Favara, 23 Maggio 2014
Castello Chiaramonte
Seminario di aggiornamento professionale
GESTIONE RISCHIO AMIANTO: ADEMPIMENTI E PROCEDURE
Le procedure e gli adempimenti per la bonifica
dell’amianto in matrice compatta
Ing. Rosanna Pecoraro
Responsabile comparto ambientale INTEA S.r.l.
Gestione rischio amianto: Adempimenti e procedure
Seminario di aggiornamento professionale
Cos’è l’amianto?
Amianto o Asbesto è il nome generico di una serie di silicati fibrosi
naturali molto diffusi in natura, appartenenti alle serie mineralogiche dei
serpentini e degli anfiboli.
L’amianto è un minerale che si trova in natura, in diverse parti del globo
terrestre, e si ottiene facilmente, dopo macinazione, dalla roccia madre
estratta in miniere a cielo aperto
Le procedure e gli adempimenti per la bonifica dell’amianto in matrice compatta
Gestione rischio amianto: Adempimenti e procedure
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Classificazioni dell’amianto
Crisotilo
E’ quello più usato; copre
circa il 90% delle
applicazioni
Amosite
Crocidolite
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Gestione rischio amianto: Adempimenti e procedure
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Caratteristiche dell’amianto
 Indistruttibile;
 Non infiammabile;
 Resistente : - acidi;
- alla trazione;
 Molto flessibile;
 Facilmente filabile;
 Dotato di proprietà : - fonoassorbenti;
- termoisolanti;
 Basso costo di produzione.
I principali settori produttivi che hanno impiegato
l’amianto : 3000 tipologie di prodotti
Industria tessile: tessuti a metraggio ignifughi, nastri e corde per
isolamenti elettrici e termici, feltri, cachemire sintetico, coperte,
grembiuli, giacche, pantaloni, guanti, ghette, stivali;
Industria dei trasporti: freni, frizioni, coibentazioni di testate motori,
coibentazioni di marmitte, cavi e guarnizioni di tenuta, isolamenti
termoacustici di tetti, pareti e pavimenti dei rotabili;
Le procedure e gli adempimenti per la bonifica dell’amianto in matrice compatta
Gestione rischio amianto: Adempimenti e procedure
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I principali settori produttivi che hanno impiegato
l’amianto : 3000 tipologie di prodotti
Industria navale: paratie tagliafuoco, amianto spruzzato come isolante,
isolanti elettrici, termici, acustici, testate di pistoni, camini, motori
marini e isolamento di tubi e caldaie ;
Industria della carta: carte e cartoni a base di amianto, filtri (anche per
sigarette), solette per scarpe;
Industria chimica: filtrazione e chiarimento di liquidi alimentari (vino,
birra, vodka, liquori vari), catalizzatori;
Industria cosmetica: ciprie, fondotinta, talchi cosmetici (solo in USA),
talchi speciali per bambini, polveri inerti in misure medicali;
Industria militare: polveri per otturatori, ritardanti di fiamma per
esplosivi, ogive di missili e cariche cave, isolamenti termici su depositi
di munizioni;
Altri usi: nei cinema e teatri, come antifuoco (sipari e paratie), come
simulazione della neve nei cinema e nei teatri, come sabbia artificiale
per giochi da bambini;
Industria dei materiali da costruzione: materiali in cemento e amianto
quali tubi, lastre, camini, cassoni, paratie, vasi, pareti e strutture
composite per tramezzi e controsoffitti, pannelli, paratie antificuoco,
materiali spruzzati come antirombo, antifuoco, antibrina, etc;
Le procedure e gli adempimenti per la bonifica dell’amianto in matrice compatta
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Struttura dell’amianto
Che differenza c'è tra amianto in matrice compatta e
amianto in matrice friabile?
FRIABILE
Nei
prodotti,
manufatti
e
applicazioni, in cui l'amianto è
presente, le fibre possono essere
libere o debolmente legate: si parla
in questi casi di amianto in matrice
friabile.
L'amianto in matrice friabile può
essere ridotto in polvere con la
semplice azione manuale.
COMPATTO
Le fibre possono essere fortemente
legate in una matrice stabile e solida
(come il cemento-amianto o il vinilamianto): si parla in questo caso di
amianto in matrice compatta.
L'amianto è compatto invece quando
può essere sbriciolato o ridotto in
polvere solamente con l'impiego di
attrezzi
meccanici
manuali
o
funzionanti anche ad alta velocità
(dischi
abrasivi,
frese,
ecc.).
Le procedure e gli adempimenti per la bonifica dell’amianto in matrice compatta
Gestione rischio amianto: Adempimenti e procedure
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Requisiti professionali per la rimozione, smaltimento e bonifica
Art. 10 Legge n.257/1992
Art. 10 D.P.R. 8 Agosto 1994
Corsi di formazione professionale
Titolo di abilitazione
OPERATIVO
GESTIONALE
Art. 10, comma 2, lettera h
della Legge n. 257 del 27/03/119
Art. 10, comma 2, lettera h
della Legge n. 257 del 27/03/119
30 ore minimo
50 ore minimo
Addetti alle attività di bonifica
Addetti alle attività di smaltimento
Il titolo di abilitazione è rilasciato dalla Regione o Province autonome
http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR
_AssessoratoSalute/PIR_AreeTematiche/PIR_RegistroRegionaleAmianto
Le procedure e gli adempimenti per la bonifica dell’amianto in matrice compatta
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La figura del coordinatore amianto
 Sovraintende le attività di bonifica e smaltimento dell’amianto;
 Accerta e valutata il rischio;
Inoltre, se in possesso di diploma o laurea tecnica e relativa
abilitazione professionale può fungere:
 Coordinatore per la sicurezza in cantiere;
 Progettare interventi di bonifica complessi (amianto friabile,
terreno contaminato da presenza di amianto)
IN GENERALE è colui che contempera adeguatamente:







Le esigenze di sicurezza e protezione dell’ambiente e delle persone;
La scelta delle più opportune tecniche di bonifica;
L’utilizzo delle più appropriate tecnologie;
Le esigenze di economia;
I corretti adempimenti;
Redige il Piano di lavoro (o ne delinea i contenuti);
Intrattiene rapporti con le ASP di competenza territoriale.
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Gestione rischio amianto: Adempimenti e procedure
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Chi può eseguire i lavori?
Ai sensi dell’art. 256 del D.Lgs n. 81/2008, i lavori di demolizione o di rimozione
dell’amianto possono essere effettuati solo da imprese rispondenti ai requisiti
di cui all’art. 212 del D.Lgs. n. 152/2006.
Le imprese devono essere iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali
(A.N.G.A.) nelle categorie 10 per l’esecuzione dei lavori e 5 per il trasporto.
In particolare le attività di cui alla suddetta categoria 10 sono suddivise in:
A attività di bonifica di beni contenenti amianto effettuata sui seguenti
materiali: materiali edili contenti amianto legato in matrice cementizie o
resinoide;
B attività di bonifica di beni contenti amianto effettuata sui seguenti materiali:
- Materiali d’attrito;
- Materiali isolanti (pannelli, coppelle, carte e cartoni, tessili, materiali
spruzzati, stucchi, smalti, bitumi, colle, guarnizioni, altri materiali isolanti);
- Contenitori a pressione;
- Apparecchiature fuori uso;
- Altri materiali incoerenti contenenti amianto.
Inoltre, per la categoria 10A e 10B sono state individuate 5 classi (a,b,c,d,e)
corrispondenti agli importi dei lavori cantierabili
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Chi può trasportare i rifiuti?
I rifiuti possono essere trasportati dalle imprese iscritte nella categoria
5 dell’A.N.G.A.
SISTRI?
Con il decreto Ministeriale n. 126 del 24 Aprile 2014 recante
«Disciplina delle modalità di applicazione a regime del SISTRI del
trasporto intermodale nonché specificazione delle categorie di
soggetti obbligati ad aderire, ex articolo 188-ter, comma 1 e 3 del
decreto legislativo n. 152 del 2006, in vigore dal 1° Maggio 2014
NON OBBLIGATORIETA’ all’iscrizione al SISTRI (il sistema di tracciabilità
elettronica dei rifiuti) per le imprese produttrici iniziali di rifiuti
pericolosi, con meno di 10 dipendenti.
OBBLIGATORIETA’ di iscrizione per le imprese che trasportano rifiuti
pericolosi.
Le procedure e gli adempimenti per la bonifica dell’amianto in matrice compatta
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Programma di ispezione negli edifici

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Ricerca e verifica della documentazione tecnica disponibile sull’edificio, per accertarsi
dei vari tipi di materiali usati nella sua costruzione, e per rintracciare, ove possibile,
l’impresa edile appaltatrice;
Ispezione diretta dei materiali per identificare quelli friabili e potenzialmente contenenti
fibre di amianto;
Verifica dello stato di conservazione dei materiali, per fornire una prima valutazione
approssimativa sul potenziale rilascio di fibre nell’ambiente;
Mappatura delle zone in cui sono presenti materiali contenti amianto;
Registrazione di tutte le informazioni raccolte in apposite schede, da conservare come
documentazione e da rilasciare anche al responsabile dell’edificio
Valutazione del rischio ex D.M. 6/9/1994
La presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un
pericolo per la salute degli occupanti. Se il materiale è in buone condizioni e non viene
manomesso, è estremamente improbabile che esiste un pericolo apprezzabile di rilascio di
fibre d’amianto. Se invece viene danneggiato per interventi di manutenzione o per
vandalismo, si verifica un rilascio di fibre che costituisce un rischio potenziale.
Se il materiale è in cattive condizioni, o se è probabile un rilascio di fibre nell’ambiente di
vita allora bisogna procedere con la valutazione della potenziale esposizione a fibre
d’amianto del personale presente nell’edificio; sono applicabili due criteri:
1.
Esame
delle
condizioni
dell’istallazione, al fine di stimare il
pericolo di un rilascio di fibre dal
materiale
2. Misura della concentrazione delle
fibre di amianto aerodisperse all’interno
dell’edificio (monitoraggio ambientale)
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Valutazione da effettuarsi con l’ispezione visiva dell’installazione
1.
2.
3.
4.
Tipo e condizioni dei materiali;
Fattori che possono determinare un futuro danneggiamento o degrado;
Fattori che influenzano la diffusione di fibre e l’esposizione degli individui;
Compilazione di scheda di sopralluogo, separatamente per ciascuna area
dell’edificio in cui sono presenti materiali contenti amianto.
Valutazione dei m.c.a. negli edifici
Materiali integri non
suscettibili di danneggiamento
Materiali integri
suscettibili di danneggiamento
Eliminazione delle cause
Materiali danneggiati
Area non estesa
Area estesa
Restauro +
Eliminazione
delle cause
Controllo periodico procedure per corretta manutenzione
Bonifica
Le procedure e gli adempimenti per la bonifica dell’amianto in matrice compatta
Gestione rischio amianto: Adempimenti e procedure
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Gli interventi di bonifica dei m.c.a.
1.RIMOZIONE
Elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni necessità di attuare
Specifiche cautele per le attività che si svolgono nell’edificio
2.INCAPSULAMENTO
I materiali contenenti amianto vengono trattati con prodotti penetranti o
ricoprenti che (a seconda del tipo di prodotto usato) tendono ad inglobare le
fibre di amianto, a rispristinare l’aderenza al supporto, a costituire una
pellicola di protezione sulla superficie esposta
3.CONFINAMENTO
Istallazione di una barriera a tenuta che separi l’amianto dalle aree occupate
dell’edificio
2
1
Le procedure e gli adempimenti per la bonifica dell’amianto in matrice compatta
3
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Bonifica delle coperture in lastre di cemento amianto
Indicazioni per la scelta del metodo di bonifica di coperture in lastre di cemento-amianto
Metodo di bonifica
RIMOZIONE
Vantaggi
•
•
•
•
Eliminazione definitiva dell’amianto;
Possibilità di riprogettazione funzionale
della copertura;
Non necessita di segnaletica permanente
di rischio amianto
Fa aumentare il valore dell’immobile
Svantaggi
•
•
•
•
INCAPSULAMENTO
• Migliora la resistenza delle lastre di cemento
amianto agli agenti atmosferici e
all’irraggiamento solare;
• Non occorre istallare una copertura
sostitutiva;
• Non occorre smaltire rifiuti;
• Non comporta necessariamente l’inagibilità
dell’edificio durante l’intervento;
• Non appesantisce la struttura della copertura
•
•
•
•
•
•
•
Le lastre rimosse devono essere
smaltite come rifiuti contenenti
amianto;
Produce emissione di fibre nella
fase operativa;
La rimozione del tetto comporterà
generalmente l’inagibilità
dell’edificio durante l’intervento;
Occorre una copertura sostitutiva
L’amianto rimane in sede e occorre
prevedere adeguati interventi di
manutenzione della copertura;
Non ripristina la funzionalità del
tetto;
Emissione di fibre durante la fase di
lavaggio;
Il trattamento ha una durata
limitata nel tempo;
Non elimina il rilascio di fibre
all’interno dell’edificio,
dall’intradosso delle lastre;
Richiede una pulizia preliminare
della copertura che comporta
elevate emissioni di fibre;
Col tempo possono verificarsi
infiltrazioni di acqua tra lo strato di
incapsulante e la copertura
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Bonifica delle coperture in lastre di cemento amianto
Indicazioni per la scelta del metodo di bonifica di coperture in lastre di cemento-amianto
Metodo di bonifica
SOVRACOPERTURA
Vantaggi
•
•
•
•
•
•
Realizza una nuova copertura con
caratteristiche del tutto indipendenti da
quella preesistente;
Non esistono rifiuti contenti amianto da
smaltire;
Non comporta necessariamente
l’inagibilità dell’edificio durante i lavori;
Determina bassi livelli di emissione di fibre;
Si può inserire un materassino isolante che
migliora l’isolamento termico degli
ambienti sottostanti e previene l’ulteriore
degrado delle lastre;
Permette l’agibilità dell’edificio durante
l’intervento
Svantaggi
•
•
•
L’amianto rimane in sede ed occorre
adottare idonee cautele in caso di
successivi interventi di manutenzione
che possono interessare le lastre;
Non elimina il rilascio di fibre
all’interno dell’edificio dalla parte
dell’intradosso delle lastre, se a vista;
in tal caso occorre incapsulare o
confinare la superficie inferiore della
copertura;
Dopo l’intervento sono necessari
controlli periodici e interventi di
manutenzione per mantenere in
buono stato la sopracopertura,
l’esigenza e la frequenza dei controlli
dipende dalla qualità del nuovo
materiale di copertura installato
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Gestione rischio amianto: Adempimenti e procedure
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Codici CER rifiuti specificatamente contenti amianto (rifiuti pericolosi)
CATALOGO EUROPEO DEI RIFIUTI
06.07.01*
06.13.04*
10.13.09*
15.01.11*
16.01.11*
16.02.12*
17.06.01*
17.06.05*
Rifiuti dei processi elettrolitici, contenenti amianto
Rifiuti della lavorazione dell’amianto
Rifiuti della fabbricazione di amianto cemento, contenenti
amianto
Imballaggi metallici contenenti matrici solide porose
pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori
a pressione vuoti
Pastiglie per freni, contenenti amianto
Apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre
libere
Materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze
pericolose
Materiali da costruzione contenti amianto
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PIANO DI LAVORO
Ai sensi dell’art. 256 del testo unico Sicurezza, il datore di lavoro
dell’impresa di bonifica da amianto deve trasmettere il Piano di
lavoro all’ASL competente per territorio almeno 30 giorni prima
dell’inizio dei lavori di demolizione o rimozione dell’amianto o di
materiali contenti amianto da edifici, strutture, apparecchi e
impianti, nonché dai mezzi di trasporto.
Esso prevede le misure necessarie per garantire la sicurezza e la
salute dei lavoratori sul luogo e la protezione dell’ambiente esterno.
Il Piano di Lavoro sostituisce la Notifica prevista dall’art. 250 del Testo
Unico Sicurezza
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Obbligo di notifica
Il D.Lgs. N.81/2008 – D.Lgs. N. 106/2009 disciplinano due tipi di notifica
1. Notifica preliminare ai sensi 99 – prima dell’inizio lavoriCommittente o responsabile dei lavori trasmette all’ASP e alla
direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti
Vale per tutti i cantieri a prescindere della bonifica amianto
2. Notifica ai sensi dell’art. 250 – prima dell’inizio dei lavori e ad ogni
modifica delle condizioni di lavoro –
Il datore dei lavoro dell’impresa che effettua la bonifica la trasmette
all’ASP territorialmente compente
E’ riferita solamente ai cantieri di bonifica amianto
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Quali sono le fasi della bonifica amianto?
!
Accertata la presenza
di m.c.a.
D.M. 6/9/1994
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Quali sono le fasi della bonifica amianto?
!
Accertata la presenza
di m.c.a.
Individuazione della
ditta specializzata e
del personale competente
alla gestione del rischio
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Quali sono le fasi della bonifica amianto?
!
Accertata la presenza
di m.c.a.
Individuazione della
ditta specializzata e
del personale competente
alla gestione del rischio
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Quali sono le fasi della bonifica amianto?
!
Accertata la presenza
di m.c.a.
Individuazione della
ditta specializzata e
del personale competente
alla gestione del rischio
Redazione del
Piano di lavoro
I SUOI CONTENUTI:
 1
 2
 3
COMMITTENTE DEI LAVORI
IMPRESA ESECUTRICE
2.1
Dati generali
2.2
Requisiti
2.3
Legale rappresentante
2.4
Medico Competente
2.5
Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione
2.6
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
2.7
Coordinatore delle attività di bonifica
2.8
Eventuali altre imprese che comparteciperanno ai
lavori
NATURA DEI LAVORI, DATA DI INIZIO E DURATA PRESUMIBILE
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Quali sono le fasi della bonifica amianto?
!
Accertata la presenza
di m.c.a.
Individuazione della
ditta specializzata e
del personale competente
alla gestione del rischio
Redazione del
Piano di lavoro
I SUOI CONTENUTI:
 4
 5
 6
 7
 8
 9
 10
 11
 12
LUOGO OVE I LAVORI VERRANNO EFETTUATI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
TECNICHE LAVORATIVE ADOTTATE PER LA RIMOZIONE
DELL'AMIANTO
FORNITURA AI LAVORATORI DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (D.P.I.)
MISURE PER LA PROTEZIONE E LA DECONTAMINAZIONE DEL
PERSONALE INCARICATO DEI LAVORI
MISURE PER LA PROTEZIONE DEI TERZI E PER LA RACCOLTA E LO
SMALTIMENTO DEI MATERIALI
CARATTERISTICHE DELLE ATTREZZATURE O DISPOSITIVI CHE SI
INTENDONO UTILIZZARE
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI PRODOTTI DURANTE IL CICLO
LAVORATIVO
PERSONALE ADDETTO ALLA BONIFICA
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Quali sono le fasi della bonifica amianto?
!
Accertata la presenza
di m.c.a.
Individuazione della
ditta specializzata e
del personale competente
alla gestione del rischio
Redazione del
Piano di lavoro
Presentazione
Piano di Lavoro
all’ASP
Almeno 30 gg prima
dell’inizio dei lavori
URGENZA?
Si attiva la procedura
d’urgenza con la richiesta
di parere di NULLA OSTA
Almeno 48 ORE prima dell’inizio dei lavori bisogna inoltrare la
COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI specificandone DATA E ORA
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Quali sono le fasi della bonifica amianto?
!
Individuazione della
ditta specializzata e
del personale competente
alla gestione del rischio
Accertata la presenza
di m.c.a.
Comunicazione
di
Fine lavori
Cantiere
Comunicazione di
Inizio lavori
Redazione del
Piano di lavoro
Presentazione
Piano di Lavoro
all’ASP
Ogni variazione deve
essere trasmessa
all’ ASP di competenza
Trasmissione formulari e
Registro di carico e scarico
all’ASP di competenza
Certificato di restituibilità
dei luoghi (se necessario)
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Marina Militare - Messina
Marigeminil - Augusta
Proprietà privata- Favara
Marigeminil - Augusta
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Lo smaltimento dell’amianto
Ai sensi del decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio
3 Agosto 2005, i rifiuti di amianto o contenenti amianto possono essere
conferiti esclusivamente nelle seguenti tipologie di discarica:
DISCARICA PER RIFIUTI PERICOLOSI,
dedicata o con cella dedicata
DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI,
dedicata o dotata di cella monodedicata
Possono essere conferiti sia i rifiuti
individuati dal CER 170605* sia le altre
tipologie di rifiuti contenenti amianto,
purchè sottoposti a processi di
trattamento ai sensi di quanto previsto
dal D.M. n. 248/2004 e con i valori
conformi indicati al D.M. 3 agosto 2005,
verificati con periodicità stabilita
dall’Autorità compente presso l’impianto
di trattamento
SICILIA: solo deposito preliminare prima di
una delle operazioni di cui ai punti da D1 a
D14 (D15)
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Adempimenti con cadenza annuale
1. Relazione annuale utilizzo, smaltimento o bonifica di
materiali contenenti amianto
(art. 9, comma 1, Lg n.257 del 27/03/1992)
Entro il 28 Febbraio di ogni anno per l’anno precedente
2. MUD modello unico di dichiarazione ambientale
(Lg. N.70 del 25/01/1994)
Entro il 30 Aprile di ogni anno per l’anno precedente
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CRITICITA’
• IL D.M. 6/9/94
OK
per i manufatti contenenti amianto in matrice compatta
KO
per i manufatti contenenti amianto in matrice compatta
pavimenti in vinyl-amianto, canne fumarie, pietrisco ferroviario,
etc.
•
FIGURA RESPONSABILE AMIANTO
EX D.M. 6/9/94
La Figura Responsabile Amianto, prevista per qualsiasi sito
pubblico o privato in cui siano presenti manufatti contenenti
amianto NON ha ancora preso forma e si ottempera all’obbligo di
designazione solo in rarissimi casi
•
COORDINATORE SICUREZZA D.Lgs. 81/2008 NEI
LAVORI DI BONIFICA AMIANTO
Scarsa conoscenza della gestione del rischio amianto se non
anche in possesso di abilitazione quale COORDINATORE AMIANTO
ex D.P.R. 8/8/94
•
CATALOGAZIONE M.C.A.
Necessità di catalogare i m.c.a. indicando i rispettivi pesi dei
manufatti
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Grazie per l’attenzione
Ing. Rosanna Pecoraro
Responsabile comparto ambientale INTEA S.r.l.
Coordinatore amianto ex D.P.R. 8/8/94
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