PREVENZIONE Cancro della cervice: uno screening d’avanguardia può salvarci Ogni anno in tutto il mondo a circa 500.000 donne viene diagnosticato un tumore della cervice uterina. È il secondo in ordine di diffusione e la terza causa di mortalità correlata a cancro nelle donne. Il papillomavirus umano (HPV) è una delle infezioni più frequenti tra quelle trasmesse sessualmente ed è stato identificato come causa necessaria (ma non sufficiente) di carcinoma invasivo della cervice uterina. Il rischio di contrarre HPV nella vita di una donna è superiore all’80%, tuttavia la maggioranza delle infezioni sono transitorie ed eliminate entro 1 anno. Esistono 14 genotipi di HPV classificati ad alto rischio e correlati ad aumentato sviluppo di cancro. Tra questi, i genotipi 16 e 18 contribuiscono a circa il 70% dei tumori del collo dell'utero. L'identificazione delle infezioni persistenti è un obiettivo primario, poiché le infezioni che non regrediscono hanno maggiori probabilità di portare a cambiamenti cellulari, lesioni tumorali e/o carcinoma invasivo. I programmi di screening sono basati sull’identificazione di lesioni precancerose mediante analisi citologica (pap test) delle cellule della cervice uterina. Tale diagnosi, è in grado di prevenire circa l’80% di tumore alla cervice ma il test deve essere ripetuto regolarmente per validare l’esito negativo. Test per l’identificazione di DNA di HPV sono stati sviluppati per essere inseriti nei programmi di screening e permettere una diagnosi più accurata. I test a DNA identificano la presenza di HPV sia nei casi in cui il genoma sia integrato nella cellula epiteliale (infezione persistente) sia quando non lo è (infezione transitoria). Pertanto, se da un lato abbiamo un test che ci garantisce una specificità maggiore rispetto al solo pap test, dall’altro lo stesso non è comunque dirimente per ciò che concerne il reale pericolo di ammalarsi di cancro della cervice. Si è reso pertanto necessario un test affidabile che distingua tra le infezioni transitorie e le persistenti. Nell’ultimo periodo, è stato messo a punto nei laboratori di citogenetica molecolare un test per l’identificazione di mRNA (RNA messaggero) di HPV. Questo rivela la presenza di alcuni geni virali che vengono prodotti esclusivamente quando il DNA virale è integrato nella cellula della cervice uterina e la cui aumentata espressione è sintomo di progressione cancerosa della lesione. In questo modo è possibile ottenere un elevato valore predittivo e, allo stesso tempo, si riduce il numero di falsi positivi ottenuti con i test a DNA. Nel momento in cui viene rilevata l’assenza di mRNA di HPV, si riduce notevolmente l’ansietà delle pazienti anche se positive al test per il DNA di HPV, e si evita di sottoporle ad inutili trattamenti. Un test positivo, invece, identifica quelle pazienti in cui la presenza di HPV e l’espressione di mRNA delle proteine virali E6 ed E7, indica la predisposizione dell’infezione ad evolvere verso uno sviluppo canceroso. Il test a RNA consente di identificare (non di tipizzare) con elevata sensibilità e specificità, l’mRNA di 14 ceppi di HPV ad alto rischio. Il test per la ricerca di RNA di HPV può essere usato in combinazione con la citologia e il test per il DNA di HPV, oppure può essere impiegato come unico esame screening di primo livello, al quale fare seguire conferme citologiche in caso di campioni positivi. Questo screening altamente predittivo di cancro della cervice uterina, può essere eseguito dalla dottoressa Santi presso lo STUDIO MEDICO UMANESIMO. La dottoressa Santi si occupa da oltre un decennio di prevenzione e cura delle lesioni HPV correlate, avvalendosi della collaborazione di laboratori d’avanguardia nei quali vengono eseguiti tutti i test necessari a salvaguardare la salute della donna. A questo proposito merita un particolare interesse anche l’HPV maschile sul quale si è recentemente sempre più focalizzata l’attenzione dei ricercatori. La diagnosi molecolare di HPV nell'uomo è raramente richiesta poiché le patologie HPV-correlate (verruche, condilomi) sono considerate di minore rilevanza clinica rispetto a quella manifestata dalle donne (tumore del collo dell'utero). Le patologie tumorali associate ad HPV nell'uomo (tumore ad ano, pene e orofaringe) sono rare e con bassa incidenza. Pertanto l'uomo è considerato solitamente solo un fattore di rischio per l'insorgenza del tumore, in quanto vettore dell'agente patogeno (HPV). Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito ad un incremento dei tumori HPVcorrelati nell'uomo, soprattutto in alcune coorti (omosessuali, immunodepressi) ed inoltre è stata documentata la possibilità che l'HPV possa essere per l'uomo causa di infertilità quando presente nel liquido seminale. Per tutti questi motivi si è resa necessaria una diagnosi accurata di questa infezione anche nell'uomo e l'individuazione di un percorso clinico dedicato che possa contemplare anche la vaccinazione per i maschi. La diagnosi molecolare di HPV nell'uomo viene fatta mediante la medesima tecnica usata per la ricerca di HPV nella cervice uterina. Proprio per permettere una differenziazione tra infezione benigna e maligna associata ad HPV è importante (soprattutto nell'uomo) una classificazione non solo dei genotipi ad alto rischio di tumore della cervice uterina ma anche dei genotipi a basso rischio. Presso lo STUDIO MEDICO UMANESIMO, sede del CIV (centro infertilità VITA) è inoltre possibile eseguire: Visita ginecologica Visita ostetrica Ecografia pelvica transvaginale Ecografia ostetrica Visita senologica Ecografia mammaria Colposcopia Isteroscopia Diagnosi e trattamento dell’infertilità di coppia Consulenza andrologica Corso di preparazione al parto Tutti i tipi di ecografia Visita angiologica Diagnosi e cura delle malattie della tiroide Visita omeopatica Consulenza psicologica Consulenza nutrizionistica