Tomba dei Demoni Azzurri,Tarquinia: digitalizzazione 3D a colori
mediante sistema laser scanner RGB-ITR
Nome del Bene – Name of the artwork
Tomba dei Demoni Azzurri
Tipologia Bene – Type of artwork
Archeologico.
La Tomba dei Demoni Azzurri fu rinvenuta nel 1985, sotto la strada che oggi porta all’ingresso della
necropoli etrusca dei Monterozzi a Tarquinia (VT). L’eccezionalità di questo monumento funerario
sta nelle scelte iconografiche del pittore che realizzò gli affreschi parietali: fanno infatti la loro
comparsa, per la prima volta, figure demoniache dell’aldilà. Sulla parete di fondo è dipinto un
banchetto, ipoteticamente ambientato nell’oltretomba, con tre coppie maschili e una coniugata, su
4 klinai. La scena è il centro verso cui convergono i fregi delle pareti laterali che mostrano ludi
funebri o immagini di caccia. Si nota, inoltre, la preponderanza maschile sul lato sinistro e quella
femminile sul lato destro della stanza. Il defunto è su un cocchio, accompagnato da musici e
ballerini, in cammino verso l’oltretomba (ad anticipare le scene di processioni nelle tombe più
tarde). La parete “femminile” presenta l’arrivo della defunta presso un’antenata, raffigurate con
l’iconografia tipica di Demetra (l’antenata) e Persefone (la defunta). Fa la sua comparsa per la
prima volta il traghettatore Charu (Caronte) sul fiume Acheronte, con barca e remo. Spettacolari i
terrificanti demoni blu, rossi e neri che accompagnano la fanciulla, collocati in un cupo paesaggio
roccioso. I demoni scortano i defunti alla barca verso il banchetto. È possibile che l’ambientazione
trovi spunto nell’opera “Le rane” di Aristofane (450-388 a.C.), mentre il repertorio iconografico
potrebbe rimandare a correnti religioso-escatologiche di derivazione eleusina, dionisiaca, orfica o
anche pitagorica tramite i contatti che gli Etruschi degli empori ebbero con i greci nel V secolo a.C.
Intervento ENEA – Intervention and technical study
L’intervento è stato rivolto alla riproduzione digitale in 3D e a colori del monumento funebre per
poter disporre di un modello digitale ad alta risoluzione e di elevata accuratezza che ne
consentisse la fruizione ad un pubblico interessato e ad esperti del settore dei beni culturali, oltre
che l’archiviazione come memoria storica dell’opera e la sua valorizzazione. L’elaborazione dei dati
RGB-ITR, rappresentati da informazioni di distanza (ovvero struttura) e di colore, mediante
software dedicati, è alla base di interessanti studi finalizzati al monitoraggio e alla valutazione dello
stato di conservazione dell’opera. In tal modo è possibile effettuare un’analisi differenziale su cui
basare le valutazioni quantitative di eventuali alterazioni/variazioni nel corso del tempo dello stato
strutturale e colorimetrico (conservazione dei pigmenti).
Tecnologia ENEA – Technologies and tools
Il sistema Red Green Blue – Imaging Topological Radar (RGB-ITR) costituisce uno strumento
innovativo e all’avanguardia per la riproduzione digitale 3D a colori ad alta risoluzione e ad elevata
fedeltà di opere d’arte anche di grandi dimensioni per scopi di fruizione, monitoraggio e
diagnostica. È basato sulla tecnologia laser-radar a doppia modulazione di ampiezza di fasci di
luce nel visibile: luce rossa, luce verde e luce blu (440nm), emessa da tre distinte sorgenti laser
che viaggia in fibre ottiche monomodali. I tre fasci laser sono sovrapposti per formare un unico
fascio di luce bianca con cui viene illuminato il bersaglio durante la fase di scansione. La luce
riflessa da quest’ultimo viene catturata dallo strumento mediante un’ottica di ricezione costituita da
specchi e lenti ed inviata mediante fibre ottiche multimodali su opportuni detectors dove viene
convertita in segnale elettrico per la misura della distanza (della struttura) e della riflettività, ossia
l’informazione di colore del bersaglio. L’RGB-ITR usa luce visibile emessa da sorgenti laser come
sonda energetica. Il range di funzionamento dello strumento si estende da circa 2,5m fino a 35m e,
all’interno di tale intervallo, è in grado di acquisire simultaneamente informazioni di distanza e
colore per ogni punto campionato senza l’ausilio di ponteggi o impalcature.
Il sistema RGB-ITR non risente, inoltre, delle condizioni di illuminazione esterna, perciò i dati
acquisiti non sono influenzati dalla luce ambientale. Di conseguenza, le immagini fornite dallo
strumento sono prive di ombre. Il campo di vista dello strumento è illimitato ed è determinato
soltanto dai valori degli angoli di scansione scelti. La notevole capacità di zoom delle immagini
RGB-ITR consente di avere una visione d’insieme o del singolo dettaglio dell’opera senza perdere
in risoluzione e qualità dell’immagine all’interno della quale è possibile navigare; oltre
all’operazione di zoom, il modello 3D può essere anche roto-traslato. Nel caso specifico di
applicazione nel campo dei beni culturali, tale tecnologia offre l’ulteriore vantaggio di essere
estremamente versatile e non invasiva. Appositi software sono stati sviluppati da ENEA per poter
gestire sia la fase di scansione e acquisizione dati mediante struttura a singolo script o a script
differenti (ScanSystem), sia la fase di elaborazione dati e ricostruzione del modello 3D a colori del
bersaglio investigato (ItrAnalyzer).
Nel caso specifico di studio della Tomba dei Demoni Azzurri sono state effettuate quattro scansioni
ad alta risoluzione della durata media di circa 10 ore ciascuna, sufficienti per acquisire il modello
3D a colori completo della tomba.
Particolare del modello 3D a colori (parete di destra). Si nota la presenza del demone blu/azzurro
con serpenti barbuti nelle mani sulla parte destra della parete fedelmente riprodotta dallo
strumento ad alta risoluzione, dal punto di vista strutturale e colorimetrico.Referente
ENEA – Representative
[email protected]
Localizzazione – Artwork’s location
Necropoli etrusca dei Monterozzi, Tarquinia (VT)
Cronologia – Chronology
Seconda metà del V secolo a.C.
Ente competente – Administrator
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia
di Viterbo e l’Etruria Meridionale
Autore – Artist
Anonimo
Materia – Material
Affreschi su pareti
Finanziamenti – Funding
Progetto COBRA
Data dell’intervento – Date of the intervention
Settembre 2016
Committente dell’intervento ENEA – Requester
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia
di Viterbo e l’Etruria Meridionale
Referente per il Bene – Artwork’s Contact
AROUND CULTURE – Representative Dr.ssa Lucina Giacopini –
[email protected]
Risultati preliminari dell’intervento ENEA – First Results
I modelli 3D elaborati evidenziano l’alto livello di risoluzione e accuratezza che si è potuto
raggiungere nella riproduzione della tomba, sia in termini strutturali che colorimetrici. Il dispositivo
è stato in grado di ricostruire in maniera estremamente fedele la struttura e le decorazioni murarie,
mostrandone dettagli non visibili ad occhio nudo alla distanza a cui le scansioni sono state
eseguite (comprese tra 2,5m e circa 5m). In particolare,sono state oggetto di scansioni la parete di
destra sulla quale è raffigurato il demone blu/azzurro con serpenti barbuti nelle mani, e quella di
sinistra e di fondo, sulla quale è dipinto un banchetto. Le riproduzioni 3D possono risultare
particolarmente utili agli storici dell’arte e agli esperti del settore dei beni culturali per un’attenta
fruizione dell’opera che permetta loro di osservarla virtualmente in maniera estremamente
accurata e realistica senza doversi recare direttamente sul posto. La digitalizzazione a colori
mediante RGB-ITR della tomba permette anche l’archiviazione e la visualizzazione del modello su
appositi supporti e dispositivi mobile (computer, tablet, smartphone, ecc.) così da avere una
memoria storica dell’opera nel momento in cui la scansione è stata effettuata e che la preservi nel
tempo dalle alterazioni strutturali e colorimetriche dovute agli effetti dell’invecchiamento, alle
infiltrazioni di acqua, all’umidità e agli attacchi di agenti inquinanti o contaminanti. L’opera risulta
così, da una parte, valorizzata dal punto di vista storico/artistico e, dall’altra, sfruttando i dati RGBITR è possibile effettuare un’analisi quantitativa e oggettiva del suo stato di conservazione
tracciando così la via per uno studio diagnostico e un efficiente monitoraggio.