Le patologie legate all'uso di videoterminali Modulo: Danni correlati al lavoro al VDT: caratteristiche e diagnosi Benvenuto nel modulo "Danni caratteristiche e diagnosi" correlati al lavoro al VDT: Effetti sulla salute Falsi allarmi I disturbi oculo-visivi Pop-up: In letteratura si possono trovare molte definizioni di astenopia occupazionale. Da una delle prime, che risale a Duke-Elder (1949), secondo la quale l’astenopia è “quella sensazione che si avverte quando si prende coscienza del lavoro dell’apparato oculare per rendere chiara una visione per mezzo d’aggiustamenti talora inefficaci dell’accomodazione”, si è arrivati a quella SIMLII più recente e restrittiva. Le manifestazioni dell’astenopia includono anche disturbi quali cefalea, astenia, nausea, dispepsia, vertigini e malessere generale. Con il termine di astenopia occupazionale si comprende dunque un complesso di sintomi e segni clinici, la cui definizione risulta tuttora non unanimemente condivisa e la cui eziologia, multifattoriale (Romano C et al. 1997), non è stata completamente chiarita. Le manifestazioni sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti. Astenopia occupazionale: caratteristiche Pop-up: La gravità della sintomatologia non è correlata all’anzianità lavorativa ad apparecchiature munite di VDT.Una caratteristica interessante dell’astenopia è la non correlabilità dell’entità della sintomatologia astenopica con l’anzianità lavorativa al VDT. In altre parole diversi studi in letteratura evidenziano la “non cumulabilità” nel tempo della sintomatologia astenopica (Gur 1994). Si tratta di un fenomeno del tutto reversibile con il riposo funzionale e non correlabile, quanto a gravità, con gli anni di lavoro al VDT. Le manifestazioni dell’astenopia sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti. L’astenopia ha carattere di rapida reversibilità, non è cumulativa e non c’è evidenza che possa diventare cronica (Gur 1994) Classificazione dell'astenopia Principali cause Condizioni sfavorevoli di illuminazione L’eccesso o l’insufficienza di illuminazione generaleLa presenza di riflessi da superfici lucideLa luce diretta proveniente dalle finestre o da fonti artificiali non adeguatamente schermateLa presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero)La scarsa definizione dei caratteri sullo schermo Impegno visivo statico, ravvicinato e protratto In questo tipo di visione, in cui gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un metro, i muscoli per la messa a fuoco dell’immagine e per la motilità oculare sono fortemente sollecitati. L’impegno aumenta quanto più l’oggetto è vicino e quanto più a lungo è fissato nel tempo. Difetti visivi non o mal corretti I principali difetti (Presbiopia, Miopia, Ipermetropia, ecc..) non sono causati dall’uso di VDT, ma possono, in talune condizioni, contribuire a far comparire i disturbi astenopici. E’ importante correggere adeguatamente tali difetti, anche se lievi, per evitare un ulteriore sforzo visivo durante il lavoro. Oltre ai difetti refrattivi (che riguardano le “lenti dell’occhio”), esistono anche i difetti del coordinamento della motilità dei due occhi. Tale coordinamento consente di vedere il rilievo e la profondità. Nello strabismo manca il coordinamento dei due occhi.Anche chi non è strabico puň avere un cattivo coordinamento dei due occhi (eteroforia): il cervello deve fare uno sforzo maggiore per “tenere insieme” i due occhi ed interpretare l’immagine.In questi casi una opportuna “ginnastica oculare” puň essere molto utile. Altre condizioni ambientali sfavorevoli Buona parte dei disturbi oculari (bruciore, lacrimazione, secchezza) puň anche essere determinata da fattori ambientali quali: l’inquinamento dell’aria interna: impianto di condizionamento poco efficienteaffollamento di fotocopiatrici in locali poco aeratifumo di tabaccorilascio di sostanze dai rivestimenti e dagli arredil’eccessiva secchezza dell’aria Diagnosi Sintomi visivi Principali: disagio, fotofobia, visione sfuocata, visione sdoppiata, dolenzia, fastidio perioculare Secondari: aloni perioculari, effetto Mc Collough Sul piano obiettivo possono associarsi: riduzione dell’acuità visiva, dell’ampiezza visiva, allontanamento del punto prossimo di accomodazione, comparsa o aumento di forie, miopizzazione transitoria Sintomi oculari Principali: lacrimazione, prurito, bruciore, secchezza, rossore riferito, sensazione di sabbia negli occhi, dolore periorbitario e/o retrobulbare Secondari: alterazioni dell’ammiccamento, pesantezza dei bulbi Sul piano obiettivo possono associarsi: iperemia congiuntivale, ipersecrezione oculare, alterazioni del film lacrimale Sintomi generali Sono aspecifici: cefalea astenia nauseadispepsiavertigini e malessere generale Disturbi muscolo scheletrici Principali cause Colonna vertebrale Disturbi muscolari Disturbi alla mano e all'avambraccio Tendinopatie La mano: sindrome del Tunnel Carpale 1/2 La mano: sindrome del Tunnel Carpale 2/2 Morbo di De Quervain Morbo di Dupuytren Valutazione dei disturbi muscolo scheletrici Manovre di semeiotica clinica per l'arto superiore Manovre di semeiotica clinica per l'arto superiore Manovre di semeiotica clinica per l'arto superiore Manovre di semeiotica clinica per l'arto superiore Effetti sulla cute Effetti sulla sfera affettiva: lo stress Principali fattori di stress Pop-up: nota: Negli operatori al VDT il contenuto di lavoro monotono e ripetitivo è la maggiore causa dello stress lavorativo. Altri effetti sulla salute