tumore al polmone, le recidive si scoprono con un esame del sangue

Anno V – Numero 1107
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: assistenza legale
gratuita
2. Concorso straordinario
3. ORDINE:
FAD
in
farmaDAY e corso Teorico
pratico sulle manovre di I°
soccorso
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Tumore al polmone, le
recidive si scoprono con
un esame del sangue
5. Che cos’è la leucemia
linfatica cronica
Prevenzione e Salute
6. Gastrite e stile di vita: 11
consigli utili
7. HERPES
ZOSTER:
5 cose da sapere sul fuoco
di sant'antonio
Meteo Napoli
Mercoledì 3 Maggio
 Variabile
Minima: 14° C
Massima: 21 °C
Umidità:
Mattina = 70%
Pomeriggio = 59%
Mercoledì 03 Maggio 2017 – S. Filippo e Giacomo
Proverbio di oggi….……..
I strunze saglieno semp ‘a galle
I cattivi riescono sempre a farsi notare
TUMORE AL POLMONE, LE RECIDIVE SI
SCOPRONO CON UN ESAME DEL SANGUE
A volte nemmeno la chirurgia è sufficiente a sconfiggere il tumore al
polmone, che può ripresentarsi con delle recidive anche nel 50% dei
pazienti.
Presto, però, scoprire il ritorno del cancro
potrebbe essere più semplice grazie a un esame
del sangue sviluppato da un gruppo di ricercatori
guidato da Christopher Abbosh, del Cancer
Institute dell'University College di Londra, in uno
studio pubblicato sulla rivista Nature.
In particolare, Abbosh e colleghi si sono
concentrati
sulla
diagnosi
del carcinoma
polmonare non a piccole cellule, riuscendo a
identificare anomalie genetiche tipiche di questa
forma di tumore al polmone analizzando
frammenti
di Dna provenienti dalla
massa
tumorale e liberamente circolanti nel sangue.
“Utilizzando il DNA tumorale circolante possiamo identificare i pazienti da
trattare anche se non manifestano segni clinici della malattia, e anche
monitorare quanto le terapie stiano funzionando bene.
In futuro potrebbe essere possibile offrire ai pazienti trattamenti personalizzati
che colpiscano parti del tumore responsabili delle recidive dopo la chirurgia”.
“Questi risultati – ci potrebbero aiutare anche a capire in che modo i tumori al
polmone rispondono alla terapia, ottenendo un'immagine più ampia della
malattia e, potenzialmente, indicando la direzione per lo sviluppo di nuovi
trattamenti e salvare più vite”.
(Salute, Sole 24ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1107
SCIENZA E SALUTE
CHE COS’È LA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
È una delle forme più comuni di leucemia negli adulti: rende conto di circa il 30 % dei casi.
Di solito la diagnosi viene fatta intorno ai 70 anni e solo in circa un terzo dei casi sotto i 55 anni.
Si tratta dunque soprattutto di una malattia degli anziani, che nella maggior parte dei casi permette una
sopravvivenza di molti anni dalla diagnosi.
CHE COS’È
La leucemia linfatica cronica è la leucemia più frequente negli
adulti nel mondo occidentale. Coinvolge il midollo osseo, il
sangue periferico e gli organi linfoidi (i linfonodi e la milza). È
dovuta all’eccessiva produzione di linfociti (un tipo di globuli
bianchi), che non funzionano in maniera appropriata, con
diverse conseguenze.
COME FUNZIONANO LE CELLULE DEL SANGUE
IL SISTEMA LINFATICO
La funzione primaria del sistema linfatico è trasportare
fluidi ricchi di globuli bianchi, le cellule incaricate di
combattere le infezioni in tutto l’organismo.
Tra i vari tipi di globuli bianchi ci sono i linfociti B e T.
Nella leucemia linfatica cronica uno di questi linfociti (il
B) subisce una trasformazione maligna e si accumula,
producendo un gran numero di cellule uguali tra loro,
che diventano immortali.
Continuano così a riprodursi e ad accumularsi nel
sangue, nel midollo osseo, nel sistema linfatico e, talvolta, anche in altri organi.
Nel tempo l’eccessiva produzione di linfociti anomali, può ridurre la capacità del midollo osseo di
produrre gli altri elementi del sangue, ovvero globuli rossi e piastrine.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
SEGNI E SINTOMI
Anno IV – Numero 1107
In fase iniziale la leucemia linfatica cronica non dà particolari disturbi. Con il
passare del tempo, alcuni pazienti possono avere qualche manifestazione. Le
principali sono:
1. ingrandimento dei linfonodi e/o aumento dei linfociti nel sangue;
2. ingrandimento della milza (splenomegalia), che può causare sazietà precoce e/o sensazione
di pienezza addominale;
3. anemia causata dai bassi livelli di globuli rossi, che a sua volta può provocare stanchezza,
debolezza e respiro affannoso;
4. riduzione dei livelli di piastrine (piastrinopenia), con possibile formazione di lividi o
sanguinamento;
5. maggior rischio di contrarre infezioni, a causa della carenza di globuli bianchi sani e
dell’indebolimento del sistema immunitario.
ALTRI SINTOMI (chiamati «sintomi B»), che possono essere presenti quando la malattia è in stadio
avanzato, sono:
 calo di peso senza spiegazione;
 sudorazioni notturne;
 stanchezza;
 febbricola (massimo 38 gradi) soprattutto alla sera.
Al momento della diagnosi iniziale la maggior parte dei pazienti non ha
sintomi e presenta solo un modesto aumento dei linfociti o piccoli linfonodi,
per cui non si ricorre ad alcun trattamento, ma si adotta una strategia
di sorveglianza attiva, con controlli ambulatoriali periodici.
Quando i pazienti presentano sintomi, alla diagnosi o ai successivi controlli (per esempio comparsa di
anemia, riduzione delle piastrine, aumento notevole delle dimensioni dei linfonodi accompagnati da
sintomi generali), occorre iniziare un trattamento farmacologico con chemioterapia, in associazione o
meno a immunoterapia (anticorpi monoclonali - chemioimmunoterapia).
I farmaci utilizzati (singolarmente o in associazione) dipendono principalmente dall’età e dalla situazione
generale del singolo paziente.
In una piccola quota di pazienti (circa il 10%), che presentano alcune anomalie a carico del gene TP53, la
chemioimmunoterapia non è efficace e deve essere evitata.
In questi casi sono disponibili le nuove terapie bersaglio, somministrate per bocca e in grado di ottenere
risposte profonde in gran parte dei casi.
Questi farmaci possono essere usati anche in seconda battuta in tutti i pazienti, quando la malattia si
ripresenta. (Salute, Corriere)
Il TRATTAMENTO
RISPONDI A QUESTE NOVE DOMANDE
PER SCOPRIRE SE MANGI IN MODO SANO
Il questionario sviluppato dai ricercatori sulla diffusione della
dieta mediterranea: «Sette italiani su dieci non la seguono».
Per fare il test basta cliccare il seguente link:
http://www.corriere.it/salute/nutrizione/cards/rispondi-questenove-domande-scoprire-se-mangi-modo-sano/test-abitudinialimentari_principale.shtml
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1107
PREVENZIONE E SALUTE
GASTRITE E STILE DI VITA: 11 CONSIGLI UTILI
Quando si soffre di gastrite i dolori al torace e all'addome possono diventare compagni
quotidiani; ad essi può aggiungersi anche la nausea, ma non mancano nemmeno le
situazioni in cui il problema è pressoché asintomatico.
In ogni caso, prendersi cura del proprio stomaco è importante per evitare
che la condizione degeneri con la formazione di ulcere, emorragie o
anche tumori.
Alla base del problema c'è l'infiammazione della parete interna dello
stomaco. Infatti la gastrite è un disturbo infiammatorio in cui il rivestimento
gastrico diventa più sensibile agli acidi prodotti dallo stesso stomaco e,
quindi, si infiamma scatenando dolori e bruciori anche molto forti.
Lo stile di vita può aiutare a combattere questo fastidioso e pericoloso
disturbo. Ecco 11 consigli per evitare di ritrovarsi alle prese con le sue
complicanze.
1. Introdurre nella propria alimentazione i broccoli. Sono una fonte di sostanze dalle proprietà
antitumorali e di sulforafano, una molecola che esercita un'azione antibatterica utile per combattere
l'Helicobacter pylori, un microbo che può colonizzare lo stomaco aumentando così il rischio della
comparsa di ulcere e tumori.
2. Mangiare yogurt contenente probiotici. Sembra che possa aiutare a migliorare l'efficacia delle
terapie antibiotiche dirette contro l'Helicobacter pylori.
3. Arricchire la propria alimentazione di alimenti che secondo le ricerche scientifiche
potrebbero aiutare a inibire la crescita di Helicobacter e ridurre la comparsa di gastrite e ulcere: la
mela, il sedano e i piccoli frutti (in particolare mirtilli, more, lamponi e fragole).
4. Come condimento, utilizzare preferibilmente olio d'oliva. Anche questo grasso sembra utile
nell'inibizione della crescita di H. pylori.
5. Limitare il consumo di sale. Un'alimentazione eccessivamente salata sembra poter aumentare la
probabilità di un'infezione.
6. Non esagerare con i grassi. Un'alimentazione che ne è ricca, soprattutto se anche ricca di sale, può
contribuire ad aumentare l'infiammazione.
7. Ridurre il consumo di alcolici. L'alcol, infatti, aumenta significativamente l'infiammazione a livello
dello stomaco. La bevanda da preferire è l'acqua, da bere in abbondanza, ma anche gli infusi di erbe
potrebbero essere utili: sembrano aiutare a combattere Helicobacter, gastrite e ulcere.
8. Aumentare la frequenza e ridurre le dimensioni dei pasti. Mangiare 6 volte al giorno anziché
concentrare il consumo del cibo nei classici 3 pasti principali della giornata può aiutare a ridurre gli
effetti negativi esercitati dai succhi gastrici sulla parete dello stomaco.
9. Non fumare. Il fumo, infatti, promuove l'infiammazione dello stomaco.
10. Ridurre lo stress. Può fare bene al sistema immunitario ed evitare l'aumento della produzione di
succhi gastrici.
11. Assumere specifici integratori. Quelli utili in caso di gastrite sembrano essere i prodotti a base di
acidi grassi omega 3 o di probiotici.
Prima di assumerli è però bene chiedere un consiglio al proprio medico.
(Salute, Sole 24ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1107
PREVENZIONE E SALUTE
HERPES ZOSTER:
5 COSE DA SAPERE SUL FUOCO DI SANT'ANTONIO
Di cosa si tratta? Quali sono i suoi sintomi? E come si cura?
Ad esserne colpiti ogni anno sono ben 300 mila italiani, ma cos'è, esattamente,
il fuoco di sant'Antonio?
A causare questa infezione è un virus ben noto: quello della varicella. Il suo nome
scientifico è Herpes zoster, e il modo migliore per combatterlo è il vaccino, già
approvato dall'Agenzia Europea del Farmaco.
Non tutti sanno, però, che esiste questo rimedio preventivo cui è possibile
ricorrere per rafforzare il sistema immunitario anche quando si è già entrati in
contatto con il virus.
Non tutti i casi di fuoco di sant'Antonio corrispondo infatti a nuove infezioni,
anzi, la comparsa del rash cutaneo tipico di questo disturbo può essere causato
dalla riattivazione del virus latente nell'organismo.
Il problema può riguardare persone di tutte le età, anche se il rischio di averci a che fare aumenta dopo i
50 anni.
Ecco 5 cose da sapere per affrontarlo nel modo migliore possibile.
1. Dopo aver infettato l'organismo, ad esempio durante un episodio di varicella, l'Herpes zoster rimane
latente all'interno del tessuto nervoso per riattivarsi anche a diversi anni di distanza scatenando il
fuoco di sant'Antonio. Le cause della riattivazione non sono note, ma si pensa che ad entrare in gioco
possano essere indebolimenti del sistema immunitario (ad esempio causati dall'assunzione di alcuni
farmaci) oppure lo stress.
2. Il sintomo tipico del fuoco di sant'Antonio è uno sfogo cutaneo doloroso. Inizialmente l'area
interessata può semplicemente arrossarsi, oppure iniziare a fare male, pizzicare o bruciare; nell'arco
di breve tempo compariranno però delle vesciche che sono da considerare contagiose solo nel
momento in cui trasudano il liquido contenuto al loro interno e che finiranno per trasformarsi in
croste.
3. In genere il rash cutaneo è localizzato da un solo lato del corpo.
Spesso ad essere colpito è il tronco, ma non mancano nemmeno i casi in cui ad essere interessate
sono altre aree del corpo, come il volto - in particolare l'area attorno all'occhio o sul naso.
4. In genere il fuoco di sant'Antonio non è pericoloso per la salute; tuttavia, non bisogna sottovalutare
le sue possibili complicanze, in particolare la cosiddetta nevralgia post erpetica, un disturbo
caratterizzato dalla persistenza del dolore nell'area interessata dal rash cutaneo.
Inoltre un rash localizzato vicino agli occhi aumenta il rischio di gravi infezioni della retina pericolose
per la vista.
Non mancano, infine, i casi in cui il fuoco di sant'Antonio è associato a infezioni della pelle; sono
invece più rare le situazioni che si complicano fino a dare encefaliti.
5. Il fuoco di sant'Antonio può essere trattato con terapie a base di farmaci antivirali che, però, non
uccidono il virus, ma aiutano a risolvere più velocemente l'infezione bloccandone la replicazione. Nel
frattempo il dolore può essere lenito con impacchi freddi sull'area interessata o utilizzando
antidolorifici da assumere per via orale o da applicare localmente.
(Salute, Sole 24ore)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 1107
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di MAGGIO
DATA
TITOLO
Venerdì Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di PRIMO SOCCORSO in caso di :
5 Maggio
TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;
Ore 21,00
INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport
I PARTE
Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II
Martedì 16 Maggio Ore 21,00
II PARTE
Prof. M. Santomauro, Università di Napoli Federico II
Martedì 23 Maggio Ore 21,00 –
III PARTE Prof. M. Santomauro, Università di Napoli Federico II
COME PARTECIPARE
CF
14
basta recarsi direttamente
presso la sede dell’Ordine e
accreditarsi.
ORDINE: grande successo per FAD in farmaDAY:
un nuovo modo di aggiornarsi
FAD in farmaDAY: nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare
all’obbligo dell’aggiornamento ECM
AVVISO:
per partecipare al corso ci si può iscrivere fino al 15 Giugno
COME PARTECIPARE
30 Crediti ECM
a. Inviare all’indirizzo [email protected] la richiesta di fruizione del
Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
1. Nome, Cognome; 2. Codice Fiscale. , indirizzo mail (non PEC!!), 3. luogo e data di nascita,
4. n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; 5. n. tel. mobile che verrà utilizzato
esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso.
b. In tempi brevi riceverai le credenziali con una USERNAME e una PASSWORD PERSONALE
insieme alle istruzioni per fruire del Corso.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1107
ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA
Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,
Tosse, Sinusite,Patologie dell’Orecchio”
Di seguito schema generale del corso.
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF
Modulo
1/A
1/B
1/C
1/D
1/E
1/F
1/G
1/H
1/I
TITOLO
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
Influenza
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Data
N.
Modulo
TITOLO
Data N.
26-Apr
27-Apr
28-Apr
2-Mag
3-Mag
4-Mag
5-Mag
8-Mag
9-Mag
1
2
3
4
5
6
7
8
9
5/A
5/B
5/C
5/D
5/E
5/F
5/G
5/H
5/I
Rinite 1
Rinite 2
Rinite 3
Rinite 4
Rinite 5
Rinite 6
Rinite 7
Rinite 8
Rinite 9
8-Giu
9-Giu
12-Giu
13-Giu
14-Giu
15-Giu
16-Giu
19-Giu
20-Giu
29
30
31
32
33
34
35
36
37
21-Giu
22-Giu
23-Giu
26-Giu
27-Giu
28-Giu
29-Giu
30-Giu
3-Lug
38
39
40
41
42
43
44
45
46
4-Lug
5-Lug
6-Lug
47
48
49
Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug
Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug
Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug
50
51
52
QUESTIONARO n.1
2/A
2/B
2/C
2/D
2/E
2/F
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
Raffreddore
QUESTIONARO n. 5
1
2
3
4
5
6
10-Mag
11-Mag
12-Mag
15-Mag
16-Mag
17-Mag
10
11
12
13
14
15
18-Mag
19-Mag
22-Mag
23-Mag
24-Mag
25-Mag
26-Mag
16
17
18
19
20
21
22
QUESTIONARO n.2
3/A
3/B
3/C
3/D
3/E
3/F
3/G
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
Influenza e Raffreddore
1
2
3
4
5
6
7
QUESTIONARO n.3
4/A
4/B
4/C
4/D
4/E
4/F
Mal di Gola 1
Mal di Gola 2
Mal di Gola 3
Mal di Gola 4
Mal di Gola 5
Mal di Gola 6
QUESTIONARO n. 4
29-Mag
30-Mag
31-Mag
5-Giu
6-Giu
7-Giu
23
24
25
26
27
28
6/A
6/B
6/C
6/D
6/E
6/F
6/G
6/H
6/I
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
Tosse
1
2
3
4
5
6
7
8
9
QUESTIONARO n. 6
7/A
7/B
7/C
Sinusite 1
Sinusite 2
Sinusite 3
QUESTIONARO n. 7
8/A
8/B
8/C
QUESTIONARIO n.8
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1107
Modulo 1/D:
SINTOMI IN FARMACIA:
Ruolo del Farmacista
Influenza (IV)
COME SI MANIFESTA
Il periodo di incubazione va da 1 a 4 giorni, in media circa 48 ore. Nei casi lievi,
i sintomi sono simili a quelli del raffreddore comune (es. mal di gola,
rinorrea); può anche insorgere congiuntivite.
Adulti: l’influenza tipica dei soggetti adulti è caratterizzata dall’insorgenza
improvvisa di brividi, febbre, prostazione, tosse, dolore e dolorabilità generalizzati (soprattutto alla schiena e
alle gambe). La cefalea è notevole, spesso con fotofobia e dolore retrorbitario. I sintomi respiratori possono
essere lievi all’inizio, con mal di gola raschiante, bruciore retrosternale, tosse non produttiva e talora coriza.
In seguito, i disturbi a carico delle vie respiratorie inferiori diventano dominanti; la
tosse può essere persistente, aspra e produttiva.
Bambini e Lattanti:i bambini possono presentare nausea importante, vomito o
dolore addominale, e i lattanti possono presentare un quadro simil-settico.
I sintomi acuti regrediscono, rapidamente dopo 2-3 giorni, sebbene possa
persistere febbre fino a 5 giorni.
Tosse, debolezza, sudorazione e affaticabilità possono
persistere per diversi giorni e talvolta per settimane.
Influenza: Diagnosi
La diagnosi è in genere clinica in pazienti con manifestazioni tipiche, quando
l’influenza è presente nella popolazione. Sebbene siano disponibili molti test
diagnostici rapidi, la loro sensibilità e specificità varia ampiamente in studi
differenti. L’utilizzo di analisi rapide per selezionare i pazienti che possono trarre
beneficio di una terapia antivirale resta controverso.
La diagnosi di certezza richiede colture cellulari rinofaringee, ottenute mediante tampone o aspirazione, e
dosaggi anticorpali in fase acuta e in convalescenza. Questa valutazione richiede diversi giorni o più ed è
principalmente utile per stabilire la presenza dell’influenza nella popolazione e per individuare variazioni
antigeniche.
Pazienti con segni e sintomi a carico delle basse vie aeree, come dispnea, ipossia o rantoli polmonari
all’esame obiettivo, devono essere sottoposti a una radiografia del torace per rilevare un’eventuale
polmonite.
La polmonite influenzale primaria si presenta caratteristicamente con infiltrati interstiziali diffusi o come una
sindrome da distress respiratorio acuto (Acute Respiratory Sindrome, ARDS). La polmonite batterica
secondaria è più frequentemente lobare o segmentale.
Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
https://fad.ocmcomunicazioni.com
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 1107
SCUOLA di SPECIALIZZAZIONE in:
VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO
La Scuola di Specializzazione Valutazione e Gestione del Rischio Chimico è finalizzata alla formazione di
figure professionali con specifiche competenze, necessarie per valutare
e gestire i rischi derivanti dalla produzione, dall'immissione sul mercato
e dall'uso di sostanze chimiche e loro miscele, nonchè i rischi legati
all'intero ciclo di vita di prodotti destinati ad usi specifici e
regolamentati dalle recenti normative sociali, di settore e di prodotto.
Il percorso formativo è rivolto a tutti coloro che operano nelle
istituzioni -pubbliche e private - interessate ad approfondire le
tematiche tecnico-scientifiche, legislative e applicative correlate alla
gestione delle sostanze chimiche e alla valutazione del rischio chimico,
così come previsto dalle normative nazionali e comunitarie.
Per consultare il Bando e una brochure informativa sulla Scuola,
basta cliccare il seguente link:
http://www.farmacia.unina.it/documents/12375415/14099875/BandoSpRischio/963f45051f1a-4b0b-bda4-4a111b42b5e8
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
QUOTA SOCIALE 2017
E’ in riscossione la quota sociale 2017 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per
l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI.
Gli ISCRITTI che NON HANNO RICEVUTO L’AVVISO DI PAGAMENTO,
POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine INSERENDO il proprio CODICE FISCALE
al seguente link:
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quota-sociale-2017