Sinfonica, torna la musica con Schubert e Beethoven Spettacoli A+ASHARE ON EMAILEMAILSHARE ON PRINTPRINT Schubert e Beethoven sono i due autori scelti dall’Orchestra Sinfonica Siciliana per il concerto che segna la ripresa delle attività dopo l’occupazione del Politeama Garibaldi di Palermo. Dopo il forfait del maestro Alain Lombard per una improvvisa indisposizione, venerdì 21 febbraio alle ore 21.15, toccherà al giovane direttore Andrea Mura salire sul podio per dirigere la Sinfonia n. 8 “Incompiuta” in si minore D. 759 di Franz Schubert e la Sinfonia n. 6 “Pastorale” in fa maggiore op. 68 di Ludwig van Beethoven, per il concerto d’abbonamento indicato dal tagliando n.14. Un alone di mistero avvolge la genesi e la composizione del capolavoro sinfonico di Schubert, la Sinfonia n. 8 “Incompiuta”, chiamata così perché priva degli ultimi due movimenti rispetto ai quattro complessivi che tradizionalmente costituivano, nel periodo classico, questa forma. L’unica certezza è la data di composizione, 30 ottobre 1822, apposta da Schubert sull’autografo che egli stesso inviò all’amico Hans Hüttenbrenner, esponente della Società Musicale Stiriana di Graz, in segno di gratitudine per la nomina a membro onorario. La sinfonia fu eseguita per la prima volta, postuma, il 17 dicembre 1865 a Vienna sotto la direzione di Johann Herbeck. L’esecuzione nel 1802 dell’oratorio di Haydn, Le stagioni, nel quale erano descritti paesaggi naturali e la vita campestre, diede a Beethoven la prima idea di comporre una Sinfonia “Pastorale”, nella quale il compositore di Bonn non si limitò a una semplice descrizione della natura, ma si propose lo scopo di far sì che essa, grazie alla magia degli strumenti musicali, manifestasse solo sentimenti. Composta tra l’estate del 1807 e il mese di maggio del 1808, la sinfonia fu eseguita per la prima volta, sotto la sua direzione, insieme alla Quinta e ad altri lavori in un lunghissimo concerto tenuto a Vienna, al Theater an der Wien, il 22 dicembre 1808. Innovativa per il periodo in cui fu composta, la “Pastorale” è costituita da cinque movimenti a ciascuno dei quali Beethoven attribuì un titolo programmatico: Risveglio di piacevoli sentimenti all’arrivo in campagna; Scena al ruscello; Allegra riunione di gente di campagna; Tempesta; Canzoni di pastori e sentimenti piacevoli e di ringraziamento dopo la tempesta. Il concerto replica sabato 22 febbraio alle ore 17.30. Ingressi al botteghino da €10,00 a € 25,00. Riduzioni per junior, senior, enti convenzionati e possessori di carte sconto.