Lodinnova si candida per la regia del piano di

8 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Primo Piano
Settembre 2011
Intervista a Marco Vighi, consigliere di amministrazione della società
Lodinnova si candida per la regia
del piano di marketing del Lodigiano
ANDREA BAGATTA
P
rogrammare un piano strutturale, favorire investimenti mirati ma soprattutto
fare sistema facendo uscire i tanti singoli soggetti d’eccellenza dal loro isolamento dorato: è con questa missione che Lodinnova si propone di diventare
l’agente privilegiato per il marketing territoriale della provincia di Lodi.
Lodinnova è una Srl nata nell’autunno dell’anno scorso sulle ceneri di Lodiprogress,
la società consortile nata nel 1998 per gestire il centro polivalente di San Grato e
varare il centro fieristico provinciale mai
decollato. La nuova società è nata giuridicamente tre mesi fa e i soci sono gli stessi
di Lodiprogress: Camera di Commercio,
Provincia, Comune di Lodi, Confartigianato e Unione Artigiani. Scopo di Lodinnova è
ufficialmente «quello di erogare servizi alle imprese artigiane e più in generale alle
piccole e medie imprese del territorio, attraverso la promozione e la gestione di interventi di sostegno all’imprenditorialità,
l’offerta di incubatori, servizi formativi ed
ogni altra iniziativa in grado di favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle
imprese, la disponibilità di uno spazio
espositivo per la promozione commerciale
delle produzioni locali e azioni coordinate
di marketing territoriale».
Di fatto, però, i versanti su cui da subito la
società è operativa e deve fare risultati riguardano lo sviluppo del sistema fieristico
e il marketing territoriale, per il quale proprio in queste settimane il consiglio d’amministrazione licenzierà il piano strategico
triennale.
«Stiamo lavorando per un piano strutturato che agisca sia a medio sia a lungo termi-
ne, ma le prime azioni di marketing terri- delle risorse economiche è un dovere dal
toriale possono e devono partire subito – quale non si può prescindere. E questo
spiega Marco Vighi, consigliere con vale tanto per i grandi eventi come la Rasdelega al marketing territoriale -. Ci segna Gastronomica quanto per i piccoli
sono alcune iniziative nel Lodigiano che appuntamenti di ogni comune.
hanno già una caratura sovracomunale, e «Si pensi a quanto tempo in termini di ria quelle bisogna guardare come poten- sorse umane e quanti soldi si impiegano
ziali occasioni di crescita».
per pubblicizzare le proprie iniziative –
Il sistema lodigiano degli eventi
continua Vighi -. Creare un circuito virI grandi eventi territoriali che già oggi tuoso di comunicazione all’interno del Lopossono aspirare a didigiano è il primo passo
ventare punto di riferiindispensabile, sia per
mento anche fuori dal
spingere i grandi eventi
Lodigiano si contano
sia per non sovrapporre
sulle dita di una mano.
e per pubblicizzare le
«Ci sono il Palio di Lodi,
singole iniziative comula Rassegna Gastrononali. Oggi manca una
mica, la Fiera di Codoregia, e Lodinnova si
gno e Arte e Vino di Macandida per esserlo».
leo – prosegue Vighi -.
Per farlo, la prima proPoi ci sono tantissime
posta che arriverà sui
iniziative, anche di rilietavoli dei sindaci sarà
vo locale, che non sono
quello di nominare tra
però coordinate tra di
gli impiegati comunali
l o r o. A l l o ra i l p r i m o
una figura di riferimento
obiettivo sarà quello di
per l’immagine e la propotenziare e veicolare al
mozione territoriale.
meglio fuori e dentro il
Gli obiettivi strategici
Marco Vighi, consigliere di Lodinnova
territorio i grandi eventi
Nel dettaglio il piano
e poi mettere in circuito
strutturale per il marketutti gli appuntamenti del Lodigiano. In ting territoriale si conoscerà soltanto doparticolare credo che partire dalla Rasse- po il passaggio in consiglio d’amministragna Gastonomica sia la scelta migliore e zione, previsto già per questo mese, ma
più facilmente attuabile perché gode già Marco Vighi anticipa a Confartigianato
di una notorietà elevata fuori dal Lodigia- quelle che sono le linee guida attorno a
no. Ecco, la prima iniziativa nel prossimo cui si sta concretizzando.
autunno potrebbe essere proprio quella «L’obiettivo primario è quello di spingere
di spingere al massimo la Rassegna an- le aree vocazionali tipiche del Lodigiano,
che dentro il Lodigiano, coinvolgendo tut- quelle che fanno parte del suo Dna – spieti i comuni affinché diano spazio e visibili- ga Vighi -. Parliamo quindi soprattutto
tà all’evento in tutti gli spazi di socialità». della bellezza e della potenzialità naturaAnche perché oggi come oggi il conteni- listica in senso lato del territorio e poi delmento delle spese e l’utilizzo al meglio la filiera agroalimentare, vera e propria
eccellenza del Lodigiano. Poi ci vuole anche una crescita culturale complessiva
che ci permetta di lavorare sui dettagli
che fanno la differenza: è inutile avere
chilometri e chilometri di ciclabili se poi ci
sono rifiuti abbandonati lungo le strade.
La pulizia, l’ordine e l’efficienza dei servizi
devono essere scontati per far funzionare
il territorio in termini di ricettività turistica».
Processi che possono sfruttare l’onda lunga dell’Expo 2015 ma che non devono vivere solo in funzione della manifestazione. «L’Expo rischia di restare solo un
evento spot, importante da cogliere ma
senza capacità di incidere effettivamente
sul tessuto della crescita locale – continua
Vighi -. Noi dobbiamo trasformare questa
occasione in uno dei momenti di crescita
e sviluppo, sviluppo che deve proseguire
anche dopo l’Expo».
Per farlo ovviamente ci devono essere
condizioni di sistema adatte a innescare
lo sviluppo del territorio, anche in un momento di difficoltà economica come questo.
«La congiuntura territoriale è favorevole
a mio avviso, perché le istituzioni e le associazioni di categoria mai come in questo momento puntano sul territorio e sul
fare sistema per cercare di uscire dalla
crisi – conclude Vighi -. Se tutti i soggetti
rinunciano a un po’ della loro sovranità
per lasciare spazio a Lodinnova, come
dice sempre il segretario di Confartigianato, allora forse la società potrà assumere
davvero quel ruolo di coordinamento e di
regia indispensabile per lo sviluppo del Lodigiano, ben sapendo che il marketing territoriale non si deve fermare a questo ma
deve essere un processo virtuoso in cui
ciascuno dia il suo contributo».
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