Sveliamo il giallo dell'assenza di Anita Garibaldi alla manifestazione per lo Storico Incontro Chi c’era giura che non si era mai vista tanta acqua cadere dal cielo sopra Teano, come quella che è caduta questa mattina quando doveva svolgersi la cerimonia ai piedi del monumento allo Storico incontro in Piazza Unità d’Italia. Chi c’era si è intenerito a vedere tanti ragazzi delle scuole piccole e grandi, correre a più non posso per raggiungere l’edificio scolastico dopo la brevissima cerimonia illuminata a stento dagli inni suonati da una banda non proprio attrezzata per l’occasione. E’ il secondo anno che il tempo meteorologico non è favorevole a questo evento e la cosa ci preoccupa alquanto perché, non vorremmo che quanto sta accadendo attorno allo Storico Incontro fosse un disegno del fato. Troppe cose di cui non riusciamo a darci una spiegazione, come la conferenza stampa organizzata, proprio per ieri, dalla Fondazione Treccani del Presidente On.Giuliano Amato, da sempre assertore dell’incontro a Taverna Catena, questa volta in veste di testimonial della tesi del professore Giuseppe Monsagrati dell’Università La Sapienza di Roma ( ma di questo evento ne ha già parlato il TG2 e TG3, noi ne parleremo in altro articolo in fase di preparazione, corredato da alcuni piccoli filmati artigianali), come l’assenza del gonfalone della Provincia di Caserta, presente però in quel di Vairano, come la scarsa presenza di popolo e curiosi qui a Teano e la necessità invece di bloccare tutto il traffico della Nazionale per consentire lo svolgersi della manifestazione di Vairano. Anche se noi abbiamo avuto ben altre cose più importanti di cui vantarci come la corsa con la fanfara per il centro città della nostra bersagliera, spavalda e coriacea assessora al turismo o spettacolo. Sono tutti segnali quantomeno inquietanti. Molte cose ci saremmo aspettati da questo anniversario come per esempio ascoltare dalla viva voce della signora Anita Garibaldi le cose che ha scritto in una lettera al nostro sindaco, in risposta alla lettera aperta indirizzatagli dal nostro Direttore, con la quale le veniva contestato l’annuncio di un fantomatico segreto della nonna Costanza, sul vero luogo dello storico incontro. Questa lettera è stata consegnata dal sindaco a tutti gli organi di stampa con lo scopo di confermare pubblicamente il forte legame che lega questa amministrazione e questa città all’erede dell’eroe dei due monti ed indirettamente smentire il nostro direttore. Ma veniamo alla giornata di oggi e dicevamo che avremmo voluto incontrare la signora Anita per rassicurarci tutti, dopo tutte le brutte notizie che ci arrivano da ogni parte. E invece la signora ha informato all’ultimo momento che non sarebbe potuta venire a Teano perché fortemente influenzata e la cerimonia si è fatta senza la Cittadina onoraria. Non gira proprio bene per la signora Anita in questo periodo perché, suo malgrado, la sua presenza è stata notata e fotografata mentre a Roma, assisteva alla conferenza stampa del Professore Monsagrati e del Presidente Amato (a proposito i soliti bene informati ci avevano segnalato la sua assenza alla conferenza). Era seduta in prima fila e ci è sembrata in ottima salute, accanto al suo solito accompagnatore. Ci dispiace dover riferire che la signora Anita non ha assolutamente smentito la tesi del professore, avrebbe potuto farlo, era lì, la nipote dell’eroe Garibaldi, poteva far sentire la sua opinione, svelare il segreto di nonna Costanza ed invece annuiva. Ci ha pensato il suo accompagnatore che ha preso la parola per dire che la tesi del Professore Monsagrati (Taverna Catena) era da ritenersi credibile perché Taverna Catena era il luogo dove si rifocillavano i cavalli al quadrivio sulla Casilina, spesso richiamato in molti testi. Ci fermiamo qui, molte altre cose sono accadute in questi giorni e nella sola giornata di ieri e di cui vi renderemo conto nei prossimi giorni, anche con l’aiuto di alcuni uomini liberi che hanno cominciato a far sentire la loro voce, dalle pagine di questo giornale. Ci auguriamo solo che non arrivi un’altra smentita della signora Anita Garibaldi che ci accusi di falso. A scanso di equivoci, l’abbiamo filmata e fotografata. Ma noi teanesi meritiamo veramente di essere trattati così? E questa domanda prescinde dalla verità storica dei fatti in discussione! Figueras