Voce vallesina della Anno 61° - N. 11 settimanale della Diocesi di Jesi www.vocedellavallesina.it Domenica 30 marzo 2014 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi Cicero 04 | 14 cultura eventi e spettacolo Impôt reprisé Tassa riscossa Ufficio di Jesi Cicero nasce dal desiderio di offrire un buon proposito per partecipare ai numerosi eventi e manifestazioni presenti nella Media Vallesina. Otto pagine ricche di appuntamenti per guidare e invitare i lettori nei luoghi di spettacolo, arte, cinema, teatro. L’inserto mette in agenda tanti eventi del mese, fornendo approfondimenti culturali per una maggiore partecipazione alle manifestazioni del territorio. CASTELPLANIO, 30 MARZO: LE CELEBRAZIONI PER CARLO URBANI Uomo e medico per l’umanità Domenica 30 marzo, a Castelplanio, l’Associazione AICU Onlus celebra l’undicesima “Giornata per Carlo Urbani”, l’annuale incontro in ricordo del medico senza frontiere marchigiano che individuò e bloccò l’epidemia di Sars rimanendone vittima il 29 marzo del 2003. La “Giornata per Carlo Urbani” vuole essere un momento per ricordare Urbani e per condividere quei valori che hanno animato le sue scelte di uomo e medico. Quest’anno, all’incontro di Castelplanio, parteciperà anche il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca che, proprio lo scorso 10 dicembre, in occa- sione della Giornata delle Marche, ha consegnato il premio Picchio d’oro 2013 alla memoria di Carlo Urbani. La Regione ha riconosciuto il premio per “Il grande lavoro di ricerca portato avanti con perseveranza, discrezione e spirito di sacrificio che ha consentito a Carlo Urbani di dare un contributo determinante alla cura della Sars a scapito della sua stessa vita”. Il programma della manifestazione, organizzata dall’Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Castelplanio, prevede per domenica 30 marzo, alle 17, una mes- sa di Suffragio nella chiesa di San Sebastiano Martire di Castelplanio. Alle 18, la Sala Polivalente del Comune, ospiterà un incontro aperto al pubblico. Dopo i saluti istituzionali verranno proposti alcuni documenti filmati dedicati a Urbani. A ricordare l’opera del medico marchigiano e le attività dell’Aicu saranno il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il figlio di Carlo Tommaso Urbani e Mauro Ragaini presidente dell’Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus che illustrerà gli obiettivi e le azioni solidali sostenute dall’Aicu. L’incontro verrà coordinato dal giornalista Rai Vincenzo Varagona. Seguirà, alle 19, uno spettacolo musicale a cura del “Duo Santini”, dei fratelli Marco e Lucia Santini, che si esibiranno su un repertorio classico al violino, piano e voce. La Giornata per Carlo Urbani, vede l’adesione di rappresentanti della società civile, del mondo medico e di quello artistico che si riconoscono nei valori incarnati da Carlo Urbani. Quegli stessi valori che animano l’attività dell’Aicu nel settore medico, sociale e educativo, per l’accesso alla salute delle popolazioni svantaggiate del mondo e per far conoscere alle nuove generazioni una storia esemplare di solidarietà ed impegno alla quale ispirare i propri sogni e le proprie scelte. L’ATTIVITÀ DELLE MAFIE IN ITALIA E NEL MONDO È UNO DEI PROBLEMI PIÙ DIFFICILI NONOSTANTE LA BUONA VOLONTÀ DI TANTI “Convertitevi, ve lo chiedo in ginocchio. Convertitevi” È il Papa Francesco che, con voce accorata, sommessa, quasi una supplica, si rivolge a tutti i mafiosi, a quanti organizzano sistematicamente omicidi verso tante persone innocenti in nome di un guadagno pieno di sangue e di ingiustizie, perché finalmente si convertano alla pace, all’onestà e al rispetto della persona e delle cose. È stata una “parola mite e tonante” – come scrive Marco Tarquinio - perché un’apparente flebile voce, venuta dal cuore, esplode in ciascuno di noi e, speriamo, in ciascuno di quanti si macchiano di delitti infami, perché torni finalmente a vincere la ragione e l’amore per il prossimo. “La giornata della memoria e dell’impegno” voluta da don Ciotti e celebrata nei giorni scorsi, ha offerto al Papa l’occasione sia di aprire il suo cuore alle centinaia di fami- glie presenti che hanno subito dalle mafie le più efferate prepotenze, sia di invocare – è la parola adatta – la conversione di tanti, soprattutto proprio in Italia, che vivono di azioni così perverse. Chi non ricorda il grido di Papa Giovanni Paolo II ad Agrigento, nel 1993, contro tutte le mafie, invitate alla riflessione e alla conversione in nome della pace e della giustizia? E chi non ricorda, anche se pronunciate in tono completamente diverso, le parole accorate di papa Benedetto XVI a Palermo nel 2010 a tanti giovani siciliani invitati “a non cedere alle suggestioni della mafia, che è una strada di morte, incompatibile con il vangelo”? L’incompatibilità con il vangelo del comportamento mafioso, richiamata dai papi, non appaia quasi scontata, quasi inutile, tanto è evidente il contrasto. É invece dovuta al fatto che ogni mafia si aiuta, per mitigare il rimorso, con le invocazioni evangeliche, con immagini religiose, con segni che spesso usiamo nei momenti di preghiera. Una paradossale contraddizione - una specie di ossimoro - che denuncia ancora una volta i metodi più abbietti usati dalla delinquenza organizzata. Don Ciotti – fondatore di “Libera”, un’associazione che vuole dare coraggio ai giovani di battere le strade antimafiose in mille modi straordinari – ha ragione quando ci ricorda che “non sempre la Chiesa ha mostrato attenzione ad un problema di così enormi risvolti umani e sociali. Silenzi, resistenze, sottovalutazioni. Ma per fortuna, anche tanta luce, tanta positività”. Perché è anche vero che molti del mondo cattolico e tanti eroici sacerdoti hanno dato anche la vita per aiutare i giovani e le famiglie ad aprire gli occhi, a superare l’omertà che è il brodo che permette alle mafie di continuare a prosperare. Dobbiamo ricordare con amore e con riconoscenza infinita quanto ci hanno insegnato il comportamento e il sacrificio dei don Diana, dei don Puglisi, dei don Boschin. Eppure non basta ancora. C’è chi riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno e dichiara che prima o poi le annienteremo queste mafie. Ma la realtà, purtroppo, al momento è ben altra. Se diamo uno sguardo dai tempi del dopo guerra ad oggi, vediamo che in Italia c’è stato un enorme ulteriore sviluppo del potere delle associazioni mafiose, ormai dominanti in tutto il territorio. Oltre che alle prepotenze e alla morte, esse, oggi più di ieri, contribuiscono a limitare la libera concorrenza, la libera produzione industriale, il confronto che costringe chi ben opera a lasciare il commercio o l’industria nelle mani altrui sporche di sangue e di ruberie. Se aggiungiamo che, spesso, troviamo militanti mafiosi al vertice di non poche pubbliche amministrazioni, c’è il rischio che in ciascuno di noi prevalga la disperazione, la fine della speranza in una riuscita operazione contro le mafie. Viene anche di pensare che la tanta corruzione diffusa nel territorio sia, in qualche modo, una facile propaggine del nucleo storico mafioso sempre più prepotente e sempre più organizzato. Chissà perché lo Stato non riesce a fare più di quello che sta facendo contro la mafia. Vittorio Massaccesi [email protected] 2 | cultura_società 30 marzo 2014 | Voce della Vallesina IN RICORDO:versi e ricordi dedicati al fratello Giuseppe CIF: al teatro Moriconi tanto pubblico per “Sorelle di sangue” Una poesia di Bruno Luconi L’ultimo libro - privatissimo - curato da Luconi è stato “Album di famiglia”. Non è né in circolazione né in vendita. Si tratta di 140 pagine dedicate esclusivamente alla sua famiglia (nonni, genitori, fratelli, sorelle, nipoti…). Compilato in poche decine di copie l’ha donato ai componenti della storica famiglia dei Luconi. Io ne ho avuto una copia… per grazia dell’amicizia con Peppe. La memoria familiare contiene anche una poesia che il fratello Bruno ha dedicato a Giuseppe in occasione del suo 85° compleanno, (poco meno di un anno fa) e che Bruno gradirebbe sia fatta conoscere attraverso le pagine di Voce, cosa che facciamo molto volentieri, anche perché Peppe alla poesia premette questo: “Bruno mi ha fatto dono di dedicarmi questa poesia. Nei versi sono ricordate le diverse iniziative da me prese nel corso degli anni. Un omaggio il suo che ho colto con particolare piacere e di cui gli esprimo qui tutta la mia gratitudine. Grazie, Bruno”. Uno spettacolo da non dimenticare Ricordo… quei presepi: piano, piano i fondi e ‘l cielo pitturava a mano, addirittura con tratti trasparenti per farli risultare più lucenti! “Dove sono Ella, Kate, Mag, Lizzie e Edith,/il cuore tenero, l’anima semplice, la chiassosa, la superba, l’allegrona?/Tutte, tutte, dormono sulla collina.” Non parlo poi dei film, documentari, sempre preciso, con commenti rari. Rivedo ‘n flash…insieme lungo il fiume, scolpì ‘na testa de ‘n indiano… con le piume! (1) Dopo il ricordo di Ester, la donna biblica che, per grande determinazione e fiducia nell’amore di Dio, ha salvato il suo popolo dall’ostilità del marito re e padrone, sono stati i suggestivi versi di Edgar Lee Masters a suggellare l’inizio dello spettacolo “Sorelle di Sangue”. Lo spettacolo ideato dal Centro di Spiritualità “sul monte” di É stato sempre attivo in più settori col gruppo degli “scout”, dei “scalatori”; e…senza soldi, solo con passiò ha fondato la squadra de pallò! Ma quello che la gente non ce crede È ‘n aspetto che da tanto non se vede: e pur per anni - anche qui l’artista esercitò ‘l mandato de “organista”. 27 maggio: auguri tanti Purtroppo il suo lavoro di impiegato N’è stato quello come avea sognato, ma sempre onesto e grande dignità arrivato al “top” de professionalità. Da oltre sessant’anni è giornalista, ha scritto libbri, fondato ‘na rivista, e molte cose….’ne sapemo tante; non credo de scoprirle tutte quante. Ma la cosa che per me è la più importante, lo stile de scrivere “ è parlante”, semplice, breve, pratico e corretto e soprattutto pieno de rispetto. Attento narratore de la storia non l’ha mai fatto a suo vantaggio o gloria, entusiasta convinto; mai titubante, sempre modesto, mai esuberante. Pel resto…il suo carattere è “perfetto”? non c’è nisciùno che non c’ha ‘n difetto: non ha mai distinto ‘na pinza da ‘n martello! Ma de questo… lo scuso: è mi’ fratello. Più volte ha dimostrato d’esse artista: nel “teatrino” facea pure ‘l regista; scrivèa bozzetti e testi teatrali, pitturava le scene coi fondali. 27 maggio 2013 CONGRATULAZIONIGIULIA Venerdì 21 marzo Giulia Papa ha conseguito la laurea magistrale in Economia e Management con la valutazione di 104, presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” di Ancona. Alla neo-dottoressa e alla sua famiglia, che l’ha sempre sostenuta in questo suo percorso di studio, i più sinceri complimenti da parte di tutti i parenti e amici. Cav Jesi ! Notizie ProVita ! ! Il Centro di Aiuto alla Vita di Jesi, in collaborazione col mensile “Notizie ProVita” invita a partecipare SABATO 5 APRILE alle 16 presso la PARROCCHIA S. PIETRO MARTIRE all’incontro ! DIFENDIAMO LA VITA! ! Bruno (1) Da un blocco di creta modellò una testa di guerriero indiano con le piume. tenuto dalla prof.ssa Francesca Romana Poleggi Un’occasione per parlare della meraviglia della vita, che oggi è sottoposta a numerosi attacchi. Eppure quello alla vita è il primo di tutti i diritti. Per questo bisogna informarsi e combattere la buona battaglia a difesa dei più deboli, che sono i nascituri, contro la “cultura dello scarto” Castelplanio, realizzato dalla Scuola di danza Mirra e dal Centro Studi Astralmusic, ha avuto luogo a Jesi, domenica 16 marzo, presso il Teatro Moriconi. L’evento, proposto dal Centro “sul monte”, è stato accolto dal CIF (Centro Italiano Femminile) che ha ritenuto potesse ben inserirsi nell’ambito delle iniziative per la “Giornata Internazionale della Donna” (8 marzo). Il CIF in modo particolare, come hanno tenuto a dire la rappresentante provinciale Renata Ambrosio e le rappresentanti comunali Norina Gagliardini e Anna Elisa Masè, ha aderito all’evento anche perché rientrava nella tematica curata dall’Associazione stessa: “Rigenerare la vita, coltivare la speranza”. Rigenerare la vita dopo “percorsi di sangue” è stato infatti il tema portante dello spettacolo. La narrazione del viaggio di esistenze femminili significative è iniziata nella forma più acre e malinconica con l’elenco di donne finite dai gesti più atroci, ed ha proseguito in un mix di musiche, danze e canti che eseguiti in modo magistrale e coinvolgente hanno appassionato il pubblico numerosissimo presente in sala. Dalla narrazione, “vestite” emblematicamente “di rosso” sono uscite donne che hanno sofferto per una vita difficile e dolorosa, ma che con animo forte e coraggioso hanno vinto su ostacoli ed emarginazione in cui sembravano destinate a vivere; donne ferite nel corpo e nell’animo che hanno ritrovato la strada per continuare. Tutte tutte, per prime quelle che «dormono sulla collina» il loro sonno desolato, richiedono la nostra partecipazione, chiedono silen- zio, il silenzio che permette di penetrare nella sorte dell’altro e “fare qualcosa” perché il mondo cambi. L’impresa eroica del vivere comporta lo stato di grazia di conoscere il male per poterlo combattere e vincere. È la presa di coscienza indispensabile per rigenerare la vita, per coltivare il sogno che riporta l’essere umano sul punto di nascere, per ripartire dall’alba perché nasca un altro giorno. «E chi più della donna – dice Papa Francesco – chi più della donna è, deve essere, “il seme della vita nuova”?»… Ed altri pontefici prima di lui: «La capacità di resistere nelle avversità e di conservare un senso tenace del futuro è singolare privilegio della donna proprio grazie alla “capacità fisica di dare la vita”»(Benedetto XVI). «Donne credibili, donne portatrici di dignità che non sia presunzione, di amore che non sia qualunquismo, di pace che non sia rassegnazione, possono aprire alla speranza» (Giovanni Paolo II). Donne credibili dunque per una umanità più forte, per una umanità che, pur avendo coscienza della morte, ricordi che “non si è nati per morire, ma per incominciare”. Maria Rita Sampaolesi Foto Franco Grilli Il Cif ringrazia il Sindaco e la Giunta Comunale, in particolare l’assessore alla cultura dottor Luca Butini e l’assessore alle Pari Opportunità dott.ssa Marisa Campanelli per averci concesso l’uso gratuito del teatro Moriconi. Inoltre si ringrazia il personale della Fondazione Pergolesi Spontini per la collaborazione dimostrata nell’allestimento dello spettacolo. Nella prima foto il gruppo del Centro Danza “Mirra”; nella seconda da sinistra Giordano Tittarelli presidente di Astralmusic, suor Anna Maria Vissani e Norina Gagliardini. Incontri di storia e resistenza “Storia e Resistenza 70 anni dopo”: il tema degli incontri proposti dal Centro Studi Marchigiano “Ugo La Malfa” e dal Centro Cooperativo Mazziniano di Jesi presso il salone di rappresentanza di Palazzo Colocci a Jesi. Mercoledì 26 marzo alle 18 si parlerà del libro “Guerra, ricostruzione, Repubblica (1943-1953)” con Marco Severini e Silvia Barocci; mercoledì 2 aprile alle 18 si presenterà il libro “L’impegno politico ed intellettuale delle donne nel Novecento. Casi di studio” con Marco Severini, Lidia Pupilli ed Emanuela Sansoni che hanno curato la pubblicazione mentre il 9 aprile il tema sarà ripreso dal libro “Una regione e i suoi campi tra concentramento, internamento, liberazione, deportazione e supplizio (1940-1944)”. Ogni incontro sarà introdotto da Katia Mammoli. regione | 3 Voce della Vallesina | 30 marzo 2014 scusateilbisticcio XIII EDIZIONE DELLE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA. ESPOSTE INCISIONI DEGLI HONORATI Rovine, magnificenze, apparati scenici di Roma (ghiribizzi lessicali) PeterPun (con la u) www.peterpun.it QUADRAGENARIO TEMPORE IOCIS UTAMUR PARCIUS (durante la Quaresima dedichiamoci alle attività giocose con maggior sobrietà) COME PREGAVANO I NOSTRI TRISAVOLI A GESÙ CROCIFISSO Teco vorrei, Signore, oggi portar la croce: nella tua doglia atroce io ti vorrei seguir. Ma sono infermo e lasso*; donami tu coraggio, acciò nel gran viaggio non abbiami a smarrir. Tu col divin tuo sangue vammi segnando i passi ch’io laverò quei sassi col mesto lagrimar. Ne temerò smarrirmi pel monte del dolore, quando il tuo santo amore m’insegni a camminar. *lasso = stanco Rovistando in un vecchio armadio, è saltato fuori un libriccino di Massime eterne, risalente alla metà, circa, dell’Ottocento. Interessante confrontare lo stile delle preghiere moderne, così volutamente asciutto, con quello – accentuatamente affettivo e affettuoso – dei secoli precedenti. Questo non per montare una polemica, ma per sottolineare come, anche in campo devozionale, i tempi evolvano. Proseguiremo il discorso la puntata prossima. GLORIA A TE, SIGNORE! IN TUTTE LE COSE SI RENDA ONORE A DIO (in omnibus honorificetur Deus) A MAGGIOR GLORIA DI DIO (ad maiorem Dei gloriam) Sono le “parole d’ordine” di due celebri fondatori d’ordine (scusate il bisticcio); separati – tra loro – dalla bellezza di un migliaio di anni. Di chi si tratta? *** Risposta al quesito precedente: Nessun dialogo con il diavolo! lacitazione A cura di Riccardo Ceccarelli La Chiesa e lo Spirito del tempo La Chiesa è chiamata a “contestare” il mondo, non a seguirlo. Se si mette alla sequela dello Spirito del tempo segna la sua fine, ma sappiamo che le forze a essa contrarie – anche se a essa interne – non prevarranno. […] Coloro che tentano e vogliono “cambiare” la realtà della famiglia sono da una parte insipienti e, dall’altra, deboli: non hanno né la capacità di conoscere la realtà (l’ordine del creato) né la forza di resistere al soffio del vento del momento storico in cui vivono. Danilo Castellano, ordinario di Filosofia politica e docente di Filosofia del diritto, Università di Udine, “Il Foglio”, 20 marzo 2014. lapulce Le casette Mi hanno riferito che un paio di domeniche fa l’Eremo delle Grotte di Cupra Montana (per gli amici: i “Frati Bianchi”), è salito agli onori del TG 1 in quanto uno dei siti aperti dal FAI per la giornata del 23 marzo. Dopo tanta trascuratezza, finalmente qualcosa s’è fatto per non mandar tutto in malora. Suggerisco però ancora un lavoretto di poca spesa. Sulla destra sopravvivono i ruderi di tre “casette” tipiche dei Camaldolesi: si intravvedono ancora caminetto, cantinella, libreria a muro… Perché non salvarne almeno una? Delegazione ASSONAUTICA Roma in occasione di eccezionali eventi, quali nascite, elezioni, matrimoni, anniversari, vittorie militati, visite di personaggi illustri. Le piazze e i monumenti di Roma venivano allora fastosamente ornati. Si accendevano fuochi d’artificio, si offrivano spettacoli alla folla che accorreva in festa. Oltre al valore artistico queste immagini rappresentano una documentazione La famiglia degli Honorati collezionò per generazioni un gran numero di opere grafiche. Ne furono inventariate 5000 dalla marchesa Cristiana Colocci Honorati che le ritrovò nel 1907 durante un trasloco della biblioteca di famiglia. La collezione fu donata nel 1938 al Comune di Jesi. Molto del patrimonio originale era andato però già disperso. Contava infatti solo 1800 incisioni e 669 disegni che, conservati nella Biblioteca Civica, furono studiati, attribuiti ed esposti nel 2002 in occasione della mostra ‘Il viaggio inciso’. Si tratta di opere di gran pregio, realizzate fra il XVII e il XIX secolo dai massimi incisori del tempo, quali Dürer, Piranesi, Rosa, Rossini, Valadier ed altri. In occasione delle Giornate FAI di Primavera, evento culturale tra i più importanti in Italia quest’anno alla XIII edizione, venti di queste preziose incisioni sono state esposte nella Sala Planettiana della Biblioteca Comunale. Illustrano rovine, magnificenze e apparati scenici di Roma in opere che esemplificano diversi autori. G.B. Piranesi, di origine veneta, ma di più complessa formazione artistica, affascinato dalle visioni della capitale unì alle reminiscenze di un tardo rococò l’interesse archeologico neoclassico e la suggestione delle antiche rovine già di gusto romantico. Singolare è ‘Campidoglio antico’; quasi una ricostruzione virtuale realizzata sulla base di descrizioni di antichi autori. Appartengono a D. Rossini, architetto e incisore ravennate, collaboratore di A. Canova, due vedute del Colosseo e del Mausoleo di Augusto. Di G. Vasi, siciliano, sono state messe a confronto un’acquaforte e un’acquatinta. Impressionano i soggetti rappresentati da altri incisori, fra i quali G. Ottaviani, P. Ruga, V. Mariotti, G. Valadier e alcuni anonimi. Oltre a vedute di interesse storico iconografico di quelle antiche rovine ammirate dai poeti e dagli artisti del ‘grand tour’ in visita nel nostro paese, sono presentate le immagini di quei grandiosi apparati scenografici che venivano apprestati a straordinaria di cronaca e di vita sociale del tempo. Costituiscono uno dei tanti tesori nascosti nello scrigno delle meraviglie d’Italia che il FAI permette ogni anno di scoprire . Augusta Franco Cardinali Foto Paola Cocola Il responsabile del gruppo Fai di Jesi e Vallesina Luca Tombari ringrazia tutti i partecipanti alla Giornata del 2014 e coloro che hanno reso possibile l’organizzazione, i volontari, gli studenti jesini del Liceo Classico, del Liceo Scientifico e del Liceo Artistico e gli insegnanti, il comune di Jesi e il Tribunale di Ancona che hanno messo a disposizione il Palazzo. Prima foto al centro, da “Il viaggio inciso” Anno 2002, Arti Grafiche Jesine. A SAN GIOVANNI BATTISTA DI JESI IL 30 MARZO ALLE 11 LA MUSICA PRÆCENTIO In musica le emozioni del Cantico dei Cantici Il Cardinale Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, ha recentemente inviato un attestato di stima al M° Dottoressa Martelli, Direttore artistico di Musica Præcentio, la rassegna annuale interpretata dal Coro “Cardinal Petrucci”, attiva da ventidue anni presso la Chiesa jesina di San Giovanni Battista, per invitarla a «proseguire nella strada intrapresa a servizio della comunità ecclesiale attraverso la musica e la musica colta». La «comunione d’intenti culturali» che il Cardinale rileva tra il proprio ruolo istituzionale e lo spirito che anima le rassegne di Musica Præcentio, trova riscontro nel prossimo appuntamento in cui la compagine jesina propone un’interpretazione del Cantico dei Cantici. Scrive Ravasi: «La Autoscuole CORINALDESI s.r.l. musica del Cantico si perde nei cieli perché il Libro biblico oltre che essere stato oggetto di una gemma della letteratura jiddish (Le perle malate, 1974), e dell’attenzione di Marc Chagall, uno dei massimi pittori del ’900, è diventato anche musica grazie a Pierluigi da Palestrina, il principe della polifonia rinascimentale, che ha trasformato il Cantico in 29 mottetti latini». Anche sul pentagramma è il lavoro che il M° Mariella Martelli ha composto per una rivisitazione in chiave moderna della celebrazione biblica dell’amore umano. La proposta al pubblico sarà fatta domenica 30 marzo, alle 11, in prima assoluta, presso la parrocchia di San Giovanni Battista, retta da Monsignor Attilio Pastori: un’interpretazione Point AUTOMOBIL CLUB d’ITALIA che precede la liturgia eucaristica festiva della Domenica di Quaresima, detta In Lætare. In collaborazione con l’Associazione culturale Alfainein “L’arte di inventare”, con sede in Torino, Canticum Canticorum è una cantata per soprano (Loredana Giacobbi), voce recitante (Luigi Ramini), coro (Cardinal Petrucci) e organo (suonato dal M° Martelli); i camei d’intermezzo sono affidati al liuto di Stefano Pagoni e alla viella di Sofia Pagoni. Seguiranno, durante la Santa Messa, il Pater Noster, nel modo gregoriano, e tre lied di Wolfgang Amadeus Mozart incentrati su temi di riflessione propri del Tempo quaresimale. Oreste Mendolìa Gallino Autoscuole – Scuola Nautica – Corsi di recupero punti per patenti – Corsi di Formazione Professionale CQC – per merci pericolose A.D.R. – per Autotrasportatori – Studi di consulenza Automobilistica e nautica Jesi, Via Mura Occidentali, 31 - tel. 0731 209147 c.a. - fax. 0731 212487 - Jesi, Via Gallodoro, 65 - tel. 0731 200809 - fax 0731 201914 Jesi, Via Gallodoro, 65 - tel. 0731 200809 - sede Consorzio Autoscuole Corinaldesi Jesi, Via Marx, Zipa - operazioni collaudi Senigallia, via R. Sanzio, 71 - tel. 07160062 Altre sedi: Falconara M.ma (Corinaldesi - Adriatica - Falconarese) - Ostra - Marina di Montemarciano - Marzocca di Senigallia 4 | attualità 30 marzo 2014 | Voce della Vallesina I CRISTIANI E LA DISSOLUZIONE DELLA FAMIGLIA Il Vangelo del matrimonio Giovani all’assemblea di S. Giuseppe di Remo Uncini Mercoledì 19 marzo alla presenza del vescovo Gerardo si è riunita l’assemblea della parrocchia di San Giuseppe con quasi 30 persone che si sono domandate il perché della loro fede alla presenza dei giovani. Le ragioni della partecipazione si fondano nell’impegno concreto e organizzativo in vari ambiti. Per alcuni diventa un motivo in più per sentirsi comunità, per altri è lo strumento per ricercare nella fede i motivi per camminare insieme. Coloro che vivono una forte esperienza di fede sono di aiuto per chi a tentoni cerca, si dispera, soffre perché non trova il Cristo vicino anche se ne sente il bisogno. Ma qui sta il miracolo. La ca- pacità della solidarietà dei forti nella fede verso i più deboli, i più incerti. Mercoledì due giovani con la loro riflessione si sono chiesti il perché della loro presenza e hanno esposto le difficoltà di essere fedeli. Hanno capito i condizionamenti nell’essere cristiani partendo dal loro vissuto, dalle difficoltà dell’oggi quando la realtà è superata prima di essere vissuta. Il fuori del mondo è entrato prepotentemente anche nei nostri discorsi di fede, e questo non deve scandalizzarci, o essere di contrapposizione alla nostra ricerca spirituale, ma impegnarci nella ricerca dei valori che si vivono rapportati alla vita che si conduce. Come diceva un giovane, la fede deve difendere la vita, nei confronti di una società “liquida” dove la tecnica, il commercio, lo sviluppo se non governati dalla saggezza possono essere fautori di smarrimento dell’uomo. E noi cristiani siamo nel fulcro della società in corsa presa dal fare, dal dimostrare, dal comprare invece che dallo stare. Per vocazione remiamo contro questa folle corsa e oggi per essere contro bisogna intercettare le preoccupazioni dei giovani che sono i più deboli nello scegliere. Essi cercano la sostanza di credere, l’utopia della fede che porta a vivere con occhi diversi e, come affermava recentemente papa Francesco, chiede di essere non in una perenne quaresima, ma in una radiosa Pasqua di Resurrezione, dove la festa è nello stare insieme per condividere la vita. IL REPORT 2013 OMBUDSMAN REGIONALE Le funzioni per l’infanzia Organizzazione, diffusione, promozione. Sono le tre parole chiave che l’Ombudsman delle Marche Italo Tanoni sceglie per sintetizzare la Relazione sull’attività svolta nel 2013, presentata questa mattina a Palazzo delle Marche, con il Presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi. A tre anni dall’insediamento, l’Autorità di garanzia, dopo aver superato le fasi del rilancio e del consolidamento, si è dedicata alla messa a regime della struttura, raggiungendo il pieno funzionamento degli uffici, e alla promozione dei suoi servizi, con una campagna di informazione multimediale su tutto il territorio. «In un momento di crisi profonda e di disagio come quello che sta vivendo anche il nostro territorio è evidente che per molti cittadini è fondamentale poter contare su un soggetto di garanzia come l’Ombudsman – ha sostenuto il Presidente Solazzi – L’obiettivo è quello di dare risposte a chi altrimenti avrebbe difficoltà a tutelare i propri diritti. Per questo, nonostante le risorse siano diminuite, su questa figura non dobbiamo arretrare, ma piuttosto puntare al rafforzamento». La Relazione, suddivisa nelle quattro aree di competenza e corredata da statistiche e dati aggiornati, fotografa tutta la casistica trattata ed è uno degli obblighi previsti dalla Legge 23 del 2008 che istituisce l’Ombudsman. di Riccardo Ceccarelli Per i mass-media, giornali e televisioni, per la comunicazione di massa nella sua totalità, fa molto notizia la ventilata possibilità di accedere alla comunione eucaristica da parte di coniugi divorziati e magari risposati. Che sia un problema, e anche importante, nessuno lo nega, nel caso ovviamente di coniugi credenti. Da tempo se ne parla con aperture da parte di preti, non solo, ma anche di cardinali. E su questo argomento molto si è detto nelle sedi più varie. E non è una questione di poco conto, è però quella che ha l’impatto più immediato con la pubblica opinione. Ma non è soltanto l’accostarsi degnamente all’Eucarestia, in ballo ci sono altre questioni come l’insegnamento di Cristo riguardo all’indissolubilità del matrimonio, il concetto stesso di famiglia, la misericordia di Dio coniugata con la giustizia, rivelazione e teologia che non si possono cancellare con la casistica pur importante di fallimenti e ricomposizioni. A gettare una luce su questi problemi sono chiamati a riflettere i due sinodi convocati da papa Francesco. Non saremo noi chiaramente a proporre soluzioni e a dare risposte. Non dobbiamo però disinteressarcene: nella loro essenzialità ci riguardano da vicino, riguardano la nostra fede, i contenuti di essa, la prassi del vivere quotidiano rapportato alla ragione e alla fede. Ritengo che il problema più importante non sia il non potersi accostarsi all’Eucarestia, quanto quello più macroscopico della dissoluzione, chiamiamola pure crisi, dell’istituto naturale della famiglia, ora aperta anche alla legalizzazione dei matrimoni omosessuali. La famiglia è costituita da un padre da una madre e dai figli. È nell’ordine delle cose. Lo esprime la natura, checché di essa se ne dica. Avvalorato da quanto detto da Gesù, così era “in principio” (Mt 19,4). Le altre modalità, pur presenti nel passato recente o remoto, oggi le abbiamo “naturalizzate”, cioè pur non essendo di diritto originario, le abbiamo fatte diventare di diritto, conquistato, corrente e accettato, così che la Chiesa stessa dovrebbe adeguarsi a questi cambiamenti intervenuti, adeguare cioè la sua dottrina, il suo insegnamento e la sua pastorale ai nuovi modelli di famiglia. Se c’è un divario o un abisso tra la dottrina della Chiesa sul matrimonio e sulla famiglia e le convinzioni vissute di molti cristiani, non è la dottrina della Chiesa a dover cambiare, quanto - credo - sia giusto porsi la domanda se le convinzioni dei cristiani a questo proposito rispondano alla dottrina della Chiesa, che tra l’altro non se l’ha inventata ma l’ha ricevuta dal suo fondatore. Che non è Eugenio Scalfari. Le statistiche non possono condizionare la parola di Gesù. Spesso si confonde “il segno dei tempi” con “lo spirito del tempo”. In un’interessante e profonda intervista, il card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, apparsa su Il Foglio sabato 15 marzo, ha risposto a diversi interrogativi su queste tematiche. Tra l’altro ha detto: «È mancata una pastorale famigliare. È un gravissima responsabilità di noi pastori ridurre tutto ai corsi prematrimoniali. E l’educazione all’affettività degli adolescenti, dei giovani? […] Guardiamo all’accompagnamento delle giovani coppie: chiediamoci se abbiamo veramente annunciato il Vangelo del matrimonio, se l’abbiamo annunciato come ha chiesto Gesù. […] E poi domandiamoci, perché i giovani non si sposano più? Non è sempre per ragioni economiche come solitamente si dice. […] Oggi hanno paura e il futuro fa paura; ma se c’è una scelta che esige speranza nel futuro, è la scelta di sposarsi. Sono questi gli interrogativi fondamentali, oggi. Ho l’impressione che se Gesù si presentasse all’improvviso a un convegno di preti, vescovi e cardinali che stanno discutendo di tutti i gravi problemi del matrimonio e della famiglia, e gli chiedessero come fecero i farisei, “Maestro, ma il matrimonio è dissolubile o indissolubile? O ci sono casi, dopo una debita penitenza,…?” Gesù cosa risponderebbe? Penso la stessa risposta data ai farisei: “Guardate al ‘Principio’. Il fatto è che ora si vogliono guarire dei sintomi senza affrontare seriamente la malattia. […] La Chiesa può limitarsi ad andare là dove la portano in processi storici come fossero naturali? Consiste in questo annunciare il Vangelo? Io non lo credo, perché altrimenti mi chiedo come si faccia a salvare l’uomo». «La Chiesa che nasce ed è presente nel matrimonio e nella famiglia deve essere fino alla fine del mondo “segno di contraddizione”e di scandalo per il mondo. Il mondo voterà sempre contro di Lei» (Stanislaw Grygiel, filosofo polacco). Cercare il plauso del mondo, arrendersi ad esso o allo spirito del tempo non risponde alla missione di salvezza dell’uomo che ha la Chiesa. notiziebrevi Un convegno su Mario Sasso La Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM) di Roma dedica il 27 marzo allo studio della pittura del grande artista marchigiano Mario Sasso. Il convegno, sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha per titolo “Pittura elettronica, tracce per una storia ed ipotesi per un laboratorio”, è curato da Silvia Bordini, docente all’Università “La Sapienza” di Roma, di Storia delle tecniche artistiche e Storia dell’Arte Contemporanea. Concerti al Circolo Cittadino Gli Amici della Musica “G. B. Pergolesi” di Jesi propongono i concerti di primavera nella Sala del Lampadario del Circolo Cittadino. Domenica 27 aprile alle 17,30 si esibirà il coro San Carlo di Pesaro composto da sessanta coristi che eseguiranno musiche di Haendel, Rossini, Mozart, Leoncavallo, Gerswhin e canti della tradizione popolare. Domenica 11 maggio alle 17,30 concerto lirico in omaggio a Renata Tebaldi nella ricorrenza del decimo anniversario della sua scomparsa. Domenica 25 maggio alle 17,30 concerto di pianoforte a sei mani con “Fantasie su temi d’opera”. t e r r e l e m e n t a r i Centotre di Silvano Sbarbati Centotre: sono le donazioni di sangue di una persona che non citerò. Più per rispetto della sua riservata umiltà che per rispettare la mia voglia, al contrario, di scrivere qui il suo nome cognome residenza. Mi mostra, questa persona, la sua (ormai) consunta tessera di donatore Avis per farmi sorridere della foto (in bianco e nero) che la ritrae nella sua brillante giovinezza. Ad essere sinceri stento a riconoscere i suoi attuali lineamenti in quella foto-tessera: tuttavia ci riconosco ,per intuizione, quella generosa determinazione ad essere protagonista attivo di una serie molto lunga di atti generosi. Quanto basta per farmi contento di cono- scerla, questa persona, e di aver potuto stringerle la mano e scambiare cordiali saluti di un sano ottimismo per il futuro di tutti. Chiedendomi come si faccia ad essere come è lui, sapendo che il modo più semplice è di seguire il suo esempio. Pochi minuti dopo aver fatto questo incontro salgo in macchina e lampeggio contro un’altra auto che, pericolosamente, sorpassa in curva, superando una fila di altre auto in un tratto con divieto di sorpasso. È capitato altre volte: mi sorprende eppure il fatto che al volante ci sia una ragazza che, mentre mi incrocia, mi regala un gesto inequivocabile di suo (sgradevole) disappunto verso il mio disappunto “lampeggiato”: a dirmi che avrei dovuto occuparmi dei fatti miei. Succede. Mentre rifletto sull’accaduto, provo a mettere assieme i due incontri. Stento a fare paragoni, anzi stento a capire che abbia potuto incontrare, poco distanti nel tempo e nello spazio, due modalità così “distanti” di vivere in comunità. Succede. Sarà l’età, dico a me stesso. L’età che inclina le riflessioni verso questa specie di rassegnata presa d’atto che le cose non si cambiano. Però è già ora di cena e, tanto per essere smentito, trovo a tavola una bella novità gastronomica: per dire che i cambiamenti sono sempre dietro l’angolo. Succede, per fortuna. jesi | 5 Voce della Vallesina | 30 marzo 2014 INCONTRO PROMOSSO DAL CAV DI JESI CON LA PSICOTERAPEUTA CINZIA BACCAGLINI Testimonianze e parole sull’aborto. E dopo? Nel primo giorno della primavera è “sbocciato” un’incontro tanto atteso (o inatteso!), su un argomento molto forte e considerato per questo quasi un tabù da evitare. Il 21 marzo presso il palazzo dei Convegni di Jesi, la dr.ssa Cinzia Baccaglini di Ravenna, psicologa e psicoterapeuta, specializzata nei disturbi della salute fisica e psichica delle donne che hanno effettuato l’aborto volontario, ha tenuto una conferenza dal titolo “Aborto… e poi?”. L’incontro è stato introdotto dal presidente del Cav, avvocato Tiziano Consoli, che ha presentato l’attività dell’associazione in favore delle donne e dei bambini, che a Jesi viene svolta dal 2006. Inoltre, con rammarico, ha riproposto la recente polemica diffusa da diverse testate giornalistiche, anche a livello nazionale, sulla presenza di uno stampato “disumano” affisso nella bacheca informativa del Cav presente presso il consultorio pubblico dell’Asur di Via Guerri. Lo stesso Presidente ha evidenziato che l’articolo riportava la testimonianza di una donna che aveva abortito e il suo pentimento per la scelta. Dopo questa “polemica” l’Asur ha richiamato l’onlus a far visionare preventivamente il materiale da divulgare presso la bacheca. Successivamente il presidente Consoli, vista la presenza del Vescovo mons. Gerardo Rocconi, ha invitato lo stesso ad intervenire. Come sempre, il Vescovo con grande umiltà e chiarezza si è congratulato dell’iniziativa, ha ribadito il suo interesse per queste tematiche legate all’aborto volontario. Terminati i saluti delle autorità, l’assemblea si è messa con attenzione in ascolto della dr.ssa Baccaglini la quale ha introdotto il tema dei disturbi psichici causati dall’aborto sulle donne, e non solo, con parole molto dure; ma si sa che la verità è sempre difficile da accettare. Infatti entrando nello specifico, ha illustra- to cosa avviene e quale dramma c’è dietro ogni aborto volontario, come anche dimostrato dai tanti studi e ricerche scientifiche effettuate sul tema. La stessa non si è limitata solo agli studi di settore effettuati, ma sugli innumerevoli incontri che ormai da anni effettua nel suo studio, come psicoterapeuta, per far uscire queste “povere” donne dalla morte interiore che l’affliggono, tanto da dire che esse vivono come se portassero dentro delle “bare”. L’ambiente si è fatto più silenzioso quando ha iniziato a trattare il tema della coscienza, la quale appartiene a tutti gli uomini e le donne, e non può essere oscurata da interessi di parte, di natura economica o ideologica. Tra l’altro, ci ha ricordato, che statisticamente le donne che decidono di uccidere il bambino concepito non vengono solo da situazioni economiche disagiate, anzi al contrario, e le stesse vengono influenzate nelle scelte da “bombardamenti” socio/culturali, unidirezionali, a favore della morte. Si è poi soffermata sul fatto che la legge 194 del 1978, che ha introdotto l’aborto legale e gratuito, è da sfatare che sia a favore della maternità perché è una legge fatta ad hoc per effettuare l’interruzione di gravidanza, e che in molti punti en- tra in contrasto con la Costituzione italiana, che è apertamente a favore della difesa della vita di ogni essere umano. Ha rappresentato che molti medici o psicoterapeuti non prendono posizioni contro la pratica dell’aborto, con le sue letali conseguenze sul bambino e tremende sulla madre, per la non conoscenza degli studi scientifici su questo tema, ma anche per non “inimicarsi” le lobby abortiste, molto potenti. Anche le pillole abortive, così dette del “giorno dopo”, producono gli stessi nefasti risultati sulla salute mentale di chi le assume. Ogni donna che ha effettuato l’aborto, prima o poi, dovrà fare i conti con questa realtà, come una bomba pronta ad innescarsi a ogni momento, e spesso quando meno se l’aspetta. I sintomi che accomunano i post aborti, sia chirurgico che chimico, sono gli stessi: depressione, mancanza totale di concentrazione, influenza negativa sui familiari soprattutto sui figli che verranno dopo, e tendenza quasi certa al suicidio. Su quest’ultimo aspetto la Baccaglini si è soffermata esponendo che il numero dei suicidi in donne che hanno praticato l’aborto è doppio rispetto a chi non l’ha praticato, come la tendenza all’alcolismo ed alle droghe. Non meno importante, la figura del padre, che la Legge 194 non riconosce come soggetto di diritto, e quindi estraneo per le decisioni sul proprio figlio concepito, sempre in contrasto con la co- stituzione italiana. Infatti anche alcuni padri sono stati curati dalla stessa Baccaglino, sempre per la sindrome post aborto. Il Cav sta maturando l’idea di creare percorsi di sostegno nei confronti delle donne che hanno praticato l’aborto, oltre a continuare nell’opera di dissuasione della stessa pratica dell’aborto. Per chi fosse interessato all’argomento trattato, è possibile trovare nel libro “Maternità Interrotte” l’intervento della dott.ssa Baccaglini, oltre ad altri interessanti interventi. Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare il Cav. Dispiace evidenziare la poca partecipazione degli educatori dei giovani e in particolare l’assenza quasi totale degli insegnati in genere, compresi quelli di religione, e dei colleghi della stessa dottoressa, conferma del tabù sul tema. Sperando che in un prossimo futuro si possa riproporre altre conferenze simili e che aumenti la sensibilità di tutti, si ringraziano coloro che si sono prodigati per l’evento, in particolare il socio Cav Paolo Carletti e il vescovo Mons. Rocconi, sempre vicino all’Associazione. Ci auguriamo di vedere presto un mondo pro life: “ricordiamoci sempre che LA VITA É VITA E VA DIFESA….e che finché ci sarà l’aborto, le guerre non cesseranno” (Beata Madre Teresa di Calcutta). Annunziata Albertini Cav Jesi Foto Franco Grilli notiziebrevi 27 marzo: consulta beni culturali È prevista a Jesi la prossima Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Cem, la Conferenza Regionale Marchigiana. Giovedì 27 sarà il Museo diocesano ad ospitare i responsabili e i collaboratori degli uffici beni culturali, musei, biblioteche e archivi delle tredici diocesi delle Marche, che insieme discuteranno i numerosi punti all’ordine del giorno aventi come tema la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico regionale. L’idea di organizzare la Consulta in maniera itinerante nelle diverse diocesi nasce dalla volontà di creare l’occasione di far conoscere direttamente agli addetti ai lavori i luoghi custodi di tale patrimonio, certi che la consapevolezza sulla ricchezza dei nostri beni culturali possa dare continuamente nuovi stimoli per la loro salvaguardia e promozione. 27 marzo: Apostolato della preghiera L’associazione “Apostolato della Preghiera” che offre un Servizio Ecclesiale, semplice e “ compatibilissimo” con le attività di altri Gruppi e Movimenti, invita i fedeli a partecipare ai prossimi incontri, ordinari e straordinari, dell’anno sociale 2014 che si concluderà nel mese di giugno con la celebrazione della Festa del Sacro Cuore di Gesù. Giovedì 27 marzo, nella chiesa di San Francesco di Paola, si svolgerà l’incontro di Preghiera mensile dell’Associazione per il mese di marzo, con il seguente programma: ore 17 Adorazione eucaristica; ore18 Santa Messa celebrata dal parroco, don Vittorio Magnanelli. 28-29 marzo: ventiquattro ore per il Signore Ventiquattro ore per il Signore. È questa l’iniziativa lanciata da Papa Francesco per i giorni 28 e 29 marzo. Il Papa chiede di lasciare aperta in ogni Diocesi almeno una Chiesa per ventiquattro ore, dalle 17 di venerdì 28 marzo alle 17 di sabato 29 marzo con la presenza continua di un sacerdote sempre disponibile ad amministrare il Sacramento della Riconciliazione. A Jesi la Chiesa dell’Adorazione è già aperta sempre: ma per queste 24 ore è garantita la continua presenza di un sacerdote. 28 marzo: la Torre di Guardia Venerdì 28 marzo alle 16,30 presso la sala della Biblioteca Petrucci (ex cinema Ripanti) ci sarà la conferenza di Augusto Onorati sul suo libro “La torre della Guardia di Jesi”. È una proposta del direttivo del Circolo per tutti i soci e per gli appassionati di storia locale. La sede in piazza Federico II è aperta le mattine del mercoledì e del sabato dalle 10 alle 11 per ricevere informazioni sulle prossime iniziative e per rinnovare l’adesione. 6 | psicologia_società L’INTERVENTO DI GIOVANNA CIPOLLARI DEL CVM Parola d’ordine: relazione Un grande inno alla relazione ed alla scuola aperta al cambiamento, questa è un po’ la sintesi della bella iniziativa “Il mondo in una scuola, una scuola aperta al mondo” organizzata sabato scorso dall’Istituto comprensivo “Federico II”, la parrocchia San Giuseppe, l’associazione nigeriani nelle Marche con il patrocinio del Comune di Jesi. Tanti bambini grandi e piccoli, insieme ai loro genitori avevano animato il pomeriggio con dei laboratori, canzoni e danze tradizionali, giochi tipici e stand espositivi di varie associazioni. Un modo semplice e simpatico di far conoscere alle famiglie di tutta la città quelle realtà che lottano contro il razzismo e per i diritti dei migranti. Il momento centrale di questo pomeriggio multicolore però, era stata la grande tavola rotonda “Anche questa è scuola mia” sui temi della cittadinanza, della lotta al razzismo, della scuola come luogo di incontro e di conoscenza, integrazione e promozione di un futuro senza confini e pregiudizi. Al dibattito, guidato dal direttore di “Voce della Vallesina” Beatrice Testadifer- ro, hanno partecipato l’assessore ai servizi sociali Marisa Campanelli, il vescovo di Jesi don Gerardo Rocconi, la segretaria dell’associazione immigrati nigeriani nelle Marche Nsima Martina Obeten, Marina Ciarmatori e Silvia Cherubini, due insegnanti dell’istituto “Federico II”, la dirigente scolastica Maria Costanza Petrini, il presidente del consiglio d’istituto Giorgio Pittori e una mamma. Ad aprire la tavola rotonda, dopo un bel momento con i bambini della scuola primaria “Mazzini”, che avevano letto alcuni dati sulla scuola in Italia ed in altri paesi come Cina, Burkina Faso e Bangladesh, era stato l’intervento della professoressa Giovanna Cipollari, formatrice e presidente del Centro Volontari nel Mondo di Ancona. Una riflessione partecipata e coinvolgente, iniziata con una domanda assai scomoda ai presenti: «Le famiglie jesine sono razziste? - aveva detto, riferendosi agli articoli apparsi sui quotidiani locali qualche giorno prima – Non credo. I genitori hanno paura della scuola con gli stranieri, perché pensano che lì si vive peggio ed i loro figli saranno meno preparati. Oggi però, la scuola è colorata! Dobbiamo ringraziare gli stranieri che hanno scosso la nostra scuola e ci hanno fatto capire che non potevamo più restare quelli di prima, dovevamo cambiare una scuola ferma». Eugenio Scalfari, giornalista fondatore del quotidiano nazionale “La Repubblica” aveva affermato che tra cinquanta anni un terzi degli studenti saranno colorati ed a fine secolo la maggior parte sarà meticcia. «La scuola in bianco e nero, quella del passato, porta alla disoccupazione – era stata la risposta della Cipollari – La parola straniero non deve più esistere. Dobbiamo capire che o ci salviamo tutti insieme o non si salva nessuno. La parola d’ordine deve essere relazione. Le società che hanno retto meglio al cambiamento sono state quelle aperte. Nel futuro i nostri figli saranno migranti». Nel suo intervento la Cipollari ha anche puntato il dito contro le amministrazioni comunali (come quella della sua città) colpevoli di fomentare il razzismo con politiche sbagliate. «Alle famiglie dico di preoccuparsi se gli insegnanti sono formati e di essere loro alleati. La scuola che prepara al futuro è quella che è in grado di riconosce l’unità delle diversità umane. Il centro del sistema economico si sta spostando sempre più nel Pacifico tra New York e Pechino. Il problema della lingua di alcuni studenti va affrontato dalle amministrazioni comunali. Qui nessuno è razzista, sono le istituzioni che non sanno programmare e progettare, così creano solo problemi». A riportare tutti alla dura realtà ci aveva pensato Marina Ciarmatori, insegnante alla scuola primaria “Garibaldi”, che aveva snocciolato cifre e dati del fenomeno della fuga degli studenti italiani dalle scuole del quartiere San Giuseppe. «Nel nostro comune la natalità dei non italiani è in crescita, mentre gli italiani sono stabili – era stata la sua analisi – Gli studenti italiani alcuni anni si iscrivono alla “Federico II”; il fattore che incide maggiormente è la scelta delle famiglie. Solo con la loro collaborazione possiamo combattere questo fenomeno. Noi insegnanti siamo in prima linea e stiamo portando avanti questo cambiamento epocale, non vogliamo passare come i più sfortunati». L’istituto comprensivo “Federico II” raggruppa oltre mille alunni e cento insegnanti, è un luogo molto vivo e ricco di iniziative, come ha spiegato Silvia Cherubini, addetta proprio all’integrazione ed all’inter-cultura. Giuseppe Papadia 30 marzo 2014 | Voce della Vallesina La mente e l’anima colloqui con lo psicologo Il dolore dell’aborto di Federico Cardinali Qualche sera fa c’è stata una conferenza sul tema dell’aborto: ne sono uscito molto triste. Non perché non conoscessi la vastità del problema e la pesantezza di una tale esperienza per l’animo di chi si trova a viverla – faccio lo psicologo da ormai quarant’anni! – ma perché l’esperta che parlava ci ha sommersi con una valanga di minacciate conseguenze per quelle povere donne che l’attraversano. Senza una parola di attenzione e di vicinanza al dolore che pervade il cuore e la mente di chi abortisce. La vita non si difende con il terrorismo. La vita ha bisogno di luce e di speranza per camminare sulle strade del quotidiano. Spesso fatte di salite, ripide e scoscese. Nei miei quarant’anni di clinica ho incontrato molte donne che si sono trovate ad affrontare un’esperienza tanto drammatica. Mai nessuna ne ho vista che, di fronte alla domanda su quale decisione prendere, si ponesse con leggerezza e superficialità. Sempre la ricerca di una risposta alla domanda “Cosa fare?” era accompagnata da dolore e angoscia. Disorientamento e confusione. Sentimenti pesanti per il cuore di una persona. Sentimenti che a volte non riescono neppure a trovare le lacrime per uscire e permettersi un momento di respiro. Anche il confessionale, che pure frequento da oltre quarant’anni con la responsabilità di dire parole che solo un Dio può permettersi – “Io ti assolvo…” – mi ha messo più volte davanti al dolore e al carico di un’esperienza tanto pesante. Il Vangelo (= la Buona Notizia) ci parla di un Dio che sa dire soltanto parole di perdono e mai di condanna: è il Dio di Gesù di Nazareth. Allora mi chiedo perché un movimento che intende prendersi cura della vita e che guarda al Vangelo come fonte d’ispirazione, ci ha lasciati invadere solo da parole che si riempivano di numeri e di dati colpevolizzanti e minacciosi. Nel nostro incontro dell’altro venerdì alla biblioteca Petrucci, riflettevamo sulla POTENZA che definisce la dimensione del femminile nell’essere umano, contrapposta al POTERE che appare più prerogativa del maschile nella relazione con le cose e le persone. Ci dicevamo che, pur appartenendo, sia il maschile sia il femminile, ad entrambi i generi (donne e uomini), la dimensione di potenza la donna la mette in campo proprio nell’area della trasmissione della vita. In senso biologico anzitutto, ma anche in senso spirituale. Ma proprio quest’area, che lei vive anche con il suo corpo, la pone poi nella condizione di dover fare delle scelte in prima persona che coinvolgono tutte le dimensioni del suo sé: il corpo, la mente e l’anima. E questa condizione, se da una parte la rende più vicina all’immagine del divino, dall’altra la pone anche in una situazione di maggiore solitudine e di ulteriore responsabilità. Una donna che decide di interrompere una vita che sta nascendo dentro di lei è una donna sola. Non immaginate quante volte e con quanta fatica ho dovuto ‘lottare’ perché anche l’uomo (marito, fidanzato, amante, presenza occasionale) si sentisse coinvolto e corresponsabile in una scelta tanto impegnativa. Ma anche quando questi riesce ad esserci e a sentire e ad entrare nel campo della decisione, è sempre lei a doversi giocare in prima persona. È lei in trincea. Con il suo corpo. E con tutta se stessa. Amici o parenti spesso non posso- no entrare in un momento tanto intimo e tanto forte. Allora magari è ad un professionista che vai a chiedere aiuto. E l’aiuto di cui hai bisogno è di riuscire a trovare la tua verità nel momento particolare che stai vivendo. O a trovare la tua verità in quell’esperienza che hai già vissuto, poco o tanto tempo prima. Perché è solo se riesci ad attivare questa ricerca – la ricerca della tua verità, non quella che ti dicono dall’esterno – che t’incammini sulla strada che alla fine ti fa ritrovare la pace. La pace con la vita. La pace con quel figlio che non è potuto nascere. La pace con il tuo cuore. Perché è questo il compito di una buona relazione d’aiuto: indicare la strada che porta alla pace con se stessi. Il cammino non è facile. Non lo è per chi deve percorrerlo in prima persona. Non lo è neppure per il terapeuta che dovrebbe accompagnare e dare una mano a sostenere il peso della ricerca. Mi dispiace non aver sentito parole di vita l’altra sera. Allora mi permetto di offrire un pensiero a chi, leggendo adesso queste righe, sente di avere il conto aperto con se stessa per non aver permesso ad una vita che stava nascendo in lei di andare avanti. E ha dovuto abortire. Prova a guardare il posto che ora occupa quel bambino nel tuo cuore. Ora lui è capace di guardare la vita con uno sguardo molto più ampio del tuo. Lui sa che allora tu sentivi di non farcela ad andare avanti e sicuramente non ti rimprovera per questo. Parlaci. Nel silenzio del tuo cuore. E sentirai che un piccolo-grande Angelo vive accanto a te. E ti dice parole d’Amore. Perché sono parole che lui ora legge nel cuore di Dio che «è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa» (1 Giovanni 3,20). Chi vuole scrivere allo psicologo può farlo o per e-mail ([email protected] o cardinali@ itfa.it) o per posta a Voce della Vallesina - colloqui con lo psicologo - P.za Federico II, 8 - 60035 JESI Storie di Elena Mancinelli vita_ecclesiale | 7 Voce della Vallesina | 30 marzo 2014 La chiesa locale Il diario del vescovo Gerardo Giovedì 27 marzo Ore 10: Visita Past. a San Giuseppe, visita ai malati Ore 21: Cupramontana, incontro con i Fidanzati Venerdì 28 marzo Ore 11, Montecarotto, Incontro con i Cresimandi Ore 18.15: Incontro organizzato dal MEIC a cura di don Corrado Magnani [email protected] Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbi, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio… Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò sugli occhi del cieco il fango e disse «Va’ a lavarti nella piscina di Siloe». Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva… Intanto condussero dai Farisei quello che era stato cieco: era infatti sabato il Ore 17: Cupramontana, incontro con i Cresimandi Ore 18: Cupramontana, incontro con i Genitori dei Cresimandi Domenica 30 marzo Ore 11: Montecarotto, S. Messa e Cresima Ore 18.30: San Pietro Martire, S. Messa di inizio della Visita Pastorale Ore 21: Incontro a carattere vocazionale Lunedì 31 marzo Ore 21: San Pietro Martire, Incontro con i Genitori dei bambini di Prima Comunione Martedì 1 aprile Ore 15-19: Il vescovo riceve in Cattedrale per colloqui e Confessioni Ore 21: San Pietro Martire, Incontro con i Genitori dei Cresimandi Mercoledì 2 aprile Ore 9.30-17.30: Loreto, Conferenza Episcopale Marchigiana Ore 20.30: Seminario, Riunione del Consiglio Pastorale Diocesano Giovedì 3 aprile Ore 15: Santa Maria Nuova, incontro con i Cresimandi Ore 21: San Pietro Martire, incontro con Famiglie Ore 10: San Pietro Martire, visita ai malati Ore 18: Incontro promosso dal Consultorio Ore 21: S. Maria Nuova, incontro con Genitori dei Cresimandi Sabato 5 aprile Ore 9.30: Loreto, incontro di verifica del Convegno Reg. su Evangelizzazione Ore 15.30: Cattedrale, S. Messa per Scout : San Pietro Martire, Conferenza su “Difesa della Vita” Domenica 6 aprile Ore 10,30: San Pietro Martire, S. Messa Ore 17.30: Palazzo Merighi, Presentazione della EvanOre 21: Incontro a carattere vocazionale Voce dellaVallesina SETTIMANALE DI ISPIRAZIONE CATTOLICA DELLA DIOCESI DI JESI FONDATO NEL 1953 Dal Vangelo secondo Giovanni (9,1-41) giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi… Ed egli disse loro: «Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato»… Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «É un profeta!»…Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori, e incontratolo, gli disse: «Tu credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gesù rispose: «Tu l’hai visto: colui che parla con te è proprio lui». Ed egli disse: «Io credo, Signore!». E gli si prostrò dinanzi. Abbandonato il tempio dove ha rischiato la lapidazione, Gesù incontra un cieco nato: uno scarto della società e “nato nel peccato” perché cieco. Infatti, al tempo di Gesù la cecità era considerata un castigo per i peccati. Il fatto stesso che l’uomo incontrato da Gesù sia cieco “dalla nascita” non fa problema: se non ha peccato lui (e non lo poteva) l’hanno combinata grossa i suoi genitori. E lui paga anche per loro. I discepoli, di fronte a questo uomo cieco, assumono un atteggiamento fatalistico, nascondendosi dietro il comodo paravento dei pregiudizi religiosi. Ci si rassegna sempre facilmente alle disgrazie altrui! Gesù non accetta queste credenze religiose, che servono solo a far soffrire ancora di più persone già provate dalla vita. No, la malattia non è in relazione al peccato. Mai. Il Padre non castiga, perdona; non fa ammalare, guarisce; non manda o permette il male per fini correttivi. Dio è il creatore amante della vita che crea, protegge, e continuamente ricrea (Gv.9,6 = Genesi 2,9). Comunicandogli la sua stessa energia vitale (era credenza che la saliva trasmettesse la forza dell’individuo) Gesù modella l’uomo a sua immagine e somiglianza e il cieco - dice Giovanni - “tornò vedendo”: è venuto alla luce. Era sabato. Dal momento in cui il cieco ci vede, gli altri – i Farisei, i Giudei, gli esperti della Legge sacra- diventano ciechi. Secondo la loro teologia è impossibile che un cieco (= maledetto da Dio) riacquisti la vista. Le autorità religiose non hanno mai dubbi: per il bene del popolo non possono permetterseli. Tentano di insabbiare il caso. I genitori dell’ex.-cieco si defilano. I Giudei chiedono all’uomo guarito di dire che è ancora cieco. Ma l’esperienza dell’excieco smentisce la loro dottrina imposta, perché la vita è più forte di qualsiasi teoria o ideologia. Ogni dottrina che va contro la vita è destinata a fallire. L’ex-cieco diventa ingombrante. Dispute tra vicini, chiacchiere, interpretazioni, indagini, processi. Rappresenta un caso spiacevole, fastidioso. Si direbbe che a tutti stia bene com’era prima. Per Gesù il cieco non è un “caso”: è una persona che Lui guarisce, libera e dà vita. Per l’istituzione e le autorità civilireligiose la guarigione non è regolamentare, perché avvenuta in giorno di sabato, violando una precisa disposizione di legge. Gesù preferisce l’uomo al codice. Non si lascia guidare dalla preoccupazione giuridica, ma dalla sua umanità. E Gesù non solo non mette in dubbio che i “Giudei” siano ciechi, ma insiste invece sulla responsabilità della loro cecità. C’ è una cecità colpevole, volontaria: sta nel pretendere di vedere pur chiudendo gli occhi alla luce. È il dramma del credere di credere. Gesù riesce ad aprire gli occhi unicamente a quelli che non vogliono tenerli chiusi. Di fronte a chi è luce di sé stesso, presuntuosa misura del bene e del male; di fronte a chi si crede vedente mentre tiene chiusi gli occhi davanti alla verità e all’amore di Dio, Gesù è impotente. E basterebbe poco per lasciare che la Luce invada e doni vita al nostro vivere, rendendo anche noi capaci di verità e di amore. Basterebbe riconoscere di essere ciechi e incompiuti, bisognosi di una energia vitale che non ci possiamo dare da soli. E accettare, seguendo il cammino graduale di fede dell’ex-cieco (versetti 11.17.35-38), di incontrarsi a faccia a faccia con Gesù Signore per vedere Lui e, in Lui, la verità totale di sé e delle cose. CONSULTORIO DIOCESANO “LA FAMIGLIA”:4 aprile ore 18 al palazzo della Signoria Venerdì 4 aprile gelii Gaudium 30 marzo 2014 4A Domenica di Quaresima Il cieco vedente e i vedenti ciechi Sabato 29 marzo Mattino, Ancona, Convegno su “Scuola Cattolica” La parola della domenica Uomo dove vai? Essere uomo nel XXI secolo Perché fare un convegno sul “maschile” in un momento storico come questo in cui tutti i giorni si parla di identità di genere pensando soprattutto ai diritti delle donne, alla violenza, alle quote rosa? Per quale motivo, nonostante il gran parlare ancora non si riesce a uscire dai ruoli tradizionali del maschile e del femminile? Perché non aiutare gli uomini ad affrontare la grande sfida che hanno davanti a loro: quella di poter prendersi la libertà di rinnovarsi scrollandosi da dosso gli stereotipi della virilità e della prestazione? Non sono forse maturi i tempi per indagare sui motivi culturali e sociali e analizzare con attenzione l’evol- Direttore responsabile Beatrice Testadiferro Comitato editoriale: Vittorio Massaccesi, Giuseppe Quagliani, Antonio Lombardi Responsabile amministrativo Antonio Quaranta Proprietà: Diocesi di Jesi Registrazione Tribunale di Ancona n. 143 del 10.1.1953 Composizione grafica Giampiero Barchiesi Stampa Rotopress International s.r.l, Loreto Spedizione in abbonamento postale Associato alla FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) versi del rapporto tra i sessi nel pieno rispetto di ciascuno? A queste e altre domande ci aspettiamo che risponda il prof. Stefano Ciccone, coordinatore del Parco Scientifico e Tecnologico dell’Università di Roma Tor Vergata e fondatore dell’Associazione”MASCHILE PLURALE” al convegno del 4 aprile alle 18 al palazzo della Signoria organizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e il patrocinio del Comune di Jesi. Noi operatori del Consultorio “La Famiglia” ogni giorno ci imbattiamo in donne che non sanno più chi sono i loro uomini, ma soprattutto con uo- Questo numero è stato chiuso in redazione martedì 25 marzo alle 17 e stampato alle 18 del 25 marzo. Ai sensi dell’articolo 13 del D. Lgs 196/2003 (Codice privacy) si comunica che i dati dei destinatari del giornale sono contenuti in un archivio informatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Saranno mini che non sanno più chi sono. Questi stati d’animo portano spesso a grandi incomprensioni, a lacerazioni familiari, a volte anche alla tanto citata violenza familiare. Percepiamo il bisogno di iniziare a discutere con serenità e con impegno su questi mutamenti che la nostra società sta vivendo. Con il convegno vorremmo offrire alla cittadinanza degli spunti di riflessione e degli stimoli per poter iniziare a pensare alla soluzioni di alcuni problemi con ottica diversa. Egizia Mimmotti Operatore del Consultorio “La Famiglia” utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento, anche per proprie attività istituzionali e per conformarsi ad obblighi di legge. Piazza Federico II, 8 - 60035 Jesi An Tel. 0731.208145, Fax 0731.208145 [email protected] www.vocedellavallesina.it c/c postale 13334602 Codice fiscale 00285690426 Questo giornale è stampato su carta riciclata. ABBONAMENTO ANNUO 35 EURO DI AMICIZIA 40 EURO SOSTENITORE 50 EURO 8 | pastorale 30 marzo 2014 | Voce della Vallesina COMMISSIONE “PRIMO ANNUNCIO E CATECHESI”: IL SECONDO INCONTRO Dove dirigere la pastorale diocesana? Il 19 marzo si è riunita la commissione “Primo annuncio e cate- chesi” presso l’Ufficio di via Lotto per comunicare quanto presentato nel primo incontro, avviare una scelta dell’area da formare e sostenere, accogliere le prospettive ormai note di Papa Francesco nella Evangelii Gaudium e nella sua prassi evangelizzatrice. Serena Sbarbati ha partecipato il 15 marzo a un incontro nazionale dei tre settori (Apostolato Biblico, Disabili e Catecumenato) a Montesilvano. Là è stata presentata la prospettiva dettata dal Papa sulle periferie esistenziali dove andare e da dove farsi illuminare per tutta l’evangelizzazione. Molto interessante la proposta della “inclusione” che supera l’integrazione e riporta tutta la comunità a vivere con tutti l’essenziale della fede. Anche la proposta narrativa con cui accogliere e proporre la Bibbia resta la più adatta per l’annuncio nella sua essenzialità e per la comunicazione tra tutti. L’EG è una miniera di luce per la catechesi dentro tutto il processo di evangelizzazione. Ci sono già studi che la raccolgono. E noi ne siamo entusiasti. Dove dirigere la nostra azione di servizio alla pastorale diocesana? Dal cammino diocesano e oltre ci è sembrato utile dedicarci all’area pastorale che si chiama “Pre e Post Battesimo” . Non si tratta di preparazione al Battesimo, ma di pastorale e catechesi familiare. É come partire dall’inizio (la porta della fede) con la sottolineatura del cammino insieme tra famiglia e comunità e del privilegiare l’adulto. Come fare lo vedremo. La commissione ha anche riflettuto un po’ sulla necessità di offrire anche nella nostra diocesi esperienza di “cortile dei gentili” o comunque di dialogo e primo annuncio. Ora si tratta di vedere se questa proposta trova accoglienza nelle parrocchie. don Mariano Piccotti INAUGURATO IL CENTRO CULTURALE “I CARE” A SAN GIOVANNI BATTISTA DI JESI Per chi abita il cortile più che il tempio Chi conosce la lingua inglese sa che taluni lemmi e, soprattutto, certi verbi, hanno interpretazioni “multiple”: sensi che si adattano alla circostanza del discorso in cui sono inseriti. “I care” è una locuzione che presta il fianco a una serie di traduzioni: “ho cura”, “mi faccio/ prendo carico”, “m’importa, m’interessa”, “ho a cuore” ecc. Certo, l’esatto contrario del “me ne frego”: modo di dire, eredità della cultura fascista del secolo scorso, che, ahimè, ora è nello Zanichelli, perché – si sa – gl’intercalari del linguaggio parlato entrano a far parte (sporcandola) la lingua dantesca... Già, I care: il motto di Don Milani, uomo che si è convertito al Cristianesimo, sarà dopo di lui fatto proprio sia di I CARE, Massimo Raffaeli ha illustrato le linee da numerose Organizzazioni religiose e politiche. Que- programmatiche dell’iniziativa che «nasce nel 2013 e sta frase, scritta su un cartello all’ingresso della Scuo- opera in ideale collegamento con la Confraternita del la di Barbiana, riassumeva le finalità educative di una Sangue Giusto, antichissima istituzione del XIII, prescuola orientata alla coscienza civile e sociale. Un im- sente nella parrocchia di San Giovanni Battista (provepegno che il Milani “politico” (da “polis”, prego!) assun- niente dalla chiesa di San Niccolò, n.d.r.) con funzioni se nella “cura” che gl’importava, gl’interessava, aveva a caritative, assistenziali e di sostentamento». cuore dei suoi ragazzi emarginati a causa della povertà Che con toni quasi da statuto associativo si dica che I CARE “si propone di promuovere l’annuncio della fede intesa in ogni senso. E chi poteva ispirarsi a questa valenza educativa del sa- alla società moderna, rivolgendo il proprio sguardo cerdote Milani? Certamente Mons. Attilio Pastori: una alla complessità delle cose...”, a individuare “nella Rete I vita spesa per i giovani! All’inaugurazione del Centro CARE un gruppo di persone che dedicano un po’ del Culturale “I CARE”, di domenica 16 marzo, presso la loro tempo per l’educazione dei bambini, dei giovani e sua Sede al piano II della parrocchia di San Giovanni degli adulti, convinti che la formazione possa essere reBattista, le parole di Don Attilio dispiegano le ali del ciproca e permanente”, ebbene, proprio qui sta il nucleo progetto: «Nel fiorire di tante iniziative in atto nella della proposta, il suo valore educativo, il suo straordinostra Diocesi, che mirano ad accrescere la fede e la nario potenziale ecumenico nella Chiesa jesina. vita religiosa, avevamo avvertito l’assenza di quelle che “Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti” mirassero a un sostegno o a una proposta destinata a (pensiero ubuntu, commentato pure da Nelson Mancoloro che vivessero il senso più di una ricerca che di dela): è il motto che accompagna il senso del contribuun possesso; a quelli che abitano, al dire del Cardinale to di chiunque voglia far parte della Rete, anche pure Ravasi, il cortile più che direttamente il tempio. in modo occasionale. Per trasmettere competenze e Di fatto, la stagione che coincide con il tempo della for- proporre attività. Il primo elenco di disponibilità e opmazione dell’attuale Consiglio Parrocchiale vedeva me portunità, aggiornato al mese corrente, è disponibile in nella mia giovinezza spesso a Firenze, e in quegli anni Parrocchia. usciva il volume Esperienze Pastorali che contiene il Prossimi appuntamenti saranno: La musica nella shoah, verbo e il senso del motto I care, e questa è una delle a cura del prof. Luca Del Priori (mercoledì 26 marzo, ore 21) e la visione del film Cuore sacro, di Özpetek, ragioni che spiegano il titolo. Nella sala collocata al centro della città, ci proponia- regista turco nazionalizzato italiano, presentato dalla mo di offrire occasioni e incontri a livello qualificato su prof.ssa Piera Scortichini (venerdì 4 aprile, ore 20,30). temi di cultura, scienza, teologia e bibbia, con offerte di Rete I CARE è anche in Facebook, con pubblicazione riviste da poter consultare integrando il servizio della d’idee, proposte e articoli vari. biblioteca diocesana, sia pure in maniera più manegge- I CARE: In Città Ancora Respiriamo Energia... vole e modesta». Presidente sia del Consiglio Pastorale Oreste Mendolìa Gallino notiziebrevi 29 e 30 marzo: Giornata Unitalsi Sabato 29 e domenica 30 marzo l’Unitalsi celebra la sua 13ma edizione della Giornata Nazionale, proponendo - in oltre 3000 piazze italiane – una “piantina d’ulivo”, simbolo di pace e di fratellanza. Il ricavato delle offerte sarà utilizzato dall’Unitalsi per sostenere i progetti di carità in cui l’associazione è impegnata sull’intero territorio nazionale, al servizio delle fasce più disagiate della popolazione, grazie all’impegno dei volontari. 29 marzo: scuole materne paritarie La Cem (Conferenza Episcopale Marchigiana), di concerto con la Fism (scuole d’infanzia) e la Fidae (scuole primarie e superiori) regionali, ha organizzato un Convegno regionale per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica ed in particolare degli esponenti della Regione Marche sulla presenza e sul servizio svolto nella regione dalle scuole paritarie di ispirazione cristiana. Il Convegno si terrà ad Ancona, nell’Aula magna della facoltà di Economia (ex caserma Villarey) nella mattina di sabato 29 marzo alle 9.30. Saranno presenti i nostri Vescovi, interverranno il presidente della Regione Gian Mario Spacca e il dr. Luigi Morgano, segretario nazionale della Fism e che proporrà una relazione sul tema “Le ragioni di una presenza e di un servizio”. 5 aprile: Difendiamo la Vita! Il Centro di Aiuto alla Vita, in collaborazione con il mensile di bioetica Notizie ProVita (www.notizieprovita.it) dedica un pomeriggio al tema della vita, rivolto a tutti, specialmente ai giovani. Sabato 5 aprile, presso la parrocchia San Pietro Martire, la prof.ssa Francesca Romana Poleggi (direttore editoriale di Notizie ProVita) affronterà il tema della meraviglia e della difesa della vita. Nella conferenza, che avrà inizio alle 16, verranno illustrate le tappe che vanno dal concepimento alla nascita, si spiegherà cos’è l’aborto, come è regolato dalla legge 194 e quali conseguenze produce sulla madre, il padre e sugli altri soggetti coinvolti. Notizie dall’Ordine del Santo Sepolcro É già passato un anno dalla scomparsa di mons. Cleto Bellucci (Ancona 23-41921 - Fermo 7 marzo 2013), Arcivescovo emerito di Fermo e priore emerito della nostra sezione. Fece rinascere, guidò, fortificò l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, luogotenenza per l’Italia centrale appenninica, sezione marche nelle Marche e restò al nostro fianco, ascoltata guida, fino alla fine dei suoi giorni, Per questo lo abbiamo voluto ricordare a Fermo e a Torre di Palma. In due iniziative grazie anche alla partecipazione di tanti. Domenica 9 marzo a Fermo presso la cattedrale, Santa Messa celebrata dall’arcivescovo mons. Luigi Conti e poi la preghiera presso la tomba di mons. Bellucci. A Torre di Palme, dopo una frugale conviviale, presso la chiesa di Sant’Agostino la recita del rosario con relativo commento. Infine nella stessa chiesa si è proceduto allo scoprimento di una lapide ricordo dell’Orine. Tutti i componenti dell’Ordine, compresi gli aspiranti, sono invitati a partecipare al prossimo incontro in vista della preparazione alla S. Pasqua. Si terrà a Corinaldo sabato 29 marzo con inizio alle 17, 30 presso il salone del ristorante (g.c.) “I Tigli” per la meditazione sul tema: “La gioia della evangelizzazione” (dalla “Evangelii Gaudium”) che sarà suggerita da mons. Giuseppe Orlandoni, vescovo di Senigallia. Seguirà alle 18,45 la santa Messa presso il santuario di S. Maria Goretti che sarà celebrata dallo stesso presule. Si rammenta che il prossimo incontro connesso con le investiture si terrà a Firenze nei giorni 12-13-14 settembre. É attesa la presenza di tutti i componenti dell’Ordine. Convegno sulla vita religiosa Ogni anno le Religiose della nostra regione (Marche) si ritrovano a Loreto per una giornata di convegno. Il tema di quest’anno è: LE RELIGIOSE SORELLE E MADRI SPIRITUALI! Il 6 aprile sarà una giornata ricca, organizzata con una Tavola rotonda, che vedrà a confronto un sacerdote, una coppia di sposi, due persone separate, e altre presenze che racconteranno come hanno scoperto nella loro vita la vitalità e la maternità spirituale delle Religiose a fianco al loro cammino di maturazione umana e spirituale e nel superamento delle difficoltà. Nel pomeriggio lo SPETTACOLO “Sorelle di sangue”, sarà un omaggio a tutte le donne. La narrazione, la danza, il canto e la musica vogliono celebrare l’esempio di vita di donne che hanno sofferto, donne che hanno lottato, donne che hanno vinto. Lo spettacolo, completamente inedito, mette in evidenza la forza di ogni donna di qualsiasi etnia, estrazione sociale o periodo storico, forza che supera ogni barriera, forza che unisce e risveglia gli animi, forza che asciuga, pulisce e raccoglie il sangue versato di vittime innocenti. Il rosso è il colore che avvolge tutta la narrazione, perché il SANGUE è il filo che percorre la storia e crea alleanza. La celebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Tonucci, concluderà la giornata. Suor Anna Maria Vissani, asc 8 aprile a San Massimiliano Kolbe La Parrocchia San Massimiliano Kolbe di Jesi promuove nel salone parrocchiale martedì 8 aprile alle 21,15 l’incontro “Liberi di credere. Oggi i cristiani continuano ad essere perseguitati in almeno 65 paesi”. Interverrà Giampiero Giacomel, coordinatore di Fundraising CSW di Londra, associazione che si occupa della difesa della libertà religiosa. esperienze | 9 Voce della Vallesina | 30 marzo 2014 19 MARZO: CRONACA DELLA VISITA A PAPA FRANCESCO DA PARTE DI ALCUNI ROSORANI E DI ALTRI CITTADINI “Papà, siate vicini ai figli lasciandoli liberi” vani, adulti, anziani, scolaresche… prendevano posto. Quindi nelle varie lingue sono stati elencati i gruppi. Per questo è stata impiegata quasi un’ora. Ciò spiega il gran numero delle persone presenti circa 80.000: che emozione sentire pronunciare distintamente il nome della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Rosora! Finalmente alle 10,15 è apparso Papa Francesco che con la sua “papamobile” ha fatto il giro della piazza fra l’entusiasmo dei presenti. Gli sguardi commossi di tutte le persone sono stati calamitati da quella figura bianca e sorridente che ci salutava e benediceva. Quindi, salito sul palco a Lui riservato, ha commentato il vangelo del giorno che parlava di San Giuseppe, mettendo in evidenza, visto che era la festa del Papà, la grandezza di questo Santo come educatore. “Ha cresciuto Gesù in età, sapienza e grazia” ha sottolineato Papa Francesco invitando poi tutti i papà ad essere vicini ai loro figli, lasciandoli nello stesso tempo liberi di crescere. Alla fine il Santo Padre si è recato verso il numeroso gruppo degli ammalati, invalidi e portatori di handicap comprendente tanti bambini e giovani con i quali si è intrattenuto a lungo, baciandoli uno ad uno manifestando palesemente un’infinita dolcezza. A questo punto la folla, che fino ad allora aveva seguito composta e in silenzio, ha cominciato a scatenarsi con un tifo che non esiterei a definire da stadio: quelli della prima fila senza alcun motivo si sono alzati in piedi e non solo, sono saliti anche sulle sedie per scattare foto e girare filmini chiamando a gran voce “Francesco” per poterlo immortalare. Il loro esempio è stato imitato da tante altre persone. Costoro hanno impedito, agendo così, la vista del Papa a chi si trovava dietro. Persino i maxischermi erano coperti da questo cordone umano vociante. Il Papa finito di intrattenersi con gli ammalati, comunque non si è avvicinato, né ha risposto con un sorriso o un gesto della mano a chi lo chiamava insistentemente. Perché? Secondo me lo ha fatto volutamente per manifestare la sua contrarietà verso questi comportamenti errati. A mio parere egli ama in egual misura tutti noi anche se predilige i poveri, gli ammalati e i bisognosi di aiuto. Vuole dimostrare così che egli non vuole essere trattato come una star né della canzone, né del calcio, né della politica, ma rispettato come successore di Pietro, e rappresentante di Cristo in terra. Vestito di una modesta tunica bianca e di semplici scarpe ha rievocato in me l’immagine del prete di campagna di un tempo, che spiega il Vangelo con il cuore e in modo semplice da farlo capire a tutti. Sul pullman durante il viaggio di ritorno si è continuato a parlare a lungo della visita a Papa Bergoglio e dei forti sentimenti che ci aveva suscitato. Ci sentivamo tutti più arricchiti e sono sicuro che ognuno, in cuor suo, portava in serbo l’immagine di questo grande Papa così umile. Contemporaneamente ci si sfogava con un misto di rabbia e tristezza contro quelle persone che con il loro atteggiamento rispecchiano ancora una volta l’immagine di una società superficiale, egoista, mancante di rispetto nei confronti degli altri che non considera di certo suoi fratelli. Lamberto Marchetti UOMO DOVE VAI? Essere uomo nel XXI secolo Jesi, 4 aprile 2014 ore 18.00 Palazzo della Signoria Sala Maggiore Relatore: dott. Stefano CICCONE Università Tor Vergata di Roma Referente dell’Associazione “Maschile Plurale” con il Patrocinio del Comune di Jesi FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI JESI Grafica: labostudio Il forte desiderio espresso da alcuni di noi rosorani di vedere da vicino Papa Francesco e di ascoltare le sue parole mi ha spinto a rivolgermi all’agenzia Frasassitour per organizzare un pellegrinaggio di fedeli e non, a San Pietro, mercoledì 19 marzo. Lo stesso desiderio ha fatto sì che i partecipanti (alcuni di Jesi, altri di Moie altri ancora di Angeli, di Mergo e infine di Serra San Quirico) superassero una notte insonne e i vari disagi del viaggio. Così partiti a un’ora canonica (gli jesini all’una, i rosorani alle due) già alle sei del mattino aspettavamo l’apertura dei cancelli mescolati ad altri gruppi ai bordi della piazza di San Pietro per l’occasione transennata, sfidando l’aria rigida del primo mattino. Alle 7,45, finalmente abbiamo avuto l’accesso alla piazza passando attraverso i “metal detector”. Soddisfattissimi siamo riusciti a sederci in seconda fila e mentre aspettavamo l’inizio dell’udienza papale, riscaldati da un pallido sole, ci guardavamo in giro: la piazza andava riempiendosi; una marea di persone provenienti da ogni parte del mondo, gio- Centro Promozionale Famiglia - Consultorio “la famiglia” Piazza Federico II,8 Jesi - Tel. 0731 64464 - e-mail: [email protected] centro promozionale famiglia Consultorio “la famiglia” 10 | in_diocesi 30 marzo 2014 | Voce della Vallesina SI È CONCLUSA LA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO GERARDO NELLA VARIEGATA E COMPLESSA COMUNITÀ DI SAN GIUSEPPE “Accoglienti e annunciatori del Vangelo in parrocchia” Con un impegno alla solidarietà e alla carità si è chiusa domenica scorsa la visita pastorale di don Gerardo a San Giuseppe. Atto finale di un mese intenso di incontri, dibattiti e momenti spirituali forti è stata la solenne celebrazione del pomeriggio in cui il vescovo di Jesi ha tracciato un bilancio di questi giorni nella parrocchia più grande della diocesi. «Il desiderio più grande per vivere la nostra fede è aprire il cuore a Dio. Ringrazio il Signore per le cose belle di questi giorni e ringrazio tutti coloro che ho incontrato. Ed ora? Questa parrocchia è diversa dalle altre. La tavola rotonda sull’integrazione ci dice che qui c’è un altro numero di stranie- quentati per la maggior parte da stranieri». hanno lavorato per questa visita pastorale». ri. Questo comporta la presenza di persone Il vescovo nel suo intervento aveva posto non cristiane, di famiglie povere o in diffi- l’attenzione anche alle famiglie ed ai giovani. La tre giorni di San Giuseppe si era aperta «Ce ne sono tante in difficoltà per la man- venerdì sera con la presentazione della “Via coltà: non possiamo essere indifferenti». Durante la visita pastorale Mons. Rocconi canza di pace ed armonia – aveva detto – Crucis” realizzata dall’artista jesino, Gianha incontrati tutti i gruppi presenti in par- Prendiamo a cuore anche i giovani, i più fra- netto Magrini e collocata all’interno della rocchia, visitato molti malati e partecipato gili di fronte alle difficoltà. Preghiamo anche cappellina della parrocchia. «Questa è un’oa diverse iniziative, come appunto la tavola per le vocazioni sacerdotali, si sostengano e pera in cui è presente la trascendenza di Dio rotonda sulla scuola e l’integrazione, l’as- si incoraggino, si manifesti stima verso quei – aveva spiegato il critico d’arte Gloriano Pasemblea parrocchiale e anche la “Caminada”. ragazzi che intraprendono questa strada». oletti – Nelle quindici immagini non c’è un «Dobbiamo prenderci due impegni – aveva Ad animare la celebrazione era stata la ban- contesto ma solo sfondo bianco. L’opera è detto don Gerardo nella sua omelia – Esse- da “La Lombarda anni ‘70”, che aveva tenuto realizzata a tecnica mista con cera e colori re accoglienti per rendere la vita dei nostri prima della messa un concerto sul sagrato acrilici. Non c’è un disegno preparatorio e le fratelli più semplice ed annunciare Gesù della chiesa. Non erano mancati in con- forme non sono definite. La “Via Crucis” di con la nostra vita di fede, buona, di carità e clusione i ringraziamenti del parroco, don Magrini è la prima di questo tipo a Jesi». santa. La vocazione di questa parrocchia è Giuliano Fiorentini. «Grazie a don Gerardo Giannetto Magrini, nato nel 1938, è stato vivere la solidarietà e l’annuncio del Vange- per la sua disponibilità e per la sua pazienza definito dal parroco don Giuliano Fiorentini lo. Tutto parte dalla nostra fede che ci chia- – aveva detto con tono ironico – Dobbiamo «un uomo giusto»; si dedica alla pittura dalla ma a vivere questi due aspetti. Ringrazio il fare tesoro di ciò che ha detto stasera: l’at- metà degli anni Sessanta, dai tempi dell’AcSignore per le bellissime realtà come l’ora- tenzione ai poveri, far crescere la fede ed an- cademia di Belle Arti di Perugia, i cui cortorio “Don Bosco”, il dopo scuola dell’orato- nunciare il Vangelo. Da qui dobbiamo ripar- si frequenta a partire dal 1965. Alla fine del rio “SanGiu” ed il corso di cucito, tutti fre- tire. Un ringraziamento va a tutti coloro che decennio aderisce alla corrente informale Incontri d’arte e musica barocca 6 aprile: incontro su Evangelii Gaudium al museo è stato sottoposto nel ‘900: quello pittorico-conservativo del 1975, curato da don Marco Melzi, che ha mantenuto la scultura nella sua fattezza di Cristo crocifisso come ci era stata tramandata nel tempo; e quello morfologico-strutturale del 1999, eseguito da Giuliano Rettori, che ha invece riconvertito la scultura al suo aspetto originario di Cristo deposto dalla croce. L’ultimo appuntamento del ciclo è fissato per sabato 29 marzo, sempre alle 17:30, quando il relatore concluderà l’esposizione della sua ricerca storico-stilistica mettendo a confronto l’opera di Jesi con gli altri rari esemplari ancora conservati nelle Marche. Per informazioni [email protected] o 0731.226749. Caterina Marzioni AZIONE CATTOLICA ITALIANA:Delegazione regionale delle Marche Convegno e assemblea elettiva a Loreto L’Azione Cattolica Italiana - Delegazione Regione Marche - comunica la convocazione dell’Assemblea Regionale, simbolicamente intitolata “Alzati e Va’”, e del Consiglio Regionale Elettivo per domenica 30 marzo dalle 8.45 presso l’Istituto Salesiano Madonna di Loreto via San Giovanni Bosco n. 7, Loreto. Il livello regionale, luogo di collegamento e confronto delle Associazioni diocesane delle Marche, vuole offrire, attraverso l’Assemblea regionale ed il Consiglio regionale elettivo, un contributo di riflessione e di studio per un’AC che sa prendere iniziativa, coinvolgersi, accompagnare, fruttificare e festeggiare. Essere associazione è impegno per l’oggi. È impegno per educare alla bellezza, allo sguardo profondo, alla riflessione, alla vita aperta agli altri con la gioia dei Giuseppe Papadia Foto G. Papadia e M. Cerasa notiziebrevi AL MUSEO DIOCESANO UN FINE SETTIMANA PIENO DI INIZIATIVE Week-end ricco di iniziative quello appena trascorso al museo diocesano. Domenica il salone d’ingresso ha ospitato per il terzo anno consecutivo la Rassegna “Concerto a Palazzo. Rarità musicali in luoghi d’arte rari” organizzata dalla Fondazione Lanari: la sala di rappresentanza della famiglia Ripanti, che nel Palazzo abitò dal XVIII secolo, si è trasformata in una meravigliosa cornice per l’esecuzione di un raro programma di musica barocca da parte di due giovanissimi interpreti al clavicembalo e oboe. Sabato si è tenuto invece il secondo incontro del ciclo dedicato alla “Deposizione lignea nelle Marche nei secoli XII e XIII”, nel quale il dott. Emiliani ha presentato, mediante un ricco repertorio fotografico, i due restauri a cui il Cristo deposto duecentesco conservato con i lavori del ciclo “Strutture immaginifiche” e “Ritratti immaginari”. Nel 1976 inizia a dipingere opere su fondo nero raffiguranti strutture cellulari mentre dal 1983 inaugura la sua produzione scultorea recuperando modelli in legno dalla fonderia di una vecchia fabbrica di utensili e macchine agricole di Jesi, assemblandoli in una serie di sculture assai originali ispirate alla ricerca di una sorta di archeologia del moderno. Nella sua vasta produzione figurano anche opere di grande formato ispirate a tematiche sociali e di impegno civile. La “Via Crucis” è stata donata alla parrocchia San Giuseppe. Presente alla cerimonia anche il vescovo Rocconi, che dopo aver tracciato una breve storia della via crucis si è augurato «che possiamo vivere la via crucis come momento di conversione e non solo di sofferenza». testimoni del Signore Risorto, per dare nuova linfa al tessuto sociale e al territorio. Nell’ambito di tali attenzioni e desideri l’assemblea, dopo l’accoglienza e la preghiera del mattino, dialogherà con gli interventi di Mons. Luigi Conti (presidente CEM) e Lisa Moni Bidin (Vicepresidente Nazionale del settore Giovani Ac), a cui seguirà la relazione del delegato Antonella Monteverde e dei settori. A chiusura del mattino verrà celebrata la Messa presieduta da mons. Luigi Conti. Nel pomeriggio, dopo aver condiviso idee e pensieri con le diocesi delle Marche, avranno luogo le operazioni di voto per il rinnovo degli incarichi. Tali servizi divengono espressione ed occasione di compartecipazione e ricchezza per ciascuna realtà Diocesana della Regione. Tre incontri su “Evangelii gaudium”, l’Esortazione Apostolica di Papa Francesco proposti dal Movimento dei Cursillos di Cristianità nella Chiesa di Palazzo Merighi in Corso Matteotti n.35 a Jesi. Il primo appuntamento sarà domenica 6 aprile alle 17,45 sul tema “La gioia del Vangelo” con una conversazione di don Gerardo Rocconi, vescovo di Jesi. L’incontro sarà introdotto dalla musica della Corale Brunella Maggiori di Jesi. «L’intento è quello di portare – spiega Nicola Rocchetti dei Cursillos - attraverso questi tre incontri sull’Evangelii gaudium, la gioia del Vangelo a tutti i cristiani ma anche e soprattutto a tutti quelli che sono lontani dalla Chiesa». 28 marzo: incontro settimanali diocesani delle Marche Il prossimo incontro regionale Fisc (federazione dei settimanali diocesani) è previsto per venerdì 28 marzo a Fermo. Il ritrovo sarà alle 10.30 presso la sede de “La Voce delle Marche” in via Sisto V, per poi raggiungere il vicino Episcopio per un saluto dell’Arcivescovo Mons. Luigi Conti. I lavori proseguiranno nella sede della redazione con il seguente ordine del giorno: riscontro tipografia Rotopress, resoconto consiglio nazionale a Roma, corsi di formazione per giornalisti; meeting giornali cattolici diocesani e on line a San Benedetto del Tronto. Tribunale ecclesiastico marchigiano “Annullati un centinaio di matrimoni. Sposi incapaci di assumere obblighi” è il titolo di un servizio del quotidiano “Il Resto del Carlino” a pagina 20 del 14 marzo per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico regionale piceno. Nel 2013 il Tribunale ha deciso 109 cause delle quali 95 a favore della nullità del matrimonio; i principali motivi di nullità riguardano l’incapacità consensuale. Servizio dedicato a Carlo Urbani su Credere Sulla rivista ‘Credere’ delle Edizioni san Paolo di questa settimana servizio a cura di Vincenzo Varagona su Carlo Urbani alla vigilia dell’11 anniversario della scomparsa, a Bangkok, ucciso dalla Sars. «A Taiwan e ad Hanoi – si legge nell’articolo - Carlo Urbani è un eroe nazionale. Ogni anno, nell’anniversario del 29 marzo, si celebra una grande festa in omaggio al medico che per anni ha operato in quelle zone» vallesina | 11 Voce della Vallesina | 30 marzo 2014 SAN PAOLO DI JESI, DOMENICA 30 MARZO CON FABIO MERLI SAN PAOLO DI JESI: F abio Merli, da fabbro a maestro di musica Un libro racconta la Banda e il Maestro Le bande sono nel suo cuore Ha saputo forgiare i musicisti così come aveva imparato a forgiare il ferro. Oltre mille bambini e ragazzi della Vallesina hanno conosciuto il maestro Merli come insegnante di musica e direttore della banda. Un modo di fare che è rimasto nel cuore di tutti e che lo ha sempre caratterizzato fin dagli inizi, nel marzo 1966 con il primo concerto della banda di San Paolo di Jesi. Fabio Merli è il maestro: conosciu- Domenica 30 marzo, nella chiesa parrocchiale di San Paolo sarà presentato il libro “La Banda Musicale di San Paolo di Jesi e il suo Maestro”, voluto dall’Amministrazione Comunale per onorare il M° Fabio Merli che da oltre cinquant’anni dirige la locale banda e che proprio per sua iniziativa prese nuova vita agli inizi degli anni Sessanta. Durante la presentazione, che si terrà alle 17.30, si esibiranno la Banda e gli Allievi del Corso di Orientamento Musicale. Interverranno il parroco don Michele Cobzaru, il sindaco Cav. Sandro Barcaglioni, il giornalista Terenzio Montesi originario di S. Paolo, l’autore del libro Riccardo Ceccarelli e il maestro Fabio Merli. Il volume ripercorre la storia della banda ma soprattutto nel suo album fotografico evidenzia la prestigiosa carriera musicale del Maestro Merli che ha diretto non solo la formazione musicale di San Paolo, ma anche la Banda “L’Esina” di Moie, la Banda Lombarda-Anni 70 di Santa Maria Nuova, la Banda Città di Staffolo, il Complesso Bandistico Città di Fabriano, il Complesso Bandistico Villa Strada di Cingoli, la Fanfara dei Bersaglieri di Jesi, oltre a far parte di orchestre come The Delvils e Zucchi di Castelplanio. La pubblicazione del libro ha avuto una partecipazione corale di Società, Aziende Industriali Artigiane e Agricole e di privati dell’intero territorio di San Paolo e non solo, segno tangibile della stima verso il maestro Merli e dell’apprezzamento per la sua attività di direttore e di insegnante di musica, continuando a fare sempre l’artigiano, sorretto sempre da un giovanile entusiasmo e dalla passione per la musica riuscendo a contagiare non pochi. CONFARTIGIANATO E ISTITUTO PIERALISI DI JESI In officina per costruirsi il futuro Tra i banchi dell’officina per reinserirsi in società. 15 minori, seguiti dall’Ufficio di Servizio Sociale Minorenni, in particolare collocati presso la Comunità Educativa “Agorà” di Corinaldo, prendono parte a Jesi a un corso di carrozzeria presso i locali dell’Istituto d’Istruzione Superiore “E.Pieralisi” organizzato dalla scuola in collaborazione con la Confartigianato. Questo corso di formazione e avviamento all’esperienza lavorativa ha come finalità il reinserimento e la reintegrazione dei ragazzi in un contesto scolastico e formativo. L’idea di realizzare questa esperienza nasce dallo stimolo del Tribu- nale dei Minori delle Marche e dell’Associazione Agorà di Corinaldo con la dott.ssa Francesca Pizziri. Un processo di reinserimento sociale, curato e seguito dal Tribunale dei Minori USSM di Ancona, gestito dalla dott.ssa Patrizia Giunto con il tutoraggio della dott.ssa Federica Mancini. La formazione di 112 ore con due incontri a settimana si tiene presso i locali dell’Istituto E. Pieralisi di Jesi diretto dal prof. Mario Crescimbeni. Il corso preparerà i 15 ragazzi sugli elementi tecnici di carrozzeria con lezioni teorico-pratiche tenute dai carrozzieri aderenti al progetto e con stage presso le officine associate to per il suo impegno nella musica come direttore di tante bande musicali. Appassionato ed entusiasta, ha impresso la sua grinta e il suo stile in tutti gli ambienti dove è stato chiamato. In occasione del suo ottantesimo compleanno, i suoi familiari e i musicisti della banda L’Esina di Moie, Miriam Giorgi e Simone Ricci, hanno organizzato una festa a sorpresa nel giardino di Maurizio Ceci, a San Paolo di Jesi. Una giornata indimenticabile, il 30 settembre 2012, che il maestro Merli racconta ancora con emozione e con orgoglio e alla quale hanno partecipato ottanta musicisti e tantissimi amici. Le dimostrazioni di amicizia, di stima e di affetto che ha ricevuto da tanti musicisti, dirigenti ed ex dirigenti, rappresentanti delle istituzioni sono state il segno che ha saputo camminare bene, sempre con uno strumento o uno spartito in mano, per promuovere lo studio della musica e la gioia di suonare insieme. Gli Amici della Musica di San Paolo di Jesi, l’Esina di Moie, la Lombarda di Santa Maria Nuova, la banda di Staffolo, la banda di Villa Strada di Cingoli, la banda di Pantiere, la banda della città di Fabriano e La Lombarda Anni 70 lo hanno avuto maestro e guida in tanti concerti, viaggi, raduni, feste… «Ci piace ricordare, a distanza di qualche anno - raccontano i musicanti - il suo grande trasporto per la musica, il suo modo originale di trattare con i ragazzi e le sue proverbiali arrabbiature che passavano volentieri. E poi tutti i soprannomi che dava ai ragazzi: pastarella, lampadina, duce… La banda e il suo maestro ci hanno dato l’occasione di girare l’Italia dove abbiamo sempre avuto successi per la freschezza e l’originalità delle musiche che proponevamo. E un pensiero di gratitudine va a tutti i dirigenti che hanno contribuito, con generosità e lungimiranza, a costruire la storia delle bande». Il maestro Merli mantiene tanti rapporti con coloro che ha incontrato: «Ripenso spesso a tutte le città e ai paesi in Italia e in Europa dove siamo stati con i ragazzi, a quanto ci siamo voluti bene, alle responsabilità che ci siamo presi. Ogni volta che passo in auto o mi fermo a Staffolo, Fabriano, Moie o nella mia San Paolo ho sempre tanta nostalgia dei bei tempi con la banda e il ricordo va sempre a tutti coloro che ho conosciuto e incontrato grazie alla musica. Abbiamo fatto cose grandi e il Signore ci ha sempre aiutato: quanti viaggi, quanti rischi abbiamo corso, siamo andati in paesi poveri dove non c’era niente da mangiare… Prima di andare a Moie, sono stato a Staffolo dove ho imparato le basi per organizzare. Le bande sono nel mio cuore.» «Un maestro può essere una guida nella musica, un riferimento per i ragazzi ma soprattutto un amico»: così lo definisce Marino Giorgi che è stato presidente della banda di Moie quando Merli ne era il direttore e con il quale ha organizzato tanti viaggi in pullman per suonare nei luoghi più diversi, quando si partiva con tutte le attrezzature per cucinare, quando la banda era al centro della vita del paese ed era l’unica occasione per i giovani di viaggiare in Europa». Il maestro Merli ha in casa una sala dedicata al suo lavoro. «Quando vado nella stanza dei ricordi, dove tengo tutti i registri e i 1250 nomi di coloro che hanno frequentato le mie scuole di musica delle bande, provo tanta emozione, mi torna alla memoria tutto il tempo vissuto insieme e sento ancora tanta voglia di fare. Non sono un professore, ho fatto tutto con tanta passione e ogni giorno ringrazio la Provvidenza che mi ha sempre assistito». Beatrice Testadiferro Nelle foto di Simone Ricci due momenti della festa per l’80° compleanno del maestro Merli con i suoi musicanti e con Marino Giorgi di Moie. 12 | arte_spettacolo 30 marzo 2014 | Voce della Vallesina STAFFOLO: I GIOVEDÌ DELLE TISANE E INCONTRI CON AUTORI LOCALI In Biblioteca libri e degustazioni I Giovedì delle Tisane ecco la nuova iniziativa della Biblioteca Comunale di Staffolo. Per ogni giovedì della settimana viene proposta una tisana a tema, con erbe e bacche del territorio, facilmente reperibili e alla portata di tutti. “Un’occasione per imparare a identificare le piante locali e ad apprezzarne le molteplici proprietà officinali” è stata questa l’idea della collaboratrice della biblioteca Aurora Severini, grande appassionata e conoscitrice di erbe spontanee. Qualche tazza, un bollitore, tisane confezionate su ordinazione dall’Erboristeria Oryza di Jesi, ma soprattutto tanta passione per le piante e la natura. L’iniziativa, che ha avuto inizio lo scorso 20 febbraio con la prima tisana a base di melissa, sta riscuotendo un grande successo fra gli utenti e non solo: “Un vero momento di relax, circondati dai libri e un’autentica lezione di erbologia!” hanno commentato gli utenti. Dalle 15 in poi, tutti sono invitati a degustare la tisana, che viene di volta in volta introdotta da una scheda in cui sono elencate le proprietà benefiche e le possibili applicazioni culinarie. “Il nostro obiettivo è quello di rendere la Biblioteca di Staffolo un luogo di incontro per gli utenti, uno spazio accogliente da condivi- dere e da vivere soprattutto. L’amore per la lettura va alimentato. L’iniziativa delle tisane rientra sempre in questo progetto di promozione della biblioteca e della cultura in generale. Unire l’interesse per le piante, riassunto nella tisana, al pia- cere della lettura si è rivelato un grande successo” sono state le parole della nuova operatrice della Biblioteca Iscra Bini, che continua: “Lo scorso 22 marzo abbiamo promosso la presentazione dell’ultimo romanzo La giusta scelta, dello scrittore e giornalista Giancarlo Trapanese. Una serata piacevole e molto partecipata, arricchita dalla performance musicale della cantante chitarrista Grazia Barboni Carniani, interprete di alcuni successi da De André a Joan Baez. Tra gli eventi in programma un fitto calendario per la presentazione di scrittori emergenti locali. Intanto segnaliamo il 29 marzo con la presentazione di Sangue di rosa scarlatta di Vittorio Graziosi, una storia che approfondisce il complesso legame tra padre e figlio. A seguire il 12 aprile sarà la volta del libro Oggi spiego io! Guida per genitori in crescita di Tania Primucci, evento che rientra nella rassegna Scrittori di marca, iniziativa a cura dalla Biblioteca La Fornace di Moie. Il 26 aprile, invece, verrà presentata una raccolta di racconti di autori vari e il 10 maggio prossimo sarà la volta del romanzo L’ultima offensiva di Giovanni Melappioni. Ogni appuntamento è sempre alle 18, sempre presso la Biblioteca Comunale in via del Maestro, 32. Gli eventi saranno anche l’occasione per gli ospiti di gustare un aperitivo con prodotti nostrani: dai formaggi Calvisi ai vini delle aziende agricole Simonetti e Brocani. ORARI DI APERTURA BIBLIOTECA COMUNALE DI STAFFOLO Lunedì – giovedì – venerdì dalle ore 15:00 alle 19:00. Via del Maestro, 32 e-mail: [email protected] tel.: 0731 770418 notiziebrevi Inaugurazione della scuola Sarà inaugurata sabato 29 marzo, alle 10, la scuola dell’infanzia “G. Rodari” di Moie, al termine dei lavori di consolidamento ed adeguamento. Una mattinata di festa per alunni, famiglie e per tutto il personale. Sono previsti interventi di autorità e rappresentanti del mondo della scuola. L’orchestra d’istituto “C. Urbani” allieterà la mattinata. La scuola dell’infanzia, dal settembre 2012, è ospitata nella ex scuola primaria di via Trieste, i cui locali sono stati riadattati alle esigenze dei bambini dai tre ai cinque anni. Sono stati adottati molti accorgimenti per rendere la sede provvisoria confortevole, con adeguamento dei bagni e con una specifica sistemazione delle aule. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare a questo momento e ad accompagnare il ritorno dei piccoli nella sede di via Torino. Raccolta di alimentari Sabato 29 marzo la Croce Rossa Italiana, in collaborazione con Selex, organizza prima giornata di raccolta di generi alimentari su tutto il territorio nazionale. Presso i punti vendita della Vallesina che aderiscono all’iniziativa, saranno presenti dei volontari CRI che raccoglieranno i prodotti donati e ne assicureranno l’imballaggio, il trasporto e lo stoccaggio. I generi alimentari raccolti saranno distribuiti alle famiglie in difficoltà, nelle mense e nei comuni. «Una delle maggiori sfide che la nostra associazione deve affrontare in questo momento di crisi economica e sociale, -ha affermato il presidente nazionale Francesco Rocca- è quella di rafforzare la propria azione per sostenere le sempre più ampie fasce della popolazione che si trovano in condizioni di vulnerabilità.» ROSORA, A PALAZZO LUMINARI LE LETTURE DI PRIMAVERA Le opere di scrittori marchigiani Da domenica 6 aprile a sabato 3 maggio a Rosora si terrà la rassegna “Letture di Primavera 2014”. Aprile e maggio da tempo sono i mesi consacrati al libro e alla lettura in tutta Europa. Infatti, da diciannove anni, il 23 aprile si festeggia la “Giornata mondiale del Libro”, mentre in Italia “Il Maggio dei Libri” è la campagna ideata nel 2011 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per sottolineare il valore sociale del libro per la crescita del nostro Paese. Dopo il successo degli appuntamenti dello scorso anno, il Comune di Rosora promuove altri quattro incontri che valorizzano il talento e l’iniziativa di scrittori del territorio marchigiano. Domenica 6 aprile si inizia con la presentazione di “Tu, Siria” (ed. Comunication project) di Asmae Dachan, giornalista italiana d’origine siriana. Un libro scritto insieme a Yara al Zaitr che denuncia la violenza e la devastazione in corso nel paese orientale ormai da tre anni utilizzando il linguaggio della poesia, mezzo scelto per raccontare la sofferenza di un popolo in modo ancor più efficace del linguaggio giornalistico. Nell’occasione verranno proiettate anche delle immagini del viaggio fatto dall’autrice nel suo paese d’origine. A questo appuntamento seguirà il 12 aprile Maria Grazia Pieretti con “A piccoli passi verso…” (ed. Grafica Sanvitese), una raccolta di favole per piccoli e adulti, presentate in collaborazione con il laboratorio teatrale “I teatranti per caso” dell’associazione culturale “Il risveglio” di Santa Maria Nuova. Il 27 aprile sarà la volta dell’opera “Gherardo Cibo. Dilettante di botanica e pittore di paesi” (ed. Il lavoro editoriale), volume d’arte a cura di Giorgio Mangani e Lucia Tongiorgi Tomasi dedicato ad un personaggio fuori dagli schemi nella storia dell’arte cinquecentesca, “inventore” figurativo del paesaggio arcadico marchigiano. L’ultimo appuntamento sarà sabato 3 maggio con Gianluca Antoni, che presenterà il volume “Il peso specifico dell’amore” (ed. Italic Pequod), secondo romanzo dell’eclettico autore senigalliese che esplora il labirinto dei sentimenti. Ogni appuntamento si svolgerà alle 17,30 a Palazzo Luminari e sarà seguito dalla degustazione dei prodotti gentilmente offerti delle aziende vinicole presenti a Rosora. Per informazioni: Comune di Rosora 0731 813963, Biblioteca Civica 0731 814627. Organizzazione: Eidos soc. coop. 0731 984537, [email protected]. jesi | 13 Voce della Vallesina | 30 marzo 2014 DOMENICA 30 MARZO PER SCOPRIRE CON IL TOURING In città la Penisola del Tesoro Il Touring Club Italiano sceglie Jesi come quarta tappa della Penisola del Tesoro® 2014, l’iniziativa che da quindici anni accompagna soci e simpatizzanti alla scoperta dell’Italia e del suo patrimonio artistico, visitando gli angoli meno conosciuti della Penisola o proponendo gli aspetti più inconsueti del turismo classico. Luoghi di grande fascino ricchi di tesori artistici, naturalistici, tradizioni culturali e artigianali, spesso aperti eccezionalmente per l’occasione. “Da 15 anni in viaggio con l’Italia” è il tema dell’edizione 2014, che si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti per i 120 anni di nascita dell’Associazione. Nelle 14 edizioni passate, la Penisola del Tesoro® ha proposto un’Italia virtuosa che, forte delle tipicità del territorio, ha saputo far convergere i propri valori verso un’immagine internazionalmente riconosciuta, invidiata e imitata. Oltre 110.000 i partecipanti e 164 i luoghi d’eccellenza visitati: numeri di successo che premiano l’iniziativa del Touring. A Jesi domenica 30 marzo il Touring organizza visite guidate (su prenotazione) alla scoperta delle bellezze della città con un itinerario al Palazzo della Signoria che ospita la Biblioteca Planettiana e uno dedicato alla Pinacoteca civica di palazzo Pianetti e alla Galleria di arte contemporanea. Alle 12, inoltre, in piazza della Repubblica, l’Ente Palio di San Floriano propone un’anteprima della rievocazione storica del Palio e alle 16 nel Teatro studio Valeria Moriconi si tiene l’incontro di benvenuto ai partecipanti, accompagnato da un concerto sinfonico dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta dal maestro Stefano Sarzani con musiche del compositore jesino Pergolesi e di altri autori (su prenotazione). Il Touring Club propone numerose altre attività e visite che animeranno la tappa jesina come la Casa Museo ColocciVespucci, con la ricostruzione degli ambienti di vita della nobile famiglia (visite guidate su prenotazione, ogni ora tra le 10.15 e le 15.15) e le Mura con il Torrione di Mezzogiorno (visite guidate senza prenotazione, per massimo 20 persone a volta alle ore 10.15, 11.15 e 12.15). Saranno inoltre aperti per le visite guidate il Teatro Pergolesi (ore 10.15-13.15) ed il Museo Diocesano (ore 10.15-15.15) mentre per conoscere i prodotti tipici e l’artigianato del territorio saranno allestite una mostra di architettura artistica e degustazioni (con possibilità di acquisto) a palazzo Battaglia, come pure assaggi presso l’Enoteca Regionale. Per i più piccoli, inoltre, allo Studio per le Arti della Stampa, che documenta le arti tipografiche a Jesi a partire dal 1472, si svolge un laboratorio (ore 10.30, per bambini di 6-12 anni) e la lettura animata “...c’era una volta un pezzo di legno” (su prenotazione). L’iniziativa prevede una anteprima sabato 29 marzo, con la possibilità, per chi raggiungerà Jesi per il fine settimana, di una visita guidata alla Pinacoteca civica e al Museo Diocesano, e di altre visite libere. Per informazioni e prenotazioni della Penisola del Tesoro: 840.88.88.02 (Pronto Touring). DA JESI LA CONQUISTA DELLA CINA DA PARTE DEGLI ORAFI CNA Nuove opportunità per gli artigiani Cinque alfieri del meglio dell’artigianato orafo marchigiano e la spinta della Cna nel fare rete d’impresa per l’internazionalizzazione e arrivare, per primi, a proporsi a un’area della Cina, la città di Jimo nella regione dello Shandong, a nord del colosso asiatico, con pochi contatti commerciali con le grandi eccellenze internazionali e i prodotti europei. E allora, ecco che nel Progetto Jimo si inseriscono la Cna marchigiana e il suo comparto orafo, con cinque grandi nomi del settore: Giorgio Aguzzi di Fossombrone, vice presidente nazionale Cna, con la sua All Gold (www.allgold.it); Sergio Nicolini di Senigallia, presidente provinciale Cna per l’artigianato artistico (www.ateliergioelli.it); Daniele Burattini di Ancona (www.burattinigioielli. com); Silvano Zanchi di Fermo (www.silvanozanchi.com); Filippo Gatti di San Benedetto del Tronto (www.gattogioielli.it). Il progetto pilota avviato dalla Cna, avvalendosi dell’incontro con l’iniziativa della Euro Top Brand srl di Ancona, è stato seguito e curato da Elisabetta Grilli, responsabile arti- gianato artistico CNA Provincia di Ancona, che accompagnerà la rete d’impresa in Cina per gli incontri istituzionali in previsione con l’associazione orafa cinese e gli amministratori locali. Grazie all’impulso del vicepresidente nazionale CNA Giorgio Aguzzi, la rete orafa marchigiana ha potuto contare anche sul supporto della regione Marche nella risoluzione delle pratiche burocratiche, nella persona del dott. Cristiano Varotti che attenderà l’arrivo del gruppo a Guangzhou. La delegazione marchigiana sarà in Cina per dieci giorni dal 26 marzo prossimo, prima con una serie di incontri e vendite a Canton e quindi nella regione dello Shandong. “Per un’associazione di categoria - spiega Elisabetta Grilli - è primario riuscire a sviluppare progetti e percorsi che permettano di essere pronti a presentarsi sui mercati internazionali. In questa fase la Cina, come confermano gli indicatori, è il principale e più importante approdo per i piccoli del mercato del lusso”. Da aprile a fine luglio, da Fossombrone, Senigallia, Ancona, Fermo e San Benedetto del Trono l’artigianato del lusso sarà presente coi suoi prodotti, i suoi gioielli, la sua raffinatezza negli stand di Jimo, per l’expo e la vendita diretta, da pioniere del Made in Marche nella regione e di una rete di impresa che ha già un suo marchio, MIEGIOIE, e mira a rafforzarsi, riuscendo a creare una vetrina permanente in Cina e una filiera corta per arrivare al consumatore cinese ma anche coreano e giapponese presente in loco. www.citroen.it CITROËN C3 PICASSO BENZINA, GPL, DIESEL ALLO STESSO PREZZO. A NOVEMBRE PUOI SCEGLIERE A 12.990 EURO: Citroën C3 Picasso 1.4 VTi 95 Seduction BENZINA Citroën C3 Picasso 1.4 VTi 95 GPL Airdream Seduction Citroën C3 Picasso 1.6 HDi 90 FAP Seduction DIESEL TI ASPETTIAMO XXXXXXXXXXXXXXXX. 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Offerta valida fino al 30/11/2013. Le foto sono inserite a titolo informativo. [email protected] 1 31/10/13 16.38 14 | attualità JESI 30 marzo 2014 | Voce della Vallesina A CORINALDO CELEBRATO IN TEATRO IL MAESTRO MAURO PORFIRI IL PALAZZO E DINTORNI Ha diretto anche la banda di Jesi Cultura... e cultura Un’esplosione di entusiasmo l’inaugurazione del nostro anno “Jesi città europea dello sport 2014” per la sfilata di centinaia di bambini e adolescenti lungo il nostro Corso e la loro gioia in piazza della repubblica, per il palazzetto Triccoli gremito di oltre tremila presenze, per gli applauditi interventi degli organizzatori e per lo spettacolo super-originale dei Kataklò. E poi la straordinaria “Caminada” di san Giuseppe. É l’esaltazione di tanta cultura fisica e morale, partecipata direttamente dagli jesini, ammirata da tanti altri, frutto di 60 anni di impegno di molti. Ma viene naturale richiamare l’attenzione anche sulle mille iniziative che pure definiamo, propriamente, “culturali”, a prescindere dal tema specifico e dai soggetti che vengono più direttamente invitati a partecipare. Alludo alle tantissime iniziative promosse costantemente da organizzazioni, associazioni, movimenti di vario genere, tutti attenti a temi specifici legati all’aggiornamento, alla storia locale o nazionale, aperti all’arte o alla riflessione filosofica o religiosa, senza disdegnare promozione di momenti di relax amichevoli ecc. Faccio un esempio di iniziative pronte per i prossimi dieci giorni e già ben pubblicizzate: il tradizionale incontro periodico alla Petrucciana, quattro lezioni di storia in occasione del centenario della prima guerra mondiale promosse dal comune, altrettanti incontri di storia legati alla contemporaneità e organizzati dal Centro Studi Marchigiano, tre incontri sullo sport nell’antichità voluti dal nostro Archeoclub, dibattiti sulla “paga del sabato” e sulla presentazione del libro “Noi c’eravamo”… E gli incontri promossi dalla pinacoteca e dal museo diocesano… E tutto questo – salvo quel che mi sfugge in questo momento – a prescindere dall’attività culturale “ordinaria” sia del teatro sia – per esempio – dell’Università degli adulti… Di fronte a tante offerte culturali è d’obbligo, ovviamente, che ciascuno di noi sia costretto a scegliere in base ai propri interessi, al tempo a disposizione, alle… simpatie di chi organizza o di chi parla ecc. Non si può fare diversamente. Ero ancora adolescente quando, responsabile del movimento Giac, mi chiedevo, e ci si chiedeva in tanti, quanto sarebbe utile coordinare tutte le iniziative culturale e affini della nostra città in modo da permettere presenze più incoraggianti e aperte effettivamente a quanti vorrebbero, ma non possono per le inevitabili sovrapposizioni. Erano i tempi… di Adamo ed Eva e ancora oggi siamo in tanti a porci lo stesso tema. Lo dico perché l’argomento in questi giorni è tornato prepotentemente di attualità negli Festa al Teatro di Corinaldo per i 90 anni del M° Mauro Porfiri che per i suoi interessi, per le sue opere di propaganda della cultura musicale, in particolare tra i giovanissimi, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica. Domenica, 23 marzo, il sindaco Matteo Principi, il Presidente provinciale dell’Anbima hanno consegnato a Porfiri attestati di riconoscimento dopo che sul palco si sono avvicendati i coristi ed i componenti la banda cittadina. Il M° Porfiri è ancora ricordato con stima e affetto anche a Jesi dove, per moltissimi anni, ha diretto la Banda Musicale “Città di Jesi - G. B. Pergolesi”. Particolarmente atteso il tradizionale Concerto di Capodanno che il M° corinadese era uso concludere con la coinvolgente Marcia di Radetzkj. Molti degli strumentisti ricordano ancora con soddisfazione quanto avvenuto a Roma, durante un raduno nazionale promosso dall’Anbima quando, durante la sfilata di tutte le bande ha ricevuto i complimenti di emeriti diretto- ri tra i quali quello della Banda dei carabinieri. Al M° Porfiri gli auguri degli Jesini che ancora lo ricordano con stima. Sedulio Brazzini SANITÀ: I PROBLEMI DEL CENTRO DIABETICO DI JESI Undicimila pazienti, sono pochi? incontri con amici ed altri. La storia ha dimostrato che coordinare le iniziative in città, di qualsiasi tipo e genere esse siano, è solo un pio desiderio, matematicamente impossibile per rifiuto dell’ente che dovrebbe coordinare, per l’individualismo che ci domina, per la mancanza di giorni e ore necessarie per venire incontro a tutti se non si dà la possibilità, per legge, di rivoluzionare il calendario da trenta a sessanta giorni al mese. Ma a questo sogno si oppone Madre Terra che, nella sua totale indifferenza verso i nostri piccioli e impercettibili interessi, gira indifferente con lo straordinario e mirabile ritmo di milioni di anni: “Che siano gli uomini ad adattarsi a me e non io a loro”. Non è una novità. v.m. Nella prima foto le associazioni sportive il pomeriggio del 22 marzo in Piazza della Repubblica; nella seconda la sera del 22 maggio al Palatriccoli: da sinistra Francesco Cherubini (presentatore), Gianni Bambozzi (delegato per le Marche dell’Associazione Città Europee dello Sport organismo che ha attribuito il riconoscimento), Massimo Bacci (sindaco di Jesi), Agnese Testadiferro (presentatrice), Maurizio De Magistris (presidente della Consulta dello Sport), Ugo Coltorti (assessore allo sport del comune di Jesi); nella terza foto un momento dell’apprezzatissima esibizione dei Kataklò, Athletic Dance Theatre, che ha proposto settanta minuti di spettacolo di incredibile abilità fisica e sofisticata inventiva. Foto Candolfi. Altre foto dell’evento si possono visionare da Foto Candolfi. Sono due le problematiche più importanti incontri e dibattiti tenutisi in occasione della per il Consiglio Direttivo dell’Associazione giornata mondiale del diabetico ed in quella Tutela Diabetico (ATD) di Jesi: il probabile di svolgimento dell’Assemblea annuale dei declassamento del Centro Diabetico (CAD) Soci. In queste occasioni il dottor Piva svoldi via Montello e la mancata sostituzione ge relazioni scientifiche di grande interesse, del personale medico in maternità. Il declas- particolarmente apprezzate dai presenti. samento, a dire il vero, non riguarda soltan- Ma veniamo al problema personale sanitario. to Jesi, ma i 13 esistenti nelle Marche, così Secondo quanto riferito da Speranza c’è la come già avvenuto per Camerino e Urbino possibilità “che l’Amministrazione di Jesi non dove i diabetici si trovano a doversi “servire” sostituisca la dott.sa Canibus, attualmente nei rispettivi ospedali. Per fronteggiare que- in maternità, come per legge, unico medico sto provvedimento, la Federazione Regionale strutturato oltre al responsabile del centro (il delle Associazioni di tutela dei diritti dei dia- Dr. Piva ndr)”. Tale notizia ha creato preocbetici marchigiani (ATDM) ha promosso una cupazione sia perché oggi tutto è sulle spalle petizione finalizzata a contrastare il declassa- del Dr. Piva, sia anche per il fatto che in un mento/chiusura dei centri, così come a favore altro settore della sanità ciò non è accaduto; della costituzione di un Dipartimento Diabe- “di recente – dice il rag. Speranza – a Jesi si tologico Regionale Trans-murale. Ma ritor- è provveduto alla sostituzione, per materniniamo alla realtà di Jesi; il centro jesino, ci fa tà, del medico di neuropsichiatria infantile, sapere il Presidente dell’ATD, Giovanni Spe- inizialmente bocciata”. Sulla base di questo ranza, assiste qualcosa come 11mila pazienti “precedente” il presidente dell’ATD dice: “Si provenienti dall’area della Vallesina e non segua questo esempio”. Soluzioni di ripiego, solo. Già, perché grazie all’assistenza dei vo- a costo zero, potrebbero essere quelle di dilontari dell’ATD e alla professionalità del dott. rottare a Jesi quei diabetologi impegnati in Walter Piva e del suo staff, al centro jesino si zone dell’Area vasta che lavorano in CAD rivolgono anche pazienti provenienti da loca- con un numero di utenti minore di quelli di lità marchigiane, dall’Umbria e da province Jesi (il riferimento è a Fabriano o Senigallia) limitrofe alla regione. Undicimila diabetici oppure impiegare “il medico sottoutilizzato” non sono certamente pochi, se si considera in servizio nella Casa della Salute di Cingoli che in tutta la regione i cittadini affetti da tale che in passato ha frequentato il CAD e ha patologia sono circa 40mila. Ora ci si doman- fatto domanda di mobilità. da: che interesse c’è a voler declassare il CAD Attualmente l’Associazione è impegnata a jesino quando questo funziona egregiamente far sottoscrivere a tutti i cittadini una petanto che sono oltre 2.200 i soci/pazienti che tizione al fine di sostenere la Federazione hanno sottoscritto l’adesione all’ATD per l’an- Nazionale Regionale contro la chiusura dei centri diabetologici; le adesioni raccolte no in corso? Di questa situazione si è fatto portavoce il saranno consegnate al Presidente della Rerag. Speranza e i membri dello stesso consi- gione Marche. Chi volesse sostenere questa glio direttivo dell’ATD da lui presieduto; una battaglia democratica degli ammalati di diaAssociazione tra le più vecchie nella regione, bete può firmare la petizione sia nella sede essendosi costituita nell’ormai lontano 1985 del Centro, in via Montello, così come nella grazie alla spinta di Massimiliano Gatti ed Farmacia Comunale 1 di via S. Francesco, la altri concittadini sensibili alle problemati- Comunale 2 di via Ancona ed in quelle che che legate a questa malattia. Col passare del hanno aderito alla campagna “Conosciamo tempo l’ATD si è fatta conoscere e negli ulti- il diabete in farmacia”. Convenzione Federmi sette anni, da quando Speranza ne ha as- farma/ATDM. sunto le redini, ha raggiunto un alto grado di Problemi solo apparentemente complessi la apprezzamento riconosciuto dagli utenti che cui risoluzione, invece, appare a portata di hanno ritenuto opportuno dotare il Centro mano. Questo purché ci sia la volontà, da di apparecchiature di alta tecnologia utili per parte dei vertici della sanità, di affrontarli il benessere dei pazienti. Non solo, l’Associa- senza pregiudizi, arroccamenti ideologici e zione ha anche promosso incontri e dibattiti dannosi campanilismi. ai quali hanno partecipato numerosi soggetti; Sedulio Brazzini sport_tempo libero | 15 Voce della Vallesina | 30 marzo 2014 LE MARCHE E IL RUGBY, BINOMIO VINCENTE. GIOCO E VALORI I PROSSIMI GIORNI PER JESI CITTÁ EUROPEA DELLO SPORT Jesi, città dello sport, è stata scelta dalla Federazione Italiana Rugby come sede del Centro di Formazione Regionale. Ragazzi provenienti da tutte le Marche e da San Marino, si allenano a Jesi il lunedì e il mercoledì nel campo Latini. Gli atleti sono seguiti dal tecnico federale Salvatore Rea, dal tecnico della nazionale femminile Andrea Di Giandomenico, dai preparatori atletici Andrea Melon, An- Il rugby sta entrando a scuola, sono state tonio Rea e dal dirigente Francesco Men- aperte diverse nuove accademie e i centri goni. Ben nove atleti marchigiani sono stati di formazione. Le accademie di rugby sono convocati alle “selezioni Asa”, allenamenti luoghi dove i ragazzi studiano e si allenano. intensivi finalizzati alla scelta dei quindici Far parte delle accademie è il sogno di molti ragazzi da inserire nell’accademia rugbistica atleti: si gioca un rugby di alto livello, ci si di Prato. Agli allenamenti, che sono a Prato, prepara a diventare professionisti e si coltiva a Livorno o a Bologna, vengono invitati atle- il sogno di far parte, in futuro, della nazioti toscani, marchigiani e emiliani. Gli atleti nale. Il tecnico Salvatore Rea, responsabile marchigiani interessati provengono da di- del centro di formazione regionale, ricorda a versi club regionali. Dal club jesino (Dottori tutti gli atleti che “entrare in Accademia non e Renzi) da quello ascolano Puglia e Scara- rappresenta né l’unica né l’ultima chance per mucci, da Macerata Carbonari e Del Bianco, poter giocare a rugby ad alti livelli e neanda Falconara Calusio, da Pesaro Piccioli e da che per vestire la maglia azzurra, perché la Senigallia Rocchetti. Nella recente convoca- valutazione “Asa”, nella sua complessità, rapzione Asa di Livorno si sono presentati cin- presenta un “tentativo previsionale” ma nesque atleti marchigiani: alcuni erano assenti suno può veramente prevedere con certezza per infortuni. cosa accadrà fra qualche anno degli attuali «Lo sport è uno strumento per crescere -ha giocatori. detto Rea ai suoi ragazzi- mi aspetto da ogni Il rugby riguarda anche le famiglie dei raatleta determinazione e impegno; un impe- gazzi. Per accompagnare i propri figli all’Asa, gno equilibrato, orientato alla crescita men- si organizzano con permessi o ferie. I genitale, morale, sociale e sportiva per far si che tori di Carbonari, uno dei convocati a Livorai bravi e stupendi ragazzi che siete oggi se- no, per portare il proprio figlio e altri atleguiranno uomini e rugbisti di valore». ti, si sono procurati un pulmino. “Abbiamo Il rugby insegna valori come: gioco di squa- condiviso la strada, la fatica di guidare, ma dra, rispetto dell’avversario e delle regole. È anche il bello dello stare insieme e del conouno sport che valorizza tutti. Ogni ragazzo scersi -ha detto Raffaella”. è importante. Tutti giocano. Tutti contribui- «Una giornata di festa, anche per noi -ha scono al risultato. Ci si abitua a fare insieme: detto un’altra mamma.- A prescindere dall’esito del percorso sportivo, mio figlio nessuno vince da solo! Il rugby insegna che la partita va giocata si ricorderà di questa giornata per le lasagne fino alla fine. Senza mollare mai. Per que- mangiate fuori dall’autogrill e per il clima di sto motivo alcuni dicono che il rugby è so- festa che siamo riusciti a condividere, con prattutto un gioco di cuore. La Federazione le altre famiglie». Un papà ha ricordato che, nazionale ha aperto il Centro di formazio- nei tornei, capita di essere ospiti a casa degli ne regionale di Jesi, per i ragazzi under 16, “avversari”. Questo è il miglior modo per far al fine di permettere loro di divenire atleti vivere ai ragazzi il rispetto dell’avversario. più competenti e completi. La Federazio- Avversari in campo, fratelli dopo la partita. ne sta investendo molto nella formazione. Nel terzo tempo e nella vita. Con “la giornata di sabato 22 marzo che è stata straordinaria, perché la cittadinanza ha risposto in maniera eccellente e le associazioni sportive mi hanno riempito di orgoglio” l’assessore allo sport del Comune di Jesi Ugo Coltorti presenta un ricco calendario con una serie di iniziative non solo sportive ma anche culturali ed educative. Il 26 marzo a Palazzo dei Convegni incontro con Vittorio Munari, ex rugbista e da dodici anni amministratore delegato della Benetton Rugby Treviso nonché commentatore televisivo sui veri valori dello stare insieme che solo con lo sport, e nello specifico nel rugby, si possono conoscere rispettando le regole. A fine marzo a Palazzo Pianetti prende il via il ciclo di tre conferenze sul tema dello sport nel mondo antico a cura dell’Archeoclub d’Italia sede di Jesi. Nello specifico gli ospiti saranno l’archeologo Maurizio Landolfi venerdì 28 marzo con l’ “Agonismo e spirito olimpico presso gli antichi Piceni”; giovedì 3 aprile con la docente Jesi è Centro di Formazione Regionale Incontro sulle norme per gli impianti BASKET LEGA GOLD:jesini ad un passo dalla salvezza Fileni Bpa riceve il Veroli dei tanti ex La Fileni Bpa vede sempre più vicina la salvezza grazie al successo sul Ferentino. Domenica scorsa al PalaTriccoli era finita 88 a 76 per gli arancio-blu, bravi a tenere sempre dietro i laziali. «Siamo partiti un po’ contratti – aveva detto a fine gara il tecnico Piero Coen – ma successivamente ci siamo sciolti e abbiamo giocato meglio. All’inizio la difesa a zona non ha fruttato molto, quando siamo passati a uomo la crescita si è vista». Contro i ciociari il coach jesino aveva rinunciato ad Hoover, bloccato da un problema alla mano sinistra ma aveva ritrovato Goldwire, fermo da gennaio per un infortunio al polpaccio. Lo statunitense (nella foto di Candolfi) aveva messo a referto 16 punti. Per la gara contro Ferentino il palasport jesino si era tinto di blu per la campagna “Basket for fibrosi cistica”, la campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi organiz- zata dalla Lifc (Lega italiana fibrosi cistica) grazie alla stretta collaborazione della Serie A Beko, della Lega Nazionale Pallacanestro e delle società sportive. La classifica dopo l’undicesimo turno di ritorno: Trento 38; Capo D’Orlando 36; Biella, Verona 34; Torino 32; Barcellona 30; Veroli 28; Ferentino, Brescia, Trapani 26; Casale Monferrato 24; Napoli 22; Fileni Bpa Jesi, Trieste 20; Forlì 16; Imola 2 punti. Oggi, domenica 30 marzo, gli arancioblu sono di nuovo al PalaTriccoli per affrontare l’altra laziale del campionato: il Veroli (ore 18) dove giocano i due ex Brett Blizzard, uno degli eroi della promozione in serie A, ed il play Marco Rossi. Un altro ex siede in panchina ed è Luca Ciaboco, oggi assistente del tecnico Ramondino ma con un passato a Jesi da vice, capo allenatore e responsabile del settore giovanile. Giuseppe Papadia di storia Cecilia Favi i protagonisti saranno gli antichi Romani e il loro modo di fare atletica e spettacolo; giovedì 10 aprile “Caccia, tornei e competizioni nel medioevo” con l’archeologo Diego Gnesi Bartolani. I tre incontri avranno inizio alle 18. Il Teatro Studio Valeria Moriconi di Jesi è la cornice di sabato 29 marzo ore 9 per un importante incontro di stampo tecnico organizzato dalla Scuola Regionale dello Sport delle Marche in collaborazione con il Comune di Jesi e la delegazione Coni di Ancona sul delicato e attuale tema della manutenzione e nuove norme degli impianti sportivi. Quest’ultimo è di notevole interesse per coloro che hanno a che fare con la gestione degli impianti anche per le personalità presenti, quali il direttore generale Coni Servizi Spa Michele Uva. Un interesse della nostra regione è sempre più rivolto alla sicurezza delle palestre scolastiche perché sono le strutture più utilizzate. Agnese Testadiferro CALCIO SERIE D:dopo il buon punto a Recanati Derby con la Maceratese La Jesina è uscita indenne dall’insidioso derby con la Recanatese e vede sempre più vicina la salvezza. Domenica scorsa al “Tubaldi” era finita 1 a 1 con gli jesini bravi a replicare in avvio di ripresa al vantaggio dei locali. Al recanatese Di Julio aveva risposto Mattia Cardinali; nel recupero però la traversa aveva salvato i leoncelli dal colpo del ko di Cianni. Per il mister Bacci nella ripresa «c’è stato il cambio di passo decisivo – aveva detto a fine parti- ta – Siamo stati più aggressivi e dinamici». In classifica la Jesina si assesta al nono posto con 39 punti, mentre la zona play-out è ora lontana sei lunghezze. In vetta l’Anconitana vede sempre più vicina la promozione in serie C. Oggi, domenica 30 marzo, al “Carotti” è ancora tempo di derby: arriva la Maceratese (ore 15), quarta forza del campionato, che nell’ultimo turno ne ha incassati ben quattro dalla capolista ed avrà dunque, voglia di rifarsi. Vice 16 | attualità 30 marzo 2014 | Voce della Vallesina MONTECAROTTO: INAUGURATO IL NUOVO EDIFICIO DELLA SCUOLA PRIMARIA CON LA CITTADINANZA, GLI ALUNNI E LE AUTORITÀ Per i giovani l’incontro con il sapere e le radici tecarotto significa una scuola da salvaguardare nel tempo. Una bella sfida per gli amministratori che verranno. Per l’augurio alla scuola primaria andiamo invece al pensiero del maestro Mario Lodi secondo il quale in una scuola deve salire in cattedra la Costituzione per valorizzazione l’individuo in tutte le sue sfaccettature. Maria Cristina Coloso Da sabato 15 marzo 2014 Montecarotto ha la sede della scuola primaria nuova di zecca. Alla presenza delle autorità civili, religiose e militari è stato inaugurato il nuovo edificio scolastico che ospiterà le cinque classi della primaria. Hanno partecipato all’evento non solo insegnanti e bambini con le famiglie ma anche numerosi cittadini che hanno a cuore il futuro dei loro ragazzi. Da tempo si era resa necessaria una sede idonea per le elementari. I vecchi locali di via Risorgimento infatti non erano più agibili dopo gli ultimi eventi sismici. Per fronteggiare le calamità, nel 2008, la scuola, in corso d’anno, è stata trasferita in piazza nei locali della scuola media che, ospitando solo tre classi, aveva a disposizione le aule in uno spazio non del tutto adatto alle esigenze dei bambini, specie dei più piccoli. L’Amministrazione del precedente quinquennio, sensibile a questa esigenza, ha dato il via al lungo iter. La manifestazione è iniziata con un corteo che dalla piazza del paese si è concluso in via Berlinguer nella nuova sede scolastica sempre intitolata a Giuseppe Magagnini, compositore del 1800 di musica sacra e maestro di cappella del duomo di Udine. Dopo l’alzabandiera e il canto dell’inno d’Italia, l’assessore alla pubblica istruzione Patrizia Bramati ha sottolineato come questo evento sia importante per la cittadinanza e per l’amministrazione. Il dirigente scolastico Luigi Censi ha posto l’attenzione sulla qualità che uscirà dalla nuova scuola, dotata di ottimi insegnanti e di tecnologie all’avanguardia non senza ricordare quanto determinante sia per la formazione dei ragazzi l’alleanza tra scuola famiglia e territorio. Speranza che tutti gli scolari abbiano locali adeguati e belli come quelli di Montecarotto è stato l’augurio del sindaco dei ragazzi Andrea Lolli. Non potevano mancare orgoglio e soddisfazione nelle parole del sindaco Mirco Brega: «Abbiamo regalato ai bambini un futuro migliore mettendo a disposizione questo ‘contenitore’ all’avanguardia». «Una struttura in sinergia con l’ambiente, protesa verso il territorio, visibile dalla vetrata aperta verso un panorama mozzafiato - ha spiegato il progettista Gianluigi Mondaini - questo istituto è stato concepito come luogo d’incontro tra giovani generazioni, sapere e radici». L’opera, ultimata in due anni, è costata un milione e 200 mila euro. La nuova struttura è circondata di un ampio spazio verde. É dotata di cinque aule didattiche, una biblioteca, un’aula per gli insegnanti e un laboratorio multimediale, il tutto supportato da rete wireless, lavagne elettroniche, nuovi arredi e vetrate realizzate con vetri termici antirumore. Previsti nel tempo anche la ristrutturazione dell’adiacente palestra e della Scuola dell’Infanzia nonché la nuova sede per la scuola secondaria. Un simpatico spettacolo realizzato dai ragazzi e la benedizione del parroco don Gianfranco Ceci hanno preceduto il taglio del nastro. In seguito tutti i presenti hanno visitato i nuovi locali non senza provare una certa commozione. La sede della nuova scuola primaria di Montecarotto vuole sfidare il futuro. Perché la popolazione scolastica di un paese tende purtroppo a decrescere negli anni a venire. Perché in tempi in cui si tende a centralizzare i servizi,è complesso per un piccolo comune gestire le spese che una simile struttura necessita. L’augurio è che la rinnovata attenzione del governo verso l’edilizia scolastica apra nuovi canali verso il sostegno di tali intenti. L’esperienza insegna che non si vive né del passato né del futuro. La vita guarda al presente. Il presente per Mon- La scuola primaria a Montecarotto nel 1900 Nei primi decenni del secolo scorso la sede della scuola elementare è stata in piazza della Vittoria, in un’ala dell’edificio ricavato dal vecchio ospedale, a sua volta ex convento carmelitano adiacente la chiesa di San Filippo e le classi andavano dalla prima alla quinta. Con l’Opera Balilla sono state istituite tre scuole rurali in contrada Coste, San Nicola e Romita, tutte con identico stile architettonico. In seguito ne è stata aggiunta una a San Lorenzo in una casa privata . In tutte però le classi arrivavano fino alla terza, penalizzando il percorso scolastico di chi risiedeva in campagna e, per studiare, non poteva recarsi tutti i giorni a piedi in paese. In quel periodo Montecarotto è stato sotto la Direzione di Arcevia mentre l’Ispettorato era a Fabriano. I maestri erano tutti reclutati con un regolare concorso statale. I docenti del capoluogo sono stati Vincenzo Giovannelli, Adelia Tozzi, la Perinetti, Caterina Patrignani e Suor Maria Elena Ceccacci. Alla fine degli anni ’50 è sorta per il paese l’esigenza di costruire nuovi locali per la scuola elementare e sono stati realizzati i due edifici di via Risorgimento. I lavori sono stati eseguiti da una ditta locale su progetto di un ingegnere slavo sfollato a Montecarotto durante la seconda guerra mondiale. I maestri che vi hanno insegnato per primi sono stati Ottavio Dini, Giuseppe Melatini, Oscar Baldoni e Biondi Anna Maria. Le classi, maschili e femminili, si alternavano nell’orario mattutino o pomeridiano e inizialmente vi erano solo la prima e la seconda. Nel 1961 sono arrivate anche le terze, le quarte e le quinte. Alla fine degli anni ’60, visto l’elevato numero della popolazione scolastica, Montecarotto diviene sede di Direzione Didattica con i comuni di Serra de’ Conti, Poggio San Marcello e Barbara. Per l’occasione, i due edifici sono stati uniti da un corridoio e sono state costruite tre nuove stanze per ospitare gli uffici di direzione e di segreteria. Nel 1973 sono state chiuse le scuole di campagna e gli alunni sono stati trasferiti tutti nel capoluogo arrivando a formare fino a 10 classi miste e numerose. Sempre dal 1973 ad oggi, le elementari hanno tutte il tempo pieno e il comune si occupa del servizio mensa organizzato in loco con locali adeguati e tutt’oggi attivo e valido. Con il decremento demografico, i paesi vicini che sono stati con la Direzione Didattica di Montecarotto hanno variato nel tempo tanto da deliberarne la chiusura nel 1996, quando la scuola elementare è tornata con Arcevia, oggi sede di Istituto Comprensivo. I vecchi locali di via Risorgimento hanno continuato ad ospitare generazioni di ragazzi montecarottesi fino al 2008, quando gli ultimi eventi sismici ne hanno decretato l’inagibilità. Ad ospitare le attuali cinque classi della primaria sono stati i locali ‘storici’ della scuola media e lo saranno fino a venerdì 28 marzo 2014. Da lunedì 31 sarà il moderno edificio di via Berlinguer a dare ai bambini un’ottica migliore verso il futuro che verrà. mcc a cura di Voce della Vallesina Inserto mensile di cultura eventi e spettacolo nella provincia di Ancona musica teatro_arte cinema_media E. Rava e Barbara Casini Linapolina di Lina Sastri Chiaravalle: Cinema+teatro pag. 3 pag. 4 pag. 5 diocesi luoghidentità “Surrexit, non est hic!” Moie: Cinema Ariston pag. 6 pag. 7 Cicero In Redazione: Francesco Piccioni, Gabriele Prosperi, Silvia Cetoretta 04 14 anno I, n. 1/ aprile 2014 cultura eventi e spettacolo Per condividere insieme Una guida a portata di mano Nell’epoca dei social network “condividere” sembra una parola completamente nuova, quasi un neologismo preso da chissà quale lingua straniera. A volte ci dimentichiamo che la parola esiste da un bel po’ e che sta alla base di ogni strumento di comunicazione. Possedere e soprattutto partecipare insieme: questo nella vita reale può accadere in tanti contesti diversi. Eppure a volte sembriamo dimenticarcene, o lo diamo per scontato. Condividiamo durante una ‘Prima a teatro’, quando ci aggiriamo tra le poltroncine di velluto rosso o quando seguiamo lo spettacolo da un palco all’altro, da cui si aff acciano persone in eleganti vestiti da sera. Saranno loro i veri personaggi dello show? Le storie si ‘celebrano’ all’interno di questi palchetti, ma una volta spente le luci e aperto il sipario, tutti partecipano alla stessa storia, quella che si rappresenta in basso sul palco più grande. Ed ecco che prende vita lo ‘spettacolo dal vivo’, un evento unico e irripetibile. Lo stesso accade al cinema: dei mondi diversi seduti uno a fianco all’altro. Ma appena il film parte, ognuno si ritrova a vivere la stessa storia, a partecipare insieme un evento. Passeggiare per un museo o una galleria fra le opere d’arte che sembrano aver “catturato il tempo”; ritrovare se stessi ascoltando una sinfonia di Mozart, o scatenandosi in un affollato concerto rock, o ancora andare a caccia di sapori durante una sagra. Sono questi alcuni dei luoghi in cui ci si incontra, momenti in cui la parola “condivisione” diventa sinonimo di comunità. Cicero nasce dal desiderio di off rire un buon proposito per uscire di casa e partecipare ai numerosi eventi e manifestazioni presenti sul territorio della Media Vallesina. Un nuovo inserto allegato al settimanale Voce della Vallesina, capace di off rire un’agenda ricca di appuntamenti e di cose interessanti da fare e vivere. Uno strumento efficace unito al vostro abituale giornale che vi guida e invita nei luoghi di spettacolo, arte, cinema, teatro, concerti, feste e manifestazioni varie. Il tutto nel vostro tempo libero e soprattutto, vicino casa vostra! L’inserto mette in agenda tutti gli eventi del mese, e al tempo stesso fornisce approfondimenti culturali volti a favorire una maggiore partecipazione alle manifestazioni del territorio. In altre parole Cicero “presenta l’evento”, lo veste e lo sveste, gli rigira anche i calzini, così - ce lo auguriamo - potrà aiutarvi a risolvere il dilemma: “cosa facciamo questo week end?!” Una bussola per orientarsi – come dice Cloude Debussy della musica - in quel ‘paesaggio’ che non esiste sulle mappe geografiche, ma solo nella nostra mente. [email protected] Redazione Supplemento gratuito n. 1 a Voce della Vallesina del 30/3/2014 2 | eventi in vallesina anno I, n.1/aprile 2014 Tradizionale Rassegna della Passione Moie: Il tempo delle donne Le feste religiose sono da sempre un ottimo spunto di espressione artistico-culturale, soprattutto nelle Marche, dove sagre e r ievocazioni si susseguono quasi settimanalmente. Alcune però lasciano davvero il segno, soprattutto quando r iescono a r iportare in vita qualcosa che r ischierebbe di perdersi nel tempo. Una di queste è la Rassegna della Passione di Polver igi, giunta alla sua 41° edizione. L’importanza di questa r ievocazione non sta tanto in ciò che vedremo il 13 Apr ile, ma in ciò che sentiremo: la R assegna internazionale del canto r ituale di questua vedrà infatti var i gr uppi canor i che, di casa in casa, tra Polver igi e Santa Mar ia Nuova, porteranno ognuno il loro canto particolare sulle strade di Polver igi. La tradizione di portare il buon augur io in tutta la città è antica: la Passione veniva solitamente eseguita da un suonatore di organetto o fisarmonica e da due cantor i che così diffondevano “il verbo cantato” agli altr i gr uppi. Immancabile l’appuntamento per il gr uppo canoro La Macina, nato nel 1968 a Monsano su iniziativa di Gastone Pietr ucci ed alcuni suoi amici appassionati di canto popolare. Si deve forse propr io al gr uppo la nascita di questa r ievocazione, a partire dalle “Passioni” di Monsano per poi stabilirsi a Polver igi. La bellezza di questa iniziativa fu poi contagiosa e ne troviamo delle r iproposizioni in molte città limitrofe, da Morro d’Alba a Montecarotto. Da non perdere anche quest’anno l’appassionante (è propr io il caso di dirlo) appuntamento tra musica e stor ia per le vie G.P. di Polver igi. Cosa vuol dire essere donne oggi? la terza edizione della rassegna “La centralità della questione” di genere, organizzata dall’Amministrazione comunale di Maiolati Spontini, prosegue sulla tematica “Il tempo delle donne”. Un ciclo di incontri, giunto al terzo appuntamento, dove spettatori e associazioni del territorio, come Filia e Quello che le donne non dicono, possono discutere di rispetto, equità e differenze di genere. Il prossimo 4 aprile alle 21 presso la Biblioteca eFFeMMe23 La Fornace di Moie la scrittrice anconetana Nadia Diotallevi discuterà un tema purtroppo di drammatica attualità, “La violenza psicologica sulle donne”. Quest’ultimo dibattito conclude un excursus storico del ruolo sociale della donna, iniziato il 28 febbraio con “La donna tra presente e passato” e il 21 marzo con “La donna nelle Marche di inizio ottocento”. Il 16 maggio la rassegna terminerà con la proiezione del film Tutta la vita davanti di Paolo Virzì. L’originalità dell’iniziativa sta nel confronto diretto tra cittadini, esperti, scrittori e realtà associative, per discutere e approfondire gli argomenti sulle S.C. differenze di genere. Biblioteca eFFeMMe23 di Moie, Maiolati Spontini Polverigi in festa per la quarantunesima edizione La centralità della questione di genere Andrea Antolini, critico cinematografico Autore del volume Hitchcock Umanodisumano La Festa dell’olio chiaro proviene dalla grande tradizione contadina di una città che su questo prodotto ha creato la sua storia, la sua fama e il suo grande prestigio. Monte San Vito, città dell’olio per eccellenza della bassa Vallesina, festeggia proprio il giorno della Domenica delle Palme il frutto del proprio lavoro, assaggiando il prezioso olio nuovo, proveniente dall’ultima molitura. Il cinema del grande maestro Alfred Hitchcock viene affrontato di petto e risolto come un puzzle da Andrea Antolini. Hitchcock. Umanodisumano ha origine dagli studi del videomaker e critico cinematografico esinese, vincitore nel 2009 del premio per la Miglior Tesi di Laurea di Argomento Cinematografico al Fano International Film Festival. L’autore, ripercorrendo con passione e attenzione critica la filmografia del regista, realizza con questo lavoro il ritratto di una delle personalità più importanti e più complesse nella storia del cinema. Conoscere l’antica arte dei mastri cartai Da Roma al Medioevo: lo sport nell’antichità Idealab lancia il workshop dedicato alla carta handmade Continua il ciclo di conferenze promosso dall’Archeoclub Si concludono oggi le iscrizioni al workshop dedicato alla carta fatta a mano, promosso ed organizzato dal laboratorio creativo “Idealab”, Associazione di promozione sociale fondata da Agnese Piccioni. L’originale iniziativa darà la possibilità di apprendere l’antico processo di produzione della carta, una tecnica che soltanto i mastri cartai conoscevano a fondo. Il workshop si svolgerà martedì 1 aprile, dalle 19 alle 22 presso la sede dell’Associazione “Idealab laboratorio creativo”, in Piazza della Libertà 9/b a Castelplanio. Sono previste più fasi di lavoro: la preparazione delle materie prime fibrose, la formazione del foglio con forma di legno e tela metallica ed eventuale filigrana, il distacco del foglio su feltri di lana, l’asciugatura all’aria, la “collatura” con immersione in gelatina o colla, l’asciugatura finale all’aria e lisciatura mediante l’uso del cialandro, uno strumento di forma tronco-conica interamente di pietra focaia, selce, agata o vetro e dalla base ben levigata. Tutti i partecipanti potranno inoltre gustare un aperitivo - cena bio offerto dallo staff di Idealab. Quello di Idealab è un vero e proprio viaggio nel mondo degli antichi mestieri, andati perduti o limitati a mostre ed eventi museali. Un patrimonio che costituisce una parte notevole della nostra cultura e come tale ci arricchisce e ci completa. Per informazioni ed iscrizioni: [email protected], tel. Agnese 3471155211, Rosa 3926493406 S.C. In occasione della nomina di Jesi a Città Europea dello Spor t, L’Archeoclub d’Italia, con il patrocinio del M inistero per i Beni e le Attività Culturali ed il Comune di Jesi, organizza un ciclo di conferenze sul tema dello sport nel mondo antico. Nel secondo appuntamento, previsto giovedì 3 apr ile alle 18 presso Palazzo Pianetti, la docente di stor ia Cecilia Favi parlerà di “Atletismo e spettacolo presso gli antichi Romani”. Il ciclo di incontr i, inauguratosi lo scorso 28 marzo con l’inter vento dell’archeologo Maur izio Landolfi su “Agonismo e spir ito olimpico degli antichi Piceni”, si concluderà il prossimo giovedì 10 apr ile alle 18. L’archeologo medievista Diego Gnesi Bartolani introdur rà “Caccia, tornei e competizioni nel Medioevo”. Un percorso interessante che approfondisce la tematica dello spor t in tutte le sue for me, cultura e costumi. Un’occasione imperdibile per conoscere le usanze in ambito sportivo di grandi popoli del passato, l’introduzione dei giochi olimpici, le caratter istiche delle competizioni, lo svolgimento delle attività e il loro significato nella società delle var ie epoche. Un modo se vogliamo divertente per immaginare gli “antenati” degli sport e atleti odierni. Ingresso libero. Per infor mazioni: Archeoclub Jesi, w w w.archeoclubitalia.it, tel. 0731205519 S.C. cicero musica | 3 Gasparazzo, il nuovo album sulla Resistenza Enrico Rava e Barbara Casini al Pergolesi Memorie e vissuto nella musica della band emiliana Vento Bravo per la stagione sinfonica 2013/2014 curiosità La musica sacra del periodo Barocco, da Bach a Händel e Vivaldi J. S. Bach era convinto che il duro lavoro fosse necessario per raggiungere dei risultati e parte di questa convinzione nasce dalla sua forte religione luterana. Egli scrisse innumerevoli opere musicali dedicate al sacro, tra le più importanti la messa in Si minore e il Magnificat composto nella sua prima versione per i vespri a Lipsia nel 1723, una delle pagine più straordinarie dedicate alla gioia e alla trascendenza dello spirito. Il 1685 fu un anno fortunato per la musica: nasce Bach, ma anche Händel. Allora per acquisire ed imparare tutti gli stili musicali, quello italiano, tedesco e francese, si usava ricopiare le partiture degli altri. Bach imparò così il suo mestiere e un bel giorno durante il duro lavoro di copiatura rimase folgorato da Vivaldi, i suoi concerti lo misero davanti a possibilità del tutto nuove. La più nota composizione sacra di Vivaldi, scritta probabilmente per l’ospedale della Pietà dove lavorava educando le giovani orfane, è un autentico capolavoro, la celebre Gloria. Se Vivaldi e Bach si sono mossi poco dalle loro zone, Händel è stato senz’altro il compositore internazionale per antonomasia. Egli prese il meglio dello stile dei paese in cui lavorava, ma il suo grande amore era l’opera italiana. Ricapitolando, Bach fu celebre per il suo contrappunto, Vivaldi per i suoi concerti e Händel per la diffusione dell’opera italiana nella musica sacra, in cui vi è una vera narrazione del trionfo della natura in tutta la sua bellezza. Ascoltate l’Halleluja! In Germania invece la musica assunse un ruolo importante, fondamentale ai fini del processo di riforma avviato dalla chiesa di Lutero, in cui il coinvolgimento del popolo durante il culto era di massima priorità. Tanto che per far cantare tutti i fedeli si introdussero musiche popolari e melodie che la gente conosceva già, ma con testi differenti. La voce di Barbara Casini e le liriche sonorità del trombettista Enrico Rava incontrano l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta dal maestro Paolo Silvestri. Un imperdibile appuntamento della stagione sinfonica 2013-2014 realizzato in collaborazione con Marche Jazz Network, in cui due star del Jazz italiano solcheranno, il prossimo 28 aprile alle 21, il palco del Teatro G. B. Perglesi di Jesi. Un progetto in coppia che vede Barbara Casini, tra le migliori cantanti del panorama nazionale, ed Enrico Rava, uno dei più importanti trombettisti della scena internazionale, in un incontro dedicato alla musica popolare brasiliana sotto “il vento bravo” di Edu Lobo, importante musicista della seconda generazione della bossanova. Sonorità brasiliane e al tempo stesso nuovi spunti improvvisativi con Rava e Casini ed alcuni giovani musicisti emergenti nel panorama jazz italiano, come il contrabbassista Gabriele Evangelista, il pianista Alessandro Lanzoni ed Enrico Morello. Musiche ed esecutori di rara freschezza, proprio come la tromba di Rava, capace di legare e interagire agli originali arrangiamenti scritti e diretti dal M° Paolo Silvestri per l’orchestra Filarmonica Marchigiana. Nuove soluzioni musicali dai ritmi caldi ed appassionati di Rio de Janeiro, territorio ideale per sperimentare nuove commistioni tra bossanova, Jazz e musica popolare all’interno della grande macchina F.P. orchestrale della FORM. Nella foto: il trombettista Enrico Rava. Nella foto: la band emiliana Gasparazzo La band Emiliana Gasparazzo con il nuovo album Esiste chi resiste sarà in concerto il prossimo 11 aprile alle 22 presso il circolo cittadino di Monsano, per vivere insieme storie, racconti e vicende legate alla Resistenza. L’ultimo album rappresenta per la Band il frutto di anni di lavoro dedicati ad eventi, rappresentazioni teatrali, laboratori con scuole, video-documentari, tutte attività legate alla solidarietà e alla memoria storica. Un impegno quello dei Gasparazzo riconosciuto e valorizzato dai comuni e province di Modena e Reggio Emilia, che da parte loro hanno incoraggiato gli artisti a musicare vicende e protagonisti emiliani della liberazione d’Italia nel 1945. Ed ecco che nel gennaio scorso esce il nuovo album Esiste chi resiste. Ogni canzone nel disco è inesorabilmente legata a un fatto realmente accaduto, ad una storia, ad una lettera perduta, ad un uomo o una donna che ha vissuto sulla sua pelle la Resistenza. La band musicalmente attraversa territori tra reggae, folk e world music e in questo album hanno scelto di utilizzare una diversa soluzione stilistica, a volte vicina alla tradizione folk/prog italiana, abbandonando la forma canzone e utilizzando solo strumenti acustici. Ma è soprattutto nei testi che il progetto si differenzia dai lavori precedenti: emergono dati storici, citazioni, proiezioni al presente e una struttura di tipo narrativo che fa di ogni pezzo un vero racconto testimone di ciò che è F.P. stato. Zibba in concerto alla Biblioteca eFFeMMe23 Per celebrare l’anniversario del 25 aprile alle 21 la Biblioteca eFFeMMe23 di Moie ospiterà il concerto di Zibba e Almalibre, una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano. Un musicista in bilico tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori, tra echi jazz e ritmi in levare . Negli ultimi anni molti i riconoscimenti alla band, tra cui il premio dalle radio italiane come artista più trasmesso negli ultimi cinque anni. Nel 2012 vince la prestigiosa Targa Tenco per il miglior album assoluto, con Come il suono dei passi sulla neve. Nel 2014 vince il Premio della critica “Mia Martini” per la Sezione Nuove Proposte della 64° edizione del Festival di Sanremo con il brano Senza di te. Una musica semplice e diretta che apre una finestra sull’umanità, e da il suo meglio nella dimensione del Live: un viaggio intimo in un mondo fatto di parole calde, vita di tutti i giorni, sesso e amicizia. Vene pulp e bukowskiane accostate a messaggi diritti alla pancia e all’anima. Un concerto da passare all’insegna del divertimento, fra gli spazi della biblioteca eFFeMMe23. F.P. A un secolo esatto dalla composizione Risveglio di una città del rumorista Luigi Russolo, possiamo dire che non erano tanto pazzi visionari questi futuristi! Spazio a fischi, sibili, sbuffi, rombi, scoppi, tonfi, boati, stridori, scricchiolii, fruscii etc. L’uomo può finalmente godere di “un’inebriante orchestra di rumori”, disse Russolo nel lontano 1914. Così tra gli apparecchi capaci di “intonare” rumori cui spesso seguivano lanci di ortaggi nelle sale da concerto, oggi Risveglio di una città compie un secolo e il noise ovvero il ‘rumore’ è diventato parte della musica. 4 | teatro_arte anno I, n.1/aprile 2014 teatro Nella foto: l’attrice Lina Sastri. Napoli sbarca a Jesi: “Linapolina” dell’attrice Lina Sastri Attrice teatrale e cinematografica, cantante popolare e internazionale, la poliedrica Lina Sastri ci stupirà il prossimo 5 aprile al Teatro G. B. Pergolesi con il suo nuovo spettacolo Linapolina – Le stanze del cuore. Uno spettacolo teatrale di prosa che si mescola a una delle voci più importanti della canzone napoletana contemporanea. Le stanze del cuore richiamano l’intimità di questo lavoro, la passione verso la propria città e la propria terra, caratteri fondamentali di una cultura immortale, quella napoletana. «[S]crivendolo, provandolo, mi sono accorta che ogni parola, verso, o nota visitavano uno spazio del palcoscenico, facevano vivere suoni e pensieri». La lunga carriera della Sastri si rispecchia in questo spettacolo, facendo sentire l’eco della sua esperienza attoriale – ricordiamo la sua partecipazione a produzioni teatrali di Antonio Milo, Giuseppe Patroni Griffi e ultimamente sotto la regia di Francesco Rosi. Non solo a teatro: da Ecce Bombo (Nanni Moretti, 1978) a L’inchiesta (Damiano Damiani, 1987), arrivando a Celluloide (Carlo Lizzani, 1995) fino alla visita di Woody Allen in Italia, in To Rome with Love (2012), la Sastri è stata capace di muoversi agilmente anche fuori dalla sala, entrando nelle nostre case attraverso molte produzioni televisive. Quest’esperienza si è poi mescolata alla sua attività musicale, partita già negli anni ’80 e pubblicando numerosi album soprattutto di musica napoletana. Nel 1992 la ricordiamo al Festival di Sanremo con la canzone Femmene ‘e mare. Il legame tra Lina Sastri e la sua terra è forte e si ripercuote in tutta la sua carriera: trasversale e multidimensionale, capace di adattarsi ad ogni circostanza. Proprio come la cultura napoletana da cui scaturisce. G.P. Sotto a chi danza! Tracce di giovane danza d’autore A Jesi le iniziative di aprile e maggio dedicate a Valeria Moriconi Al via il programma delle iniziative 2014 intitolate alla grande attrice Valeria Moriconi, presso il Teatro Studio a lei dedicato. In occasione dell’ottantaduesimo anniversario dalla nascita dell’attrice i vari enti interessati – dal Comune di Jesi alla Fondazione Pergolesi-Spontini, senza dimenticare l’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) e lo stesso Centro Studi e Attività Teatrali Valeria Moriconi – si infittiscono le proposte, soprattutto nei mesi di Aprile e Maggio. Il tutto nell’ambito dell’importante progetto avviato nel 2012 presso il teatro, dal titolo Back to the future!, lo scopo è «di proporre il Centro Studi Valeria Moriconi quale luogo della memoria ma soprattutto quale strumento d’interesse regionale per il sostegno, la progettazione e la ricerca in ambito teatrale, con particolare attenzione alle nuove generazioni». È in questo contesto che il Centro, sfruttando anche le risorse archivistiche del fondo Valeria Moriconi, da il via il prossimo 10 aprile al progetto “Sotto a chi danza! Tracce di giovane danza d’autore dalle Marche”, «un’iniziativa volta a conoscere i più curiosi artisti marchigiani che si occupano di danza contemporanea […] occasioni in cui, nell’arco di un evento teatrale serale, si possono vedere tre o quattro performance di formato breve (15/20 minuti ogni lavoro) e partecipare possibilmente ad un incontro tra pubblico e artisti». La danza, un territorio di difficile esplorazione, entrerà così nella dieta culturale jesina, cercando in particolar modo di attivare i giovani a questa forma d’arte, nel rispetto delle volontà della stessa Valeria Moriconi: “a mio avviso, un teatro che nasce, non può non tener conto delle nuove generazioni, sarà un teatro fatto dai giovani per i giovani”. Il programma definitivo non è stato ancora reso noto, ma l’aspettativa è davvero alta per un progetto ambizioso. Occhi aperti allora e soprattutto preparatevi per un po’ di movimento! G.P. Nasceva ben 450 anni fa, a Strutfordupon-Avon, il 23 Aprile 1564, William Shakespeare, forse il più importante scrittore e drammaturgo in lingua inglese. Le sue opere, a distanza di quasi mezzo millennio, continuano ad affascinare e ad emozionare le platee di tutto il mondo. arte Impara l’arte e mettila da parte Artisti di tutto il mondo l’hanno celebrata. È la Venere di Milo. Nell’aprile del 1820 venne ritrovata spezzata in due parti nell’omonima isola greca da un contadino che subito la nascose. Successivamente sequestrata da ufficiali turchi, pervenne ai francesi che l’acquistarono, la restaurarono e la collocarono al Louvre, dove tuttora si trova. Fu da molti considerata una delle più significative rappresentazioni della bellezza femminile. Ma c’è chi l’ama e chi la critica: Pierre-Auguste Renoir la definì addirittura "un gran gendarme". L’arte contemporanea arriva nella città di Jesi, protagonista di un evento giovane, fresco e aperto alla cultura in tutte le sue forme di espressione. Face’Arts è un concorso nazionale che si svolge in diverse regioni d’Italia e promuovendo e valorizzando l’arte contemporanea, si rivolge agli artisti di tutto il mondo che abbiano compiuto la maggiore età. Organizzato dalla curatrice di eventi d’arte Mary Sperty, con la collaborazione, per la selezione delle opere, del Professore Nuccio Mula, docente universitario e componente dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte, l’evento si propone di creare una sorta di grande palcoscenico ove gli attori sono gli stessi artisti e i fruitori delle opere, parte integrante dell’esperienza artistica. Questo attraverso l’incontro di più linguaggi espressivi che, in sinergia, spingono lo spettatore non semplicemente ad osservare, ma a vivere. Ecco che scultura, pittura, fotografia, musica, danza, letteratura e performance sensoriali si mescolano assieme in un unico evento totale, stimolando l’arricchimento individuale e collettivo. La manifestazione, inauguratasi il 29 marzo 2014 presso la Chiesa di San Nicolò in Corso Matteotti a Jesi, continuerà fino al 12 aprile, tra mostre di pittura, scultura e fotografia, serate collaterali di musica, danza, reading letterari, lungometraggi e aste di beneficienza. Il tutto dando vita ad un’interazione culturale tra arte e territorio. S.C. Nella foto: una delle opere in esposizione all’edizione Face’Arts Marche 2012, Pesaro (particolare). Face’Arts: la cultura in tutte le sue forme cicero cinema_media | 5 cinema Il cinema incontra il teatro film in uscita nelle sale italiane A Chiaravalle un giocoforza vincente Il connubio tra cinema e teatro è forse uno dei fenomeni più importanti che hanno interessato il XX secolo; un secolo in cui, da un lato, una nuova forma di espressione, il cinema, cercava di legittimarsi esteticamente e, dall’altro, il teatro si è sempre più visto spogliato all’inizio di maestranze (attori in primis), poi di storie e infine del pubblico pagante. Oggi, nel XXI secolo, il cinema sta affrontando qualcosa di molto simile verso un’altra forma di espressione già in auge da parecchi decenni ma, forse solo ora, davvero in competizione con la settima arte: la serialità televisiva. Quale modo migliore allora se non trasformare quel connubio che poteva, da certi punti di vista, sembrare una competizione tra cinema e teatro, in un punto di forza? Già, perché cinema e teatro sono due calamite che, anche se spesso si ritrovano fronteggiate sullo stesso polo respingendosi, possono alle volte voltarsi e cercare il polo opposto, unendosi armoniosamente. È questo quello che sta succedendo a Chiaravalle al Teatro Comunale “Valle” dove, riprendendo una tradizione tipica del teatro prerestauro, oggi si ripropone il connubio cinema-teatro attraverso un ciclo di incontri il cui titolo parla da sé: “il cinema a teatro – il teatro nel cinema”. Partito lo scorso 21 febbraio, il ciclo di serate all’insegna di alcuni dei migliori capolavori cinematografici della storia non solo trasporta il grande schermo nel teatro ma pone particolare attenzione anche nel “portare” il grande spettacolo teatrale al cinema, riproponendo film di impostazione teatrale e che al mondo del teatro devono moltissimo. Se in Eva contro Eva (Joseph L. Mankiewicz, 1950) – proiettato lo scorso 21 febbraio – è proprio su un palcoscenico, e nel suo retroscena, che si svolge la complessa storia di gelosia e invidia tra le due magnifiche protagoniste (Bette Davis e Anne Baxter), nel successivo Ed Wood (Tim Burton, 1994) – proiettato lo scorso 14 marzo – si crea un «intreccio fra teatro, cinema e TV in cui i tre media (mal) si influenzano a vicenda». Da non perdere allora gli ultimi due capitoli di questa interessantissima proposta culturale. Venerdì 11 aprile Penelope Cruz, Cecilia Roth e Marisa Paredes ci delizieranno con uno dei capolavori del maestro del melodramma fin de siècle, Pedro Almodóvar, con Tutto su mia madre (1999), in cui i protagonisti cercano di portare in scena il capolavoro drammaturgico di Tennessee Williams, Un tram che si chiama desiderio. A concludere, Venerdì 9 maggio ci aspetta una delle più interessanti novità cinematografiche italiane degli ultimi anni, realizzata dai maestri Paolo e Vittorio Taviani, che con Cesare deve morire (2012) portarono il teatro in un carcere, un carcere al cinema e liberarono così un’espressività che non poteva in alcun G.P. modo essere contenuta dietro delle sbarre. In onore di William Shakespeare e in occasione del 450° anno dalla sua nascita ricordiamo come la sua opera sia poi esondata in ogni settore culturale. La sua figura è entrata anche nel cinema: è del 1900 Il duello di Amleto, primo film della splendida Sarah Bernhardt. Martedì 1 aprile The Special Need - Commedia. Regia di Carlo Zoratti. Con Alex Nazzi, Enea Gabino, Carlo Zoratti, Bruna Savorgnian, Carla Meneghin. Mercoledì 2 aprile Ghost in the Shell - Arise - Animazione. Regia di Kazuchika Kise. Giovedì 3 aprile Nymphomaniac - Volume 1 - Drammatico. Regia di Lars von Trier. Con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia LaBeouf, Christian Slater. Divergent - Azione. Regia di Neil Burger. Con Shailene Woodley, Kate Winslet, Maggie Q, Zoë Kravitz, Ansel Elgort Ti ricordi di me? - Commedia. Regia di Rolando Ravello. Con Edoardo Leo, Ambra Angiolini, Ennio Fantastichini, Paolo Calabresi, Susy Laude. Il pretore - Commedia. Regia di Giulio Base. Con Francesco Pannofino, Sarah Maestri, Mattia Zàccaro Garau, Eliana Miglio, Carlina Torta. Nottetempo - Drammatico. Regia di Francesco Prisco. Con Giorgio Pasotti, Nina Torresi, Gianfelice Imparato, Esther Elisha, Antonio Milo. la parola a... Gabriele Prosperi Perchè l’arte deve essere noiosa? Il cinema lo sa bene: quale che sia la crisi, quella delle sale cinematografiche o quella economica, niente meglio dell’audiovisivo ha saputo adattarsi ai tempi che corrono. Forse non tutti hanno voglia di apprezzare l’ultimo film di Aleksandr Sokurov, e probabilmente pochi marchigiani sono rimasti sconvolti dall’addio al cinema del grande maestro dell’animazione nipponica Hayao Miyazaki. Spesso per la maggior parte delle persone un film impegnativo, autoriale o di profonda ricerca estetica può rimanere difficile, poco apprezzabile o, diciamocela, davvero palloso! E in effetti pensiamoci un po’ su: perché cavolo dovrei mettermi a fare attenzione al montaggio analogico, al gioco di luci e ombre creato da Hitchcock o alle complesse costruzioni di Resnais? Forse aveva davvero ragione Fantozzi: “La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!” se siamo costretti a guardarla quando quello che passa il convento è ciò che davvero vogliamo vedere, per divertirci! Se in questo momento posso guardarmi un bel film sui supereroi, o un mucchio di zombie che vanno a riempirsi la pancia in un centro commerciale, per quale motivo dovrei andare ad annoiarmi davanti a un film di Jean-Luc Godard? Ma da dove nasce la noia al cinema? Da un lato la noia nasce dall’incapacità di capire qualcosa: potrei propinare a mio padre per ore i film di Béla Tarr, ma se non gli do un’infarinatura su Friedrich Nietzsche lo condanno a morte il poveretto! Essa può però nascere anche dall’abitudine, dalla consuetudine di definire “autori di cinema” solo alcuni registi, “film importanti” solo certi colossal, e senza così lasciar spazio a tutte quelle realtà che sono in costante lavoro per divertirci, per emozionarci e spaventarci con il cinema mainstream, quello commerciale. Quel cinema che sì, vuole far soldi, ma che è anche quello in cui l’arte è capace di sprizzare da ogni poro. Sapete che vi dico: avete proprio ragione! Già, perché è proprio nel momento in cui andiamo a divertirci, in cui vogliamo spendere per avere un piacere, che la cultura viene stimolata e che la creatività può trovare un ambiente in cui crescere. Insomma, non lamentiamoci troppo se in un multisala troviamo solo “certo” cinema... perché, in realtà, quello è Cinema. Giovedì 10 aprile Noah - Drammatico. Regia di Darren Aronofsky. Con Russell Crowe, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Douglas Booth, Emma Watson. The Grand Budapest Hotel - Commedia. Regia di Wes Anderson. Con Ralph Fiennes, F. Murray Abraham, Mathieu Amalric, Adrien Brody, Willem Dafoe. Mister Morgan - Commedia. Regia di Sandra Nettelbeck. Con Michael Caine, Clémence Poésy, Justin Kirk, Michèle Goddet, Jane Alexander (I). Un matrimonio da favola - Commedia. Regia di Carlo Vanzina. Con Ricky Memphis, Adriano Giannini, Emilio Solfrizzi, Giorgio Pasotti, Stefania Rocca. Oculus - Horror. Regia di Mike Flanagan. Con Karen Gillan, Katee Sackhoff, Brenton Thwaites, James Lafferty, Rory Cochrane. Giovedì 17 aprile Gigolò per caso - Commedia. Regia di John Turturro. Con John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone, Sofía Vergara, Vanessa Paradis. Rio 2 - Missione Amazzonia - Animazione. Regia di Carlos Saldanha. Transcendence - Azione. Regia di Wally Pfister. Con Johnny Depp, Kate Mara, Morgan Freeman, Rebecca Hall, Cillian Murphy. Mercoledì 23 aprile The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro Avventura. Regia di Marc Webb. Con Andrew Garfield, Emma Stone, Jamie Foxx, Dane DeHaan, Campbell Scott. Giovedì 24 aprile Nymphomaniac - Volume 2 - Drammatico. Regia di Lars von Trier. Con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Willem Dafoe, Mia Goth. Tracks - Attraverso il deserto - Drammatico. Regia di John Curran. Con Mia Wasikowska, Adam Driver, Emma Booth, Rainer Bock, Jessica Tovey. La sedia della felicità - Commedia. Regia di Carlo Mazzacurati. Con Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Fabrizio Bentivoglio, Silvio Orlando, Antonio Albanese. 6 | diocesi anno I, n.1/aprile 2014 Le iniziative della Diocesi “Surrexit, non est hic!”. La Resurrezione di Cristo nell’arte Attività culturali nel mese di aprile Proseguono al Museo diocesano gli incontri in preparazione alla Pasqua Tra le giornate più importanti e ricche sottolineiamo martedì 4 aprile. Alle 18, presso la sala Maggiore del Palazzo della Signoria di Jesi, sarà ospite il dott. Stefano Ciccone dell’Università Tor Vergata di Roma e referente dell’Associazione “Maschile Plurale”. L’incontro, promosso dal Consultorio Promozionale “La Famiglia”, verterà sul principale argomento di ricerca dello studioso, l’identità maschile dell’uomo moderno. Autore di Essere maschi. Tra potere e libertà edito da Rosenberg & Seler, Ciccone aff ronta uno degli argomenti centrali della contemporaneità, il rapporto sociale e culturale tra uomini e donne, tra maschilità e femminilità. Lo stesso giorno il Cineforum avviato presso la Parrocchia di San Giovanni Battista di Jesi presenta Cuore sacro di Ferzan Özpetek, «una riflessione sulla spiritualità non priva di provocazioni» secondo Pino Farinotti, basata sui «doppi» e sulle «coppie degli opposti» secondo il Morandini. Alle 21, presso il centro pastorale diocesano (ex Seminario) di via Lorenzo Lotto avrà luogo il “Seminario di vita nuova nello Spirito”, proposto dal Rinnovamento nello Spirito Santo “Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro (Ez 11,19)” Relatore: don Claudio Procicchiani, Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano. Dall’immagine del sepolcro vuoto alla figura di Cristo che si libra nell’aria, un viaggio alla scoperta dell’iconografia della Resurrezione. Sarà questo il contenuto dell’incontro a cura dalla dott.ssa Giulia Giulianelli che si terrà al museo diocesano di Jesi il prossimo sabato 5 aprile alle 17,30. La rappresentazione di questo tema entra precocemente nell’arte cristiana per tradurre in immagini il racconto evangelico. Un racconto che in realtà descrive solo indirettamente il momento della Resurrezione di Cristo, attraverso l’annuncio alle Pie Donne recatesi al sepolcro, cui vene detto: “Non è qui. È risorto!”. Di riflesso le prime immagini, dedotte alla lettera dai Vangeli, non rappresentano il momento della Resurrezione, ma quello dell’arrivo delle Marie che trovano il sepolcro vuoto e seduto su di esso l’Angelo. Si conclude in questo modo un percorso, quello della vita terrena e umana di Cristo, che si apre e si chiude con l’annuncio di un Angelo. Tale iconografia, tra il XIII e XIV secolo, cede gradualmente il passo alla nuova, prepotentemente dominata dalla figura del Risorto che ora emerge dal sepolcro poggiando un piede sul bordo e brandendo un crociato vessillo, e più tardi sempre più spesso s’innalzerà nell’aria, volteggiando senza peso sul sarcofago scoperto. L’ingresso è gratuito. Per informazioni museo@jesi. chiesacattolica.it o 0731226749 Coro Cardinal Petrucci; una riproposizione di musiche conservate nei Fondi musicali di importanti istituzioni europee (British Museum, Londra; Staatsbibliothek, Berlino e Bodleian Library, Oxford). offerta dalla comunità dei Padri Carmelitani di Jesi. I giovani sono invitati a rendere omaggio alla Vergine Maria, esibendosi in canti e musiche, recitando poesie o presentando foto e lavori artistici. I lavori musicali andranno presentati alla Scuola Pergolesi mentre le poesie, i racconti ed altri elaborati dovranno essere recapitati al Santuario entro il 13 aprile. Regolamento nel sito www.santuariojesi.it. Un argomento sensibile e difficile sarà al centro dell’attenzione nella giornata di mercoledì 5: alle 16 presso la parrocchia San Pietro Martire avrà luogo la Conferenza “Difendiamo la Vita!” tenuta dalla prof.ssa Francesca Romana Poleggi, direttore editoriale del mensile di bioetica Notizie ProVita (www.notizieprovita.it) «sul tema della meraviglia e della difesa della vita, dal concepimento alla nascita, si spiegherà cos’è l’aborto, come è regolato dalla legge 194 e quali conseguenze produce sulla madre, il padre e sugli altri soggetti coinvolti». Molti gli appuntamenti con il Vescovo Mons. Gerardo Rocconi, ospite degli Incontri sull’Esortazione Apostolica di Papa Francesco “Evangelii Gaudium – La gioia del vangelo” giovedì 6 (ore 17,45, presso la Chiesa Palazzo Merighi, Corso Matteotti n. 35, Jesi) , alla presentazione del libro Storie di Elena Mancinelli mercoledì 9 (ore 18, presso la biblioteca diocesana “P. M. Petrucci”) e ovviamente agli incontri di preparazione alla Pasqua di lunedì 14 (ore 18, presso la Parrocchia di San Giovanni Battista, a Jesi). Ricordiamo alle 21,15 di martedì 8 aprile, nel salone parrocchiale della Parrocchia San Massimiliano Kolbe di Jesi, l’incontro “Liberi di credere. Oggi i cristiani continuano ad essere perseguitati in almeno 65 paesi”, con Giampiero Giacomel, coordinatore di Fundraising CSW di Londra, associazione che si occupa della difesa della libertà religiosa. Numerosi gli incontri ci aspettano nel mese pasquale; da non perdere domenica 13 aprile, ore 21,15, la consueta Sacra Rappresentazione della Passione al Parco del Ventaglio di Jesi. Lunedì 14, alle 18,30 nel salone della parrocchia di S. Massimiliano M. Kolbe di Jesi, si terrà l’audizione musicale guidata dal M° Luca Delpriori sullo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi. L’appuntamento pasquale è per il 20 aprile e non c’è modo migliore per festeggiare la festività se non con della buona musica: alle 11,30, presso la Chiesa di San Filippo, Parrocchia di San Giovanni Battista, a Jesi, verrà eseguito Victimæ Paschali Laudes Musica Praecentio, dal Sabato 26 aprile, alle 21, per festeggiare la vigilia della festa della Madonna delle Grazie, al Santuario delle Grazie la serata sarà interamente dedicata ai giovani e cicero luoghidentità | 7 “Essere” significa essere in un luogo, e il luogo è qualcosa di bello, creativo, affascinante, ma i non-luoghi? Qualcosa di triste, brutto privo di relazioni umane “scollati” da qualsiasi territorio; la loro prerogativa è quella di non essere identitari, relazionali, storici di nessun contesto culturale. Quegli spazi della società che si basano sulla surmodernità come centri commerciali, aoutlet, aereoporti, discoteche - chiamati anche nonluoghi – sono posti in cui milioni di individualità si incrociano senza entrare in relazione, sospinti o dal desiderio frenetico di consumare o di accelerare le operazioni quotidiane o come porta di accesso a un cambiamento (reale o simbolico). I non luoghi sono incapaci di integrare in sé i luoghi storici, confinandoli e banalizzandoli in posizioni limitate e circoscritte alla stregua di “curiosità” o di “oggetti interessanti”. Se questi luoghi identitari un giorno cessassero il loro laborioso e silenzioso perfezionamento quotidiano, si smarrirebbe la reale identità e soprattutto la capacità di rinnovarci, proiettarci nel futuro e forse, la vera felicità. Nell’incisione nel tempio di Apollo a Delfi, troviamo la frase “Conosci te stesso”, avevano ragione, scopriamo cosa ci piace davvero, facciamo esperienze e allarghiamo la nostra mappa interiore, e come se non andando ad uno spettacolo che ci piace? F.P. Nella foto: Teatro Comunale di Montecarotto. “Luoghidentità”: una pagina dedicata alla nostra cultura! Il Nuovo Cinema Ariston: un luogo da riscoprire. L’intervista a Lorenzo Gentili A quando risale e a chi è dovuta l’apertura del Nuovo Cinema Ariston di Moie? Il Cinema Ariston è stato inaugurato l’8 settembre 1955, giorno della festa patronale. È stato pensato e voluto dai miei nonni, Mario ed Elda Dottori, e da allora è rimasto di proprietà della mia famiglia, che lo ha sempre gestito con passione. Nel corso degli anni la struttura ha subìto diversi ed importanti restauri ed ammodernamenti, l’ultimo dei quali ha avuto luogo proprio quest’anno, con l’abbandono del vecchio sistema di proiezione mediante pellicola ed il passaggio al digitale. Tutto ciò ha richiesto e richiede un impegno costante, anche dal punto di vista economico, impegno che forse non è razionalmente giustificato, ma si sa, al cuor non si comanda… Nella foto: Nuovo Cinema Ariston di Moie. A Moie il solo luogo dove si può guardare un film in compagnia e magari sgranocchiare qualche pop-corn è il Nuovo Cinema Ariston. L’impresa è da sempre proprietà della famiglia Dottori e attualmente viene gestito da Lorenzo Gentili, che abbiamo incontrato per conoscere la storia e i cambiamenti dello storico cinema. Oggi il cinema si può definire “storico”, ma allora, come venne accolto dalla popolazione di Moie e della Vallesina? A quanto mi dicono, con grande entusiasmo. Quelli erano gli anni d’oro del cinema e la sala era sempre affollata; il cinema era forse l’unico luogo di incontro e di socializzazione del paese, ed andarci era una festa per tutti. Tra l’altro, mio nonno, che ha sempre avuto un piglio imprenditoriale particolarmente spiccato, aveva speso una grossa cifra per allestire una sala che fosse tecnologicamente all’avanguardia, con uno schermo di grandi dimensioni su cui poter proiettare in modalità “cinemascope”, il massimo per quei tempi! bello! A che ora inizia il prossimo spettacolo?” -“Sta per cominciare adesso, signora” -“No! Devo finire di lavare i piatti, non ce la faccio! Mi potete aspettare altri cinque minuti?” -“Ok signora, cerchi di sbrigarsi…”. Ovviamente questa non è la prassi, di norma gli orari li rispettiamo, però noi preferiamo ritardare due minuti per aspettare qualcuno piuttosto che intruppare il pubblico, sigillare la sala e poi mandare mezz’ora di spot pubblicitari. Con l’arrivo delle grandi multisala ed internet il modo di andare al cinema è cambiato moltissimo, ma cos’ha il cinema Ariston che le grandi piattaforme si possono sognare? Noi facciamo il cinema per passione, quindi cerchiamo di offrire un servizio di alta qualità in tutti i suoi aspetti, che vanno dalla cura della sala, alla scelta dei migliori sistemi di proiezione e, ovviamente, alla programmazione. Tuttavia, credo che il valore aggiunto del nostro cinema risieda nell’avere ancora una dimensione a misura d’uomo, cosa che nelle grandi strutture è sempre più difficile trovare. Da noi c’è ancora un rapporto diretto tra i gestori ed i fruitori, che non sono soltanto numeri, ma persone, che ascoltiamo volentieri e delle quali ci piace esaudire le richieste, in questo siamo all’antica. Un aneddoto. Sono in biglietteria, squilla il telefono, sento una voce femminile: “Pronto, è il cinema?” -“Sì” -“Che cosa proiettate?”, dico il titolo, -“Ah, Credi che attività didattiche cinematografiche e/o rassegne di cinema a tema possano diversificare l’offerta, ci aspettano novità nel futuro del Nuovo Cinema Ariston? Come dicevo, noi siamo grandi appassionati di cinema e convinti sostenitori della sua valenza come medium culturale, oltre che come importante strumento di aggregazione sociale, quindi la nostra programmazione, pur tenendo conto delle esigenze del grande pubblico, viene concepita seguendo uno standard qualitativo indubbiamente alto. Oltre a ciò, siamo aperti ad ogni genere di attività culturale integrata che possa arricchire l’offerta e garantire la soddisfazione di una fetta di pubblico quanto più vasta possibile. Purtroppo, in tempi di crisi bisogna anche fare i conti con la realtà e a volte non si riesce a fare tutto ciò che si vorrebbe, però di idee in mente ne abbiamo tante. Intanto, per il mese di aprile è prevista una rassegna di film d’essai, pensata per esaudire tutti gli amanti del cinema d’autore, che ce l’hanno chiesta a gran voce. Un posto particolare nel nostro cuore lo hanno, poi, i ragazzi, e quindi le scuole. Quest’anno abbiamo avuto il piacere di ospitare diversi istituiti scolastici provenienti da paesi vicini della Media Vallesina, per i quali abbiamo proiettato bellissimi film dall’indiscutibile valore pedagogico, inseriti all’interno di percorsi didattici svolti in classe dai docenti. È sempre bello constatare come il cinema possa divenire uno strumento di trasmissione di cultura e valori, e ci auguriamo che un sempre maggior numero di scuole voglia servirsene. Per quanto riguarda le novità, sempre nel contesto di quel processo di innovazione tecnologica che ha interessato la nostra sala, stiamo installando un sistema di ricezione satellitare che ci consentirà di ampliare e diversificare l’offerta per il nostro pubblico. Infatti, accanto alle tradizionali proiezioni cinematografiche, sarà possibile assistere ad eventi live, concerti, spettacoli, opere liriche: pensate che bello poter ascoltare il Concerto di Capodanno di Vienna o assistere ad una prima della Scala a quattro passi da casa, a prezzi modici e con la qualità video e audio del digitale! E poi c’è molto altro in arrivo, ma per ora mi fermo qui; comunque, chi volesse tenersi aggiornato sulla nostra attività e le nostre iniziative può consultare la nostra pagina Facebook “Cinema Nuovo Ariston”, dove è anche possibile lasciare impressioni, commenti o suggerimenti, sempre graditissimi! Insomma, noi siamo qui e ce la mettiamo davvero F.P. tutta! 8 | agenda 1-6/4 anno I, n.1/aprile 2014 I settimana arte * Mostra fotografica di Angelo Iodice Montecarotto, Osteria Sotto le Mura Da Sabato 8 marzo a domenica 6 aprile, tutti i giorni tranne il Martedì dalle ore 19 Per informazioni: https://itit.facebook.com/osteria.sottolemura * Face’arts a cura di Mary Sperti: esposizione di 30 artisti dall’Italia e dall’Estero, presentazione di libri, performance pittoriche e sensoriali. Jesi, Chiesa San Nicolò Dal 29 marzo al 12 aprile Per informazioni: 3393401050 musica * Baticum Band Concerto, Festa Brasil Samba Jesi, Caffè Europa Venerdì 4 aprile, orario aperitivo Per informazioni: https://itit.facebook.com/caffe.europa.1 * Concerto di Valerio Cosi Jesi, Sca TNT Venerdì 4 aprile Per informazioni: https://www.facebook.com/scatnt * Concerto rock dei Nefesh Monsano, Paradise Sabato 5 aprile, ore 20,30 Per informazioni: www.nefesh.eu * Jesi DJ’s Set, con JIV (Elettro Afro Funky) e BERTOMIX (Funky & Disco) Jesi, Polena Lab Sabato 5 aprile, ore 22 Per informazioni: https://itit.facebook.com/pages/PolenaLab/146848462048183 teatro * Linapolina. Le stanze del cuor - concerto spettacolo in prosa, musica e danza, scritto, diretto e interpretato da Lina Sastri Jesi, Teatro Pergolesi Sabato 5 aprile, ore 21 Per informazioni: www.fondazionepergolesispontini.com * Che confusiò Rosina, di Compagnia La Rama Monte San Vito, Teatro La Fortuna Sabato 5 aprile, ore 21:00 Domenica 6 Aprile, ore 17:15 Per informazioni: compagniateatralelarama.blogspot.it * Laboratorio A Scena Aperta - Due scapoli e una bionda; Regia di Vittorio Saccinto Teatro Valle, Chiaravalle Sabato 5 aprile, ore 21,15 Per informazioni: www.comune.chiaravalle.an.it * Laboratorio Itineres - Associazione culturale Teatro dei Cinquequattrini - Finestre; Regia di Silvia Giorgi e Virginia Spadoni Teatro Valle, Chiaravalle Domenica 6 aprile, ore 21,15 Per informazioni: www.comune.chiaravalle.an.it cinema * Cineforum: Cuore Sacro di Ferzan Ozpetek; presentazione e discussione condotta dalla prof.ssa Piera Scortichini. Jesi, Parrocchia di San Giovanni Battista Venerdì 4 aprile, ore 20,30 Per informazioni: www2.glauco.it/jesi/diocesi/home.htm eventi * Workshop “Carta fatta a mano”; a cura di Idealab Laboratorio Creativo, Associazione di promozione sociale Castelplanio, Piazza della Libertà 9/b Martedì 1 aprile, ore 19 Per informazioni: [email protected] * Convegno “Lo sport nell’antichità”, Secondo appuntamento: Atletismo e spettacolo presso gli antichi romani, relatore: Cecilia Favi Jesi, Palazzo Pianetti Giovedì 3 aprile, ore 18 Per informazioni: www.comune.jesi.an.it * “Vado a sfidare la fortuna”: due incontri sul gioco d’azzardo patologico. Primo appuntamento: dibattito pubblico Jesi, Aula Magna I.C. Federico II, Piazza San Savino 1 Giovedì 3 Aprile, ore 17:30 Per informazioni: http://www.cooss.it/it/notizie/16_vadoasfidarelafortuna * Rassegna “La questione di genere: Il tempo delle donne” (3° edizione). Terzo incontro “La Violenza psicologica sulle donne” Moie di Maiolati Spontini, eFFeMMe23 Biblioteca La Fornace Venerdì 4 aprile, ore 21 Per informazioni: www.bibliotecalafornace.it * Presentazione del libro La biblioteca che vorrei di Antonella Agnoli Moie di Maiolati Spontini, eFFeMMe23 Biblioteca La Fornace Venerdì 4 aprile Per informazioni: www.bibliotecalafornace.it * “Vado a sfidare la fortuna”: due incontri sul gioco d’azzardo patologico. Secondo appuntamento: seminario Jesi, Sala al II Piano del Distretto Sanitario di Via Guerri 9 II, Piazza San Savino 1 Venerdì 4 aprile, ore 8,45 Per informazioni: http://www.cooss.it/it/notizie/16_vadoasfidarelafortuna * Convegno “Alimentazione e Salute nello Sport”, Terzo appuntamento: Composizione corporea e dispendio energetico, con Dott. Lino Lentini e gli istruttori Lorenzo Nocelli e Francesco pirani Jesi, Sede del Centro Turistico Giovanile “Vallesina” (C.T.G.), Via Ancona n. 17/bis Venerdì 4 aprile, ore 21,15 Per informazioni: www.comune.jesi.an.it * Scrittori di marca … Parole dai colli al mare … Visitare, conoscere, vivere Jesi e la Vallesina /Francesco Formiconi e Emanuele Ramini. Modera: Riccardo Rossi Proiezione di immagini tratte dal libro e, al termine della presentazione, degustazione di Verdicchi locali. Casa editrice: Stampanova Cupramontana, Sala Consiliare Sabato 5 aprile, ore 17,30 Per informazioni: www.bibliotecalafornace.it * Scrittori di marca … Parole dai colli al mare … “Tu, Siria” / Asmae Dachan e Yara Al Zaitr. Modera: Lucio Tribellini. A seguire degustazione di prodotti tipici offerta dal Comune. Casa editrice: Comunication Project Rosora, Palazzo Luminari Domenica 6 aprile, ore 17,30 Per informazioni: www.bibliotecalafornace.it 7-13/4 Gnesi Bartolani Jesi, Palazzo Pianetti Giovedì 10 aprile, ore 18 Per informazioni: www.comune.jesi.an.it * Convegno “Alimentazione e Salute nello Sport”, Quarto appuntamento: Allenamento funzionale: nuova moda o genesi dell’attività fisica?, con Dott.ssa Margherita Zampetti e gli istruttori Marco Torresi e Michela Santoni Jesi, Sede del Centro Turistico Giovanile “Vallesina” (C.T.G.), Via Ancona n. 17/bis Venerdì 11 aprile, ore 21,15 Per informazioni: www.comune.jesi.an.it * Scrittori di marca … Parole dai colli al mare … Oggi spiego io! / Tania Primucci Interverranno: Gianluca Tesei, Ass. politiche sociali e le Insegnanti della Scuola Primaria Munuzio. Verrà offerta una piccola merenda.Casa editrice: Tipolito Ilari Staffolo, Biblioteca comunale Sabato 12 aprile, ore 16,30 Per informazioni: www.bibliotecalafornace.it * Festa dell’olio chiaro Monte San Vito Domenica 13 aprile * XLI Rassegna Internazionale della Passione Polverigi Domenica 13 aprile Per informazioni: www.macina.net II settimana arte * Corso di cocciopesto, intonaco tradizionale romano impermeabile San Marcello Dall’11 al 13 aprile Per informazioni: http://www.autocostruzionesolare.it/events/ corsodicocciopestointonacotradizionaleromanoper internijesian1113aprile2014 musica * Concerto di Gasparazzo Monsano, Circolo cittadino Venerdì 11 aprile Per informazioni: blog.libero.it/ccm * Concerto di Makhno Jesi, Libero Arbitrio Beershop Venerdì 11 aprile Per informazioni: https://www.facebook.com/ LiberoArbitrioBeerShop * Madamadorè in concerto: Tributo a Fabrizio de Andrè San Marcello, Teatro P. Ferrari Sabato 12 aprile, ore 21,30 Per informazioni: https://www.facebook.com/madamadore. tributofabriziodeandre * 800900 Cajkovskij vs. Casella - Musiche di Ravel, Casella, Cajkovskij e Prokofìev; Violoncello: Umberto Clerici; Direttore: Giuseppe Ratti Chiaravalle, Teatro Vallle Domenica 13 aprile, ore 21,15 Per informazioni: www.fondazionepergolesispontini.com * Concerto di Gastone Pietrucci & La Macina Polverigi, in occasione della Rassegna internazionalie della Passione Domenica 13 aprile Per informazioni: www.macina.net * Concerti a palazzo: Benvenuti in casa Paggi; Musiche di Giovanni Paggi; Pianoforte, soprano: Rosita Tassi; Pianoforte, baritono: Andrea Zepponi. Prima esecuzione in epoca moderna Jesi, Palazzo Baldeschi Balleani Domenica 13 aprile, ore 17,30 Per informazioni: www.comune.jesi.an.it teatro * Sotto a chi danza! Jesi, Teatro Valeria Moriconi Giovedì 10 aprile, ore 21 Per informazioni: www.amatmarche.net/ladanza/ladanzainscena.html * Korpus Polski, scritto ed interpretato da Andrea Caimmi Montecarotto, Teatro Comunale Venerdì 11 aprile, ore 21 Per informazioni: www.fondazionepergolesispontini.com cinema * Il cinema a teatro, il teatro nel cinema: Tutto su mia madre, di Pedro Almodóvar Teatro Valle, Chiaravalle Venerdì 11 aprile, ore 21 Per informazioni: www.comune.chiaravalle.an.it eventi * Incontro “La scuola delle storie” con Eros Miari Moie di Maiolati Spontini, eFFeMMe23 Biblioteca La Fornace Lunedì 7 aprile, ore 17,30 Per informazioni: www.bibliotecalafornace.it * Convegno “Lo sport nell’antichità”, Terzo appuntamento: Caccia, tornei e competizioni nel Medioevo, Relatore: Diego 14-20/4 III settimana musica * 800900 Cajkovskij vs. Casella - Musiche di Ravel, Casella, Cajkovskij e Prokofìev; Violoncello: Umberto Clerici; Direttore: Giuseppe Ratti Jesi, Teatro Pergolesi Lunedì 14 aprile, ore 21 Per informazioni: www.fondazionepergolesispontini.com * Viva Verdi: con Marta Torbidoni (Soprano) e Marta Tacconi (Pianoforte) Teatro Valle, Chiaravalle Lunedì 14 aprile, ore 21,15 Per informazioni: www.comune.chiaravalle.an.it * Concerto DROP - R.A.T.M. Tribute Monsano, Blaster Music Pub Sabato 19 aprile Per informazioni: https://www.facebook.com/blastermusicpub * Musica Praecentio, XXII Edizione: Victimae Pascali Laudes; Coro “Cardinal Petrucci”; Direttore all’organo: M. Martelli Jesi, Chiesa di S. Giovanni Battista Domenica 20 aprile, ore 11,30 Per informazioni: [email protected] * XXXVI Edizione Pasqua Musicale, con la Banda Musicale Città di Staffolo: Dalle Marche agli Stati Uniti Staffolo Domenica 20 aprile Per informazioni: www.bandamusicalestaffolo.info 21-27/4 IV settimana arte * Jesi Foto Festival, Mostre fotografiche di Federico Bravi, Paolo Roscini, Francesca Tilio e Walter Ferro Jesi, Teatro Valeria Moriconi Da venerdì 25 a domenica 4 maggio Per informazioni e orari: jesifotofestival.it musica * Viaggi: da Vivaldi a Gershwin; musiche di Vivaldi, Moody, Piazzolla, Gershwin; Armonica: Gianluca Littera; Primo violino concertatore: Alessandro Cervo Teatro Valle, Chiaravalle Mercoledì 23 aprile, ore 21,15 Per informazioni: www.comune.chiaravalle.an.it * Concerto Secondo Tempo: 883 & Max Pezzali Trbute Band Apiro, Bar Mirò Giovedì 24 aprile, ore 22,30 * Concerto di Zibba e Almalibre Moie di Maiolati Spontini, eFFeMMe23 Biblioteca La Fornace Venerdì 25 aprile Per informazioni: www.bibliotecalafornace.it teatro * Teatro Manet - Viva l’Italia; di Dacia Maraini; Regia di Antonio Lovascio Teatro Valle, Chiaravalle Giovedì 24 aprile, ore 21 Per informazioni: www.comune.chiaravalle.an.it eventi * Festa Nostra Signora di Lurdes, martedì 22 aprile * Festa del patrono San Giuseppe, Castelplanio, venerdì 25 aprile * Festa del patrono San Marco Evangelista, Castelbellino Venerdì 25 aprile