LE MUTAZIONI POSSONO ESSERE SPONTANEE O INDOTTE Avvengono in assenza di uno specifico agente Sono indotte induttore da agenti mutageni • Cause della mutazione spontanea - Tautomeria delle basi del DNA - Errori della DNA polimerasi - Difetti nei sistemi di riparazione - Trasposoni o Retrotrasposoni attivi (es. linea di mais con trasposone Mu attivo) Sostanze mutagene naturalmente presenti nell’ambiente Condizioni genetiche particolari (cromosomi dicentrici, gene sticky di mais) Sbalzi di temperatura poliploidia, aneuploidia TASSO DI MUTAZIONE SPONTANEA IN ALCUNI ORGANISMI Tasso di mutazione spontanea di geni di organismi diversi. Organismo carattere r -> r+ h+ -> h * tasso di mutazione 1x10-8 3x10-9 fago lisi ambito d’ospite Escherichia coli resistenza alla penicillina pens->penr resistenza alla streptomicina strs->strr istidina his+->hishis-->his+ arginina arg-->arg+ triptofano trp-->trp+ 1x10-7 4x10-10 2x10-6 4x10-8 4x10-9 6x10-8 Zea mays cariosside porpora colore dell’aleurone cariosside grinzosa Pr -> pr C -> c Sh -> sh 1x10-5 2x10-6 1x10-6 Drosophila melanogaster corpo corpo occhi occhi e+ -> e y+ -> y w+ -> w bw+ -> bw 2x10-5 1x10-4 4x10-5 3x10-5 Mus musculus pelo bruno albinismo b+ -> b c+ -> c 4x10-7 1x10-6 Homo sapiens microftalmia retinoblastoma sordità 5x10-6 1x10-5 5x10-5 emofilia A emofilia B sordità idrocefalo morbo di Parkinson 1x10-5 5x10-7 5x10-6 3x10-6 1x10-7 dominanti autosomici legati al sesso nero giallo bianchi bruni FORME TAUTOMERICHE DELLE BASI DEL DNA LE FORME TAUTOMERICHE RARE DELLE BASI COMPIONO APPAIAMENTI ERRATI L’APPAIAMENTO ERRATO DELLE BASI PORTA ALLA MUTAZIONE • Meccanismo che porta alla sostituzione di base: errore di appaiamento a causa della tautomeria delle basi durante la replicazione ORIGINE SPONTANEA DI MUTAZIONI PER INSERZIONE O DELEZIONE GLI ELEMENTI TRASPONIBILI COME FONTE DI MUTAZIONI SPONTANEE la reazione di trasposizione/integrazione nella sequenza bersaglio Retro LTR LTR LTR LTR LTR LTR Si producono duplicazioni dirette di brevi sequenze nella sequenza bersaglio L’inserimento di un Elemento trasponibile in un gene causa la perdita di funzione del gene UN ESEMPIO DI MUTAZIONE DOVUTA ALL’ INSERZIONE DI UN ELEMENTO TRASPONIBILE Mutazione da Pinot nero a Pinot bianco GRET1 (GRAPE RETROTRASPOSON 1) è un retrotrasposone di tipo Gypsy che durante la domesticazione si è inserito nel gene codificante un fattore di trascrizione (VvMybA1) fondamentale nella regolazione della biosintesi delle antocianine, inattivandolo. I girasoli mutanti di Van Gogh Il fenotipo crisantemoide è causato dalla inserzione di un trasposone CACTA nel promotore del gene Ha CyC2c (CYCLOIDEA) che codifica un fattore di trascrizione che controlla la formazione dei fiori esterni del capolino L’ inserimento del Trasposone impedisce che il gene venga bloccato così funziona e si formano fiori simili a quelli esterni nel centro del capolino L’ ARANCIO ROSSO SICILIANO IL GENE RUBY codifica un fattore di trascrizione che attiva la espressione del gene coinvolto nella sintesi degli antociani IL FREDDO ATTIVA LA TRACRIZIONE DI UN RETRO DI TIPO COPIA E QUESTO FAVORISCE LA TRASCRIZIONE DI RUBY QUANDO SI ABBASSA LA TEMPERATURA PERCHE’ NELLA LTR E’ PRESENTE UN PROMOTORE CHE RISPONDE AL FREDDO L’ ARANCIO ROSSO SICILIANO LA POLPA BIANCA O GIALLA DELLA PESCA VIA DELLA BIOSINTESI DEI CAROTENI Gene CCD4 che degrada i carotenoidi LA POLPA BIANCA O GIALLA DELLA PESCA Gene CCD4 Gene CCD4 L’inserimento di un Retro di tipo Copia in un introne inattiva il gene forse rendendo instabile il messaggero che viene prodotto CARATTERIZZAZIONE DEL LOCUS LTP DI GIRASOLE Il gene LTP codifica una lipid transfer protein In girasole è una famiglia multigenica composta da 5 geni, in due geni si sono inseriti Retrotrasposoni giallo : sequenza codificante viola : introne Le regioni a monte di ciascun gene LTP contengono diverse sequenze cis-promotrici, indicando che, dopo la duplicazione genica, le varie copie hanno acquisito una specificità di regolazione. ORIGINE DELLE MUTAZIONI CROMOSOMICHE SPONTANEE Ricombinazione tra sequenze ripetute Crossing over intracromatidico Crossing-over ineguale Crossing-over tra cromosomi non omologhi MUTAZIONI CROMOSOMICHE I NDOTTE DAI TRASPOSONI Ricombinazione omologa ineguale Il crossing over tra trasposoni sullo stesso cromosoma produce delezioni e inversioni DELEZIONI INVERSIONI LE MUTAZONI INDOTTE DA AGENTI MUTAGENI Gli agenti mutageni si dividono in due categorie: MUTAGENI CHIMICI: sostanze chimiche ad azione mutagena MUTAGENI FISICI: radiazioni ionizzanti come raggi x; ; neutroni radiazioni non ionizzanti come raggi UV MUTAGENI CHIMICI: 1° gruppo analoghi di basi 2° gruppo agenti alchilanti idrossilammina acido nitroso 3° gruppo sostanze intercalanti 1° gruppo: ANALOGHI DI BASI 2-aminopurina (2A P) analogo della Adenina (a) Nel suo stato normale la 2AP si lega alla timina; (b) nel suo stato raro la 2AP si lega alla citosina. 5-bromouracile (5BU) analogo della Timina (a) Nel suo stato normale il 5BU si appaia con l'adenina; (b) nel suo stato raro il 5BU si appaia con la guanina MECCANISMO DI AZIONE DELLA 2-AMMINOPURINA MECCANISMO DI AZIONE DEL 5-BROMOURACILE 2° gruppo: MODIFICATORI DI BASI Azione di tre agenti modificatori di basi e appaiamento nel DNA delle basi modificate • L’ etilmetansulfonato (EMS), è un agente alchilante, alchila la guanina e la timina. • L'acido nitroso (HNO2 ) modifica la guanina, la citosina e l'adenina. (Deamminazione) La deamminazione della citosina e dell'adenina causa mutazione, la deamminazione della guanina non causa mutazione. • L'idrossilamina (NH2OH) reagisce solo con la citosina (idrossilazione) AGENTI ALCHILANTI • semplici: alchil-solfati (dimetil-solfato, dietil-solfato, etilen-etan-solfato) composti N-nitroso (dimetilnitroso-amina, metilnitrosourea, N-alchil-N’-nitroN-nitrosoguanidina) • ciclici: epossidi (ossido di etilene), lattoni (-propiolattone), iprite, azoto-iprite, etileneimmina Etil Metansulfonato Dietil Sulfonato Etilenimina SITI PREFERENZIALI DI ALCHILAZIONE MUTAGENICITÀ DEGLI ALCHILANTI • meccanismo n. 1 errore di appaiamento MUTAGENICITÀ DEGLI ALCHILANTI • meccanismo n. 2 depurinazione La depurinazione è la perdita di una purina, (in questo caso una metil-guanina) di una singola elica di DNA. Lo scheletro zucchero-fosfato non è rotto. COME UN ALCHILANTE PUÒ INDURRE LA MUTAZIONE • la base alchilata viene rimossa Alla 1a duplicazione, in corrispondenza della guanina mancante si può inserire, sull’elica neoformata, uno qualunque dei quattro nucleotidi Alla 2a duplicazione del DNA, ognuno dei nuovi nucleotidi inseriti si appaia correttamente con la base complementare. Di conseguenza, alla coppia GC si possono sostituire, con uguale frequenza, le coppie GC, AT, CG, TA. 3° gruppo: INTERCALANTI • Struttura di agenti intercalanti: proflavina e arancio di acridina. • Le molecole di proflavina o arancio di acridina (viola) si intercalano tra due basi (giallo) della molecola di DNA. MUTAZIONI FRAMESHIFT (b) Mutazione frameshift per inserzione, causata dall'inserimento dell'agente intercalante nell'elica stampo. (c) Mutazione frameshift per delezione, causata dall'inserimento dell'agente intercalante nell'elica di neosintesi. MUTAGENI FISICI radiazioni ionizzanti: elettroni, particelle , neutroni e protoni (di natura corpuscolata) raggi X, raggi , raggi cosmici (di natura elettromagnetica) radiazioni non ionizzanti: raggi ultravioletti. EFFETTO DIRETTO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI In alto: la radiazione ha provocato una lesione ai due bracci di un cromosoma (1): se le lesioni non sono riparate, si può formare un anello più due frammenti (2) o lo scambio fra le estremità dei bracci cromosomici (3). In basso: due cromosomi hanno subìto una lesione in un braccio (4): se le lesioni non sono riparate, si può avere scambio delle due estremità (5) o formazione di un dicentrico più due frammenti (6). EFFETTO INDIRETTO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI • Attraverso il processo di ionizzazione cioè la formazione di elettroni e atomi ionizzati A A+ + e- Gli ioni a loro volta collidono con altri atomi e producono il rilascio di altri elettroni così si forma un cono di coppie di ioni lungo il percorso dei raggi X che attraversano la materia vivente Gli atomi ionizzati sono chimicamente molto reattivi e possono rompere i legami chimici nel DNA • Attraverso la formazione di radicali liberi, molecole molto reattive che rompono i legami chimici nel DNA EFFETTO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI SUL DNA IN VITRO Si possono avere rotture singole o doppie tra i legami fosfo-diesterici dell’elica, formazioni di legami tra basi presenti sulla stessa elica ed alterazioni della struttura terziaria. RELAZIONE TRA DOSE DI RAGGI X E FREQUENZA DI MUTAZIONI INDOTTE • La frequenza di mutazioni puntiformi è direttamente proporzionale alla dose utilizzata (questo vale anche per le rotture cromosomiche singole) Mutazioni recessive letali legate all’X in spermatozoi di Drosophila Non esiste un effetto soglia 1 Roengten di raggi X produce 2x109 coppie di ioni in 1 cc di aria alla pressione atmosferica e alla T di 0°C L’EFFETTO DELLE RADIAZIONI X È CUMULATIVO In Drosophila la frequenza di mutazioni indotte è proporzionale alla dose sia che l’irraggiamento sia acuto che cronico C’è una relazione tra il tempo di esposizione alle radiazioni e la frequenza di mutazioni indotte Nel topo si sono ottenuti risultati diversi I RAGGI X SONO AGENTI MUTAGENI MOLTO UTILIZZATI NEL MIGLIORAMENTO GENETICO • I raggi X possono indurre sia mutazioni geniche ( inserzioni e delezioni e sostituzioni di basi) che cromosomiche ( inversioni, delezioni, rotture cromosomiche e traslocazioni) • Sono di facile utilizzazione pratica, gli apparecchi a raggi X non sono grandi attrezzature • Sono utilizzati per l’irraggiamento di semi (o gemme) perché hanno capacità di penetrazione attraverso i tessuti a differenza dei raggi UV che possono essere usati solo sul polline RADIAZIONI NON IONIZZANTI I raggi ultravioletti : non hanno energia sufficiente per produrre ionizzazioni però vengono assorbiti dalle basi del DNA che diventano reattive e formano legami tra loro DIMERI di TIMINA • Fotoprodotti pirimidinici da radiazioni UV: La citosina idratata può dare appaiamenti errati Molto più importante per l’induzione di mutazioni è la formazione dei dimeri di timina I DIMERI DI TIMINA I DIMERI DI TIMINA INDUCONO MUTAZIONI • I dimeri perturbano la struttura a doppia elica del DNA 1) interferendo con una accurata replicazione 2) determinando l’intervento di enzimi per la riparazione che in certi casi (per es. in E. coli) sono error-prone, cioè soggetti ad errore. Sono quindi possibili sia delezioni che sostituzioni di basi. Riparazione di un dimero di timina per fotoriattivazione. Riparazione per excisione di un dimero di timina e di altri danni che inducono distorsione del DNA, catalizzata dalla endonucleasi UvrABC. Riepilogo dell’azione di alcuni agenti mutageni agente mutageno effetto sul DNA a transizioni induzione di transversioni a inserzioni e delezioni raggi X radicali liberi inducono rotture e cambiamenti di basi + + + raggi UV dimeri di pirimidine GC->AT CG->TA +/- + 5-bromouracile analogo della timina,raramente si appaia con G AT->GC GC->AT - - 2-aminopurina analogo dell’adenina,raramente sostituisce G GC->AT AT->GC - - acido nitroso deamina la citosina,la adenina e la guanina AT->GC GC->AT - - idrossilammina idrossila la citosina - - GC->AT etil-metan- alchila le basi; sulfonato errori di riparazione + +/- - NG agisce sul punto di crescita, errori di replicazione + + + manganese agisce sulla DNA polimerasi + +/- - proflavina si intercala fra le basi - - + arancio di acridina si intercala fra le basi - - + calore depurinazione e deaminazione + +/- -