DEPURATORI DI PASTA DENSA

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DEPURATORI DI PASTA DENSA
ESEMPI DI APPLICAZIONE
Si descrivono nel seguito alcuni
esempi di applicazione del
depuratore per pasta densa. Essi
sono solo alcune dimostrazioni di
impiego di questo dispositivo.
In ogni caso, devono essere
rispettate le seguenti condizioni
di utilizzo:
FUNZIONAMENTO CON SPAPPOLATORE
A CICLO CONTINUO
Il depuratore deve sempre operare
con la portata unitaria dichiarata
dal costruttore; l’eccesso di portata
dovrà essere ricircolato alla tina a
monte, oppure nella tubazione
aspirante della pompa.
In caso di utilizzo con portate
superiori a quelle di targa del
depuratore si avrà un effetto molto
accentuato
di
usura
dei
componenti.
In caso invece di utilizzo con
portate inferiori, la rimozione delle
impurità risulterà di scarsa
efficacia.
La densità della pasta non dovrà
scostarsi da quella indicata in
tabella.
La differenza di pressione tra
flangia di ingresso e flangia di
uscita del depuratore dovrà essere
compresa tra i 10-15 m di colonna
d’acqua.
La pressione dell’acqua di servizio
dovrà essere superiore rispetto alla
pressione della pasta all’entrata del
depuratore di almeno 10 m di
colonna d’acqua.
Durante il funzionamento i valori di
portata di afflusso, densità della
pasta e differenza di pressione
dell’acqua di servizio dovranno
essere mantenuti il più possibile
costanti.
Il funzionamento del depuratore
non dovrà essere ad intermittenza,
poiché il tempo necessario di
messa a regime, per ottenere un
buon effetto di depurazione, è di
parecchi minuti.
La portata della pompa A deve essere
superiore rispetto a quella della pompa B, che
deve convogliare la pasta al depastigliatore E
per la successiva lavorazione. Attraverso lo
sfioro a stramazzo della cassetta a livello
costante a valle del depuratore, la frazione di
pasta eccedente perverrà nella tina a monte
del depuratore.
A causa dell’ acqua di servizio , costantemente
immessa, la pasta di ritorno alla tina avrà una
densità inferiore rispetto a quella in ingresso
al depuratore.
Se lo spappolatore funziona ad intermittenza,
anziché in continuo , la densità della pasta in
tina subirà una progressiva diminuzione, con il
procedere dell’ estrazione di pasta ad opera
della pompa. Con questa soluzione, in
presenza di spappolatore funzionante ad
intermittenza, è necessario prevedere il
controllo di densità sull'aspirazione della
pompa A. Questa soluzione è quella
maggiormente applicata nel caso di
spappolatore operante in continuo.
FUNZIONAMENTO CON SPAPPOLATORE
A CICLO DISCONTINUO
Parti leggere o di dimensioni
eccessive, come pezzetti di tessuto,
stralci di corda o fili di ferro
relativamente lunghi non vengono
efficacemente separati e tendono
ad ostruire l’imbocco del tubo di
estrazione pasta.
La portata della pompa di
alimentazione dovrebbe essere
superiore circa del 10% rispetto alla
portata nominale del depuratore,
per compensare le inevitabili
variabilità nella sezione utile
dell’ugello della testata del
depuratore.
Con questa installazione, la portata di pasta
passante attraverso il depuratore è costante,
così come la sua densità, indipendentemente
dal livello della tina e quindi anche con
spappolatore operante in discontinuo.
Per evitare che la pompa aspiri aria, si applica
il regolatore di livello indicato con la lettera C,
che andrà a comandare la valvola K.
A
A
B
B
FUNZIONAMENTO CON POMPA
CONTROLLATA DA INVERTER
Per mantenere costante l'efficienza del
depuratore la pompa A viene fatta funzionare
sotto il controllo di un INVERTER, che riceve
un segnale dal misuratore di pressione
differenziale U.
Se diminuisce la contropressione al
depastigliatore E varia il ∆P misurato dal
manometro differenziale U. L'inverter
interviene a questo punto, sui giri della pompa
A per riportare il ∆P al valore impostato.
FUNZIONAMENTO SENZA CASSETTA
A LIVELLO COSTANTE
Tramite la valvola G viene regolata la portata
del depastigliatore, mentre con le valvole D ed
F si regola la differenza di pressione tra i
manometri H e K.
Anche la portata dell’ acqua di servizio deve
essere contemporaneamente regolata. Questo
ciclo è consigliabile solo se la portata al
depastigliatore deve rimanere costante per un
lungo periodo.
FUNZIONAMENTO CON SPAPPOLATORE
A CICLO DISCONTINUO E PORTATE VARIABILI
RICHIESTE DAL DEPASTIGLIATORE
Il sensore L situato nella condotta di scarico
del depuratore di pasta densa assicura,
attraverso il regolatore di pressione M e la
valvola N una contro-pressione costante sul
depuratore. Questo rende superfluo attuare la
continua regolazione del by-pass relativo all’
aliquota di pasta eccedente. Questa soluzione
non è però adatta se le variazioni delle portate
richieste dal depastigliatore sono elevate
perché il regolatore M non può assicurare una
perfetta regolazione in presenza di rilevanti
oscillazioni della portata di by-pass.
FUNZIONAMENTO INTERMITTENTE
DEL DEPURATORE
Come già esposto, per i depuratori di pasta densa è
da evitare il funzionamento ad intermittenza. Se il
funzionamento ad intermittenza non si può
assolutamente evitare, si può operare sulla valvola a
tre vie R per far ricircolare la pasta nella tina a monte
fino a che il grado di efficienza del depuratore non è
giunto al livello di regime. A questo punto, si inverte la
posizione della valvola R per consentire il
riempimento della tina di circolazione. Quando la tina
sarà piena, si dovrà disinserire il depuratore. Le
valvole S e T hanno la funzione di mantenere
costante la contropressione in qualsiasi delle due
condizioni di funzionamento del depuratore.
DEPURATORI DI PASTA DENSA
Ingombri
MANUALE
AUTOMATICO
TIPO
DN
L
e
h
s1
s2
l1
l2
l3
D125
125
2150
50
185
275
385
1335 0
340
D200/1-4
200
3020
80
160
320
350
1175 825
435
Funzionamento manuale (Pressione Max di utilizzo: 2,5 : 3 Bar)
TIPO
D125
D200/1
D200/2
400-500
800
1200
1600
2000
3-5
3-5
3-5
3-5
3-5
D200/3 D200/4
Portata
L/min
Densità s.a.
%
Perdita Pressione
m.c.l.
10-16
10
10
10
10
Consumo H2O
l/min
~20
~40
~40
~45
~50
Cap. Racc. Scarti
litri
~45
~85
~85
~85
~85
Funzionamento a ciclo automatico (Pressione Max di utilizzo: 2,5 : 3 Bar)
TIPO
D200/1
D200/2
D200/3
D200/4
Portata
L/min
800
1200
1600
2000
Densità s.a.
%
3-5
3-5
3-5
3-5
Perdita Pressione
m.c.l.
10
10
10
10
Consumo H2O
l/min
~40
~40
~45
~50
Cap. Racc. Scarti
litri
~85
~85
~85
~85
Pressione d'esercizio
impianto pneumatico
bar
5-6
5-6
5-6
5-6
Questi depuratori trovano il loro impiego ottimale nella fase iniziale del processo di lavorazione della
carta riciclata e della cellulosa. Il loro utilizzo diventa indispensabile negli impianti di preparazione
impasti dove si devono eliminare le impurità grossolane aventi peso specifico elevato : chiodi, fermagli,
punti metallici, sassolini, sabbia, pezzetti di plastica o di vetro. Essi sono particolarmente efficaci nella
depurazione di pasta di cartaccia con densità del 3-5%.
Alla pasta da depurare viene impresso un moto rotatorio dalla particolare conformazione interna del
corpo flangiato.
La depurazione avviene nel cono centrale ove, per centrifugazione, le parti più pesanti si portano verso
la parete e scendono lungo il cono fino a depositarsi nell’apposito raccoglitore. Contemporaneamente la
pasta depurata risale al centro del cono ed attraverso il tubo di scarico passa alle successive lavorazioni.
La fase di evacuazione degli scarti può essere effettuata sia in maniera completamente manuale, con
portello di scarico pneumatico azionato manualmente, oppure in maniera completamente automatica.
L’impiego di detti depuratori risulta particolarmente interessante al fine di preservare da usura precoce
depastigliatori, raffinatori ed i cestelli degli screen.
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