Nota informativa sui contenuti del Convegno

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Lodi
PROGETTO VITA LODI
L’arresto cardiaco colpisce 1 persona ogni 1000 abitanti all’anno nella maggior parte dei casi si verifica all’inizio di un infarto miocardico, determinato da una alterazione del battito cardiaco chiamata fibrillazione
ventricolare.
La fibrillazione ventricolare si può interrompere efficacemente utilizzando un defibrillatore semi-automatico
(DAE), una apparecchiatura molto semplice e sicura che può essere usata da qualunque cittadino dopo un
addestramento di poche ore.
Poichè la probabilità di sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco scende del 10% per ogni
minuto che passa dall’insorgere dell’evento e a 10 minuti i danni al cervello diventano irreversibili, è indispensabile un intervento molto tempestivo.
Il sistema di emergenza tradizionale, AREU 118, spesso non riesce a intervenire entro tali tempi. In diverse realtà non solo italiane sono sorte Associazioni, finalizzate alla diffusione più possibile capillare dei defibrillatori
sul territorio e all’istruzione di cittadini al loro utilizzo.
Nella vicina provincia di Piacenza, ad esempio, sono state salvate oltre 100 persone grazie all’utilizzo dei DAE
in attesa dell’arrivo del 118.
Anche noi stiamo organizzando una rete simile nel Lodigiano per offrire alla cittadinanza un servizio in grado
di salvare tante vite umane. Si stima che nella Provincia di Lodi avvengano 230 casi all’anno circa (popolazione
stimata 230.000) di cui il 30% si potrebbe salvare con un defibrillatore a portata di mano.
Nel Lodigiano sono già stati installati circa 70 DAE e sono state addestrate circa 700 persone.
E’ necessario implementare sempre più il numero degli apparecchi e delle persone in grado di usarli.
Anche tu potresti salvare una vita umana!
Lo scopo del Progetto Vita Lodi è proprio ridurre la mortalità di tale drammatico evento attraverso:
• una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutta la popolazione per rendere più facile riconoscere i sintomi
dell’infarto e chiamare SUBITO il 118
• l’addestramento dei ragazzi nelle scuole
• l’utilizzo di una “app” dedicata per localizzare rapidamente il DAE più vicino
• la diffusione più capillare possibile dei defibrillatori e delle persone capaci di utilizzarli con il coinvolgimento anche delle forze dell’ordine
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