CINEMA TEATRO WALTER MAC MAZZIERI PAVULLO NEL FRIGNANO TEATRO SCUOLA Stagione 2014 ‐2015 TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 TEATRO TEATRO RAGAZZI 5 dicembre ore 10 COMPAGNIA OYES IN TRINCEA teatro d’attore 13‐18 anni 16 gennaio ore 10 TEATRO GIOCO VITA IL CIELO DEGLI ORSI teatro d’attore, ombre e danza 3‐7 anni 30 gennaio ore 10 FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA ONLUS IO FEMMINA, E TU? teatro d’attore 8‐14 anni 18 febbraio ore 10 INDUSTRIA SCENICA WEBULLI teatro d’attore e videoproiezioni 13‐18 anni 13 marzo ore 10 TEATRO DUE MONDI LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA teatro d’attore con musica dal vivo 6‐12 anni 25 marzo ore 10 LATOPARLATO LULÚ narrazione e pupazzi 3‐7 anni INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SPETTACOLI Biglietti: Ragazzi e ragazze: 4.50 € Insegnanti: omaggio (2 insegnanti per sezione: eventuali omaggi aggiuntivi dovranno essere concordati con il teatro). Ingresso omaggio per alunni disabili e loro accompagnatori, alunni con disagio economico certificato. Prenotazioni: inviare la scheda di prenotazione preferibilmente via mail all’indirizzo [email protected] oppure via fax allo 0536.21856. Le prenotazioni dovranno pervenire entro l’8 novembre. L’adesione non è automatica, ma deve essere verificata dal teatro che darà conferma via mail o fax dell’avvenuta prenotazione. Nel caso in cui le domande superino la capienza della sala, verrà seguito l'ordine di arrivo delle prenotazioni. Ritiro biglietti: biglietti i biglietti dovranno essere ritirati la mattina stessa dello spettacolo prima dell’inizio. Per poter far sedere accuratamente tutti e svolgere correttamente le mansioni di biglietteria, si ricorda che il teatro è aperto un’ora prima l’inizio dello spettacolo. Per informazioni: CINEMA TEATRO WALTER MACMAZZIERI – via Giardini 190 Pavullo nel Frignano (MO) [email protected] [email protected]; romagnateatro.com; 0536.304034; 338.4010389 TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 5 dicembre ore 10 IN TRINCEA IN TRINCEA drammaturgia Michele Di Giacomo regia Michele Di Giacomo con Michele Di Giacomo, Federico Manfredi, Umberto Terruso assistenza drammaturgica e registica Lorenzo Garozzo musiche originali Isaac De Martin scene Roberta Cocchi disegno luci Fabio Bozzetta COMPAGNIA OYES Fascia d’età: 13‐18 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore Durata: 60 minuti Note sulla compagnia La compagnia Òyes nasce dall’ incontro di nove ex-allievi dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Grazie alla condivisione di un linguaggio, una formazione e una necessità comune, si propone di fare un teatro per il pubblico, per la gente, con strumenti chiari, concreti e semplici raccontando storie che diano spunti di riflessione a chi le ascolta. Òyes ha il suo debutto con lo spettacolo "Effetto Lucifero", che vince il premio "Giovani Realtà del Teatro 2010" e il cui testo è finalista al Premio RiccioneTondelli nell'edizione 2011. Le altre produzioni della compagnia sono: "Assenti per sempre" (monologo sui desaparecidos), "Luminescienz la setta"e “Anton-scherzo in un atto” (menzione speciale al premio "Borsa di lavoro Alfonso Marietti" 2013). Dopo tre anni la compagnia chiude il “progetto residenza” presso il Teatro Filodrammatici di Milano, con “Va tutto bene”. 10 giugno 1917, Altopiano di Asiago. Dopo un feroce assalto alle truppe austriache, Melo il siciliano, Tonino il vicentino e Francesco il bolognese si ritrovano in una trincea abbandonata. Niente dietro di loro e niente davanti a loro ma nella Grande Guerra nel niente si può nascondere un fucile puntato, un cecchino: nel niente si può nascondere il Nemico. I due soldati semplici Carmelo e Tonino, assieme al Maggiore Francesco Baldacci, isolati, senza viveri e comunicazioni sono costretti ad aspettare: aspettano un ordine dal comando dell'esercito italiano, aspettano un segno amico o nemico. In quella lunga attesa i tre giovani imparano a conoscersi, a capirsi al di là dei dialetti, delle differenze sociali e dei diversi credi politici. In quello stretto lembo di terra ricordano gli affetti lasciati a casa, si scontrano duramente e ripercorrono le esperienze che li hanno portati dalle loro case a quel corridoio di fango. Un'attesa che si fa eterna, in cui il tempo sembra sospendersi e realtà e sogno si mescolano; così in quello spazio irreale, in una notte che sembra non finire mai, le ragioni della guerra e il concetto di Patria e di Coraggio perdono senso e si fanno confusi e prevale il senso di solidarietà, amicizia, e conforto. Melo, Tonino e Francesco da soldati si scoprono uomini. Perché vederlo: perché è uno spettacolo che vuole raccontare ai ragazzi di oggi la Prima Guerra Guerra Modiale a cento anni dal suo scoppio, ripercorrendo la storia di tre giovani soldati, costretti ad una convivenza forzata in una trincea vuota, luogo simbolo della Grande Guerra. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 16 gennaio ore 10 IL CIELO CIELO DEGLI ORSI IL CIELO DEGLI ORSI dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch regia e scene Fabrizio Montecchi con Deniz Azhar Azari e Andrea Coppone sagome Federica Ferrari e Nicoletta Garioni (tratte dai disegni di Wolf Erlbruch) coreografie Valerio Longo musiche Alessandro Nidi TEATRO GIOCO VITA Fascia d’età: 3‐7 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore, ombre e danza Durata: 60 minuti Note sulla compagnia Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia protagonista del movimento dell’animazione teatrale, grazie alla quale ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Teatro Gioco Vita incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti importanti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, con teatri stabili ed enti lirici come Teatro La Fenice di Venezia, Royal Opera House Covent Garden di Londra, Teatro alla Scala di Milano, Arena di Verona… La Compagnia è impegnata oltre che nella produzione di spettacoli, anche in attività di laboratorio con le scuole e i giovani. Tratto da Das Bärenwunder (Il miracolo degli orsi) dell’illustratore tedesco Wolf Erlbruch e da Een Hemel voor Beer (Un paradiso per il piccolo Orso) di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch, Il cielo degli orsi è uno spettacolo che si compone di due storie. La prima racconta di un orso che, svegliatosi da un lungo letargo, si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà. Non sapendo come si fa ad avere un cucciolo, interpella tutti gli animali del bosco e dopo un lungo cercare sembra capire che la soluzione stia in cielo. Nella seconda storia invece un orsetto è molto triste per la morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, parte per il mondo alla sua ricerca. Per entrambi i protagonisti, l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte. Alla fine del loro cercare, però, si accorgeranno che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Infatti l’orso la trova in una bella orsa che, all’approssimarsi della primavera, realizzerà il suo sogno. Piccolo Orso invece trova la risposta nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo. Con una scena scomponibile, tra giochi di colore ed ombra, Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi come la nascita e la morte con leggerezza e tatto, mischiando risate e stupore in un mosaico di straordinaria potenza evocativa. Perché vederlo: per le straordinarie suggestioni che regalano ombre, corpi, danza, danza sagome, sagome, musiche in perfetta fusione tra loro, perché la risata e lo stupore si alternano alla riflessione leggera sui grandi temi della vita. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 30 gennaio ore 10 IO FEMMINA, E TU? IO FEMMINA, E TU? Breviario comico poetico sugli stereotipi di genere di Fabrizio Cassanelli regia Letizia Pardi, Francesca Pompeo con Federico Raffaelli, Laura Rossi collaborazione drammaturgica Francesca Talozzi scene Fabrizio Cassanelli costumi Rosanna Monti realizzazione scene Luigi Di Giorno luci Maurizio Coroni tecnico di scena Marco Bagnai/ Marco Gabellieri FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA ONLUS Fascia d’età: 8‐14 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore Durata: 60 minuti Note sulla compagnia La Fondazione Sipario Toscana Onlus è nata nel 1993 dal percorso creativo della cooperativa Sipario, nucleo artistico che, dagli anni ottanta, ha ideato e delineato un modello basato sul particolare intreccio tra l’area storica - teatro di strada, teatro ragazzi, radicamento territoriale, educazione all’espressione nuovi specifici campi di ricerca – teatro d’arte civile, mondo universitario, interdisciplinarietà dei linguaggi, disagio mentale - e le caratteristiche strutturali e progettuali di uno spazio davvero esclusivo come quello in cui hanno sede le attività della Fondazione. La missione della Fondazione Sipario Toscana onlus vede come scopo fondamentale il fare arte, educare, formare/formarsi in rapporto al nuovo mondo in divenire, rivendicare l’indipendenza della creatività collocandola, senza eccessive schizofrenie all’interno di un tragitto d’impresa. Un ring colorato, guantoni, sgabelli e asciugamani. Un maschio e una femmina. E una domanda: io femmina, e tu? Che sarebbe anche potuta essere: io maschio, e tu? Ma forse le femmine sono più curiose. O è uno stereotipo? Una coppia che si allena e, allenandosi, sperimenta energia, forza, sveltezza, furbizia, gioco e scherzo e con il mettersi alla prova cerca qualche risposta: uguali? Simili? Differenti? Ma che vuol dire? Che importanza ha? Nessuno vince, nessuno perde. Ma l’allenamento continua. Uno scambio continuo di ruoli e di corpi che scherzano, si travestono e condividono i ricordi dell’infanzia cercando di liberare i desideri di quando erano bambini. L’allenamento fisico diventa allenamento alla vita e soprattutto allenamento a capire quanto l’essere differenti sia ricchezza e fonte di relazioni rispettose e prive di sopruso. Scoprire il valore della differenza significa liberare le proprie personalità e rendersi consapevoli delle proprie specificità. Alla fine i protagonisti dello spettacolo capiranno di essere Laura e Federico in quanto tali e non perché appartenenti all’uno o all’altro sesso. Non è meglio essere maschi o femmine: l’importante è essere quello che si è. Ironia e poesia sono i mezzi con i quali Io femmina, e tu? si immerge, senza protezione, nel mondo degli stereotipi legati al genere e all’identità femminile, attraverso un gioco di continue scoperte e stupori. Perché Perché vederlo: perché con grande intelligenza e originalità affronta il tema degli stereotipi di genere, genere, sfidando i giovani a montare su un ring non per vincere, ma per imparare ad affrontarsi e confrontarsi. confrontarsi. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 18 febbraio ore 10 WEBULLI WEBULLI di e con Serena Facchini ed Ermanno Nardi supervisione drammaturgica e registica Renata Ciaravino progetto video Elvio Longato tecnico Marco Grisa INDUSTRIA SCENICA, NEXT LABORATORIO DELLE IDEE – REGIONE LOMBARDIA Fascia d’età: 13‐18 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore e videoproiezioni Durata: 60 minuti Note sulla compagnia La compagnia Industria Scenica opera dal 2008 sui territori di Brescia e Milano, producendo spettacoli, organizzando eventi culturali e proponendo laboratori di teatro. In questi anni ha prodotto: Sbadabam (2008); Pout-pourri. Fisicofollia a partire da Marinetti e Q.I. — Questione Infinita (2009); Cosmedy – Commedia Cosmetica (2010); Spine (2011); Adoro il fucsia e I segreti di Bacco (2012), Sogni dal sottobosco (2013), WEBulli (2014). La compagnia conduce laboratori di teatro presso scuola elementari, medie e superiori, centri socio-educativi, case di accoglienza, comunità di recupero alla tossicodipendenza. È stata inoltre capofila, in partenariato con le associazioni Materiali Scenici e Briganti, del progetto Equazione Est finanziato da Fondazione Cariplo, Bando Valorizzare la creatività giovanile in campo artistico e culturale (2011/2012). Il bullismo a scuola c’è sempre stato, non è una novità. Anche il bisogno di farsi notare è sempre stato insito negli adolescenti. Ma come sono cambiati oggi questi fenomeni tra social network e nuove tecnologie? Una volta si rischiavano le botte, a scuola si poteva essere esclusi dal gruppo dei “più fighi” e in classe si sopportavano prese in giro e soprannomi che segnavano, a volte quasi per tutta la vita. I diari segreti, le dediche sui quaderni, i bigliettini passati di mano in mano erano i mezzi che raccoglievano i pensieri più nascosti. Oggi gli “schiaffi” sono diventati intangibili, sono video pubblicati online, messaggi anonimi, foto rubate, false identità. Fisicamente fanno meno male, ma moralmente quanto feriscono? Oggi le confessioni più intime e la propria immagine sono sventolati sul web senza alcun tipo di filtro, sotto gli occhi di tutti e, a volte, senza consapevolezza delle conseguenze che possono provocare. WEBulli indaga gli attuali fenomeni del cyberbullismo e del sexting, ossia gli atti di bullismo e molestia e lo scambio di contenuti espliciti di carattere sessuale effettuati tramite i nuovi media digitali. Due attori in scena affrontano il tema con un linguaggio dissacrante, leggero e allo stesso tempo poetico, intrecciando teatro e video, alternando la storia al racconto di sé in prima persona e portando in scena un’esagerazione che fa sorridere ma che, con delicatezza, fa emergere qualcosa di tragico. Perché vederlo: perché i due giovanissimi attori affrontano il tema del bullismo in rete con un linguaggio interattivo e brillante, brillante in cui la cosiddetta “generazione del pollice” di oggi si riconosce e identifica. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 13 marzo ore 10 LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA testi Gigi Bertoni regia Alberto Grilli con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa, Renato Valmori musiche originali e direzione musicale Antonella Talamonti costumi e maschere Angela Pezzi, Maria Regosa, Maria Donata Papadia, Loretta Ingannato TEATRO DUE MONDI Fascia d’età: 6‐12 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore con musica dal vivo Durata: 60 minuti Note sulla compagnia Teatro Due Mondi nasce nel 1979. Fin dai primi spettacoli si avvicina all’esperienza del “teatro di gruppo”, concepito come la strada giusta per costruire teatro a partire dall’attore. Oltre a spettacoli di teatro ragazzi, la compagnia produce anche spettacoli di teatro di strada e teatro di parola e realizza letture presso biblioteche. Uno degli obiettivi primari di Teatro Due Mondi è quello di distribuire gli spettacoli anche fuori dai circuiti ufficiali, con lo scopo di essere presenti anche là dove si può trovare uno spettatore nuovo per il teatro. Un altro aspetto fondamentale che è parte integrante della vita della compagnia è l'attività di programmazione e organizzazione di progetti di pedagogia teatrale e di rassegne di teatro, in collaborazione con le amministrazioni comunali, le scuole, i centri giovanili e le comunità terapeutiche. E se gli animali – che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come “I Musicanti di Brema” ‐ uscissero dalla loro favola, o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero? E se all’asino, al cane, al gatto e al gallo – no, il gallo no, come dice la canzone “il gallo è morto” e al suo posto si unisce al gruppo un’oca – capitasse d’incontrare una cicogna, che sta facendo il suo lavoro di distribuire bambini nelle famiglie del mondo, un po’ disorientata davanti a un indirizzo irrintracciabile… c’è un bambino, proveniente dall’Africa o dall’Asia, che deve essere consegnato a Madame Europe, in via dell’Ospitalità, ma della signora non c’è traccia… Di qui si parte per il racconto de Le nuove avventure dei Musicanti di Brema nel nostro tempo, sulle strade dei nostri Paesi, e infine dell’Europa. Alla ricerca di una città ospitale, che possa mettere i valori davanti alle apparenze. Ospitare un bambino perché è un bambino, indipendentemente dalla sua provenienza, dal colore della sua pelle, perché la storia del mondo è esattamente la storia degli spostamenti dell’uomo tra un luogo da cui bisogna allontanarsi, o fuggire, e un luogo migliore nel quale approdare e costruire il futuro. Un viaggio appassionante, divertente, continuamente interrotto da situazioni comiche e canzoni che illustrano le diverse tappe e avventure che si susseguono. Gli attori‐cantanti del Teatro Due Mondi portano in scena maschere zoomorfe, costumi multicolori e strumenti musicali, usando lo spazio del teatro in maniera totale ed essenziale. L’architettura diventa così scenografia, e il pubblico è parte del racconto, elemento presente e non distante. Perché vederlo: perché è un teatro potente, inusuale, con citazioni al mondo dei clown e alle commedie musicali, musicali che coinvolge il pubblico in prima persona in un finale a sorpresa. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 25 marzo ore 10 LULÙ LULÙ regia Claudio Milani con Claudio Milani consulenza per i testi Francesca Rogari scenografie Elisabetta Viganò e Armando Milani musiche Debora Chiantella, Emanuele Lo Porto, Andrea Bernasconi LATOPARLATO Fascia d’età: 3‐7 anni Tecnica utilizzata: teatro di narrazione e pupazzi Durata: 60 minuti Note sulla compagnia Tratto distintivo degli spettacoli di Claudio Milani è quella di unire la passione per la pedagogia e quella per il teatro, nella convinzione che fare teatro per i bambini meriti una specifica attenzione e cura perché sono in gioco le loro emozioni. Il suo percorso artistico ha sviluppato pertanto una ricerca finalizzata alla creazione di storie e racconti che sapessero trattare con delicatezza e poesia i grandi temi della vita, ed in particolare le piccole grandi sfide che i bambini affrontano ogni giorno. La produzione di spettacoli per ragazzi è affiancata dalla creazione di storie e racconti animati pensati per il pubblico delle famiglie. In questo percorso di ricerca Milani è affiancato da un gruppo di artisti e professionisti che curano specifici aspetti della scena e dei racconti. In questa storia ci sono tre fratelli nati in un mattino d’estate, dopo una notte piena di lucciole. Il destino li separerà, conducendoli per tre strade diverse. Ma darà loro tre doni ‐ intelligenza, istinto, cuore ‐ sufficienti per cavarsela, diventare grandi e finalmente ritrovarsi, affrontando perfino uno Stregone che può farsi grande come una montagna. Quando la notte sarà più buia, arriveranno le lucciole ad indicare loro la strada. E Lulù? Lulù è lo spirito del bosco. È tutto azzurro e blu, come il cielo, il mare e l’acqua della sorgente. Ha gli occhi rotondi, la pancia rotonda e il cuore grande. A Lulù piace: volare sopra al bosco, scavare gallerie, mangiare. Ma la cosa che sa fare meglio è far nascere le lucciole. Dalla sua pancia. Tutti sanno che esiste, ma pochissimi lo hanno visto. Per vederlo bisogna essere molto fortunati. E voi, siete fortunati? L’incanto e la meraviglia suscitati dalle straordinarie vicende dei tre piccoli protagonisti accompagnano gli spettatori, in un crescendo di curiosità e stupore, fino all’epilogo della storia, nel quale tutto si ricompone e l’attesa viene ampiamente ripagata da un arrivo sorprendente. Un racconto sull’irrinunciabile valore dell’intelligenza, dell’istinto e della generosità, che ci incoraggia ad avere fiducia nelle nostre qualità. Perché vederlo: per l’attenzione pedagogica e la precisione narrativa con cui Claudio Milani coinvolge i piccoli spettatori nell’avventura del protagonista, perché è una favola magica sul valore dell’intelligenza e dell’istinto dell’istinto, ell’istinto che incoraggia i bambini ad aver fiducia nelle proprie qualità.