Mattinate FAI per le scuole UNA VISITA A MISURA DI STUDENTE Dal Teatro Marcello al Museo Radici del Presente Roma La visita inizia al Teatro Marcello, forse il più antico teatro giunto fino a noi. Fu iniziato da Giulio Cesare, Augusto riprese il progetto, ampliando la superficie ed facendo erigere un edificio più grande. Probabilmente completato già nel 17 a. C. quando venne utilizzato in occasione dei ludi secolari, fu dedicato nel 13 o 11 a.C., dandogli il nome di Marcello, il nipote dell'imperatore, destinato alla successione, morto a Baia nel 27 a. C. Fu restaurato da Vespasiano nella scena e da Alessandro Severo. Ancora in funzione probabilmente nel IV secolo, successivamente subì delle trasformazioni strutturali. La cavea, non scavata, era suddivisa radialmente in sei zone, orizzontalmente in tre, oltre la proedria in basso. La capienza è stata calcolata di 15.000 posti, 20.000 in caso di necessità. All’uscita del Teatro le classi sono accompagnate lungo un percorso durante il quale potranno osservare e approfondire la conoscenza del Campidoglio, dell’Insula Romana, della Colonna Traiana e di Piazza Venezia. Qui visiteranno la Collezione archeologica Radici del Presente che raccoglie in un museo didattico i reperti rinvenuti durante gli scavi effettuati agli inizi del ‘900 per la costruzione del palazzo di Assicurazioni Generali. L’intera collezione è composta da 300 reperti, quasi tutti di età romana e databili tra il II e il V secolo d.C.; ad eccezione di un rilievo greco del IV secolo a.C. di particolare pregio. L’impostazione didattica del museo, grazie ad una metodologia innovativa, stimola un confronto diretto con i reperti, consentendo agli studenti di sviluppare - assieme alle guide che li accompagnano – i racconti della vita quotidiana pubblica e domestica. In questa occasione sono stati studiati speciali percorsi tematici: “Le Radici del Presente” analizza l’evoluzione urbanistica di Piazza Venezia dall’antichità a oggi; “Vivere a Roma” ci immerge nella vita quotidiana degli antichi romani; “Il potere delle immagini” approfondisce l’importanza delle immagini nella comunicazione; “Ri-cor-dare” ci racconta come conservavano e tramandavano gli antichi ; “Pietre che parlano” ci permette di scoprire le storie e i racconti attraverso le epigrafi.