Il Gruppo Pensionati Aem di Milano, organizza per giovedì 20 novembre 2014 la seconda visita aperta anche ai Soci dell’AMPA alla Casa di riposo per musicisti “Giuseppe Verdi”. Ritrovo presso l’ingresso della Casa di riposo (Piazza Buonarroti 29) alle ore 14,45. A fine visita sarà possibile assistere ad un concerto. Quote di partecipazione € 3,00 per tutte le categorie di Soci. Le prenotazioni, che sono impegnative, si ricevono presso la Segreteria del Gruppo in via San Giovanni in Conca nella sola giornata di mercoledì dalle ore 15,00 alle ore 17,00 a partire da mercoledì 15 ottobre. La Casa di Riposo per Musicisti è una casa di riposo per cantanti e musicisti che venne fondata dal compositore Giuseppe Verdi nel 1896 ed è collocata a Milano, in piazza Buonarroti, 29. La struttura venne eretta in stile neogotico dall'architetto Camillo Boito, fratello del celebre musicista Arrigo, amico del maestro Verdi. Qui trovarono sepoltura anche lo stesso Verdi nell'oratorio (1901), accanto alla moglie Giuseppina Strepponi Negli ultimi della sua vita Verdi scriveva all'amico Giulio Monteverde: Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che ho fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio. Poveri e cari compagni della mia vita! Nel 1888 Verdi aveva già fatto realizzare non lontano dalla sua tenuta di Villanova sull'Arda un ospedale attrezzato per la popolazione locale. L'anno successivo, egli diede inizio al proprio progetto filantropico, una casa di riposo per cantanti e musicisti che si trovassero in condizioni disagiate. Nel 1889 egli scrisse all'editore milanese Giulio Ricordi che aveva acquistato un grande appezzamento di terra incolta a Milano, fuori Porta Magenta, dove aveva intenzione di erigere la casa di riposo. Egli annunciò dunque la propria intenzione a partire dal 1891 con un'intervista alla Gazetta musicale Milano. La costruzione non iniziò però che nel 1896 anche se Verdi e la moglie Giuseppina incontrarono diverse volte l'architetto per rivedere insieme il progetto e migliorarlo sempre più. Nel 1895 Verdi fece testamento e stabilì che i proventi delle sue opere sarebbero serviti per pagare l'erezione della casa dopo la sua morte. Ad ogni modo la struttura venne completata nel 1899, ma Verdi per non apparire vanaglorioso non volle che alcun musicista vi mettesse piede sino al giorno della sua morte, avvenuta poi nel 1901. Il musicista è sepolto nella cripta della casa, accanto alla moglie Giuseppina Strepponi. I primi ospiti giunsero nella struttura il 10 ottobre 1902 (data dell'anniversario del maestro) e da allora la struttura ha accolto circa 1.000 artisti negli ultimi anni della loro vita.