Anno V – Numero 1107 AVVISO Ordine 1. ORDINE: assistenza legale gratuita 2. Concorso straordinario 3. ORDINE: FAD in farmaDAY e corso Teorico pratico sulle manovre di I° soccorso Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Tumore al polmone, le recidive si scoprono con un esame del sangue 5. Che cos’è la leucemia linfatica cronica Prevenzione e Salute 6. Gastrite e stile di vita: 11 consigli utili 7. HERPES ZOSTER: 5 cose da sapere sul fuoco di sant'antonio Meteo Napoli Mercoledì 3 Maggio Variabile Minima: 14° C Massima: 21 °C Umidità: Mattina = 70% Pomeriggio = 59% Mercoledì 03 Maggio 2017 – S. Filippo e Giacomo Proverbio di oggi….…….. I strunze saglieno semp ‘a galle I cattivi riescono sempre a farsi notare TUMORE AL POLMONE, LE RECIDIVE SI SCOPRONO CON UN ESAME DEL SANGUE A volte nemmeno la chirurgia è sufficiente a sconfiggere il tumore al polmone, che può ripresentarsi con delle recidive anche nel 50% dei pazienti. Presto, però, scoprire il ritorno del cancro potrebbe essere più semplice grazie a un esame del sangue sviluppato da un gruppo di ricercatori guidato da Christopher Abbosh, del Cancer Institute dell'University College di Londra, in uno studio pubblicato sulla rivista Nature. In particolare, Abbosh e colleghi si sono concentrati sulla diagnosi del carcinoma polmonare non a piccole cellule, riuscendo a identificare anomalie genetiche tipiche di questa forma di tumore al polmone analizzando frammenti di Dna provenienti dalla massa tumorale e liberamente circolanti nel sangue. “Utilizzando il DNA tumorale circolante possiamo identificare i pazienti da trattare anche se non manifestano segni clinici della malattia, e anche monitorare quanto le terapie stiano funzionando bene. In futuro potrebbe essere possibile offrire ai pazienti trattamenti personalizzati che colpiscano parti del tumore responsabili delle recidive dopo la chirurgia”. “Questi risultati – ci potrebbero aiutare anche a capire in che modo i tumori al polmone rispondono alla terapia, ottenendo un'immagine più ampia della malattia e, potenzialmente, indicando la direzione per lo sviluppo di nuovi trattamenti e salvare più vite”. (Salute, Sole 24ore) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1107 SCIENZA E SALUTE CHE COS’È LA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA È una delle forme più comuni di leucemia negli adulti: rende conto di circa il 30 % dei casi. Di solito la diagnosi viene fatta intorno ai 70 anni e solo in circa un terzo dei casi sotto i 55 anni. Si tratta dunque soprattutto di una malattia degli anziani, che nella maggior parte dei casi permette una sopravvivenza di molti anni dalla diagnosi. CHE COS’È La leucemia linfatica cronica è la leucemia più frequente negli adulti nel mondo occidentale. Coinvolge il midollo osseo, il sangue periferico e gli organi linfoidi (i linfonodi e la milza). È dovuta all’eccessiva produzione di linfociti (un tipo di globuli bianchi), che non funzionano in maniera appropriata, con diverse conseguenze. COME FUNZIONANO LE CELLULE DEL SANGUE IL SISTEMA LINFATICO La funzione primaria del sistema linfatico è trasportare fluidi ricchi di globuli bianchi, le cellule incaricate di combattere le infezioni in tutto l’organismo. Tra i vari tipi di globuli bianchi ci sono i linfociti B e T. Nella leucemia linfatica cronica uno di questi linfociti (il B) subisce una trasformazione maligna e si accumula, producendo un gran numero di cellule uguali tra loro, che diventano immortali. Continuano così a riprodursi e ad accumularsi nel sangue, nel midollo osseo, nel sistema linfatico e, talvolta, anche in altri organi. Nel tempo l’eccessiva produzione di linfociti anomali, può ridurre la capacità del midollo osseo di produrre gli altri elementi del sangue, ovvero globuli rossi e piastrine. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA SEGNI E SINTOMI Anno IV – Numero 1107 In fase iniziale la leucemia linfatica cronica non dà particolari disturbi. Con il passare del tempo, alcuni pazienti possono avere qualche manifestazione. Le principali sono: 1. ingrandimento dei linfonodi e/o aumento dei linfociti nel sangue; 2. ingrandimento della milza (splenomegalia), che può causare sazietà precoce e/o sensazione di pienezza addominale; 3. anemia causata dai bassi livelli di globuli rossi, che a sua volta può provocare stanchezza, debolezza e respiro affannoso; 4. riduzione dei livelli di piastrine (piastrinopenia), con possibile formazione di lividi o sanguinamento; 5. maggior rischio di contrarre infezioni, a causa della carenza di globuli bianchi sani e dell’indebolimento del sistema immunitario. ALTRI SINTOMI (chiamati «sintomi B»), che possono essere presenti quando la malattia è in stadio avanzato, sono: calo di peso senza spiegazione; sudorazioni notturne; stanchezza; febbricola (massimo 38 gradi) soprattutto alla sera. Al momento della diagnosi iniziale la maggior parte dei pazienti non ha sintomi e presenta solo un modesto aumento dei linfociti o piccoli linfonodi, per cui non si ricorre ad alcun trattamento, ma si adotta una strategia di sorveglianza attiva, con controlli ambulatoriali periodici. Quando i pazienti presentano sintomi, alla diagnosi o ai successivi controlli (per esempio comparsa di anemia, riduzione delle piastrine, aumento notevole delle dimensioni dei linfonodi accompagnati da sintomi generali), occorre iniziare un trattamento farmacologico con chemioterapia, in associazione o meno a immunoterapia (anticorpi monoclonali - chemioimmunoterapia). I farmaci utilizzati (singolarmente o in associazione) dipendono principalmente dall’età e dalla situazione generale del singolo paziente. In una piccola quota di pazienti (circa il 10%), che presentano alcune anomalie a carico del gene TP53, la chemioimmunoterapia non è efficace e deve essere evitata. In questi casi sono disponibili le nuove terapie bersaglio, somministrate per bocca e in grado di ottenere risposte profonde in gran parte dei casi. Questi farmaci possono essere usati anche in seconda battuta in tutti i pazienti, quando la malattia si ripresenta. (Salute, Corriere) Il TRATTAMENTO RISPONDI A QUESTE NOVE DOMANDE PER SCOPRIRE SE MANGI IN MODO SANO Il questionario sviluppato dai ricercatori sulla diffusione della dieta mediterranea: «Sette italiani su dieci non la seguono». Per fare il test basta cliccare il seguente link: http://www.corriere.it/salute/nutrizione/cards/rispondi-questenove-domande-scoprire-se-mangi-modo-sano/test-abitudinialimentari_principale.shtml PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1107 PREVENZIONE E SALUTE GASTRITE E STILE DI VITA: 11 CONSIGLI UTILI Quando si soffre di gastrite i dolori al torace e all'addome possono diventare compagni quotidiani; ad essi può aggiungersi anche la nausea, ma non mancano nemmeno le situazioni in cui il problema è pressoché asintomatico. In ogni caso, prendersi cura del proprio stomaco è importante per evitare che la condizione degeneri con la formazione di ulcere, emorragie o anche tumori. Alla base del problema c'è l'infiammazione della parete interna dello stomaco. Infatti la gastrite è un disturbo infiammatorio in cui il rivestimento gastrico diventa più sensibile agli acidi prodotti dallo stesso stomaco e, quindi, si infiamma scatenando dolori e bruciori anche molto forti. Lo stile di vita può aiutare a combattere questo fastidioso e pericoloso disturbo. Ecco 11 consigli per evitare di ritrovarsi alle prese con le sue complicanze. 1. Introdurre nella propria alimentazione i broccoli. Sono una fonte di sostanze dalle proprietà antitumorali e di sulforafano, una molecola che esercita un'azione antibatterica utile per combattere l'Helicobacter pylori, un microbo che può colonizzare lo stomaco aumentando così il rischio della comparsa di ulcere e tumori. 2. Mangiare yogurt contenente probiotici. Sembra che possa aiutare a migliorare l'efficacia delle terapie antibiotiche dirette contro l'Helicobacter pylori. 3. Arricchire la propria alimentazione di alimenti che secondo le ricerche scientifiche potrebbero aiutare a inibire la crescita di Helicobacter e ridurre la comparsa di gastrite e ulcere: la mela, il sedano e i piccoli frutti (in particolare mirtilli, more, lamponi e fragole). 4. Come condimento, utilizzare preferibilmente olio d'oliva. Anche questo grasso sembra utile nell'inibizione della crescita di H. pylori. 5. Limitare il consumo di sale. Un'alimentazione eccessivamente salata sembra poter aumentare la probabilità di un'infezione. 6. Non esagerare con i grassi. Un'alimentazione che ne è ricca, soprattutto se anche ricca di sale, può contribuire ad aumentare l'infiammazione. 7. Ridurre il consumo di alcolici. L'alcol, infatti, aumenta significativamente l'infiammazione a livello dello stomaco. La bevanda da preferire è l'acqua, da bere in abbondanza, ma anche gli infusi di erbe potrebbero essere utili: sembrano aiutare a combattere Helicobacter, gastrite e ulcere. 8. Aumentare la frequenza e ridurre le dimensioni dei pasti. Mangiare 6 volte al giorno anziché concentrare il consumo del cibo nei classici 3 pasti principali della giornata può aiutare a ridurre gli effetti negativi esercitati dai succhi gastrici sulla parete dello stomaco. 9. Non fumare. Il fumo, infatti, promuove l'infiammazione dello stomaco. 10. Ridurre lo stress. Può fare bene al sistema immunitario ed evitare l'aumento della produzione di succhi gastrici. 11. Assumere specifici integratori. Quelli utili in caso di gastrite sembrano essere i prodotti a base di acidi grassi omega 3 o di probiotici. Prima di assumerli è però bene chiedere un consiglio al proprio medico. (Salute, Sole 24ore) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1107 PREVENZIONE E SALUTE HERPES ZOSTER: 5 COSE DA SAPERE SUL FUOCO DI SANT'ANTONIO Di cosa si tratta? Quali sono i suoi sintomi? E come si cura? Ad esserne colpiti ogni anno sono ben 300 mila italiani, ma cos'è, esattamente, il fuoco di sant'Antonio? A causare questa infezione è un virus ben noto: quello della varicella. Il suo nome scientifico è Herpes zoster, e il modo migliore per combatterlo è il vaccino, già approvato dall'Agenzia Europea del Farmaco. Non tutti sanno, però, che esiste questo rimedio preventivo cui è possibile ricorrere per rafforzare il sistema immunitario anche quando si è già entrati in contatto con il virus. Non tutti i casi di fuoco di sant'Antonio corrispondo infatti a nuove infezioni, anzi, la comparsa del rash cutaneo tipico di questo disturbo può essere causato dalla riattivazione del virus latente nell'organismo. Il problema può riguardare persone di tutte le età, anche se il rischio di averci a che fare aumenta dopo i 50 anni. Ecco 5 cose da sapere per affrontarlo nel modo migliore possibile. 1. Dopo aver infettato l'organismo, ad esempio durante un episodio di varicella, l'Herpes zoster rimane latente all'interno del tessuto nervoso per riattivarsi anche a diversi anni di distanza scatenando il fuoco di sant'Antonio. Le cause della riattivazione non sono note, ma si pensa che ad entrare in gioco possano essere indebolimenti del sistema immunitario (ad esempio causati dall'assunzione di alcuni farmaci) oppure lo stress. 2. Il sintomo tipico del fuoco di sant'Antonio è uno sfogo cutaneo doloroso. Inizialmente l'area interessata può semplicemente arrossarsi, oppure iniziare a fare male, pizzicare o bruciare; nell'arco di breve tempo compariranno però delle vesciche che sono da considerare contagiose solo nel momento in cui trasudano il liquido contenuto al loro interno e che finiranno per trasformarsi in croste. 3. In genere il rash cutaneo è localizzato da un solo lato del corpo. Spesso ad essere colpito è il tronco, ma non mancano nemmeno i casi in cui ad essere interessate sono altre aree del corpo, come il volto - in particolare l'area attorno all'occhio o sul naso. 4. In genere il fuoco di sant'Antonio non è pericoloso per la salute; tuttavia, non bisogna sottovalutare le sue possibili complicanze, in particolare la cosiddetta nevralgia post erpetica, un disturbo caratterizzato dalla persistenza del dolore nell'area interessata dal rash cutaneo. Inoltre un rash localizzato vicino agli occhi aumenta il rischio di gravi infezioni della retina pericolose per la vista. Non mancano, infine, i casi in cui il fuoco di sant'Antonio è associato a infezioni della pelle; sono invece più rare le situazioni che si complicano fino a dare encefaliti. 5. Il fuoco di sant'Antonio può essere trattato con terapie a base di farmaci antivirali che, però, non uccidono il virus, ma aiutano a risolvere più velocemente l'infezione bloccandone la replicazione. Nel frattempo il dolore può essere lenito con impacchi freddi sull'area interessata o utilizzando antidolorifici da assumere per via orale o da applicare localmente. (Salute, Sole 24ore) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 1107 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di MAGGIO DATA TITOLO Venerdì Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di PRIMO SOCCORSO in caso di : 5 Maggio TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali; Ore 21,00 INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport I PARTE Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II Martedì 16 Maggio Ore 21,00 II PARTE Prof. M. Santomauro, Università di Napoli Federico II Martedì 23 Maggio Ore 21,00 – III PARTE Prof. M. Santomauro, Università di Napoli Federico II COME PARTECIPARE CF 14 basta recarsi direttamente presso la sede dell’Ordine e accreditarsi. ORDINE: grande successo per FAD in farmaDAY: un nuovo modo di aggiornarsi FAD in farmaDAY: nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM AVVISO: per partecipare al corso ci si può iscrivere fino al 15 Giugno COME PARTECIPARE 30 Crediti ECM a. Inviare all’indirizzo [email protected] la richiesta di fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati: 1. Nome, Cognome; 2. Codice Fiscale. , indirizzo mail (non PEC!!), 3. luogo e data di nascita, 4. n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; 5. n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso. b. In tempi brevi riceverai le credenziali con una USERNAME e una PASSWORD PERSONALE insieme alle istruzioni per fruire del Corso. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1107 ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite, Tosse, Sinusite,Patologie dell’Orecchio” Di seguito schema generale del corso. SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF Modulo 1/A 1/B 1/C 1/D 1/E 1/F 1/G 1/H 1/I TITOLO Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza Influenza 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Data N. Modulo TITOLO Data N. 26-Apr 27-Apr 28-Apr 2-Mag 3-Mag 4-Mag 5-Mag 8-Mag 9-Mag 1 2 3 4 5 6 7 8 9 5/A 5/B 5/C 5/D 5/E 5/F 5/G 5/H 5/I Rinite 1 Rinite 2 Rinite 3 Rinite 4 Rinite 5 Rinite 6 Rinite 7 Rinite 8 Rinite 9 8-Giu 9-Giu 12-Giu 13-Giu 14-Giu 15-Giu 16-Giu 19-Giu 20-Giu 29 30 31 32 33 34 35 36 37 21-Giu 22-Giu 23-Giu 26-Giu 27-Giu 28-Giu 29-Giu 30-Giu 3-Lug 38 39 40 41 42 43 44 45 46 4-Lug 5-Lug 6-Lug 47 48 49 Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug 50 51 52 QUESTIONARO n.1 2/A 2/B 2/C 2/D 2/E 2/F Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore Raffreddore QUESTIONARO n. 5 1 2 3 4 5 6 10-Mag 11-Mag 12-Mag 15-Mag 16-Mag 17-Mag 10 11 12 13 14 15 18-Mag 19-Mag 22-Mag 23-Mag 24-Mag 25-Mag 26-Mag 16 17 18 19 20 21 22 QUESTIONARO n.2 3/A 3/B 3/C 3/D 3/E 3/F 3/G Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore Influenza e Raffreddore 1 2 3 4 5 6 7 QUESTIONARO n.3 4/A 4/B 4/C 4/D 4/E 4/F Mal di Gola 1 Mal di Gola 2 Mal di Gola 3 Mal di Gola 4 Mal di Gola 5 Mal di Gola 6 QUESTIONARO n. 4 29-Mag 30-Mag 31-Mag 5-Giu 6-Giu 7-Giu 23 24 25 26 27 28 6/A 6/B 6/C 6/D 6/E 6/F 6/G 6/H 6/I Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse Tosse 1 2 3 4 5 6 7 8 9 QUESTIONARO n. 6 7/A 7/B 7/C Sinusite 1 Sinusite 2 Sinusite 3 QUESTIONARO n. 7 8/A 8/B 8/C QUESTIONARIO n.8 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1107 Modulo 1/D: SINTOMI IN FARMACIA: Ruolo del Farmacista Influenza (IV) COME SI MANIFESTA Il periodo di incubazione va da 1 a 4 giorni, in media circa 48 ore. Nei casi lievi, i sintomi sono simili a quelli del raffreddore comune (es. mal di gola, rinorrea); può anche insorgere congiuntivite. Adulti: l’influenza tipica dei soggetti adulti è caratterizzata dall’insorgenza improvvisa di brividi, febbre, prostazione, tosse, dolore e dolorabilità generalizzati (soprattutto alla schiena e alle gambe). La cefalea è notevole, spesso con fotofobia e dolore retrorbitario. I sintomi respiratori possono essere lievi all’inizio, con mal di gola raschiante, bruciore retrosternale, tosse non produttiva e talora coriza. In seguito, i disturbi a carico delle vie respiratorie inferiori diventano dominanti; la tosse può essere persistente, aspra e produttiva. Bambini e Lattanti:i bambini possono presentare nausea importante, vomito o dolore addominale, e i lattanti possono presentare un quadro simil-settico. I sintomi acuti regrediscono, rapidamente dopo 2-3 giorni, sebbene possa persistere febbre fino a 5 giorni. Tosse, debolezza, sudorazione e affaticabilità possono persistere per diversi giorni e talvolta per settimane. Influenza: Diagnosi La diagnosi è in genere clinica in pazienti con manifestazioni tipiche, quando l’influenza è presente nella popolazione. Sebbene siano disponibili molti test diagnostici rapidi, la loro sensibilità e specificità varia ampiamente in studi differenti. L’utilizzo di analisi rapide per selezionare i pazienti che possono trarre beneficio di una terapia antivirale resta controverso. La diagnosi di certezza richiede colture cellulari rinofaringee, ottenute mediante tampone o aspirazione, e dosaggi anticorpali in fase acuta e in convalescenza. Questa valutazione richiede diversi giorni o più ed è principalmente utile per stabilire la presenza dell’influenza nella popolazione e per individuare variazioni antigeniche. Pazienti con segni e sintomi a carico delle basse vie aeree, come dispnea, ipossia o rantoli polmonari all’esame obiettivo, devono essere sottoposti a una radiografia del torace per rilevare un’eventuale polmonite. La polmonite influenzale primaria si presenta caratteristicamente con infiltrati interstiziali diffusi o come una sindrome da distress respiratorio acuto (Acute Respiratory Sindrome, ARDS). La polmonite batterica secondaria è più frequentemente lobare o segmentale. Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. https://fad.ocmcomunicazioni.com PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1107 SCUOLA di SPECIALIZZAZIONE in: VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO La Scuola di Specializzazione Valutazione e Gestione del Rischio Chimico è finalizzata alla formazione di figure professionali con specifiche competenze, necessarie per valutare e gestire i rischi derivanti dalla produzione, dall'immissione sul mercato e dall'uso di sostanze chimiche e loro miscele, nonchè i rischi legati all'intero ciclo di vita di prodotti destinati ad usi specifici e regolamentati dalle recenti normative sociali, di settore e di prodotto. Il percorso formativo è rivolto a tutti coloro che operano nelle istituzioni -pubbliche e private - interessate ad approfondire le tematiche tecnico-scientifiche, legislative e applicative correlate alla gestione delle sostanze chimiche e alla valutazione del rischio chimico, così come previsto dalle normative nazionali e comunitarie. Per consultare il Bando e una brochure informativa sulla Scuola, basta cliccare il seguente link: http://www.farmacia.unina.it/documents/12375415/14099875/BandoSpRischio/963f45051f1a-4b0b-bda4-4a111b42b5e8 REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania QUOTA SOCIALE 2017 E’ in riscossione la quota sociale 2017 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Gli ISCRITTI che NON HANNO RICEVUTO L’AVVISO DI PAGAMENTO, POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine INSERENDO il proprio CODICE FISCALE al seguente link: http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quota-sociale-2017