Dettagli - Medico del lavoro

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Il Videoterminale
Dr.Franco Ballarè
Medico Competente
USO DI ATTREZZATURE
DOTATE DI VDT
Il lavoro al vdt potrebbe, potenzialmente o
ipoteticamente, nuocere alla salute per:
-Emissione
di radiazioni
-Stress
-Fattori
disergonomici (quest’ultimo può, a
sue volta interessare l’apparato muscolo
scheletrico e quello oculo-visivo)
RADIAZIONI
In teoria il vdt può essere sorgente di
numerose radiazioni. In realtà, le indagini
volte a definire il livello di esposizione,
hanno dimostrato che gli addetti al vdt non
sono esposti a livelli di rischio significativi,
poiché l’intensità dei campi magnetici
decade rapidamente con la distanza e una
posizione frontale corretta.
STRESS
L’utilizzo delle tecnologie informatizzate è stato
associato a segnalazioni di un aumentato livello di
stress, con manifestazioni sul versante emozionale e
psicosomatico.
-caratteristiche
di
contenuto
della
mansione
(monotonia e ripetività)
-rapporto conflittuale con il computer (timore verso le
nuove tecnologie)
-ridotti rapporti interpersonali
-fattori ambientali sfavorevoli
Tuttavia il computer rappresenta anche caratteristiche
positive come la facilitazione all’accesso di informazioni
e quindi un risparmio notevole di energie mentali e
fisiche etc.
FATTORI DISERGONOMICI
Una sedia inadeguata, in uno spazio di lavoro non
correttamente progettato dal punto di vista dimensionale,
è sicuramente in grado di provocare sintomi a carico del
tronco o degli arti.
Posture scorrette possono derivare da svariati fattori:
-altezza inadeguata del piano di lavoro
-superficie inadeguata del piano di lavoro
-altezza inadeguata del sedile e dello schermi video
-posizionamento non frontale dell’unità video
-inadeguata correzione dei difetti visivi
-insufficiente illuminamento del piano di lavoro
-tastiera posizionata scorrettamente
APPARATO OCULO-VISIVO
L’attività lavorativa a VDT comporta, in
particolare
una
sollecitazione
dell’apparato oculo-visivo.
Inoltre, l’atmosfera degli ambienti”indoor”
può svolgere in certi casi, un’azione di
tipo irritativo sulla superficie oculare.
E’ nozione confermata che i lavoratori
addetti
all’uso
di
attrezzature
informatizzate munite di schermi video
possono andare incontro a fenomeni di
fatica visiva, o astenopia.
ASTENOPIA
L’astenopatia ha una natura principalmente soggettiva
e riconosce una genesi multifattoriale tra cui
concorrono diversi elementi tra cui:
-
-
La personalità del soggetto
Il tipo di attività svolta a VDT
Le condizioni funzionali dell’apparato oculo-visivo
Il sesso e l’età del soggetto
Il livello di scolarizzazione
I parametri ambientali ed ergonomici del posto di
lavoro
E’ stata inoltre dimostrata l’importanza di elementi
stressogeni collegati all’organizzazione del lavoro
piuttosto che al compito visivo in sé.
FATTORI AMBIENTALI FOTOMETRICI
-
-
Fattori ambientali fotometrici:
Dal punto di vista quantitativo, in genere,
i problemi sono correlati ad un eccesso di
luminosità ambientale
Dal punto di vista qualitativo, sono da
evitare contrasti tra le luminanze dei vari
elementi che possono entrare nel campo
visivo degli operatori, per prevenire
fenomeni di abbagliamento
FATTORI AMBIENTALI NON
FOTOMETRICI
Tra gli aspetti microclimatici è di rilievo
essenzialmente l’umidità ambientale:infatti una
bassa umidità potrebbe determinare un’eccessiva
evaporazione del film lacrimale, provocando
conseguenti fenomeni irritativi a carico della
superficie oculare.
La presenza di flussi d’aria elevati e costanti,
derivati
da
sistemi
di
ventilazione
e
condizionamento
possono
a
loro
volta
determinare effetti irritativi sulla superficie
oculare.
FUNZIONALITA’ DELL’ORGANO
VISIVO
Fattori refrattivi e di binocularità:
vizi refrattivi non corretti, ovvero
l’inaduguata correzione degli stessi,
cosi come difetti ortottici, sono
strettamente correlati all’insorgenza
dell’astenopatia.
UTILIZZO DI LENTI A CONTATTO
L’impiego di lenti corneali non costituisce di
per
sé
un
fattore
di
insorgenza
dell’astenopatia.
Tuttavia,
la
presenza
di
problemi
microclimatici o di microinquinamento può
essere
avvertita
maggiormente
dai
portatori di lenti a contatto.
Eventuali
disturbi
sono
fortemente
influenzati dalla durata di utilizzo delle
lenti, dalla loro igiene e manutenzione
PREVENZIONE E SORVEGLIANZA
SANITARIA
La prevenzione primaria è assicurata dal
rispetto dei contenuti dell’allegato VII del DLgs
626/94 che definisce le prescrizioni minime
relative all’attrezzatura( schermo, tastiera, piano
di lavoro, sedile di lavoro), all’ambiente (spazio,
illuminazione, riflessi e abbagliamenti, rumore,
radiazioni,
umidità)
ed
all’interfaccia
elaboratore/uomo.
La prevenzione secondaria è rappresentata dalla
sorveglianza sanitaria preventiva e periodica .
10 CONSIGLI UTILI
1-Lo schermo deve essere posizionato in
modo che la sorgente luminosa sia
laterale. In questo modo si eviteranno
fastidiosi abbagliamenti e riflessi sullo
schermo.
2-Lo schermo sempre davanti. In questo
modo
eviterete
di
ruotare
continuamente la testa o il tronco
mentre lavorate (tastiera e schermo
devono essere paralleli al bordo del
tavolo)
10 CONSIGLI UTILI
3- Libertà di movimento: sotto la
scrivania non devono esserci elementi
che limitino o blocchino le gambe o i
piedi. E’ necessario inoltre che vi sia
spazio a sufficienza per la tastiera e il
mouse.
4-Adattare la postazione di lavoro
5-Avambracci paralleli al piano di lavoro
10 UTILI CONSIGLI
6- Lo schienale è posizionato in modo che
possiate sedervi “in modo dinamico” e
che il meccanismo a molle sia adeguato
al peso.
7- La distanza degli occhi dallo schermo è
di 60-80 cm
8- Lo schermo è in posizione tale che il
bordo superiore del monitor si trova
circa 5-10 cm sotto l’altezza degli occhi.
10 UTILI CONSIGLI
9- Se necessario chiedete al datore di
lavoro di fornirvi degli ausili come un
poggiapiedi, un poggiapolsi e un leggio
portadocumenti.
10- Mentre lavorate la suddivisione ideale
del lavoro è la seguente:
60% seduto
30% in piedi
10% spostamenti mirati
POSTURA CORRETTA
Il sedile di lavoro
deve essere stabile,
quindi è necessario
che poggi su 5 ruote
e sia girevole per
assicurare la libertà
di movimento.
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