’armadio;; ccappotti per cappotti cappotti;; splenndida per splendida splendida). ). Inversione: (es. stilavi per stivali stivali;; ni campagna per in campagna;; gioranta per giornata campagna giornata;; capmagna per campagna;; vertina per vetrina campagna vetrina;; csiarpe per sciarpe sciarpe). ). ERRORI NON FONOLOGICI Sono tutti gli errori nella rappresentazione ortografica delle parole in cui il livello fonologico è preservato preservato.. Questi errori riguardano i fonemi per i quali esiste più di un corrispondente ortografico ortografico.. Il fonema è stato identificato correttamente ma è sbagliata la scelta del corrispondente ortografico tra quelli che lo rappresentano rappresentano.. ERRORI NON FONOLOGICI Scambio grafema omofono: (es. quoio per cuoio;; squisite per squisite cuoio squisite;; cuando per quando). quando ). Grafema incompleto: ( es. campana / campaga per campagna campagna;; malioni / magloni per maglioni;; maliette / maglette per magliette maglioni magliette). ). Grafema inesatto: (es. gielati per gelati gelati;; leggieri per leggeri leggeri;; cigliege / ciglege per ciliege;; fraghole per fragole ciliege fragole;; cquoio per cuoio). cuoio ). ERRORI NON FONOLOGICI DI ORIGINE SEMANTICO LESSICALE Sono errori di rappresentazione ortografica in cui il livello fonologico è preservato. A differenza della precedente classe di errori, in questo caso, l’errata traduzione ortografica dipende da un cattivo o assente processamento semantico lessicale. Fusione illegale: (es. laria per l’aria l’aria;; dell’anno per dell’anno dell’anno;; piubella per più bella). bella). ERRORI NON FONOLOGICI DI ORIGINE SEMANTICO LESSICALE Fusione illegale: (es. laria per l’aria l’aria;; dell’anno per dell’anno;; piubella per più bella). dell’anno bella). Segmentazione illegale: (es. in dossiamo per indossiamo;; frutti vendolo per fruttivendolo indossiamo fruttivendolo). ). Fusione - segmentazione illegale: (es. la ria per l’aria l’aria;; del lanno per dell’anno dell’anno;; nella rmadio per nell’armadio nell’armadio). ). Omissione o aggiunta di consonante H: (es. o visto per ho visto; visto; dell’hanno per dell’anno dell’anno). ). Omissione o aggiunta di accento: (es. e per è; piu per più;; citta per città più città). ). Omofoni non omografi: (es. d’anno per danno danno;; l’ago per lago lago). ). ALTRI ERRORI Omissione o aggiunta di geminata (doppie): (es. legeri per leggeri leggeri;; vettrina per vetrina vetrina;; abiamo per abbiamo;; indosiamo per indossiamo abbiamo indossiamo;; abbiti per abiti abiti). ). Omissione o aggiunta di parole (non ripetizioni): ripetizioni): (es. ciliegie, caramelle, fragole per ciliegie, fragole; fragole; alla sera è tiepida per alla sera l’aria è tiepida). tiepida). Omissione parte finale di parola: (es. sembravan / sembrava per sembravano sembravano;; maglie per magliette magliette;; fruttivendo per fruttivendolo fruttivendolo). ). Recupero in ortografia Nel CDCD-ROM vengono proposti una serie di esercizi organizzati in percorsi didattici che puntano all’acquisizione della consapevolezza dell’errore e forniscono strategie per imparare a controllare i processi automatici di scrittura